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View Full Version : Riforma delle Authority


Ominobianco
03-02-2007, 16:08
è stato presentato e approvato in Consiglio dei Ministri un disegno di legge che finalmente riorganizza le Autorithy cioè quegli istituti che devono tutelarci come consumatori e cittadini(e che fin ora non erano state efficientissime).

Il provvedimento reca norme volte a rafforzare funzioni, poteri e capacità d’azione delle Autorità.

Visto che mancava un autorithy sui trasporti il governo ha istituito l’Autorità dei trasporti con competenze di regolazione economica, in materia di tariffe, prezzi, standard qualitativi, condizioni di accesso alle infrastrutture, estese ai settori aereo, autostradale, ferroviario e marittimo.

Hanno previsto il riordino delle autorità del settore finanziario, si supera l’attuale modello fondato sulla divisione delle competenze in ragione della materia e dei soggetti vigilati.
A questo sistema, il disegno di legge intende sostituire un modello di vigilanza per finalità, più razionale ed efficiente.
Secondo il nuovo disegno, la Banca d’Italia diventa il soggetto regolatore e vigilante unico in materia di stabilità degli operatori (bancari, assicurativi, finanziari), mentre la Consob è regolatore unico in materia di trasparenza e di informazione al mercato (quindi anche sull’offerta dei prodotti assicurativi e pensionistici).

Sono soppresse altre autorità e ridistribuiti i compiti.
L’ISVAP, la COVIP e l’UIC (Ufficio Italiano Cambi) sono soppressi e le competenze attuali sono ripartite tra BI e Consob (ciò si giustifica anche in ragione degli assetti proprietari delle assicurazioni e della componente finanziaria dei nuovi prodotti assicurativi).
Sarà quindi soppresso il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (CICR) sostituito, in linea con l’esperienza di altri ordinamenti europei, dalla costituzione presso il Ministero dell’economia e delle finanze di un Comitato per la stabilità finanziaria, anche al fine di consentire l’esercizio dell’alta vigilanza sul sistema finanziario.

Anche il metodo della nomina la durata e le incompatiilità cambiano.
Il numero dei componenti è fissato a cinque per ciascuna Autorità, così rendendo più efficiente il processo decisionale e abbandonando criteri di rappresentanza politica.
La designazione sarà del Consiglio dei Ministri con il parere vincolante espresso a maggioranza dei due terzi di una Commissione parlamentare bicamerale per le politiche della concorrenza e la regolazione dei mercati e i rapporti con le Autorità indipendenti.
Il mandato è fissato in sette anni, non rinnovabile neanche in altre Autorità.