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View Full Version : una piccola perla su Cuffaro


momo-racing
09-02-2007, 14:29
trovata su youtube, ovviamente si rifà a parecchi anni orsono.

http://www.youtube.com/watch?v=F5MZmJLMQ9Y

e questo è presidente della regione sicilia.

sider
09-02-2007, 14:48
Che persone possono votare per un personaggio simile?

radiovoice
09-02-2007, 14:49
incredibile...
meditate siciliani... :muro:

gretas
10-02-2007, 02:04
Nel DVD di 118 minuti, un film che pone pesanti interrogativi sull'oscuro intreccio tra Cosa Nostra e la politica e documenta una nuova stagione del potere. "La mafia è bianca" racconta i cambiamenti dell'organizzazione criminale sotto la guida del superlatitante Bernardo Provenzano. Nel libro una ricostruzione minuziosa delle inchieste che la Procura di Palermo sta conducendo sugli intrecci tra mafia e politica in Sicilia. Sullo sfondo dell'intera vicenda, la figura di un convitato di pietra: Bernardo Provenzano, il "capo dei capi", latitante da quarantatré anni.

gretas
10-02-2007, 02:22
L'incredibile storia del presidente della Regione Sicilia. E della nuova «borghesia mafiosa» di Cosa nostra a Palermo

Totò Cuffaro e Bernardo Provenzano

C’è, nel Paese chiamato Italia, un’incredibile vicenda di politica e di mafia che molti conoscono, ma di cui nessuno parla. Una storia i cui singoli elementi sono noti, ma il risultato finale è invisibile. Una vicenda inesistente. La tv non ne parla. I giornali raccontano, in breve, di tanto in tanto, qualche passaggio, ma la trama complessiva resta sconosciuta.
E allora bisogna raccontarla, questa storia. Accade in Sicilia, nei palazzi del potere, della politica, dell’imprenditoria. E ha per protagonisti il politico più amato e votato dell’isola, Totò Cuffaro da Raffadali, e l’imprenditore più ricco e influente di Sicilia, Michele Aiello da Bagheria. Comprimari, in questa storia dove un ruolo centrale è giocato da Cosa nostra, non sono picciotti, pecorari, killer, ma stimati medici, irreprensibili professionisti: borghesia mafiosa, mai come oggi visibile nella trama sociale e criminale della Sicilia.
Questa, è chiaro, è una storia siciliana. Ma pone, come vedremo, un grosso problema anche alla politica nazionale: perché Totò Cuffaro, presidente della Regione e numero uno dell’Udc nell’isola, è l’azionista di maggioranza del partito di Casini, Follini e Buttiglione, che senza i voti raccolti in Sicilia da Cuffaro non potrebbero, a Roma, stare seduti dove sono. D’altra parte, qui è in corso una competizione durissima, come vedremo, tra Udc e Forza Italia, in lotta tra loro per conquistare il centro – in tutti i sensi – della scena politica.
Ma procediamo con ordine: questa storia, come tutte le storie siciliane, è complicata, dunque per non perdersi è necessario innanzitutto conoscerne personaggi e interpreti. Cuffaro e Aiello, protagonisti assoluti, li abbiamo già introdotti sulla scena. Il primo è un medico radiologo diventato politico straripante e infine presidente della Regione, dopo aver dimostrato sul campo di essere una macchina acchiappavoti, abilissimo a costruire consenso, tanto da aver saputo creare dal nulla, appunto, l’Udc, che qui è forte come in nessun’altra parte d’Italia (ha un quarto delle tessere e otto deputati su quaranta nazionali).
Al Nord è arrivata solo la leggenda di Totò Vasa-Vasa (Bacia-Bacia), per via dell’incredibile numero di mani che riesce a stringere e di baci che riesce a regalare nei suoi viaggi in giro per la Sicilia. Meno noto è un altro dei suoi soprannomi, “cioccolatino” (così veniva chiamato in vecchie intercettazioni telefoniche). E ancor meno conosciuta è la leggendaria dote delle sue agende, in cui sono memorizzati migliaia di nomi, e la sua mostruosa capacità di conoscere persone, incontrare gente, ricordare volti e nomi: per tutti ha la parola giusta, per ciascuno il saluto personalizzato, il ricordo preciso, la promessa da mantenere. Migliaia di richieste, grandi o minute, gli arrivano, personalmente o attraverso la sua segreteria. A tutte risponde, esaudendo le preghiere e dispensando miracoli.

Puffaro il kamikaze. L’ultimo miracolo l’ha fatto al Vinitaly di Verona, poche settimane fa: ha presentato due vini, “Euno” e “Pluzia”. Il primo è un nero d’Avola, il secondo un blend di grillo e chardonnay. Per la cronaca, Euno è un siciliano che nel secondo secolo avanti Cristo difese gli schiavi, per questo finì processato, ma fu infine dagli schiavi stessi proclamato re.
Il pubblico della tv lo vide per la prima volta nel 1993, durante una tesissima puntata di Samarcanda in cui Michele Santoro aveva voluto raccontare, in diretta da un teatro palermitano, le vicende di Calogero Mannino, boss democristiano accusato di essere sceso a patti con Cosa nostra. D’improvviso, irruppe sulla scena un ometto rotondo che, contro tutto e tutti, difese strillando il leader dc. Quell’ometto era Totò Cuffaro, allora sconosciuto collaboratore di Mannino. Dopo quell’azione kamikaze, l’ometto fu irriso e per lungo tempo chiamato Puffaro. Ma è stato sufficiente aspettare qualche anno e la ruota della storia lo ha riportato alla ribalta. E in posizione di primo piano, questa volta: era lui, ormai, il leader dell’eterna Dc targata Udc.
Sempre al governo: Totò Vasa-Vasa, diventato assessore regionale all’Agricoltura, era come la Terra nel sistema tolemaico, le maggioranze cambiavano, al centrodestra seguiva il centrosinistra e poi ancora il centrodestra, ma lui era sempre al suo posto, eterno assessore con ogni maggioranza. Fino al 2001, quando il voto popolare con un milione e mezzo di suffragi lo incorona “governatore” della Sicilia.
Cuffaro continua a controllare l’azienda di famiglia, una delle più grandi imprese siciliane di autolinee. Con ciò dà origine, in verità, a un piccolo conflitto d’interessi: con una mano elargisce, come presidente della Regione, finanziamenti ai trasportatori privati (una lobby potente che intasca denaro pubblico per 300 miliardi di lire l’anno); con l’altra incassa quei finanziamenti e li mette nella sua tasca d’imprenditore. Ma chi sta a guardare un conflitto d’interessi per qualche rete d’autobus, nell’Italia delle reti televisive?
Totò, comunque, è soprattutto medico. Questo gli è stato utilissimo anche in politica: quante persone, da medico, ha incontrato, assistito, consolato, indirizzato, aiutato... Per tutti una ricetta, un consiglio, una raccomandazione. Quanti amici si è fatto, Totò, grazie al camice bianco, quanti voti si è conquistato. Ma il settore della sanità si presta a interventi anche più remunerativi. Un vecchio amico di partito, Salvatore Lanzalaco, con lui nella segreteria politica dell’onorevole Mannino, ha raccontato che già dalla fine degli anni Ottanta il giovane Cuffaro era, per conto di Mannino, il grande manovratore dei concorsi ospedalieri, lo specialista nella distribuzione di incarichi a medici e primari e di posti di lavoro in ospedali e Asl. Era lui – sempre secondo Lanzalaco – che determinava i membri delle commissioni di concorso, riuscendo così a “sistemare” da 2.000 a 2.500 tra medici e paramedici.
Lui nega, smussa, minimizza. Ammette, è vero, di aver ricevuto almeno 200 medici, nel 2001, accorsi a farsi segnalare per un concorso con in palio sei posti di assistente medico. Ma giura di avere sempre ascoltato tutti, senza aver mai fatto niente per nessuno (e come mai allora in tanti continuavano ad andare da lui?).

Aiello ne ha fatte di strade. Ha a che fare con la sanità anche il secondo protagonista di questa storia, Michele Aiello. Re delle cliniche siciliane, scrivono i giornali, proprietario di strutture mediche d’eccellenza, nel 2000 risulta essere il maggior contribuente della Sicilia: vuol dire che, se non è effettivamente il più ricco, è almeno quello che nell’isola deve dichiarare il reddito più alto (2.899.446 euro quattro anni fa), visto che le sue entrate in gran parte provengono dai finanziamenti pubblici, della Regione, per la sanità.
Aiello ha però una lunga storia alle spalle. Ingegnere, è titolare di un gran numero di società che si occupano di movimento terra, edilizia, servizi, forniture di materiali per ufficio, oltre che di sanità, oggi il suo core business. Ma ha cominciato, a metà degli anni Ottanta, costruendo strade interpoderali. In questo campo la sua Straedil srl diventa rapidamente quasi monopolistica. Dieci anni dopo si butta nel business della salute. Nel 1996 rileva la Diagnostica per immagini srl, che poi diventa la Villa Santa Teresa di Bagheria. L’espansione è rapida: dalla diagnosi clinica alla terapia, dalla degenza alla riabilitazione.
Per un giorno è socio anche di Cuffaro, o meglio di sua moglie, Giacoma Chiarelli, che aveva una quota del Laboratorio Diagnostica Ormonale. Il 29 luglio 1997, infatti, Aiello entra nella società e sottoscrive l’aumento di capitale. I vecchi soci, tra cui Giacoma Vasa-Vasa, non seguono l’esempio e se ne vanno. Il Laboratorio diventa così di Aiello.
I guai per l’impresario di strade diventato re della sanità arrivano nel 2003. Di un certo Aiello in rapporti con Cosa nostra si era già sentito parlare a metà degli anni Novanta. Su un “pizzino”, un biglietto proveniente da Provenzano e caduto nelle mani degli sbirri nel 1994, era scritto: “Ditta Aiello: deve fare lavoro strada interpoderale a Bubudello. Lago di Pergusa Enna. Ditta Aiello deve fare lavoro strada interpoderale al Bivio Catena Piazza Armerina”. Ma è Nino Giuffré, l’ultimo dei “pentiti”, a far chiudere il cerchio: l’Aiello vicino a Bernardo Provenzano, con il suo assenso costruttore di strade prima e re della sanità poi, è proprio l’ingegnere di Bagheria. Arrestato il 5 novembre 2003, con l’accusa di essere un imprenditore a disposizione di Cosa nostra.

Il tariffario segreto. Destino comune, quello di Aiello e quello di Cuffaro: sono due uomini di successo del settore sanitario. Potevano non incontrarsi? Si conoscono, si parlano, si consultano, si vedono. Ma dalla primavera 2003, quando decollano le indagini su di loro, smettono di comunicare. Evidentemente sanno dell’inchiesta. Hanno un incontro diretto, ma con accorgimenti tali che sembra uscito da un film di spie. Avviene alle 18 del 31 ottobre 2003, cinque giorni prima dell’arresto di Aiello. Niente contatti diretti tra i due. Nessuna telefonata. Intermediari per fissare l’appuntamento. Luogo scelto: una boutique di Bagheria, Bertini Uomo. Cuffaro, per non avere testimoni, addirittura semina la scorta. E infine, eccolo di fronte ad Aiello. Di che cosa parlano? L’ingegnere, dopo l’arresto, lo confessa: “Quel giorno parlammo del tariffario regionale della sanità che a me interessava per i rimborsi delle prestazioni delle mie strutture, ma discutemmo anche delle indagini in corso”.
Sì, perché entrambi sanno che i carabinieri sono sulle loro tracce: hanno notizie di prima mano e una squadretta di spioni che li tiene ben informati. Cuffaro, nel suo interrogatorio del 9 febbraio 2004, non può non ammettere l’incontro, ma cerca di limitare i danni: “Non abbiamo parlato di indagini, ma solo del tariffario”. Quella del tariffario della sanità è una bella grana, in Sicilia. Mettete due cordate imprenditoriali in competizione tra loro: Aiello da una parte, Guido Filosto dall’altra. Mettete, alle loro spalle, due diversi sostegni politici: l’Udc di Cuffaro dietro Aiello, Forza Italia e l’assessore Ettore Cittadini dietro Filosto. Mettete che, comunque, è la Regione che paga sempre. Otterrete uno scontro epico, in cui diventa determinante il tariffario dei rimborsi regionali: se si pagano meglio gli interventi sofisticati, incassano di più le strutture d’eccellenza di Aiello; se si privilegiano le prestazioni medie, cresce il guadagno di Filosto. In casa di Aiello è stata sequestrata una bozza del tariffario regionale, ancora segreto, con sottolineate in blu le parti più “delicate”. Ma mentre lo scontro era ancora in corso, sono arrivati i carabinieri.
Ora la contesa continua sul piano politico: Forza Italia ha fatto il pieno di voti in Sicilia, ma l’Udc di Cuffaro continua a erodere consensi, e proprio nel bacino da cui attinge anche Forza Italia. La vocazione dell’Udc, in fondo, è quella di rendere inutile il partito di Berlusconi, di sostituirsi a Forza Italia, di conquistarne gli interlocutori (di ogni tipo), di riconquistare infine il ruolo che fu della Dc. Come finirà? A chi gioveranno le indagini in corso? Lo sapremo il 13 giugno.

La squadretta di spioni. Per difendersi da eventuali indagini, Aiello aveva a disposizione una squadretta di spioni che lo informavano in tempo reale sulle inchieste, sulle intercettazioni, sulle microspie. Ne facevano parte il maresciallo dei carabinieri Giorgio Riolo, il maresciallo della Dia Giuseppe Ciuro, l’ex carabiniere passato alla politica (nell’Udc, naturalmente) Antonio Borzacchelli. Aiello per mesi non parla mai ai telefoni della sua clinica di Bagheria (sa che sono intercettati). A chi lo chiama fa dire che non c’è. Poi, appena viene sospeso il servizio d’intercettazione, si attacca al telefono e parla, parla, parla. Che qualcosa non quadri appare chiaro anche al tenente colonnello dei carabinieri che sta conducendo le indagini, Giammarco Sottili, che poi, con vezzo classico, titolerà il suo rapporto “Timeo Danaos”: “Temo i Greci, anche quando portano doni”, scriveva Virgilio. Il dono in questione era un grande cavallo di legno; e cavalli di Troia erano le talpe che scavavano tra investigatori e magistrati del palazzo di giustizia di Palermo per poi riferire ad Aiello. Avevano organizzato una rete telefonica parallela e segreta, per evitare le intercettazioni. Ma Sottili la scopre e scopre così il gioco delle talpe. Ciuro e Riolo vengono arrestati insieme ad Aiello.
Le notizie più delicate, però, arrivano al re delle cliniche da una fonte diversa, più informata: una supertalpa. Chi è? Secondo i magistrati è Totò Cuffaro in persona. È lui ad avvertire Aiello e i suoi coimputati degli snodi più delicati, dei passaggi più critici dell’indagine: “Cuffaro mi disse”, “L’ho saputo da Totò”, ripetono i protagonisti di questa storia. E le fonti del “governatore” non sono le talpine palermitane, ma semmai una qualche talpona romana. Finora senza volto.

Borghesia mafiosa. I guai di Cuffaro precedono quelli di Aiello. Cominciano nel 2001, quando due magistrati di Palermo determinati e intelligenti, Nino Di Matteo e Gaetano Paci, mettono sotto indagine un gruppo di professionisti palermitani. La loro attenzione è catturata dapprima da un medico quarantenne: Mimmo Miceli, ex assessore alla Sanità a Palermo, uomo di fiducia di Cuffaro, da questi posto al vertice della Multiservizi, la società che svolge le manutenzioni per il Comune di Palermo ed è uno dei serbatoi di consenso dell’Udc.
Miceli, secondo i magistrati, era in stretti rapporti con Giuseppe Guttadauro detto Peppino, ex primario dell’ospedale civico di Palermo. Oggi Guttadauro, come medico, è in pensione, ma resta in attività – sempre secondo i magistrati – come mafioso: boss di Brancaccio, già condannato in passato per la sua affiliazione a Cosa nostra, è lo sponsor di Miceli alle elezioni regionali del 2001. Miceli non riesce a essere eletto, ma diventa il braccio operativo di Guttadauro dentro l’amministrazione comunale e la politica. “Berlusconi, se vuole risolvere i suoi problemi, ci deve risolvere pure quelli nostri”, dice Guttadauro, intercettato dai carabinieri.
Nel mirino di Di Matteo e Paci entra anche un mafioso di Altofonte residente a Milano e a Milano in contatto con Marcello Dell’Utri: Salvatore Aragona, anch’egli medico, grande amico di Guttadauro, già condannato a nove anni per favoreggiamento di Giovanni Brusca, l’uomo che azionò il telecomando contro Giovanni Falcone.
Borghesia mafiosa, gente colta, rispettati professionisti. Ben inseriti in quell’area grigia che collega Cosa nostra con la società, gli affari, la politica. Guttadauro, Aragona e Miceli vengono arrestati il 26 giugno 2003. Hanno tutti una cosa in comune: stretti rapporti con Totò Cuffaro. E Miceli, il pupillo di Guttadauro, che lo aveva sostenuto in campagna elettorale, era il tramite tra i mafiosi e Vasa-Vasa. Scatta così il primo avviso di garanzia inviato al presidente della Regione: per concorso esterno in associazione mafiosa. Totò era stato eletto “governatore” da meno di tre settimane e già andava a incontrare all’hotel Excelsior di Palermo, il 30 luglio 2001, Miceli e il cognato di Peppino Guttadauro, Vincenzo Greco, anch’egli medico, già condannato nel 1996 per avere curato il killer di padre Pino Puglisi. Peccato che le telecamere dei carabinieri abbiano ripreso tutto. Le microspie, poi, registrano Peppino che spiega alla moglie Gisella: “Ogni volta che ci andiamo ci devono mettere il tappeto, devono stare affacciati al finestrone e dire: stanno venendo. Perché quando tu fai a uno una campagna elettorale, e gliela fai per davvero, non è che poi si babbulia”. Non si scherza con il boss che ti ha fatto eleggere.
Dopo aver individuato i rapporti tra Totò, Mimmo e Peppino, i magistrati si dedicano alle indagini su Aiello, sul suo collaboratore Aldo Carcione, sulle talpine e sulle talpone. Altri uomini dell’Udc finiscono sotto inchiesta: accanto a Miceli e Borzacchelli, capita al deputato nazionale Francesco Saverio Romano, uomo di collegamento tra Cuffaro e Roma; all’ex consigliere provinciale Antonino Cosimo D’Amico, candidato di Provenzano alle regionali del 2001 (“I picciotti di Bagheria hanno u piaciri di portare questo signore”, aveva detto Binnu a Giuffré, consegnandogli i “santini” elettorali da diffondere); a Bartolo Pellegrino, assessore di Cuffaro, che a pranzo con un boss malediva – intercettato – gli “sbirri e infami”; e a Nenè Lo Giudice, detto Mangialasagne, assessore regionale che aveva fatto la campagna elettorale con la musica del Padrino e diceva: “Io sono amico di quelli giusti, i mafiosi con le palle”.

Problema Udc. Ma gli occhi sono puntati su di lui, su Totò. Nessuno oggi ricorda più la vecchia inchiesta per abusivismo edilizio e abuso d’ufficio aperta dalla procura di Agrigento su Cuffaro in quanto socio della H&C and Sons, proprietaria dell’albergo di Capo Rossello a Realmonte. Poca attenzione hanno avuto anche le rivelazioni di Gioacchino Genchi, superconsulente della procura di Palermo, che nel corso di un processo ha raccontato che il funzionario regionale Natale Tubiolo, escluso dal gabinetto del presidente Cuffaro dopo che erano state scoperte le sue pendenze giudiziarie, era in contatto con molti mafiosi e, contemporaneamente, con Cuffaro. Dimostrato dai tabulati telefonici del 1992-93, che evidenziano rapporti tra Tubiolo e Totò, allora deputato regionale. “Niente di scandaloso”, replica Cuffaro, “Tubiolo allora era un dirigente della Dc”.
Più clamore hanno fatto le indagini in corso a Palermo, in cui Cuffaro deve rispondere dei reati di concorso esterno in associazione mafiosa e rivelazione di segreto d’ufficio. A queste ora si è aggiunta l’indagine di Messina sullo smaltimento rifiuti: è accusato, anche qui, di aver divulgato notizie riservate sugli appalti. Del resto, Cuffaro è anche commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia. Da uomo trasversale qual è, Totò a Messina non si è smentito: è indagato insieme a uomini della sinistra, gli “imprenditori rossi” Gulino e il boss Ds Mirello Crisafulli.
Ma pochi hanno ritenuto scandaloso che il presidente della Regione sia indagato per mafia. Pochissimi hanno rilevato che già le ammissioni fatte (“Con Aiello abbiamo parlato solo del tariffario”) siano gravissime. La vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli di An, ha chiesto le dimissioni di Totò, ma è stata subito smentita anche dai leader del suo stesso partito.
Dell’affaire Cuffaro la politica non si cura. Non se ne cura il suo partito, solitamente così giudizioso a Roma. Non se ne curano i più alti esponenti dell’Udc, il presidente della Camera Pierferdinando Casini, il segretario Marco Follini, il ministro Rocco Buttiglione. Ormai la mafia non indigna, l’antimafia non appassiona. Un investigatore di Palermo dice, con un sorriso amaro: “La situazione è migliorata. Ieri si diceva: “La mafia non c’è”. Oggi si dice: “La mafia c’è stata””. Quanto a lui, Totò Cuffaro, dopo avere a suo tempo difeso dalle “mascariate” il suo amico e maestro Calogero Mannino, ora difende se stesso. Anche candidandosi alle elezioni europee: un seggio a Strasburgo vuol dire immunità

Alessio Gervasi,2004.







CHE SCHIFO!!!!!

GUARDATE IL DVD "LA MAFIA E' BIANCA" PER VEDERE COSA FACEVA CON AIELLO NEGLI OSPEDALI!!!! :mbe:

peppogio
10-02-2007, 09:29
Ma il problema della Sicilia non era il traffico? :muro: :muro: :muro:

Ferdy78
10-02-2007, 09:35
Purtroppo lastragrande maggioranza dei siciliani...è di destra..e non c'è verso di fargli cambiare o meglio APRIRE GLI OCCHI sulla cruda realtà!!

Onestamente NON mi spiego neppure io come alle ultime regionali sia stato RIELETTO!!!
Io ho votato la Borsellino :cry: :cry:

In merito al video: NO Comment :( :muro:

EDIT: ho il commento: VERGOGNOSO, IRRIVERENTE, VOLGARE, SENSA NESSUNA LOGICA :muro: :muro: :muro:

marash
10-02-2007, 12:15
Ma il problema della Sicilia non era il traffico? :muro: :muro: :muro:


anche l'etna e la siccita' non scherzano...... :D :D :D :D :D

marash
10-02-2007, 12:21
mi chiedo perche' gli amici del cav. truffolo non siano in questo 3d ad illuminarci con le loro disquisizioni sulla magistratura in mano ai comunisti. Dunque, fatemi capire, cuffaro e' un paladino della lotta contro il comunismo internazionale rappresentato in sicilia da falcone?
borsellino come che guevara?
rispondete, soloni......!!!!!!

SweetHawk
10-02-2007, 13:01
Che Cuffaro sia espressione di certi "ambienti" e del mondo delle clientele è palese.
Questi ambiti in Sicilia a naso spostano il 30% dei voti.
Il problema è che però la sinistra siciliana è spesso peggio di Cuffaro, spesso connive con lui, gli è legata a doppio filo, quasi asservita. Sono poche le fasce "resistenti" e purtroppo la Borsellino è stata vista come una chiara facciata spesso delegittimata alla discesa dai podi delle piazze e nei meandri del "si sa ma non si dice".
L'imbarazzo dell'ampissimo elettorato sano alle ultime regionali si è infatti manifestato in un voto disgiunto senza precedenti, dove si è votata la Borsellino pur appoggiando candidati di cdx o consegnando bianca.
Il problema è che l'intera classe politica siciliana va rifondata dalle radici ma questo non si può fare, è troppo complicato e nessuno, nemmeno a Roma, a livello di dirigenze di partito (tutti), vuole mettersi a praticare epurazioni difficili e problematiche. Si naviga a vista.

tatrat4d
10-02-2007, 13:06
Dunque, fatemi capire, cuffaro e' un paladino della lotta contro il comunismo internazionale rappresentato in sicilia da falcone?


potremmo chiederlo ad Orlando, che forse a Falcone ne ha dette persino di peggiori rispetto a Cuffaro...
E già quelle di Cuffaro sono uscite cenusrabili.

SweetHawk
10-02-2007, 13:16
potremmo chiederlo ad Orlando, che forse a Falcone ne ha dette persino di peggiori rispetto a Cuffaro...
E già quelle di Cuffaro sono uscite cenusrabili.


Esatto e se leggi quanto ho detto capisci in che tragedia si trova l'elettore siciliano sano. Ovunque ti giri c'è solo da vergognarsi e inorridire.

riaw
10-02-2007, 13:32
Che persone possono votare per un personaggio simile?

i siciliani.

e comunque la domanda è posta male......

non è "che persone possono votare per un personaggio simile?"
ma "che persone hanno votato per un personaggio simile?"
e soprattutto "che persone hanno confermato un personaggio simile per la guida della propria regione?"
a entrambe le domande possiamo rispondere, non si tratta di previsioni, ma di dati storici, e anche abb. recenti.

Hal2001
10-02-2007, 13:41
Finché avremo una società basata sul clientelismo, totò-vasa-vasa resterà al suo posto.

gretas
10-02-2007, 17:00
Qui si parla di MAFIOSI che hanno GIOCATO con la vita delle persone!!!
Ma sapete che facevano con i pazienti in dialisi?

Borsellino era uomo di destra,onesto e con un grande senso della giustizia.

BASTA CON STA' STORIA DESTRA O SINISTRA!!!!


CHI SBAGLIA DEVE PAGARE!!! PUNTO!


Forza NUova (estrema destra) in Sicilia non ha votato,preoprio perche' non voleva votare sinistra ma nemmeno legittimare il Signor Cuffaro.

dantes76
10-02-2007, 19:26
Ma il problema della Sicilia non era il traffico? :muro: :muro: :muro:

il ponte!!! subito!!! e un aeroporto ad Agrigento!!!
http://newsimg.bbc.co.uk/media/images/40482000/jpg/_40482707_cuffaro_ap_203.jpg

dantes76
10-02-2007, 19:28
Che persone possono votare per un personaggio simile?

Gli stessi che lo ringraziano da Roma....

http://sicilia.blogosfere.it/2006/03/forza_italia.html

http://sicilia.blogosfere.it/2006/02/mannino_e_il_fu.html


Peccato che non trovo, il manifesto , la foto del manifesto , 3metrix2metri, stampato da Forza italia, per ringraziare il popolo siciliano del risultato delle urne.... qualche settimana dopo,il risultato delle elezioni il mio paese era pieno... grazie silvio, del tuo ringraziamento, quel manifesto e' un ottima risposta a chi chiede chi vota cuffaro....grazie silvio... :)

SweetHawk
10-02-2007, 19:39
il ponte!!! subito!!! e un aeroporto ad Agrigento!!!


Quelle cose le vorrei pure io, invece al solito un cazzo e piccoli appalti dove rubare in silenzio e in sicurezza...

L'importante è che le grandi infrastrutture si facciano altrove. Anche questo che ci dirige e compagnia bella sono altri bei farabutti.

dantes76
10-02-2007, 19:42
Quelle cose le vorrei pure io, invece al solito un cazzo e piccoli appalti dove rubare in silenzio e in sicurezza...

L'importante è che le grandi infrastrutture si facciano altrove. Anche su questo che ci dirige e compagnia bella sono altri bei farabutti.

agrigento non ha bisogno di un aeroporto......come non abbiamo bisogno del ponte....
naturalmente sarebbero cose , per riempire gli occhi..come si dice? l'occhi chini e manu vacanti....

SweetHawk
10-02-2007, 19:55
agrigento non ha bisogno di un aeroporto......come non abbiamo bisogno del ponte....
naturalmente sarebbero cose , per riempire gli occhi..come si dice? l'occhi chini e manu vacanti....

Certo, Agrigento non ha bisogno di un aeroporto e tutta la sicilia deve andare a palermo e catania (7 milioni di persone 2 aeroporti) e noi dobbiamo farci 150 km per un aereo. Agrigento non ha bisogno di un km di autostrada e ovviamente si va a palermo con una statale del periodo fascista soprannominata strada della morte a 1 sola corsia per direzione o verso caltanissetta con la 640 che fa pena e non parliamo verso trapani o gela perché c'è da inorridire.
Agrigento poi non ha nemmeno bisogno di porti (Porto Empedocle) e il ministro Di Pietro per non spendere soldi per sistemare il fondale lo ha infatti declassato.

Senti Dantes, sarai comunista e lo rispetto, io non lo sono e non sono schierato e dico senza sconti che fanno tutti schifo dovunque ti giri e non voglio neppure commentare cosa penso di questo governo.

dantes76
10-02-2007, 20:13
Certo, Agrigento non ha bisogno di un aeroporto e tutta la sicilia deve andare a palermo e catania (7 milioni di persone 2 aeroporti) e noi dobbiamo farci 150 km per un aereo.

7mln di persone? mi sfugge qualcosa?

ne facciamo uno a siracusa, uno a messina, uno a enna, uno a ragusa.....a trapani ci sta il birgi, ma non e' internazionale...altro?

non mi sembra che la regione lombardia abbia un 8 Ap internazionali...

piu che un Ap, forse c'e bisogno di qualche Km di ferrovia decente...o di autostrada, non di un Ap...7mln di persone..

Ps: invece di spendere dindin ad aminchiam per un Ap, ci stavano infrastrutture, come da te indicato :) un areoporto....

Ah dimenticavo, a parte i 22 mld di euro di budget, della regione sicilia, e una media di stipendi per i signori onorevoli con una media di 20.000/22.000 euro al mese...vorrei ricordare che a luglio 2006 la regione sicilia , ha varato un aumento per i propi rappresentanti, di circa 200e al mese retroattivo da gennaio, a partire da agosto, cosi per farsi delle vacanze con qualchespicciolo in piu', mi dicevi di porto...

trallallero
10-02-2007, 20:25
Agrigento non ha bisogno di un km di autostrada e ovviamente si va a palermo con una statale del periodo fascista
solo il Duce è riuscito a far finire una strada li :asd:

soprannominata strada della morte
in onore al fascismo ? :stordita:

dantes76
10-02-2007, 20:34
Nomine, il record di Cuffaro
Massimo Lorello
In un anno e mezzo il governo ha assegnato 1.200 poltrone

In un anno e quattro mesi il governo regionale ha messo a segno 1.223 nomine di sottogoverno. Un exploit da Guinnes dei primati che ha permesso a Salvatore Cuffaro e ai suoi assessori di rafforzare la rete di affezionati sostenitori ai quali, verosimilmente, chiedere aiuto ora che le elezioni incombono. Dal gennaio 2005 all´aprile 2006 l´esecutivo di Palazzo d´Orleans ha ingaggiato consulenti esterni, trasformato funzionari in dirigenti, creato e rinnovato strutture dalla dubbia utilità nelle quali l´unica cosa certa è il consiglio di amministrazione.
Silvio Cuffaro, fratello minore del Presidente della Regione, è stato nominato - dall´assessore alla Cooperazione Carmelo Lo Monte che ha infilato anche un filotto di nomine di liquidatori di società cooperative - commissario straordinario del consorzio ittico "Agrigento 1", mentre Angelo La Russa, ex assessore Dc al Lavoro e testimone di nozze del governatore, è stato nominato consulente per il bioterrorismo. Il suo nome si aggiunge a quelli di altri 182 professionisti, esperti e sedicenti tali, stipendiati dalla Regione e distribuiti tra la presidenza e i dodici assessorati. Il recordman degli incarichi ricoperti è Marcello Massinelli: fa parte dello staff di esperti del governatore per i problemi del credito, è commissario straordinario dell´Ente acquedotti siciliani, presidente del consorzio per la realizzazione dell´aeroporto di Agrigento (sebbene l´Ente nazionale dell´aviazione civile lo abbia già bocciato) e socio del patto di sindacato di Capitalia.
Negli ultimi sedici mesi sono stati nominati 24 nuovi dirigenti. Il capo di gabinetto di Cuffaro, Salvatore Taormina, è andato a dirigere l´assessorato alla Famiglia, mentre Vincenzo Falgares, giovane funzionario vicino da sempre al governatore, è stato spedito al vertice dei Trasporti. Patrizia Monterosso, vicina a Gianfranco Micciché, invece ha la responsabilità dal dipartimento Pubblica istruzione e Benedetto Mineo (fedelissimo di Cuffaro) è approdato al Bilancio.
Ondata di nomine anche nella sanità: direttore generale dell´Ausl 6 è stato nominato Salvatore Iacolino, legatissimo ad Angelino Alfano, coordinatore regionale di Forza Italia, mentre risale a qualche anno prima l´investitura di Francesco Licata di Baucina, manager vicino a Gianfranco Micciché, nominato direttore generale dell´azienda ospedaliera Civico. A Enna la direzione dell´Ausl è stata affidata a Francesco Indica, cognato di Raffaele Lombardo, leader dell´Mpa.
Ma non sono solo i grandi incarichi, quelli dalle ricompense «importanti» a tenere banco nelle stanze di Palazzo d´Orleans. Anche le investiture apparentemente modeste godono di massima attenzione perché rafforzano la rete di legami fondamentali quando inizia la campagna elettorale. Da qui la costituzione di una lunga serie di comitati e commissioni dalla dubbia e spesso inesistente utilità. A presiedere il Comitato regionale per la sicurezza alimentare è stato designato dal presidente della Regione il dottor Dario Cartabellotta, dirigente del servizio dal quale passa la maggior parte dei finanziamenti destinati all´agricoltura. Dicono che sia un affidabile catalizzatore di consensi ad Alia e nei comuni limitrofi.
Anche l´assessore al Lavoro Francesco Scoma si è mosso per accontentare i suoi. Così, nel consiglio di amministrazione del Centro internazionale per l´addestramento professionale nell´industria è stato piazzato Giulio Tantillo, consigliere comunale e fedelissimo dell´assessore medesimo. Resta da capire di cosa dovrebbe occuparsi il suddetto centro internazionale, come sfugge l´utilità dell´Osservatorio regionale per il monitoraggio degli strumenti normativi e finanziari per lo sviluppo economico della Sicilia. Allo stesso modo, il decreto pubblicato in gazzetta non chiarisce adeguatamente quali saranno le mansioni del Nucleo tecnico per la finanza di progetto e nemmeno perché esista da tre anni e sia stato modificato recentemente (giusto per ridefinirne la composizione) il Comitato per l´educazione degli adulti. Di sicuro c´è che si creano poltrone su poltrone sopra le quali far accomodare neofiti e vecchie glorie del sottogoverno.
E c´è ancora tempo, per ulteriori movimenti: la giunta di Palazzo d´Orleans, infatti, ha già pronto un elenco con 53 incarichi da assegnare al più presto. L´obiettivo, naturalmente, è riuscirci entro la fine della campagna elettorale.
(10 maggio 2006)
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http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Nomine,%20il%20record%20di%20Cuffaro/1290512

dantes76
10-02-2007, 20:36
Abbiamo assunto per il 118 addirittura 3.100 autisti e portantini, avendo solo 269 ambulanze: 11 per ogni autolettiga.

Ecco gli ultimi tentativo del governo Cuffaro
Avevano votato e deciso l'assunzione di...150 giornalisti in più sparpagliati negli enti territoriali dell'isola.
Di cui 24 portavoce che ruotano intorno agli assessorati regionali, destinati a finire nel più grande ufficio stampa che mai la Sicilia abbia avuto , forse per rendere ancora più luminosa l'immagine di sobrietà ed efficenza della giunta.
Fortunatamente il commissario dello stato li ha bloccati. e non è la prima volta che si trova ad intervenire su folli e immotivate decisioni del governo regionale.
Ecco alcuni provvedimenti incredibili, bocciati dal Commissario di Governo in questi felici anni.

Quello che nel 2002 estendeva le baby-pensioni dei dipendenti regionali a tutti i 97 enti vigilati dalla Regione.
O le assunzioni a pioggia nei Beni Culturali nel 2003.
O l´autorizzazione di una colata di cemento alberghiero alle Eolie.
O nel 2004, il rinnovo delle licenze anche agli imprenditori che non pagano le tasse di concessione
O le 147 variazioni al bilancio 2005 votate senza copertura finanziaria.
O la creazione dell´albo degli amministratori di condomini
O l´introduzione della figura del «tecnico di riabilitazione equestre».
O ancora l´assunzione per cinque anni di chi aveva lavorato sei mesi come consulente della struttura che si occupa dei rifiuti.

«Dopo quasi otto anni trascorsi a vagliare le leggi dell´Ars, ho buttato via i libri di diritto»,
spiegò schifato pochi mesi fa a Emanuele Lauria del Giornale di Sicilia , Gianfranco Romagnoli, il commissario dello stato appena andato in pensione.
E accusò gli amministratori regionali di avere troppo la «tendenza a concedere benefici coi portafogli degli altri».
Da allora, non è cambiato nulla.
Anzi, contro le ultime leggine bocciate, il governo siciliano ha deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale:
se siamo autonomi, perché non possiamo spendere come ci pare?


fonte notizie e dati : corriere della sera, G.A. Stella: La giunta Cuffaro regolarizza per 5 anni i precari.

dantes76
10-02-2007, 20:39
Assunti 18.000 precari in un giorno!!!
Nuovo primato del buon governatore che per l´operazione ha goduto della benedizione non solo della Bedda Madri, cui affidò l´isola amata, ma anche di quella delle opposizioni di sinistra. Che plaudono.
Non si era detto che in questi anni di vacche magre lo Stato non poteva permettersi nuove assunzioni in uffici pubblici che già traboccano di dipendenti?
Lo Stato, forse. Ma la Sicilia è un mondo a parte.
E i soldi chi li mette? Boh...
(..) Ma dove sono finiti i propositi di farla finita con lo schema perverso che vede la continua assunzione di precari che di protesta in protesta si imbullonano al posto provvisorio di rinnovo in rinnovo finché non strappano l´assunzione definitiva?
Per carità, risponderanno Cuffaro e i suoi sodali: nessuna assunzione definitiva!
Vero: solo un contratto di 5 anni da 900 euro al mese per 24 ore di lavoro settimanale. (valido da adesso fino alle prossime elezioni politiche e regionali)
Risultato abbiamo un totale di 31.040 addetti alla forestazione ( 10.000 più dello stato canadese del British Columbia, 50 volte più esteso della sicilia )


Fonte notizie e dati : corriere della sera, G.A. Stella: La giunta Cuffaro regolarizza per 5 anni i precari.

dantes76
10-02-2007, 20:44
CAMPIONI DEL MONDO!!!!CAMPIONI DEL MONDO!!!!CAMPIONI DEL MONDO!!!!
http://www.vivereacomo.com/wp-content/menosprechi3.gif

SweetHawk
10-02-2007, 20:52
solo il Duce è riuscito a far finire una strada li :asd:

E pure ferrovie sono quelle del fascismo, anzi in questi ultimi 20 anni la metà di quelle che avevamo le hanno chiuse mentre le rimanenti abbandonate.
La ferrovia centrale è di epoca fascista, così come le poste centrali e buona parte del sistema fognario (ci sono ancora fasci littori ovunque).
Tutto ciò dimostra lo schifo e l'immobilismo politico di questi 60 anni repubblicani.
Ebbene cosa stanno facendo i compagni di dantes? NULLA.

Dantes non suonare come un disco rotto, lo sappiamo che Cuffaro è mafioso e che quelli che comandano sono in un certo modo PERO' i tuoi amici compagni cosa stanno facendo? PARLA, in cosa è meglio per noi??
Stessa pasta, te lo dico io.




in onore al fascismo ? :stordita:

No, perché è così tortuosa e stretta che ci muoiono decine di persone ogni anno.

SweetHawk
10-02-2007, 20:56
Dantes la tua difesa della tua fazione si poggia sul nulla perché fanno tutti schifo compresi i tuoi compagni. E' inutile che metti manifesti e articoli copiati qua e là, i cittadini vogliono i fatti. Quello che fai è solo fumo e serve solo a indisporre la gente. Sii onesto e parla da siciliano coraggioso che contesta la pochezza di TUTTA una classe politica malata a 360°.

dantes76
10-02-2007, 20:56
Ebbene cosa stanno facendo i compagni di dantes? NULLA.



non nego mai l'evidenza, non sono un anoressico mentale, che ha perso la percezione della realta', non ho compagni, e dopo la sicilia negli ultimi 20 anni ha avuto solo un governo di csx, durato qualche periodo, ma anche se i fossero loro, non negherei mai l'evidenza

dantes76
10-02-2007, 20:59
Dantes la tua difesa della tua fazione si poggia sul nulla perché fanno tutti schifo compresi i tuoi compagni. E' inutile che metti manifesti e articoli copiati qua e là, i cittadini vogliono i fatti. Quello che fai è solo fumo e serve solo a indisporre la gente. Sii onesto e parla da siciliano coraggioso che contesta la pochezza di TUTTA una classe politica malata a 360°.

un areoporto, e un ponte, magari....ripeto, non ho compagni, visto che le mie idee, stanno lontane pure da loro, per quanto riguarda gli articoli, copiati o no, stanno li.. evitiamo di non percepire la realta', e pensare che speravo nella lega...ma l'unica cosa fatta in 10 anni di parlamento, e quella di fare l'esame di urine al po'.......

gretas
10-02-2007, 21:01
Abbiamo assunto per il 118 addirittura 3.100 autisti e portantini, avendo solo 269 ambulanze: 11 per ogni autolettiga.

Ecco gli ultimi tentativo del governo Cuffaro
Avevano votato e deciso l'assunzione di...150 giornalisti in più sparpagliati negli enti territoriali dell'isola.
Di cui 24 portavoce che ruotano intorno agli assessorati regionali, destinati a finire nel più grande ufficio stampa che mai la Sicilia abbia avuto , forse per rendere ancora più luminosa l'immagine di sobrietà ed efficenza della giunta.
Fortunatamente il commissario dello stato li ha bloccati. e non è la prima volta che si trova ad intervenire su folli e immotivate decisioni del governo regionale.
Ecco alcuni provvedimenti incredibili, bocciati dal Commissario di Governo in questi felici anni.

Quello che nel 2002 estendeva le baby-pensioni dei dipendenti regionali a tutti i 97 enti vigilati dalla Regione.
O le assunzioni a pioggia nei Beni Culturali nel 2003.
O l´autorizzazione di una colata di cemento alberghiero alle Eolie.
O nel 2004, il rinnovo delle licenze anche agli imprenditori che non pagano le tasse di concessione
O le 147 variazioni al bilancio 2005 votate senza copertura finanziaria.
O la creazione dell´albo degli amministratori di condomini
O l´introduzione della figura del «tecnico di riabilitazione equestre».
O ancora l´assunzione per cinque anni di chi aveva lavorato sei mesi come consulente della struttura che si occupa dei rifiuti.

«Dopo quasi otto anni trascorsi a vagliare le leggi dell´Ars, ho buttato via i libri di diritto»,
spiegò schifato pochi mesi fa a Emanuele Lauria del Giornale di Sicilia , Gianfranco Romagnoli, il commissario dello stato appena andato in pensione.
E accusò gli amministratori regionali di avere troppo la «tendenza a concedere benefici coi portafogli degli altri».
Da allora, non è cambiato nulla.
Anzi, contro le ultime leggine bocciate, il governo siciliano ha deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale:
se siamo autonomi, perché non possiamo spendere come ci pare?


fonte notizie e dati : corriere della sera, G.A. Stella: La giunta Cuffaro regolarizza per 5 anni i precari.







...perdonami cosa vuoi sostenere?

gretas
10-02-2007, 21:04
il ponte!!! subito!!! e un aeroporto ad Agrigento!!!
http://newsimg.bbc.co.uk/media/images/40482000/jpg/_40482707_cuffaro_ap_203.jpg


Ma non tivergogni?

Cuffaro e' un mafioso!!!!

non hai un briciolo di senso della giustizia in te?????

lo sai cosa faceva con Aiello e company con i pazienti malati di dialisi?

come puoi difendere un uomo del genere????


come potranno mai mutre le cose se tu e altri sostenete la mafia?

incredibile.

dantes76
10-02-2007, 21:07
Ma non tivergogni?

Cuffaro e' un mafioso!!!!

non hai un briciolo di senso della giustizia in te?????

lo sai cosa faceva con Aiello e company con i pazienti malati di dialisi?

come puoi difendere un uomo del genere????


come potranno mai mutre le cose se tu e altri sostenete la mafia?

incredibile.

...............

gretas
10-02-2007, 21:12
Dantes...spiegami!

Alcuni inneggiano a certe infrastrutture,necessarie per carita',ma non le puo' fare una persona onesta?

Come si puo' sostenere un mafioso al governo di una regione?
Come si puo' legittimare il suo potere?

Spiegatemelo perche' non ci arrivo davvero.

dantes76
10-02-2007, 21:15
Dantes...spiegami!


Come si puo' sostenere un mafioso al governo di una regione?
Come si puo' legittimare il suo potere?


tu spiegami, dove io ho sostenuto quello che tu chiedi

peppogio
10-02-2007, 21:27
gretas mi sa che hai travisato al 100% quello che dice dantes76.
Prendi ciò che hai pensato di dantes76, ribaltalo e capirai cosa intende. :D

Maxmel
10-02-2007, 22:41
Vergognoso.
Me lo ricordo ad Anno Zero, dove non trovo di meglio che attaccare un parente di una vittima della mafia ( che gli chiedeva che senso avesse raccogliere fondi per le vittime mentre era indagato per mafia) sostenendo che era "arrabbiato" perchè non aveva più il sussidio...
Incarnazione massima e deteriore di quel famigerato stereotipo sulle genti del sud.
E viene votato in percentuali bulgare... Pessimismo e fastidio...

Raven
10-02-2007, 23:47
Dantes...spiegami!

Alcuni inneggiano a certe infrastrutture,necessarie per carita',ma non le puo' fare una persona onesta?

Come si puo' sostenere un mafioso al governo di una regione?
Come si puo' legittimare il suo potere?

Spiegatemelo perche' non ci arrivo davvero.

1. calmati...
2. non hai capito per NIENTE il messaggio (ironico) di dantes (o meglio... hai capito tutto il contrario)