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View Full Version : a febbraio lo stato ha coperto il buco di 9 miliardi della regione lazio


sempreio
10-03-2007, 10:53
«Sanità, il deficit del Lazio ci costa 5 miliardi»

di Redazione - venerdì 02 marzo 2007, 07:00

Il super prestito del Governo al Lazio, costa alla Lombardia qualcosa come 5 miliardi di euro. La decisione dello Stato di coprire il deficit sanitario da 9,9 miliardi del Lazio a interessi zero ha conseguenze pesanti sul bilancio lombardo. Il conto è presto fatto: nell'arco di 30 anni, cioè della durata del prestito, il costo reale del denaro erogato al Lazio arriverà a circa 23 miliardi di euro, tenuto conto dell'inflazione e dell'anticipo di cassa. Poiché la Lombardia compartecipa alla spesa sanitaria pubblica per il 20 per cento, il costo che si trova sulle spalle lievita a 5 miliardi. Assurdo secondo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: «I soldi dei lombardi non possono essere usati per fare un regalo al Lazio. Si tratta di un dirottamento di risorse a vantaggio di alcuni cittadini e totalmente a svantaggio di altri. Il deficit del Lazio deve essere sanato dal Lazio non dallo Stato». Va bene la solidarietà, ma questo è troppo. Tanto che la Regione Lombardia apre un contenzioso nei confronti dello Stato e chiede chiarimenti urgenti sull'accordo. Innanzitutto perché il Governo entri nel merito dell'accordo con il Lazio «di cui non aveva parlato mai prima e con il quale tocca anche i soldi di altri».
All'assessore lombardo al Bilancio, Romano Colozzi, non va giù che lo Stato non abbia rispettato la legge secondo cui, dal 2001, gli enti non possono indebitarsi sulla spesa corrente. «Se lo Stato intervenisse con tutti quelli che fanno così - polemizza Colozzi - andrebbe totalmente in default. Lo Stato non chiede interessi, ma li deve pagare sulla cifra che dà in prestito».
La questione rende ancora più aspra la polemica intorno ai ticket da 10 euro voluti dal premier Romano Prodi. «Il Governo eroga un prestito del genere - fa notare Formigoni - e non riesce a trovare gli 811 milioni di euro necessari a coprire i ticket». Ora Regione Lombardia attende che il Parlamento si pronunci sull'argomento. Alla richiesta di Formigoni di delucidazioni sulle politiche sanitarie del Lazio, il presidente del Lazio Piero Marrazzo replica: «Ci siamo impegnati a ridurre il debito ma per farlo c'è bisogno anche della solidarietà nazionale».

la solidarietà inizia se tutti quelli che hanno fregato vanno alla forca:muro: e invece ce lo prendiamo nel culo

nothinghr
10-03-2007, 10:59
«Sanità, il deficit del Lazio ci costa 5 miliardi»

di Redazione - venerdì 02 marzo 2007, 07:00

Il super prestito del Governo al Lazio, costa alla Lombardia qualcosa come 5 miliardi di euro. La decisione dello Stato di coprire il deficit sanitario da 9,9 miliardi del Lazio a interessi zero ha conseguenze pesanti sul bilancio lombardo. Il conto è presto fatto: nell'arco di 30 anni, cioè della durata del prestito, il costo reale del denaro erogato al Lazio arriverà a circa 23 miliardi di euro, tenuto conto dell'inflazione e dell'anticipo di cassa. Poiché la Lombardia compartecipa alla spesa sanitaria pubblica per il 20 per cento, il costo che si trova sulle spalle lievita a 5 miliardi. Assurdo secondo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: «I soldi dei lombardi non possono essere usati per fare un regalo al Lazio. Si tratta di un dirottamento di risorse a vantaggio di alcuni cittadini e totalmente a svantaggio di altri. Il deficit del Lazio deve essere sanato dal Lazio non dallo Stato». Va bene la solidarietà, ma questo è troppo. Tanto che la Regione Lombardia apre un contenzioso nei confronti dello Stato e chiede chiarimenti urgenti sull'accordo. Innanzitutto perché il Governo entri nel merito dell'accordo con il Lazio «di cui non aveva parlato mai prima e con il quale tocca anche i soldi di altri».
All'assessore lombardo al Bilancio, Romano Colozzi, non va giù che lo Stato non abbia rispettato la legge secondo cui, dal 2001, gli enti non possono indebitarsi sulla spesa corrente. «Se lo Stato intervenisse con tutti quelli che fanno così - polemizza Colozzi - andrebbe totalmente in default. Lo Stato non chiede interessi, ma li deve pagare sulla cifra che dà in prestito».
La questione rende ancora più aspra la polemica intorno ai ticket da 10 euro voluti dal premier Romano Prodi. «Il Governo eroga un prestito del genere - fa notare Formigoni - e non riesce a trovare gli 811 milioni di euro necessari a coprire i ticket». Ora Regione Lombardia attende che il Parlamento si pronunci sull'argomento. Alla richiesta di Formigoni di delucidazioni sulle politiche sanitarie del Lazio, il presidente del Lazio Piero Marrazzo replica: «Ci siamo impegnati a ridurre il debito ma per farlo c'è bisogno anche della solidarietà nazionale».

la solidarietà inizia se tutti quelli che hanno fregato vanno alla forca:muro: e invece ce lo prendiamo nel culo

puoi ringraziare Storace, questa news l'avevo postata circa quasi un anno fa

fabio80
10-03-2007, 11:02
«Se lo Stato intervenisse con tutti quelli che fanno così - polemizza Colozzi - andrebbe totalmente in default. Lo Stato non chiede interessi, ma li deve pagare sulla cifra che dà in prestito».


il segreto è tutto qua. formigoni dovrebbe semplicemente imparare a scavare voragini e battere cassa come è consuetudine italiana. e basta.

anche noi abbiamo bisogno di solidarietà. aprire il borsello, signori, che abbiamo molte opere da fare

sempreio
10-03-2007, 11:04
puoi ringraziare Storace, questa news l'avevo postata circa quasi un anno fa

ma se hanno coperto a febbraio il buco? come hai fatto a posarla 1 anno fa?:mbe:
il punto è che pagano sempre le regioni che non sperperano denaro pubblico e anno dopo anno ci ritroviamo ad andare avanti con tagli su tagli per mantenere i politici di turno e bada bene che storace e elargito soldi un pò a tutti anche alle coperative rosse!

sempreio
10-03-2007, 11:14
il segreto è tutto qua. formigoni dovrebbe semplicemente imparare a scavare voragini e battere cassa come è consuetudine italiana. e basta.

anche noi abbiamo bisogno di solidarietà. aprire il borsello, signori, che abbiamo molte opere da fare

e cosa credi che formigoni non centri? sono tutti daccordo! formigoni avrà fatto più soldi di storace con le tangenti neri dei 27milioni di barili di petroli di saddam, non capisci siamo in mano alla massoneria che fa quello che vuole, il nuovo mondo è brasile, cina, india e russia

fabio80
10-03-2007, 11:14
e cosa credi che formigoni non centri? sono tutti daccordo! formigoni avrà fatto più soldi di storace con le tangenti neri dei 27milioni di barili di petroli di saddam, non capisci siamo in mano alla massoneria che fa quello che vuole, il nuovo mondo è brasile, cina, india e russia

tiettelo:D

lnessuno
10-03-2007, 11:18
... e poi ci si offende sentendo dire roma ladrona :D

fsdfdsddijsdfsdfo
10-03-2007, 11:19
e cosa credi che formigoni non centri? sono tutti daccordo! formigoni avrà fatto più soldi di storace con le tangenti neri dei 27milioni di barili di petroli di saddam, non capisci siamo in mano alla massoneria che fa quello che vuole, il nuovo mondo è brasile, cina, india e russia

invece di gettare accuse al vento, posta dei fatti reali.

io posso dire tutto quello che voglio, ma non è detto che sia vero.

Altrimenti sono un qualunquista.

*Joker*
10-03-2007, 11:30
ma se hanno coperto a febbraio il buco? come hai fatto a posarla 1 anno fa?:mbe:
.......cut........

Veramente sei l'unico che non conosceva l'esistenza di questo "buco"????!!!
Un'articolo a caso del 2006: (Googlata)

SORPRESA E COSTERNAZIONE PER I RISULTATI DELLE ANALISI SUI BILANCI REDATTE DAGLI ESPERTI INCARICATI DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Lazio, buco da 10 miliardi E’ un’emergenza nazionale
Marrazzo: Storace ci ha nascosto i conti della sanità
27/10/2006
di Francesco Grignetti

ROMA. Un «buco» pazzesco, impensabile, occulto. Il Governatore del Lazio, Piero Marrazzo, ha dovuto sedersi sulla sedia, due sere fa, quando gli hanno portato finalmente i conti della sanità laziale: risultavano 10 miliardi di euro di debiti. Pari a duemila euro per ogni abitante della regione. «Per capire le vere cifre di Storace - spiegano dal suo entourage - c’è voluto un lungo doloroso cammino. Con l’estate eravamo arrivati a identificare un primo stock di debito di 3 miliardi e 964 milioni. E su questo s’era aperto un confronto con il governo. Ora è arrivata la sorpresina finale». Conti che però sono contestati alla radice dal centrodestra. «L’ultimo disavanzo attribuibile alla giunta Storace, quello del 2004, ammonta a 1,2 miliardi», afferma il senatore Andrea Augello, An, ex assessore alle Finanze di Storace.

Secondo i conti presentati da Marrazzo, invece, che ne ha subito informato Prodi e i ministri interessati, «il debito che abbiamo ereditato è, per la precisione, di 10,196 miliardi. A questo punto il caso Lazio è un’emergenza nazionale. Occorre stralciare la nostra posizione da quelle delle altre regioni altrimenti non riusciremo a uscirne». Il convitato di pietra, ovviamente, sempre evocato da Marrazzo ma mai citato, è Francesco Storace, il predecessore. Prova a dare una spiegazione su come siano schizzati i conti. Un solo esempio: «Nel 2000 nel territorio regionale si effettuavano 100 mila risonanze magnetiche. Nel 2005 questi esami erano diventati 500 mila». Ma c’è anche da dire che c’è una Asl, la RmC, coinvolta in uno scandalo di truffe e di bustarelle (c’è stata una richiesta di arresti per un deputato di Forza Italia, Giorgio Simeoni, e indagato risulta l’ex assessore alla Sanità, Marco Verzaschi, ora passato al centrosinistra e sottosegretario alla Difesa), che da sola colleziona 1,169 miliardi di euro di debiti».

Per arrivare alla cifra record di 10 miliardi, bisogna ripercorrere i passi dei verificatori di conti di Marrazzo. «Quando siamo arrivati i due disavanzi dichiarati erano di 443 milioni per il 2003 e di 426 per il 2004. Nessuna cifra faceva riferimento al 2005, il cui disavanzo non era neppure stato preventivato». Ma siccome la Finanziaria di Padoa-Schioppa impone alle Regioni d’inglobare i bilanci delle Asl, ecco che anche la giunta Marrazzo ha chiesto i conti ai direttori di Asl. Conti che tardavano a venire, anche perché dal 2003 in poi non sono mai stati redatti i bilanci. Risultato: nel 2003 il debito reale è stato di 636 milioni (ufficiale era 443); nel 2004 è di 2,084 miliardi (erano 426); nel 2005 è di ,880 miliardi. Il dato che emerge è che non si pagano da troppo tempo i fornitori di beni e servizi. Molti fornitori, poi, si sono rivolti a società finanziarie per farsi scontare le fatture. A luglio termina una maxi-cartolarizzazione del debito sanitario. «Abbiamo pagato tutti quelli che si sono presentati: 2,8 miliardi».

...cut........
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200610articoli/13054girata.asp

Aloa

natural
10-03-2007, 11:30
edit doppio

natural
10-03-2007, 11:31
01 giugno 2006


4 Miliardi di Deficit al Bilancio, Accordo tra Regione e Governo Per Salvare la Sanità Regionale

La Regione Lazio eviterà il tanto temuto commissariamento. La via d?uscita si chiama affiancamento, un accordo tra la Regione e il governo per il controllo della spesa sanitaria.
Al fine di rispettare questo patto il presidente Marrazzo si impegna a lavorare con il suo staff a un piano triennale che, da qui al 2008, dovrebbe far risparmiare 1 miliardo e 560 milioni di euro.

L'obiettivo è quello di ottenere la riduzione del deficit arrivato ormai a 4 miliardi di euro.
Si tenta in questo modo di evitare che scatti l'aumento delle aliquote irpef e irap così come previsto dalla finanziaria e come già annunciato dal ministro dell'economia Tommaso Padoa Schioppa.

Il progetto di risanamento presentato al governo prevede diversi punti. Prima di tutto verrà costituita una cabina di regia formata dagli assessori al bilancio e alla sanità con il compito di controllare le uscite attraverso un sistema informatizzato già in via di sperimentazione. si mirera inoltre alla riduzione della spesa farmaceutica puntando di pià sull'utilizzo dei farmaci generici e sulla riorganizzazione del sistema ospedaliero. su quest?ultimo punto ci si attende un risparmio di 500 milioni di eruo.

A fronte del gettito previsto, ha sottolineato il presidente Marrazzo, non dovrebbe rendersi necessario un aumento delle aliquote fiscali. La bozza del piano verrà ora discussa nelle commissioni competenti e nel consiglio regionale.
fonte http://www.corriereromano.it/notizia.php?da=ricercanews&idn=77

notizia vecchiotta ;)

nothinghr
10-03-2007, 11:54
ma se hanno coperto a febbraio il buco? come hai fatto a posarla 1 anno fa?:mbe:
il punto è che pagano sempre le regioni che non sperperano denaro pubblico e anno dopo anno ci ritroviamo ad andare avanti con tagli su tagli per mantenere i politici di turno e bada bene che storace e elargito soldi un pò a tutti anche alle coperative rosse!

non un anno, ma 6 mesi si...
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1317822

sempreio
10-03-2007, 11:56
Veramente sei l'unico che non conosceva l'esistenza di questo "buco"????!!!
Un'articolo a caso del 2006: (Googlata)

SORPRESA E COSTERNAZIONE PER I RISULTATI DELLE ANALISI SUI BILANCI REDATTE DAGLI ESPERTI INCARICATI DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Lazio, buco da 10 miliardi E’ un’emergenza nazionale
Marrazzo: Storace ci ha nascosto i conti della sanità
27/10/2006
di Francesco Grignetti

ROMA. Un «buco» pazzesco, impensabile, occulto. Il Governatore del Lazio, Piero Marrazzo, ha dovuto sedersi sulla sedia, due sere fa, quando gli hanno portato finalmente i conti della sanità laziale: risultavano 10 miliardi di euro di debiti. Pari a duemila euro per ogni abitante della regione. «Per capire le vere cifre di Storace - spiegano dal suo entourage - c’è voluto un lungo doloroso cammino. Con l’estate eravamo arrivati a identificare un primo stock di debito di 3 miliardi e 964 milioni. E su questo s’era aperto un confronto con il governo. Ora è arrivata la sorpresina finale». Conti che però sono contestati alla radice dal centrodestra. «L’ultimo disavanzo attribuibile alla giunta Storace, quello del 2004, ammonta a 1,2 miliardi», afferma il senatore Andrea Augello, An, ex assessore alle Finanze di Storace.

Secondo i conti presentati da Marrazzo, invece, che ne ha subito informato Prodi e i ministri interessati, «il debito che abbiamo ereditato è, per la precisione, di 10,196 miliardi. A questo punto il caso Lazio è un’emergenza nazionale. Occorre stralciare la nostra posizione da quelle delle altre regioni altrimenti non riusciremo a uscirne». Il convitato di pietra, ovviamente, sempre evocato da Marrazzo ma mai citato, è Francesco Storace, il predecessore. Prova a dare una spiegazione su come siano schizzati i conti. Un solo esempio: «Nel 2000 nel territorio regionale si effettuavano 100 mila risonanze magnetiche. Nel 2005 questi esami erano diventati 500 mila». Ma c’è anche da dire che c’è una Asl, la RmC, coinvolta in uno scandalo di truffe e di bustarelle (c’è stata una richiesta di arresti per un deputato di Forza Italia, Giorgio Simeoni, e indagato risulta l’ex assessore alla Sanità, Marco Verzaschi, ora passato al centrosinistra e sottosegretario alla Difesa), che da sola colleziona 1,169 miliardi di euro di debiti».

Per arrivare alla cifra record di 10 miliardi, bisogna ripercorrere i passi dei verificatori di conti di Marrazzo. «Quando siamo arrivati i due disavanzi dichiarati erano di 443 milioni per il 2003 e di 426 per il 2004. Nessuna cifra faceva riferimento al 2005, il cui disavanzo non era neppure stato preventivato». Ma siccome la Finanziaria di Padoa-Schioppa impone alle Regioni d’inglobare i bilanci delle Asl, ecco che anche la giunta Marrazzo ha chiesto i conti ai direttori di Asl. Conti che tardavano a venire, anche perché dal 2003 in poi non sono mai stati redatti i bilanci. Risultato: nel 2003 il debito reale è stato di 636 milioni (ufficiale era 443); nel 2004 è di 2,084 miliardi (erano 426); nel 2005 è di ,880 miliardi. Il dato che emerge è che non si pagano da troppo tempo i fornitori di beni e servizi. Molti fornitori, poi, si sono rivolti a società finanziarie per farsi scontare le fatture. A luglio termina una maxi-cartolarizzazione del debito sanitario. «Abbiamo pagato tutti quelli che si sono presentati: 2,8 miliardi».

...cut........
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200610articoli/13054girata.asp

Aloa

ma certo che sapevo del buco:muro: , mi incazzo perchè lo devono ripagare le regioni del nord e soprattutto perchè questo governo a febbraio a provveduto a ripianare il debito:muro:

sempreio
10-03-2007, 11:57
invece di gettare accuse al vento, posta dei fatti reali.

io posso dire tutto quello che voglio, ma non è detto che sia vero.

Altrimenti sono un qualunquista.

cerca formigoni petrolio e trovi tutto

sempreio
10-03-2007, 12:07
tiettelo:D

ok, in cina e in india non ci abiterei mai e poi mai, ma in brasile e in russia ti posso assicurare che vivono 10 volte meglio che qui lavorando la metà, certo ci sono tante diseguaglianze ma per un occidentale che si trasferisce li e ha un pò di creatività può vivere nel lusso più sfernato facendo il minimo indispensabile;) , altro che qui, che si lavora per mantenere classi sociali che dovrebbero essere già estinte

[A+R]MaVro
10-03-2007, 15:54
Veramente sei l'unico che non conosceva l'esistenza di questo "buco"????!!!

Guarda che il problema non è l'esistenza del buco, ma il metodo adottato per la copertura che scarica sulle altre regioini il relativo costo finanziario visto che lo stato presta a tasso ZERO (anzi meno di zero visto che in 30 anni l'inflazione di mangerà una fetta abbondante del capitale). Già come al solito è dovuto intervenire Pantalone per coprire i buchi di una dissennata amministrazione locale, ma che lo debba fare gratis è assistenzialismo bello e buono che Marrazzo condisce usando la parola "solidarietà nazionale".
Solidarietà nazionale è prestare i soldi per non fare andare in bancarotta una regione dello stivale, non regalare 30 anni di interessi su 10 miliardi di debito al Lazio. Il prestito deve essere fruttifero e deve gravare sulla regione Lazio e sui suoi cittadini.

E non mi si venga a parlare di problema politico di destra/sinistra e quanto altro perchè i casi possono essere solo tre:
1) La precedente amministrazione falsificava i bilanci da anni (10 miliardi non si accumulano in un mese) e allora si ricade nel penale ed è sacrosanto che Storace & co vadano in galera.
2) L'opposizione è stupida e non sa manco cosa va a votare in consiglio. Allora forse è meglio eleggere qualche contabile in più e qualche avvocato, magistrato e professionista della politica in meno.
3) La maggioranza e l'opposizione erano in malafede e sapevano benissimo cosa stava succedendo ed hanno semplicemente nascosto la polvere sotto il tappeto finchè è stato possibile. Il tutto ovviamnte per mera convenienza politica.

Io propendo per la terza.

giorno
10-03-2007, 16:39
ok, in cina e in india non ci abiterei mai e poi mai, ma in brasile e in russia ti posso assicurare che vivono 10 volte meglio che qui lavorando la metà, certo ci sono tante diseguaglianze ma per un occidentale che si trasferisce li e ha un pò di creatività può vivere nel lusso più sfernato facendo il minimo indispensabile;) , altro che qui, che si lavora per mantenere classi sociali che dovrebbero essere già estinte



Se in cina hai soldi ti fai una vita che neanche un miliardario in occidenti si puo' neanche immaginare;)
chi sta male in cina sono i poveri,non i ricchi.

*Joker*
10-03-2007, 16:44
MaVro;16298207']...cut....

Il prestito deve essere fruttifero e deve gravare sulla regione Lazio e sui suoi cittadini.

....cut........

Questo "dovrebbe" essere sacrosanto!!

Ma se da una parte Storace ha "bucato" e quindi bisogna "riparare", dall'altra Marrazzo non può gravare sui suoi elettori il peso di uno sbilancio.
Morale della favola; il "prestito" dello Stato peserà per la prossima campagna elettorale, non tutti i "mali" vengono per nuocere.

Aloa

fabio80
10-03-2007, 17:09
Questo "dovrebbe" essere sacrosanto!!

Ma se da una parte Storace ha "bucato" e quindi bisogna "riparare", dall'altra Marrazzo non può gravare sui suoi elettori il peso di uno sbilancio.
Morale della favola; il "prestito" dello Stato peserà per la prossima campagna elettorale, non tutti i "mali" vengono per nuocere.

Aloa

non si capisce come mai il peso debba invece gravare sull'italia tutta, mi sono rotto le balle di sentirmi dire che non ci sono soldi per questo o per quello se poi i soldi vengono buttati nel cesso in questo modo. altrimenti ognuno per conto suo e chi sa stare a galla galleggi e gli altri colino a picco. che diamine, la pazienza ha un limite. butto via ogni giorno un sacco di tempo in coda per le mancate opere viarie lombarde rimandate all'infinito per mancanza di fondi. che vogliamo fare?

tengo a sottolineare che non è una presa di posizione contro il lazio, sarebbe stato lo stesso con qualsiasi altra regione. solidarietà va bene, presa per il culo no. e poi a casa mia la solidarietà è volontaria

giorno
10-03-2007, 17:25
non si capisce come mai il peso debba invece gravare sull'italia tutta, mi sono rotto le balle di sentirmi dire che non ci sono soldi per questo o per quello se poi i soldi vengono buttati nel cesso in questo modo. altrimenti ognuno per conto suo e chi sa stare a galla galleggi e gli altri colino a picco. che diamine, la pazienza ha un limite. butto via ogni giorno un sacco di tempo in coda per le mancate opere viarie lombarde rimandate all'infinito per mancanza di fondi. che vogliamo fare?

tengo a sottolineare che non è una presa di posizione contro il lazio, sarebbe stato lo stesso con qualsiasi altra regione. solidarietà va bene, presa per il culo no. e poi a casa mia la solidarietà è volontaria

la colpa e' dei singoli che fanno queste cazzate,non della regione,men che meno della popolazione.

ma stai dicendo che i laziali bisogna lasciarli morire agonizzanti per strada?:mbe:

fabio80
10-03-2007, 17:28
la colpa e' dei singoli che fanno queste cazzate,non della regione,men che meno della popolazione.

ma stai dicendo che i laziali bisogna lasciarli morire agonizzanti per strada?:mbe:

:confused: :confused: :confused:

DvL^Nemo
10-03-2007, 17:29
C'e' stato un magna magna generale nella sanita' ( sinistra destra banda bassotti ecc.. ) che adesso hanno paura di incolpare chi che sia per paura di essere buttati in mezzo al calderone, questo penso io..

giorno
10-03-2007, 17:30
:confused: :confused: :confused:

se non gli si tappa il buco le spese mediche chi le sostiene?
la cina comunista non di certo,l'america neppure.......quindi:stordita:

drakend
10-03-2007, 17:43
Io dico una sola cosa: chi ha eletto gli incapaci che hanno creato questo buco? I laziali ovviamente: bene che ora paghino una tassa straordinaria per ripianare questo buco di bilancio... altro che solidarietà nazionale un par di palle.
Se i laziali pagassero una tassa straordinaria per ripianare il buco finanziario alle prossime elezioni sarebbero moooolto più attenti a chi eleggono.
Specifico che la mia considerazione vale per tutte le regioni, quindi evitate i soliti commenti di razzismo ecc.

giorno
10-03-2007, 17:49
Io dico una sola cosa: chi ha eletto gli incapaci che hanno creato questo buco? I laziali ovviamente: bene che ora paghino una tassa straordinaria per ripianare questo buco di bilancio... altro che solidarietà nazionale un par di palle.
Se i laziali pagassero una tassa straordinaria per ripianare il buco finanziario alle prossime elezioni sarebbero moooolto più attenti a chi eleggono.
Specifico che la mia considerazione vale per tutte le regioni, quindi evitate i soliti commenti di razzismo ecc.

ma nei cartelloni pubblicitari non c'era mica scritto> votatemi e vi troverete con 10 mld di buco......:O

drakend
10-03-2007, 17:52
ma nei cartelloni pubblicitari non c'era mica scritto> votatemi e vi troverete con 10 mld di buco......:O
No però il curriculum delle persone e le posizioni dei partiti cui appartengono sono di dominio pubblico. Basta interessarsi un pochino, niente di speciale: nessuno chiede al cittadino medio di diventare un novello 007, però non deve neanche fregarsene. Nel caso in questione i laziali hanno eletto una classe dirigente (che sia di destra o di sinistra è irrilevante) che ha creato un oggettivo danno economico alla regione: siccome i sono stati loro a mandare su la classe dirigente, è giusto che siano loro a pagare per i danni che questa ha fatto.

giorno
10-03-2007, 17:57
No però il curriculum delle persone e le posizioni dei partiti cui appartengono sono di dominio pubblico. Basta interessarsi un pochino, niente di speciale: nessuno chiede al cittadino medio di diventare un novello 007, però non deve neanche fregarsene. Nel caso in questione i laziali hanno eletto una classe dirigente (che sia di destra o di sinistra è irrilevante) che ha creato un oggettivo danno economico alla regione: siccome i sono stati loro a mandare su la classe dirigente, è giusto che siano loro a pagare per i danni che questa ha fatto.


bel discorso.
allora tanto vale eliminare il lazio dalla cartina geografica a forza di bombardamenti.

sempreio
10-03-2007, 18:03
bel discorso.
allora tanto vale eliminare il lazio dalla cartina geografica a forza di bombardamenti.

ma tu sei veramente un trevisano? :eek: nessun trevisano parlerebbe cosi:D

Tefnut
10-03-2007, 18:07
per prima cosa il buco va ripagato con chi lo ha creato.

sequestro di tutti i suoiu averi. TUTTI.
Poi si passa a chi ne ha tratto beneficio.

sicuramente un 33% di buco lo sani. a quel punto boh :/

DvL^Nemo
10-03-2007, 18:08
Se facessero come dici te, a sto punto tutti i politici sarebbero una massa di barboni :p

drakend
10-03-2007, 18:10
bel discorso.
allora tanto vale eliminare il lazio dalla cartina geografica a forza di bombardamenti.
Fortuna che ho detto che il mio ragionamento vale per tutte le regioni: è colpa mia se il buco sta nel Lazio e non nella Lombardia? :rolleyes:

Se facessero come dici te, a sto punto tutti i politici sarebbero una massa di barboni :p
Quindi mi stai dicendo che Di Pietro = Cuffaro? :rolleyes:
La stragrande maggioranza dei politici sono su per farsi i comodacci loro, è innegabile, ma comunque non sono tutti così e comunque lo sono in misura parecchio variabile.

riaw
10-03-2007, 18:28
... e poi ci si offende sentendo dire roma ladrona :D

non è che ci si offende, è che se lo dici ti danno del razzista, luogocomunista :D, ecc.ecc.

proprio della sett. scorsa l'intervista a pecoraro scanio in cui il solerte difensore dell'ambiente sosteneva che secondo lui nulla è dovuto alla lombardia per la costruzione della pedemontana e della brebemi.
inoltre, sono in discussione anche per la loro semplice esistenza in quanto secondo egli "non servono".

E IO PAGO.

giorno
10-03-2007, 18:32
ma tu sei veramente un trevisano? :eek: nessun trevisano parlerebbe cosi:D

SI,pero' ho paura di andare in giro da solo,perche' senno' i trvigiani doc mi ammazzerebbero di botte..........:stordita:

fabio80
10-03-2007, 18:42
proprio della sett. scorsa l'intervista a pecoraro scanio in cui il solerte difensore dell'ambiente sosteneva che secondo lui nulla è dovuto alla lombardia per la costruzione della pedemontana e della brebemi.
inoltre, sono in discussione anche per la loro semplice esistenza in quanto secondo egli "non servono".



secondo me invece è lui a non servire, come politico, come uomo, coe tutto.

k|o
10-03-2007, 19:45
per prima cosa il buco va ripagato con chi lo ha creato.

sequestro di tutti i suoiu averi. TUTTI.
Poi si passa a chi ne ha tratto beneficio.

sicuramente un 33% di buco lo sani. a quel punto boh :/

magari:muro:

indelebile
10-03-2007, 19:55
Sanità, governo sigla piano per deficit Regione Lazio
mercoledì, 28 febbraio 2007 4.01
Versione per stampa

ROMA (Reuters) - Il governo ha siglato oggi con la Regione Lazio l'accordo sul piano di rientro del deficit sanitario della regione.

Il piano di rientro "è un progetto ambizioso, che punta a trasformare una delle regioni in cui ci sono maggiori difficoltà in un caso esemplare", ha detto il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa in una conferenza stampa con il ministro della Salute Livia Turco e il presidente della Regione Piero Marrazzo.

"Per ogni fattore di spesa critico il piano prevede obiettivi di contenimento e azioni concrete, con il conseguente dettaglio dell'impatto finanziario, che dovranno conseguire un risparmio di circa 2 miliardi di euro", spiega una nota del Tesoro.

Lo Stato contribuirà in modo diretto al ripianamento di parte del debito. Padoa-Schioppa ha detto che il prossimo Consiglio dei ministri approverà il decreto legge che stanzia 3 miliardi alle regioni con i conti più in disordine.

Marcello Degni, responsabile del servizio studi Sviluppo Lazio, ha confermato che alla Regione Lazio andranno 2,3 miliardi sui 3 complessivi, come anticipato da alcune fonti.

Le misure che la Regione è tenuta a adottare prevedono la riorganizzazione della rete ospedaliera, la riduzione della spesa farmaceutica, il contenimento della spesa per il personale e l'incremento delle aliquote fiscali Irap e dell'addizionale Irpef.

SALTA MUTUO CDP, CABINA DI REGIA PER APPLICAZIONE PIANO

Il debito della Regione Lazio ammonta a 11,2 miliardi. Di questi, 1,8 riguardano rate del 2005 e del 2006 che sono già state pagate. La cifra rimanente, pari a 9,4 miliardi di euro, è composta da 5,8 miliardi di debito già emerso ai tempi della presidenza di Francesco Storace, più altri 3,7 miliardi circa di debito emerso successivamente.

Un tecnico della regione ha spiegato che i 5,8 miliardi saranno coperti con minori trasferimenti per 310 milioni l'anno a partire dal 2008 e per i successivi 30 anni. Non è stato possibile avere un commento in proposito dal Tesoro.

In un primo tempo, per la copertura dei 5,8 miliardi si era ipotizzato di ricorrere a un mutuo della Cassa depositi e prestiti.

Quanto ai 3,7 miliardi, 2,3 saranno finanziati con le risorse del decreto legge che sarà approvato dal prossimo consiglio dei ministri. Per i restanti 1,4 miliardi circa, lo Stato si è impegnato a sbloccare alcuni fondi congelati già riconosciuti alla Regione.

"Questo piano è una assunzione di responsabilità nei confronti di cittadini e istituzioni. Non sarà facile, ma non possiamo sbagliare, sarebbe un delitto politico e istituzionale", ha detto Marrazzo.

Il presidente ha spiegato che una cabina di regia -- composta dagli assessori alla Sanità e al Bilancio della Regione, più un tecnico del ministero dell'Economia e uno della Conferenza Stato-Regioni -- farà verifiche continue sull'applicazione del piano. Il monitoraggio partirà il prossimo 15 aprile.

PER DEFICIT 2006 SWAP SU DUE BOND REGIONE IN CIRCOLAZIONE

Per coprire una parte del disavanzo sanitario 2006, pari a 473 milioni, la Regione allestirà un'operazione di swap sui due bond in essere con la quale saranno raccolti 160 milioni. Un tecnico precisa che lo swap non porterà ad allungare la vita del debito.

I restanti 313 milioni sul totale di 473 saranno finanziati per 250 milioni da maggiori entrate, mentre 63 milioni verranno decurtati dal fondo di bilancio per le nuove obbligazioni.

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28 FEB - “Con il piano rientro deficit cambia il futuro regione” ha affermato oggi il Governatore del Lazio, Piero Marrazzo, in occasione dal varo del Piano di rientro del deficit sanitario al ministero della Salute. “Ristrutturazione del debito e riduzione della spesa marceranno di pari passo” ha spiegato Marrazzo. E a questo duplice intervento si affianca un piano di riorganizzazione che coinvolgerà: contabilità, controllo dei costi di gestione e controllo sui Policlinici universitari, provvedimenti sulla farmaceutica e riorganizzazione della rete ospedaliera. Un’operazione non solo di ridimensionamento ha precisato il Governatore: “Aumenteremo la Sanità attraverso i presidi sul territorio”.
Riparte da tre firme in calce al Piano di rientro del deficit, la sanità della Regione Lazio. Il governatore Piero Marrazzo, i ministri della Salute e dell’Economia Livia Turco e Tommaso Padoa Schioppa, hanno sottoscritto oggi al ministero di Lungotevere Ripa il documento approvato a metà febbraio dalla Giunta regionale, che consentirà alla sanità laziale di riequilibrare i conti in profondo rosso. Un deficit da ben 10 miliardi di euro.

Il via libera al Piano salva-deficit costituisce uno dei passi fondamentali stabiliti dall’Accordo sottoscritto negli scorsi mesi tra Stato e le Regioni in forte disavanzo e finalizzato proprio a ricostituire il loro equilibrio economico-finanziario. E quello del Lazio fa quindi da apri pista ai Piani delle altre cinque Regioni con i conti in bilico: per l’Abruzzo la firma, come ha annunciato il Governatore Ottaviano Del Turco, è prevista per il prossimo 2 marzo, per Liguria, Campania dovrebbe essere prossima. Sarà invece successiva la sottoscrizione degli accordi per il Molise e la Sicilia.

“Ristrutturazione del debito e riduzione della spesa marceranno di pari passo” ha spiegato Pietro Marrazzo. E a questo duplice intervento si affianca un piano di riorganizzazione che coinvolgerà: contabilità, controllo dei costi di gestione e controllo sui Policlinici universitari, provvedimenti sulla farmaceutica e riorganizzazione della rete ospedaliera. Un’operazione non solo di ridimensionamento ha precisato il Governatore: “aumenteremo la Sanità attraverso i presidi sul territorio”.

Questa la tabella di marcia per il rientro del deficit che si aggira intorno ai 10 mld di euro: a partire dal 2008 ci sarà un’operazione di ristrutturazione pari a 5,8 mld di euro, spalmata nell’arco di 30 anni. E per questo la Regione ha già messo in cantiere una rata di 310 mln di euro l’anno. Il resto del debito sarà ammortizzato con una serie di risorse anche statali.

“Abbiamo svolto con gli assessori Nieri e Battaglia un lavoro di squadra insieme allo staff dei due ministeri - ha detto Marrazzo - questo Piano è un’assunzione di responsabilità per una sanità migliore, più equa e per ripensare in modo più razionale le risorse per i bisogni dei cittadini”. Non sarà facile applicare questo Piano, ha chiarito Marrazzo, ma “ho avuto la fiducia di due ministri, del governo e soprattutto quella dei cittadini. Non la tradiremo. Non siamo più in condizioni di sbagliare sarebbe un delitto politico ed istituzionale”

Comunque, un segnale che si sta procedendo per la strada giusta arriverà il prossimo 15 aprile quando una cabina di regia, composta dagli assessori regionali alla sanità e al Bilancio Augusto Battaglia, e Luigi Nieri, da tecnici dell’Economia, della Salute e della Conferenza Stato-Regioni, fornirà la prima verifica sull’esito dell’applicazione del piano di rientro dal deficit sanitario”.

In questo percorso di riequilibrio dei conti la regione Lazio non marcerà da sola. Ci sarà, infatti, ha annunciato Marrazzo un partenariato con la “virtuosa” Emilia Romagna, che trasferirà know-how su diversi aspetti previsti dal piano, come la contabilità, la spesa farmaceutica, il controllo della gestione, la riorganizzazione della rete ospedaliera, l’appropriatezza delle cure.

“Con l’accordo sottoscritto oggi - ha precisato il ministro della Salute Livia Turco - rappresenta una tappa importante del ‘nuovo governo’ della sanità -, nel rispetto delle reciproche autonomie e responsabilità, abbiamo individuato modalità innovative di gestione delle crisi economiche, finanziarie e strutturali nei comparti sanitari. Una rinnovata collaborazione tra Governo nazionale e Regioni perchè la tutela della salute, l’efficienza dei servizi sanitari, la qualità e la sicurezza delle cure sono responsabilità del ‘sistema Paese’ nel suo complesso, e non solo dei suoi singoli livelli istituzionali”.

Il ministro della Salute Livia Turco ha inoltre particolarmente apprezzato la presenza del ministro dell’Economia. “È un segno di sensibilità istituzionale con rilievo simbolico - ha commentato - che arriva dopo anni durante i quali in molti avevano indicato il progressivo spostamento del baricentro sulle grandi decisioni nel settore, dal ministero della Salute a quello dell’Economia”.

Le misure di contenimento e di riequilibrio della spesa sanitaria fanno parte di un progetto più ambizioso, ha spiegato il minsitro Padoa Schioppa: “Quello di trasformare la Regione dove ci sono criticità maggiori in un caso esemplare. E questo è un fatto di straordinaria importanza”. E questa firma, ha aggiunto “è importante per non solo per il Lazio, in quanto rappresenta una forma di autogoverno, ma per il sistema dei conti pubblici in generale”.

Il ministro ha ricordato anche che “nel welfarestate la sanità occupa un posto fondamentale come entità e qualità della spesa”. “Sulla sanità, purtroppo si sentono solo cattive notizie – ha rimarcato il ministro - mentre le notizie buone sono moltissime perché il Ssn è un sistema che funziona. È anche il tema centrale del nascente federalismo italiano. La gestione è responsabilità dei governi locali ma è anche il campo di azione del riordino dei conti pubblici”.

Ed è proprio nella sanità che il Governo ha dimostrato di aver ingranato la quinta impegnandosi fin dai primi giorni di attività. “Abbiamo fissato un piano pluriennale con le Regioni e, a breve, ci proponiamo di fare altrettanto con le autonomie locali”.

Padoa Schioppa ha riconosciuto che per la sanità italiana “servono risorse aggiuntive”, ma nelle attuali condizioni “l’unico modo per reperire risorse aggiuntive è spendere meglio”

Comunque il prossimo Consiglio dei Ministri approverà il provvedimento che stanzia 3 miliardi di euro per coadiuvare i piani di rientro delle sei Regioni in deficit sanitario

Il Piano della Regione Lazio è stato costruito come un vero e proprio programma di ristrutturazione industriale che incide sui fattori di spesa e assistenziali critici (superamento dello standard dei posti letto e del tasso di ospedalizzazione, i consumi farmaceutici, la spesa del personale, il superamento del numero e del valore delle prestazioni acquistate da strutture private , il controllo dell’appropriatezza delle prescrizioni mediche, qualificazione dei servizi territoriali, ecc.). Per ogni fattore di spesa critico il Piano prevede obiettivi di contenimento e azioni concrete, con il conseguente dettaglio dell’impatto finanziario, che dovranno conseguire un risparmio di circa 2 miliardi di euro.

In particolare, tra le misure da adottare, il Piano contempla:

- riorganizzazione della rete ospedaliera (riduzione dei posti letto nel triennio);

- immediata adozione e determinazione dei budget degli erogatori di servizi privati, con l’attivazione di procedure di programmazione e monitoraggio;

- contenimento del sistema tariffario, riconducendo le tariffe regionali superiori entro i limiti del DM 12.09.2006;

- riduzione della spesa farmaceutica, anche attraverso la distribuzione diretta da parte della Regione di alcuni farmaci;

- contenimento della spesa per il personale;

- incremento delle aliquote fiscali Irap e addizionale Irpef.

Relativamente al debito cumulato fino al 31 dicembre 2005, si prevede un contributo dello Stato diretto, subordinato alla realizzazione del Piano e alla approvazione di un apposito provvedimento legislativo che sarà adottato dal prossimo Consiglio dei Ministri

Fil9998
10-03-2007, 20:23
3) La maggioranza e l'opposizione erano in malafede e sapevano benissimo cosa stava succedendo ed hanno semplicemente nascosto la polvere sotto il tappeto finchè è stato possibile. Il tutto ovviamnte per mera convenienza politica.

Io propendo per la terza.

;)

[A+R]MaVro
10-03-2007, 21:01
Edit - Errore nei calcoli finanziari precedenti.

Se i dati riportati sono veritieri i 5,8 mln in 30 anni saranno dati ad un tasso del 3,25% che mi pare accettabile.

Resta il problema della restante parte che rimane sulla fiscalità generale

trallallero
10-03-2007, 21:03
per prima cosa il buco va ripagato con chi lo ha creato.

sequestro di tutti i suoiu averi. TUTTI.
Poi si passa a chi ne ha tratto beneficio.

sicuramente un 33% di buco lo sani. a quel punto boh :/
come boh ? :mbe:
si usa il 66% del buco di chi lo ha creato :O

CYRANO
11-03-2007, 00:26
Io dico una sola cosa: chi ha eletto gli incapaci che hanno creato questo buco? I laziali ovviamente: bene che ora paghino una tassa straordinaria per ripianare questo buco di bilancio... altro che solidarietà nazionale un par di palle.
Se i laziali pagassero una tassa straordinaria per ripianare il buco finanziario alle prossime elezioni sarebbero moooolto più attenti a chi eleggono.
Specifico che la mia considerazione vale per tutte le regioni, quindi evitate i soliti commenti di razzismo ecc.

mica tutti i laziali. il danno l'ha fatto storace? che paghino i laziali che l'hanno eletto..quindi quelli di cdx :D


Coiaopzopaza

Solertes
11-03-2007, 02:05
Edit....tempo perso

DonaldDuck
11-03-2007, 05:34
mica tutti i laziali. il danno l'ha fatto storace? che paghino i laziali che l'hanno eletto..quindi quelli di cdx :D

Ma temo che Marrazzo ci stia mettendo anche di suo. Ad esempio...
http://www.cisllazio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=264&Itemid=56

SANITA': IL 23 MARZO SCIOPERO GENERALE NEL LAZIO

Di Giuseppe Bascietto

Cgil funzione pubblica, Cisl Fp, Uil Fpl Roma e Lazio hanno annunciato lo sciopero generale della sanità laziale per il 23 marzo.

"Deve essere una manifestazione - hanno annunciato questa mattina i rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil Funzione pubblica, rispettivamente Tiziano Battisti, Luigi Casarin e Sandro Biserna- che abbia un significato per la Regione, le questioni logistiche saranno viste, abbiamo ancora un mese per organizzarci, certo è che manifesteremo sotto la Regione in via Cristoforo Colombo e che i servizi essenziali saranno garantiti". "Nella speranza che il piano di rientro non venga cambiato ancora dopo 4 volte - ha detto Battisti - siamo contrari al blocco delle assunzioni per un anno, al taglio dei fondi per il salario accessorio e a quello dei posti letto. La Regione dice di voler assumere ma non si conosce un piano straordinario delle assunzioni. Vogliamo cose certe, non conosciamo quanti precari ci sono, né come si vogliono assumere né con quali procedure". Il disavanzo economico, secondo i sindacati che hanno ragionato sui dati dell'andamento di spesa dal 1994 al 2004, forniti dall'agenzia nazionale della sanità, non è dovuto alle spese per il personale che in 10 anni sono diminuite del 7.9% ma dalle voci "beni e servizi", +6.3% con un incremento di spesa di 1.140.393 di euro e dalla spesa farmaceutica, +5.1%, che si è incrementata per 912.210 euro. "Il blocco delle assunzioni per un anno è inaccettabile - si legge nel comunicato sindacale - la riorganizzazione del lavoro attraverso l'immissione negli organici degli operatori socio sanitari, applicazione di una politica di reinternalizzazione dei servizi alla persona e tecnici che produrrebbe risparmio, un'operazione trasparenza per gli appalti, rispetto dell'accordo sui precari del 7 novembre 2006, nessun taglio del 12% sui fondi contrattuali e no ai licenziamenti nella sanità privata". Sono queste le rivendicazioni che hanno spinto i tre sindacati alla proclamazione dello sciopero generale. "Il blocco delle assunzioni -ricorda Casarin - vuol dire prendere personale dalle cooperative quindi non c'è risparmio ma solo una spesa diversificata. Si risparmia facendo passare gli investimenti sulla voce 'personale'. Ci sono casi in cui dirigenti generali di Asl non fanno funzionare i macchinari perché farlo è un costo provocando così la migrazione verso il privato. Nella Asl RmG non c'è una risonanza magnetica, la gente è dirottata alla Asl RmB o va dai privati". I sindacati contestano la Regione che vuole assumere 3.400 persone affermando: "Secondo le nostre stime solo di infermieri nel Lazio ne mancano 3.220". "Vogliamo dati certi anche sulla spesa farmaceutica - continua Battisti - quanto peso in bilancio hanno ora i prodotti distribuiti direttamente dalle Asl e quanto ne avevano. Sui tagli dei posti letto e del personale al San Giacomo, al Santo Spirito e al Nuovo Regina Margherita non è mai stato detto nulla, con i tagli daremo meno servizi ai cittadini. Manca un programma generale. Non si è aumentata di un euro la spesa per i servizi domiciliari mentre ci sono casi come al San Filippo dove, grazie all''appaltone' fatto da Storace, entrato in vigore dal 1° gennaio 2007, la ditta vincitrice per la manutenzione esterna opera con i suoi lavoratori accanto ad altri che hanno le stesse funzioni". Anche Biserna sottolinea come "la media nazionale della spesa per il personale è di 33.8%, nel Lazio è di 26.4%. L'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) ha concordato con la Regione un piano di tagli dei posti letto e dei lavoratori. Anche per questo scioperiamo, sarà uno sciopero generale storico. Sono 15 anni che non si fa, Cgil, Cisl e Uil vogliono sfidare la Regione". E Casarin afferma: "Il comportamento relazionale della Regione è evanescente. Gli accordi firmati vengono disattesi. Siamo in una fase di emergenza in cui la Regione vuole tagliare senza prendersi responsabilità".

drakend
11-03-2007, 06:20
mica tutti i laziali. il danno l'ha fatto storace? che paghino i laziali che l'hanno eletto..quindi quelli di cdx :D


Coiaopzopaza
Non si sa bene quante siano le responsabilità di Storace o di Marrazzo, senza contare che il voto è segreto e quindi non è che puoi sapere con esattezza chi ha votato chi. Una cosa è sicura però: Storace e Marrazzo li hanno mandati su i laziali quindi sono loro i responsabili degli eventuali danni causati dai due tizi di cui sopra. Altro che solidarietà nazionale... :mad:
Solo facendo pagare di tasca propria i danni causati da scete dissennate o menefreghiste si potrà rendere l'italiano medio più attento alla politica e ai politici.