greasedman
10-03-2007, 09:25
A proposito delle 67 tasse, quando si dice che una idiozzia, dopo che è stata ripetuta 100 volte, in certe teste non è più una idiozzia, ma diventa la realtà
Negli interventi degli esponenti di Forza Italia nelle trasmissioni televisive dedicate alla finanziaria questo numero è ripetuto in modo ossessivo allo scopo di rafforzare il messaggio e impedire una discussione sul merito dei provvedimenti.
Potendo entrare nel dettaglio si scopre che sono state mescolate con consumata abilità mezze verità e falsi macroscopici.
NEL DETTAGLIO LE PIU’ ECLATANTI FANTOMATICHE 67 NUOVE TASSE :
al n. 1 - IRPEF (l’ha inventata Prodi?)
n.2 - “Detrazioni invece che deduzioni“, ovvero una scelta di politica fiscale che tutto può essere definita meno che una nuova imposta.
n. 8 - troviamo sotto la voce “Spese mediche” la decisione di rendere obbligatorio la fattura o lo scontrino fiscale per gli acquisti sanitari da portare in detrazione. Con tutta la buona volontà , sfugge come tutto questo possa essere equiparato a una nuova imposizione.
n.19 viene spacciato come stangata fiscale l’obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi i dati identificativi di ogni immobile dichiarato,
n.20 l’aggiornamento del catasto terreni per far emergere gli edifici ancora accatastati come rurali diventa una nuova tassa
n.24 l’ “Eventuale riutilizzazione ai fini commerciali dei dati ipotecari e catastali può avvenire solo da parte di soggetti autorizzati dall’Agenzia del territorio, dopo aver corrisposto i tributi previsti”
n.37 è, forse, la più incredibile: viene fatta passare per una nuova tassa la “Patente a punti più cara“, ovvero la sanzione da 250 a mille euro per “chi non denuncia chi guidava l’auto, al momento dell’infrazione“. Continuando a scorrere l’elenco troviamo che la tassa
n.45 sarebbe l’aumento “della sanzione amministrativa per infedele dichiarazione in caso di accertamento da studi settore, quando il contribuente non indichi in modo corretto le informazioni“.
n.51 Anche i condoni per l’emersione del lavoro irregolare)
n. 52 la trasformazione dei co.co.co. in dipendenti a tempo indeterminato rientrano nell’interpretazione, tutta forzista, nel capitolo delle nuove tasse.
Ma non è finita.
n.60 Viene contrabbandata come imposta l’obbligo di “estendere ai contratti pubblicitari l’obbligo delle società di calcio di inviare per via telematica all’Agenzia delle entrate i dati sui compensi percepiti dai calciatori”
n.65 addirittura si spacciano come stangata fiscale i “pieni poteri alla Riscossione Spa“, società inventata dall’allora ministro Tremonti
n.67 è la ciliegina sulla torta ……dedicata al sacrosanto aumento del 50% del tasso convenzionale di cambio per i residenti a Campione d’Italia
In questa breve rassegna ci sono indicate le bugie più macroscopiche, ma se si dovesse entrare nel merito specifico delle (presunte) nuove tasse le osservazioni sarebbero decine.
Per concludere ci permettiamo di suggerire ai propagandisti di Forza Italia la rilettura della voce “tassa” del Dizionario Garzanti della Lingua Italiana: “tributo corrisposto allo stato o ad altro ente pubblico come controprestazione di un servizio”.
Se si applicasse correttamente questa definizione alle “67 nuove tasse” si scoprirebbe che sono più quelle inventate che quelle realmente introdotte o inasprite
Negli interventi degli esponenti di Forza Italia nelle trasmissioni televisive dedicate alla finanziaria questo numero è ripetuto in modo ossessivo allo scopo di rafforzare il messaggio e impedire una discussione sul merito dei provvedimenti.
Potendo entrare nel dettaglio si scopre che sono state mescolate con consumata abilità mezze verità e falsi macroscopici.
NEL DETTAGLIO LE PIU’ ECLATANTI FANTOMATICHE 67 NUOVE TASSE :
al n. 1 - IRPEF (l’ha inventata Prodi?)
n.2 - “Detrazioni invece che deduzioni“, ovvero una scelta di politica fiscale che tutto può essere definita meno che una nuova imposta.
n. 8 - troviamo sotto la voce “Spese mediche” la decisione di rendere obbligatorio la fattura o lo scontrino fiscale per gli acquisti sanitari da portare in detrazione. Con tutta la buona volontà , sfugge come tutto questo possa essere equiparato a una nuova imposizione.
n.19 viene spacciato come stangata fiscale l’obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi i dati identificativi di ogni immobile dichiarato,
n.20 l’aggiornamento del catasto terreni per far emergere gli edifici ancora accatastati come rurali diventa una nuova tassa
n.24 l’ “Eventuale riutilizzazione ai fini commerciali dei dati ipotecari e catastali può avvenire solo da parte di soggetti autorizzati dall’Agenzia del territorio, dopo aver corrisposto i tributi previsti”
n.37 è, forse, la più incredibile: viene fatta passare per una nuova tassa la “Patente a punti più cara“, ovvero la sanzione da 250 a mille euro per “chi non denuncia chi guidava l’auto, al momento dell’infrazione“. Continuando a scorrere l’elenco troviamo che la tassa
n.45 sarebbe l’aumento “della sanzione amministrativa per infedele dichiarazione in caso di accertamento da studi settore, quando il contribuente non indichi in modo corretto le informazioni“.
n.51 Anche i condoni per l’emersione del lavoro irregolare)
n. 52 la trasformazione dei co.co.co. in dipendenti a tempo indeterminato rientrano nell’interpretazione, tutta forzista, nel capitolo delle nuove tasse.
Ma non è finita.
n.60 Viene contrabbandata come imposta l’obbligo di “estendere ai contratti pubblicitari l’obbligo delle società di calcio di inviare per via telematica all’Agenzia delle entrate i dati sui compensi percepiti dai calciatori”
n.65 addirittura si spacciano come stangata fiscale i “pieni poteri alla Riscossione Spa“, società inventata dall’allora ministro Tremonti
n.67 è la ciliegina sulla torta ……dedicata al sacrosanto aumento del 50% del tasso convenzionale di cambio per i residenti a Campione d’Italia
In questa breve rassegna ci sono indicate le bugie più macroscopiche, ma se si dovesse entrare nel merito specifico delle (presunte) nuove tasse le osservazioni sarebbero decine.
Per concludere ci permettiamo di suggerire ai propagandisti di Forza Italia la rilettura della voce “tassa” del Dizionario Garzanti della Lingua Italiana: “tributo corrisposto allo stato o ad altro ente pubblico come controprestazione di un servizio”.
Se si applicasse correttamente questa definizione alle “67 nuove tasse” si scoprirebbe che sono più quelle inventate che quelle realmente introdotte o inasprite