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View Full Version : Cosa non fanno per il bene(?) dei nostri figli


eliano
26-01-2007, 09:31
Uno stringatissimo comento su mediavideo.
Cerco notizie sul sito e trovo un link alla pagina della cronaca, dalla quale la notizia è scomparsa per fare posto a più interessanti(!) fatti di cronaca; una breve ricerca e trovo l'articolo qui (http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo345858.shtml)
Pensavo fosse un pericolo scongiurato, ma evidentemente mi sbagliavo (a dire il vero non ne ero poi tanto sicuro).
Voi che avete figli o che sperate di averne in futuro, leggete.

Nicky
26-01-2007, 09:39
Non capisco del tutto lo sdegno :what:
Cioè sono contraria a questo tipo di farmaci, ma a quanto ho capito l'uso sarà limitato a pochi casi controllati:

"Il registro farà sì che la prescrizione dei farmaci avvenga solo nei centri di riferimento neuropsichiatrici regionali riconosciuti per l'ADHD; farà sì che la prescrizione avvenga solo nell'ambito di un percorso diagnostico e terapeutico a 360 gradi"

RiccardoS
26-01-2007, 09:39
Voi che avete figli o che sperate di averne in futuro, leggete.


Visto che è il mio desiderio più grande, mi sono sentito chiamato in causa. :D

Ho letto l'articolo, ma non capisco cosa sia effettivamente questa iperattività così dannosa: alla fine, il presidente dell Associazione Italiana Famiglie ADHD dice:
"la parola iperattività evoca l immagine di bambini vivaci, contenti, pieni di vita e ricorda un periodo della vita, quello dell infanzia, generalmente bello e spensierato. In realtà questo disturbo provoca una grande sofferenza nel bambino a causa dell'emarginazione a cui viene sottoposto fin da piccolo, sensi di colpa, bassa autostima, poche relazioni sociali e amicali, abbandono scolastico".

come può l'iperattività divenire così nociva?
Inizialmente pensavo a famiglie incapaci di gestire bimbi pestiferi, ma se c'è perfino un'associazione, dev'essere qualcosa di più serio....



.... spero.

CYRANO
26-01-2007, 09:43
Tipo quando andavo all'asilo e le suore dicevano ai miei che ero iperattivo solo perche' rincorrevo con un bastone gli altri bambini durante le ore di gioco all'aperto!

:cry: :cry: :cry:





Cikaozoaza

razzoman
26-01-2007, 09:52
Tipo quando andavo all'asilo e le suore dicevano ai miei che ero iperattivo solo perche' rincorrevo con un bastone gli altri bambini durante le ore di gioco all'aperto!

:cry: :cry: :cry:





Cikaozoaza

mi hanno definito il falso calmo, solo perchè picchiavo i bulli della scuola!!! mi avrebbero duvuto ringraziare visto che hanno smesso di picchiare gli altri
Ah, gli insegnanti :asd:

Kendall
26-01-2007, 10:14
Visto che è il mio desiderio più grande, mi sono sentito chiamato in causa. :D

Ho letto l'articolo, ma non capisco cosa sia effettivamente questa iperattività così dannosa: alla fine, il presidente dell Associazione Italiana Famiglie ADHD dice:


come può l'iperattività divenire così nociva?
Inizialmente pensavo a famiglie incapaci di gestire bimbi pestiferi, ma se c'è perfino un'associazione, dev'essere qualcosa di più serio....



.... spero.


mia cugina ha un figlio che si potrebbe (credo) definire iperattivo, sicuramente la madre non è in grado di gestire un figlio problematico, sicuramente il fatto di non avere un papà aggrava la situazione, che io sappia non prende alcun tipo di farmaco, i problemi sono tanti e gravi:
il bimbo ora ha 9 anni ed ha già cambiato due scuole perchè picchia i compagni, i genitori si lamentano, le maestre chiamano l'assistente sociale............non sono cose da prendere alla leggera, l'avevano minacciata di toglierle il figlio

Kendall
26-01-2007, 10:15
Tipo quando andavo all'asilo e le suore dicevano ai miei che ero iperattivo solo perche' rincorrevo con un bastone gli altri bambini durante le ore di gioco all'aperto!

:cry: :cry: :cry:





Cikaozoaza


portavi già allora la maglietta degli iron maiden? :D

razzoman
26-01-2007, 10:19
mia cugina ha un figlio che si potrebbe (credo) definire iperattivo, sicuramente la madre non è in grado di gestire un figlio problematico, sicuramente il fatto di non avere un papà aggrava la situazione, che io sappia non prende alcun tipo di farmaco, i problemi sono tanti e gravi:
il bimbo ora ha 9 anni ed ha già cambiato due scuole perchè picchia i compagni, i genitori si lamentano, le maestre chiamano l'assistente sociale............non sono cose da prendere alla leggera, l'avevano minacciata di toglierle il figlio

digli a tua cugina di fare qualcosa, una volta hanno intervistato uno uomo che era iperattivo, è in galera per aver ucciso 3 persone, a causa di questa malattia

CYRANO
26-01-2007, 10:21
portavi già allora la maglietta degli iron maiden? :D

nu. sono diventato metallaro nel 1987 , alla veneranda era' di 14 anni :D
ero gia' un ometto allora... stavo cominciando a radermi :D :D


ciaozoaza

eliano
26-01-2007, 10:21
Non capisco del tutto lo sdegno :what:
Cioè sono contraria a questo tipo di farmaci, ma a quanto ho capito l'uso sarà limitato a pochi casi controllati:

"Il registro farà sì che la prescrizione dei farmaci avvenga solo nei centri di riferimento neuropsichiatrici regionali riconosciuti per l'ADHD; farà sì che la prescrizione avvenga solo nell'ambito di un percorso diagnostico e terapeutico a 360 gradi"
La strada per l'Inferno è lastricata di buone intenzioni!
Come al solito, in Italia, la politica è lenta a riconoscere un problema e, per recuperare il ritardo, rabbercia una soluzione.
Si trattasse di un altro campo, meno delicato, sarebbe anche tollerabile, ma in questo caso come può esserlo?
Quando la diagnosi è formulata così (http://www.disinformazione.it/adhd5.htm) e la terapia è questa (http://www.disinformazione.it/ritalin5.htm) con questi (http://www.laleva.cc/cura/ritalin/ritalin_italia.html) effetti collaterali un pò di sdegno non ci starebbe male! Comunque sono stato frainteso: il mio non è sdegno, è terrore!

<Straker>
26-01-2007, 10:22
mia cugina ha un figlio che si potrebbe (credo) definire iperattivo, sicuramente la madre non è in grado di gestire un figlio problematico, sicuramente il fatto di non avere un papà aggrava la situazione, che io sappia non prende alcun tipo di farmaco, i problemi sono tanti e gravi:
il bimbo ora ha 9 anni ed ha già cambiato due scuole perchè picchia i compagni, i genitori si lamentano, le maestre chiamano l'assistente sociale............non sono cose da prendere alla leggera, l'avevano minacciata di toglierle il figlioSi ma e' solo il sintomo di un disagio.
Questi farmaci non fanno altro che limitare il sintomo, non risolvono certo il problema.

Embryo
26-01-2007, 10:24
mi hanno definito il falso calmo, solo perchè picchiavo i bulli della scuola!!! mi avrebbero duvuto ringraziare visto che hanno smesso di picchiare gli altri
Ah, gli insegnanti :asd:

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUBITO!!! :D

Nicky
26-01-2007, 10:33
La strada per l'Inferno è lastricata di buone intenzioni!
Come al solito, in Italia, la politica è lenta a riconoscere un problema e, per recuperare il ritardo, rabbercia una soluzione.
Si trattasse di un altro campo, meno delicato, sarebbe anche tollerabile, ma in questo caso come può esserlo?
Quando la diagnosi è formulata così (http://www.disinformazione.it/adhd5.htm) e la terapia è questa (http://www.disinformazione.it/ritalin5.htm) con questi (http://www.laleva.cc/cura/ritalin/ritalin_italia.html) effetti collaterali un pò di sdegno non ci starebbe male! Comunque sono stato frainteso: il mio non è sdegno, è terrore!

Io non sono un medico quindi non posso capire quanto sia affidabile il sito che mi hai linkato.
Nel caso il sito avesse ragione, allora, capisco la tua preoccupazione e mi auguro che si cerchi una soluzione a questo nuovo problema.
Ma se il sito non fosse attendibile e se, prescritto correttamente, il farmaco potesse essere di aiuto a dei bambini?
Onestamente non mi sento in grado di esprimere un parere su una cosa simile, poichè, non ho le conoscenze necessarie...:boh:

Edit: chiarisco che mediamente sono contraria alla somministrazione di psicofarmaci anche negli adulti.
Imho devono essere proprio l'ultimissima spiaggia.

RiccardoS
26-01-2007, 10:37
mia cugina ha un figlio che si potrebbe (credo) definire iperattivo, sicuramente la madre non è in grado di gestire un figlio problematico, sicuramente il fatto di non avere un papà aggrava la situazione, che io sappia non prende alcun tipo di farmaco, i problemi sono tanti e gravi:
il bimbo ora ha 9 anni ed ha già cambiato due scuole perchè picchia i compagni, i genitori si lamentano, le maestre chiamano l'assistente sociale............non sono cose da prendere alla leggera, l'avevano minacciata di toglierle il figlio


mmhhhh... in questo caso mi sembra che il problema sia più la mancanza del padre e quindi l'ambiente famigliare, che ha creato nel figlio una sorta di violenza ribelle. se si intende questo, o meglio... se anche questo rientra nell'"iperattività" allora posso capire. Dall'articolo non si evince bene quali siano le problematiche che vengono trattate con questo farmaco.

razzoman
26-01-2007, 10:38
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUBITO!!! :D

non esageriamo, diventare re del mondo è più che sufficente :D

Kendall
26-01-2007, 10:39
digli a tua cugina di fare qualcosa, una volta hanno intervistato uno uomo che era iperattivo, è in galera per aver ucciso 3 persone, a causa di questa malattia


vedi il problema è anche il genitore, almeno nel caso di cui parlo, perchè se accenni al fatto lei ti dice "ma è solo un bambino vivace" "sono gli altri che sono invidiosi" ed altre sciocchezze simili, e cmq sappi che hai aggiunto un altro "kilo" al mio senso di colpa, è difficile anche per gli altri familiari: non vorresti fregartene ma sei sempre sul limite di sentirti dire "ma fatti i fatti tuoi"

Kendall
26-01-2007, 10:40
Si ma e' solo il sintomo di un disagio.
Questi farmaci non fanno altro che limitare il sintomo, non risolvono certo il problema.


infatti io non intendevo dare un parere sulla farmacologia in questi casi, non è il mio lavoro, solo che finchè non si vede un caso vero non si capisce la vera portata del problema

Ziosilvio
26-01-2007, 10:43
Io non sono un medico quindi non posso capire quanto sia affidabile il sito che mi hai linkato.
Nel caso il sito avesse ragione, allora, capisco la tua preoccupazione e mi auguro che si cerchi una soluzione a questo nuovo problema.
Ma se il sito non fosse attendibile e se, prescritto correttamente, il farmaco potesse essere di aiuto a dei bambini?
Onestamente non mi sento in grado di esprimere un parere su una cosa simile, poichè, non ho le conoscenze necessarie...:boh:

Edit: chiarisco che mediamente sono contraria ai psicofarmaci anche negli adulti.
Imho devono essere proprio l'ultimissima spiaggia.
Prova a fare un raffronto con Wikipedia.
Trovi QUI (http://it.wikipedia.org/wiki/Metilfenidato) l'articolo sul metilfenidato, che è il principio attivo del Ritalin; e QUI (http://it.wikipedia.org/wiki/ADHD) quello sull'ADHD.

Per quanto riguarda l'uso degli psicofarmaci: il cervello è un organo, e quando gli organi si ammalano possono, a volte, venir curati anche con i farmaci.

CYRANO
26-01-2007, 10:45
Prova a fare un raffronto con Wikipedia.
Trovi QUI (http://it.wikipedia.org/wiki/Metilfenidato) l'articolo sul metilfenidato, che è il principio attivo del Ritalin; e QUI (http://it.wikipedia.org/wiki/ADHD) quello sull'ADHD.

Per quanto riguarda l'uso degli psicofarmaci: il cervello è un organo, e quando gli organi si ammalano possono, a volte, venir curati anche con i farmaci.

beh ma il cervello e' un organo ben piu' complesso degli altri.
spesso i problemi sono psicologici non medici...

io prima di andare di psichiatria tenterei con la psicologia...

ps parlo in generale.


Coiaozoaza

Dumah Brazorf
26-01-2007, 10:47
Il fatto è che una volta se facevi il deficente a scuola il profe ti urlava dietro stile "Full Metal Jacket" facendoti prendere uno squaglio non indifferente...

http://edbatista.typepad.com/edbatista/images/2006/02/Full_Metal_Jacket_small.jpg

... e una volta arrivato a casa se i tuoi lo venivano a sapere le prendevi.
Invece oggi no poverini, sono disagiati, non si può dargli uno schiaffo perchè è violenza domestica, i professori se solo alzano la voce col figlio sbagliato rischiano l'ergastolo perchè "Mio figlio non farebbe mai una cosa simile". Poi succede che danno fuoco a scuola, o la allagano, per saltare la verifica, si filmano col telefonino mentre incaprettano l'amica e mandano il filmato su iinternet...
DU SGANASSONI ALTRO CHE MEDICINE... :ncomment:

razzoman
26-01-2007, 10:47
vedi il problema è anche il genitore, almeno nel caso di cui parlo, perchè se accenni al fatto lei ti dice "ma è solo un bambino vivace" "sono gli altri che sono invidiosi" ed altre sciocchezze simili, e cmq sappi che hai aggiunto un altro "kilo" al mio senso di colpa, è difficile anche per gli altri familiari: non vorresti fregartene ma sei sempre sul limite di sentirti dire "ma fatti i fatti tuoi"

beh allora non ti devi sentire in colpa!!! se ti da risposte del genere, e perchè crede che il figlio sia il migliore, e in questo caso lei non è una buona madre!!!quindi fregatene, che tu hai la coscienza a posto

Ziosilvio
26-01-2007, 10:50
come può l'iperattività divenire così nociva?
Per esempio, può impedire di concentrarsi su un'attività per un tempo sufficiente a portarla a termine.
Inizialmente pensavo a famiglie incapaci di gestire bimbi pestiferi
Di fatto, il pericolo nel caso del Ritalin è proprio che venga usato per tener buoni i bambini vivaci, invece che per smorzare l'incendio in quelli vulcanici.
Motivo in più per evitare di somministrare farmaci senza prescrizione medica.

eliano
26-01-2007, 10:52
Visto che è il mio desiderio più grande, mi sono sentito chiamato in causa. :D

Ho letto l'articolo, ma non capisco cosa sia effettivamente questa iperattività così dannosa: alla fine, il presidente dell Associazione Italiana Famiglie ADHD dice:


come può l'iperattività divenire così nociva?
Inizialmente pensavo a famiglie incapaci di gestire bimbi pestiferi, ma se c'è perfino un'associazione, dev'essere qualcosa di più serio....



.... spero.
Il problema è duplice: diagnosi approssimativa e terapia inadeguata.
Inanzitutto si rischia di scambiare per malattia del bambino un'inadeguatezza dei genitori (fare i genitore è l'unico mestiere che nessuno potrà mai insegnarti; va imparato sul campo) che, magari troppo presi dalla vita fenetica, dal lavoro, da quel minimo di tempo giornaliero che una persona deve dedicare a se, per non impazzire, dedicano poca attenzione ai problemi dei figli.
In seguito si propone una 'spiccia' soluzione farmacologico/sedativa in sostituzione di una terapia mirata a riequilibrare i comportamenti difficili eliminandone le cause.

linuxianoxcaso
26-01-2007, 10:52
Il fatto è che una volta se facevi il deficente a scuola il profe ti urlava dietro stile "Full Metal Jacket" facendoti prendere uno squaglio non indifferente...

http://edbatista.typepad.com/edbatista/images/2006/02/Full_Metal_Jacket_small.jpg

... e una volta arrivato a casa se i tuoi lo venivano a sapere le prendevi.
Invece oggi no poverini, sono disagiati, non si può dargli uno schiaffo perchè è violenza domestica, i professori se solo alzano la voce col figlio sbagliato rischiano l'ergastolo perchè "Mio figlio non farebbe mai una cosa simile". Poi succede che danno fuoco a scuola, o la allagano, per saltare la verifica, si filmano col telefonino mentre incaprettano l'amica e mandano il filmato su iinternet...
DU SGANASSONI ALTRO CHE MEDICINE... :ncomment:

per certi casi ... gli sganassoni sono più utili di uno psicologo :stordita:

Kendall
26-01-2007, 10:59
Il fatto è che una volta se facevi il deficente a scuola il profe ti urlava dietro stile "Full Metal Jacket" facendoti prendere uno squaglio non indifferente...

[

... e una volta arrivato a casa se i tuoi lo venivano a sapere le prendevi.
Invece oggi no poverini, sono disagiati, non si può dargli uno schiaffo perchè è violenza domestica, i professori se solo alzano la voce col figlio sbagliato rischiano l'ergastolo perchè "Mio figlio non farebbe mai una cosa simile". Poi succede che danno fuoco a scuola, o la allagano, per saltare la verifica, si filmano col telefonino mentre incaprettano l'amica e mandano il filmato su iinternet...
DU SGANASSONI ALTRO CHE MEDICINE... :ncomment:


sinceramente sono d'accordo con te, uno schiaffo quando serve (senza abusare ovviamente) fa capire al bambino quando ha davvero passato il limite, certo non va bene a tutte le età, già mia figlia a 9 anni è troppo grande per questo, devi fargli capire a parole dove sbaglia, serve una pazienza infinita e tempo da dedicare ed al giorno d'oggi che tempo ce n'è poco si fa più presto a dare una medicina

eliano
26-01-2007, 11:02
mia cugina ha un figlio che si potrebbe (credo) definire iperattivo, sicuramente la madre non è in grado di gestire un figlio problematico, sicuramente il fatto di non avere un papà aggrava la situazione, che io sappia non prende alcun tipo di farmaco, i problemi sono tanti e gravi:
il bimbo ora ha 9 anni ed ha già cambiato due scuole perchè picchia i compagni, i genitori si lamentano, le maestre chiamano l'assistente sociale............non sono cose da prendere alla leggera, l'avevano minacciata di toglierle il figlio
Immagino che il bambino sia seguito da specialisti che hanno l'obbiettivo, di concerto con la madre, di scoprire ed eliminare le cause del malessere che provoca il comportamento del bambino. La mancanza del padre è un esempio classico: un bambino di nove anni ha il tipico spirito di competizione, che madre natura gli ha donato, utile per farsi strada nella vita; quale reazione può scatenare lo svantaggio di non avere un padre nella competizione con i coetanei?
Potrebbe un farmaco insegnare ad un bambino, turbato da un senso d'inferiorità che gli provoca una profonda insoddisfazione, che nella vita vali per quello che sei e non per quello che hai? Con tutti i segnali che la vita moderna gli trasmette in senso contrario?

Dumah Brazorf
26-01-2007, 11:04
Beh no dai uno schiaffetto anche a 9 anni per me ci può stare... oppure si può cominciare con le punizioni da astinenza (niente tv per una settimana, a letto senza cena...)

Nicky
26-01-2007, 11:13
Prova a fare un raffronto con Wikipedia.
Trovi QUI (http://it.wikipedia.org/wiki/Metilfenidato) l'articolo sul metilfenidato, che è il principio attivo del Ritalin; e QUI (http://it.wikipedia.org/wiki/ADHD) quello sull'ADHD.


Più leggo e più mi sembra che il reale problema sia precedente alla somministrazione stessa, ovvero il fatto che sia facile commettere errori di diagnosi o nel non dare, precedentemente, l'adeguato supporto specialistico.

Il fatto è che una volta se facevi il deficente a scuola il profe ti urlava dietro stile "Full Metal Jacket" facendoti prendere uno squaglio non indifferente...
... e una volta arrivato a casa se i tuoi lo venivano a sapere le prendevi.
Invece oggi no poverini, sono disagiati, non si può dargli uno schiaffo perchè è violenza domestica, i professori se solo alzano la voce col figlio sbagliato rischiano l'ergastolo perchè "Mio figlio non farebbe mai una cosa simile". Poi succede che danno fuoco a scuola, o la allagano, per saltare la verifica, si filmano col telefonino mentre incaprettano l'amica e mandano il filmato su iinternet...
DU SGANASSONI ALTRO CHE MEDICINE...

Onestamente sull'efficacia delle pene corporale, degli urli e dei ricatti, io ho dei grossi dubbi.
Secondo me gli strumenti migliori per educare un bambino sono il dialogo e il tempo, nonchè la qualità dello stesso.

In ogni caso è chiaro che le medicine non devono essere utilizzate in banali casi di maleducazione o d'inadeguatezza nell'educazione impartita dai genitori, ma nemmeno nel caso di semplice vivacità.
Bisogna ricordarsi che i bambini sono bambini e la loro pazienza e concentrazione ha sicuramente altre tempistiche, rispetto a quella degli adulti.

Kendall
26-01-2007, 11:17
Immagino che il bambino sia seguito da specialisti che hanno l'obbiettivo, di concerto con la madre, di scoprire ed eliminare le cause del malessere che provoca il comportamento del bambino. La mancanza del padre è un esempio classico: un bambino di nove anni ha il tipico spirito di competizione, che madre natura gli ha donato, utile per farsi strada nella vita; quale reazione può scatenare lo svantaggio di non avere un padre nella competizione con i coetanei?
Potrebbe un farmaco insegnare ad un bambino, turbato da un senso d'inferiorità che gli provoca una profonda insoddisfazione, che nella vita vali per quello che sei e non per quello che hai? Con tutti i segnali che la vita moderna gli trasmette in senso contrario?


secondo me il problema non è tanto la mancanza del padre quanto il motivo di tale mancanza, se il padre muore in un certo senso è meno grave (cercate di capire il senso del discorso) perchè non c'è il rifiuto, se un genitore ti abbandona e tu non sai nemmeno chi è, il trauma è terrificante, il bimbo penserà "non mi ha nemmeno voluto, sono una persona inutile" credo sia effettivamente difficile riprendersi per chiunque

Nevermind
26-01-2007, 11:56
IN pratica questo Ritalin sarebbe il sostituto dei genitori, quei genitori idioti che non sanno tenere a basa i bambini li drogheranno.

Ottimo abbiamo risolto i problemi.

Secondo me il problema è che si fanno figli alla cazzo di cane, senza avere il tempo ne la voglia di tirarli su (oltre alle capacità) e quindi questi bimbi lasciati a loro stessi è ovvio che possono diventare dei scalmani; spesso questi bimbi cercano solo attenzione che evidentemente non ricevono.

eliano
26-01-2007, 12:09
Io non sono un medico quindi non posso capire quanto sia affidabile il sito che mi hai linkato.
Nel caso il sito avesse ragione, allora, capisco la tua preoccupazione e mi auguro che si cerchi una soluzione a questo nuovo problema.
Ma se il sito non fosse attendibile e se, prescritto correttamente, il farmaco potesse essere di aiuto a dei bambini?
Onestamente non mi sento in grado di esprimere un parere su una cosa simile, poichè, non ho le conoscenze necessarie...:boh:

Edit: chiarisco che mediamente sono contraria alla somministrazione di psicofarmaci anche negli adulti.
Imho devono essere proprio l'ultimissima spiaggia.
... ma purtroppo è vero!
Ci sono state sollevazioni di protesta da parte di varie associazioni, sono stati pubblicati opuscoli informativi (ne ho trovato uno nell'asilo di mio figlio) che mettevano in guardia dalla "frettolosità" con la quale si voleva importare dagli USA questo tipo d terapia.
Googolando ho trovato questo (http://www.oism.info/it/adhd/mito/index.htm) , consiglio a tutti di fare altrettanto: cercate e documentatevi, da fonti ufficiali ed ufficiose, formatevi un'idea con cognizione di causa.
Io sono convinto che certe cose accadono principalmente per mancanza di reazione da parte dell'opinione pubblica.

-Ivan-
26-01-2007, 12:14
Innanzitutto non sapendo bene di cosa si tratta ho dato una letta qua e vi segnalo un link:
http://www.educazione-emotiva.it/iperattivita.htm

e riporto questa frase:
"Ciò che è essenziale in fase di valutazione iniziale è l’analisi del comportamento del bambino e la sua storia familiare."

Non sono totalmente contrario all'uso di psicofarmaci nemmeno sui bambini se proprio necessita, quello che mi spaventa è la possibilità di un errore nella diagnosi. Tutti noi oggi cresciamo in un clima nocivo per la nostra personalità e ci ribelliamo in un modo o in un altro a quelle che sono le ingiustizie a cui veniamo sottoposti. Mi spaventa la possibilità che un bambino che ha problemmi a causa di una pessima educazione da parte dei genitori possa essere scambiato per un bambino iperattivo e curato di conseguenza.

eliano
26-01-2007, 12:18
mmhhhh... in questo caso mi sembra che il problema sia più la mancanza del padre e quindi l'ambiente famigliare, che ha creato nel figlio una sorta di violenza ribelle. se si intende questo, o meglio... se anche questo rientra nell'"iperattività" allora posso capire. Dall'articolo non si evince bene quali siano le problematiche che vengono trattate con questo farmaco.
Il problema è proprio questo: la diagnosi di iperattività è basata su una metodologia troppo soggettiva; non sono stati dati parametri univocamente verificabili o sufficientemente non ambigui, per cui l'adhd viene diagnosticata con un pò troppa facilità (parlo per esperienza personale), per evitare di trascurare il proprio dovere di medico (ricordatevi che in Italia non riuscire a guarire qualcuno non è reato, omettere di curarlo si)

Special
26-01-2007, 12:19
Non ricordo molto bene, ma ricordo che quando ero piccolo i medici proposero per me (ero "iperattivo") credo quel farmaco e i miei genitori si rifiutarono..
Nel mio caso in realtà non serviva, ero solo un bimbo vivace, eppure me l'avrebbero appioppato senza tanti se e tanti ma...
Chi me lo dice che magari, con genitori più disinformati, il medico non riesca a prescriverlo come fosse un aspirina...
O magari famiglia problematica, figlio discolo per i disagi in famiglia, invece di psicologo e miglioramento della condizione familiare (con impegno quindi dei genitori) non si preferisca la semplicità di una pillola per risolvere il problema?

eliano
26-01-2007, 12:21
vedi il problema è anche il genitore, almeno nel caso di cui parlo, perchè se accenni al fatto lei ti dice "ma è solo un bambino vivace" "sono gli altri che sono invidiosi" ed altre sciocchezze simili, e cmq sappi che hai aggiunto un altro "kilo" al mio senso di colpa, è difficile anche per gli altri familiari: non vorresti fregartene ma sei sempre sul limite di sentirti dire "ma fatti i fatti tuoi"
se puoi stagli vicino.
Per chi non ha un padre meglio uno zio che niente.

Nicky
26-01-2007, 12:28
... ma purtroppo è vero!
Ci sono state sollevazioni di protesta da parte di varie associazioni, sono stati pubblicati opuscoli informativi (ne ho trovato uno nell'asilo di mio figlio) che mettevano in guardia dalla "frettolosità" con la quale si voleva importare dagli USA questo tipo d terapia.
Googolando ho trovato questo (http://www.oism.info/it/adhd/mito/index.htm) , consiglio a tutti di fare altrettanto: cercate e documentatevi, da fonti ufficiali ed ufficiose, formatevi un'idea con cognizione di causa.
Io sono convinto che certe cose accadono principalmente per mancanza di reazione da parte dell'opinione pubblica.

Oltre al link che hai postato tu, ho letto anche quello postato da ZioSilvio ed altri ancora (come il sito del'aifa)
A me pare che su questo farmaco (come per molti altri) sia stato detto tutto ed il contrario di tutto; alcuni effetti collaterali, ad esempio, pare non siano stati totalmente comprovati.

Mi sembra comunque che gli organi interessati vogliano fare il possibile, per evitare che le diagnosi ed eventuali prescrizioni siano frettolose ed errate.

La mia idea è questa: è giusto ricorrere principalmente ai metodi psicoeducativi e qualora, sia strettamente necessario, associare a questo la terapia farmacologica.
Confido nella professionalità dei singolo medici e nell'attenzione dei genitori a non buttarsi sulla prima soluzione palpabile.

<Straker>
26-01-2007, 12:44
vedi il problema è anche il genitore, almeno nel caso di cui parlo, perchè se accenni al fatto lei ti dice "ma è solo un bambino vivace" "sono gli altri che sono invidiosi" ed altre sciocchezze simili, e cmq sappi che hai aggiunto un altro "kilo" al mio senso di colpa, è difficile anche per gli altri familiari: non vorresti fregartene ma sei sempre sul limite di sentirti dire "ma fatti i fatti tuoi"Il senso di colpa puoi anche lasciarlo da parte, perche' tu (e qui aggiungo "purtroppo") non puoi farci proprio niente. Dalle poche parole che possono trasparire su un forum pare evidente che quella persona non sia in grado di educare il proprio figlio, e il comportamento del bambino ne e' la spia piu' evidente. infatti io non intendevo dare un parere sulla farmacologia in questi casi, non è il mio lavoro, solo che finchè non si vede un caso vero non si capisce la vera portata del problema(e continuando qui il discorso) :D la farmacologia non e' la soluzione di tutti i mali. La farmacologia fa comodo a molti: alle case farmaceutiche in primis; ai dottori poi, perche' cosi' credono di stare facendo un buon lavoro; ai genitori pure, perche' in questo modo possono tenere quieto il loro bambino continuando a fare cio' che facevano prima, ovvero non educare il proprio figlio.
Non fa comodo al bambino, ma puoi capire, lui e' solo l'ultimo elemento della catena...

<Straker>
26-01-2007, 12:45
Confido nella professionalità dei singolo medici e nell'attenzione dei genitori a non buttarsi sulla prima soluzione palpabile.Credo di avere risposto anche a questa affermazione, con il mio precedente post...

eliano
26-01-2007, 13:29
Il fatto è che una volta se facevi il deficente a scuola il profe ti urlava dietro stile "Full Metal Jacket" facendoti prendere uno squaglio non indifferente...

http://edbatista.typepad.com/edbatista/images/2006/02/Full_Metal_Jacket_small.jpg

... e una volta arrivato a casa se i tuoi lo venivano a sapere le prendevi.
Invece oggi no poverini, sono disagiati, non si può dargli uno schiaffo perchè è violenza domestica, i professori se solo alzano la voce col figlio sbagliato rischiano l'ergastolo perchè "Mio figlio non farebbe mai una cosa simile". Poi succede che danno fuoco a scuola, o la allagano, per saltare la verifica, si filmano col telefonino mentre incaprettano l'amica e mandano il filmato su iinternet...
DU SGANASSONI ALTRO CHE MEDICINE... :ncomment:
Quoto!
Io ho tre figli, ma alla terza quanto segue non è applicabile per non raggiunti limiti di età. E' pizzina! :D
Nei casi gravi, io spiego una cosa tre volte; dopo ogni volta mi accerto che mi abbiano capito; alla quarta sculaccione e ramanzina.
Sono repressivo?
Le segnalazioni degli insegnanti, invece, sono preziosissime per valutare il comportamento del bambino in condizioni di "impunità" (al riparo dallo sculaccione) e non le sottovalutiamo mai.

Ziosilvio
26-01-2007, 14:36
Nei casi gravi, io spiego una cosa tre volte; dopo ogni volta mi accerto che mi abbiano capito; alla quarta sculaccione e ramanzina.
Sono repressivo?
No.

Anzi: a mio avviso sei quasi troppo tenero.
Se il caso è grave, il pargolo dovrebbe farsi bastare una spiegazione senza sculaccioni.

Nicky
26-01-2007, 14:42
Credo di avere risposto anche a questa affermazione, con il mio precedente post...

Poichè qualcuno non sa fare il genitore od il medico non è giusto privare chi ne ha davvero bisogno.
Se per paura della negligenza dei singoli si vietassero le cose, a quest'ora molti farmaci importanti non sarebbero usati [che ne so la morfina, ad esempio]

eliano
26-01-2007, 15:16
Più leggo e più mi sembra che il reale problema sia precedente alla somministrazione stessa, ovvero il fatto che sia facile commettere errori di diagnosi o nel non dare, precedentemente, l'adeguato supporto specialistico.

Onestamente sull'efficacia delle pene corporale, degli urli e dei ricatti, io ho dei grossi dubbi.
Secondo me gli strumenti migliori per educare un bambino sono il dialogo e il tempo, nonchè la qualità dello stesso.

In ogni caso è chiaro che le medicine non devono essere utilizzate in banali casi di maleducazione o d'inadeguatezza nell'educazione impartita dai genitori, ma nemmeno nel caso di semplice vivacità.
Bisogna ricordarsi che i bambini sono bambini e la loro pazienza e concentrazione ha sicuramente altre tempistiche, rispetto a quella degli adulti.
Esatto, il problema è proprio la diagnosi.
Per quanto riguarda il famigerato questionario, citati in uno dei link che ho riportato l'ho visto nello studio di uno psicologo (eh, si, ragazzi, ci sono passato anche io) il quale mi ha confermato che la direttiva diagnostica esiste ma che lui preferisce approfondire l'analisi del bambino in un ambiente controllato appositamente allestito e per tempi ben più lunghi di quelli richiesti dalla compilazione di un semplice questionario.

eliano
26-01-2007, 15:20
secondo me il problema non è tanto la mancanza del padre quanto il motivo di tale mancanza, se il padre muore in un certo senso è meno grave (cercate di capire il senso del discorso) perchè non c'è il rifiuto, se un genitore ti abbandona e tu non sai nemmeno chi è, il trauma è terrificante, il bimbo penserà "non mi ha nemmeno voluto, sono una persona inutile" credo sia effettivamente difficile riprendersi per chiunque
Capisco, è terribile! :(
Effettivamente per un bambino è troppo da digerire senza aiuto.

eliano
26-01-2007, 15:30
IN pratica questo Ritalin sarebbe il sostituto dei genitori, quei genitori idioti che non sanno tenere a basa i bambini li drogheranno.

Ottimo abbiamo risolto i problemi.

Secondo me il problema è che si fanno figli alla cazzo di cane, senza avere il tempo ne la voglia di tirarli su (oltre alle capacità) e quindi questi bimbi lasciati a loro stessi è ovvio che possono diventare dei scalmani; spesso questi bimbi cercano solo attenzione che evidentemente non ricevono.
Spesso non è una questione di idiozia ma di troppo amore: hai presente i genitori che tartassano i figli per tenerli sempre ordinatini, pulitini, "non correre che sudi", "non sudare che ti ammalerai", 37°C di temperatura=tachipirina, un arrossamento alla gola=antibiotico, ginocchio sbucciato=pronto soccorso (qualcuno lo conosco).
Genitori del genere davanti alla segnalazione di un insegnante (che preferirebbe avere tutti allineati e coperti nei banchi) ed al consiglio di rivolgersi ad uno specialista, cosa farebbero?

Bisogna insegnare alla gente che i figli non ci chiedono di venire al mondo, ce li mettiamo noi! E noi dobbiamo esserne responsabili

eliano
26-01-2007, 16:04
Innanzitutto non sapendo bene di cosa si tratta ho dato una letta qua e vi segnalo un link:
http://www.educazione-emotiva.it/iperattivita.htm

e riporto questa frase:
"Ciò che è essenziale in fase di valutazione iniziale è l’analisi del comportamento del bambino e la sua storia familiare."

Non sono totalmente contrario all'uso di psicofarmaci nemmeno sui bambini se proprio necessita, quello che mi spaventa è la possibilità di un errore nella diagnosi. Tutti noi oggi cresciamo in un clima nocivo per la nostra personalità e ci ribelliamo in un modo o in un altro a quelle che sono le ingiustizie a cui veniamo sottoposti. Mi spaventa la possibilità che un bambino che ha problemmi a causa di una pessima educazione da parte dei genitori possa essere scambiato per un bambino iperattivo e curato di conseguenza.
Quante di queste cose ti sembrano strane per un bambino dall'intelligenza vivace:

1) Ha difficoltà a rimanere seduto quando gli viene richiesto di farlo
2) Si fa facilmente distrarre da altri stimoli
3) Ha difficoltà ad attendere il proprio turno nei giochi o nelle attività in gruppo
4) Ha difficoltà a seguire le istruzioni che gli vengono date, per esempio, non riesce a finire un compito assegnato
5) Non riesce a mantenere l’attenzione nelle attività scolastiche e di gioco
6) Passa da un’attività ad un’altra senza concluderne una
7) Fa fatica a giocare in modo tranquillo
8) Spesso parla eccessivamente rispetto ai coetanei
9) nterrompe o si intromette in modo inadeguato, per esempio, si mette bruscamente in mezzo mentre altri bambini giocano o degli adulti parlano
10) Perde o dimentica il necessario per attività a casa o a scuola (giocattoli, matite, libri, tuta, compiti)
11) Spesso fa cose pericolose senza pensare alle conseguenze (non di proposito o per fare qualcosa di eccitante) come correre in strada senza guardare

Se devo giudicare le cose secondo la norma, (ovvero secondo la normalità della stragrande maggioranza dei bambini che conosco) avendo due figli con comportamenti presenti nella lista (e anche la terza lo è, ma non me ne sono ancora accorto perché neonata), i cui compagni si comportano più o meno allo stesso modo, come del resto la maggior parte dei bambini con i quali sono venuto a contatto fino ad oggi (me compreso, tanto, tanto tempo fa), deduco che: i pochi bambini che non fanno alcuna delle cose suddette sono malati, ai quali andrebbero prescritte massicce dosi di caffeina :sofico: , per svegliarli e portarli al livello degli altri. :D

Nevermind
26-01-2007, 16:17
Stando a quella lista in pratica tutti i bambini che ho conosciuto sarebbe potenzialmnete iperattivi :rolleyes:

Kendall
26-01-2007, 16:21
Stando a quella lista in pratica tutti i bambini che ho conosciuto sarebbe potenzialmnete iperattivi :rolleyes:

in effetti spero non siano solo questi i criteri

<Straker>
26-01-2007, 16:39
Poichè qualcuno non sa fare il genitore od il medico non è giusto privare chi ne ha davvero bisogno.
Se per paura della negligenza dei singoli si vietassero le cose, a quest'ora molti farmaci importanti non sarebbero usati [che ne so la morfina, ad esempio]Personalmente sono per la massima liberta' del singolo; il problema e' che a volte della liberta' se ne fa un cattivo utilizzo -non che per questo si debba limitare, intendiamoci :)
Se una persona sfrutta male la propria liberta', fatti suoi e tutti contenti. Se un genitore sfrutta male la liberta' di dare la pillola per tenere "calmo" il bambino, gia' mi dispiace di piu', perche' ci va di mezzo una persona che non puo' farci nulla -il bambino, appunto.
La tendenza e' quella di prendere pillole per qualunque sciocchezza, come bene ha evidenziato eliano: Spesso non è una questione di idiozia ma di troppo amore: hai presente i genitori che tartassano i figli per tenerli sempre ordinatini, pulitini, "non correre che sudi", "non sudare che ti ammalerai", 37°C di temperatura=tachipirina, un arrossamento alla gola=antibiotico, ginocchio sbucciato=pronto soccorso (qualcuno lo conosco).Ma la pillola, lo ripeto, cura solo il sintomo: ovvero tiene calmo il bambino per un po', lasciando pero' tutti i tormenti interiori che questa agitazione la provocano.
Mi hai fatto l'esempio della morfina: la morfina toglie il dolore, ma la causa (il male) rimane...

Nicky
26-01-2007, 19:34
Personalmente sono per la massima liberta' del singolo; il problema e' che a volte della liberta' se ne fa un cattivo utilizzo -non che per questo si debba limitare, intendiamoci :)
Se una persona sfrutta male la propria liberta', fatti suoi e tutti contenti. Se un genitore sfrutta male la liberta' di dare la pillola per tenere "calmo" il bambino, gia' mi dispiace di piu', perche' ci va di mezzo una persona che non puo' farci nulla -il bambino, appunto.
La tendenza e' quella di prendere pillole per qualunque sciocchezza, come bene ha evidenziato eliano: Ma la pillola, lo ripeto, cura solo il sintomo: ovvero tiene calmo il bambino per un po', lasciando pero' tutti i tormenti interiori che questa agitazione la provocano.
Mi hai fatto l'esempio della morfina: la morfina toglie il dolore, ma la causa (il male) rimane...

Nei vari link che ho letto, però, spiegavano che, nei casi più estremi, il rimuovere i sintomi aiutava poi il lavoro che si faceva mediamente la parte psicoeducativa.
Anche a me dispiace se qualcuno abusa dei farmaci, soprattutto su un bambino, ma da quanto hanno spiegato anche nell'articolo su tgcom, stanno cercando di fare in modo che la prescrizione sia più che selettiva e controllata [e questo credo sia un bene]

-Ivan-
26-01-2007, 20:02
Quante di queste cose ti sembrano strane per un bambino dall'intelligenza vivace:

Se devo giudicare le cose secondo la norma, (ovvero secondo la normalità della stragrande maggioranza dei bambini che conosco) avendo due figli con comportamenti presenti nella lista (e anche la terza lo è, ma non me ne sono ancora accorto perché neonata), i cui compagni si comportano più o meno allo stesso modo, come del resto la maggior parte dei bambini con i quali sono venuto a contatto fino ad oggi (me compreso, tanto, tanto tempo fa), deduco che: i pochi bambini che non fanno alcuna delle cose suddette sono malati, ai quali andrebbero prescritte massicce dosi di caffeina :sofico: , per svegliarli e portarli al livello degli altri. :D

Effettivamente quelli della lista sono comportamenti più che normali per un bambino vivace e non represso.
Non intendendomi dell'uso di psicofarmaci e non sapendo come agiscono e quali danni provocano e se ne provocano non posso trarre un giudizio finale, rimango comunque scettico riguardo questi tipi di cure visto che sono riluttante anche all'uso di medicinali classici come aspirine e company ma non posso dire di esserne contrario perchè non ho le conoscenze per sostenerlo.
Rinnovo il mio timore per la possibilità che bambini assolutamente sani vengano tarttati con questi farmaci per incompetenza dei medici e mancanza di coscienza da parte dei genitori.

eliano
26-01-2007, 20:22
Oltre al link che hai postato tu, ho letto anche quello postato da ZioSilvio ed altri ancora (come il sito del'aifa)
A me pare che su questo farmaco (come per molti altri) sia stato detto tutto ed il contrario di tutto; alcuni effetti collaterali, ad esempio, pare non siano stati totalmente comprovati.

Mi sembra comunque che gli organi interessati vogliano fare il possibile, per evitare che le diagnosi ed eventuali prescrizioni siano frettolose ed errate.

La mia idea è questa: è giusto ricorrere principalmente ai metodi psicoeducativi e qualora, sia strettamente necessario, associare a questo la terapia farmacologica.
Confido nella professionalità dei singolo medici e nell'attenzione dei genitori a non buttarsi sulla prima soluzione palpabile.
Se hai letto con attenzione il problema è proprio questo: sta per essere introdotta la possibilità di utilizzare un farmaco che dovrebbe essere "l'estrema risorsa" per i casi disperati (in quanto il rapporto costi/benefici è pesante) in presenza di una carenza cronica delle strutture che dovrebbero garantire le azioni di prima istanza (valutazione adeguata del caso nel contesto familiare, istituzione di psicoterapia calibrata sul singolo).
Di qui a sostituire il farmaco alla necessaria (sebbene delicata, lunga laboriosa e quindi costosa per il SSN) terapia, il passo potrebbe essere preoccupantemente breve.
In sostanza la carenza di fondi (effettiva o presunta) potrebbe diventare l'alibi perfetto per l'applicazione di terapie di dubbia innocuità.
P.S.
In uno degli articoli non si diceva che non sono noti effetti collaterali, bensì che, visto che la somministrazione del ritalin a preadolescenti e bambini è in uso limitatamente a poche migliaia di casi e da poco tempo, i dati sono sufficienti a dire, a malapena, che non è tossico, alle dosi consigliate.

Nicky
26-01-2007, 20:31
Se hai letto con attenzione il problema è proprio questo: sta per essere introdotta la possibilità di utilizzare un farmaco che dovrebbe essere "l'estrema risorsa" per i casi disperati (in quanto il rapporto costi/benefici è pesante) in presenza di una carenza cronica delle strutture che dovrebbero garantire le azioni di prima istanza (valutazione adeguata del caso nel contesto familiare, istituzione di psicoterapia calibrata sul singolo).
Di qui a sostituire il farmaco alla necessaria (sebbene delicata, lunga laboriosa e quindi costosa per il SSN) terapia, il passo potrebbe essere preoccupantemente breve.
In sostanza la carenza di fondi (effettiva o presunta) potrebbe diventare l'alibi perfetto per l'applicazione di terapie di dubbia innocuità.

Ho capito, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte.


P.S.
In uno degli articoli non si diceva che non sono noti effetti collaterali, bensì che, visto che la somministrazione del ritalin a preadolescenti e bambini è in uso limitatamente a poche migliaia di casi e da poco tempo, i dati sono sufficienti a dire, a malapena, che non è tossico, alle dosi consigliate.

Non ho detto che non ci sono effetti noti, ma solo che alcuni effetti non sono totalmente comprovati.
Poichè i risultati delle varie prove si sono rilevati contrastanti.

Un po' come quando c'è un medico che dice che il vino fa bene al sistema cardicircolatorio, ed un altro che il giorno dopo sostiene che fa malissimo anche in piccole quantità.

eliano
26-01-2007, 20:35
No.

Anzi: a mio avviso sei quasi troppo tenero.
Se il caso è grave, il pargolo dovrebbe farsi bastare una spiegazione senza sculaccioni.
Beh, forse ho esagerato a definirlo grave: per me grave è una bugia ad un genitore, nascondere un brutto voto o una nota della maestra, picchiare il fratellino (lì ho il copyright) o il compagno di scuola più debole (quest'ultima cosa mi manda in bestia, anche se ha cominciato per primo). In fondo il più grande ha otto anni.
Cerco di essere tollerante quel tanto che basti ad insegnar loro la tolleranza.
E poi, diciamocelo francamente, con quei bei musetti che hanno, lo sculaccione fa più male, e molto più a lungo, a me che a loro.

eliano
26-01-2007, 20:58
Ho capito, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte.

Non ho detto che non ci sono effetti noti, ma solo che alcuni effetti non sono totalmente comprovati.
Poichè i risultati delle varie prove si sono rilevati contrastanti.

Un po' come quando c'è un medico che dice che il vino fa bene al sistema cardicircolatorio, ed un altro che il giorno dopo sostiene che fa malissimo anche in piccole quantità.

Non è questione di dubbi, le carenze delle strutture di base ci sono.
Prima di dare in mano ai medici armi così devastanti bisogna dar loro modo di inquadrare il nemico!
Il caso ritalin, come si sarà capito, è esploso negli USA, con la comparsa di una percentuale 'insolita' di suicidi tra i bambini in terapia.
Ora, io non sono un medico e non ho statistiche aggiornate ma, secondo buonsenso, non riesco ad immaginare un bambino dell'età di mio figlio che tenta il suicidio! Quello che posso immaginare come causa, anche non volendo tirare in ballo effetti collaterali dei quali, come ben dicevi, non esistono prove oggettive, è che non rimuovendo il problema di base e sedando i comportamenti che, immagino, facciano da 'valvola di sfogo' , si faccia precipitare il bambino in uno stato di frustrazione, che poi sfocia in depressione; con tutte le conseguenze del caso.

Ziosilvio
26-01-2007, 21:36
Quante di queste cose ti sembrano strane per un bambino dall'intelligenza vivace:
Aspetta che evidenzio:
1) Ha difficoltà a rimanere seduto quando gli viene richiesto di farlo
2) Si fa facilmente distrarre da altri stimoli
3) Ha difficoltà ad attendere il proprio turno nei giochi o nelle attività in gruppo
4) Ha difficoltà a seguire le istruzioni che gli vengono date, per esempio, non riesce a finire un compito assegnato
5) Non riesce a mantenere l’attenzione nelle attività scolastiche e di gioco
6) Passa da un’attività ad un’altra senza concluderne una
7) Fa fatica a giocare in modo tranquillo
8) Spesso parla eccessivamente rispetto ai coetanei
9) Interrompe o si intromette in modo inadeguato, per esempio, si mette bruscamente in mezzo mentre altri bambini giocano o degli adulti parlano
10) Perde o dimentica il necessario per attività a casa o a scuola (giocattoli, matite, libri, tuta, compiti)
11) Spesso fa cose pericolose senza pensare alle conseguenze (non di proposito o per fare qualcosa di eccitante) come correre in strada senza guardare
I bambini vivaci "sono impazienti" a rimanere seduti, aspettare il proprio turno, eccetera; però ci riescono, magari con un po' di sforzo.
Qui si parla proprio di "non riuscire" e così via, che mi sembra parecchio più grave.

<Straker>
26-01-2007, 22:06
Aspetta che evidenzio: [cut]

I bambini vivaci "sono impazienti" a rimanere seduti, aspettare il proprio turno, eccetera; però ci riescono, magari con un po' di sforzo.
Qui si parla proprio di "non riuscire" e così via, che mi sembra parecchio più grave.Quanto di tutti questi "difetti" puo' essere espressione di una ricerca (per quanto estrema) di attenzione?
E' piu' grave, certo, ma a meno che tutto cio' non sia sintomo di una disfunzione organica, la pillola sara' del tutto inutile, se non per l'attenuazione dell'atteggiamento impaziente. Che pero' puntualmente si ripresentera' una volta terminato l'effetto del farmaco.
Una psicoterapia ottiene i medesimi risultati a livello organico di una farmacoterapia, e soprattutto piu' duraturi; purtroppo e' impegnativa: in tempo, in denaro, in risorse, in attenzione; e soprattutto non puo' coinvolgere solo il bambino, ma deve necessariamente comprendere il contesto familiare nel quale il bambino cresce. E' troppo; soprattutto per certe famiglie. La pillola e' piu' comoda. Peccato che non risolva il problema.

eliano
28-01-2007, 15:43
@ Ziosilvio
A questo punto è d'obbligo citare un'esperienza personale, magari un pò OT.
Su segnalazione della maestra del'asilo, che lamentava un comportamento 'anomalo' (vedi lista sopra) di mio figlio (che aveva, all'epoca, quasi cinque anni), mia moglie, lo porta a visita presso il locale consultorio familiare; la diagnosi (dopo una 'visita' di 15 minuti scarsi, durante la quale mio figlio, immerso in un mare di giocattoli presenti nello studio, non l'ha ca.... neanche lontanamente): il bambino ha gravissimi problemi..., no non è una questione di educazione o di disciplina è proprio un caso grave..., non dovreste neanche permettervi di rimproverarlo..., sareste da denunciare (testuali parole, per sua fortuna non sentite con le mie orecchie, ero al lavoro) bla, bla..., bisogna sottoporlo subito a terapia bla..., sentire un neuropsichiatra... adesso pianifichiamo gli appuntamenti settimanali... sarà una cosa molto lunga...
Tornato dal lavoro mia miglie mi racconta il tutto e mi si spalanca davanti un baratro (fìdati, comprensibile solo da chi ha provato). Siccome passo per essere quello con più sangue freddo nelle situazioni difficili, non mi perdo d'animo e decidiamo di sentire un secondo parere. Troviamo un centro che tratta il recupero di bambini, da quelli con problemi comportamentali ai veri e propri disabili, e prendiamo un appuntamento.
Lo psicologo, in una mezz'ora, ci spiega la procedura per la ricerca di eventuali problemi: esaminare il bambino, da solo, in un ambiente controllato appositamente allestito, in modo da valutare le sue reazioni a vari stimoli; in seguito intervistare noi genitori; infine osservarci tutti e tre per vedere come relazionavamo tra noi; ci fissa una serie di appuntamenti e ci saluta. Risultato: nulla di fisiologico, a parte un'impercettibile segnale, che magari avrebbe meritato un approfondimento da parte della collega neuropsichiatra, ma al quale poteva dare benissimo una spiegazione egli stesso: noi pretendevamo troppo dal bambino (?) e lui, non riuscendo ad accontentarci, per evitare la frustrazione, rifiutava di provarci.
Decidiamo di seguirlo di più e di 'tirare meno le redini'. Un pò alla volta veniamo a sapere che la famigerata maestra (alla cui guida lo avevamo affidato, per la sua fama di persona capace di disciplinare i bimbi particolarmente vivaci, dopo che la prima maestra, a quattro settimane dall'inizio dell'anno, lo aveva marchiato come 'grave disturbo alla classe' e ne aveva richiesto il trasferimento ad altra sezione) lo aveva già 'bollato' come 'irrecuperabile' e ne aveva fatto, insieme a qualche altro, il colpevole designato per ogni malefatta; ovviamente il poverino, giunto tra le mura domestiche, si beccava anche i nostri 'giusti' rimproveri (come fai a pensare che la maestra sia impazzita all'improvviso?!).
Saputo, in seguito ad indagini personali, che non accadeva solo a nostro figlio, decidiamo di mandarlo in un asilo privato (io sono sempre stato contrario agli asili privati): nel giro di qualche settimana il bambino era attento e partecipe, aveva cominciato a colorare, a fare lavoretti in cartoncino, tornava a casa soddisfatto e rilassato; insomma era rinato!
Dopo essermi maledetto in tutti i modi per la mia cecità e benedetto, mai abbastanza, per aver avuto il sangue freddo di non fermarmi al primo parere, mi chiedo: cosa sarebbe accaduto?
Aggiungo e concludo: era il primo figlio, ero giovane e stupido, ottimista ed inesperto; come ho già detto prima fare i genitori richiede pratica sul campo e 'sperimentazione'.
P.S.
Fatevi una risata: lo psicologo, che a detto che mio figlio stava, prevalentemente, benissimo, quasi quasi metteva in terapia me!

<Straker>
28-01-2007, 18:19
[cut]benedetto, mai abbastanza, per aver avuto il sangue freddo di non fermarmi al primo parereOttimo, bravo :)
Fatevi una risata: lo psicologo, che a detto che mio figlio stava, prevalentemente, benissimo, quasi quasi metteva in terapia me!Why not? (sono serio, non voglio ne' provocarti ne' tantomeno sfotterti :stordita: )

eliano
29-01-2007, 01:14
Ma io sono serio!
Mi disse che mi vedeva preso da una 'rabbia', una specie di fame, una tendenza al miglioramento continuo, al pretendere molto (troppo?) da me stesso e dagli altri; poi, viste le sopracciglia aggrottate, si affretto ad addolcire la pillola con: "ma fondamentalmente è uno stimolo positivo, basta non esagerare".
Mi dica dottore, sono pazzo? :D

Ziosilvio
29-01-2007, 09:58
Su segnalazione della maestra del'asilo, che lamentava un comportamento 'anomalo' (vedi lista sopra) di mio figlio (che aveva, all'epoca, quasi cinque anni), mia moglie, lo porta a visita presso il locale consultorio familiare; la diagnosi (dopo una 'visita' di 15 minuti scarsi, durante la quale mio figlio, immerso in un mare di giocattoli presenti nello studio, non l'ha ca.... neanche lontanamente): il bambino ha gravissimi problemi..., no non è una questione di educazione o di disciplina è proprio un caso grave..., non dovreste neanche permettervi di rimproverarlo..., sareste da denunciare (testuali parole, per sua fortuna non sentite con le mie orecchie, ero al lavoro) bla, bla..., bisogna sottoporlo subito a terapia bla..., sentire un neuropsichiatra... adesso pianifichiamo gli appuntamenti settimanali... sarà una cosa molto lunga...
Il tizio del consultorio familiare ha dimostrato di essere un incompetente nel migliore dei casi, e un imbroglione nel peggiore.
Purtroppo tanti, troppi psicologi credono di essere dèi in terra, possessori della verità rivelata; e più lo credono, e meno sanno fare il proprio mestiere.
non mi perdo d'animo e decidiamo di sentire un secondo parere. Troviamo un centro che tratta il recupero di bambini, da quelli con problemi comportamentali ai veri e propri disabili, e prendiamo un appuntamento.
Lo psicologo, in una mezz'ora, ci spiega la procedura per la ricerca di eventuali problemi: esaminare il bambino, da solo, in un ambiente controllato appositamente allestito, in modo da valutare le sue reazioni a vari stimoli; in seguito intervistare noi genitori; infine osservarci tutti e tre per vedere come relazionavamo tra noi; ci fissa una serie di appuntamenti e ci saluta.
Il personale del centro deve occuparsi di bambini con problemi veri; e deve quindi essere bravo a capire quali bambini sono davvero problematici e quali no, in modo da non essere subissati di lavoro superfluo e potersi concentrare sui casi seri.
Risultato: nulla di fisiologico, a parte un'impercettibile segnale, che magari avrebbe meritato un approfondimento da parte della collega neuropsichiatra, ma al quale poteva dare benissimo una spiegazione egli stesso: noi pretendevamo troppo dal bambino (?) e lui, non riuscendo ad accontentarci, per evitare la frustrazione, rifiutava di provarci.
Ordinaria amministrazione, quindi; che avrebbe potuto essere individuata prima anche dal tizio del consultorio, se avesse fatto bene il suo lavoro... evitandovi anche uno "spaghetto" di quelli storici... brrr...
Decidiamo di seguirlo di più e di 'tirare meno le redini'. Un pò alla volta veniamo a sapere che la famigerata maestra (alla cui guida lo avevamo affidato, per la sua fama di persona capace di disciplinare i bimbi particolarmente vivaci, dopo che la prima maestra, a quattro settimane dall'inizio dell'anno, lo aveva marchiato come 'grave disturbo alla classe' e ne aveva richiesto il trasferimento ad altra sezione) lo aveva già 'bollato' come 'irrecuperabile' e ne aveva fatto, insieme a qualche altro, il colpevole designato per ogni malefatta; ovviamente il poverino, giunto tra le mura domestiche, si beccava anche i nostri 'giusti' rimproveri (come fai a pensare che la maestra sia impazzita all'improvviso?!).
E questa signora non sa fare di meglio, per "disciplinare i bimbi vivaci", che trasformarli in capri espiatori?
Voglio sperare che non abbia una laurea... laurea che, data a una persona del genere, sarebbe buona solo per farci i coriandoli.

Ziosilvio
29-01-2007, 10:01
Una psicoterapia ottiene i medesimi risultati a livello organico di una farmacoterapia, e soprattutto piu' duraturi
Se stai dicendo che una psicoterapia da sola ottiene risultati analoghi a una farmacoterapia da sola, allora posso darti ragione.
A quanto mi risulta, però, di solito i successi maggiori si ottengono combinando le due cose.

<Straker>
30-01-2007, 12:55
Se stai dicendo che una psicoterapia da sola ottiene risultati analoghi a una farmacoterapia da sola, allora posso darti ragione.
A quanto mi risulta, però, di solito i successi maggiori si ottengono combinando le due cose.I risultati non sono analoghi: sono proprio gli stessi :D
E' una cosa che mi e' stata detta qualche mese fa, ma sulla quale ero rimasto un po' scettico; invece l'altro giorno ho avuto conferma: sul settimanale TuttoScienze della Stampa di mercoledi' 24 gennaio si legge:
FREUD IN LABORATORIO
Eric Kandel è convinto che una delle sfide del prossimo futuro consista nel creare un collegamento tra neuroscienze cognitive e biologia molecolare e, quindi, nello stabilire nuovi rapporti con la psicanalisi. Se molti, anche negli Usa, considerano l’eredità di Freud una forma di conscenza filosofica piuttosto che una scienza, il Premio Nobel pensa invece che l’eredità psicanalitica possa trasformarsi nel XXI secolo e diventare a tutti gli effetti una disciplina scientifica. Un modo c’è: si tratta delle tecniche del «brain imaging», con le quali si sta cominciando a esplorare quali sono i risultati delle psicoterapie nelle varie aree del cervello.
LE PSICOTERAPIE
Se una psicoterapia funziona -sostiene Kandel - questa deve agire a livello degli stessi circuiti neuronali e delle sinapsi sui quali agiscono i farmaci. Una conseguenza è che ciò che consideriamo come mente è in realtà un’espressione della funzione del cervello. Questo approccio sta spingendo molti psichiatri clinici ad adottare un nuovo tipo di logica integrata: è una prospettiva - sia teorica sia clinica - che punta alla coniugazione e alla complementarietà tra psicoterapia e farmacoterapia. Sono emblematiche, in questa prospettiva, le ricerche condotte dalla psichiatra americana Nancy Andreasen su emozioni, linguaggio e schizofrenia.D'accordo che qui parla di logica integrata, ma non dimentichiamo che l'approccio farmaceutico e psicoterapeutico si attua in presenza di forti disturbi della personalita', schizofrenia, e quant'altro.
Visto i pesanti effetti collaterali dei farmaci (di qualunque farmaco, in particolare degli psicofarmaci), avrebbe molto piu' senso limitare il piu' possibile i farmaci, e ripiegare sulla terapia che invece non presenta effetti collaterali, e i cui benefici permangono in via definitiva anche al suo termine, contrariamente ai farmaci.

<Straker>
30-01-2007, 13:01
No.

Anzi: a mio avviso sei quasi troppo tenero.
Se il caso è grave, il pargolo dovrebbe farsi bastare una spiegazione senza sculaccioni.Questa mi era sfuggita: 'azz, educazione rigida eh? :D

eliano
03-02-2007, 14:39
Il tizio del consultorio familiare ha dimostrato di essere un incompetente nel migliore dei casi, e un imbroglione nel peggiore.
Purtroppo tanti, troppi psicologi credono di essere dèi in terra, possessori della verità rivelata; e più lo credono, e meno sanno fare il proprio mestiere.
Veramente la persona in questione, per quanto riferito da mia moglie, non è una qualsiasi psiologa bensì una neuropsichiatra (peggio?)

Il personale del centro deve occuparsi di bambini con problemi veri; e deve quindi essere bravo a capire quali bambini sono davvero problematici e quali no, in modo da non essere subissati di lavoro superfluo e potersi concentrare sui casi seri.
Infatti lo psicologo di questo centro è impegnato in prima persona nelle terapie e, quindi, ha una competenza ed un esperienza più che valide (mi mostrò una 'risma' di documentazione prelevata da internet che doveva ancora approfondire!)

Ordinaria amministrazione, quindi; che avrebbe potuto essere individuata prima anche dal tizio del consultorio, se avesse fatto bene il suo lavoro... evitandovi anche uno "spaghetto" di quelli storici... brrr...
E da qui i miei dubbi sulla carenza delle strutture deputate ad individuare e trattare i vari casi

E questa signora non sa fare di meglio, per "disciplinare i bimbi vivaci", che trasformarli in capri espiatori?
Voglio sperare che non abbia una laurea... laurea che, data a una persona del genere, sarebbe buona solo per farci i coriandoli.
Per quello che ho saputo in seguito la 'protezione' del direttore didattico (che non aveva altro interesse che quello di salvaguardare la poltrona e quello che ci poggia sopra) non la ha salvata dall'essere denunciata, per il suo comportamento, a livelli più alti (con esiti che ignoro)