http://www.imgpress.it/notizia.asp?...629&idsezione=4
Bilancia niente incarichi???
Provenzano??? :oink:
Mi sa che hai sbagliato a mettere il link, credo sia questo giusto?
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=23629&idsezione=4
MARCELLO DELL'UTRI SARÀ CHIAMATO ALLA DIREZIONE ARTISTICA DEL TEATRO LIRICO DI MILANO
Marcello Dell'Utri - Forza Italia (08/02/2007) - Il senatore di Forza Italia, Marcello Dell'Utri, classe 1941, palermitano, laureato in legge, sara' il prossimo direttore artistico del Teatro Lirico di Milano chiuso dal 1988. A chiamarlo a dirigere il prestigioso Teatro Comunale e' stato il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, la quale si e' scontrata anche con Vittorio Sgarbi assessore alla Cultura pur di imporre il nome di Dell'Utri. Sgarbi ha dichiarato che mettere Dell'Utri a dirigere il Lirico e' come chiamare Fassino o D'Alema, piu' o meno la stessa cosa. Le opposizioni sono insorte, ma Dell'Utri gode della fiducia del Cavalier Silvio Berlusconi che ha conosciuto proprio qui a Milano nella Facolta' di Giurisprudenza alla Statale e di cui e' stato il segretario fin dai tempi dell'Universita'. E, quindi, dopo i lavori di restauro che partiranno il 22 marzo, Dell'Utri dirigera' il Lirico. Costo complessivo dei restauri: 20 milioni di euro.
Il Teatro Lirico e' a pochi metri dal Duomo in Via Larga n. 14, ed e' il luogo in cui la bravissima Milva recito' sotto la regia di Strehler "L'opera da tre soldi" di Brecht che l'ha resa tanto popolare e famosa in tutto il mondo. Il Lirico, gia' Teatro alla Canobbiana fu inaugurato nel 1779, sorse sull'area delle Scuole Canobbiane, nella contrada omonima, su disegno del Piermarini. Data la vicinanza al Palazzo Ducale, avrebbe dovuto essere il primo teatro di Milano: diventerà invece il teatro piccolo della citta, restando la Scala (1776-8) il teatro grande, opere entrambe del Piermarini divenuti poi modelli per tanti teatri italiani. Nel 1894 il "Teatro alla Canobbiana" passò alla societa Sonzogno, che lo trasformò nel Teatro Lirico. A seguito dell'incendio del 1938, il teatro venne demolito, ricostruito con architettura moderna e ampliato. E' una delle sale più capienti e per questo utilizzato anche per concerti e manifestazioni culturali. La sua attività prevalente e' costituita da: Teatro di prosa; balletti; Opera lirica; Musical; Concerti. senza contare che ha una capienza di 1.600 posti a sedere. Certo che al senatore Dell'Utri gli interessi e gli impegni non mancano. E' parlamentare europeo e italiano, fa parte del Consiglio d'Europa, dirige il settimanale il Domenicale, il mensile Vincere, dirige la Biblioteca del Senato, e' Responsabile del Dipartimento Cultura di Forza Italia, e si occupa attivamente dei Circoli di Forza Italia, associazione che ha fondato nel 1993 con l'amico di una vita Silvio Berlusconi. Qualche peccatuccio veniale il Nostro, pero', ce l'ha. Per esempio conosce Vittorio Mangano e Gaetano Cinà collegati a Cosa Nostra, ma della cui attivita' criminosa giura di non sapere nulla. E la prudenza e la cautela senatore dove le ha messe? Ma vediamo la sua ascesa folgorante come prende il largo. Nel 1970 inizia a lavorare per la Cassa di Risparmio delle province siciliane a Catania e l'anno seguente viene trasferito alla filiale di Belmonte Mezzagno. Dopo due anni 1973 viene promosso alla direzione generale della Sicilcassa a Palermo, servizio di credito agrario. L'anno seguente 1974 torna a Milano per lavorare presso l'Edilnord Spa, su richiesta di Silvio Berlusconi, segue inoltre i lavori di ristrutturazione della villa di Arcore, dopo che Berlusconi l'ha acquistata ad un prezzo di favore dalla marchesina Annamaria Casati Stampa (di cui Cesare Previti era il tutore legale). Il 7 luglio porta nella Villa di Arcore Vittorio Mangano che viene assunto da Berlusconi nel ruolo di stalliere. Mangano è un giovane mafioso, divenuto successivamente esponente di spicco del clan di Porta Nuova a Palermo, e in quel periodo ha già a suo carico tre arresti e varie denunce e condanne, nonché una diffida risalente al 1967 come "persona pericolosa". Dopo l'arresto di Mangano sia Berlusconi che Dell'Utri hanno dichiarato ai carabinieri di non essere a conoscenza delle sue attività criminali. Nel 1977 si dimette da Edilnord Spa e viene assunto alla Inim di Rapisarda, che ha relazioni con personalità di spicco della mafia quali Ciancimino e i Cuntrera-Caruana.
Diventa poi amministratore delegato della Bresciano Costruzioni, che dopo pochi anni va in bancarotta fraudolenta. Nel 1980 la Criminalpol di Milano, nell'ambito di un'indagine di droga, intercetta una telefonata tra Mangano e Dell'Utri. In questa telefonata, divenuta celebre, Mangano parla di un "cavallo" e propone a Dell'Utri di entrare nell'affare. Il defunto giudice Borsellino affermò a riguardo in un'intervista: "Sì, tra l'altro questa tesi dei cavalli - che vogliono dire droga - è una tesi che fu avanzata alla nostra ordinanza istruttoria e che poi fu accolta al dibattimento, tanto è che Mangano fu condannato al dibattimento del maxi processo per traffico di droga". Il 19 aprile dello stesso anno è a Londra, dove partecipa al matrimonio di Jimmy Fauci, boss mafioso. Nel 1982 inizia come dirigente la sua attività in Publitalia '80, la società per la raccolta pubblicitaria della Fininvest, di cui diventa Presidente e Amministratore Delegato. Un anno dopo (1983), nell'ambito di un blitz di arresti compiuti a Milano contro la mafia dei casinò, viene trovato nella residenza del boss mafioso catanese Gaetano Corallo. Nel 1984 viene promosso ad amministratore delegato del gruppo Fininvest. Nel 1992 (gennaio-febbraio) Vincenzo Garraffa, ex senatore del Partito Repubblicano Italiano e presidente della Pallacanestro Trapani, riceve la visita del boss trapanese Vincenzo Virga (poi latitante e condannato per omicidio oggi in carcere): "Mi manda Dell'Utri", dice il boss venuto a riscuotere un presunto credito in nero preteso da Dell'Utri. L'episodio, denunciato da Garraffa, è stato accertato dal tribunale di Milano, che nel maggio 2004 ha condannato Dell'Utri e Virga a 2 anni per tentata estorsione. Nel 1993 fonda Forza Italia insieme a Silvio Berlusconi. Nel 1996 è deputato al Parlamento nazionale, dal 1999 è parlamentare europeo e nelle elezioni politiche del 2001 viene eletto (nel collegio 1 di Milano) Senatore della Repubblica. Nel 1995 viene arrestato a Torino con l'accusa di aver inquinato le prove nell'inchiesta sui fondi neri di Publitalia. Nell'aprile 1996, mentre è imputato a Torino per false fatture e frode fiscale e indagato a Palermo per Mafia, Dell'Utri diventa deputato di Forza Italia in Parlamento.
È presidente della "Fondazione Biblioteca di via Senato". Nel 1999 fonda la rete nazionale di associazioni culturali Il Circolo, che vuole essere un'area di libero scambio del pensiero liberale, e che conta oggi su 210 circoli costituiti, di cui 60 da giovani. Nel 1999 viene condannato definitivamente - sentenza passata in giudicato - per frode fiscale e false fatture con una pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione. Nello stesso anno viene eletto parlamentare europeo e nel 2001 Senatore della Repubblica. Come senatore ha ricoperto, tra le altre, la carica di membro della Commissione per la Biblioteca del Senato.
È attualmente sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa, reato per il quale ha subito una condanna non definitiva (in primo grado) a 9 anni di reclusione presso il tribunale di Palermo nel 2004. 09/10/2006 è assolto dal tribunale di Palermo dall'accusa di calunnia aggravata nei confronti dei pentiti che lo avevano accusato. Permane ancora la condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, per la quale è tuttora in corso il giudizio d'appello. Una cosa è certa. Dell'Utri sa coniugare molto bene politica, cultura e affari come testimoniano i suoi moltlepici interessi. E la Direzione artistica del Teatro Lirico di Milano affidata a lui c'entra come i cavoli a merenda. Ma donna Letizia risponde al Cavaliere che vuole accontentare i capricci di un amico e di un collaboratore, persona sicuramente affidabile, che conosce mille segreti e che soprattutto sa mantenerli. Poi, se ha conosciuto qualche mafioso, non è la morte di nessuno. Perche' vi indignate, perchè vi stracciate le vesti? Smettetela di accanirvi inutilmente. Lui, in fondo, non sapeva che aderissero a Cosa Nostra. Si occupava della scuola siciliana, di Dante e della sua Commedia, e, ora che vive tra Milano e Como, di Alessandro Manzoni e dei suoi Promessi Sposi.
Alberto Giannino
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Il mio commmento è che.... penso che se dell'utri non fosse stato amico di Silvio non sarebbe stato scelto come direttore.
Anche perchè come dice Sgarbi, per una volta son d'accordo con lui, non c'entra proprio una cippa.
Peraltro... anche se la sua condanna è in primo grado dio mio, troviamo qualcuno un pochino più affidabile che è meglio.
Sgarbi ha però omesso di dire che è peggio che se fosse stato chiamato D'Alema o Fassino, perchè non risulta che nessuno dei due sia un mafioso, a differenza del fondatore di Forza Italia. Il cachet si sa?
Sgarbi ha però omesso di dire che è peggio che se fosse stato chiamato D'Alema o Fassino, perchè non risulta che nessuno dei due sia un mafioso, a differenza del fondatore di Forza Italia. Il cachet si sa?
Ovvio....
Una condanna, anche se in primo grado,a nove anni per mafia è estremamente grave e dovrebbe precludere già dal fare politica, figuriamoci dirigere un importante teatro :rolleyes: :muro:
dantes76
10-02-2007, 11:07
su', su', tutti al nord andate, tutti gli "amici" al nord :D
sempreio
10-02-2007, 11:18
su', su', tutti al nord andate, tutti gli "amici" al nord :D
in europa siamo tutti un pò mafiosi
dantes76
10-02-2007, 11:43
in europa siamo tutti un pò mafiosi
siamo? no caro, ognuno parla per se..
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