View Full Version : Ma gli alleati si fidano di noi?
me lo chiedo perche sentono il bisogno di ricordarci gli impegni presi :fagiano:
Lettera ambasciatori «Italia, sostieni Kabul»
L’appello ricorda il contributo alla rinascita del Paese «Prosegua ora l’impegno per sicurezza e ricostruzione»
MILANO — La situazione sul campo in Afghanistan è difficile; le forze della Nato si scontrano ogni giorno con i talebani in feroci azioni di guerriglia, in attesa di mosse decisive in primavera. Ma la situazione è in una fase delicata anche dal punto di vista politico. E politico è il documento che è stato elaborato a Roma da un gruppo di sei ambasciatori di Paesi Nato impegnati nella campagna afghana.
Si tratta di una «lettera aperta agli italiani» che parte da un apprezzamento del nostro contributo (circa duemila militari schierati tra la provincia occidentale di Herat e la zona di Kabul) e che sottolinea quanto questa presenza sia fondamentale. Nel testo, sottoscritto dagli ambasciatori di Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada, Olanda e Romania, vengono ricordate le motivazioni che hanno portato all’impegno. L’attacco terroristico all’Occidente dell’11 settembre 2001 venne progettato dall’Afghanistan, dove il regime talebano aveva concesso libertà di azione ad Al Qaeda. Per questo non si può permettere ai fanatici «studenti islamici » di riorganizzarsi. Bisogna contenerli dal punto di vista militare garantendo sicurezza al Paese e al tempo stesso mostrando alla popolazione locale i frutti della presenza occidentale, la ricostruzione. I sei diplomatici accreditati al Quirinale descrivono una strategia poggiata sui pilastri della sicurezza e della ricostruzione civile. Ammettono la durezza della sfida, ma ricordano i successi ottenuti con «il valido contributo italiano »: dalle elezioni politiche libere che hanno legittimato il governo di Kabul, ai progressi nel campo dei diritti civili, che tra l’altro hanno offerto alle donne di Kabul una scelta sul burqa. C’è un appello anche a investire nella lotta alle coltivazioni di droga, i cui proventi sono reinvestiti sul mercato clandestino delle armi.
Questa lettera aperta agli italiani parla naturalmente anche alle forze politiche, in particolare alle componenti della maggioranza che hanno espresso dubbi sulla missione. Il governo ha varato il decreto di rifinanziamento della spedizione italiana in Afghanistan senza il sì dei tre ministri della sinistra radicale Ferrero, Bianchi e Pecoraro Scanio e ora è atteso al voto parlamentare di conversione.
Il «decreto Kabul» sarebbe dovuto passare alla Camera nella terza settimana di febbraio e subito dopo al Senato, ma lo scacco subito giovedì dal governo a Palazzo Madama nel voto per la base americana di Vicenza potrebbe portare a una drammatica accelerazione per arrivare al chiarimento con Pdci, Rifondazione e Verdi. Il documento diplomatico che invita l’Italia a non deviare dalla linea della fermezza e a proseguire con il suo «valido contributo», secondo quanto risulta al Corriere, parte dalla proposta del rappresentante americano Richard Spogli, che l’avrebbe presentata ai colleghi durante uno degli incontri collegiali che gli ambasciatori accreditati a Roma tengono più o meno ogni due mesi. Partecipa chi lo ritiene opportuno. E questa volta l’iniziativa dell’inviato dell’amministrazione Bush ha raccolto l’adesione dei colleghi australiano, britannico, canadese, olandese e romeno. Non vi hanno preso parte le ambasciate di Francia, Germania e Spagna, che hanno contingenti militari in Afghanistan e all’ultimo vertice della Nato hanno ricevuto pressanti richieste di maggiore impegno nello sforzo militare nel teatro meridionale delle operazioni. Tema delicato, tanto che le tradizionali cautele del linguaggio diplomatico questa volta sono state accentuate e il testo è stato rivisto e limato più volte per accogliere i suggerimenti dei firmatari. Tutti diplomatici di peso, qualcuno con esperienze di «prima linea», come l’ambasciatore di Gran Bretagna Edward Chaplin, che nell’aprile 2004 fu mandato a Bagdad per riaprire la sede che era rimasta chiusa dalla guerra di liberazione del Kuwait, nel 2001.
La lettera è stata sottoposta anche al governo italiano che ha colto il significato di sostegno politico. Che non implica richiesta di ulteriore impegno militare. Su quel fronte Londra ha appena annunciato l’invio di rinforzi (800 soldati) per il suo contingente di 5 mila paracadutisti e Royal Marines che servono con i 32 mila uomini e donne dell’Isaf, la forza di stabilizzazione dell’Alleanza Atlantica.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/02_Febbraio/03/kabul.shtml
Tu ti fideresti dell'italia e del suo popolo? :D
Non mi fido nemmeno io, si devono fidare gli altri?
JackTheReaper
06-02-2007, 14:52
come fanno a fidarsi se veniamo meno agli impegni internazionali che noi stessi abbiamo preso?
se dopo aver detto che siamo dalla parte dell'occidente nella lotta ai talebani in afghanistan, ci rifiutaimo di inviare forze combattenti ( a addirittura minacciamo il ritiro) per paura delle minoranze dell'ultrasinistra.... uk, canada, usa e altri per qual motivo dovrebbero fidarsi di noi?
radiovoice
06-02-2007, 14:57
...tutto un gioco di pressioni politiche per metterci ancora di più a 90°.
Altro che alleati, questi sono dei prepotenti padroni.
Ma del resto...? Che ti aspetti dal peggior presidente della storia americana?
...tutto un gioco di pressioni politiche per metterci ancora di più a 90°.
Altro che alleati, questi sono dei prepotenti padroni.
Ma del resto...? Che ti aspetti dal peggior presidente della storia americana?
eccolo la, ti aspettavo...peace and love brother
Seriamente parlando, come cazzo si fa a fidarsi di gente che prima si dichiara a parole pronta a fare qualsiasi cosa per sconfiggere il terrorismo ecc ecc...e poi quando si arriva ai fatti, più truppe no, caveat all' impiego, minaccia il ritiro, prima dice di poter mandare aerei per il supporto delle operazioni e 2 mesi dopo ritratta e non li manda più...
Che barzelletta, la sinistra (che per inciso ho votato) in politica estera è ostaggio di rifondaroli e altri partitelli inutili della stessa risma
Ah per inciso, gli stessi partiti che sono convinti che siamo in Libano per fermare la strage di libanesi perpetrata da israele... :rolleyes:
radiovoice
06-02-2007, 14:59
eccolo la, ti aspettavo...peace and love brother
Commento interessante... :rolleyes:
...tutto un gioco di pressioni politiche per metterci ancora di più a 90°.
Altro che alleati, questi sono dei prepotenti padroni.
Ma del resto...? Che ti aspetti dal peggior presidente della storia americana?
Come al solito gli anti-americani sono sempre attentissimi a tutto ciò che riguarda gli USA e i loro conflitti ma si dimenticano sempre quello che fanno gli altri Paesi... Gli USA sono una nazione molto ipocrita, è un fatto, però quelli che remano contro riescono ad esserlo ancora di più: complimenti, non è un risultato facile da raggiungere. :rolleyes:
radiovoice
06-02-2007, 15:11
Come al solito gli anti-americani sono sempre attentissimi a tutto ciò che riguarda gli USA e i loro conflitti ma si dimenticano sempre quello che fanno gli altri Paesi... Gli USA sono una nazione molto ipocrita, è un fatto, però quelli che remano contro riescono ad esserlo ancora di più: complimenti, non è un risultato facile da raggiungere. :rolleyes:
cavolo...che pensiero di ampio respiro...ridurre tutto all'antiamericanismo...!
Geniale!
cavolo...che pensiero di ampio respiro...ridurre tutto all'antiamericanismo...!
Geniale!
Perché il tuo cos'è? :rolleyes:
Abbiamo preso degli impegni in Afghanistan mi sembra il minimo mantenerli anche perché è una missione militare autorizzata dall'ONU, cosa che dovrebbe essere molto cara ai noglobal e ai girotondini dato che hanno più volte fatto notare l'assenza di autorizzazioni ONU per l'attacco in Iraq. Com'è che nel caso dell'Afghanistan c'è ma non conta niente? Ah giusto bisogna dare addosso ai maledetti imperialisti senza se e senza ma!
Ah giusto bisogna dare addosso ai maledetti imperialisti senza se e senza ma!
ecchiaro no??
sempre e comunque antiamericano, soprattutto chi giudica il presidente attuale senza neanche sapere chi o come fossero i precedenti :D
radiovoice
06-02-2007, 15:18
Perché il tuo cos'è? :rolleyes:
Abbiamo preso degli impegni in Afghanistan mi sembra il minimo mantenerli anche perché è una missione militare autorizzata dall'ONU, cosa che dovrebbe essere molto cara ai noglobal e ai girotondini dato che hanno più volte fatto notare l'assenza di autorizzazioni ONU per l'attacco in Iraq. Com'è che nel caso dell'Afghanistan c'è ma non conta niente? Ah giusto bisogna dare addosso ai maledetti imperialisti senza se e senza ma!
Sei talmente infervorato che non fai nemmeno caso a quello che ho scritto.
Sostengo che le loro pressioni e il modus operandi di queste ore (v. la famosa lettera...) sono un trucco per fare pressione sul nostro governo, una tattica politica.
Che poi io sia dell'idea che - Afghanistan a prescindere - ci siamo messi a 90° nei confronti degli usa è un altro discorso più generale.
lnessuno
06-02-2007, 15:19
speriamo di no, e che la prossima volta ci tengano fuori a calci da queste stupide guerre.
radiovoice
06-02-2007, 15:21
ecchiaro no??
sempre e comunque antiamericano, soprattutto chi giudica il presidente attuale senza neanche sapere chi o come fossero i precedenti :D
non ti preoccupare che so quello che dico. In ogni caso, visto come la pensi tu, potrei anche rivalutare, pur non essendolo, il concetto di antiamericanismo e vederlo come un complimento.
Sai che siamo in tanti? Addirittura la maggioranza degli americani, apertamente contro la guerra e la politica di Bush, a questo punto, secondo il tuo...pensiero..., è ANTIAMERICANA... :D
---------
23 gennaio 2007 alle 08:32 — Fonte: rainews24.it
Cattive notizie per il presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Alla vigilia del discorso sullo Stato dell’Unione che il presidente terrà questa sera davanti al Congresso riunito in sessione plenaria, un sondaggio condotto da Abc News e Washington Post Poll rivela che Bush è più impopolare di qualunque altro presidente.
:D
svarionman
06-02-2007, 15:22
Prendiamo atto che chi critica la politica estera dell'amministrazione Bush o la guerra in afghanistan è antiamericano. Con lo stesso contorto ragionamento chi critica il governo Prodi è antititaliano...
Sei talmente infervorato che non fai nemmeno caso a quello che ho scritto.
No non sono infervorato, infatti io mal sopporto la presenza americana in Europa... fosse per me dovremmo creare un esercito europeo forte ed indipendente dagli USA. Poi dovremmo sciogliere la NATO, stringere la mano ai soldati americani e rispedirli al di là dell'oceano dato che il nostro debito con loro è stato saldato ampiamente.
Sostengo che le loro pressioni e il modus operandi di queste ore (v. la famosa lettera...) sono un trucco per fare pressione sul nostro governo, una tattica politica.
Che poi io sia dell'idea che - Afghanistan a prescindere - ci siamo messi a 90° nei confronti degli usa è un altro discorso più generale.
Se abbiamo preso un impegno lo dobbiamo rispettare, a prescindere dal colore del governo altrimenti siamo un Paese di buffoni. In Afghanistan, al contario dell'Iraq, le ragioni per l'intervento militare c'erano e ci sono tutte: che là c'era un regime che sosteneva un'organizzazione terroristica è un dato di fatto.
radiovoice
06-02-2007, 15:25
Prendiamo atto che chi critica la politica estera dell'amministrazione Bush o la guerra in afghanistan è antiamericano. Con lo stesso contorto ragionamento chi critica il governo Prodi è antititaliano...
non ho ben capito...
E credo che sia dovuto al fatto che il concetto di antiamericanismo non è estendibile alla cazzo di cane essendo integrato in maniera peculiare con tutta una serie di altre idee e problematiche direttamente connesse con l'America.
non ti preoccupare che so quello che dico. In ogni caso, visto come la pensi tu, potrei anche rivalutare, pur non essendolo, il concetto di antiamericanismo e vederlo come un complimento.
Sai che siamo in tanti? Addirittura la maggioranza degli americani, apertamente contro la guerra e la politica di Bush, a questo punto, secondo il tuo...pensiero..., è ANTIAMERICANA... :D
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23 gennaio 2007 alle 08:32 — Fonte: rainews24.it
Cattive notizie per il presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Alla vigilia del discorso sullo Stato dell’Unione che il presidente terrà questa sera davanti al Congresso riunito in sessione plenaria, un sondaggio condotto da Abc News e Washington Post Poll rivela che Bush è più impopolare di qualunque altro presidente.
:D
sono tutte parole al vento...
nel momendo in cui potevano non rieleggerlo non l'hanno fatto...
le altre ripeto, sono solo parole al vento
radiovoice
06-02-2007, 15:26
No non sono infervorato, infatti io mal sopporto la presenza americana in Europa... fosse per me dovremmo creare un esercito europeo forte ed indipendente dagli USA. Poi dovremmo sciogliere la NATO, stringere la mano ai soldati americani e rispedirli al di là dell'oceano dato che il nostro debito con loro è stato saldato ampiamente.
Se abbiamo preso un impegno lo dobbiamo rispettare, a prescindere dal colore del governo altrimenti siamo un Paese di buffoni. In Afghanistan, al contario dell'Iraq, le ragioni per l'intervento militare c'erano e ci sono tutte: che là c'era un regime che sosteneva un'organizzazione terroristica è un dato di fatto.
Sono d'accordo con te su tutto fuorchè la parte evidenziata che meriterebbe un approfondimento.
radiovoice
06-02-2007, 15:30
sono tutte parole al vento...
nel momendo in cui potevano non rieleggerlo non l'hanno fatto...
le altre ripeto, sono solo parole al vento
Parole al vento sono le tue che non sai dire altro che parole al vento :D
Il fatto di aver commesso un errore (tale è visto il gradimento attuale di Bush) non impedisce di esprimere il proprio dissenso con forza.
Anzi, non farlo è proprio da idioti (nessun riferimento personale ovviamente). Da quando l'accettazione di un errore o di una moltitudine di errori è una virtù?
:rolleyes:
Sono d'accordo con te su tutto fuorchè la parte evidenziata che meriterebbe un approfondimento.
Non vuoi sciogliere la NATO? :eek:
Comunque allo stato attuale della politica europea è impensabile scioglierla perché siamo uno spezzatino e ricomincerebbero i vari nazionalismi/rivalità fra i vari Paesi europei.
Insomma sempre colpa nostra è! :muro:
PS Detto questo i terroristi dovrebbero stare tutti sotto terra... neri, rossi, islamici e quant'altro.
LightIntoDarkness
06-02-2007, 15:32
Ma a nessuno spaventa il modo in cui hanno scavalcato il potere sovrano del governo italiano???
Una serie di ambasciatori che si rivolge al "popolo italiano con una lettera aperta"....
...ma scherziamo?
Mi ricorda uno scandalo simile scoppiato negli anni 40, ma non riesco a mettere a fuoco.. mmm..
:wtf:
radiovoice
06-02-2007, 15:33
Non vuoi sciogliere la NATO? :eek:
Comunque allo stato attuale della politica europea è impensabile scioglierla perché siamo uno spezzatino e ricomincerebbero i vari nazionalismi/rivalità fra i vari Paesi europei.
Insomma sempre colpa nostra è! :muro:
PS Detto questo i terroristi dovrebbero stare tutti sotto terra... neri, rossi, islamici e quant'altro.
Mahh...quella della Nato è una questione un pò difficile...prima di esprimere un si od un no occorre valutare una marea di problematiche.
Certo. I terroristi in versione defunta non si rimpiangerebbero di sicuro.
radiovoice
06-02-2007, 15:35
Ma a nessuno spaventa il modo in cui hanno scavalcato il potere sovrano del governo italiano???
:wtf:
Sono schifato per questa cosa e continuo a sostenere che non è un comportamento che si adotta nei confronti di un alleato, ma piuttosto di uno schiavo, di un servo.
L'ampia considerazione nei nostri confronti è stata dimostrata anche dall'atteggiamento avuto nei casi Cermis e Calipari: se ne sono sciacquati le palle.
Bellissimi alleati!
Parole al vento sono le tue che non sai dire altro che parole al vento :D
Il fatto di aver commesso un errore (tale è visto il gradimento attuale di Bush) non impedisce di esprimere il proprio dissenso con forza.
Anzi, non farlo è proprio da idioti (nessun riferimento personale ovviamente). Da quando l'accettazione di un errore o di una moltitudine di errori è una virtù?
:rolleyes:
e chi ha detto che è un errore?
tu?
qualche sparuto americano?
ripeto, dato che pare non essere arrivato, che lo hanno RIELETTO!!!!!
Cermis e Calipari
sempre le stesse argomentazioni trite e ritrite...qualcosa di nuovo?
me lo chiedo perche sentono il bisogno di ricordarci gli impegni presi :fagiano:
Lettera ambasciatori «Italia, sostieni Kabul»
L’appello ricorda il contributo alla rinascita del Paese «Prosegua ora l’impegno per sicurezza e ricostruzione»
chi è che diceva che con berlusconi all'estero ci ridevano in faccia?
se prima ridevano....ora ROTOLANO :rotfl: :rotfl: :rotfl:
lnessuno
06-02-2007, 15:40
e chi ha detto che è un errore?
tu?
qualche sparuto americano?
ripeto, dato che pare non essere arrivato, che lo hanno RIELETTO!!!!!
che c'entra, pensa che pure prodi è al governo, credi che agli italiani piaccia questa situazione? :sofico:
svarionman
06-02-2007, 15:40
sempre le stesse argomentazioni trite e ritrite...qualcosa di nuovo?
Dopotutto sono morti che fanno parte del sistema, no? (copyright Matarrese)
che c'entra, pensa che pure prodi è al governo, credi che agli italiani piaccia questa situazione? :sofico:
non che non piace agli italiani, ma che ci posso fare l'hanno eletto...
spero solo che se ne vada a casa il + infretta possibile e non venga RIELETTO :)
Dopotutto sono morti che fanno parte del sistema, no? (copyright Matarrese)
quindi?
radiovoice
06-02-2007, 15:47
chi è che diceva che con berlusconi all'estero ci ridevano in faccia?
se prima ridevano....ora ROTOLANO :rotfl: :rotfl: :rotfl:
L'"estero" e gli "stati uniti" sono due cose completamente diverse.
Il Berluska era effettivamente ridicolizzato ovunque fuorchè negli Stati Uniti, o meglio, agli occhi di Bush.
Certo, occorre anche dire che tale simpatia del co-alto l'ha ottenuta, al solito, a modo suo. Ad esempio alzando dal 37% al 41% la percentuale sborsata dal Governo Italiano sulle spese sostenute dagli americani nelle loro basi Italiane.
Prodi è invece ben visto in Europa e - tendenzialmente - meno negli Stati Uniti dove si temeva un atteggiamento meno da lacchè rispetto a quello di Silvio.
Il timore di Bush e compagnia sta tuttavia non in Prodi - che di certo non è uomo di gran polso - ma nell'ala estremista del governo.
radiovoice
06-02-2007, 15:48
sempre le stesse argomentazioni trite e ritrite...qualcosa di nuovo?
e tu? Sei capace di offrire argomenti contrari? Sostieni forse che si sono compertati correttamente? Sostieni qualcosa?
L'"estero" e gli "stati uniti" sono due cose completamente diverse.
Il Berluska era effettivamente ridicolizzato ovunque fuorchè negli Stati Uniti, o meglio, agli occhi di Bush.
Certo, occorre anche dire che tale simpatia del co-alto l'ha ottenuta, al solito, a modo suo. Ad esempio alzando dal 37% al 41% la percentuale sborsata dal Governo Italiano sulle spese sostenute dagli americani nelle loro basi Italiane.
Prodi è invece ben visto in Europa e - tendenzialmente - meno negli Stati Uniti dove si temeva un atteggiamento meno da lacchè rispetto a quello di Silvio.
Il timore di Bush e compagnia sta tuttavia non in Prodi - che di certo non è uomo di gran polso - ma nell'ala estremista del governo.
e gli altri 5??
Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada, Olanda e Romania
e tu? Sei capace di offrire argomenti contrari? Sostieni forse che si sono compertati correttamente? Sostieni qualcosa?
ma che è? l'inversione dell'onere della prova?
non sono antiamericano e cosa dovrei argomentare al contrario?
radiovoice
06-02-2007, 15:50
e gli altri 5??
Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada, Olanda e Romania
Sotto al 30%. Anzi, la Germania ha recentemente abbassato l'apporto economico alle basi usa in suolo tedesco. Giustamente e logicamente.
Noi invece - tanto per non smentire la nostra fama di corrotti e corruttibili - l'abbiamo alzato.
radiovoice
06-02-2007, 15:52
ma che è? l'inversione dell'onere della prova?
non sono antiamericano e cosa dovrei argomentare al contrario?
Ahhh...capisco...
Considerare scandaloso quanto accaduto al Cermis è antiamericano...!
E io che perdo tempo a leggerti... :rolleyes:
Sotto al 30%. Anzi, la Germania ha recentemente abbassato l'apporto economico alle basi usa in suolo tedesco. Giustamente e logicamente.
Noi invece - tanto per non smentire la nostra fama di corrotti e corruttibili - l'abbiamo alzato.
nonono intendevo che secondo te ci amano tutti tranne gli stati uniti, ma dato che il documento di cui si parla nel 3d è stato firmato da 6 paesi....
mi chiedevo degli altri ;)
Ahhh...capisco...
Considerare scandaloso quanto accaduto al Cermis è antiamericano...!
E io che perdo tempo a leggerti... :rolleyes:
ok se basi tutto su quello....contento tu...
radiovoice
06-02-2007, 15:57
ok se basi tutto su quello....contento tu...
piuttosto di leggere altre volgarità di quel genere... Certo.
Per scrivere che per considerare alluncinante quanto accaduto con il Cermis e con Calipari occorre essere antiamericani ci vuole una dose di oscena distorsione del pensiero che non merita ulteriori commenti.
:mbe:
piuttosto di leggere altre volgarità di quel genere... Certo.
Per scrivere che per considerare alluncinante quanto accaduto con il Cermis e con Calipari occorre essere antiamericani ci vuole una dose di oscena distorsione del pensiero che non merita ulteriori commenti.
:mbe:
che vuoi che ti dica?
che se ti consideri antiamericano per il cermis sei nel giusto?
radiovoice
06-02-2007, 16:01
che vuoi che ti dica?
che se ti consideri antiamericano per il cermis sei nel giusto?
mai detto di essere antiamericano.
Certo che se per te questo è esserlo, beh...chiamami come vuoi.
La Nato dice che non si è trattato "di una sua iniziativa". E il governo di Bucarest precisa che "non era stato informato" dell'iniziativa dell'ambasciatore romeno in Italia. Si parla della ormai famosa lettera dei "sei" sull'Afghanistan. Quella inviata a Repubblica dagli ambasciatori di alcuni paesi impegnati sul fronte afgano (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Romania e Olanda) in cui si esortava il nostro esecutivo a confermare al più presto la presenza militare a Kabul. Un'iniziativa che ha provocato il plauso del dipartimento di Stato americano; e, invece, la reazione di protesta del ministro degli Esteri Massimo D'Alema.
Ma adesso, uno dei "sei" si dissocia. A precisarlo è il premier romeno Calin Popescu Tariceanu. "Il gesto del nostro ambasciatore n Italia di firmare la lettera sull'Afghanistan rappresenta una pratica insolita, fuori dalle consuetudini diplomatiche e che sarà difficile spiegare al premier italiano" Romano Prodi, ha spiegato il primo ministro.
Diversa, invece, la presa di posizione dell'Olanda: l'ambasciata in Italia sostiene infatti di aver "contattato alcuni ministeri italiani prima dell'invio della lettera a Repubblica sull'Afghanistan. Quanto alla Spagna, altro paese coinvolto a Kabul, il portavoce dell'ambasciata in Italia, Pedro Jesus Fernandez, riferisce che sull'iniziativa "non siamo stati contattati".
La repubblica 6 febbraio 2007
svarionman
07-02-2007, 10:58
D’Alema: altolà alle interferenze
Washington: la lettera dei sei paesi è in linea con Bush
«Sorpresa e disapprovazione» per un’iniziativa che, magari «animata dalle migliori intenzioni», «si presta a essere intepretata come un’inopportuna interferenza esterna in un processo decisionale di esclusiva competenza del governo italiano». La replica di Massimo D’Alema ai 6 ambasciatori che hanno chiesto un maggiore impegno italiano in Afghanistan - dura nella sostanza e nella forma - è appoggiata da Romano Prodi, che si dichiara «sorpreso per l’iniziativa» pur sottolineando i rapporti di «amicizia e cooperazione» con gli Usa, e precisando di aver «ricevuto le scuse dei responsabili di alcuni Paesi firmatari». La reazione del vice premier appare dura soprattutto perché non si rivolge ai rappresentanti in Italia di Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Paesi Bassi, Australia e Romania ma direttamente a Condoleezza Rice e ai colleghi degli altri Paesi coinvolti. Nonostante D’Alema scriva di «considerare chiuso il caso», immediata è stata la controreplica del Dipartimento di Stato, a confermare che lo scontro fra Italia e Stati Uniti richiederà altre suture prima di ricomporsi: «Non si è trattato di un’interferenza nella politica interna italiana», ribatte il portavoce McCormack, che definisce la lettera di Spogli «assolutamente coerente con quanto hanno più volte ribadito il presidente Bush, il segretario di Stato Rice e il segretario alla Difesa Gates»: «Eravamo consapevoli di quanto l’ambasciatore avrebbe scritto a un giornale italiano».
«Un incidente di percorso», si tentava di sdrammatizzare alla Farnesina nel pomeriggio, prima delle dichiarazioni del portavoce della Rice. La tensione fra Italia e Stati Uniti in realtà non è mai stata così alta dai tempi di Sigonella, ottobre 1985, quando gli F-14 Usa intercettarono l’aereo con a bordo il dirottatore dell’Achille Lauro costringendolo ad atterrare alla base siciliana, ma non riuscirono ad arrestare Abu Abbas per l’opposizione del governo italiano, che impedì alle forze Usa di entrare nella base. Questa volta al centro del braccio di ferro non c’è un terrorista ma il rappresentante in Italia di George Bush: il che rende più delicata, politicamente e diplomaticamente, la vicenda. Anche perché l’ambasciatore Spogli, oltre a essere amico personale di Condoleezza Rice, è stato uno dei principali finanziatori della campagna elettorale del presidente Bush.
D’Alema ha esitato prima di replicare alla «iniziativa irrituale» dei 6 ambasciatori. Voleva capire se la lettera fosse una semplice gaffe («per parlare di questi problemi ci sono le sedi opportune», aveva ricordato domenica) o un’iniziativa appoggiata dai rispettivi governi. A convincerlo a intervenire in modo formale è stato - al rientro dal viaggio in Oriente - un primo commento del portavoce di Condy Rice, secondo il quale l’iniziativa di Spogli «è lodevole». Anche il modo scelto per recapitare la protesta sottolinea il disagio del governo: la lettera del ministro è stata recapitata dai nostri rappresentanti nelle 6 capitali ai rispettivi ministeri degli Esteri, non affidata agli ambasciatori in Italia. Una sfumatura non da poco, nel linguaggio della diplomazia. E’ convinzione della Farnesina infatti che l’iniziativa di Spogli - il vero ispiratore della lettera - costituisca una violazione delle norme alle quali deve attenersi l’ambasciatore di un Paese amico. Intervenire nelle vicende interne italiane con una lettera a un giornale, si nota, va al di là delle regole della «public diplomacy» alla quale l’amministrazione Bush ha affidato il compito di ripulire l’immagine americana nel mondo. «Non è legittimo» ricorrere a questa forma di «diplomazia pubblica», si nota, quando sono in gioco iniziative politiche di un Paese Nato.
La Stampa
Per farsi due risate ecco la prima pagina di Libero:http://www.libero-news.it/media/200702/07/1.13_small.jpg :doh:
Minchia, mi sa che i 6 pensavano di aver avuto un idea geniale, è hanno fatto una cazzata gigante
radiovoice
07-02-2007, 17:42
Essendo la questione, almeno fino ad una demarcazione, di interesse sia di questo 3d che in quello sulle Basi Usa a Vicenza, riporto anche qui:
ehhh si...siamo proprio ALLEATI! :rolleyes:
Calipari, «Lozano a giudizio»
Il Pentagono: non lo estradiamo
Il gup di Roma chiede rinvio a giudizio per omicidio per il militare Usa che in Iraq uccise il funzionario italiano. Gli americani non intendono consegnarlo
Nicola Calipari fu ucciso volontariamente, per fermarlo e impedirgli di portare a termine la sua missione. Il Gup di Roma Sante Spinaci ha deciso il rinvio a giudizio del marine Usa Mario Luis Lozano, che la sera del 4 marzo 2005 al check point alle porte di Bagdad sparò e uccise il funzionario del Sismi: "La condotta di Mario Lozano appare sorretta da un dolo diretto finalizzato a raggiungere l'obiettivo di bloccare l'autovettura anche mediante il ferimento o la morte dei suoi occupanti" scrive il Gup. Le accuse per Lozano sono di omicidio volontario e duplice tentato omicidio di Giuliana Sgrena (la giornalista del Manifesto appena liberata) e del maggiore Andrea Cartani che erano sull'auto (una Toyota Corolla) con Calipari e vennero feriti.
Nell'ordinanza di 6 pagine il Gup spiega che l'omicidio "è da qualificarsi come delitto oggettivamente politico in considerazione dell'evidente lesione degli interessi politici dello stato e al funzionamento delle sue istituzioni supreme". Nel merito tecnico della vicenda "vi fu una macroscopica violazione delle regole d'ingaggio. La sparatoria avvenne in contemporanea con l'illuminazione dell'auto". In questo senso, per il Gup "sono inattendibili le dichiarazioni dei militari Usa sulla dinamica dei fatti". Non solo, l'ordinanza parla anche di un vero e proprio inquinamento probatorio: "Non è stato conservato lo stato dei luoghi - si legge nell'ordinanza - sono stati rimossi i veicoli, distrutti i diari dei servizi di quella sera".
Lozano, dunque, sarà processato in Italia. Sicuramente da contumace anche perché il Dipartimento di Stato Usa ha subito negato l'estradizione.
Spinaci ha anche escluso la tesi difensiva dell'avvocato difensore di Lozano sulla sussistenza dell'esimente per quanto riguarda l'adempimento di un dovere derivante dall'ordine del superiore gerarchico. Insieme ai rinvii a giudizio arriva anche la citazione del responsabile civile del Dipartimento della Difesa americana per i danni.
"Sono molto soddisfatta di questo primo passo verso la verità", è stato il commento a caldo della senatrice Rosa Villecco, vedova dello 007 italiano. "Noi volevamo il processo. Sono soddisfatta anche se non cerco un capro espiatorio in Lozano. Voglio che il processo serva ad acclarare la verità. Comunque non mi faccio illusioni", ha detto Giuliana Sgrena.
Di tutt'altro tono il commento del legale di Lozano, l'avvocato Fabrizio Cardinali: "Non me l'aspettavo proprio", ha detto il difensore d'ufficio del militare Usa che aveva chiesto per il suo assistito il non luogo a procedere per legittima difesa e per aver adempiuto a un dovere da un ordine legittimo del suo superiore. "Se Nicola Calipari avesse avuto una scorta quel tragico incidente non si sarebbe verificato", ha detto l'avvocato aggiungendo, "Nicola Calipari e Andrea Carpani non hanno voluto la scorta militare perché volevano tenersi il merito dell'operazione, risultata poi sbagliata, tutto per loro".
Una osservazione che ha lasciato visibilmente irritata la vedova di Calipari: "Nessuno può contestare diritto alla difesa di Lozano, il legale avrebbe però dovuto evitare giudizi di merito". Duro il commento anche di Giuliana Sgrena che parla di "meschino attacco alla persona che mi ha liberato", e ha aggiunto. "L'avvocato è andato oltre ogni decenza".
Il processo nei confronti di Lozano, avrà inizio davanti alla terza corte d'assise il 17 aprile prossimo. Il militare è stato dichiarato irreperibile dai magistrati che hanno preso atto dell'insistito silenzio delle autorità statunitensi che non hanno voluto fornire ufficialmente le generalità dell'indagato. Ma al suo nome, indicato con un 'omissis', si arrivò indirettamente grazie a un banale errore di criptazione del testo della Commissione d'inchiesta mista che concluse i suoi lavori sostenendo che il veicolo italiano rappresentava una minaccia concreta per militari Usa e che i soldati avevano agito nel pieno rispetto delle regole di ingaggio.
"Il giudice si sarebbe potuto limitare ad elencare fonti di prova - sottolinea Francesca Coppi, legale della vedova dell'agente del Sismi -, invece ha fatto una vera e propria motivazione con cui ha affermato che c'era la piena consapevolezza di uccidere da parte di Lozano, è una sorta di sentenza di condanna".
"E' stata accolta 'a latere' da parte del gup Sante Spinaci la nostra richiesta di citazione in giudizio del responsabile civile del Dipartimento della Difesa. Ce lo ha comunicato lo stesso gup", ha detto l'avvocato di Giuliana Sgrena. Lo stesso legale ha spiegato che domani il gup depositerà l'atto di citazione che coinvolge nel processo il Dipartimento Usa alla Difesa".
Ma siii...diamoli gli basi a questi alleati...diamogli tutto...anche il...
Sarà, come già è ed è stato, lo stesso per i reati che sono commessi e verranno commessi dai militari usa delle basi nelle nostre città.
Tutto sepolto e coperto da segreto.
:muro:
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