View Full Version : i settori a prova di "cina"
o meglio, a prova di concorrenza asiatica in generale. mi piacerebbe intavolare una discussione in questo senso. nessuno è attrezzato per le previsioni del futuro, ma qualche parere si può sempre dare.
nell'ipotesi irreale di avere libera scelta sul settore in cui buttarsi per sviluppare la propria professionalità, cosa prediligereste?
io inizio scartando a priori l'elettronica, ci sono dentro in questo periodo e debbo dire che l'impressione è quella di accanimento terapeutico. a poco a poco le dimensioni si restringono, i fatturati migrano altrove, il resto verrà da sè (imho, ovviamente)
vedo molto bene il settore energia in generale, e voi? :fagiano:
nb: mi riferisco a settori di stampo industriale o affine, la finanza andrà sempre bene a prescindere, idem i coppola di turno..
columbia83
03-03-2007, 13:09
Avendo fatto una tesi che parlava dell'impatto dell'economia cinese sul modello di specializzazione internazionale italiano, ho visto che ci sono alcuni indici di diversificazione e di sovrapposizione commerciale che indicano come la qualità riesca ancora a proteggere le merci italiane.
Di conseguenza, ciò su cui l'Italia deve puntare è proprio la qualità, anche se l'inevitabile convergenza dell'economia cinese verso quella dei paesi maggiormente sviluppati da l'idea di come il divario della protezione relativo alla qualità si riduce sempre più, soprattutto per i prodotti di gamma più elevata e meno tradizionali.
Avendo fatto una tesi che parlava dell'impatto dell'economia cinese sul modello di specializzazione internazionale italiano, ho visto che ci sono alcuni indici di diversificazione e di sovrapposizione commerciale che indicano come la qualità riesca ancora a proteggere le merci italiane.
Di conseguenza, ciò su cui l'Italia deve puntare è proprio la qualità, anche se l'inevitabile convergenza dell'economia cinese verso quella dei paesi maggiormente sviluppati da l'idea di come il divario della protezione relativo alla qualità si riduce sempre più, soprattutto per i prodotti di gamma più elevata e meno tradizionali.
qualità in italia vuol dire quel dannato made in italy aka moda e luxury in generale. sinceramente è un settore che vedo attraente per chi deve iniettare capitali, non per chi deve lavorarci, perlomeno se non come amministrativo
columbia83
03-03-2007, 13:22
si, in effetti avevo delineato un quadro generale su come stanno le cose, allontanandomi dalla tua considerazione:stordita:
[A+R]MaVro
03-03-2007, 14:11
settore alimentare ? :D
Noi i biscotti li importiamo dalla Cina ... :stordita:
MaVro;16206622']Noi i biscotti li importiamo dalla Cina ... :stordita:
di quale marca ? :confused:
++CERO++
04-03-2007, 09:11
o meglio, a prova di concorrenza asiatica in generale. mi piacerebbe intavolare una discussione in questo senso. nessuno è attrezzato per le previsioni del futuro, ma qualche parere si può sempre dare.
nell'ipotesi irreale di avere libera scelta sul settore in cui buttarsi per sviluppare la propria professionalità, cosa prediligereste?
io inizio scartando a priori l'elettronica, ci sono dentro in questo periodo e debbo dire che l'impressione è quella di accanimento terapeutico. a poco a poco le dimensioni si restringono, i fatturati migrano altrove, il resto verrà da sè (imho, ovviamente)
vedo molto bene il settore energia in generale, e voi? :fagiano:
nb: mi riferisco a settori di stampo industriale o affine, la finanza andrà sempre bene a prescindere, idem i coppola di turno..
Boh, ce ne sono talmente tanti ...
- Settore medico ospedaliero = una vera miniera d'oro :asd:
(soprattutto con l'invecchiamento delle popolazione e tante nuove
malattie portate dagli immigrati... :sofico: )
- Settore mobili = troppo ingombranti per essere importati
- Settore Edilizia = idem, non possono importare le case
- Settore impiantistica assistenza = la devi fare sul luogo
- Settore Auto = IMHO almento per altri 10 anni non ce li vedo i cinesi a produrre auto migliori delle europee
- Settore trasporti = più c'è da importare più c'è lavoro ;)
i mobili sono già andati in cina.. e negli US c'è stata una grossa crisi del settore....
X Fabio: dipende dal settore energetico, per esempio loro sono abbastanza avanti con il carbone, dalla gassificazione alla produzione di oil. Per l'estrazione EU e US hanno le migliori tecnologie e i migliori ing quindi per estrazioni in posti difficili sono le uniche che hanno il know-how necessario e non temono concorrenza dalla cina imho.
Paganetor
05-03-2007, 09:28
possiamo fare tutti i ragionamenti che vogliamo, ma non possiamo prevedere cosa succederà da qui a 5 anni (bastano 5 anni per cambiare tante situazioni di mercato ;) )
c'è da dire che la Cina corre così tanto perchè sta acquisendo una marea di know-how già pronto dall'Europa e dagli Stati Uniti: già adesso c'è un discreto rallentamento in questo senso (se prima erano indietro di 10 anni, ora sono indietro di un paio di anni o forse meno).
non so, ma non li vedo tanto forti sul fronte della ricerca & sviluppo (anche se poi, volendo, mettono in piedi un Cern^n in un anno e ci spazzano via anche su quel fronte :stordita: )
per ora siamo avanti nella cosiddetta "eccellenza", ovvero tutti quei settori nei quali siamo avanti (e solo nella parte più "avanzata" di questi settori).
il fatto è che nel corso del 2005-2006 c'è stato un ritorno in europa di molte produzioni a causa dell'aumento dei costi della materia prima, che in Cina influiscono molto più del costo della manodopera.
per esempio, i costruttori di macchina transfer per rubinetteria hanno avuto moltissimi ordini in Europa perchè stanno riportado qui molte fabbriche. il bronzo è salito di prezzo e non era più così conveniente produrre in cina come lo era in passato (senza contare che nell'area industriale attorno a Shanghai il costo della manodopera è salito parecchio e che i cinesi stessi, pr risparmiare, stanno delocalizzando in Vietnam)
morale: meglio non farsi fisime ed eventualmente non puntare a settori scarsamente tecnologici.
chi vivrà vedrà! :D
Il terziario ad alta professionalità.
Su quello per molti anni non vedo alternative credibili dalla Cina.
Paganetor
05-03-2007, 09:46
Il terziario ad alta professionalità.
Su quello per molti anni non vedo alternative credibili dalla Cina.
mmm... mi vengono in mente i call-center in Romania... :stordita:
Paganetor
05-03-2007, 09:48
qualità in italia vuol dire quel dannato made in italy aka moda e luxury in generale. sinceramente è un settore che vedo attraente per chi deve iniettare capitali, non per chi deve lavorarci, perlomeno se non come amministrativo
è il classico specchietto per le allodole: quando devi parlare di "made in Italy" all'estero si parla di alta moda o di auto (Ferrari)..
non si citano minimamente altri settori, come quelli del meccanico (siamo dietro a Germania e Cina: i primi perchè sono realmente bravi, i secondi perchè riescono a fare numeri impressionanti) e simili...
mmm... mi vengono in mente i call-center in Romania... :stordita:
Per alta professionalità ovviamente non intendo i call center. ;)
Consulenza e finanza sono 2 esempi più calzanti. Le maggiori imprese del settore sono quasi tutte occidentali, anche il Giappone fatica ad affermarsi al di fuori dei confini nazionali.
mark41176
05-03-2007, 16:52
gli esperti nel campo della sicurezza sui luoghi di lavoro mi dicono che ormai ci si può diversificare solo se si riesce ad imporre uno standard ....come ad esempio investendo in modo più serio in ambiente e sicurezza......
....... qualcosa si sta già muovendo nel senso che stanno nascendo delle figure lavorative specifiche, io mi sto prendendo l'abilitazione a RSPP perchè è una figura rivendibile anche nel settore dell'industria (come mi era stato suggerito di fare da amici ingegneri che lavorano nell'industria!) e non solo nell'ambito civile........
......ti basti pensare alle condizioni lavorative in Cina!! credi che i concetti di "qualità" e "sicurezza" per loro siano prioritari? io non credo proprio!!
grazie al babbuino che poi riescono ad essere i primi in fatto di competitività..... a quei prezzi? i lavoratori sono dei veri e propri schiavi, le condizioni lavorative sono da Medioevo..... la prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro non sanno nemmeno che sia..........
....... al momento non vedo altri settori in cui poter contrastare il "Made in China" finchè loro proporranno standard di qualità così bassi e purtroppo convenienti per gli investitori!
lordfrigo
05-03-2007, 18:17
gli esperti nel campo della sicurezza sui luoghi di lavoro mi dicono che ormai ci si può diversificare solo se si riesce ad imporre uno standard ....come ad esempio investendo in modo più serio in ambiente e sicurezza......
....... qualcosa si sta già muovendo nel senso che stanno nascendo delle figure lavorative specifiche, io mi sto prendendo l'abilitazione a RSPP perchè è una figura rivendibile anche nel settore dell'industria (come mi era stato suggerito di fare da amici ingegneri che lavorano nell'industria!) e non solo nell'ambito civile........
......ti basti pensare alle condizioni lavorative in Cina!! credi che i concetti di "qualità" e "sicurezza" per loro siano prioritari? io non credo proprio!!
grazie al babbuino che poi riescono ad essere i primi in fatto di competitività..... a quei prezzi? i lavoratori sono dei veri e propri schiavi, le condizioni lavorative sono da Medioevo..... la prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro non sanno nemmeno che sia..........
....... al momento non vedo altri settori in cui poter contrastare il "Made in China" finchè loro proporranno standard di qualità così bassi e purtroppo convenienti per gli investitori!
quanto costa un corso per la certificazione rspp?
è il classico specchietto per le allodole: quando devi parlare di "made in Italy" all'estero si parla di alta moda o di auto (Ferrari)..
non si citano minimamente altri settori, come quelli del meccanico (siamo dietro a Germania e Cina: i primi perchè sono realmente bravi, i secondi perchè riescono a fare numeri impressionanti) e simili...
conosco molto bene il meccanico, ma sono aziende frazionatissimi a conduzione padronale, no grazie, sono la tomba della crescita professionale. se vuoi ti dico anche dove ho fato lo stage, così almeno capisci a che mi riferisco :fagiano:
chi vivrà vedrà! :D
sì, ma è anche vero che le scelte ragionate sono a volte migliori delle scelte ad mentulam canis. io per dirtela tutta mi fionderei nel settore MU ma:
- leggi il posti di prima
- quanto direrà?
che diamine, non pretendo di avere la boccia di cristallo ma nemmeno mi getto a pesce dove capita :fagiano:
Paganetor
05-03-2007, 21:55
conosco molto bene il meccanico, ma sono aziende frazionatissimi a conduzione padronale, no grazie, sono la tomba della crescita professionale. se vuoi ti dico anche dove ho fato lo stage, così almeno capisci a che mi riferisco :fagiano:
spara i nomi! :D
mark41176
06-03-2007, 20:44
quanto costa un corso per la certificazione rspp?
i prezzi sono variabili........... quelli più bassi che ho trovato sono i seguenti:
- Modulo A (450€)
- Modulo B (600€)
- Modulo C (400€)
considera che per essere ASPP bastano i primi 2 moduli, mentre sono necessari tutti e 3 per diventare RSPP...... e c'è da precisare che il modulo B in realtà è costutito da 9 macromoduli, da B1 a B9 (settori ATECO), in cui i primi 5 sono riferiti al settore industriale e gli ultimi 4 a quello civile....... si possono seguire tutti volendo (almeno uno è obbligatorio) ma invece di pagare ciascuno 600€ dove seguo io i corsi hanno dato la possibilità di pagare solo 100€ per ogni macromodulo B in più......
... per ogni modulo c'è l'esame...
..... io li seguo nella mia facoltà dove mi sono laureato e tra i docenti ci sono professionisti dell'Ispesl, l'Asl, l'Inail, i Vigili del Fuoco e l'Ordine degli Ingegneri della mia provincia....... la struttura del corso è nazionale e quindi valida per tutti gli Enti che organizzano tali corsi....... cambia solo il prezzo...... ovvero ovunque li segui hanno lo stesso valore legale.... quindi occhio ai prezzi!
sorry for OT!
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