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View Full Version : LIBERALIZZAZIONI: "IL QUADRO COMPLETO"


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29-01-2007, 18:06
Liberalizzazioni: "il quadro completo"

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha reso note, in dettaglio, tutte le misure di liberalizzazione che saranno introdotte con decreto legge e con disegno di legge. Il cosiddetto pacchetto Bersani si propone di eliminare alcuni ostacoli alla concorrenza, che da anni le associazioni dei consumatori e alcune indagini dell'Anti-trust avevano ormai delineato con precisione. Su tutte si distingue, ad esempio, la petizione online sui costi aggiuntivi applicati alle carte pre-pagate per cellulari - promossa nella scorsa primavera da Andrea D'Ambra. Dopo migliaia di firme l'obiettivo è stato raggiunto.

http://www.tomshw.it/articles/20070129/n1_c.jpg

"La trasparenza è d'obbligo il costo della ricarica deve corrispondere al traffico telefonico acquistato", si legge nel comunicato ufficiale del Ministero. "Il governo risponde alla petizione dei consumatori alla Commissione UE che ha ormai superato le 810mila firme" .

Con decreto legge le regole del gioco sono destinate a cambiare. "…per la ricarica dei cellulari si paga quello che si consuma. Stop ai costi fissi e ai contributi per la ricarica di carte pre-pagate (anche via bancomat o in forma telematica) aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto…", cita il documento Bersani. "Il credito telefonico delle carte prepagate non può più avere una scadenza (oggi è generalmente pari a 12 mesi). Le offerte tariffarie dei differenti operatori della telefonia mobile devono evidenziare tutte le voci che compongono l’effettivo costo del trafficotelefonico per consentire ai consumatori un adeguato confronto. Gli operatori telefonici si dovranno adeguare".

Pochi elementi chiari che hanno già messo sul piede di guerra gli operatori telefonici e attirato le critiche dell'opposizione di Governo, convinta che si tratti di un'operazione di facciata.

Sempre in ambito tecnologico appare interessante anche l'introduzione di nuove norme sulla telefonia tradizionale, i servizi Web e TV. "Salta l’obbligo per gli utenti di restare fedeli agli operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata : i contratti di adesione stipulati con tali operatori devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto in qualsiasi momento e senza spese non giustificate da costi dell’operatore (alcuni operatori oggi impongono la fornitura del servizio per 12 mesi)", si legge sul comunicato. "Gli operatori non possono, inoltre, imporre un obbligo di preavviso superiore a 30 giorni. Spetta all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il compito di stabilire le modalità attuative di queste nuove disposizioni e di applicare le sanzioni in caso di inosservanza".


E questo si tradurrà soprattutto nella possibilità da parte degli utenti di "salutare" i provider anticipatamente e senza spese ulteriori.
I tempi burocratici saranno cortissimi, dato che la via intrapresa è quella del decreto legge: quindi, alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale i provider avranno a disposizione non più di 30 giorni per adeguarsi.

LINK:Ministero per lo sviluppo economico (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/)

LINK:Tutte le liberalizzazioni (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/comunicati/phplSp66o.pdf)

LINK:Petizione online (http://www.aboliamoli.eu/)

LINK:Tomshw.it (http://www.tomshw.it/news.php?newsid=8900)

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29-01-2007, 18:28
La sinistra lavora bene!!! :)



:)

reptile9985
29-01-2007, 18:50
si ma vuoi mettere Berlusconi? è più simpatico dai... :asd:

FastFreddy
29-01-2007, 18:53
Quadro completo? :confused:

sander4
29-01-2007, 19:13
Sempre in ambito tecnologico appare interessante anche l'introduzione di nuove norme sulla telefonia tradizionale, i servizi Web e TV. "Salta l’obbligo per gli utenti di restare fedeli agli operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata : i contratti di adesione stipulati con tali operatori devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto in qualsiasi momento e senza spese non giustificate da costi dell’operatore (alcuni operatori oggi impongono la fornitura del servizio per 12 mesi)", si legge sul comunicato. "Gli operatori non possono, inoltre, imporre un obbligo di preavviso superiore a 30 giorni. Spetta all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il compito di stabilire le modalità attuative di queste nuove disposizioni e di applicare le sanzioni in caso di inosservanza".


questa è ottima ....
ho avuto una disdetta incubo con telecom e pure il mio nuovo operatore non mi soddisfa, ci deve essere possibilità di cambiare subito senza tante storie

drakend
29-01-2007, 20:29
Io aspetto ancora la class action... appena approvata già ci saranno almeno un centinaio di class action contro banche, assicurazioni, provider, la TELECOM, lo Stato stesso... :D
Ma sicuramente escogiteranno qualche cavillo per rendere tale possibilità impraticabile per il privato cittadino: sicuramente imporranno qualche limitazione del tipo che solo le associazioni dei consumatori "riconosciute" (=lecchine) potranno intentare questo genere di cause.

dantes76
29-01-2007, 20:33
si ma vuoi mettere Berlusconi? è più simpatico dai... :asd:

vuoi mettere a fare un viaggio in treno con fassino?, meglio silvio:asd:

verde_acqua
29-01-2007, 20:58
quando diverranno effettive?ho letto che il decreto legge e stato approvato il 25 gennaio quindi domani trovo gia le ricariche senza costi fissi?

dantes76
29-01-2007, 21:18
Consiglio dei Ministri. Liberalizzazioni.


Testo:
"La prima importante decisione è stata quella che viene chiamata “rifinanziamento della missione in Afghanistan” ma che è costituita, in realtà, da una serie di provvedimenti presi per mettere in condizione i militari italiani in giro per il mondo, sotto l’egida dell’ONU, di fare il loro dovere.
Un’altra decisione è quella che coinvolge le liberalizzazioni nel nostro Paese: ne abbiamo previste tante, dalla ricarica dei telefonini alla riforma di isituti importanti come la Banca d’Italia, la Consob, l’Isvap.
Abbiamo anche approvato in via preventiva la riforma delle cosiddette “Authority”: finora troppe volte l’interessato controllava se stesso, è chiaro che se la mano destra controlla la sinistra e la testa è sempre quella, la destra darà sempre ragione alla sinistra. Ora alcuni organismi si occuperanno dei controlli, altri della gestione.
Anche in materia di infrastrutture sono stati presi provvedimenti: abbiamo corretto il codice degli appalti con due decreti attuativi; abbiamo previsto questa mattina al CIPE la nuova direttiva che disciplina le convenzioni autostradali, per dare più certezza al consumatore; abbiamo effettuato investimenti ulteriori per completare opere come il passante di Mestre e l’Asti-Cuneo.
Abbiamo anche approvato una serie di interventi in materia di scuola aprendo alle fondazioni private.
Ci sono stati altri provvedimenti, dai più semplici come la liberalizzazione di attività, che mette in favorisce la competitività e il libero mercato, quindi la concorrenza: sono interventi che interessano il consumatore perché i prezzi diminuiscono e migliorano il prodotto e il servizio.
Sono decisioni prese in maniera condivisa da tutti; soltanto per quanto riguarda il rifinanziamento delle missioni all’estero ci sono state tre prese di posizione degli esponenti governativi dei Comunisti Italiani, dei Verdi e di Rifondazione Comunista che non si sono opposti ma figuratamente si sono assentati: abbiamo di fatto deciso all’unanimità, anche se un’unanimità monca.
Loro hanno richiesto, prima di dare l’assenso, che ci fosse in Parlamento attenzione maggiore su questo tema particolarissimo. L’Italia sta in questo mondo e quando ci sono obblighi internazionali noi non ci possiamo fermare a metà ma dobbiamo indirizzarli in modo che possano servire alla pace e alla solidarietà. Questo è lo spirito e l’impegno che ci siamo presi: noi siamo un Governo, un’Istituzione, uno Stato che è credibile in quanto mantiene gli impegni presi."

http://www.antoniodipietro.com/2007/01/consiglio_dei_ministri_liberalizzazioni.html


Video youtube

http://www.youtube.com/watch?v=AswoX5KOE20

NeSs1dorma
29-01-2007, 21:19
Un bell'insieme di buffonate propagandistiche. Fuffa allo stato puro. Abolite le ricariche, le compagnie aumenteranno le tariffe.
E qualche pollo pensa che ci guadagneremo noi utenti :asd: :asd: beh, il mondo è pieno di creduloni :D

Pucceddu
30-01-2007, 01:24
Un bell'insieme di buffonate propagandistiche. Fuffa allo stato puro. Abolite le ricariche, le compagnie aumenteranno le tariffe.
E qualche pollo pensa che ci guadagneremo noi utenti :asd: :asd: beh, il mondo è pieno di creduloni :D



MILLE MILIONI DI POSTI DI LAVORO




http://wam.flyer.it/Immagini_correlate/PESCI.jpg

:asd:

Ah, NOI poveri creduloni di sinistra :sofico:

sander4
30-01-2007, 01:48
vuoi mettere a fare un viaggio in treno con fassino?, meglio silvio:asd:

sai quante barze ti racconta Silvio, sui giudici di Milano poi ne sa una più del diavolo, ti fa crepare dalle risate :asd:

misterx
30-01-2007, 06:09
e perchè non tolgono il canone RAI e il canone Telecom ? :asd:

trallallero
30-01-2007, 07:57
Quadro completo? :confused:
che poi é l'unica "liberalizzazione" (:wtf: ) dove il governo non c'entra un beneamato cazzo :rotfl:

bjt2
30-01-2007, 08:37
e perchè non tolgono il canone RAI e il canone Telecom ? :asd:

Perchè son tutti comunisti con i soldi degli altri (specialmente se sono aziende private che sfruttano i lavoratori per default) :O :asd:

Window Vista
30-01-2007, 09:20
che poi é l'unica "liberalizzazione" (:wtf: ) dove il governo non c'entra un beneamato cazzo :rotfl:
Ma sicuro?? :)

trallallero
30-01-2007, 09:30
Ma sicuro?? :)
abbastanza :)
il governo interviene adesso per fare la legge ma la petizione é stata organizzata da associazioni varie non certo da Prodi. Anche perché lui e tutti gli altri politici, il telefono non lo pagano, come fanno a sapere se c'é un costo ricarica :rolleyes:

ALBIZZIE
30-01-2007, 09:41
da Altroconsumo:


Liberalizzazioni, con i nuovi provvedimenti risparmi di oltre 500 euro a famiglia, su gas e riforma Authority Governo ancora in alto mare
26-01-2007


Con le misure sulle liberalizzazioni introdotte ieri dal Consiglio dei ministri Altroconsumo ha calcolato un risparmio di 520 euro per famiglia in un anno. I risparmi possono ancora aumentare se la famiglia dovesse usufruire dell'opportunità di chiudere anticipatamente un mutuo sulla prima casa o andare in rosso sul conto. Per chi dovesse acquistare una seconda auto il fatto di spuntare la stessa classe di bonus-malus della prima auto può comportare un risparmio anche di 300 euro, calcola Altroconsumo.

Facendo i conti in tasca alle famiglie, l'associazione indipendente di consumatori difende e plaude alle misure adottate ieri sui settori distribuzione carburante, banche, compagnie telefoniche ma segnala anche alcune carenze del provvedimento, come nel gas-energia.
Non essendo prevista la separazione proprietaria di Snam Rete Gas ogni altra misura in questo settore, come la borsa del gas preannunciata dal Governo, risulta poco efficace.
Pochi giorni fa la stessa Commissione europea ha lanciato un monito a Italia, Francia e Germania, affinché sia eliminata la concentrazione di fornitura, produzione e infrastrutture nelle mani degli stessi soggetti forti, ex monopolisti (ENI nel nostro Paese), per poter effettivamente aprire il mercato e creare concreti benefici per i consumatori.

Riguardo la misura sulle ricariche cellulari, il Governo è intervenuto appropriatamente, ma ciò che è successo è il segnale concreto che l'AGCOM è immobile e non interviene tempestivamente e con risolutezza negli ambiti di sua competenza. "Il Governo non può sostituirsi ad un'Autorità inefficiente in ostaggio degli operatori di telefonia: urge la riforma della governance delle Authority, a partire dall'AGCOM sino a quella dei servizi finanziari, dove la voce dei consumatori deve pesare molto di più" ha commentato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo.
ALTROCONSUMO: RISPARMIO IN EURO PER FAMIGLIA IN UN ANNO
RICARICHE CELLULARI 85
BENZINA 70
PRA 51
CONTRATTI TELEFONIA 50
COMMERCIO (pane, barbieri, etc) 40
FARMACI 24
ASSICURAZIONE RCA 200*
TOTALE 520
Fonte: Altroconsumo

* risparmio medio ottenibile cambiando ogni anno la compagnia e scegliendo quella più conveniente per il proprio profilo

Window Vista
30-01-2007, 09:43
Ringrazio lui:

http://www.tomshw.it/articles/20070129/n1_c.jpg

ALBIZZIE
30-01-2007, 09:45
abbastanza :)
il governo interviene adesso per fare la legge ma la petizione é stata organizzata da associazioni varie non certo da Prodi. Anche perché lui e tutti gli altri politici, il telefono non lo pagano, come fanno a sapere se c'é un costo ricarica :rolleyes:

quindi è un'errore aver interpretato le necessità e le lamentele dei cittadini ?

e secondo te i politici fanno benzina da soli, oppure compano il pane, vanno dal barbiere, ogni giorno si recano alle'dicola,
per conoscere le storture dle mercato???

ALBIZZIE
30-01-2007, 09:45
Ringrazio lui:

http://www.tomshw.it/articles/20070129/n1_c.jpg

lo ringrazierò quando si potranno apprezzare i benefici.

peppogio
30-01-2007, 09:55
lo ringrazierò quando si potranno apprezzare i benefici.
Quoting your eyes, quoting your mind.

trallallero
30-01-2007, 10:02
quindi è un'errore aver interpretato le necessità e le lamentele dei cittadini ?
é un errore pensare che sia merito del governo, punto. La petizione lo ha costretto ad agire e basta.

e secondo te i politici fanno benzina da soli, oppure compano il pane, vanno dal barbiere, ogni giorno si recano alle'dicola,
per conoscere le storture dle mercato???
no, infatti non le conoscono, si vede da come agiscono (finanziaria), per le liberalizzazioni sono d'accordo, spero in un primo passo ;)

Window Vista
30-01-2007, 10:11
Speriamo bene

flisi71
30-01-2007, 10:28
Un bell'insieme di buffonate propagandistiche. Fuffa allo stato puro. Abolite le ricariche, le compagnie aumenteranno le tariffe.
E qualche pollo pensa che ci guadagneremo noi utenti :asd: :asd: beh, il mondo è pieno di creduloni :D

Se lo dici proprio tu, c'è da crederci senz'altro.


Ciao
Ciao

Federico

dantes76
30-01-2007, 10:33
e perchè non tolgono il canone RAI e il canone Telecom ? :asd:


mmm strano, sai perche?

l'ultima volta che il governo ha parlato di telecom, l'opposizione liberale,, si e' agitata...

peppogio
30-01-2007, 10:57
mmm strano, sai perche?

l'ultima volta che il governo ha parlato di telecom, l'opposizione liberale,, si e' agitata...
Parli di Telekom-Serbia?
Ti devo linkare l'Ordinanza di archiviazione della Procura di Torino del 09/05/05?
Ti devo ricordare che il supertestimone Igor Marini è stato condannato per associazione a delinquere finalizzata a truffe internazionali della Procura di Torino?
Oppure è stato tutto architettato dalle "toghe rosse"?

dantes76
30-01-2007, 11:06
Parli di Telekom-Serbia?
Ti devo linkare l'Ordinanza di archiviazione della Procura di Torino del 09/05/05?
Ti devo ricordare che il supertestimone Igor Marini è stato condannato per associazione a delinquere finalizzata a truffe internazionali della Procura di Torino?
Oppure è stato tutto architettato dalle "toghe rosse"?

no, parlo di qualche mese fa.

Sai ho la vaga impressione, che un esempio portato da un altro utente su Pavlov,
non sia del tutto errato :D

peppogio
30-01-2007, 11:09
no, parlo di qualche mese fa.
Ovvero? Scusa ma ignoro.

trallallero
30-01-2007, 11:10
Parli di Telekom-Serbia?
Ti devo linkare l'Ordinanza di archiviazione della Procura di Torino del 09/05/05?
Ti devo ricordare che il supertestimone Igor Marini è stato condannato per associazione a delinquere finalizzata a truffe internazionali della Procura di Torino?
Oppure è stato tutto architettato dalle "toghe rosse"?
me la puoi linkare magari in privato ? :help:
grazie :)

dantes76
30-01-2007, 11:13
Ovvero? Scusa ma ignoro.

http://it.biz.yahoo.com/08092006/245/telecom-i-altola-prodi-vendita-tim-messaggero.html

http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4928

http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5194&numero=841

danilo@12
30-01-2007, 12:09
La petizione lo ha costretto ad agire e basta.
Costretto? Qual`e' il valore legislativo delle petizioni? Nessuno, a meno che non vengano assorbite nel progetto di abrogazione di una data legge, esattamente come e' avvenuto questa estate in occasione del referendum per la riforma della costituzione. Non riconoscere al governo il merito di queste norme e' semplicemente ridicolo.

FastFreddy
30-01-2007, 12:22
Costretto? Qual`e' il valore legislativo delle petizioni?

Voti

danilo@12
30-01-2007, 12:29
Voti
Quello e' valore legale, mica legislativo, e poi sono firme, non voti.

FastFreddy
30-01-2007, 12:30
e perchè non tolgono il canone RAI e il canone Telecom ? :asd:

Il canone telecom puoi benissimo farlo fuori scegliendo un altro operatore di telefonia, per quello TV dubito che mai si toglierà se si vorrà continuare a mantenere reti pubbliche...

FastFreddy
30-01-2007, 12:31
Quello e' valore legale, mica legislativo, e poi sono firme, non voti.

Ok, ma coi margini con cui si vincono le elezioni al giorno d'oggi, avvicinare un significante numero di persone può fare la differenza.

trallallero
30-01-2007, 12:34
Costretto? Qual`e' il valore legislativo delle petizioni? Nessuno, a meno che non vengano assorbite nel progetto di abrogazione di una data legge, esattamente come e' avvenuto questa estate in occasione del referendum per la riforma della costituzione. Non riconoscere al governo il merito di queste norme e' semplicemente ridicolo.
Si, hai ragione, il governo avrebbe potuto ignorare la petizione ma un conto é fare una legge per una propria idea, sensibilitá, senso civico, un conto é trovarsi una petizione bella e pronta e approvarla ;)

Comuqnue abbiamo, in quanto cittadini europei, il diritto alla petizione sancito dal Trattato di Maastricht del '93 e questo é giá un primo valore legislativo.

ALBIZZIE
30-01-2007, 12:51
Il canone telecom puoi benissimo farlo fuori scegliendo un altro operatore di telefonia, per quello TV dubito che mai si toglierà se si vorrà continuare a mantenere reti pubbliche...

1° - per le zone raggiunte dalla copertura operatori. a tuttoggi, a me personalmente ciò è ancora impossibile.
2° - lo stato potrebbe versare alle casse della rai un tot di soldi, come qualsiasi ente o ministero. saranno sempre soldi nostri, ma almeno si eviterebbero molte scocciature/evasioni/incazzature.

Window Vista
30-01-2007, 13:07
1° - per le zone raggiunte dalla copertura operatori. a tuttoggi, a me personalmente ciò è ancora impossibile.
2° - lo stato potrebbe versare alle casse della rai un tot di soldi, come qualsiasi ente o ministero. saranno sempre soldi nostri, ma almeno si eviterebbero molte scocciature/evasioni/incazzature.
Io vorrei che si privatizzassero 2 canali rai, cioè il 2 e il 3, 1° invece deve restare dello stato, per il rsto, a me Mediaset mi piace comè indi voglio chi sia lasciata così

proevolutionsoccer6
30-01-2007, 13:14
Si, hai ragione, il governo avrebbe potuto ignorare la petizione ma un conto é fare una legge per una propria idea, sensibilitá, senso civico, un conto é trovarsi una petizione bella e pronta e approvarla ;)

Comuqnue abbiamo, in quanto cittadini europei, il diritto alla petizione sancito dal Trattato di Maastricht del '93 e questo é giá un primo valore legislativo.

infatti

non è merito del governo, con quasiasi governo sarebbe stato lo stesso

grazie a chi a fatto la petizione e permesso questo, non a chi si ritrova con una cosa già fatta e perciò l'accetta, in questo senso nessun governo si è mai mosso quindi dirgli grazie non ha proprio senso

FastFreddy
30-01-2007, 13:15
1° - per le zone raggiunte dalla copertura operatori. a tuttoggi, a me personalmente ciò è ancora impossibile.


Dovresti prentertela con detti operatori che aspettano che la copertura gli caschi dal cielo (ovvero da mamma telecom) e non investono per realizzare una rete propria

flisi71
30-01-2007, 13:16
Una opinione ripresa dal sito lavoce.info a proposito di questa serie di "liberalizzazioni".

http://www.lavoce.info/news/view.php?id=10&cms_pk=2563

29-01-2007
Bersani 2: anche i puzzle hanno una logica
Michele Polo
Carlo Scarpa


Non sarà una rivoluzione, ma il secondo "pacchetto Bersani" di liberalizzazioni è un passo in avanti. Non tutto è perfetto, ovviamente non esaurisce quello che si potrebbe fare, ma non è neppure solo fumo.
Vediamo intanto dove sta l’arrosto.

Alcuni miglioramenti importanti

Il pacchetto agisce su alcuni settori ad alto impatto sull’economia. Il primo che viene in mente è il settore assicurativo, ove viene eliminata – come già era stato fatto in luglio per le polizze Rc-auto – la clausola di esclusiva di distribuzione delle polizze danni, ovvero consente che qualcuno venda diverse polizze, magari aiutando il consumatore a confrontarle e a scegliere quella che più si confà alle sue esigenze.
Un altro è quello della distribuzione carburanti, ove finalmente si cerca di eliminare le restrizioni alla vendita di benzina e gasolio alla grande distribuzione. Gli effetti probabili del provvedimento sono due. L’effetto diretto riguarda la possibilità che la grande distribuzione possa operare a costi tali da poter ribaltare sui consumatori un risparmio molto consistente (si parla di 10 centesimi al litro, non sarebbe poco). Ma vi è anche un effetto indiretto, che si comprende bene alla luce della recente istruttoria aperta dall’Autorità antitrust a carico delle compagnie petrolifere. Il sospetto che queste imprese siano state impegnate in accordi collusivi è purtroppo ricorrente, e introdurre nel gioco di mercato un soggetto di natura diversa, come la grande distribuzione, potrebbe rendere un eventuale coordinamento tra di esse assai più difficile.
Comprendiamo le resistenze dei piccoli distributori, e il governo troverà probabilmente il modo di compensarli. Ma l’interrogativo vero, di fronte a questa e altre restrizioni, non è se sia legittimo rimuoverle, quanto se sia legittimo continuare a vietare alla grande distribuzione di fare quello che fanno altri: vendere benzina. Ovvero, a chi chiede di cancellare questa proposta vorremmo domandare: perché solo pochi possono avere il diritto di vendere benzina? A quale interesse pubblico risponde questa limitazione?
Altrettanto interessante è l'avvio, per quanto la cosa sarà complicata e lunga, di una borsa all’ingrosso del gas naturale. Si tratta di un tentativo molto innovativo rispetto al panorama europeo e che prova a mettere un cuneo tra lo strapotere di Eni all’ingrosso e la vendita al dettaglio. È evidente che i dettagli dell’operazione saranno molto importanti, che questo non basta per eliminare il potere di mercato dell’operatore dominante, ma è un passo nella direzione giusta.

Ma qualche dubbio è legittimo…

Altre cose destano alcune perplessità, anche se magari si tratta proprio dei provvedimenti più popolari.
Un primo esempio è l’abolizione del costo di ricarica per la telefonia mobile. È una battaglia che non ci ha mai appassionato; una volta abolito tale costo, ci aspettiamo presto o tardi che le compagnie telefoniche si rifacciano sulle altre componenti tariffarie: lo scatto alla risposta, o il costo per minuto. Non ci pare che questa abolizione sia proprio decisiva.
Allo stesso modo, abolire la commissione di estinzione anticipata dei mutui potrebbe indurre ad aumentare gli interessi. Se poi la banca avesse costi specifici a causa della eventuale estinzione anticipata di un mutuo, eliminare la commissione comporterebbe solo un "sussidio incrociato": tutti quanti pagheremmo una parte del costo, generato solo da chi estingue il mutuo prima del tempo. Il principio che le commissioni "improprie" devono essere abolite è sacrosanto, ma un po’ di flessibilità potrebbe essere opportuna.

Qualche omissione, ma una logica c’è

Il fatto che poi resti molto da fare è praticamente ovvio, e l’agenda del governo è indubbiamente ricca. Due passi importanti, quali lo scorporo della rete gas da Eni e la riforma delle Autorità stavano quasi per essere effettuati: speriamo che il loro rinvio sia breve e solo di carattere tecnico.
In particolare, l’Autorità per i trasporti serve a dare normalità a un settore dove da decenni la confusione regna sovrana, una cosa che pagano sia i consumatori, sia i contribuenti.
Un ultimo commento sull’architettura complessiva del "pacchetto".
Molti provvedimenti del pacchetto Bersani prendono spunto da segnalazioni dell’Authority o dalle sue indagini, quali quella sulle compagnie petrolifere oggi in corso (o quella del 2002), e quella sulle assicurazioni Rc-auto, dove proprio l’Autorità segnalò che la presenza di agenti con clausola di esclusiva rappresentasse un problema. Il fatto che l’ Antitrust non sia più un grillo parlante che si ascolta quasi con fastidio, ma una istituzione a cui il governo si ispira, è in sé un’ottima notizia.

E questo conferma anche come non siamo di fronte a un provvedimento "senza logica". Abbiamo tanti interventi puntuali, alcuni piccoli, altri meno, che assomigliano però alle tessere di un puzzle: alla fine formano un quadro che ha una sua coerenza. Non sarà forse un pilastro della storia dell’arte, ma ci fa piacere vederlo.

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I supercritici, quelli per i quali questi provvedimenti sono solo "buffonate propagandistiche", cosa hanno da argomentare a riguardo che sia più profondo di un semplice slogan? :rolleyes:


Ciao

Federico

proevolutionsoccer6
30-01-2007, 13:23
Parli di Telekom-Serbia?
Ti devo linkare l'Ordinanza di archiviazione della Procura di Torino del 09/05/05?
Ti devo ricordare che il supertestimone Igor Marini è stato condannato per associazione a delinquere finalizzata a truffe internazionali della Procura di Torino?
Oppure è stato tutto architettato dalle "toghe rosse"?

guardacaso se Berlusconi risulta innocente è tutta una falsa, dall'altra parte invece è tutto vero

non ce l'ho con te non sapendo cosa ne pensi di tutto, ma quelli che fanno così sono solo dei poveri ipocriti che non pensano con il loro cervello ma difendono una posizione per partito preso (e vale anche per chi lo fa nel senso opposto, a me di certo non mi frega nulla di difendere persone che ritengo tutte poco di buono, perchè io sono convinto che degli impicci li hanno fatti tutti, se poi non fosse meglio così)

PS: ripeto, non ce l'ho con te, non ti conosco, ce l'ho con chi fa così perchè ne vedo svariati in giro

peppogio
30-01-2007, 16:18
Grazie dantes76 per i link: sulla vicenda ci ho capito poco/niente. :cry: Il che mi fa incazzare non poco... :(

guardacaso se Berlusconi risulta innocente è tutta una falsa, dall'altra parte invece è tutto vero
Scusami tu, ma non ho capito la risposta.

DonaldDuck
30-01-2007, 17:39
I supercritici, quelli per i quali questi provvedimenti sono solo "buffonate propagandistiche", cosa hanno da argomentare a riguardo che sia più profondo di un semplice slogan? :rolleyes:

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/01/fabi260107_compagnie%20aeree.shtml?uuid=800b27c6-ad38-11db-9813-00000e25108c

Un intervento viziato dal conflitto di interessi
di Gianfranco Fabi

Andare da Milano a Londra con 90 centesimi di euro? Gli annunci pubblicitari di Ryanair o Easyjet sicuramente lo promettevano, ma tra i possibili clienti probabilmente nessuno hai mai pensato che questo prezzo fosse quello globale, definitivo e completo del proprio viaggio aereo.
Le tasse, le commissioni di vendita, le tariffe aeroportuali, i sovrapprezzi per il carburante, oltre che il fatto che solo un piccolo numero di posti e di voli era riservato a quella tariffa, portavano sempre più in alto il prezzo effettivo che il consumatore era destinato a pagare.
Il Governo, nell’ambito del pacchetto liberalizzazioni è intervenuto: la promozione delle tariffe dovrà sempre comprendere tutte le voci che vanno a costituire il costo finale del biglietto.
Encomiabile iniziativa? C’è da essere perplessi. In primo luogo perché se si trattava di rimediare a pubblicità ingannevoli non si può dimenticare che il compito di intervenire, sanzionare, bloccare e quindi vietare questo tipo di annunci è per legge delegato all’Antitrust che più volte è intervenuto in questo senso.
E poi non si può dimenticare, come sa molto bene chiunque abbia acquistato un biglietto di una compagnia low cost, che è sempre stato semplicissimo e immediato (oltre che indispensabile per “fare” il biglietto) conoscere il prezzo “finale” attraverso i siti internet o i call center delle compagnie.
L’intervento del Governo sulla pubblicità low cost appare poi viziato da un conflitto di interessi di non poco rilievo. Proprio in questi giorni il ministero dell’Economia sta tentando di vendere una compagnia aerea come l’Alitalia, che low cost non è, né per i suoi clienti, né per i contribuenti italiani chiamati da anni a ripianare le perdite. Non appare molto elegante cambiare una regola, peraltro marginale, nel settore del trasporto aereo proprio mentre si sviluppa una trattativa così importante.
Infine ci si può chiedere se questa novità favorisca il consumatore? Certo un po’ di trasparenza in più la garantisce, ma non bisogna dimenticare che la concorrenza in questo settore, concorrenza che peraltro ha fatto nascere le compagnie low cost, è stata resa possibile in Italia solo grazie agli interventi non di Roma, ma di Bruxelles

DonaldDuck
30-01-2007, 17:39
Questa liberalizzazione a chi giova?
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/01/rb260107_iacopo.shtml?uuid=4a4f6dec-ad4f-11db-9813-00000e25108c

Un passo avanti, ma per la completa liberalizzazione passeranno altri otto anni
di Jacopo Giliberto

I princìpi delineati dal Governo per i distributori di benzina erano già stati esaminati - e scartati per timidezza - otto anni fa dall’allora ministro dell’Industria Pierluigi Bersani e dall'allora sottosegretario Umberto Carpi. Princìpi che possono essere riassunti in quattro concetti: nessun vincolo di distanza minima tra i distributori; nessun vincolo sulle merci che possono essere vendute dal negozio (o dal bar) del distributore; già al casello dell’autostrada mettere un tabellone con i prezzi praticati dalle aree di servizio sul percorso; facilitazione per la costruzione di distributori nei piazzali degli ipermercati.
Queste decisioni piacciono più ai consumatori che ai benzinai, i quali temono la concorrenza dei carburanti a basso prezzo degli ipermercati. Per la verità, già oggi è possibile costruire i distributori con il marchio della catena di supermercati, sul modello di quanto succede in Francia. Esistono già in Italia i distributori di carburanti con le insegne Auchan, Leclerc-Conad, Carrefour. Comprano la benzina e il gasolio direttamente in raffineria.
Ciò produrrà sui carburanti lo stesso effetto che si è visto negli altri settori del commercio, dove molti negozi di prossimità hanno chiuso (o hanno cambiato settore d’attività) sostituiti dai supermercati di zona e dagli ipermercati. Così la concorrenza renderà poco conventienti molti dei benzinai più piccoli. Ciò non significa che tutti i piccoli spariranno: rimarranno i distributori piccoli e più cari la cui presenza ha comunque un significato in termini di domanda.
Come avviene oggi con il panettiere o il fruttivendolo, domani il consumatore potrà scegliere tra la comodità e il servizio curato del benzinaio vicino a casa, più caro; oppure se risparmiare e rifornirsi da un anonimo, lontano ma economico ipermercato.
L’apertura delle tabelle merceologiche - cioè la possibilità di vendere prodotti diversi dai soliti carburanti, lubrificanti, deodoranti e panni di finto daino - punta a dividere su più servizi la fonte di guadagno del distributore, in modo da ridurre il margine di ricavi dei soli carburanti e fare scendere così il prezzo del rifornimento. La tendenza è verso il distributore alla tedesca: in Germania il negozio del benzinaio è sempre aperto, e anche a notte fonda si può comprare latte fresco. Perché la liberalizzazione sia completa, il ministro Bersani dovrebbe abbandonare ogni timidezza e togliere ai benzinai anche i vincoli sugli orari d’apertura. Ma si scatenerebbero contro tutte le altre categorie commerciali. Forse per avere la liberalizzazione completa dovranno passare altri otto anni.

DonaldDuck
30-01-2007, 17:40
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/01/260107_sabbatini_assicurazioni.shtml?uuid=4e3c4d44-ad59-11db-9813-00000e25108c

Un intervento «prendere o lasciare» che rischia di scontentare il settore
di Riccardo Sabbatini

Ancora una volta il Governo, sulle liberalizzazioni, sceglie l’effetto sorpresa e annuncia i suoi provvedimenti, con lo strumento “prendere o lasciare” del decreto legge, senza alcuna preventiva consultazione di coloro sui quali si abbatteranno. Peggio. Senza rendere pubblica una valutazione sull’impatto delle nuove misure, sul calcolo costi-benefici che sorreggono quelle misure rispetto a strategie alternative. Il senso comune dell’Esecutivo giustifica tale modo di fare con la considerazione pessimistica che in Italia un approccio diverso solleverebbe tali reazioni, e muoverebbe lobby tanto potenti da rendere una politica di cambiamento nei fatti impraticabile. Resta però il fatto che un simile modo di governo contrasta con le regole che i legislatori seguono in tutti i Paesi europei e alimenta un corto circuito di polemiche, scioperi e ricorsi giurisdizionali. L’Ania, l’associazione delle compagnie, ha presentato nei giorni scorsi un ricorso alla corte di giustizia comunitaria contro il primo “pacchetto Bersani”, dell’estate scorsa. E, presumibilmente, non mancherà di reiterare la sua protesta anche contro il nuovo provvedimento che approfondisce ed amplifica quella prima decisione.
Nel merito l’abolizione della clausola di esclusiva in tutti i rami danni ci costringe a riflettere sulla natura di un’impresa assicurativa. Per disegnare nuovi contratti assicurativi sono necessarie poche decine di persone e gestire i rischi finanziari e attuariali di una simile attività non impone l’operatività di grandi strutture aziendali. Dal punto di vista meramente “produttivo” - ne sanno qualcosa le compagnie di bancassurance - le imprese assicurative hanno dunque dimensioni modeste. Diventano invece ragguardevoli se, nel calcolo, vengono sommate le strutture distributive (gli agenti) che collocano le polizze e quei fornitori di servizi (ad esempio i periti) necessari per erogare il servizio. Le prassi di mercato hanno, nei fatti, stabilito legame molto stretto tra l’insieme di questi soggetti al punto che, per il consumatore, l’agente assicurativo rappresenta un emissario della compagnia, un suo dipendente. Il governo, con il suo provvedimento, destabilizza questa struttura di mercato, rendendo autonomi gli agenti. Cambierà di conseguenza la percezione dell’industria assicurativa. Ed anche il suo valore perché nei criteri utilizzati dagli analisti per determinare l’embedded value (il valore intrinseco) di una compagnia il valore del portafoglio, collocato dagli agenti, viene incorporato nel prezzo del titolo. Ma questa rivoluzione sarà a vantaggio dei consumatori? Nessuno può dirlo, a priori, visto che il Governo non si è degnato di formulare le assunzioni sulle quali ha fondato le sue scelte.

DonaldDuck
30-01-2007, 17:46
Prima che intervengano i soliti "noti" :D postando la solita filastrocca facciamo così:

a sinistra non c'è al vertice gente come Dell'Utri (giudicato come "intermediario tra la mafia e berlusconi" nella sua condanna a 9 anni per mafia in primo grado), Previti (corruttore pregiudicato di giudici) e lo stesso berlusconi (prescritto tra le altre cose per una maxitangente a craxi per la legge Mammì)

La scrivo io e buonanotte :D, così risparmiano i pulsanti della tastiera :ciapet:

Lucrezio
30-01-2007, 18:27
Prima che intervengano i soliti "noti" :D postando la solita filastrocca facciamo così:

La scrivo io e buonanotte :D, così risparmiano i pulsanti della tastiera :ciapet:
Intervento da Ammonizione per FTFA verso Sander.
Non era meglio evitare?

proevolutionsoccer6
30-01-2007, 18:27
Scusami tu, ma non ho capito la risposta.

per i casini di telekom serbia noti personaggi di sinistra sono stati assolti

visto che c'è chi dice che quando berlusconi è assolto da qualcosa è una falsa, insomma sarebbe in realtà colpevole, mentre se vengono assolti membri della parte opposta è tutto regolare, l'ho sottolineato (e lo stesso immagino avranno fatto persone di destra)

ma ovviamente non è che ce l'avevo con te, mi è venuto in mente così...c'è purtroppo chi si schiera da una parte sempre e comunque perciò le sue opinioni non sono dettate dal cervello ma per partito preso, quindi da una parte li giudicano buoni e dall'altra cattivi qualsiasi cosa facciano

sander4
30-01-2007, 18:44
Costretto? Qual`e' il valore legislativo delle petizioni? Nessuno, a meno che non vengano assorbite nel progetto di abrogazione di una data legge, esattamente come e' avvenuto questa estate in occasione del referendum per la riforma della costituzione. Non riconoscere al governo il merito di queste norme e' semplicemente ridicolo.

Vero, ma per la norma che abolisce le spese di ricarica dei cellulari, il merito più grande va ad Andrea D'Ambra, senza la sua idea e iniziativa per la petizione forse oggi le ricariche sarebbero ancora come prima :) ;)
http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/cellulari-la-sfida/costi-ricarica/este_26205612_09060.jpg

DonaldDuck
30-01-2007, 18:44
Intervento da Ammonizione per FTFA verso Sander.
Non era meglio evitare?
Confido in equità di giudizio.

Window Vista
30-01-2007, 19:14
Calma :D



:D

flisi71
31-01-2007, 07:54
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/01/fabi260107_compagnie%20aeree.shtml?uuid=800b27c6-ad38-11db-9813-00000e25108c

Questo articoletto è davvero gustoso.

Questa norma, pur non portando vantaggi di €€€€ diretti, permette di porre fine a pubblicità ingannevoli che erano ormai la norma.
Un piccolo passo, niente di più, ma comunque inengabilmente utile.

E allora come si fa ad inventarsi una critica?
Ecco la parte davvero comica dell'articoletto, quella che paventa un "conflitto di interessi del Governo", visto che

"Proprio in questi giorni il ministero dell’Economia sta tentando di vendere una compagnia aerea come l’Alitalia, che low cost non è, né per i suoi clienti, né per i contribuenti italiani chiamati da anni a ripianare le perdite. Non appare molto elegante cambiare una regola, peraltro marginale, nel settore del trasporto aereo proprio mentre si sviluppa una trattativa così importante."


E cosa c'entra la prossima vendita di Alitalia con la trasparenza delle tariffe promozionali? :confused:


Una veloce lettura a pagina 6 di questo documento (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/comunicati/phplSp66o.pdf) svela che il provvedimento di cui sopra VALE PER TUTTE LE COMPAGNIE AEREE e non solo per le low-cost.
Si, anche per Alitalia.
Probabilmente molti di noi hanno visto fino ad ora, nella carta stampata e anche nei banner internet, passare le pubblicità della stessa Alitalia che prometteva tariffe scontatissime per voli interni con la dicitura "a partire da" seguita da un asterisco indicante "tasse escluse".
Adesso non sarà più possibile, neppure per loro.

Si può concludere immediatamente che questo punto di critica può essere tranquillamente chiuso per manifesta insussitenza?
:D


Ciao

Federico

trallallero
31-01-2007, 08:07
Questo articoletto è davvero gustoso.

Questa norma, pur non portando vantaggi di €€€€ diretti, permette di porre fine a pubblicità ingannevoli che erano ormai la norma.
Un piccolo passo, niente di più, ma comunque inengabilmente utile.

E allora come si fa ad inventarsi una critica?
Ecco la parte davvero comica dell'articoletto, quella che paventa un "conflitto di interessi del Governo", visto che

"Proprio in questi giorni il ministero dell’Economia sta tentando di vendere una compagnia aerea come l’Alitalia, che low cost non è, né per i suoi clienti, né per i contribuenti italiani chiamati da anni a ripianare le perdite. Non appare molto elegante cambiare una regola, peraltro marginale, nel settore del trasporto aereo proprio mentre si sviluppa una trattativa così importante."


E cosa c'entra la prossima vendita di Alitalia con la trasparenza delle tariffe promozionali? :confused:


Una veloce lettura a pagina 6 di questo documento (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/comunicati/phplSp66o.pdf) svela che il provvedimento di cui sopra VALE PER TUTTE LE COMPAGNIE AEREE e non solo per le low-cost.
Si, anche per Alitalia.
Probabilmente molti di noi hanno visto fino ad ora, nella carta stampata e anche nei banner internet, passare le pubblicità della stessa Alitalia che prometteva tariffe scontatissime per voli interni con la dicitura "a partire da" seguita da un asterisco indicante "tasse escluse".
Adesso non sarà più possibile, neppure per loro.

Si può concludere immediatamente che questo punto di critica può essere tranquillamente chiuso per manifesta insussitenza?
:D


Ciao

Federico
minkia da grande puoi fare lo Sherlock Holmes :eek:

flisi71
31-01-2007, 08:11
Solo un appunto: per chi volesse leggersi qualche pro e contro, pubblicati sul sito de "ilSole24Ore", relativamente a questa nuova serie di provvedimenti, il link è questo
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/01/liberalizzazioni-default.shtml?uuid=c2864492-ad50-11db-9813-00000e25108c
Oltre a quelli contrari, già pubblicati con attenta cernita poco sopra :D, ve ne sono anche di favorevoli (toh, non lo sospettavo! :D )




Ciao

Federico

flisi71
31-01-2007, 08:20
minkia da grande puoi fare lo Sherlock Holmes :eek:

:rolleyes:
No, sono solo interessato alla realtà dei fatti, e questa era in questo caso talmente evidente che pensavo ci si astenesse ad inventare una polemica sul niente.
Capisco che per i professionisti della propaganda sia normale routine alzare polveroni artificiali, distorcere la realtà dei fatti, cercare con il lumicino le pagliuzze negli occhi degli avversari e nel contempo evitando con abili slalom le proprie travi.... :sofico:


Ciao
Ciao

Federico

bjt2
31-01-2007, 09:40
Questo articoletto è davvero gustoso.

Questa norma, pur non portando vantaggi di €€€€ diretti, permette di porre fine a pubblicità ingannevoli che erano ormai la norma.
Un piccolo passo, niente di più, ma comunque inengabilmente utile.

E allora come si fa ad inventarsi una critica?
Ecco la parte davvero comica dell'articoletto, quella che paventa un "conflitto di interessi del Governo", visto che

"Proprio in questi giorni il ministero dell’Economia sta tentando di vendere una compagnia aerea come l’Alitalia, che low cost non è, né per i suoi clienti, né per i contribuenti italiani chiamati da anni a ripianare le perdite. Non appare molto elegante cambiare una regola, peraltro marginale, nel settore del trasporto aereo proprio mentre si sviluppa una trattativa così importante."


E cosa c'entra la prossima vendita di Alitalia con la trasparenza delle tariffe promozionali? :confused:


Una veloce lettura a pagina 6 di questo documento (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/comunicati/phplSp66o.pdf) svela che il provvedimento di cui sopra VALE PER TUTTE LE COMPAGNIE AEREE e non solo per le low-cost.
Si, anche per Alitalia.
Probabilmente molti di noi hanno visto fino ad ora, nella carta stampata e anche nei banner internet, passare le pubblicità della stessa Alitalia che prometteva tariffe scontatissime per voli interni con la dicitura "a partire da" seguita da un asterisco indicante "tasse escluse".
Adesso non sarà più possibile, neppure per loro.

Si può concludere immediatamente che questo punto di critica può essere tranquillamente chiuso per manifesta insussitenza?
:D


Ciao

Federico

SI, ma fino ad adesso se ne erano approfittate solo le compagnie low cost... Quando Alitalia dice: roma milano a partire da 99€ * , ma poi erano 99 euro più tasse e EasyJet che dice Napoli Basilea a partire da 16€ * e poi vai a scoprire che oltre alle tasse, questo vale solo per i primi N posti (quando prenotai io si era arrivati a 33€ sola andata, + 33€ per il ritorno, più tasse, si è arrivati a 90 €)... Un po' è diverso... O anche per Alitalia i 99€ valevano solo per i primi N posti?

flisi71
31-01-2007, 09:43
SI, ma fino ad adesso se ne erano approfittate solo le compagnie low cost... Quando Alitalia dice: roma milano a partire da 99€ * , ma poi erano 99 euro più tasse e EasyJet che dice Napoli Basilea a partire da 16€ * e poi vai a scoprire che oltre alle tasse, questo vale solo per i primi N posti (quando prenotai io si era arrivati a 33€ sola andata, + 33€ per il ritorno, più tasse, si è arrivati a 90 €)... Un po' è diverso... O anche per Alitalia i 99€ valevano solo per i primi N posti?

Al 100% la seconda.
Fanno così tutte le compagnie di linea.



Ciao

Federico

bjt2
31-01-2007, 11:18
Al 100% la seconda.
Fanno così tutte le compagnie di linea.



Ciao

Federico

Ma allora il prezzo è esagerato... Menomale che Alitalia ha il monopolio delle tratte intra-nazionali... Perchè come ho detto con 90€ ho fatto Napoli-Basilea andata e ritorno, tutto compreso... :rolleyes:

trallallero
31-01-2007, 11:21
Ma allora il prezzo è esagerato... Menomale che Alitalia ha il monopolio delle tratte intra-nazionali... Perchè come ho detto con 90EUR ho fatto Napoli-Basilea andata e ritorno, tutto compreso... :rolleyes:
monopolio ? mia madre é venuta a trovarmi pochi giorni fa: Roma-Orio con Ryanair, 90 euro ;)
Avrebbe speso di piú col treno :read:

bjt2
31-01-2007, 12:55
monopolio ? mia madre é venuta a trovarmi pochi giorni fa: Roma-Orio con Ryanair, 90 euro ;)
Avrebbe speso di piú col treno :read:

Ah, l'hanno tolto? Io sapevo che Roma-Milano, Napoli-Roma, Napoli-Milano fosse monopolio di Alitalia (ma non Roma-Orio :p )... Vabbeh... Meglio così... ;)

trallallero
31-01-2007, 13:06
Ah, l'hanno tolto? Io sapevo che Roma-Milano, Napoli-Roma, Napoli-Milano fosse monopolio di Alitalia (ma non Roma-Orio :p )... Vabbeh... Meglio così... ;)
sicuramente meglio cosí ;)
Comunque Ryanair ha sempre investito in aereoporti di periferia o oltre, infatti mia madre ha fatto Ciampino-Orio e non Fiumicino-Malpensa (ma meglio perché lei abita vicino Ciampino e io vicino Orio :yeah: )
Pensa che a Francoforte (ci sono stato ultimamente) si é messa (la Ryan) ad Hann, 110 km da Francoforte am Main, senza pagare un euro ma ha creato uno sviluppo impressionante nel giro di pochi anni. Grandi gli Irlandesi :ave:
Anche perché, diversamente da noi, usano tutte le sovvenzioni europee per creare sviluppo!