View Full Version : La Guzzanti vince la Causa - NON diffamò Mediaset
Satira e giustizia. Assolta Sabina Guzzanti:Raiot non difammò Mediaset
Sabina Guzzanti non ha diffamato Mediaset,ma anzi ha esercitato il suo sacrosanto diritto di satira. Nel corso della puntata di 'Raiot' del 16 novembre 2003, Sabina Guzzanti, infatti, non esercitò nessun iintento diffamatorio nei confronti della società di Berlusconi, ma si limito' a esercitare correttamente il diritto di critica e di satira. Lo ha stabilito la I sezione civile del Tribunale di Roma, respingendo cosi' la richiesta di risarcimento danni da 20 milioni di euro per diffamazione a mezzo stampa avanzata da Cologno Monzese contro la stessa autrice, Marco Travaglio, Rai e Studio Uno (la societa' che produceva il programma).Per il giudice Anna Maria Pagliari - si legge nella sentenza, depositata a gennaio e diffusa solo oggi - ''le espressioni contestate'' alla Guzzanti da Mediaset e riferite, in particolare, a Retequattro e all'intero gruppo, ''vanno ritenute lecite manifestazioni del diritto di critica e di satira'', anche perche' riferite a personaggi noti e a fatti di rilevanzqa pubblica. Il giudice ha anche condannato Mediaset al pagamento delle
spese processuali.
Per Mediaset, la puntata incriminata
di 'Raiot' si sarebbe risolta in un ''sostanziale comizio
politico'', ricorda la sentenza, facendo della societa' il
''bersaglio principale di una serie di invettive ed accuse
gratuite, infondate e, percio', gravemente lesive''. Nel mirino
dell'azienda erano finite, tra l'altro, le dichiarazioni di
Sabina Guzzanti ''sulla asserita illegalita' di Retequattro'',
sulle ''origini e sulla crescita di Mediaset grazie a protezioni
politiche e ad agganci nel mondo finanziario del suo fondatore''
Berlusconi, ''sull'asservimento agli interessi della societa'
della legislazione in materia tv emanata dal governo'', cioe' la
legge Gasparri.
Per il giudice, invece, ''la visione della trasmissione televisiva
nel suo complesso consente di qualificarne il contenuto come
ironico-satirico'', dal momento che si riscontrano ''tutte le
caratteristiche individuate dalla giurisprudenza di legittimita'
per il riconoscimento del diritto di satira quale forma
particolare del diritto di critica''. Anche il ''carattere
aggressivo'' lamentato da Mediaset ''appare pero' mantenuto nei limiti dell'esimente del diritto di satira ed anche in quelli
piu' stringenti del diritto di critica''. Sempre secondo la
sentenza, la Guzzanti ha affrontato ''un tema ampiamente e
notoriamente dibattuto in ambito sociale, giuridico e
politico'', anche a livello europeo, cioe' l'assetto del sistema
tv in Italia. Inoltre ''sono indubbie la notorieta' dei
personaggi coinvolti nella rappresentazione comico-satirica e la
rilevanza pubblica dei fatti'' e ''nessuna delle affermazioni
contestate'' va al di la' del ''principio di continenza'',
essendo ''intuibile la finalita' della trasmissione di suscitare
al contempo ilarita' e riflessione critica''.
Il giudice ha pero' respinto la richiesta di risarcimento
danni avanzata a sua volta dalla Guzzanti contro Mediaset per la sospensione di 'Raiot', ''condotta riferibile a soggetto
diverso'' (in pratica, la Rai) e quella di Studio Uno in merito
a un presunto reato di calunnia. Mediaset e' stata condannata al
pagamento delle spese processuali liquidate in 35mila euro a
favore dell'attrice, 30mila per Studio Uno; 20mila ciascuno per
la Rai e per Travaglio. Sul caso 'Raiot' Mediaset aveva avviato,
oltre all'azione civile, anche una querela penale per la quale
la procura di Milano ha già chiesto a suo tempo l'archiviazione.
Dopo questo ennesimo successo del Comitato giuridico di Articolo 21, abbiamo chiesto all'Avvocato Domenico D'Amati, presidente del Comitato, una suo commento:
"La sentenza conferma che la Guzzanti ha esercitato correttamente il diritto di critica e di satira con riferimento ad avvenimenti di grande rilievo sociale e politico.
Pertanto, è stata fata giustizia degli attacchi che furono rivolti alla Guzzanti non solo da Mediaset, ma anche da numerosi esponenti politici dell'area berlusconiana, secondo cui non si trattava di un'opera satirica ma di una informazione politica tendenziosa.Anche la RAI cessò la trasmissione della Guzzanti, Raiot, sostenendo che non si sarebbe trattato di un'opera satirica. Ora, l'azienda deve ricredersi e riparare all'errore a suo tempo commesso, ospitando nuovamente Sabina Guzzanti nel suo palinsesto. Questa sentenza, inoltre, rafforza le ragioni di coloro che si battono contro ogni forma di censura."
http://www.articolo21.info/editoriale.php?id=2199
Sono sicuro che rete4, tg5, tg2, studio aperto e giornali della banda di Silvio gli dedicheranno un bel titolo di apertura, in prima serata, informando la gente che queste persone hanno detto cose vere e dimostrate nelle loro trasmissioni, prima di essere sbattuti fuori.Sicurissimo proprio. :asd:
Sia lei che Luttazzi, entrambi usciti vincitori (Luttazzi nel processo per Satyricon che si è concluso tempo fa, in cui Berl. chiedeva soldi pure a Travaglio) perchè avevano detto cose vere.
O forse sono troppo ottimista... forse questa notizia sarà completamente e volutamente ignorata? ;)
Inoltre per chi ha tanti miliardi come Silvio, cosa è pagare le spese processuali di qualche milioncino?
Vuoi mettere epurare qualcuno dicendo che dice "bugie" e poi denunciarlo pure chiedendogli una marea di miliardi? E poi perdere la causa, e continuare anche dopo a dire che erano bugie, senza nessuno che lo smentisca?
Non ha prezzo.
fracarro
23-02-2007, 18:51
Satira e giustizia. Assolta Sabina Guzzanti:Raiot non difammò Mediaset
Sabina Guzzanti non ha diffamato Mediaset,ma anzi ha esercitato il suo sacrosanto diritto di satira. Nel corso della puntata di 'Raiot' del 16 novembre 2003, Sabina Guzzanti, infatti, non esercitò nessun iintento diffamatorio nei confronti della società di Berlusconi, ma si limito' a esercitare correttamente il diritto di critica e di satira. Lo ha stabilito la I sezione civile del Tribunale di Roma, respingendo cosi' la richiesta di risarcimento danni da 20 milioni di euro per diffamazione a mezzo stampa avanzata da Cologno Monzese contro la stessa autrice, Marco Travaglio, Rai e Studio Uno (la societa' che produceva il programma).Per il giudice Anna Maria Pagliari - si legge nella sentenza, depositata a gennaio e diffusa solo oggi - ''le espressioni contestate'' alla Guzzanti da Mediaset e riferite, in particolare, a Retequattro e all'intero gruppo, ''vanno ritenute lecite manifestazioni del diritto di critica e di satira'', anche perche' riferite a personaggi noti e a fatti di rilevanzqa pubblica. Il giudice ha anche condannato Mediaset al pagamento delle
spese processuali.
Per Mediaset, la puntata incriminata
di 'Raiot' si sarebbe risolta in un ''sostanziale comizio
politico'', ricorda la sentenza, facendo della societa' il
''bersaglio principale di una serie di invettive ed accuse
gratuite, infondate e, percio', gravemente lesive''. Nel mirino
dell'azienda erano finite, tra l'altro, le dichiarazioni di
Sabina Guzzanti ''sulla asserita illegalita' di Retequattro'',
sulle ''origini e sulla crescita di Mediaset grazie a protezioni
politiche e ad agganci nel mondo finanziario del suo fondatore''
Berlusconi, ''sull'asservimento agli interessi della societa'
della legislazione in materia tv emanata dal governo'', cioe' la
legge Gasparri.
Per il giudice, invece, ''la visione della trasmissione televisiva
nel suo complesso consente di qualificarne il contenuto come
ironico-satirico'', dal momento che si riscontrano ''tutte le
caratteristiche individuate dalla giurisprudenza di legittimita'
per il riconoscimento del diritto di satira quale forma
particolare del diritto di critica''. Anche il ''carattere
aggressivo'' lamentato da Mediaset ''appare pero' mantenuto nei limiti dell'esimente del diritto di satira ed anche in quelli
piu' stringenti del diritto di critica''. Sempre secondo la
sentenza, la Guzzanti ha affrontato ''un tema ampiamente e
notoriamente dibattuto in ambito sociale, giuridico e
politico'', anche a livello europeo, cioe' l'assetto del sistema
tv in Italia. Inoltre ''sono indubbie la notorieta' dei
personaggi coinvolti nella rappresentazione comico-satirica e la
rilevanza pubblica dei fatti'' e ''nessuna delle affermazioni
contestate'' va al di la' del ''principio di continenza'',
essendo ''intuibile la finalita' della trasmissione di suscitare
al contempo ilarita' e riflessione critica''.
Il giudice ha pero' respinto la richiesta di risarcimento
danni avanzata a sua volta dalla Guzzanti contro Mediaset per la sospensione di 'Raiot', ''condotta riferibile a soggetto
diverso'' (in pratica, la Rai) e quella di Studio Uno in merito
a un presunto reato di calunnia. Mediaset e' stata condannata al
pagamento delle spese processuali liquidate in 35mila euro a
favore dell'attrice, 30mila per Studio Uno; 20mila ciascuno per
la Rai e per Travaglio. Sul caso 'Raiot' Mediaset aveva avviato,
oltre all'azione civile, anche una querela penale per la quale
la procura di Milano ha già chiesto a suo tempo l'archiviazione.
Dopo questo ennesimo successo del Comitato giuridico di Articolo 21, abbiamo chiesto all'Avvocato Domenico D'Amati, presidente del Comitato, una suo commento:
"La sentenza conferma che la Guzzanti ha esercitato correttamente il diritto di critica e di satira con riferimento ad avvenimenti di grande rilievo sociale e politico.
Pertanto, è stata fata giustizia degli attacchi che furono rivolti alla Guzzanti non solo da Mediaset, ma anche da numerosi esponenti politici dell'area berlusconiana, secondo cui non si trattava di un'opera satirica ma di una informazione politica tendenziosa.Anche la RAI cessò la trasmissione della Guzzanti, Raiot, sostenendo che non si sarebbe trattato di un'opera satirica. Ora, l'azienda deve ricredersi e riparare all'errore a suo tempo commesso, ospitando nuovamente Sabina Guzzanti nel suo palinsesto. Questa sentenza, inoltre, rafforza le ragioni di coloro che si battono contro ogni forma di censura."
http://www.articolo21.info/editoriale.php?id=2199
Sono sicuro che rete4, tg5, tg2, studio aperto e giornali della banda di Silvio gli dedicheranno un bel titolo di apertura, in prima serata, informando la gente che queste persone hanno detto cose vere e dimostrate nelle loro trasmissioni, prima di essere sbattuti fuori.
Sia lei che Luttazzi, entrambi usciti vincitori (Luttazzi nel processo per Satyricon che si è concluso tempo fa, in cui Berl. chiedeva soldi pure a Travaglio) perchè avevano detto cose vere.
O forse sono troppo ottimista... forse questa notizia sarà completamente e volutamente ignorata? ;)
Inoltre per chi ha tanti miliardi come Silvio, cosa è pagare le spese processuali di qualche milioncino?
Vuoi mettere epurare qualcuno dicendo che dice "bugie" e poi denunciarlo pure chiedendogli una marea di miliardi? E poi perdere la causa, e continuare anche dopo a dire che erano bugie, senza nessuno che lo smentisca?
Non ha prezzo.
Questa è L'italia. Che tristezza. Comunque vedrai che diranno che è colpa delle toghe rosse.
In un paese libero,quindi non noi che ci posizioniamo all'80 posto,la satira e' amica del popolo e nemica del potere.
E' sempre stato cosi' dai tempi di Aristofane.
In Francia ogni sera! c'e' striscia satirica che deride i politici di ogni schieramento senza paura ne' limiti,a fvore dei cittadini.
Gia'....loro sono piu' liberi!!!!!
Sono contento di questa sentenza* mi da solievo vedere che qualcosa ancora funziona in italia :)
*(come del resto tutte quelle che hanno vinto Travaglio, Biagi, Santoro, Luttazzi ecc...)
:.Blizzard.:
23-02-2007, 19:59
Qualcosa per cui vale ancora la pena lottare ... a questi giornalisti tutta la mia stima. Per chi non l'avesse fatto, consiglio vivamente la visione del film "Viva Zapatero" a riguardo del caso Guzzanti.
:)
Mediaset ne parlerà? Staremo a vedere. Ma tanto ormai noi italiani siamo talmente assuefatti da questo schifo che ormai non ci facciamo più caso. Che bel paese che siamo.
Viva il libero pensiero e la libertà di informazione. Sempre e ovunque.
shambler1
23-02-2007, 21:22
Difatti la mossa ovvia, intelligente sarebbe stata di organizzare una controtrasmissione con un contro comico ( la Guzzanti è una discreta imitatrice ma non è la versione femminile di Carmelo Bene, non è al livello di Dario Fo o di Petrolini , non è un gigante dell'arte e del teatro..attrici o attori a quel livello se ne trovano eccome, anche fra i giovani talenti e anche autori di testi) che ne rovesciasse le tesi.
L'insipienza di mediaset in queste faccende è palese.
Queste querele non fanno altro che ammantare un personaggio di un carisma :"Guzzanti contro Berlusconi" non adeguato ai meriti artisti effettivi.
joshua82
23-02-2007, 21:25
devo dire che la risalita dall'ottantesimo posto è andata un pò a rilento :D
in 9 mesi l'unico della truppa (biagi, santoro, luttazzi, guzzanti, ecc...) che è tornato (chissà perchè solo lui? :doh: ) è stato solo il biondissimo presentatore-politico.
per gli altri la censura è continuata.
in compenso però il ministro Nicolais si è abbondantemente adoperato per aprire al rialzo gli stipendi di Baudo e della Hunziker (che paghiamo tutti noi...) in vista di sanremo
alla faccia del paese libero deberlusconizzato :stordita:
shambler1
23-02-2007, 22:40
devo dire che la risalita dall'ottantesimo posto è andata un pò a rilento :D
in 9 mesi l'unico della truppa (biagi, santoro, luttazzi, guzzanti, ecc...) che è tornato (chissà perchè solo lui? :doh: ) è stato solo il biondissimo presentatore-politico.
per gli altri la censura è continuata.
in compenso però il ministro Nicolais si è abbondantemente adoperato per aprire al rialzo gli stipendi di Baudo e della Hunziker (che paghiamo tutti noi...) in vista di sanremo
alla faccia del paese libero deberlusconizzato :stordita:
Certo misurare la libertà di stampa di un paese non dal dibattito sulla politica estera e sui temi veri dell'economia sulla guerra ma sulla presenza o meno di un paio di imitatori ...stiamo messi maluccio.
fracarro
23-02-2007, 22:52
Certo misurare la libertà di stampa di un paese non dal dibattito sulla politica estera e sui temi veri dell'economia sulla guerra ma sulla presenza o meno di un paio di imitatori ...stiamo messi maluccio.
Be se gli americani ci hanno classificati come un paese in semi-libertà per quanto riguarda l'informazione e in classifica occupiamo l'ottantesima posizione nel mondo un motivo ci sarà ;) . Non è certo per qualche imitatore (anche se a chiamare Montanelli, Biaci, Santoro e Travaglio imitatori ce ne vuole:mbe: ) censurato (bella democrazia). Comuqne se n'è parlato già in un altro post di questa situazione.
shambler1
23-02-2007, 23:11
Gli americani farebbero davvero bene a guardarsi in casa.
In quel lontana paese, faro di civiltà per le genti , la libertà di stampa assume spesso i connotati di libertà di fare e dire come cazzo ci pare senza nessun interesse pubblico , se non quello di chi paga e di comanda.
Che la libertà in Italia si misuri sulla presenza o meno di due imitatori e un giornalista (tra le oltre cose ospite fisso a mo di certificazione) è un vero dramma.
La Guzzanti ..cosa ha fatto in questi lunghi anni, ha preparato una sua versione di Ibsen o di Cechov?
:D "imitatori" sembra una brutta parola ma come dovrei classificarli?
Dal punto di vista della fama , personaggi famosi o vip, certamente e infatti tanto di cappello.
Personaggi molto amati anche e chi lo mette in dubbio?
Però artisticamente non ricordo una lunga stagione di classici o qualche innovazione fondamentale o un corpus di commedie come quelle di Fo.
Ricordo la guzzanti per le sue spassose imitazioni di berlusconi ..forse ricordo male.
è principalmente una imitatrice o una comica televisiva ( che non è per forza di cosa un dispregiativo)
:confused:
può essere che ricordi male io : la memoria fa cilecca talvolta . :)
Gli americani farebbero davvero bene a guardarsi in casa.
In quel lontana paese, faro di civiltà per le genti , la libertà di stampa assume spesso i connotati di libertà di fare e dire come cazzo ci pare senza nessun interesse pubblico , se non quello di chi paga e di comanda.
Che la libertà in Italia si misuri sulla presenza o meno di due imitatori e un giornalista (tra le oltre cose ospite fisso a mo di certificazione) è un vero dramma.
La Guzzanti ..cosa ha fatto in questi lunghi anni, ha preparato una sua versione di Ibsen o di Cechov?
:D "imitatori" sembra una brutta parola ma come dovrei classificarli?
Dal punto di vista della fama , personaggi famosi o vip, certamente e infatti tanto di cappello.
Personaggi molto amati anche e chi lo mette in dubbio?
Però artisticamente non ricordo una lunga stagione di classici o qualche innovazione fondamentale o un corpus di commedie come quelle di Fo.
Ricordo la guzzanti per le sue spassose imitazioni di berlusconi ..forse ricordo male.
è principalmente una imitatrice o una comica televisiva ( che non è per forza di cosa un dispregiativo)
:confused:
può essere che ricordi male io : la memoria fa cilecca talvolta . :)
In quale paese democratico una persona sola, pergiunta un politico, pergiunta due volte presidente del consiglio controlla tre televisioni su sei pubbliche sempre e altre due quando sta al governo, per un totale di cinque su sei (come ha fatto nei suoi cinque anni di governo, e ancora ha il cda della rai e il direttore di Raiuno e Raidue scelti da lui).
In quale paese democratico il pdc fa una lista di persone da allontanare e queste non lavorano più nella tv pubblica (nè in quella privata dato che sono sue) per gli anni di seguito?
Dimmi un nome, se c'è, se non c'è, allora si spiega perchè siamo all'80 posto, dietro qualche paesino del terzo mondo.
shambler1
23-02-2007, 23:24
L'informazione in Italia non potrebbe sostenere di essere libera , indipendente e al servizio del cittadino, sicuramente.
Rimanendo seria, intendo.
L'episodio al quale ti riferisci e la cacciata ( che non so quando dolore e quanta fama abbia poi portato) è assolutamente marginale e innalza agli altari del martirio personaggi che forse non lo meriterebbero
ne come vicenda in sè, se come statura artistica degli stessi.
Curiosamente questa vicenda torna fuori ora che il presente governo sta affogando..suona un pò come una furba strumentalizzazione mediatica in un paese che da almeno 15 anni va avanti a furbate .
Curiosamente questa vicenda torna fuori ora che il presente governo sta affogando..suona un pò come una furba strumentalizzazione mediatica in un paese che da almeno 15 anni va avanti a furbate .
Quale strumentalizzazione? I Tg nazionali non ne hanno affatto parlato e la notizia a malapena è stata riportata dai giornali, come peraltro è già accaduto con le altre sentenze a favore di Luttazzi e Santoro.
Ma poi pensi davvero che una simile notizia possa servire a nascondere i seri problemi del governo e aiutarlo ad uscirne?
fracarro
24-02-2007, 00:14
L'informazione in Italia non potrebbe sostenere di essere libera , indipendente e al servizio del cittadino, sicuramente.
Rimanendo seria, intendo.
L'episodio al quale ti riferisci e la cacciata ( che non so quando dolore e quanta fama abbia poi portato) è assolutamente marginale e innalza agli altari del martirio personaggi che forse non lo meriterebbero
ne come vicenda in sè, se come statura artistica degli stessi.
Marginale? Questa è una tua opinione perchè essendo di destra suppongo ti ha fatto piacere che certa gente sia scomparsa e quindi non ne hai sentito la mancanza. Il fatto invece è grave perchè nel momento in cui una persona ha il potere di censurare giornalisti, satirici ecc. ecc. chi rimane in TV? Ovviamente solo chi parla bene di lui. Questa è censura ne più ne meno. Inoltre cerchi di deviare le domande. A parte i comici censurati, sono stati cacciate persone del calibro di Montanelli (che se non erro non era un imitatore ne era un comunista) Biagi (altro giornalista non da poco) e tanti altri che non volevano sottostare al nuovo padrone.
Curiosamente questa vicenda torna fuori ora che il presente governo sta affogando..suona un pò come una furba strumentalizzazione mediatica in un paese che da almeno 15 anni va avanti a furbate .
Qui caschi male perchè come ho detto prima, un mese fa è stato aperto un altro topic (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1396812) a riguardo dove puoi trovare buona parte delle info che magari vorrai conoscere riguardo i censurati e qualche retroscena.
shambler1
24-02-2007, 01:29
Si marginale perchè se è vero che la situazione della informazione in Italia c'è da mettersi le mano nei capelli , ben pochi possono vantarsi di non attaccare il somaro dove lo vuole il padrone e non è una cosa di adesso.
L'episodio guzzanti e quell'altro è assolutamente marginale. Sgradevole ma marginale.
Sgradevole , marginale ma gonfiato ad arte.
Fulvio Grimaldi , lo conosciamo, ha parlato bene di Cuba e lo hanno cacciato dal quotidiano di Rifondazione ...questo a mio avviso è anche peggio come "censura"..ma l'autocensura, il ripetere le veline degli altri acriticamente è il vero scandalo.
Tranquilli che uno scomodo viene rimosso e nessuno ne parla più. La gente è sempre dalla parte dei forti ; chi viene assunto al rango di eroe è perchè qualcuno ha interesse che sia ritenuto tale , al di là dei meriti o dei demeriti.
Nel novero dei censurati sono stati arruolati anche Benigni, Fazio, Mentana..
ignoro se lo sia stato anche Celentano..
Fa parte della battaglia politico mediatica ma i principi dell'informazione asservita quella non si tocca.
Ripeto: io avrei immediatamente replicato con un controprogramma , magari invitando anche la guzzanti , evitando di dare l'aureola posticcia di martire a persone che tutto sommato, essendo dei privilegiati, non so se la meritino.
Si marginale perchè se è vero che la situazione della informazione in Italia c'è da mettersi le mano nei capelli , ben pochi possono vantarsi di non attaccare il somaro dove lo vuole il padrone e non è una cosa di adesso.
L'episodio guzzanti e quell'altro è assolutamente marginale. Sgradevole ma marginale.
Sgradevole , marginale ma gonfiato ad arte.
Fulvio Grimaldi , lo conosciamo, ha parlato bene di Cuba e lo hanno cacciato dal quotidiano di Rifondazione ...questo a mio avviso è anche peggio come "censura"..ma l'autocensura, il ripetere le veline degli altri acriticamente è il vero scandalo.
Tranquilli che uno scomodo viene rimosso e nessuno ne parla più. La gente è sempre dalla parte dei forti ; chi viene assunto al rango di eroe è perchè qualcuno ha interesse che sia ritenuto tale , al di là dei meriti o dei demeriti.
Nel novero dei censurati sono stati arruolati anche Benigni, Fazio, Mentana..
ignoro se lo sia stato anche Celentano..
Fa parte della battaglia politico mediatica ma i principi dell'informazione asservita quella non si tocca.
Ripeto: io avrei immediatamente replicato con un controprogramma , magari invitando anche la guzzanti , evitando di dare l'aureola posticcia di martire a persone che tutto sommato, essendo dei privilegiati, non so se la meritino.
Rispondi alla mia domanda per piacere?
Ci sono o no paesi democratici dove un uomo solo controlla tre reti nazionali su sei e quando governa anche due pubbliche e il cda delle reti nazionali, raggiungendo quota 5 su 6? E quest'uomo è anche un due volte pdc?
Tranquilli che uno scomodo viene rimosso e nessuno ne parla più. La gente è sempre dalla parte dei forti ; chi viene assunto al rango di eroe è perchè qualcuno ha interesse che sia ritenuto tale , al di là dei meriti o dei demeriti.
No, l'interesse in questo caso era solo di un signore, Berlusconi, interesse che in tv non ci fossero signori a parlare:
-dei suoi processi
-di rete4 abusiva
-delle leggi ad personam
-del suo braccio destro dell'utri, condannato poi a 9 anni per mafia in primo grado
-idem per il corruttore previti suo braccio sinistro condannato definitivo a 6 anni
Queste cose NON si potevano dire in tv quando lui governava, perchè non voleva perdere voti e consensi, per questo ha epurato chiunque osasse parlarne.
Non saremmo scesi all'ottantesimo posto se, durante il governo Berlusconi si fosse potuto andare in tv e parlare tranquillamente della Ex-Cirielli, della depenalizzazione del falso, dei processi in cui era implicato e condannato Previti.
DonaldDuck
24-02-2007, 08:26
devo dire che la risalita dall'ottantesimo posto è andata un pò a rilento :D
in 9 mesi l'unico della truppa (biagi, santoro, luttazzi, guzzanti, ecc...) che è tornato (chissà perchè solo lui? :doh: ) è stato solo il biondissimo presentatore-politico.
per gli altri la censura è continuata.
in compenso però il ministro Nicolais si è abbondantemente adoperato per aprire al rialzo gli stipendi di Baudo e della Hunziker (che paghiamo tutti noi...) in vista di sanremo
alla faccia del paese libero deberlusconizzato :stordita:
*
alla faccia del paese libero deberlusconizzato :stordita:
ma infatti è tutta colpa di Berlusconi :stordita:
Viva il libero pensiero e la libertà di informazione. Sempre e ovunque.
Hai ragione, cavolo a libertà di informazione stiamo messi quasi come a Cuba :(
devo dire che la risalita dall'ottantesimo posto è andata un pò a rilento :D
in 9 mesi l'unico della truppa (biagi, santoro, luttazzi, guzzanti, ecc...) che è tornato (chissà perchè solo lui? :doh: ) è stato solo il biondissimo presentatore-politico.
per gli altri la censura è continuata.
in compenso però il ministro Nicolais si è abbondantemente adoperato per aprire al rialzo gli stipendi di Baudo e della Hunziker (che paghiamo tutti noi...) in vista di sanremo
alla faccia del paese libero deberlusconizzato :stordita:
E' tornato solo Santoro per ora poichè ha avuto due sentenze favorevoli, tra cui una del tribunale del lavoro per MOBBING che ha imposo di reintegrarlo subito.
Altrimenti sarebbe ancora fuori come Luttazzi e gli altri, non scordiamoci che il cda della rai è ancora in mano alla Cdl.
Solertes
24-02-2007, 11:36
E' tornato solo Santoro per ora poichè ha avuto due sentenze favorevoli, tra cui una del tribunale del lavoro per MOBBING che ha imposo di reintegrarlo subito.
Altrimenti sarebbe ancora fuori come Luttazzi e gli altri, non scordiamoci che il cda della rai è ancora in mano alla Cdl.
Infatti Biagi e Luttazzi li hanno reintegrati :sofico: :sofico: :sofico: E' semplicemente impossibile, nonostante l'ex-PDC sostenga che i centri del potere siano in mano ai terribili Liberticidi Comunisti è evidente che il sistema ora è incancrenito da entrambi gli schieramenti che han infiltrato ovunque le loro pedine....gli unici che ne pagano le conseguenze sono gli utenti....e il controllo dei mezzi di comunicazione in Italia si è dimostrato fondamentale....andrebbe inserita tra le droghe pericolose perchè fà perdere il contatto con la realtà...
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