gretas
10-02-2007, 20:53
Milano - E' iniziato, davanti alla terza corte d'appello, il processo contro il senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri accusato, con Vincenzo Virga, di tentata estorsione, in relazione alle modalita' di sponsorizzazione della Pallacanestro Trapani, ad opera di una societa' produttrice di birra.
In primo grado i due imputati erano stati ritenuti colpevoli e condannati a due anni di reclusione con obbligo di risarcimento morale a Vincenzo Garraffa, il presidente della Pallacanestro Trapani costituito parte civile con il patrocinio dell'avvocato Roberto Culicchia.
Oggi il giudice Francesca Manca ha svolto la relazione, e a difendere il senatore c'erano gli avvocati Corso Bovio e Daria Pesce, che hanno fatto richiesta per l'acquisizione di nuove prove.
Il parere sulle eccezioni preliminari sarà dato dal sostituto procuratore generale Isabella Pugliese il 23 marzo prossimo, quando il processo riprenderà per poi riaggiornarsi di nuovo il 26 dello stesso mese.
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Procedimenti giudiziari cbe rigurdano Dell'Utri
False fatture e frode fiscale È stato condannato in via definitiva a Torino, a due anni e tre mesi di reclusione (patteggiando la pena ed usufruendo dello sconto di pena pari ad un terzo) per false fatture e frode fiscale.
Tentata estorsione
È stato condannato in primo grado a Milano a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di Vincenzo Garraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga (trapanese anche lui).
Concorso esterno in associazione mafiosa
Le indagini iniziano nel 1994 con le prime rivelazioni che confluiscono nel fascicolo 6031/94 della Procura di Palermo.
Il 9 maggio 1997 il gip di Palermo rinvia a giudizio Dell'Utri, e il processo inizia il 5 novembre dello stesso anno.
In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo, ha condannato Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.
Nel testo che motiva la sentenza si legge:
«La pluralità dell'attività posta in essere da Dell'Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale è stata, tra l'altro offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici. »
Calunnia pluriaggravata
È stato imputato,e successivamente assolto, a Palermo per calunnia aggravata ai danni di alcuni pentiti. Secondo l'accusa avrebbe organizzato un complotto con dei falsi pentiti per screditare dei veri pentiti che accusavano lui ed altri imputati. Per questa accusa, il gip di Palermo dispose l'arresto di Dell'Utri nel 1999, ma il Parlamento lo bloccò.
Il giudici della quinta sezione di palermo hanno assolto Marcello Dell'Utri, 'per non avere commesso il fatto' in base all'art. 530, secondo comma del codice di procedura penale, dall'accusa di calunnia aggravata, era stato accusato di aver organizzato una combine con alcuni pentiti, per screditare tre collaboratori di giustizia che lo accusavano nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Era stato condannato in primo grado a 9 anni.
La Procura aveva chiesto una condanna di 7 anni.
http://a.marsala.it/index.php?mod=page&nw=3:2:02:2007:885
In primo grado i due imputati erano stati ritenuti colpevoli e condannati a due anni di reclusione con obbligo di risarcimento morale a Vincenzo Garraffa, il presidente della Pallacanestro Trapani costituito parte civile con il patrocinio dell'avvocato Roberto Culicchia.
Oggi il giudice Francesca Manca ha svolto la relazione, e a difendere il senatore c'erano gli avvocati Corso Bovio e Daria Pesce, che hanno fatto richiesta per l'acquisizione di nuove prove.
Il parere sulle eccezioni preliminari sarà dato dal sostituto procuratore generale Isabella Pugliese il 23 marzo prossimo, quando il processo riprenderà per poi riaggiornarsi di nuovo il 26 dello stesso mese.
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Procedimenti giudiziari cbe rigurdano Dell'Utri
False fatture e frode fiscale È stato condannato in via definitiva a Torino, a due anni e tre mesi di reclusione (patteggiando la pena ed usufruendo dello sconto di pena pari ad un terzo) per false fatture e frode fiscale.
Tentata estorsione
È stato condannato in primo grado a Milano a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di Vincenzo Garraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga (trapanese anche lui).
Concorso esterno in associazione mafiosa
Le indagini iniziano nel 1994 con le prime rivelazioni che confluiscono nel fascicolo 6031/94 della Procura di Palermo.
Il 9 maggio 1997 il gip di Palermo rinvia a giudizio Dell'Utri, e il processo inizia il 5 novembre dello stesso anno.
In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo, ha condannato Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.
Nel testo che motiva la sentenza si legge:
«La pluralità dell'attività posta in essere da Dell'Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale è stata, tra l'altro offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici. »
Calunnia pluriaggravata
È stato imputato,e successivamente assolto, a Palermo per calunnia aggravata ai danni di alcuni pentiti. Secondo l'accusa avrebbe organizzato un complotto con dei falsi pentiti per screditare dei veri pentiti che accusavano lui ed altri imputati. Per questa accusa, il gip di Palermo dispose l'arresto di Dell'Utri nel 1999, ma il Parlamento lo bloccò.
Il giudici della quinta sezione di palermo hanno assolto Marcello Dell'Utri, 'per non avere commesso il fatto' in base all'art. 530, secondo comma del codice di procedura penale, dall'accusa di calunnia aggravata, era stato accusato di aver organizzato una combine con alcuni pentiti, per screditare tre collaboratori di giustizia che lo accusavano nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Era stato condannato in primo grado a 9 anni.
La Procura aveva chiesto una condanna di 7 anni.
http://a.marsala.it/index.php?mod=page&nw=3:2:02:2007:885