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View Full Version : Come si distrugge una generazione


Cfranco
02-03-2007, 12:38
Laureati, colti e disperati
è l'esercito dei senza lavoro

di FEDERICO PACE
Iperqualificati, con qualche sogno in testa e sempre meno pagati. Destinati a emigrare, pur di evitare la disfatta. I laureati mostrano sul loro volto i segni delle sempre più acute contraddizioni di un intero paese dove il merito e le qualifiche non vanno quasi mai di pari passo con le opportunità e i compensi. Sul loro volto sono sempre più evidenti i segni del disagio provato di fronte a quella porta, quasi sempre socchiusa, che dovrebbe portarli al lavoro e alla maturità.

Quando una ragazza o un ragazzo con in tasca la laurea cerca un posto, pare di vedere un gigante che prova ad entrare attraverso la piccola porticina di una minuscola casa di lillipuziani. Loro sono tanti mentre sembrano sempre più inadeguati i posti di lavoro che il sistema economico e il mondo delle aziende italiane mette a disposizione. Addetti per i call center o cassieri di negozio che siano. Con il paradosso, che a questo punto pare quasi logico, che sono proprio i più preparati, quelli che prendono i voti più alti di tutti a ritrovarsi con il più basso tasso di occupazione. Tanto che a un anno dalla laurea, trovano lavoro solo quattro su dieci di quelli che hanno preso 110 e lode. Con la triste constatazione che nel 2006 un laureato guadagna al mese, in termini reali, meno di quanto percepiva cinque anni fa il fratello maggiore.

Fenomeni conosciuti si dirà, ma il fatto è che quest'anno le cose sono andate ancora peggio. Tanto che per trovare un impiego non è neppure sufficiente aspettare un anno. I dati del triste record dicono che dopo la fatidica laurea, a un anno dal giorno della discussione della tesi, dai festeggiamenti e dai sorrisi e dalle congratulazioni, trova lavoro solo il 45 per cento dei laureati "triennali" (erano il 52 per cento l'anno scorso) e il 52,4 per cento dei laureati pre-riforma, ovvero il dato più basso dal 1999 (vedi tabella). I dati sono quelli della nona indagine sulla "Condizione Occupazionale dei laureati italiani" presentata (vedi la diretta) a Bologna da AlmaLaurea, il consorzio interuniversitario a cui aderiscono 49 università italiane. Ed è forse utile sapere che il convegno prevede per la mattina di sabato (3 marzo) anche una tavola rotonda (la presentazione e la tavola rotonda possono essere seguite in diretta sul sito di Almalaurea) che dibatterà su questi temi e a cui parteciperanno anche Fabio Mussi, il ministro dell'Università, e Cesare Damiano, il ministro del Lavoro, insieme ad Andrea Cammelli, il direttore di Almalaurea, e il presidente Crui Guido Trombetti.

Secondo l'indagine, l'instabilità che caratterizzava già molti degli impieghi degli anni scorsi si è fatta ancora più acuta. Sia per i laureati "triennali" che per quegli ultimi che stanno uscendo dal percorso previsto dal vecchio ordinamento. Solo un giovane su tre che ha conseguito una laurea breve - e ha trovato un impiego - è riuscito a siglare un contratto a tempo indeterminato. L'anno scorso l'impresa era riuscita al 40 per cento di loro. Stessa storia per i giovani che hanno ultimato il percorso di laurea del "vecchio ordinamento", la quota di chi è riuscito ad avere un contratto stabile è scesa al 38,4 per cento. Il lavoro atipico dal 2001 a oggi è cresciuto di ben dieci punti percentuali.
<B>Laureati, colti e disperati<br>è l'esercito dei senza lavoro </B>


C'è poi lo stipendio. Quel sostegno che dovrebbe permettere alle nuove generazioni di prendere iniziative e decisioni, di mettere su famiglia, di provare a superare la sindrome di Peter Pan. Quel sostegno, è sempre più esile. I giovani laureati del post-riforma si ritrovano in tasca a fine mese solo 969 euro. Meno di quanto non fosse l'anno scorso (vedi tabella). Prendono qualcosa in più i laureati pre-riforma che a fine mese arrivano fino a 1.042 euro. Poco più dell'anno scorso ma, al netto del costo della vita, ancora meno di quanto un neolaureato guadagnava cinque anni fa.

Senza dire che l'Italia vanta il minor numero di laureati che lavora a cinque anni dalla laurea (l'86,4 per cento contro una media europea pari all'89 per cento). Scorrendo i dati dell'indagine di AlmaLaurea si ricava la triste conferma che nel cuore delle nuove generazioni, anche lì dove è opportuno che l'Italia sia più moderna e vicina all'Europa, covano e crescono le stesse antiche contraddizioni e disparità che gravano da tempo infinito sul corpo del malato Italia.

Le donne sono meno favorite rispetto agli uomini, hanno un tasso di occupazione più basso, sono più precarie e guadagnano meno dei loro colleghi uomini (vedi tabella). A un anno dalla laurea lavora il 49,2 per cento delle laureate pre-riforma contro il 57,1 per cento degli uomini. E il gap salariale nel tempo non fa che crescere, tanto che a cinque anni dalla laurea le donne guadagnano un terzo meno di quanto non prendono gli uomini. Quanto alla precarietà a un anno dalla laurea il 52 per cento delle donne ha un contratto atipico contro il 41,5 per cento degli uomini. E la disparità è ancora più acuta per le laureate "triennali", visto che solo il 34 per cento delle donne ha un impiego stabile contro il 48 per cento dei loro colleghi uomini.

Stesso discorso per le disparità territoriali. Nel 2006 sei laureati del Nord su dieci trova lavoro dopo un anno mentre per le regioni del Sud le cifre si fermano al 40 per cento. Ovvero le stesse quote nel lontano 1999. Senza dire che a cinque anni dalla laurea, i giovani del Mezzogiorno prendono 1.167 euro al mese mentre i ragazzi del Nord arrivano a 1.355 euro al mese.

Non c'è da stupirsi se allora molti di loro non si sentono valorizzati per quello che valgono e, seppure a malincuore, decidono di muoversi oltre confine per trovare migliori occasioni. All'estero, lì dove sembrano trovare rifugio e compenso. I laureati italiani che lavorano fuori dai confini nazionali, a cinque anni dalla laurea, arrivano a guadagnare quasi 2 mila euro, ovvero il 50 per cento in più di quanto non accada alla media complessiva dei laureati. Se non si mette mano a questo problema, se non si trova un articolato piano per valorizzare i talenti che escono dalle nostre facoltà, poco si potrà fare per dare slancio al nostro paese.

(2 marzo 2007)

http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/notizie/dettaglio/Laureati-colti-e-disperati-E--l-esercito-dei-senza-lavoro/2081229

Metto questo punto in rilievo :
C'è poi lo stipendio. Quel sostegno che dovrebbe permettere alle nuove generazioni di prendere iniziative e decisioni, di mettere su famiglia, di provare a superare la sindrome di Peter Pan. Quel sostegno, è sempre più esile. I giovani laureati del post-riforma si ritrovano in tasca a fine mese solo 969 euro.
Lavoro precario e mal pagato , questo è quello che distrugge le famiglie e il futuro dell' Italia , non sono certo gli omosessuali o i conviventi a convincere la gente a non fare figli , l' incertezza del domani è veleno per la società .

evelon
02-03-2007, 12:40
Che c'azzeccano gli omosessuali con le paghe ? :confused:

Cmq per distruggere una generazione basta la De Filippi :D

Cfranco
02-03-2007, 12:45
Che c'azzeccano gli omosessuali con le paghe ? :confused:

Secondo "qualcuno" le disgrazie che incombono sulla famiglia sono i DICO e gli omosessuali , ma chissà perchè il Papa non spende mai neanche una parola per opporsi al precariato :rolleyes:

bluelake
02-03-2007, 12:48
Che c'azzeccano gli omosessuali con le paghe ? :confused:
da tante parti si dice che quello che rovina la cultura della famiglia tra i giovani sia l'omosessualità, chiedilo a quella gente lì :fagiano: in effetti io ci ho pensato tante volte a metter su casa con il mio ragazzo, solo che fatti un po' di conti pur con due stipendi da 900 euro l'uno tra affitto (o mutuo), bolletta della luce e del gas, spese per gli alimenti e per vestirsi (comprando la roba all'Ipercoop, non roba di marca), spese per la macchina (finanziamento, bollo, assicurazione, gasolio) alla fine pur essendo entrambi lavoratori ci sarebbe avanzato davvero pochino in fondo al mese. Figuriamoci uno che non ha nemmeno un lavoro a tempo indeterminato come fa a fare progetti per il futuro, una volta avuti dei figli non è che gli si può far fare una vita di stenti perché magari il contratto di lavoro non viene rinnovato e bisogna affidarsi alla già scarsa pensione di babbo e mamma per tirare avanti...

evelon
02-03-2007, 13:01
Secondo "qualcuno" le disgrazie che incombono sulla famiglia sono i DICO e gli omosessuali , ma chissà perchè il Papa non spende mai neanche una parola per opporsi al precariato :rolleyes:

Mi pare un pò una forzatura non trovi ? (anche a bluelake)

Ovvero:
Da un punto di vista "materiale" la paga è fondamentale per mettere sù una famiglia però io (da ateo) riesco a capire quando i cattolici (presumo vi riferiate a loro) parlano dei dico si riferiscono ad un aspetto "morale" della famiglia.

Sono cose diverse. :fagiano:

Lord Diablos
02-03-2007, 13:01
il problema, al di là di tutto il resto, è che ormai la laurea non vale più nulla perchè ce l'hanno in troppi.
Si salvano solo le facoltà come ingegneria e medicina che praticano una forte selezione = la laurea vale di più = una volta finita l'universita trovi lavoro presto e con stipende mediamente soddisfacenti.

Stesso discorso non vale per le facolta umanistiche. Servono criteri di selezione piu duri e, se necessario un test d'ingresso.

ferste
02-03-2007, 13:10
il problema, al di là di tutto il resto, è che ormai la laurea non vale più nulla perchè ce l'hanno in troppi.
Si salvano solo le facoltà come ingegneria e medicina che praticano una forte selezione = la laurea vale di più = una volta finita l'universita trovi lavoro presto e con stipende mediamente soddisfacenti.

Stesso discorso non vale per le facolta umanistiche. Servono criteri di selezione piu duri e, se necessario un test d'ingresso.

ma ne siamo proprio certi?

Il numero di laureati totali in Italia è molto basso e ridicolo percentualmente sugli iscritti (anche nelle materie umanistiche...specie al nord e centro)
Ho amici che hanno concluso ingegneria (sia VO che NO) e non ne vedo molti "salvi".........e ancora meno ne vedo dopo un anno dalla laurea con stipendi a 4 cifre.

Su medicina il discorso può reggere, ma calcola che dopo la laurea hanno ancora una gavetta infinita....e la paga, calcolando "euro x ora lavorata" sè a livelli da call center libico........

gourmet
02-03-2007, 13:11
il problema, al di là di tutto il resto, è che ormai la laurea non vale più nulla perchè ce l'hanno in troppi.
Si salvano solo le facoltà come ingegneria e medicina che praticano una forte selezione = la laurea vale di più = una volta finita l'universita trovi lavoro presto e con stipende mediamente soddisfacenti.

Stesso discorso non vale per le facolta umanistiche. Servono criteri di selezione piu duri e, se necessario un test d'ingresso.

Queste sono cazzate, gli altri paesi europei hanno percentuali di laureati molto più alte di noi, eppure mi risulta che i laureati li cerchino all'estero, perchè non ne hanno abbastanza!

Il vero problema è la nostra classe imprenditoriale, di livello terra terra, che non riesce ad entrare nei mercati ad alta tecnologia, in cui c'è bisogno di moltissimi laureati, non fa ricerca e sviluppo, e non riesce a creare nuove grandi imprese, che sono quelle che hanno bisogno di un maggior numero di quadri e dirigenti laureati.

sider
02-03-2007, 13:14
Mi pare un pò una forzatura non trovi ? (anche a bluelake)

Ovvero:
Da un punto di vista "materiale" la paga è fondamentale per mettere sù una famiglia però io (da ateo) riesco a capire quando i cattolici (presumo vi riferiate a loro) parlano dei dico si riferiscono ad un aspetto "morale" della famiglia.

Sono cose diverse. :fagiano:


Si ma è il solito discorso: gli omosessuali non minacciano la famiglia, il precariato si, e pure di brutto.

evelon
02-03-2007, 13:19
Si ma è il solito discorso: gli omosessuali non minacciano la famiglia, il precariato si, e pure di brutto.


Dipende come la vedi :D

Da un punto di vista morale posso capire i cattolici, da un punto di vista materiale posso capire l'articolo...ma sono cose completamente slegate.

Gli omosessuali non influenzano le paghe e le paghe non influenzano la morale :D

Alla fine sono attacchi diversi basati su fronti diversissimi e imho non confrontabili..

sempreio
02-03-2007, 13:25
Dipende come la vedi :D

Da un punto di vista morale posso capire i cattolici, da un punto di vista materiale posso capire l'articolo...ma sono cose completamente slegate.

Gli omosessuali non influenzano le paghe e le paghe non influenzano la morale :D

Alla fine sono attacchi diversi basati su fronti diversissimi e imho non confrontabili..

se la chiese spende ben più di 2 parole per tutelare le unioni fra uomo e donna facendolo per l' ideologia di tutelare la famiglia potrebbe spenderne anche due per tutelare i lavoratori sottopagati-schiavizzati che con quello che percepiscono non riescono a mettere su famiglia.

Fil9998
02-03-2007, 13:32
se la chiese spende ben più di 2 parole per tutelare le unioni fra uomo e donna facendolo per l' ideologia di tutelare la famiglia potrebbe spenderne anche due per tutelare i lavoratori sottopagati-schiavizzati che con quello che percepiscono non riescono a mettere su famiglia.

vorresti un achiesa dei poveri?
dei diritti sociali?


VORRESTI UNA CHIESA KOMUNISTA???





me se non patisci sulla terra come faresti a guadagnarti il paradiso ???
non puoi manco fare la guerra santa da cristiano, vedi che la povertà e la sottomissione son la tua salvezza?

evelon
02-03-2007, 13:32
se la chiese spende ben più di 2 parole per tutelare le unioni fra uomo e donna facendolo per l' ideologia di tutelare la famiglia potrebbe spenderne anche due per tutelare i lavoratori sottopagati-schiavizzati che con quello che percepiscono non riescono a mettere su famiglia.

Ma perchè ve la prendete con me ?
Mica sono io la chiesa :p

Pure per me potrebbe parlarne ma a me (ateo) me ne fregherebbe un pò meno di nulla :D

Sottolineavo solo la differenza e la non comparabilità tra i due modi di intendere la parola "pericolo" per la famiglia che sono emersi nel 3d :D

sempreio
02-03-2007, 13:35
vorresti un achiesa dei poveri?
dei diritti sociali?


VORRESTI UNA CHIESA KOMUNISTA???

vorrei una chiesa meno mafiosa..... anzi se fosse per me sarebbe già sparita da un pezzo ;)

ferste
02-03-2007, 13:40
ma voi ci vedete davvero tutti questi collegamenti tra la crisi del lavoro per i laureati e la Chiesa o è solo un modo per scannarvi su argomenti che più si adattano ai flame?:confused:

Fil9998
02-03-2007, 13:58
abbiamo confermato in questi giorni che Ruini ha ancora il potere che la chiesa ha avuto per 50 anni sul parlamento italiano ...

ordunque, visto che essa sbandiera LA FAMIGLIA E I POVERI E LA GENTE COMUNE come priorità ...

bene, possiamo dire che sicuramente negli ultimi 50 anni la sua azione politica ha
fatto molto molto molto poco

per la vita comune della gente comune.


ovviamente complici tutti i governi sia di destra sia di sinistra, ma sopratturro di centro che han guidato ilo paese per decenni e che sembra in realtà continuino a farlo ...




c'è poco di parlare di tutela della vita e della famiglia se poi avendo ai propri piedi il 50% dei politici italiani e per 50 anni non si fa NULLA per le famiglie (eh, si, per tutte, anche per quelle non cattoliche) facendo invece si che queste siano messe nelle condizioni di non sapere come campare dignitosamente...


in compenso vien da pensare che faccia e abbia fatto molto comodo allevarsi un bacino di credenti-elettori

che in cambio di fede e voti mendicassero chi un posto in fabbrica per il figlio, chi la raccomandazione per la pensioncina, piuttosto che un equo canone ...





il che è in effetti un modo MAFIOSO di concepire una società,


modo MAFIOSO che è evidentemente non solo relativo ai cattolici, ma come han dimostrato Prodi e i suoi e Silvio e i suoi il MODO NORMALE DI FARE POLITICA e concepire la "cosa pubblicA" che ha quasi OGNI ITALIANO.



IN SINTESI QUANDO ALL'ESTERO CI LAPIDANO CON "ITALIANI TUTTI MAFIOSI" STANNO SEMPLICEMENTE DICENDOCI SUL MUSO LA REALTA'.



Può piacere o meno ... ma stà così la cosa...

e quel 30% di italiani che sono immuni (per scelta o per ventura) da questi giochi e mentalità...

sono appunto solo il 30% e per di più divisi in "di destra" e "di sinistra" fra loro in lottta perennne e cieca... a tutto vantaggio di quel buon 70% di rosa-bianco-grigetti che
ci sguazza con gli intrallazzi e favori agli amici degli amici degli amici e eleggi e leggine ad hoc.


chi può ruba statue d'oro, chi può s'accontenta dei polli ....


imho
sempre ladri e MAFIOSI sono.

sempreio
02-03-2007, 14:09
abbiamo confermato in questi giorni che Ruini ha ancora il potere che la chiesa ha avuto per 50 anni sul parlamento italiano ...

ordunque, visto che essa sbandiera LA FAMIGLIA E I POVERI E LA GENTE COMUNE come priorità ...

bene, possiamo dire che sicuramente negli ultimi 50 anni la sua azione politica ha
fatto molto molto molto poco

per la vita comune della gente comune.


ovviamente complici tutti i governi sia di destra sia di sinistra, ma sopratturro di centro che han guidato ilo paese per decenni e che sembra in realtà continuino a farlo ...




c'è poco di parlare di tutela della vita e della famiglia se poi non si fa nessuna pressione perchè le famiglie non siano messe nelle condizioni di non sapere come campare dignitosamente...


in compenso vien da pensare che faccia e abbia fatto molto comodo allevarsi un bacino di credenti-elettori

che in cambio di fede e voti mendicassero un posto in fabbrica per il figlio, piuttosto che un equo canone ...


il che è in effetti un modo MAFIOSO di concepire una società,


modo MAFIOSO che è evidentemente non solo relativo ai cattolici, ma conme han dimostrato Prodi e i suoi e Silvio e i suoi il MODO NORMALE DI FARE POLITICA e concepire la "cosa pubblicA" DA PARTE DI OGNI ITALIANO.



IN SINTESI QUANDO ALL'ESTERO CI LAPIDANO CON "ITALIANO TUTTI MAFIOSI" STANNO SEMPLICEMENTE DICENDOCI SUL MUSO LA REALTA'.



Può piacere o meno ... ma stà così la cosa... e quel 20% di italiani che sono immuni da questi giochi e mentalità...

sono solo il 20% pe di più divisi in "di destra" e "di sinistra" in lottta perernne e cieca... a tutto vantaggio di quel buon 80% di rosa-bianco-grigetti che
ci sguazza con gli intrallazzi.


chi può ruba statue d'oro, chi può s'accontenta dei polli....

sempre ladri sono.

verissimo:p solo che ora che i migliori se ne sono andatio se ne stanno andando nella società stanno rimanendo tutti i polli ma senza più penne da spennare e perciò ci sarà inevitabilmente la rivoluzione, ma fra 10 anni sarà tutto come prima:D

trallallero
02-03-2007, 14:50
ma a cosa servono i laureati in un paese che, per qualche ignoto motivo, ha l'industria che al 99% é composta da microimprese ???
servono segretarie, commercialisti e operai. E qualche avvocato per tirarsi fuori dai guai.
E i calciatori.
:help:

Fil9998
02-03-2007, 15:08
verissimo:p solo che ora che i migliori se ne sono andatio se ne stanno andando nella società stanno rimanendo tutti i polli ma senza più penne da spennare e perciò ci sarà inevitabilmente la rivoluzione, ma fra 10 anni sarà tutto come prima:D



bu hahahah bu hahaha

le rivoluzioni fatte dagli italiani :doh: :D :D :D :D


al massimo invece che le pappardelle col sugo di lepre ci fanno i tagliolini al sugo di lepre...

se proprio viene la fine del mondo passano al risotto col sugo di lepre...



suvvia...

l'italiano è santo (martire di sicuro, specie martire della sua stupidità)
l'italiano è poeta(e ci vuole arte e filosofia per non ammazzarsi)

e ora come è sempre stato sfrutterà pure il suo atavico

essere navigatore


chi può andrà ,laurea in tasca, in gommone a far soldi in albania,
(sicuramente si svilupperà molto più dell'italia)

gli altri navigheranno sul WEB.

gabi.2437
02-03-2007, 15:13
Eh ma parlar degli omosessuali (ovvero "gli altri) è un buon modo per "nascondere" la verità come questa che è molto più "pericolosa"

sempreio
02-03-2007, 15:28
bu hahahah bu hahaha

le rivoluzioni fatte dagli italiani :doh: :D :D :D :D


al massimo invece che le pappardelle col sugo di lepre ci fanno i tagliolini al sugo di lepre...

se proprio viene la fine del mondo passano al risotto col sugo di lepre...



suvvia...

l'italiano è santo (martire di sicuro, specie martire della sua stupidità)
l'italiano è poeta(e ci vuole arte e filosofia per non ammazzarsi)

e ora come è sempre stato sfrutterà pure il suo atavico

essere navigatore


chi può andrà ,laurea in tasca, in gommone a far soldi in albania,
(sicuramente si svilupperà molto più dell'italia)

gli altri navigheranno sul WEB.

si, ma non mi sento per nulla fiero di vivere in un pese cosi, sembriamo proprio un paese africano che non riesce a fare squadra

Cfranco
02-03-2007, 15:32
si, ma non mi sento per nulla fiero di vivere in un pese cosi, sembriamo proprio un paese africano che non riesce a fare squadra
L' italiano è "furbo" per definizione , che poi sia un comportamento autolesionista sul lungo periodo non è importante , l' importante è "qui , ora , subito" , si vive alla giornata .

Maxmel
02-03-2007, 19:03
Mi pare un pò una forzatura non trovi ? (anche a bluelake)

Ovvero:
Da un punto di vista "materiale" la paga è fondamentale per mettere sù una famiglia però io (da ateo) riesco a capire quando i cattolici (presumo vi riferiate a loro) parlano dei dico si riferiscono ad un aspetto "morale" della famiglia.

Sono cose diverse. :fagiano:

infatti, hai ragione per quello Marx parlava di ideologia.
Forse nella Chiesa pensano agli angeli ma per quanto riguarda l'uomo che condizioni materiali di esistenza sono prioritarie.
Come diceva Huxley prima che un angelo l'uomo è un "terragno tacchino".

federuko
02-03-2007, 19:06
pol pot sa dare lezioni a tutti in materia.............

lowenz
02-03-2007, 19:24
Il vero problema è la nostra classe imprenditoriale, di livello terra terra, che non riesce ad entrare nei mercati ad alta tecnologia, in cui c'è bisogno di moltissimi laureati, non fa ricerca e sviluppo, e non riesce a creare nuove grandi imprese, che sono quelle che hanno bisogno di un maggior numero di quadri e dirigenti laureati.
Finchè l'Italia è in mano ai gerontocrati c'è poco da fare: cavallo che vince non si cambia.....resterà senza niente chi viene dopo.

lowenz
02-03-2007, 19:29
ma a cosa servono i laureati in un paese che, per qualche ignoto motivo, ha l'industria che al 99% é composta da microimprese ???
servono segretarie, commercialisti e operai. E qualche avvocato per tirarsi fuori dai guai.
E i calciatori.
:help:
Perchè devi ricordarmelo:cry: :muro: :cry:

trallallero
02-03-2007, 19:39
Perchè devi ricordarmelo:cry: :muro: :cry:
visto ? te lo diceva tua madre "ma cosa vai a studiare ? vai a tirare 2 calci al pallone!" :ahahah:
La mamma ha sempre ragione :D

Deuced
04-03-2007, 12:39
ma ne siamo proprio certi?

Il numero di laureati totali in Italia è molto basso e ridicolo percentualmente sugli iscritti (anche nelle materie umanistiche...specie al nord e centro)
Ho amici che hanno concluso ingegneria (sia VO che NO) e non ne vedo molti "salvi".........e ancora meno ne vedo dopo un anno dalla laurea con stipendi a 4 cifre.

Su medicina il discorso può reggere, ma calcola che dopo la laurea hanno ancora una gavetta infinita....e la paga, calcolando "euro x ora lavorata" sè a livelli da call center libico........


le uniche lauree che permettono un ingresso sicuro nel mondo del lavoro solo alcuni curricula di medicina e chirurgia,su tutti

infermieritisca
medicina
odontoiatria

già fisioterapia,logopedia e ortottica sono moooolto inflazionate.

3 ingegneri in famiglia (1 chimico,1 edile e 1 aerospaziale) e nessuno lavora.O meglio,qualcuno lavora,ma a paghe da fame e soprattutto per lavori in cui non è necessaria la laurea,ma bastava la terza media o il diploma.Laurea presa in media 5 anni fa....


Il problema sta alla base,l'università crea facoltà su facoltà per attirare gente,metter su soldi e mantenere tanti professori.Ormai gli studenti studiano cose troppo specifiche e alla fine sanno e sanno fare pochissime cose,ci sono ormai 30000 facoltà per cui non c'è e non ci sarà mai richiesta.Spiegatemi la facoltà di produzione vegetali a che serve,oppure quella di Scienze del turismo ad indirizzo manageriale o ancora Culture digitali e della comunicazione.Potevano raggrupparle in agraria,economia e sociologia senza creare queste inutili figure.E così ce ne sono tante altre...

Onisem
04-03-2007, 12:54
le uniche lauree che permettono un ingresso sicuro nel mondo del lavoro solo alcuni curricula di medicina e chirurgia,su tutti

infermieritisca
medicina
odontoiatria

già fisioterapia,logopedia e ortottica sono moooolto inflazionate.

Si, ma non ti credere che anche qui sia tutto rose e fiori, il bassissimo livello produttivo italiano sta coinvolgendo anche la sanità: la parola d'ordine è risparmiare, quindi anche se i livelli assistenziali sono da denuncia le amministrazioni se ne fregano e peggio di così i pazienti dovrebbero venire lasciati completamente soli la notte. Nemmeno a dirlo anche qui il risultato è che i migliori professionisti se ne vanno. E che si fa? Si organizza qualche pullman di rumene, gli si fa fare un colloquio in italiano maccheronico e due esami farsa, gli si mette in mano una laurea e le si manda nei reparti. Poi chi se ne frega se confondono Coumadin con Lendormin (suonano simili) o non conoscono la differenza tra una fibrillazione ventricolare ed una atriale. Ah, il tutto con il tacito assenso degli ordini professionali che fanno della garanzia di qualità delle prestazioni uno dei pilastri fondanti della loro esistenza e per legge intascano ogni anno un pizzo dai propri associati (coatti).

Deuced
04-03-2007, 13:01
Si, ma non ti credere che anche qui sia tutto rose e fiori, il bassissimo livello produttivo italiano sta coinvolgendo anche la sanità: la parola d'ordine è risparmiare, quindi anche se i livelli assistenziali sono da denuncia le amministrazioni se ne fregano e peggio di così i pazienti dovrebbero venire lasciati completamente soli la notte. Nemmeno a dirlo anche qui il risultato è che i migliori professionisti se ne vanno. E che si fa? Si organizza qualche pullman di rumene, gli si fa fare un colloquio in italiano maccheronico e due esami farsa, gli si mette in mano una laurea e le si manda nei reparti. Poi chi se ne frega se confondono Coumadin con Lendormin (suonano simili) o non conoscono la differenza tra una fibrillazione ventricolare ed una atriale. Ah, il tutto con il tacito assenso degli ordini professionali che fanno della garanzia di qualità delle prestazioni uno dei pilastri fondanti della loro esistenza e per legge intascano ogni anno un pizzo dai propri associati (coatti).



lo so purtroppo.E infatti buona parte degli infermieri laureati lavorano con contratti assurdi a tempo determinato e spesso non vengono riconfermati,però almeno lavorano rimanendo nell'ambito,non come i laureati in fisica che sono costretti ad andare nei call-center.Rumeni,argentini e polacchi...ormai gli stanno facendo fare la riconversione a laurea del foglio di carta preso nel loro paese (che non conta nulla,ho visto infermieri che non sanno fare una benemerita mazza) oppure vengono sfruttati da cooperative che,forti dei pochi controlli che si fa su di esse,assumono chiunque pagandolo la metà o 3/4 di un italiano.Che poi diano un servizio scadente a chi importa? :rolleyes:

beh sull'ipasvi ci sarebbe da fare un discorso a parte,io onestamente il loro codice deontologico l'ho lanciato dalla finestra

manno
04-03-2007, 19:11
vorrei una chiesa meno mafiosa..... anzi se fosse per me sarebbe già sparita da un pezzo ;)
...persona molto intelligente eh.....:rolleyes:

generals
04-03-2007, 19:33
Secondo "qualcuno" le disgrazie che incombono sulla famiglia sono i DICO e gli omosessuali , ma chissà perchè il Papa non spende mai neanche una parola per opporsi al precariato :rolleyes:

è verissimo :mbe:

generals
04-03-2007, 19:43
Cmq vi posso parlare del mio settore: la ricerca. E' stranoto che in questo settore si accumulano titoli su titoli: Laurea (in genere 110 e lode), Dottorato di ricerca (3 anni), Master in italia o all'estero (1 anno); phd all'estero 3 anni, specializzazioni. E nonostante l'altissimo livello di specializzazione si è per anni precario, con assegni di ricerca, borse di studio, cocopro senza ferie e malattia e con stipendi in media sui 900/1000 euro. Non è mancanza di qualificazione o posti (perchè tutti siamo indispensabili negli enti e università) ma c'è una volonta di un potere mafioso e clientelare di tenerci in condizione di vera e propria schiavitù economica e sociale :mad:

k|o
04-03-2007, 19:48
lol, che culo. ho preso 110lode, ho trovato lavoro fisso come dipendente entro i 10 mesi dalla laurea, e vado a prendere 1200 euro circa. e io che pensavo di essere messo male:D :D :D :D














































:cry:

trallallero
04-03-2007, 20:41
Secondo "qualcuno" le disgrazie che incombono sulla famiglia sono i DICO e gli omosessuali , ma chissà perchè il Papa non spende mai neanche una parola per opporsi al precariato :rolleyes:
forse perchè anche alla chiesa conviene uno stato di incertezza e di paura, in fondo durante i secoli è campata grazie a ciò ;)

Cmq vi posso parlare del mio settore: la ricerca. E' stranoto che in questo settore si accumulano titoli su titoli: Laurea (in genere 110 e lode), Dottorato di ricerca (3 anni), Master in italia o all'estero (1 anno); phd all'estero 3 anni, specializzazioni. E nonostante l'altissimo livello di specializzazione si è per anni precario, con assegni di ricerca, borse di studio, cocopro senza ferie e malattia e con stipendi in media sui 900/1000 euro. Non è mancanza di qualificazione o posti (perchè tutti siamo indispensabili negli enti e università) ma c'è una volonta di un potere mafioso e clientelare di tenerci in condizione di vera e propria schiavitù economica e sociale :mad:
quando leggo cose come queste mi dispiace quasi più che per me stesso :(
Anche perchè se fa schifo a quei livelli non riesco a credere che possa migliorare ai miei.