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View Full Version : Allarme Tbc super resistente-Anche in Italia i primi otto casi


DonaldDuck
12-03-2007, 02:08
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/scienza_e_tecnologia/tbc-paganelli/tbc-paganelli/tbc-paganelli.html

Una forma aggressiva e pericolosa e non c'è l'antibiotico risolutivo
ormai diffusa in Cina, in Africa ma anche in tutta l'Europa e negli Usa

Allarme Tbc super resistente
Anche in Italia i primi otto casi

di MAURIZIO PAGANELLI

ROMA - Una forma di tubercolosi, aggressiva e pericolosa, contro cui non c'è antibiotico risolutivo, che non risponde a quasi nessuno dei farmaci, anche di seconda linea, conosciuti: l'allarme mondiale, lanciato da oltre un anno, ora giunge in Italia, con 8 casi "certificati" anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, studiati e diagnosticati dai centri di riferimento nazionali tra il 2003 e il 2006.

"Con l'Italia", afferma il Dipartimento Stop TB dell'Oms, "tutti i paesi del G8 (i paesi più ricchi) hanno ora la conferma della presenza della XDR-TB, (tubercolosi a estesa farmacoresistenza extensively drug-resistant TB)". Spiega Mario Raviglione, Direttore Stop TB, Organizzazione Mondiale della Sanità, a Ginevra "Queste forme di TBC-XDR sono presenti anche in Italia, dove almeno una decina di casi è già stata segnalata all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In Italia, inoltre, ha fatto comparsa anche una forma di TBC resistente a tutti i farmaci di prima e di seconda linea esistenti oggi, senza eccezione, resistenza che sinora era stata rilevata solo per alcuni malati delle prigioni siberiane, dove la TBC e le sue forme più farmaco-resistenti mietono migliaia di vittime ogni anno". E' come essere tornati all'era pre-antibiotica.

Lo studio italo-tedesco, primo firmatario Giovanni Battista Migliori della Fondazione Salvatore Maugeri di Tradate (uno dei Centri di eccellenza nella lotta alla Tbc e centro di riferimento Oms) che apparirà sulla rivista Usa di infettivologia "Emerging Infectious Diseases", è un lavoro durato anni, che ha individuato, come affetti da tubercolosi XDR , 4 italiani (età 41-49 anni) e 4 stranieri (età 27-61 anni, provenienti da Europa dell'Est, America Latina e Africa) con una mortalità del 50 per cento. "Due donne italiane", spiega Migliori, "di 43 e 49 anni sono morte ed erano resistenti ad ogni tipo di trattamento. Una delle pazienti deceduta aveva 625 giorni di ricovero: anni di malattia, una tragedia umana. Nessuno dei casi individuati era sieropositivo. E' la prima volta che si riesce a descrivere i risultati sui trattamenti di Tbc in paesi a bassa incidenza della malattia".

L'inizio della debacle sul fronte della lotta alla Tbc, è arrivato con l'intreccio perverso e l'avanzare dell'HIV/AIDS. In una persona con un sistema immunitario compromesso, il micobatterio ha avuto campo libero per mietere vittime. Prima era una malattia quasi "sconfitta", per molti legata all'Ottocento, la tisi, quella tosse e quel pallore mortale, un morbo da Opera italiana ("La Boheme" di Puccini), finale di una vita fatta di genio e sregolatezza (il pittore Modigliani), o sfondo letterario come nella Montagna Incantata di Thomas Mann.

Solo verso la fine del Novecento apparvero le prime resistenze ai farmaci, la MDR-TBC (ceppo batterico resistente ad almeno due dei farmaci principali utilizzati contro la malattia: isoniazide e rifampicina), spesso dovuta a cicli di cure non portate a termine. La risposta della medicina è stata il ricorso a farmaci del passato, con maggiori effetti collaterali, più tossici e che prevedono anche due anni di terapia, contro i 6-8 mesi dei medicinali relativamente più moderni (sulla Tbc solo adesso si torna a fare ricerca...). Di fronte all'epidemia di XDR, invece, sembra che "l'armadietto del medico non abbia più risposte", come dice sconsolato Raviglione.

Paesi dell'Est Europa, Russia, paesi Baltici e Romania ma anche Cina e Africa hanno avuto negli ultimi anni un incremento di casi di multifarmaco resistenza che, conti alla mano, fanno salire i morti per TBC a 1 milione 600 mila l'anno, 4400 al giorno. "La forma estesa di resistenza è stata definita solo un anno fa", spiega Migliori, "come un ceppo batterico refrattario sia alle due principali medicine di prima linea, come nella MDR, che ad almeno tre dei sei farmaci di seconda linea". Le cause? "Principalmente due: interruzione dei trattamenti o scelta del trattamento inadeguato, troppo pochi antibiotici".

Nel continente africano è micidiale l'intreccio con l'Aids. In Sud Africa, il ceppo XDR, "insensibile" alle terapie, ha fatto registrare nella provincia del KwaZulu Natal, in malati di Hiv, una mortalità vicino al 100 per cento. Sembra vivere nell'incubo della nuova epidemia mondiale di Tbc descritto dallo scrittore John Le Carré nel "The Costant Gardener" (da cui è stato tratto anche il film).

"Non bisogna fare allarmismo", sostiene la microbiologa del San Raffaele, Daniela Maria Cirillo, una dei 10 autori dello studio italo-. tedesco, "in Italia si contano circa 4500 casi l'anno di Tbc: ma non si deve sottovalutare la questione". "Se non individuati, questi pazienti", aggiunge Migliori, "sono vere e proprie bombe biologiche che possono infettare facilmente le persone con cui vengono in contatto".

Cresce l'attenzione del mondo scientifico: articoli sul New England Journal of Medicine dei responsabili dell'Oms Raviglione e Smith, sul Lancet per l'intreccio con l'Hiv, e, ultimo, un lavoro di due ricercatori spagnoli sul bollettino CDC, Centro prevenzione e controllo malattie degli Usa. E questo anche per l'emergenza sudafricana, con l'altissima mortalità riscontrata. Da lì è rimbalzata una forte polemica per un articolo apparso sulla prestigiosa rivista PLOS Medicine Journal. a firma di esperti dell'Università di Toronto, Canada, e del Centro di ricerca sull'Aids di Durban, Sudafrica , che ipotizza la detenzione e l'obbligo di trattamento per i pazienti che rifiutano le cure nei casi di forme di Tbc resistenti ai farmaci. Un estremo tentativo di bloccare l'espandersi dell'epidemia, seriamente preso in considerazione dalle autorità sanitarie. D'altra parte, come ricordano gli stessi autori, nel 1990 a New York, le autorità sanitarie imposero il trattamento obbligatorio, per casi di Tbc, con ricovero coatto in due ospedali. "Non si tratta di lasciare carta bianca alle autorità sanitaria di imprigionare i pazienti", sostengono gli autori dell'articolo, "Non è eticamente scorretto restringere la libertà di chi, infetto, pone a rischio la salute pubblica".

Sul fronte italiano, se i dati generali del decennio 1995-2004 segnalano una costante discesa dei tassi di incidenza di Tbc (-23%: 7 casi ogni centomila abitanti; 28% immigrati) con 4215 decessi nel periodo 1995-2002, l'allarme Oms non è da sottovalutare. Non si hanno cure disponibili per i casi di XDR-TB. La ricerca mondiale ha sette diversi farmaci in fase di sperimentazione. Ma quando Raviglione, per un malato di Torino che non rispondeva a nessuna terapia, ha chiesto per "uso compassionevole" l'utilizzo di uno dei farmaci, ha dovuto rinunciare perché ancora non vi sono dati attendibili dai trial sulla tossicità.

Le previsioni? Forse nel 2009-2010. Ma servono molti fondi per le diagnosi e i trattamenti (l'Oms calcola almeno 650 milioni di dollari solo per il milione e mezzo di pazienti di Tbc farmacoresistente fino al 2015, e in cassa mancano 400 milioni), e ancora di più per la ricerca. Servirebbero per il piano 2006-2015 circa 56 miliardi di dollari: ne riparleranno il 24 marzo, Giornata Mondiale della TBC.

(11 marzo 2007)

strat09
12-03-2007, 09:50
"chi non muore si rivede" o "bentornato bacillo di Koch"...

scherzi a parte questo è l'ovvio risultato di una gestione superficiale della TBC

ci si è convinti di aver ridotto l'incidenza della malattia tanto da lasciarla nel dimenticatoio, si sono ignorati gli immensi flussi migratori dall'asia e dall'africa, insomma, abbiamo abbassato la guardia, e ora ci ritroviamo con il bacillo poli-resistente.

ricerca zero per decenni, e ora ovviamente un grave ritardo.

preciso, prima che si spari a zero sulla sanità italiana, che il progetto di sorveglianza in europa è (o dovrebbe essere) coordinato dall'istituto di salute pubblica francese e olandese.

as10640
12-03-2007, 09:51
"chi non muore si rivede" o "bentornato bacillo di Koch"...

scherzi a parte questo è l'ovvio risultato di una gestione superficiale della TBC

ci si è convinti di aver ridotto l'incidenza della malattia tanto da lasciarla nel dimenticatoio, si sono ignorati gli immensi flussi migratori dall'asia e dall'africa, insomma, abbiamo abbassato la guardia, e ora ci ritroviamo con il bacillo poli-resistente.

ricerca zero per decenni, e ora ovviamente un grave ritardo.

preciso, prima che si spari a zero sulla sanità italiana, che il progetto di sorveglianza in europa è (o dovrebbe essere) coordinato dall'istituto di salute pubblica francese e olandese.

Speriamo....
La mia ragazza è tecnico di radiologia e domani deve andare in carcere a fare lo screening per la TBC....

strat09
12-03-2007, 10:03
Speriamo....
La mia ragazza è tecnico di radiologia e domani deve andare in carcere a fare lo screening per la TBC....

"per fortuna" le nostre carceri sono piene di italiani o caucasici in generale (slavi, romeni...), quindi con un'incidenza piuttosto bassa di tbc.

in ogni caso il contagio è molto difficile, non più del 10% degli individui che hanno il bacillo sviluppano la malattia e sono in grado di trasmetterla.

perlomeno io sono tranquillo, nonostante mio padre si occupi di malattie dell'apparato respiratorio e io stesso bazzichi quotidianamente in ospedale da quasi due anni... :tie:

drakend
12-03-2007, 10:30
Mah comunque con le tecniche di analisi che ci sono oggi, specialmente quelle che analizzano l'effetto di miliardi di molecole sui batteri patogeni sfruttando la potenza di calcolo dei computer via Internet, non dovrebbe essere molto difficile trovare una molecola in grado di distruggere anche questo nuovo "super-virus". Siamo riusciti a bloccare significativamente un virus assurdamente complesso come l'hiv, non vedo perché non dovremmo essere in grado di fare lo stesso con un banale batterio.
Si tratta di una situazione che merita sicuramente attenzione, ma non facciamo facili allarmismi del tipo "moriremo tutti" e cose simili. :D

DonaldDuck
12-03-2007, 10:53
Mah comunque con le tecniche di analisi che ci sono oggi, specialmente quelle che analizzano l'effetto di miliardi di molecole sui batteri patogeni sfruttando la potenza di calcolo dei computer via Internet, non dovrebbe essere molto difficile trovare una molecola in grado di distruggere anche questo nuovo "super-virus". Siamo riusciti a bloccare significativamente un virus assurdamente complesso come l'hiv, non vedo perché non dovremmo essere in grado di fare lo stesso con un banale batterio.
Si tratta di una situazione che merita sicuramente attenzione, ma non facciamo facili allarmismi del tipo "moriremo tutti" e cose simili. :D
Bloccare l' HIV:mbe: ? Semmai arginare con la prevenzione. I vaccini sono ancora in via sperimentale e dopo il passaggio da sieropositività a malattia conclamata (AIDS) i farmaci a disposizione prolungano il periodo di sopravvivenza, o agonia secondo i punti di vista. E comunque è meglio prevenire che curare.

strat09
12-03-2007, 10:55
Mah comunque con le tecniche di analisi che ci sono oggi, specialmente quelle che analizzano l'effetto di miliardi di molecole sui batteri patogeni sfruttando la potenza di calcolo dei computer via Internet, non dovrebbe essere molto difficile trovare una molecola in grado di distruggere anche questo nuovo "super-virus". Siamo riusciti a bloccare significativamente un virus assurdamente complesso come l'hiv, non vedo perché non dovremmo essere in grado di fare lo stesso con un banale batterio.
Si tratta di una situazione che merita sicuramente attenzione, ma non facciamo facili allarmismi del tipo "moriremo tutti" e cose simili. :D

l'hiv lo potremmo "bloccare" perchè da 20 anni lo si studia e ci si fa ricerca
il bacillo di Koch non è uno stupido, si è evoluto, mentre noi si pensava ad altro.
semplicemente i farmaci hanno selezionato le variabili più resistenti che ora "proliferano" indisturbate. e giù altri e 10 anni di ricerca per metterci una pezza.

poi i computer al massimo aiutano a scoprire la composizione molecolare di un virus/prione, per un batterio è immensamente più complicato, proprio per la sua capacità di differenziarsi ad ogni generazione (ricombinazione genica, mutazioni, selezione naturale). ed il farmaco, infine, non potrà essere operativo senza prima alcuna sperimentazione (e non richiedono mai meno di 3 anni)

il tutto senza nessun allarmismo, tanto si sa che si muore per ben altro.
la bpco, ad esempio (causata principalmente dal fumo di sigaretta), che entro 10 15 anni sarà il più grande killer al mondo. ma a parte vietare il fumo nei ristoranti, si fa altro?

lowenz
12-03-2007, 10:55
Qui ci vuole Gyxx :O :D

DonaldDuck
12-03-2007, 11:04
poi i computer al massimo aiutano a scoprire la composizione molecolare di un virus/prione, per un batterio è immensamente più complicato, proprio per la sua capacità di differenziarsi ad ogni generazione (ricombinazione genica, mutazioni, selezione naturale).
Capacità, tra le altre cose, riconosciuta anche per l' HIV.

as10640
12-03-2007, 11:15
Capacità, tra le altre cose, riconosciuta anche per l' HIV.

Si... ma almeno per questo basta stare attenti a dove metti "your big bamboo"....Per la TBC dovresti smettere di respirare....

gabi.2437
12-03-2007, 12:22
Com'è, è linkato al topic dell'influenza aviaria? Però c'è da dir che la tubercolosi fa più paura dell'influenza quindi dicono "Vabbè la gente si è fatta furba e con l'influenza non ci casca, diciamo tubercolosi, che già normale spaventa, poi diciamo che questa è evoluta..."

/me va in sezione "Calcolo distribuito"

"Ehi gente, avete sentito della tbc super resistente? magari ci fanno un nuovo progetto, tbc@home, appena apre tutti giù a elaborare ok? Il primo posto sarà nostro!!!"

Seriamente, non sottovalutate la potenza del calcolo distribuito...

DonaldDuck
12-03-2007, 13:18
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_2111898596.html

TBC SUPER RESISTENTE: IN ITALIA C'E' UNA RETE DI SORVEGLIANZA
ROMA - Una rete di sorveglianza coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e della quale fanno parte una trentina di centri in tutta Italia, presenti in ciascuna regione: così l'Italia sta affrontando il problema dei casi dei tubercolosi super-resistente ai farmaci, indicata con la sigla Tbc Edr (extensively drug resistant). La rete, ha detto il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'ISS, Antonio Cassone, è attiva da circa 6 anni e fa capo al progetto Smira (Studio Multicentrico Italiano Resistenze Antitubercolari).

Risale a tre anni fa il primo degli 8 casi di tubercolosi super-resistente diagnosticati in Italia. Di questi pazienti, 4 sono deceduti. "Non sono cifre preoccupanti - ha osservato Cassone - ma bisogna mantenere alta l'attenzione. Le cifre italiani sono basse, ma descrivono una situazione in movimento e richiedono l'adozione di misure concrete". E' necessaria una stretta sorveglianza perché i casi di tubercolosi vengano curati in modo ottimale per evitare la comparsa di forme multiresistenti della malattia (che non rispondono più ai due principali farmaci di prima linea, rifampicina e isoniazide) e, soprattutto delle forme super-resistenti, quelle cioé che non reagiscono nemmeno ai farmaci di seconda linea e ad alto rischio di mortalità.

"Questi problemi - ha rilevato l'esperto - compaiono quando la malattia non viene aggredita seriamente. Bisogna seguire perfettamente i pazienti, fare di più e meglio esercitando la massima sorveglianza sul modo in cui vengono trattati". L'assistenza, ha concluso, deve essere ottimale soprattutto nei confronti delle persone extracomunitarie, che spesso Provengono da Paesi nei quali le forme super-resistenti di tubercolosi sono molto diffuse, come i Paesi dell'ex Unione Sovietica.

lowenz
12-03-2007, 13:34
Più che puntare l'attenzione sul fatto che sia "indebellabile", cosa che crea solo terrorismo psicologico e basta, bisognerebbe vedere la capacità di contagio relativa a questa variante: se è mortale ma non si trasmette facilmente non vedo perchè allarmare un popolo intero.

drakend
12-03-2007, 13:42
Più che puntare l'attenzione sul fatto che sia "indebellabile", cosa che crea solo terrorismo psicologico e basta, bisognerebbe vedere la capacità di contagio relativa a questa variante: se è mortale ma non si trasmette facilmente non vedo perchè allarmare un popolo intero.
Questo e poi comunque per i contagiati è previsto il ricovero coatto, almeno spero...

rgart
12-03-2007, 14:22
Qui ci vuole Gyxx :O :D

Magari... è un mucchio che non leggo suoi post.... :(

Cmq che ci siano forme di TBC multi-farmaco-resistenti non è tutta questa novità... Qui a bologna c'è un reparto molto attrezzato e all'avanguardia,con camere a P- dove vengono ricoverati quelli con TBC aperta,xcui estremamente contaggiosi...

Il problema è la legislazione,infatti queste persone sono bombe biologiche vive e non esiste una legge x tenerli ricoverati... Qui a bologna c'è una persone con TBC aperta-multi-resistente che trascorsi i 15 giorni di ricovero forzato x legge esce dall'ospedale e va in giro x autobus :eek: :eek: :cry: :cry:

DonaldDuck
12-03-2007, 21:10
Più che puntare l'attenzione sul fatto che sia "indebellabile", cosa che crea solo terrorismo psicologico e basta, bisognerebbe vedere la capacità di contagio relativa a questa variante: se è mortale ma non si trasmette facilmente non vedo perchè allarmare un popolo intero.
Le modalità di trasmissione sono le medesime della TBC polmonare semplice: per via aerea al momento della rottura della caverna e facilitata nei luoghi chiusi.

joesun
12-03-2007, 22:27
Le modalità di trasmissione sono le medesime della TBC polmonare semplice: per via aerea al momento della rottura della caverna e facilitata nei luoghi chiusi.

nn dimentichiamo il ruolo fondamentale del sistema immunitario del soggetto a rischio di contagio. una persona immunocompetente ha una bassa percentuale di contrarre il batterio, e ancora inferiore di sviluppare eventualmente una forma fortemente sintomatica. alla fine il ciclo è sempre quello.

la cosa che più mi spaventa è pensare che quando ti fanno le lezioncine di storia della medicina ti dicono che la tubercolosi prima della scoperta degli antibiotici era una catastrofe planetaria e che col genio dei nostri scopritori siamo riusciti a metterla sotto e adesso siamo nella merda perchè la tbc si sta ripresentando, ma a livello di supersayan. quanto siamo presuntuosi noi esseri umani.

joesun
12-03-2007, 22:35
il bacillo di Koch non è uno stupido, si è evoluto, mentre noi si pensava ad altro.
semplicemente i farmaci hanno selezionato le variabili più resistenti che ora "proliferano" indisturbate. e giù altri e 10 anni di ricerca per metterci una pezza.

il tutto senza nessun allarmismo, tanto si sa che si muore per ben altro.
la bpco, ad esempio (causata principalmente dal fumo di sigaretta), che entro 10 15 anni sarà il più grande killer al mondo. ma a parte vietare il fumo nei ristoranti, si fa altro?

i ceppi resistenti si sono sviluppati pricipalmente perchè nelle zone in cui c'era una forte endemia i malati venivano curati con scarso controllo. i paesi in via di sviluppo, in cui la povertà è pesante, molti di questi malati invece di farsi la cura (che già di per se era poco sufficiente, essendo previsti per questi paesi programmi terapeutici molto meno intensi rispetto a quello che si fa da noi), prendevano il farmaco e se lo andavano a vendere.
se non si somministrano le giuste dosi di antibiotico si sviluppa la resistenza e poi siamo qua ad avere paura della TBC.

in italia c'è stata una politica criminale direi nei confronti della tbc. la rete nazionale antitubercolare italiana era una delle più efficienti, ma l'eccessivo ottimismo e, aggiungo, l'eccessiva sboronaggine (nonchè un profondo e radicato desiderio di denaro) hanno fatto sì che venisse smantellata. i 30 centri su tutto il territorio sono una vera presa per i fondelli.

strat09
13-03-2007, 00:08
in italia c'è stata una politica criminale direi nei confronti della tbc. la rete nazionale antitubercolare italiana era una delle più efficienti, ma l'eccessivo ottimismo e, aggiungo, l'eccessiva sboronaggine (nonchè un profondo e radicato desiderio di denaro) hanno fatto sì che venisse smantellata. i 30 centri su tutto il territorio sono una vera presa per i fondelli.

una vecchia gloria come il forlanini a roma che probabilmente sarà adibito ad uffici regionali...

a conferma di questo riporto la mia esperienza: circa due anni fa vado all'ambulatorio della mia ASL per fare il Monteux (obbligatorio per iscrivermi all'università). tra l'altro sarei anche più esposto della media, in quanto mio padre si occupa di pneumologia e chissà che riporta a casa...
vabè, aspetto che l'edema non compaia e quando ritorno per le firme varie, più per curiosità che per necessità mio padre si mette a fare due domande sulla situazione. oltre al solito "la TBC sta prendendo piede", dall'africa e via dicendo, davanti a noi chiama il responsabile area Novartis (mi pare che sia l'unico che tratti il BCG) chiedendo informazioni su questo fantomatico vaccino. che tra l'altro sarebbe anche obbligatorio per gli operatori sanitari.
seconda telefonata all'istituto superiore di sanità, stessa storia: i vaccini non sono nemmeno sulle liste d'acquisto, al massimo compariranno in qualche lettera per babbo natale. io che rido, il medico dell'ambulatorio che piange, mio padre che bestemmia... ma che tristezza, come ci si è ridotti

joesun
13-03-2007, 13:06
una vecchia gloria come il forlanini a roma che probabilmente sarà adibito ad uffici regionali...

a conferma di questo riporto la mia esperienza: circa due anni fa vado all'ambulatorio della mia ASL per fare il Monteux (obbligatorio per iscrivermi all'università). tra l'altro sarei anche più esposto della media, in quanto mio padre si occupa di pneumologia e chissà che riporta a casa...
vabè, aspetto che l'edema non compaia e quando ritorno per le firme varie, più per curiosità che per necessità mio padre si mette a fare due domande sulla situazione. oltre al solito "la TBC sta prendendo piede", dall'africa e via dicendo, davanti a noi chiama il responsabile area Novartis (mi pare che sia l'unico che tratti il BCG) chiedendo informazioni su questo fantomatico vaccino. che tra l'altro sarebbe anche obbligatorio per gli operatori sanitari.
seconda telefonata all'istituto superiore di sanità, stessa storia: i vaccini non sono nemmeno sulle liste d'acquisto, al massimo compariranno in qualche lettera per babbo natale. io che rido, il medico dell'ambulatorio che piange, mio padre che bestemmia... ma che tristezza, come ci si è ridotti

penso che più che la mantoux sia obbligatorio il vaccino, per gli operatori sanitari. vaccino la cui efficacia in realtà è molto scarsa e dura pure poco. quando sono entrato ricordo che mi hanno fatto il tyne test (non la mantoux) e dopo qualche giorno il vaccino.

il motivo per cui i vaccini non sono sulle liste d'acquisto probabilmente è perchè spesso gli operatori sanitari non se lo fanno il vaccino (anche gli studenti di medicina, spesso figli di medici o comunque con amici medici, chiaramente non è il tuo caso), perchè riescono a "recuperare" un certificato.

comunque allo stato attuale siamo estremamente vulnerabili ad una eventuale epidemia di questa tubercolosi polichemioresistente.:(

as10640
13-03-2007, 13:22
una vecchia gloria come il forlanini a roma che probabilmente sarà adibito ad uffici regionali...

a conferma di questo riporto la mia esperienza: circa due anni fa vado all'ambulatorio della mia ASL per fare il Monteux (obbligatorio per iscrivermi all'università). tra l'altro sarei anche più esposto della media, in quanto mio padre si occupa di pneumologia e chissà che riporta a casa...
vabè, aspetto che l'edema non compaia e quando ritorno per le firme varie, più per curiosità che per necessità mio padre si mette a fare due domande sulla situazione. oltre al solito "la TBC sta prendendo piede", dall'africa e via dicendo, davanti a noi chiama il responsabile area Novartis (mi pare che sia l'unico che tratti il BCG) chiedendo informazioni su questo fantomatico vaccino. che tra l'altro sarebbe anche obbligatorio per gli operatori sanitari.
seconda telefonata all'istituto superiore di sanità, stessa storia: i vaccini non sono nemmeno sulle liste d'acquisto, al massimo compariranno in qualche lettera per babbo natale. io che rido, il medico dell'ambulatorio che piange, mio padre che bestemmia... ma che tristezza, come ci si è ridotti

Ciao.

Il vaccino per la TBC oltre che non essere più obbligatorio per gli operatori sanitari, non è neppure più previsto a richiesta....

Il motivo reale oltre che per la sua scarsa efficacia, è a conoscenza di pochi....

strat09
13-03-2007, 14:13
penso che più che la mantoux sia obbligatorio il vaccino, per gli operatori sanitari. vaccino la cui efficacia in realtà è molto scarsa e dura pure poco. quando sono entrato ricordo che mi hanno fatto il tyne test (non la mantoux) e dopo qualche giorno il vaccino.

il motivo per cui i vaccini non sono sulle liste d'acquisto probabilmente è perchè spesso gli operatori sanitari non se lo fanno il vaccino (anche gli studenti di medicina, spesso figli di medici o comunque con amici medici, chiaramente non è il tuo caso), perchè riescono a "recuperare" un certificato.

comunque allo stato attuale siamo estremamente vulnerabili ad una eventuale epidemia di questa tubercolosi polichemioresistente.:(

per la mia università il vaccino è obbligatorio solo nel caso in cui non si avesse già avuto la TBC. motivo per cui era necessario fare prima il test. insomma è obbligatorio avere gli anticorpi per il BK!
comunque l'unica differenza tra mantoux e tyne è che la prima inietta la tubercolina con una siringa, per cui, almeno sulla carta, è più affidabile.
in ogni caso il vaccino serve a poco, la migliore prevenzione tuttora (e purtroppo) è una diagnosi precoce.

in ogni caso non c'è più interesse per la prevenzione e il controllo della tbc, è tutto uno scaricabarile tra ambulatori, istituto di igiene, istituto superiore di sanità. non si organizzano più screening, specialmente tra gli immigrati, che rappresentano la categoria più a rischio e sono il principale veicolo di diffusione del BK

strat09
13-03-2007, 14:20
Ciao.

Il vaccino per la TBC oltre che non essere più obbligatorio per gli operatori sanitari, non è neppure più previsto a richiesta....

Il motivo reale oltre che per la sua scarsa efficacia, è a conoscenza di pochi....

il vaccino, sebbene abbia un'efficacia del 50%, è tuttora previsto per operatori sanitari e categorie a rischio (es. positivi all'HIV).
controllato ora sulle linee guida dell'ISS.

che poi non sia fisicamente disponibile per le ASL è, come dici tu, un bel mistero

ciao

Fil9998
13-03-2007, 14:24
CHE CIBO BISOGNA BOICOTTARE 'STA VOLTA??









Che industria del farmaco c'è da ingrassare 'sto giro??



Quali comportamenti sono indicati come "a rischio" per terrorizzare la popolazione??

joesun
13-03-2007, 14:57
CHE CIBO BISOGNA BOICOTTARE 'STA VOLTA??

Che industria del farmaco c'è da ingrassare 'sto giro??

Quali comportamenti sono indicati come "a rischio" per terrorizzare la popolazione??

stavolta non penso si tratti di questo. qualcuno si ingrasserà, ma deve ringraziare gli ultimi 100 anni di involuzione nel controllo della tubercolosi. e la divisione del mondo in 1/4 benestante e il resto morente di povertà.