View Full Version : il miglior antivirus per Windows?
ho sentito le opinioni più disparate..
del resto anche le statistiche che si leggono in web sono probabilmente inquinate, o da ragioni di interesse di chi le gestisce, o dal fatto che nei "referendum" il più adottato risulta sempre quello che non costa soldi..
non sono quindi questi indici del tutto affidabili per comprenderne la qualità.
sentendo opinioni singolarmente, 7 su 10 dicono che il migliore è McAfee, ma dato che costa, nelle statistiche di utilizzo è sempre fra 6° e il 9° posto.
Il migliore secondo me deve rispondere a questi requisiti:
leggero, veloce e non invadente
ma al contempo "con le spalle grosse" e molto affidabile..
(ovvio: che il suo non sia il frutto speculazioni selvagge)..
In fondo quasi sempre rimettiamo alla capacità ed "intelligenza" dell'antivirus il compito di fare la guardia al frutto di tutto il nostro lavoro..
Mi piacerebbe sentire opinioni con le idee chiare, grazie a tutti in anticipo e ciao.
fede86.exe
23-02-2007, 10:42
leggi i thread ufficiali. Comunque per me senza dubbio Kaspersky
grazie.. il fatto è che c'è un thread per ognuno
Ciao MRO,
tratto da :
http://www.pcalsicuro.com/main/faq-frequently-asked-questions/
*** Quale é il miglior antivirus? ***
Questa, per alcuni casi, si tratta della domanda da oscar.
Non esiste il miglior antivirus, esiste il software antivirus che più si avvicina alle esigenze dell’utente.
Un software antivirus é composto da differenti caratteristiche, quali la capacitá di individuare malware, la leggerezza, la possibilitá di essere personalizzato in base a numerosi settaggi.
Non esiste l’antivirus che trova tutti i malware ma che allo stesso tempo risulta essere il più leggero in commercio.
Per questo bisogna fare dei compromessi: esempi lampanti possono essere i software antivirus Kaspersky e Nod32, il primo come esempio di ottime capacitá di individuazione malware, il secondo come ottime prestazioni in quanto ad uso di risorse di sistema.
Ció peró non indica che Kaspersky sia migliore di Nod32, hanno entrambi ottime caratteristiche e risultati.
Sta all’utente valutare entrambi i software e scegliere quello che meglio preferisce.
Ben sapendo, tuttavia, che nessun antivirus é infallibile e qualche malware puó sfuggire a tutti, anche al piú blasonato Kaspersky.
Per un’idea sulle capacitá di individuazione malware, é possibile visitare la sezione comparatives del sito AV-Comparatives, ricordandosi sempre che questa tabella non indica il miglior antivirus
Sezione comparatives del sito AV-Comparatives
http://www.av-comparatives.org/
ciao
allora modifico e riformulo la domanda:
l'antivirus più leggero, che non rallenti il pc in avvio e faccia il suo lavoro discretamente, senza rallentare l'operatività del sistema?
sono scappato da Norton perchè negli ultimi anni sta diventando sempre più pesante.. ho installato McAfee, ma genera ancor più processi in avvio (8 contro i 6 di Norton)..
in un pc a casa mi ero trovato bene con Avast, non tanto perchè free, quanto perchè effettivamente "vigila ma non disturba".. solo che raramente lo trovo tra i software riconosciuti come "capaci"...
cosa ne pensate?
Grazie
l'antivirus più leggero, che non rallenti il pc in avvio e faccia il suo lavoro discretamente, senza rallentare l'operatività del sistema?
@MRO
nel thread dedicato ai test appena svolti da AV-comparatives in realtà c'è anche un mio post nel quale ho trascitto i risultati di un test comparativo svolto dalla rivista CHIP in questo ultimo mese prendendo in esame e confrontando 10 diverse suite.
Ecco il link:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=16138800&postcount=57
Per ogni suite, oltre a numerosi altri fattori viene anche considerata la RAM impegnata.
Tu in realtà chiedi di un software antivirus, al momento a me viene in mente solo questo test che mette a confronto le diverse RAM impegnate.
Comunque, un pò "a braccio" direi che fra i software più leggeri dovrebbero esserci il Nod 32, e azzarderei anche Antivir Avira.
Se ho scritto inesattezze , sorry, spero qualcuno mi correggerà.
ciao
G R A Z I E!!!
vedi, un punto che spesso viene dimenticato nelle comparazioni è proprio l'impegno della RAM e la libertà di azione.. bella forza giudicare un software valido solo dal fatto di quanti virus cattura!!
Un antivirus, per sua natura, deve far bene il suo lavoro: ovvero:
1) renedere il sistema sicuro
2) farlo senza rendere il sistema impossibile, per lentezza, impegno di RAM o addirittura restrizioni
.. altrimenti è un po' come mamma (o mafia?) Microsoft, ai tempi del Service Pack 2 prima maniera.. per ovviare alle migliaia di critiche circa la sicurezza avevano inchiodato tutto.. in questo modo speravano di farsi passare per un sistema "sicuro"..
io voglio sapere come pattinare riducendo il rischio di rompermi una gamba..
non stare a casa per evitare il rischio.. giusto?
un punto che spesso viene dimenticato nelle comparazioni è proprio l'impegno della RAM e la libertà di azione.. bella forza giudicare un software valido solo dal fatto di quanti virus cattura!!
Un antivirus, per sua natura, deve far bene il suo lavoro: ovvero:
1) renedere il sistema sicuro
2) farlo senza rendere il sistema impossibile, per lentezza, impegno di RAM o addirittura restrizioni..
altrimenti è un po' come mamma (o mafia?) Microsoft, ai tempi del Service Pack 2 prima maniera.. per ovviare alle migliaia di critiche circa la sicurezza avevano inchiodato tutto.. in questo modo speravano di farsi passare per un sistema "sicuro"..
@MRO
Credo di capire quello che intendi dire, tuttavia temo di non avere le idee proprio chiarissime sul concetto di leggerezza di un software antivirus in particolare.
E qualche dubbio in più mi è sorto rileggendo il thread inerente AV-comparatives, ed in particolare rileggendo poco fà questo post di ekerazha che ti quoto di seguito, affinchè possa essere spunto di eventuali riflessioni e di chiarimenti, per illuminare i miei dubbi.
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1415016&page=3
Cosa intendi per "leggero"?
Che consuma poca RAM?
Poca CPU? Poca attività di I/O?
Poco impatto sulle prestazioni "velocistiche" del sistema?
Potrei avere un software che occupa 200MB di RAM ma velocissimo... o uno che occupa 1 MB di RAM ma lentissimo... la mera "occupazione di RAM" è solo indice di "occupazione di RAM", non di altro.
A voi la parola.
ciao
la leggerezza non è quasi mai sinonimo di protezione sicura, ma ci sono delle eccezzioni.
secondo me uno dei migliori antivirus sul mercato è kaspersky per tanti motivi ma non ti starò ad elencare i suoi pregi (non è proprio il massimo della leggerezza ma il suo lavoro lo fa come si deve proteggendo il pc a 380°).
se vuoi il miglior connubio tra leggerezza e protezione oggi disponibile, secondo me dovrestri andare su avira antivir che ha la miglior euristica sul mercato, ma deve essere impostato a dovere!
la leggerezza non è quasi mai sinonimo di protezione sicura, ma ci sono delle eccezzioni.
Dato per assodato che la vera protezione è data da tutta una serie di fattori, fra i quali sono imprescindibili razionalità, saggezza, oculatezza, prudenza , cautela di chi usa il pc, ( leggasi abitudini e comportamenti adottati, uso di account limitato per tutte le normali operazioni di routine quotidiana, in navigazione ,etc, etc), personalmente preferisco adottare un software antivirus "pesante o più pesante di un altro" ma che mi metta a disposizione un'ottimale linea di difesa, che non uno "più leggero" SE ciò deve comportare anche una inevitabile riduzione della quota di sicurezza/protezione.
Però, leggendo e rileggendo il post di Ekerahza che ho sopra quotato, mi resta sempre il dubbio : "cosa si intende per leggerezza di un software " ?
Chi si offre di illuminarmi ?
ciao e grazie a chi risponderà
fedek9001
06-03-2007, 09:56
Dato per assodato che la vera protezione è data da tutta una serie di fattori, fra i quali sono imprescindibili razionalità, saggezza, oculatezza, prudenza , cautela di chi usa il pc, ( leggasi abitudini e comportamenti adottati, uso di account limitato per tutte le normali operazioni di routine quotidiana, in navigazione ,etc, etc), personalmente preferisco adottare un software antivirus "pesante o più pesante di un altro" ma che mi metta a disposizione un'ottimale linea di difesa, che non uno "più leggero" SE ciò deve comportare anche una inevitabile riduzione della quota di sicurezza/protezione.
Però, leggendo e rileggendo il post di Ekerahza che ho sopra quotato, mi resta sempre il dubbio : "cosa si intende per leggerezza di un software " ?
Chi si offre di illuminarmi ?
ciao e grazie a chi risponderà
A mio parere "leggerezza" significa che il software c'è, funziona, ma non impatta in maniera SIGNIFICATIVA sulle performances globali del sistema.
Io ho usato NOD32 e lo trovo veramente leggero, adesso sono con Bitdefender 10, + pesante ma ugualmente valido.
070306 Antivirus:
Questa è la definizione che WILKPEDIA pubblica alla voce “Antivirus” (http://it.wikipedia.org/wiki/Antivirus):
“ Funzionamento: … il suo funzionamento si basa principalmente sulla ricerca nella memoria RAM o all'interno dei file presenti in un computer di uno schema tipico di ogni virus
(in pratica ogni virus è composto da un numero ben preciso di istruzioni - codice - che possono essere viste come una stringa di byte, il programma non fa altro
che cercare se questa sequenza è presente all'interno dei file o in memoria)...
...in seguito alle segnalazioni degli utenti e da gruppi specializzati nell'individuazione di nuovi virus...
Esiste anche un'altra tecnica di riconoscimento detta "ricerca euristica" che consiste nell'analizzare il comportamento dei vari programmi alla ricerca di istruzioni
sospette perché tipiche del comportamento dei virus (come la ricerca di file o routine di inserimento all'interno di un altro file) o ricercare piccole varianti di virus
già conosciuti (variando una o più istruzioni è possibile ottenere lo stesso risultato con un programma leggermente differente).
...
Bisogna ricordare che l'antivirus è in grado di eliminare prima di tutto soltanto i virus che riconosce, ma anche quelli che non riconosce quindi tutti i nuovi virus
(...) possono passare completamente inosservati... “
Mie osservazioni: mi scuso in anticipo se troverete questo intervento BANALE e/o TROPPO LUNGO, e senz'altro per tutte le imprecisioni che esso sicuramente contiene
(e per cui Vi prego di correggermi e Vi ringrazio)...
Il concetto di leggerezza è una definizione poco tecnica ma efficacie, che si usa per definire una serie di fattori
qualitativi: in generale riguarda il quadro di interazione con il sistema operativo ed i diversi programmi installati.
La "misura" della leggerezza è la attitudine di influenzare più o meno lo svolgimento dei programmi e dei normali processi:
la leggerezza è inversamente proporzionale alla influenza.
Un buon antivirus è capace di operare sui programmi senza per questo rallentarli: capace in questo caso significa molto efficacie ma non per questo invasivo.
Un concetto orientale sulle arti marziali è "l'intelligenza contro la forza": questo deve essere un antivirus: intelligente (sapere dove e come colpire la forza
dei malware), veloce, per non bloccare processi mentre agisce, snello, ovvero agire come una piuma sulle funzionalità della macchina.
Questa espressione colorita dovrebbe rendere l'idea di quella che è la ricerca dei produttori di antivirus:
ovviamente il raggiungimento totale dello scopo è un'utopia (zero interazione contro cento di efficienza è solo il target verso cui andare nella ricerca, ma
al contempo un puro concetto teorico)..
l'antivirus che più si avvicina a questo target, però, è secondo me l'antivirus ideale.
Un parametro non misurabile con due dati matematici, ma con una combinazione, che personalmente aggiungerei alle analisi comparative come elemento determinante.
Sembra una ovvietà, ma non credo lo sia: in effetti sono convinto che la direzione seguita da molti produttori sia quella del controllo delle minacce puro e semplice.
Se pensiamo attentamente al meccanismo seguito dai produttori, emergono due punti:
- il fatto che "chi garantisce maggiore risultato nella caccia ai virus" ottiene risultati commerciali migliori
- il fatto che ogni produttore (soprattutto i leaders) è in costante competizione (per non dire "gara di mercato") con gli "avversari" per la posizione nella scala vendite...
... ed in questa competizione è molto facile, normale, che venga tralasciato il concetto originario:
intendo dire che quei produttori che finalizzano i loro prodotti unicamente ai "record di vendita", certamente tralasciano nella ricerca l'aspetto "leggerezza" a favore
del risultato quantitativo in fatto di virus:
la ricerca costa, e (provocatoriamente) "se il target è il record d vendita" "potrebbe essere superfluo investire nel binomio capacità/leggerezza"... questo fino a quando
la domanda dell'utenza è "distratta" e continua a misurare un prodotto solo in base "al numero di virus che acchiappa".
Da questo emergerebbe che paradossalmente i produttori migliori sono quelli che, pur sviluppando la ricerca professionalmente, non occupano i primi posti nelle classifiche
(finche il metro di misura dei comparativi resta la mera "quantità" e non la "qualità").
Altro concetto circa i "leaders" è una sorta di "reputazione da difendere", anche questo un punto che limita molto: faccio un esempio:
se io "Norton o McAfee" (per fare due nomi a caso non pubblico un "mattone" ma cerco di combinare i due fattori, rischio che il mio più diretto competitor, non seguendo la mia
regola, catturi un virus più di me... ed in questo io perderei la mia reputazione...
sarebbe per me (Norton o McAfee) una scelta coraggiosa (commercialmente "azzardata") puntare la mia promozione sul fatto che il mio nuovo prodotto è "più elastico", e solo i posteri
potrebbero dire se la mia scelta commerciale mi darà ragione: nel frattempo però, in attesa di risposte vendite positive (peraltro non scontate nell'immediato) ne avrei un
temporaneo danno commerciale...
in pratica (ricollegandomi a quanto detto sopra) per questo le case più recenti, o "minoritarie nella scala" (provocatoriamente detto) possono rappresentare una "nuova generazione
di ricerca"... infatti queste (perchè nuove, o perchè necessitano di cambiare strada con nuove strategie e filosofie come argomenti da proporre all'utenza) sono le case che
possono aver necessità o interesse a seguire questo nuovo e più affinato concetto di qualità nel prodotto.
Accenno solo, ma non entro in questo caso nel merito perchè fuori luogo (e comunque cosa non provata e che non si proverà probabilmente mai) un altro punto spesso menzionato ma solo a metà:
chi ha interesse di generare virus? non sto facendo accuse a qualcuno in modo specifico, ma solo una analisi secondo le regole e le logiche di mercato:
tolti quattro ragazzini che lo fanno per nichilismo o gusto del negativo (gli stessi che si sfidano a passare i semafori rossi), restano i terroristi, politici o del "terzo mondo" (magari
con l'idea che tutto serve a destabilizzare il mondo occidentale)...
ma né i primi, né tanto meno i secondi sono sufficienti a spiegare una diffusione così vasta del fenomeno:
se invece si guarda con attenzione a chi può trarne un reale interesse di profitto (non trovo al momento altre spiegazioni)...
beh, la conclusione viene da sè... dato che uno più uno fa due (un po' come la storia della protezione e del pizzo per non trovarti la vetrina infranta... ma da chi?)...
è una ipotesi... bah...
Una cosa da tenere presente è che l'antivirus è un "razionale controsenso": il più inutile ma il più indispensabile dei programmi da installare.
I virus non sono un fenomeno naturale, oppure una conseguenza tecnica inevitabile, come lo è ad esempio il riscaldamento, per cui è normale potenziare le ventole...
(il simbolo più adatto non è l'ombrello di Nod32: non si vendono ombrelli nel Sahara, ma antivirus sì...)
...
Qualsiasi programma mi dà un risultato... solo l'antivirus non mi porta niente di produttivo... per questo sono d'accordo se (entro limiti accettabili) ad es. Photoshop mi rallenta
in funzione del risultato che voglio ottenere... ma trovo meno condivisibile che a rallentare il sistema sia invece un programma il cui compito è vigilare, e non produrre qualcosa...
(continuando con le parafrasi, è come "se il servizio di sorveglianza di una azienda rallentasse i processi produttivi per fare il suo lavoro").
Faccio un esempio su McAfee:
questa è la risposta di oggi alla tentata ricezione per la mia casella @gmail.com:
"Il server ha interrotto la connessione in modo inatteso... Porta: 110, Protezione (SSL): Sì, Numero di errore: 0x800CCC0F..."
Infatti:
nelle impostazioni POP3 da parte del sistema di "protezione" è stata attuata una variazione AUTONOMA (e certo senza la mia previa autorizzazione o informazione!) "da pop.gmail.com"
in "127.0.0.1", e la porta da "995" allo standard "110": questa azione può venire solo da uno dei tools di McAfee o dal suo Firewall: infatti ciò è avvenuto nel momento esatto
in cui ho sperimentalmente disinstallato Norton e sostituito con McAfee Suite.
1. il concetto di leggerezza è dato da diversi fattori combinati tra loro:
- bilanciamento tra utilizzo di ram e velocità:
se utilizza una percentuale elevata di memoria ben venga, ma allora dev'essere velocissimo
altrettanto può essere molto lento, ma utilizzare poca RAM, consentendomi di continuare il mio lavoro senza la minima flessione nelle prestazioni
(ovvio che in questo la scelta dell'antivirus dovrà tenere conto anche delle prestazioni della mia macchina)
in questo possiamo tendenzialmente concludere che sono buoni quegli antivirus che hanno una azione costante di vigilanza molto
"discreta" con utilizzo medio/basso delle prestazioni del pc, tenendo sotto controllo tutte le possibili porte senza per questo
lavorare al massimo in continuazione, o cercare aggiornamenti ogni ora...
periodicamente può fare una scansione "quanto più approfondita ed impegnativa possibile", ed allora il resto del sistema si può (si deve!) anche fermare a sua completa disposizione...
(meglio se la periodicità e l'azione è scelta dall'utente, ovviamente, e l'azione autonoma dell'antivirus sia limitata ad un "reminder" al momento giusto...
es. di notte, come - nella parafrasi precedente - l'ispezione del servizio di sorveglianza di una azienda)...
evidente che nel momento in cui "la sentinella delle porte" individuasse un virus, allora sì che ha un senso che entri subito in azione con priorità assoluta su tutto il sistema.
- lasciare all'esperienza dell'utente molte scelte o azioni in fatto di protezione: SpamKiller non mi deve bloccare tutte le e-mail "potenzialmente pericolose" ma intervenire solo su quelle
che effettivamente sono dannose: troppo facile bloccare "tutto ciò che è sospetto, per incapacità di identificare bene ciò che è effettivamente dannoso" (ed in questo Microsoft con SP2 è
"magister di invadenza ed inefficienza")...
sarà l'utente, in base alla sua esperienza, a compiere valutazioni circa il "rischio calcolato": ad es. io posso aver bisogno di scaricare posta anche se potenzialmente pericolosa,
o addirittura scaricare messaggi che riconosco come pericolosi, chiedendo l'assistenza del mio antivirus per immunizzare il mio sistema e rendermi disponibile il contenuto del messaggio
in area isolata: nel mio caso: io lavoro con la Cina, e gran parte delle e-mails arrivano con etichetta/sottotitolo di spam (servizio del mio provider)... (in Cina il 90% dei gestori locali non
ha filtri adeguati)... MA IL CONTENUTO DI QUELLE EMAILS E' DETERMINANTE PER LA MIA ATTIVITA'.
Sappiamo bene che alcune impostazioni di default sono modificabili, ma per logica il processo dovrebbe avvenire al contrario (e comunque molte impostazioni sono fisse).
2. possono essere varie le ragioni per cui un antivirus blocca o rallenta il pc, e queste dovrebbero essere punti di partenza per il perfezionamento:
- caricamento all'avvio del sistema (opzionale ma quasi indispensabile, e per questo azzardo una richiesta di chiarimento da approfondire, qui, alla fine)
- continua ricerca via internet di aggiornamenti, cosa che forse si potrebbe risolvere settando a monte una ricerca "sincronizzata" con il produttore secondo "scadenze specifiche" (ed in questo
serve l'organizzazione logistica del produttore)
- scansioni continue, mentre potrebbe solo "vigilare" su quello che io chiamo "hole" (es. se l'antivirus vede che io ho setttato la richiesta di conferma automatica alle mie e-mails dovrà
sapere di stare più attento a quello che entra, essendo decisamente questa una "porta spalancata nel mio sistema")
- complicazione del suo meccanismo: procedimenti complicati (come ad es. quelli di Norton) significano sì "pesanti" ma non per questo per forza "efficaci"
- etc..
2. altre considerazioni:
- i programmatori dovrebbero agire di più sulla ricerca e prevenzione, che sulla mera raccolta di informazioni dagli utenti:
gli aggiornamenti continui delle librerie e degli elenchi virus basati esclusivamente sulla raccolta di informazioni (opinione che ho letto e sentito spesso, e che condivido) possono solo
significare che l'intervento degli antivirus avviene successivamente alla diffusione di possibili infezioni, e quindi in un certo senso "tardivamente"...
so anch'io che un farmaco si può inventare solo dopo che si è analizzata una patologia, ma un buon ricercatore cerca anche di prevenirne le mosse:
ed un buon programmatore dovrebbe anche aggiornarsi via via che si aggiornano tutti i principali software, considerandone tutti i nuovi possibili punti deboli, prevenendo in anticipo il lavoro
degli hackers, e non lavorare solo su acquisizione di "dati di fatto già avvenuti".
Come: non è il mio mestiere, e sono ben pagati per far bene il loro mestiere.
- le software houses dovrebbero sempre munirsi di condizioni e reti ottimali, siti web agili elinee superveloci, in modo da agevolare il download degli aggiornamenti, e gli stessi aggiornamenti
dovrebbero essere studiati per una installazione veloce...
la stessa ripartizione e regolamentazione della cadenza degli aggiornamenti è fondamentale: non si possono pubblicare venti aggiornamenti oggi e poi niente per venti giorni (se non in casi di estrema
necessità): significa che mi intasi il pc per non aver curato gli aspetti logistici della tua organizzazione (ritmi di produzione dei ricercatori, scaglionamento in base alle priorità, gestione di
immissioni con cadenza regolare)... è decisamente meglio un aggiornamento leggero e frequente che un "mattone" ogni medio termine.
Anche il fattore della gestione degli aggiornamenti e della fluidità del loro download, quindi, non sono secondari e determinano, secondo me, la qualità di un prodotto antivirus.
- dovrebbe tendenzialmente memorizzare le applicazioni più usate, riducendo il carico delle azioni su queste, e / o valutare autonomamente (questo sì, dietro conferma dell'utente) le applicazioni
tendenzialmente sicure tra le preferite, ponendole tra le esclusioni nelle routine, ed entrandovi solo nelle scansioni periodiche: ovvio che questa può solo essere una scelta dell'utente,
ma l'antivirus dovrebbe agevolare questa logica
- QUESTA MIA ULTIMA OSSERVAZIONE SARA' CERTO UNA BANALITA' (E CHIEDO SCUSA INANTICIPO SE OFFENDO LA MAGGIOR CULTURA DI CHI E' PIU' ESPERTO DI ME)...
non sono un tecnico: non sono quindi in grado di valutare il metodo, ma considero che se il software antivirus avesse "una sorta di sistema proprietario", non appoggiandosi completamente
al sistema operativo, come se fosse esso stesso una entità "parallela super partes" forse (ripeto "forse") il suo impiego hardware sarebbe costante per lo stretto necessario,
ma contemporaneamente il sistema operativo ed i programmi non sarebbero continuamente influenzati nel loro lavoro (???).
Mauro Vicariotto
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.