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View Full Version : Microsoft: "Google non rispetta il diritto d'autore"


Redazione di Hardware Upg
07-03-2007, 15:52
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/web/20380.html

Duro attacco da parte del gigante di Redmond al colosso di Mountain View. Secondo Microsoft l'approccio di Google alla ricerca di contenuti non è rispettosa dei diritti degli autori di opere

Click sul link per visualizzare la notizia.

Paganetor
07-03-2007, 15:57
il bue che dà del cornuto all'asino :asd:

comunque, secondo me, finchè i dati servono solo per l'indicizzazione secondo me non ci sono problemi...

MaxArt
07-03-2007, 16:10
Non mi pare che la Microsoft faccia la parte del bue, anzi. :rolleyes:

atomo37
07-03-2007, 16:17
a me pare che google faccia soldi con la pubblicità mettendo gratuitamente a disposizione della gente una marea di servizi "funzionanti"!
MS VENDE una marea di servizi, non sempre ben FUNZIONANTI :)

Diablix
07-03-2007, 16:20
Microsoft accusa google dicendo che uno dei loro servizi lavora in maniera scorretta..


E GUARDACASO MICROSOFT NE HA MESSO SU UNO UGUALE UGUALE

I casi della vita.. ma sia chiaro, la M$ lo fa solo per il bene degli autori..



:asd:

sblantipodi
07-03-2007, 16:38
da quando mi hanno bannato da AdSense per "finti click non validi" non spero altro che google chiuda i battenti... :mad:
Societa' di questo calibro sono "autorizzate a rubare" senza che nessuno possa farci niente... :mad:

Dias
07-03-2007, 16:47
Mi chiedo quanti di quelli che come al solito se la prendono con la MS abbiano effettivamente letto/compreso l'articolo.

L'atteggiamento della Google è oggettivamente sbagliato, è come se ora legalizzassero i furti a meno che il diretto interessato non ricorra alla denuncia, ma siamo pazzi. Cioè scrivo un libro e Google, senza chiedermi niente, lo scansione e lo pubblica online, ma vaff... :doh:

Layenn
07-03-2007, 16:55
Mi chiedo quanti di quelli che come al solito se la prendono con la MS abbiano effettivamente letto/compreso l'articolo.

L'atteggiamento della Google è oggettivamente sbagliato, è come se ora legalizzassero i furti a meno che il diretto interessato non ricorra alla denuncia, ma siamo pazzi. Cioè scrivo un libro e Google, senza chiedermi niente, lo scansione e lo pubblica online, ma vaff... :doh:

beh, una biblioteca non va certo da ogni autore a chiedere se può esporre la sua opera e magari darla a noleggio a determinate persone...

bartolomeo_ita
07-03-2007, 17:02
adsense? cos'è? lol ..........

Duncan
07-03-2007, 17:06
Mi chiedo quanti di quelli che come al solito se la prendono con la MS abbiano effettivamente letto/compreso l'articolo.

L'atteggiamento della Google è oggettivamente sbagliato, è come se ora legalizzassero i furti a meno che il diretto interessato non ricorra alla denuncia, ma siamo pazzi. Cioè scrivo un libro e Google, senza chiedermi niente, lo scansione e lo pubblica online, ma vaff... :doh:

L'esempio non è calzante a mio parere, Google a quel che ho capito io indicizza semplicemente i contenuti, permettendo di fare ricerche

Mi sembra un buon servizio che mi pemette di trovare un ibro che mi interessa, ed acquistarlo se ritengo opportuno, non viene resa disponibile tutta l'opera

street
07-03-2007, 17:13
boh, ho fatto una ricerca e ho trovato non un abstract, ma proprio una pubblicazione completa e completamente leggibile.

un pò come una biblioteca, giusto, ma una biblioteca non rende disponibile il libro al pubblico a questa maniera.

In fin dei conti non riesco a dare un giudizio. Sicuramente, come dice HWU, é comodo per gli utenti. Per i publisher e gli autori, invece, un pò meno.

sblantipodi
07-03-2007, 17:13
adsense? cos'è? lol ..........

un furto legalizzato di google.

gianly1985
07-03-2007, 17:46
Io su 4-5 tentativi appena fatti (libri di fantascienza in inglese) praticamente tutti protetti...ho dovuto ripiegare su roba antica tipo "Everyman" per avere lo sfizio di vedere un libro intero...peccato l'inglese arcaico:D

Narmo
07-03-2007, 18:09
Solo questa notizia è un buon motivo per boicottare tale servizio.

Le solite porcate della M$...almeno facessero bene le cose che ti fanno strapagare!

eltalpa
07-03-2007, 19:22
Mi chiedo quanti di quelli che come al solito se la prendono con la MS abbiano effettivamente letto/compreso l'articolo.
Ho letto, ho compreso e sono dalla parte di google.


L'atteggiamento della Google è oggettivamente sbagliato
Questo sarà eventualmente il giudice a deciderlo. Quello che mi chiedo è: perchè se MS è convinta che google sia nel torto non ha già avviato un azione legale? Molto probabilmente (come anche riportato da Punto Informatico) perchè alle case editrici và bene così, visto che google divide già le entrate della pubblicità con migliaia di case editrici sparse nel globo. La verità è che MS non ha un gran mercato nel giro pubblicitario (che è quasi tutto in mano a google), quindi non può proporre lo stesso sistema per il suo motore.

atomo37
07-03-2007, 20:23
google è un potente motore di ricerca, viene spesso accusato perchè i risultati possono portare a meteriale che viola copyright ed altro, ma in fondo è il prezzo da pagare se si vuole indicizzare l'intera internet, se allora tutto dovesse passare attraverso il controllo umano non si avrebbe sicuramente più un motore come google!

chaosbringer
07-03-2007, 23:31
Calma a giudicare, che non ci si mette nulla a parlar male dei concorrenti (e Google è un concorrente molto competitivo x microsoft...)
Non credo che uno pubblichi su una pagina raggiungibile da chiunque un'opera di cui vuole controllare la diffusione.
Se poi c'è gente che pubblica materiale su cui non ha diritti la colpa è sua, non dello scanner di google che fa il suo lavoro e indicizza le pagine che trova.

ciao.

guerret
07-03-2007, 23:34
Eh sì, difatti Microsoft ai diritti d'autore ci tiene fin troppo per i miei gusti.

bonzuccio
07-03-2007, 23:51
Calma a giudicare, che non ci si mette nulla a parlar male dei concorrenti (e Google è un concorrente molto competitivo x microsoft...)
Non credo che uno pubblichi su una pagina raggiungibile da chiunque un'opera di cui vuole controllare la diffusione.
Se poi c'è gente che pubblica materiale su cui non ha diritti la colpa è sua, non dello scanner di google che fa il suo lavoro e indicizza le pagine che trova.

ciao.

INFATTI!!
E' come dire che se vedo uno che ruba col cannocchiale allora chi mi ha dato il cannocchiale è colpevole.. me lo avesse venduto a 600 euro come cannocchiale "ultimate" certo che sarebbe colpevole
your potential our passion.. ma fatti un po i cavoletti tui

Sajiuuk Kaar
08-03-2007, 01:39
Si ok come no. Anche Dio mi ha fatto causa perchè ho fabbricato una sedia e non gli ho dato i diritti d'autore perchè ha inventato il legno...

permaloso
08-03-2007, 06:25
Google per questo è già stata citata e si è già difesa due anni fà.... ora microsoft sà di potere pagare avvocati migliori rispetto all'ordine degli editori e spera che questi riescano dove gli avvocati degli editori hanno fallito
che schifo!!

manga81
08-03-2007, 08:05
Si ok come no. Anche Dio mi ha fatto causa perchè ho fabbricato una sedia e non gli ho dato i diritti d'autore perchè ha inventato il legno...

questa è bellissima :sofico:

street
08-03-2007, 08:55
Non credo che uno pubblichi su una pagina raggiungibile da chiunque un'opera di cui vuole controllare la diffusione.
Se poi c'è gente che pubblica materiale su cui non ha diritti la colpa è sua, non dello scanner di google che fa il suo lavoro e indicizza le pagine che trova.

boh, a me sembra sia qualcosa di diverso da un' indicizzazione.
le pagine di google indicizzate hanno un rimando ad altre pagine presenti fisicamente su un sito esterno, il servizio di google ha fisicamente degli scan (quindi, non pdf oppure testi word) presenti sui server google.

Dias
08-03-2007, 09:30
Ho letto, ho compreso e sono dalla parte di google.



Questo sarà eventualmente il giudice a deciderlo. Quello che mi chiedo è: perchè se MS è convinta che google sia nel torto non ha già avviato un azione legale? Molto probabilmente (come anche riportato da Punto Informatico) perchè alle case editrici và bene così, visto che google divide già le entrate della pubblicità con migliaia di case editrici sparse nel globo. La verità è che MS non ha un gran mercato nel giro pubblicitario (che è quasi tutto in mano a google), quindi non può proporre lo stesso sistema per il suo motore.


Non attaccatevi ai giudici adesso, c'è una cosa che si chiama buon senso.

Google pubblica, senza permesso nè pagamento alcuno, opere protette dai diritti d'autore sui propri server per scopi commerciali (promozione del proprio marchio) e te ne saresti d'accordo?
Non so, dalle mie parti il furto delle librerie non è stato ancora legalizzato...

Spectrum7glr
08-03-2007, 09:49
Non attaccatevi ai giudici adesso, c'è una cosa che si chiama buon senso.

Google pubblica, senza permesso nè pagamento alcuno, opere protette dai diritti d'autore sui propri server per scopi commerciali (promozione del proprio marchio) e te ne saresti d'accordo?
Non so, dalle mie parti il furto delle librerie non è stato ancora legalizzato...

completamente d'accordo...il problema è che lucra sul lavoro fatto da altri: raccoglie pubblicità, aumenta la propria penetrazione nelle case degli utenti sfruttando il lavoro di altri (che non hanno dato l'assenso e che non ricevono il becco di un quattrino: in effetti sono loro offrono i contenuti del servizio e google ci lucra)

eltalpa
08-03-2007, 09:52
Non attaccatevi ai giudici adesso, c'è una cosa che si chiama buon senso.

Google pubblica, senza permesso nè pagamento alcuno, opere protette dai diritti d'autore sui propri server per scopi commerciali (promozione del proprio marchio) e te ne saresti d'accordo?
Non so, dalle mie parti il furto delle librerie non è stato ancora legalizzato...
Google non pubblica le opere complete (infatti non puoi leggerle per intero), ma permette solo la ricerca all'interno di esse. Rientra nei principi di fair use... non per nulla quando è stata accusata da alcuni editori ha vinto la causa.

EDIT: Aggiungo, hai mai fatto una ricerca su google books? Ti accorgerai che non puoi leggere più di 2 o 3 pagine per libro (sempre le stesse), visto che tali libri non sono di dominio pubblico. Esiste anche in italia una legge sulle fotocopie di opere letterarie che permette di copiare fino al 10% (o al 15%?) un libro senza dovere nulla all'editore. Mi sembra che siamo ampiamente sotto questa soglia.

eltalpa
08-03-2007, 09:53
completamente d'accordo...il problema è che lucra sul lavoro fatto da altri: raccoglie pubblicità, aumenta la propria penetrazione nelle case degli utenti sfruttando il lavoro di altri (che non hanno dato l'assenso e che non ricevono il becco di un quattrino: in effetti sono loro offrono i contenuti del servizio e google ci lucra)

Sbagliato, google paga parte degli introiti pubblicitari alle case editrici.

Dias
08-03-2007, 10:32
Ti consiglio di dare un'occhiata a Google Books, soprattutto alla voce "Libri in visione integrale", ci sono libri molto recenti...

http://arstechnica.com/news.ars/post/20061031-8114.html

Google prende accordi soltanto con le librerie e non con i singoli autori. E' un furto su larga scala per fare gli interessi commerciali della Google.
Se si vogliono fare le cose a modo si procede come la Yahoo/MS, ovvero prima si chiede il permesso e poi si pubblica, e non il contrario sperando che l'autore non se ne accorga...

eltalpa
08-03-2007, 10:47
Google prende accordi soltanto con le librerie e non con i singoli autori.

Quando le radio mandano in onda delle canzoni non prendono accordi con i singoli autori, ma con le case discografiche... Qui è la stessa cosa. Tanto più che gli autori nella stragrande maggioranza dei casi (come succede per i cd musicali) vengono pagati in anticipo indipendentemente dal numero di copie vendute.

Se le librerie hanno acquisito il diritto dalle case editrici (o dagli autori) di esporre il loro libro, si presume che abbiano anche il diritto di concedere questo libro a terzi o di fare un indicizzazione elettronica dello stesso. Se questo diritto non lo hanno per alcuni libri (ma allora che librerie sono?) dev'essere premura loro segnalare la cosa a google.

Ripeto, google è già stata accusata due anni fà e ha vinto la causa. Più di così...

diabolik1981
08-03-2007, 11:00
Quando le radio mandano in onda delle canzoni non prendono accordi con i singoli autori, ma con le case discografiche...

Sbagliati, pagano un prezzo forfettario alla Siae che poi redistribuisce.

eltalpa
08-03-2007, 11:02
Sbagliati, pagano un prezzo forfettario alla Siae che poi redistribuisce.

Quando hai ragione, hai ragione. Errore mio.

diabolik1981
08-03-2007, 11:07
Quando hai ragione, hai ragione. Errore mio.

Figurati, questo l'ho saputo qualche tempo fa in una intervista ai direttori di RDS, dicendo che se dovessero pagare singolarmente ogni singolo pezzo/artista/casa discografica sarebbe davvero difficile tenerne conto anche perchè durante la giornata ne mandano a centinai. Il discorso è che per la radio c'è la Siae (associazione mafiosa legalmente riconosciuta) che si occupa della ridistribuzione. Qui invece google usa un sistema di silenzio assenso che è del tutto illegale, perchè va a disporre di un diritto che non le spetta attraverso un diritto che non le appartiene.

eltalpa
08-03-2007, 11:19
Qui invece google usa un sistema di silenzio assenso che è del tutto illegale, perchè va a disporre di un diritto che non le spetta attraverso un diritto che non le appartiene.

Non sono d'accordo. Google acquisisce i cataloghi e i libri dai singoli autori o dalle lbrerie (vedi QUI (http://books.google.com/googlebooks/about.html)). La libreria che fornisce il catalogo si presume abbia già acquisito il diritto dalla casa editrice o dall'autore stesso per l'esposizione del libro. Se l'accordo non prevede che l'opera possa essere esposta al pubblico in forma elettornica (o comunque diversa da quella cartacea) sarà compito della biblioteca segnalare a google quali libri del suo catalogo non possono essere disponibili in versione integrale per la consultazione online. Ergo il problema è tutto fuorchè di google, perchè ha acquisito i diritti da chi ha già un diritto di redistribuzione dell'opera...

diabolik1981
08-03-2007, 11:24
Non sono d'accordo. Google acquisisce i cataloghi e i libri dai singoli autori o dalle lbrerie (vedi QUI (http://books.google.com/googlebooks/about.html)). La libreria che fornisce il catalogo si presume abbia già acquisito il diritto dalla casa editrice o dall'autore stesso per l'esposizione del libro. Se l'accordo non prevede che l'opera possa essere esposta al pubblico in forma elettornica (o comunque diversa da quella cartacea) sarà compito della biblioteca segnalare a google quali libri del suo catalogo non possono essere disponibili in versione integrale per la consultazione online. Ergo il problema è tutto fuorchè di google, perchè ha acquisito i diritti da chi ha già un diritto di redistribuzione dell'opera...

E' qui l'errore di fondo. Il diritto di disporre dell'opera resta sempre in mano all'autore e non alla libreria/biblioteca, che hanno un ruolo ben definito e ristretto. Google per pubblicare le opere deve chiedere autorizzazione all'autor/casa editrice che di fatto sono proprietari unici dei diritti di pubblicazione e non alla biblioteca/libreria che sono dei semplici licenziatari di un diritto incedibile ex legem.

eltalpa
08-03-2007, 11:35
E' qui l'errore di fondo. Il diritto di disporre dell'opera resta sempre in mano all'autore e non alla libreria/biblioteca, che hanno un ruolo ben definito e ristretto.


Google per pubblicare le opere deve chiedere autorizzazione all'autor/casa editrice che di fatto sono proprietari unici dei diritti di pubblicazione e non alla biblioteca/libreria che sono dei semplici licenziatari di un diritto incedibile ex legem.

Riporto direttamente da QUI (http://books.google.com/googlebooks/library.html):
Stiamo collaborando con molte delle principali biblioteche per includere le loro raccolte in Google Ricerca Libri e, al pari di un catalogo a schede, riportare le informazioni sul libro oltre che, in certi casi, alcuni frammenti, ossia alcune frasi contenenti il termine di ricerca nel contesto.

Qual è lo scopo di questo progetto?
Lo scopo del Progetto Biblioteche è semplice: aiutare gli utenti nella ricerca di libri pertinenti, in particolare quelle opere che sarebbero altrimenti introvabili, come i libri fuori stampa, rispettando allo stesso tempo il copyright di autori ed editori. Il nostro più grande obiettivo è collaborare con le case editrici e le biblioteche alla creazione di un catalogo virtuale completo e disponibile per la ricerca, che consenta agli utenti di scoprire nuovi libri e agli editori di trovare nuovi lettori.
Oltre a fare un bel po' di soldi in pubblicità, aggiungerei io...

Se l'opera NON è di pubblico dominio NON pubblicano l'opera per intero. Chiaro?

La diatriba (sollevata da Microsoft) è SE google ha diritto di indicizzare (non mostrare, bada bene) un libro senza l'accordo con l'autore: cosa a mio avviso perfettamente legittima, visto che l'indicizzazione di un catalogo è proprietà della LIBRERIA, che può concedere tale catalogo a chi desdera.

Dias
08-03-2007, 11:58
Quando le radio mandano in onda delle canzoni non prendono accordi con i singoli autori, ma con le case discografiche... Qui è la stessa cosa. Tanto più che gli autori nella stragrande maggioranza dei casi (come succede per i cd musicali) vengono pagati in anticipo indipendentemente dal numero di copie vendute.

Se le librerie hanno acquisito il diritto dalle case editrici (o dagli autori) di esporre il loro libro, si presume che abbiano anche il diritto di concedere questo libro a terzi o di fare un indicizzazione elettronica dello stesso. Se questo diritto non lo hanno per alcuni libri (ma allora che librerie sono?) dev'essere premura loro segnalare la cosa a google.

Ripeto, google è già stata accusata due anni fà e ha vinto la causa. Più di così...

L'ho già fatto notare prima, non attaccatevi alle assurde legislazioni USA (anche le estorsioni della RIAA sono legali...) e cominciata a ragionare con la testa vostra applicando un minimo di buon senso.
Non capisco questa tentazione di fare sempre paragoni assurdi negli ambiti totalmente diversi, che c'entra la musica? In quest'ultima sfera la legislazione/diritti/contratti sono totalmente diversi, per non parlare del fatto che la musica è fatta per essere fruita per via dei mezzi digitali come la radio/tv/cd. Al contrario della letteratura che non viene concepita per i mezzi/mercati digitali tranne rari casi. Infatti le biblioteche nei loro contratti con gli autori non hanno nessun punto relativo alla pubblicazione delle loro opere Online. Come lo so? Semplice, per il semplice fatto che la Google ha dovuto fare la marcia indietro (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=55102) e dare il diritto agli autori (la cui volontà in questo caso è assolutamente indipendente dalle biblioteche) di eliminare le loro opere dai suoi server. In poche parole hanno fatto il minimo necessario per rimanere nei ranghi della legislazione (ripeto, quella americana) e continuare a lucrare sulle opere altrui (visto che la maggioranza degli autori è all'ignaro dell'esistenza di tale servizio).
La buona etica insegna che prima bisogna chiedere e poi, se si ha il permesso, prendere, e non "ruba ma se ti sgammano restituisci".

eltalpa
08-03-2007, 12:39
L'ho già fatto notare prima, non attaccatevi alle assurde legislazioni USA (anche le estorsioni della RIAA sono legali...) e cominciata a ragionare con la testa vostra applicando un minimo di buon senso.
Proprio il buon senso mi spinge a sostenere google. Quelle ad essere assurde sono proprio le leggi sul copyright che in questo momento stai contestando.

Non capisco questa tentazione di fare sempre paragoni assurdi negli ambiti totalmente diversi, che c'entra la musica? In quest'ultima sfera la legislazione/diritti/contratti sono totalmente diversi, per non parlare del fatto che la musica è fatta per essere fruita per via dei mezzi digitali come la radio/tv/cd. Al contrario della letteratura che non viene concepita per i mezzi/mercati digitali tranne rari casi. Infatti le biblioteche nei loro contratti con gli autori non hanno nessun punto relativo alla pubblicazione delle loro opere Online. Come lo so? Semplice, per il semplice fatto che la Google ha dovuto fare la marcia indietro (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=55102) e dare il diritto agli autori (la cui volontà in questo caso è assolutamente indipendente dalle biblioteche) di eliminare le loro opere dai suoi server. In poche parole hanno fatto il minimo necessario per rimanere nei ranghi della legislazione (ripeto, quella americana) e continuare a lucrare sulle opere altrui (visto che la maggioranza degli autori è all'ignaro dell'esistenza di tale servizio).
La buona etica insegna che prima bisogna chiedere e poi, se si ha il permesso, prendere, e non "ruba ma se ti sgammano restituisci".
No, no, no e ancora no. Ho già risposto sopra: google non PUBBLICA alcun libro che sia coperto da diritto d'autore, lo indicizza solamente, permettendo la ricerca fra i libri indicizzati. I libri non sono consultabili. Ed è proprio questo il punto che rende l'azione di google legale: il fatto che i libri non possano essere letti.
Vuoi sapere se trovo giusto questo comportamento? SI, nella maniera più assoluta: è a favore dell'editore, dell'autore e dell'utente (più persone conosceranno l'esistenza del libro e potranno comprarlo o noleggiarlo).
Che poi le case editrici pretendano soldi anche per la sola l'indicizzazione di un catalogo contenente il proprio libro mi sembra decisamente ASSURDO. E ti ricordo che tali cataloghi vengono acquisiti dalle biblioteche, che sono PROPRIETARIE dei propri cataloghi e hanno il diritto di redistribuirli a chi vogliono.

Questo proprio perchè ragiono con la mia testa e non con quella degli altri.

bonzuccio
08-03-2007, 12:49
Qualcun altro, etalpa, tra poco troverà il modo di ridirti la stessa cosa e in modo diverso
E' talmente lampante il fatto che M$ sta cercando di infangare un concorrente senza agire legalmente perchè sarebbe troppo costoso

eltalpa
08-03-2007, 13:00
Qualcun altro, etalpa, tra poco troverà il modo di ridirti la stessa cosa e in modo diverso
E' talmente lampante il fatto che M$ sta cercando di infangare un concorrente senza agire legalmente perchè sarebbe troppo costoso

Non metto in dubbio il fatto che sia MS che google siano entrati nel business dei libri per fare per l'appunto... business.
Come diceva il CEO di Atari ai tempi della battaglia con Comodorre: "Business is War".

Ribadisco: ritengo sia l'approccio di google che quello di MS sia eticamente che formalmente corretti.

Dias
08-03-2007, 13:36
Proprio il buon senso mi spinge a sostenere google. Quelle ad essere assurde sono proprio le leggi sul copyright che in questo momento stai contestando.


No, no, no e ancora no. Ho già risposto sopra: google non PUBBLICA alcun libro che sia coperto da diritto d'autore, lo indicizza solamente, permettendo la ricerca fra i libri indicizzati. I libri non sono consultabili. Ed è proprio questo il punto che rende l'azione di google legale: il fatto che i libri non possano essere letti.
Vuoi sapere se trovo giusto questo comportamento? SI, nella maniera più assoluta: è a favore dell'editore, dell'autore e dell'utente (più persone conosceranno l'esistenza del libro e potranno comprarlo o noleggiarlo).
Che poi le case editrici pretendano soldi anche per la sola l'indicizzazione di un catalogo contenente il proprio libro mi sembra decisamente ASSURDO. E ti ricordo che tali cataloghi vengono acquisiti dalle biblioteche, che sono PROPRIETARIE dei propri cataloghi e hanno il diritto di redistribuirli a chi vogliono.

Questo proprio perchè ragiono con la mia testa e non con quella degli altri.


Missà che ti è sfuggito uno dei miei precedenti messaggi in cui facevo notare la funzione "Libri in visione integrale" di Google Books. Fa esattamente quello che dice, eccoti alcuni libri a caso protetti dai diritti d'autore:

http://books.google.it/books?vid=ISBN9077997091&id=wttsYyyvpqcC&pg=PP14&lpg=PP14&ots=XFxUFi5drC&dq=2007&as_brr=1&sig=5bMOTF9lW8vks-0S5xtTJHdt5GU#PRA2-PA1,M1

http://books.google.it/books?vid=ISBN1770090800&id=kyANE_rwzbEC&pg=PA29&lpg=PA29&ots=udekJXHKwy&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=rng-g8YlEBHETYcmD_seWTkGPtU#PPA32,M1

http://books.google.it/books?vid=ISBN8806176072&id=vVi0Xfm-ZBwC&pg=RA1-PA243&lpg=RA1-PA243&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=Tf7yZOkO5VvCLH0rhsgepcQPqSU

http://books.google.it/books?vid=ISBN9064505624&id=l7KxKAAHW2sC&pg=PA139&lpg=PA139&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=Pek08tTNqk45ZI-Pad2nWiQZxS8#PPA141,M1

http://books.google.it/books?vid=ISBN0973231564&id=nRXGtNMnptYC&pg=PA283&lpg=PA283&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=fYCkRPDG2HpDW_ldQf1FhVD_Pkg

http://books.google.it/books?vid=ISBN0646450336&id=uHVhUXcfgmgC&pg=PR7&lpg=PR7&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=iF0eMtoWxbv_aeS69MHFLsjHyEM#PPA5,M1

eltalpa
08-03-2007, 13:48
Missà che ti è sfuggito uno dei miei precedenti messaggi in cui facevo notare la funzione "Libri in visione integrale" di Google Books. Fa esattamente quello che dice, eccoti alcuni libri a caso protetti dai diritti d'autore:

http://books.google.it/books?vid=ISBN9077997091&id=wttsYyyvpqcC&pg=PP14&lpg=PP14&ots=XFxUFi5drC&dq=2007&as_brr=1&sig=5bMOTF9lW8vks-0S5xtTJHdt5GU#PRA2-PA1,M1

http://books.google.it/books?vid=ISBN1770090800&id=kyANE_rwzbEC&pg=PA29&lpg=PA29&ots=udekJXHKwy&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=rng-g8YlEBHETYcmD_seWTkGPtU#PPA32,M1

http://books.google.it/books?vid=ISBN8806176072&id=vVi0Xfm-ZBwC&pg=RA1-PA243&lpg=RA1-PA243&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=Tf7yZOkO5VvCLH0rhsgepcQPqSU

http://books.google.it/books?vid=ISBN9064505624&id=l7KxKAAHW2sC&pg=PA139&lpg=PA139&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=Pek08tTNqk45ZI-Pad2nWiQZxS8#PPA141,M1

http://books.google.it/books?vid=ISBN0973231564&id=nRXGtNMnptYC&pg=PA283&lpg=PA283&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=fYCkRPDG2HpDW_ldQf1FhVD_Pkg

http://books.google.it/books?vid=ISBN0646450336&id=uHVhUXcfgmgC&pg=PR7&lpg=PR7&dq=date:2005-2007&num=50&as_brr=1&sig=iF0eMtoWxbv_aeS69MHFLsjHyEM#PPA5,M1

Se scorri a colonna di destra a fianco dei libri in fondo c'è scritto chiaro e tondo:
Pubblicato da Europe Real Estate Publishers BV
Pagine visualizzate per concessione

:read:

Ribadisco: non pubblicano i libri interi del quale non abbiano l'autorizzazione. Chiaro?

diabolik1981
08-03-2007, 13:51
Se scorri a colonna di destra a fianco dei libri in fondo c'è scritto chiaro e tondo:
Pubblicato da Europe Real Estate Publishers BV
Pagine visualizzate per concessione

:read:

Ribadisco: non pubblicano i libri interi del quale non abbiano l'autorizzazione. Chiaro?

Il discorso è che se la concessione arriva dalla biblioteca/libreria non ha alcun valore perchè questi non hanno la proprietà/possesso di tali diritti di concessione, ma sono a loro volta dei concessionari.

eltalpa
08-03-2007, 13:53
Il discorso è che se la concessione arriva dalla biblioteca/libreria non ha alcun valore perchè questi non hanno la proprietà/possesso di tali diritti di concessione, ma sono a loro volta dei concessionari.

Non so se è chiaro, ma la "Real Estate Publishers BV" (come dice anche il nome) è una casa editrice. Se volete darmi contro tanto per farlo fate pure eh...

EDIT: E se controllate anche le altre SONO case editrici. Più di così davvero non sò che argomentare...

Dias
08-03-2007, 13:57
Se scorri a colonna di destra a fianco dei libri in fondo c'è scritto chiaro e tondo:
Pubblicato da Europe Real Estate Publishers BV
Pagine visualizzate per concessione

:read:

Ribadisco: non pubblicano i libri interi del quale non abbiano l'autorizzazione. Chiaro?

Rileggiti intero topic o FAQ di Google Books perché non hai ancora chiaro in mente di come funziona la cosa.

Loro pubblicano tutto indistintamente, poi SE qualche autore li sgamma loro sono disposti a togliere l'opera (questo diritto è stato introdotto dalla Google proprio per rimanere all'interno della legislazione a seguito delle denunce degli autori).

Quindi ribadisco, l'unica soluzione etica rimane quella della MS/Yahoo, prima chiedi e poi pubblichi, e non pubblichi e togli a richiesta se l'autore se ne accorge.

eltalpa
08-03-2007, 14:03
Rileggiti intero topic o FAQ di Google Books perché non hai ancora chiaro in mente di come funziona la cosa.

Loro pubblicano tutto indistintamente, poi SE qualche autore li sgamma loro sono disposti a togliere l'opera (questo diritto è stato introdotto dalla Google proprio per rimanere all'interno della legislazione a seguito delle denunce degli autori).

Quindi ribadisco, l'unica soluzione etica rimane quella della MS/Yahoo, prima chiedi e poi pubblichi, e non pubblichi e togli a richiesta se l'autore se ne accorge.

No, è proprio questo il tuo errore: loro indicizzano tutti i cataloghi che riescono a trovare, ma PUBBLICANO per intero solo i libri per cui hanno la concessione.

Il discorso portato avanti anche da MS è: noi indicizziamo nel nostro motore SOLO i libri per i quali abbiamo ottenuto l'ok dalle case editrici. Ovvero MS non indicizza nel suo motore i libri senza prima chiedere. Google invece indicizza tutti i cataloghi che riesce a reperire e pubblica per la lettura solo i libri per i quali ha concessioni dalle case editrici. Entrambe gli approcci sono PERFETTAMENTE legittimi.

-fidel-
09-03-2007, 08:41
Che ridere...
Ma se google violasse i diritti d'autore, sono gli autori delle opere (o i loro editori) che vanno a fare causa a Google, che c'entra Microsoft?
Ora MS diventa pure il paladino difensore del copyright... Se google viola il copyright, chi interviene è il detentore del copyright, non MS, e se il servizio di google è ancora lì, e tra l'altro ha già vinto qualche tempo fa cause a lei mosse su questo fronte, la lamentela di MS mi sa solo di invidia (o qualcosa di simile, forse vuole screditare Google...).

Piuttosto:

http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/economia/forbes-classifica/forbes-classifica/forbes-classifica.html

Poverino, gli sto credendo quando dice:
"Vorrei non essere l'uomo più ricco del mondo. Non ti dà niente di buono: ottieni solo una maggiore visibilità"
non a caso anche il giornalista fa notare:

Purtroppo per lui, però, le cose non sono cambiate. E anche quest'anno, per la tredicesima volta consecutiva, il fondatore di Microsoft si aggiudica il titolo di Paperone del pianeta con un patrimonio in crescita nel 2007 a 56 miliardi di dollari (50 miliardi nel 2005).

Qualche idea per diventare meno ricco, se ci tiene, gliele posso suggerire io.
Ma ci tiene, visti i prezzi dei suoi prodotti (in rapporto alla diffusione) ed a tutte le royalties che becca (direttamente ed indirettamente) su patent che neanche dovrebbero esistere (o almeno essere così diffusi).....................................

EDIT: l'ultima parte del post è un po' OT, ma era troppo simpatica per non pubblicarla ;)

diabolik1981
09-03-2007, 08:46
Piuttosto:

http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/economia/forbes-classifica/forbes-classifica/forbes-classifica.html

Poverino, gli sto credendo quando dice:

non a caso anche il giornalista fa notare:


Qualche idea per diventare meno ricco, se ci tiene, gliele posso suggerire io.
Ma ci tiene, visti i prezzi dei suoi prodotti (in rapporto alla diffusione) ed a tutte le royalties che becca (direttamente ed indirettamente) su patent che neanche dovrebbero esistere (o almeno essere così diffusi).....................................

EDIT: l'ultima parte del post è un po' OT, ma era troppo simpatica per non pubblicarla ;)

C'è anche da dire che ha donato 30 MLD del suo patrimonio la fondazione Gates che si occupa di problemi seri, quindi è un po meno ricco... solo che MS ogni anno lo riempie di soldi.

eltalpa
09-03-2007, 08:51
C'è anche da dire che ha donato 30 MLD del suo patrimonio la fondazione Gates che si occupa di problemi seri, quindi è un po meno ricco... solo che MS ogni anno lo riempie di soldi.

Alla fine del 2005 la Gates Foundation vantava un capitale di 35 miliardi di dollari. Nel giugno scorso il finanziere Warren E. Buffett ha promesso una donazione di 31 miliardi di dollari, senza contare le ulteriori decine di miliardi di dollari che Gates depositerà quando andrà in pensione. Insomma, la Fondazione è un gigante filantropico che ogni anno sborsa almeno il 5% del suo patrimonio per sostenere iniziative umanitarie - ed evitare il pagamento di un bel po' di tasse. Un "risparmio" che, sempre nel 2005, ha sfiorato gli 1,4 miliardi di dollari. Niente di male fin qui: il sistema statunitense prevede un "patto" col Fisco che, negli anni, ha alimentato il fiorire di enti benefici e caritatevoli.

La questione che ha preoccupato però i giornalisti del Times è che il restante 95% della torta è gestito dalla Bill Gates Investments - il portafoglio personale di zio Bill. "I manager addetti agli investimenti hanno un solo obiettivo: ritorni che permettano il continuo sostegno della Fondazione", ha spiegato Monica Harrington, senior policy officer della Fondazione. Il portfolio è diversificato, ma pare che non vi siano direttive specifiche. Il Times sostiene che la Gates Foundation ha partecipazioni in molte aziende che non osservano policy "etiche", e che quindi non si preoccupano delle discriminazioni sul lavoro, dei diritti dei lavoratori e anche degli effetti ambientali del loro operato.

Nel dettaglio, il Times avrebbe scoperto che la Gates Foundation ha investito nelle peggiori aziende inquinanti del Nord America, come ad esempio la ConocoPhillips, la Dow Chemical e la Tyco International. Contemporaneamente, è stato rilevato che sono state sostenute finanziariamente anche le compagnie farmaceutiche che mantengono alti i prezzi delle medicine per i malati di AIDS - gli stessi che poi la Fondazione cerca di aiutare. Il 41% dell'asset sarebbe stato investito, nel tempo, in aziende che "remano contro" il progetto ideale del mondo etico. Ben 8,7 miliardi di dollari nelle tasche di chi inquina... per poi ritornare sui propri passi per ripulire l'ambiente o salvare le persone.

La risposta a queste critiche del Times (mica il Manifesto eh) da parte della gates fundation è stata questa:
Nell'intervista al Seattle Times, Cheryl Scott ha comunque ribadito che l'unico settore presente nella "black list" della Fondazione Gates è quello del tabacco.

Bell'organizzazione filantropica, non c'è che dire...

-fidel-
09-03-2007, 08:51
C'è anche da dire che ha donato 30 MLD del suo patrimonio la fondazione Gates che si occupa di problemi seri, quindi è un po meno ricco... solo che MS ogni anno lo riempie di soldi.

Sì lo so, almeno ha il buon senso di fare un po' di "autoredistribuzione" del reddito. Più che lasciare al "buon cuore" dei miliardari le sorti dei paesi poveri, il fatto è che IMHO gente che ha 57 miliardi di dollari (sono 2 finanziare italiane solo di patrimonio personale) neanche dovrebbe esistere (ma neanche con 11,6 miliardi di dollari........), visto che più della metà degli abitanti del pianeta vive con 1 dollaro al giorno.
E poi chi li gestisce quei 30 miliardi di donazioni? Siamo in un mondo alla rovescia, questo è il punto.
Lasciamo stare che il discorso è ampiamente OT :stordita:

EDIT: Concedimi di dire che la frase "solo che MS lo riempie di soldi" mi fa sorridere per ingenuità (in senso buono): non è che MS costringe Bill a guadagnare così tanto, è la sua azienda, i cui affari Bill gestisce direttamente (e spesso mettendoci la sua faccia).

oatmeal
09-03-2007, 08:53
C'è anche da dire che ha donato 30 MLD del suo patrimonio la fondazione Gates che si occupa di problemi seri, quindi è un po meno ricco... solo che MS ogni anno lo riempie di soldi.

Oh quanto mi dispiace ma del resto ognuno ha i suoi problemi:)

manga81
09-03-2007, 08:58
non capisco perchè bisogna tirar fuori sempre questa fondazione ( che comunque gli porta ritorni economici paralleli...)

Dias
09-03-2007, 14:57
Non so se è chiaro, ma la "Real Estate Publishers BV" (come dice anche il nome) è una casa editrice. Se volete darmi contro tanto per farlo fate pure eh...

EDIT: E se controllate anche le altre SONO case editrici. Più di così davvero non sò che argomentare...

Era sufficiente che tu facessi la ricerca all'interno di Google Books per nome della libreria per evitare questa risposta.

http://books.google.com/books?vid=ISBN1933645083&id=Z5Wh1Ahi6msC&pg=PP6&lpg=PP6&ots=YHlnVTAc8C&dq=inpublisher:Digital+inpublisher:Library+inpublisher:Federation+date:2000-2007&num=50&sig=vuAzY_rTP9_0oMLj_eTYeaUeZFc

http://books.google.com/books?vid=ISBN1933645105&id=E63vV-jIgnkC&pg=RA1-PA37&lpg=RA1-PA37&dq=inpublisher:Digital+inpublisher:Library+inpublisher:Federation+date:2000-2007&num=50&sig=3Cp7ovym4tEWMmnxsHxGOvqxe9c

eltalpa
09-03-2007, 18:58
Era sufficiente che tu facessi la ricerca all'interno di Google Books per nome della libreria per evitare questa risposta.

http://books.google.com/books?vid=ISBN1933645083&id=Z5Wh1Ahi6msC&pg=PP6&lpg=PP6&ots=YHlnVTAc8C&dq=inpublisher:Digital+inpublisher:Library+inpublisher:Federation+date:2000-2007&num=50&sig=vuAzY_rTP9_0oMLj_eTYeaUeZFc

http://books.google.com/books?vid=ISBN1933645105&id=E63vV-jIgnkC&pg=RA1-PA37&lpg=RA1-PA37&dq=inpublisher:Digital+inpublisher:Library+inpublisher:Federation+date:2000-2007&num=50&sig=3Cp7ovym4tEWMmnxsHxGOvqxe9c

LA digital library federation pubblica anche dei libri propri, questo non lo sai? (cosa che fanno anche molte altre grosse biblioteche del resto)

Se avessi cercato bene avresti scoperto che il signor "Louis A.Pitschmann" ha pubblicato il libro proprio per conto della Digital Library Federation che ne detiene il copyright (come si può vedere anche QUI (http://www.ua.edu/sacs/cv/lapitschmann.pdf) NEL SUO CURRICULUM VITAE)

Stessa cosa vale per il secondo libro.

Mi spiace Dias, ma questa volta sei nel torto.