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View Full Version : Valutazioni e lavoro


Composition86
14-02-2007, 11:42
Vorrei avere un po' di chiarezza sul futuro di noi studenti di facoltà scientifiche dopo la laurea, capire bene cosa ci aspetta (o non ci aspetta :D ): perdonate la confusione (che adesso è molta), ma ho notato che tutti i miei compagni di corso sono nella stessa situazione.

Sto facendo un corso di laurea triennale in fisica e come molti ho intenzione di andare avanti con il biennio specialistico.

Ho un po' di domande:
1-Quanto contano i rispettivi voti di laurea triennale e biennale?
2-Cosa si può fare dopo la triennale (a parte procedere con la biennale)?
3-Cosa succede dopo la biennale?
4-In prospettiva di lavoro, cosa si guarda delle valutazioni conseguite? Il voto di laurea, il voto (o magari semplicemente l'argomento) delle tesi o addirittura ogni singola valutazione conseguita ad ogni esame?
5-In quest'ultimo caso, le valutazioni degli esami di fisica (nel mio caso) sono privilegiate rispetto a quelle conseguite in esami quali ad esempio quelli di matematica e chimica?
E le valutazioni degli ultimi anni sono privilegiate rispetto a quelle degli esami dei primi anni?
6-Quali prospettive si aprono con valutazioni alte e quali vengono precluse con valutazioni basse?
7-Durante il corso di studi, si può avere un qualche tipo di "bonus" (ad esempio partecipare a certi stage o non so che altro) per arricchire il curriculum?

Spero di avere anche solo qualche risposta. Grazie comunque per la lettura.

|aura
14-02-2007, 16:25
Nel mondo del lavor iol voto conta marginalmente, ovvio che specie senza esperienza un bel voto è meglio di uno tirato dietro...
La tesi meglio se sperimentale, anche se è più lunga in genere...
Se nel frattempo riuscite a fare qualche stage o simili è molto buono...
Tutta esperienza..
Non credo che qualcuno andrà mai a guardarvi i singoli esami.

yorkeiser
14-02-2007, 16:53
1 - Per la prima assunzione qualcosa, poi più nulla
2 - Dipende a cosa aspiri; fermarti alla triennale non dico che ti preclude, ma certamente ti rende molto più difficili certi tipi di carriere. Anche la biennale, se è per questo, ti preclude alcune assunzioni, verso il basso naturalmente. Sta a te decidere cosa vuoi fare
3 - Entri finalmente nel mondo della disoccupazione :) Scherzo :Prrr:
4 - Guardano in primis quello che sai effettivamente fare; al secondo posto quanti anni hai; al quarto quanto entusiasmo (e quindi voglia di sbatterti) hai; al quarto il voto di laurea
5 - Nessuno ti chiederà mai se hai preso 30 a fisica piuttosto che nell'esame di taglio e cucito
6 - Con voti alti è più semplice trovare all'inizio, ma ti ripeto, dopo vale solo quello che hai in zucca
7 - Più cose riesci a fare (stage, lavori part-time) più il tuo cv sarà ricco quando cercherai il primo lavoro e, di conseguenza, sarà più facile ottenere la prima assunzione

Composition86
14-02-2007, 17:34
Grazie ad entrambi per le risposte! Sinceramente immaginavo una situazione molto ma molto diversa, però meglio così. Grazie ancora.

|aura
14-02-2007, 17:35
e sarebbe?

Composition86
14-02-2007, 21:40
Semplicemente che ai voti fosse data estremamente più importanza, che non contasse solo avere la laurea (in altre parole che la laurea valesse poco senza voti alti).

Espinado
14-02-2007, 22:23
welcome to the real world! :p

(in realta' se rimani in quello accademico il voto gioca ancora un ruolo primario)