DonaldDuck
19-02-2007, 17:34
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/02_Febbraio/18/mussi.shtml
Attacco a Fassino: «Occhetto fece le valigie con il suo 16%»
Mussi: «I Ds sono diventati forza marginale»
Il ministro «No al Partito democratico. L'alternativa è la riunificazione della sinistra». Migliavacca: «Più rispetto»
ROMA - «I Ds sono diventati un gigantesco gioco dell'oca in cui si è tornati al punto di partenza. Occhetto con il suo 16 per cento dovette fare le valigie mentre ora si celebrano i successi di un segretario che ci fa fare il 17,2 per cento». È stato durissimo l'attacco di Fabio Mussi al segretario dei Ds, Piero Fassino, durante la presentazione della mozione 'A sinistra, per il socialismo europeo', al Teatro valle di Roma. Il ministro dell'Università e della Ricerca ha messo in allerta il leader della Quercia: «Siamo diventati una forza marginale del Paese, siamo oggi un partito degli eletti. Nelle nostre sezioni si discute di più delle liste che della situazione in Medio Oriente».
SINISTRA UNITARIA - Mussi ha poi ribadito la sua opposizione alla nascita del Partito democratico. «Dobbiamo vincere il congresso, no al partito democratico e no al manifesto presentato nei giorni scorsi». L'alternativa, dice Mussi, potrebbe essere la riunificazione della sinistra. «Non è scontato - osserva il ministro - che la sinistra in Italia debba essere divisa. Se continua a essere divisa, per lei è la rovina. Si può trovare una prospettiva unitaria per i molti che vengono dalla crisi del Partito socialista e per chi viene dal Pci». Ma che può coinvolgere anche una sinistra nuova, i movimenti nati negli ultimi anni. «Le logiche di nicchia o di trincea - insiste il leader della sinistra Ds - di chi difende il proprio 2% o il 2,1% non lasceranno sopravvissuti. Bisogna rimetterci tutti in discussione e riaprire la prospettiva di un grande partito di sinistra, di ispirazione socialista».
«PIU' RISPETTO» - A Mussi risponde Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale dei Democratici di sinistra. «Il congresso dei Ds è l'occasione per un confronto libero e democratico su come costruire in Italia una grande forza riformatrice che svolga la stessa funzione politica e copra lo stesso spazio elettorale che in Europa è esercitato dai grandi partiti socialisti». «La trasformazione dell'Ulivo in un soggetto politico democratico e riformista - prosegue l'esponente della Quercia - risponde a questa esigenza: dare all'Italia quella forza riformatrice di cui ha bisogno». «Le proposte presentate da Mussi non mi pare vadano oltre un aggiustamento del quadro esistente. Quanto alle affermazioni sui risultati elettorali e sul ruolo dei Ds - sostiene Migliavacca - occorre da parte di tutti un maggiore rispetto per il lavoro svolto in questi anni. Un lavoro che dopo la sconfitta del 2001 ha visto i Ds vincere tutte le competizioni elettorali ed essere protagonisti della ricostruzione dell'Ulivo e del centrosinistra. Un lavoro che è merito di tanti - conclude - ma anche, e in primo luogo, del segretario e del gruppo dirigente dei Ds».
19 febbraio 2007
Attacco a Fassino: «Occhetto fece le valigie con il suo 16%»
Mussi: «I Ds sono diventati forza marginale»
Il ministro «No al Partito democratico. L'alternativa è la riunificazione della sinistra». Migliavacca: «Più rispetto»
ROMA - «I Ds sono diventati un gigantesco gioco dell'oca in cui si è tornati al punto di partenza. Occhetto con il suo 16 per cento dovette fare le valigie mentre ora si celebrano i successi di un segretario che ci fa fare il 17,2 per cento». È stato durissimo l'attacco di Fabio Mussi al segretario dei Ds, Piero Fassino, durante la presentazione della mozione 'A sinistra, per il socialismo europeo', al Teatro valle di Roma. Il ministro dell'Università e della Ricerca ha messo in allerta il leader della Quercia: «Siamo diventati una forza marginale del Paese, siamo oggi un partito degli eletti. Nelle nostre sezioni si discute di più delle liste che della situazione in Medio Oriente».
SINISTRA UNITARIA - Mussi ha poi ribadito la sua opposizione alla nascita del Partito democratico. «Dobbiamo vincere il congresso, no al partito democratico e no al manifesto presentato nei giorni scorsi». L'alternativa, dice Mussi, potrebbe essere la riunificazione della sinistra. «Non è scontato - osserva il ministro - che la sinistra in Italia debba essere divisa. Se continua a essere divisa, per lei è la rovina. Si può trovare una prospettiva unitaria per i molti che vengono dalla crisi del Partito socialista e per chi viene dal Pci». Ma che può coinvolgere anche una sinistra nuova, i movimenti nati negli ultimi anni. «Le logiche di nicchia o di trincea - insiste il leader della sinistra Ds - di chi difende il proprio 2% o il 2,1% non lasceranno sopravvissuti. Bisogna rimetterci tutti in discussione e riaprire la prospettiva di un grande partito di sinistra, di ispirazione socialista».
«PIU' RISPETTO» - A Mussi risponde Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale dei Democratici di sinistra. «Il congresso dei Ds è l'occasione per un confronto libero e democratico su come costruire in Italia una grande forza riformatrice che svolga la stessa funzione politica e copra lo stesso spazio elettorale che in Europa è esercitato dai grandi partiti socialisti». «La trasformazione dell'Ulivo in un soggetto politico democratico e riformista - prosegue l'esponente della Quercia - risponde a questa esigenza: dare all'Italia quella forza riformatrice di cui ha bisogno». «Le proposte presentate da Mussi non mi pare vadano oltre un aggiustamento del quadro esistente. Quanto alle affermazioni sui risultati elettorali e sul ruolo dei Ds - sostiene Migliavacca - occorre da parte di tutti un maggiore rispetto per il lavoro svolto in questi anni. Un lavoro che dopo la sconfitta del 2001 ha visto i Ds vincere tutte le competizioni elettorali ed essere protagonisti della ricostruzione dell'Ulivo e del centrosinistra. Un lavoro che è merito di tanti - conclude - ma anche, e in primo luogo, del segretario e del gruppo dirigente dei Ds».
19 febbraio 2007