fracarro
22-02-2007, 18:23
Dal corriere:
MAGGIORANZA ALLARGATA - Sul fronte del centrosinistra arriva invece una disponibilità più o meno generalizzata - i primi a uscire allo scoperto sono stati i Ds, poi seguiti da Verdi e addirittura Rifondazione comunista che attraverso il ministro Paolo Ferrero fa sapere di non avere «alcuna preclusione» - a un allargamento dell'attuale maggioranza, inteso non come cooptazione di interi partiti ma di singoli esponenti dell'opposizione che dovessero rendersi disponibili a sostenere un nuovo esecutivo e un nuovo programma. «La maggioranza - ha spiegato Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria diessina - deve dare innanzitutto prova di compattezza e coesione. E su questa base credo si possa e si debba verificare se è possibile un allargamento della maggioranza ad altri singoli parlamentari. Sulla base del programma dell'Unione chiarito e rilanciato». Ma a questa ipotesi replica Forza Italia con il deputato Francesco Giro, consigliere del coordinatore del partito Sandro Bondi: «Nella Cdl non ci sono mercenari da reclutare e ogni tentativo in tale direzione è destinato a fallire. Ostinarsi a governare con uno o due voti di scarto al Senato rischia di trasformare la politica in un'autentica schifezza».
Che tristezza vedere questo ex governo andare a raccattare consensi per restare in piedi. Quale mai potrebbe essere il futuro di un governo-collage del genere? La tristezza poi di scoprire che l'ala radicale dopo la FRITTATA ieri aveva cercato di fermare Prodi per non farlo dimettere. In serata tutti erano con lui e Diliberto a gridare che era criminale riconsegnare alla destra il paese (ne deduco che Diliberto è un criminale) per poi passare a stamattina con le voci di un corteo ( domenica) del Prc per manifestare l'appoggio a Prodi. Al peggio non c'è mai fine.
Questo invece è per fare vedere quanto bene ha fatto il compagno turigliatto: (sempre dal corriere)
«CI AVETE RUBATO I SOGNI» scrive a caratteri cubitali garbo. Il «ci» resta appeso sul web ma è un pronome che si può facilmente intestare. Carlorosso si definisce «antimilitarista e filo sinistra-radicale» e si produce in una ruvida analisi politica: «Ora che adesso che sembrava che finalmente (per la prima volta!) le cose (pianissimo) stessero cambiando... restituiamo il paese a quelli là». Federica è furiosa perché «ho accettato Mastella, i teodem, i centristi...pensando che il bene comune era più importante...peccato che ci sia qualcuno, ahimè seduto tra i nostri banchi,che non la pensi cosi...che non vede il bene comune».
Si litiga sul destino da riservare al ribelle Turigliatto, il senatore piemontese che ha mandato a carte quarantotto il Professore. Incompatibile? Traditore? Capro espiatorio. È per la definizione compagno-che-sbaglia Ventu: «Io credo che il compagno Turigliatto abbia agito, magari inopportunamente, in buona fede anteponendo la coscienza alla ragion di stato».
L'imboscata dal centro e il complotto Vaticano-Usa raccoglie consensi. «Sui quotidiani ci sono articoli lunghi un km su turigliatto & co. e solo poche righe su andreotti cossiga, pininf. ecc....Ecco xké il comportamento di Turigliatto é stato stupido» sbotta Ale.
Per Jamina «l'espulsione di Turigliatto dal partito rappresenterebbe una spaccatura gravissima. Quando Rifondazione tornerà ad essere partito di massa, di lotta, di antagonismo?».
L'allargamento della maggioranza? Una risposta prova a darla Antonella 78: «IO VERAMENTE NON CE LA FACCIO CON QUESTI CENTRISTI E MODERATI DEL C.... CHE VOGLIONO CHE LE COSE RIMANGANO SEMPRE UGUALI» . Un militante che si firma iscritto stradeluso usa gli stessi accenti: «Ci facciamo accarezzare la testolina dal più "grande ministro" degli esteri della storia repubblicana, ovvero D'Alema, e allarghiamo ai "compagni" Follini o Lombardo o chiunque sia disponibile a governare pur di allontanare lo spettro berlusconi? Cosi si cambia in meglio l'Italia? E' questo il nostro progetto?».
Telegrafico Antiglobal: «Vogliamo dire la verità? Siamo dei POLLI. Ci siamo caduti, lo sapevamo e ci siamo caduti». Marco Rizzo, probabilmente un omonimo del deputato del Pdci, si esibisce in un «grazie di cuore per aver mandato tutto allo sfascio». Non mancano poi i provocatori, come Lucio Vm che commenta: «La falce e il martello sulle palle». Diavoletto 1968 non è da meno: «Quanta ipocrisia! Adesso vi stracciate le vesti perché vedete in faccia lo spettro di un nuovo quinquennio berlusconiano, ma fino a ieri molti di voi hanno giocato a fare i rivoluzionari della domenica».
Errare è umano perseverare è diabolico.
MAGGIORANZA ALLARGATA - Sul fronte del centrosinistra arriva invece una disponibilità più o meno generalizzata - i primi a uscire allo scoperto sono stati i Ds, poi seguiti da Verdi e addirittura Rifondazione comunista che attraverso il ministro Paolo Ferrero fa sapere di non avere «alcuna preclusione» - a un allargamento dell'attuale maggioranza, inteso non come cooptazione di interi partiti ma di singoli esponenti dell'opposizione che dovessero rendersi disponibili a sostenere un nuovo esecutivo e un nuovo programma. «La maggioranza - ha spiegato Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria diessina - deve dare innanzitutto prova di compattezza e coesione. E su questa base credo si possa e si debba verificare se è possibile un allargamento della maggioranza ad altri singoli parlamentari. Sulla base del programma dell'Unione chiarito e rilanciato». Ma a questa ipotesi replica Forza Italia con il deputato Francesco Giro, consigliere del coordinatore del partito Sandro Bondi: «Nella Cdl non ci sono mercenari da reclutare e ogni tentativo in tale direzione è destinato a fallire. Ostinarsi a governare con uno o due voti di scarto al Senato rischia di trasformare la politica in un'autentica schifezza».
Che tristezza vedere questo ex governo andare a raccattare consensi per restare in piedi. Quale mai potrebbe essere il futuro di un governo-collage del genere? La tristezza poi di scoprire che l'ala radicale dopo la FRITTATA ieri aveva cercato di fermare Prodi per non farlo dimettere. In serata tutti erano con lui e Diliberto a gridare che era criminale riconsegnare alla destra il paese (ne deduco che Diliberto è un criminale) per poi passare a stamattina con le voci di un corteo ( domenica) del Prc per manifestare l'appoggio a Prodi. Al peggio non c'è mai fine.
Questo invece è per fare vedere quanto bene ha fatto il compagno turigliatto: (sempre dal corriere)
«CI AVETE RUBATO I SOGNI» scrive a caratteri cubitali garbo. Il «ci» resta appeso sul web ma è un pronome che si può facilmente intestare. Carlorosso si definisce «antimilitarista e filo sinistra-radicale» e si produce in una ruvida analisi politica: «Ora che adesso che sembrava che finalmente (per la prima volta!) le cose (pianissimo) stessero cambiando... restituiamo il paese a quelli là». Federica è furiosa perché «ho accettato Mastella, i teodem, i centristi...pensando che il bene comune era più importante...peccato che ci sia qualcuno, ahimè seduto tra i nostri banchi,che non la pensi cosi...che non vede il bene comune».
Si litiga sul destino da riservare al ribelle Turigliatto, il senatore piemontese che ha mandato a carte quarantotto il Professore. Incompatibile? Traditore? Capro espiatorio. È per la definizione compagno-che-sbaglia Ventu: «Io credo che il compagno Turigliatto abbia agito, magari inopportunamente, in buona fede anteponendo la coscienza alla ragion di stato».
L'imboscata dal centro e il complotto Vaticano-Usa raccoglie consensi. «Sui quotidiani ci sono articoli lunghi un km su turigliatto & co. e solo poche righe su andreotti cossiga, pininf. ecc....Ecco xké il comportamento di Turigliatto é stato stupido» sbotta Ale.
Per Jamina «l'espulsione di Turigliatto dal partito rappresenterebbe una spaccatura gravissima. Quando Rifondazione tornerà ad essere partito di massa, di lotta, di antagonismo?».
L'allargamento della maggioranza? Una risposta prova a darla Antonella 78: «IO VERAMENTE NON CE LA FACCIO CON QUESTI CENTRISTI E MODERATI DEL C.... CHE VOGLIONO CHE LE COSE RIMANGANO SEMPRE UGUALI» . Un militante che si firma iscritto stradeluso usa gli stessi accenti: «Ci facciamo accarezzare la testolina dal più "grande ministro" degli esteri della storia repubblicana, ovvero D'Alema, e allarghiamo ai "compagni" Follini o Lombardo o chiunque sia disponibile a governare pur di allontanare lo spettro berlusconi? Cosi si cambia in meglio l'Italia? E' questo il nostro progetto?».
Telegrafico Antiglobal: «Vogliamo dire la verità? Siamo dei POLLI. Ci siamo caduti, lo sapevamo e ci siamo caduti». Marco Rizzo, probabilmente un omonimo del deputato del Pdci, si esibisce in un «grazie di cuore per aver mandato tutto allo sfascio». Non mancano poi i provocatori, come Lucio Vm che commenta: «La falce e il martello sulle palle». Diavoletto 1968 non è da meno: «Quanta ipocrisia! Adesso vi stracciate le vesti perché vedete in faccia lo spettro di un nuovo quinquennio berlusconiano, ma fino a ieri molti di voi hanno giocato a fare i rivoluzionari della domenica».
Errare è umano perseverare è diabolico.