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View Full Version : Indice liberta' economica 2007, Italia al 60 posto


dantes76
19-01-2007, 19:34
Indice liberta' economica 2007, Italia al 60 posto,

nostra intervista con Alberto Mingardi, direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni

Nell’edizione 2007 indice di libertà economica (Economic Freedom), L’Italia scende al 60° posto (era 42° nel 2006 e 26° nel 2005).
L’indice, che considera molti fattori, è redatto dalla Heritage Foundation e dal Wall Street Journal.

Abbiamo intervistato Alberto Mingardi, direttore generale dell'Istituto Bruno Leoni che fa parte di un pool di 6 think tank europei (IBL, Centre for the New Europe, Institute of Economic Affairs, Hayek Foundation, Lithuanian Free Market Institute) che affiancano Heritage e WSJ nella loro attività per l'Index

1) Quali sono i principali motivi per cui l'Italia e' al 60 posto?

L'Index of Economic Freedom non fa la fotografia dell'attuale grado di prosperità di un Paese: non ci dice quanto siamo ricchi.
Fotografa invece l'assenza (o, al contrario, la presenza) di vincoli all'economia, al libero operare produttori e consumatori.
Siamo sessantesimi perché, nonostante qualche riforma favorevole al mercato sia stata fatta, e meritoriamente, negli scorsi dieci anni, restiamo un Paese nel quale lo Stato è troppo pesante, le regole sono troppe, e l'uno e le altre riescono ad imbrigliare l'altrimenti strepitosa creatività dei nostri imprenditori.
Ma siamo "solo" sessantesimo anche perché 58 Paesi nel mondo sono più liberi di noi, hanno saputo cioè imboccare con maggior decisione la strada della concorrenza, delle liberalizzazioni, dell'apertura dei mercati. Il fatto che alcuni di questi Paesi abbiano scoperto di recente tali principi, e siano riusciti ad ispirare assai efficaciemente ad essi la loro legislazione, ci dà speranza: non è mai troppo tardi.

2)Perchè siamo peggiorati rispetto all'anno precedente

Il peggioramento in classifica dell'Italia è dovuto in larga misura al cambiameto della metodologia deciso dall'Advisory Board che da quest'anno affianca gli autori dell'Index.
Non si possono quindi fare paragoni con l'anno passato.
Tuttavia è vero che l'Italia è uno dei Paesi economicamente meno liberi della stessa Europa: il 28mo, in termini di libetà economica, sui 41 conteggiati in quest'area.
Vuol dire che, soprattutto gli ex Paesi comunisti stanno facendo grandi passi in avanti, mentre noi stiamo sostanzialmente fermi.

3) Quali sono le cose + importanti che il governo dovrebbe fare per migliorare il punteggio?

La lista lunga, ed è nota.
Le liberalizzazioni, su cui sembra volersi concentrare (pur fra mille problemi) il governo, sono importanti. Ma la loro importanza impallidisce se si considera il peso della pressione fiscale italiana, che era e resta altissima.
L'Index of Economic Freedom segnala anche come problemi il mercato del lavoro (nel quale si è liberalizzato in entrata, ma non in uscita) e i tempi della giustizia, talmente lunghi da indebolire la stessa certezza del diritto.
E come dimenticare la grande sfida della semplificazione normativa? C'è molto, moltissimo da fare e sono problemi ormai noti a tutti.
Solo che di leader politici col coraggio di imbarcarsi nella fatica immane di liberare questo Paese dai troppi vincoli che lo avvolgono, non ce n'è.

Webliografia:
IBL Index of Economic Freedom 2007

IBL Libertà economica: Italia sessantesima

Indice liberta’ economica 2006, Italia al 42 posto, intervista con Alberto Mingardi, direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni:
http://blog.menostato.it/2006/01/indice_liberta_.html


http://blog.menostato.it/2007/01/indice_liberta_.html

dantes76
19-01-2007, 19:35
abbiamo i salumieri... la spagno.. no...loro sono una bolla.. :asd:

reptile9985
19-01-2007, 19:47
un grazie ai liberali ( :nono: ) che ci hanno governato negli ultimi 5 anni è doveroso :doh:

D1o
19-01-2007, 20:27
un grazie ai liberali ( :nono: ) che ci hanno governato negli ultimi 5 anni è doveroso :doh:
:mbe: :mbe: ma che c'entra???

fracarro
19-01-2007, 20:33
Indice liberta' economica 2007, Italia al 60 posto,

nostra intervista con Alberto Mingardi, direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni

Nell’edizione 2007 indice di libertà economica (Economic Freedom), L’Italia scende al 60° posto (era 42° nel 2006 e 26° nel 2005).
L’indice, che considera molti fattori, è redatto dalla Heritage Foundation e dal Wall Street Journal.

Abbiamo intervistato Alberto Mingardi, direttore generale dell'Istituto Bruno Leoni che fa parte di un pool di 6 think tank europei (IBL, Centre for the New Europe, Institute of Economic Affairs, Hayek Foundation, Lithuanian Free Market Institute) che affiancano Heritage e WSJ nella loro attività per l'Index

1) Quali sono i principali motivi per cui l'Italia e' al 60 posto?

L'Index of Economic Freedom non fa la fotografia dell'attuale grado di prosperità di un Paese: non ci dice quanto siamo ricchi.
Fotografa invece l'assenza (o, al contrario, la presenza) di vincoli all'economia, al libero operare produttori e consumatori.
Siamo sessantesimi perché, nonostante qualche riforma favorevole al mercato sia stata fatta, e meritoriamente, negli scorsi dieci anni, restiamo un Paese nel quale lo Stato è troppo pesante, le regole sono troppe, e l'uno e le altre riescono ad imbrigliare l'altrimenti strepitosa creatività dei nostri imprenditori.
Ma siamo "solo" sessantesimo anche perché 58 Paesi nel mondo sono più liberi di noi, hanno saputo cioè imboccare con maggior decisione la strada della concorrenza, delle liberalizzazioni, dell'apertura dei mercati. Il fatto che alcuni di questi Paesi abbiano scoperto di recente tali principi, e siano riusciti ad ispirare assai efficaciemente ad essi la loro legislazione, ci dà speranza: non è mai troppo tardi.

2)Perchè siamo peggiorati rispetto all'anno precedente

Il peggioramento in classifica dell'Italia è dovuto in larga misura al cambiameto della metodologia deciso dall'Advisory Board che da quest'anno affianca gli autori dell'Index.
Non si possono quindi fare paragoni con l'anno passato.
Tuttavia è vero che l'Italia è uno dei Paesi economicamente meno liberi della stessa Europa: il 28mo, in termini di libetà economica, sui 41 conteggiati in quest'area.
Vuol dire che, soprattutto gli ex Paesi comunisti stanno facendo grandi passi in avanti, mentre noi stiamo sostanzialmente fermi.

3) Quali sono le cose + importanti che il governo dovrebbe fare per migliorare il punteggio?

La lista lunga, ed è nota.
Le liberalizzazioni, su cui sembra volersi concentrare (pur fra mille problemi) il governo, sono importanti. Ma la loro importanza impallidisce se si considera il peso della pressione fiscale italiana, che era e resta altissima.
L'Index of Economic Freedom segnala anche come problemi il mercato del lavoro (nel quale si è liberalizzato in entrata, ma non in uscita) e i tempi della giustizia, talmente lunghi da indebolire la stessa certezza del diritto.
E come dimenticare la grande sfida della semplificazione normativa? C'è molto, moltissimo da fare e sono problemi ormai noti a tutti.
Solo che di leader politici col coraggio di imbarcarsi nella fatica immane di liberare questo Paese dai troppi vincoli che lo avvolgono, non ce n'è.

Webliografia:
IBL Index of Economic Freedom 2007

IBL Libertà economica: Italia sessantesima

Indice liberta’ economica 2006, Italia al 42 posto, intervista con Alberto Mingardi, direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni:
http://blog.menostato.it/2006/01/indice_liberta_.html


http://blog.menostato.it/2007/01/indice_liberta_.html

Saranno comunisti. :rotfl: :rotfl:

Swisström
19-01-2007, 20:41
la Svizzera è scesa al 15esimo... che schifo :(

D1o
20-01-2007, 12:32
la Svizzera è scesa al 15esimo... che schifo :(
devono aver introdotto qualcosa come gli standard CEE sugli orologi a cucù :sofico:

dantes76
20-01-2007, 13:08
un grazie ai liberali ( :nono: ) che ci hanno governato negli ultimi 5 anni è doveroso :doh:

credo che fra 5 anni la cosa non cambiera' di molto...

reptile9985
20-01-2007, 13:20
credo che fra 5 anni la cosa non cambiera' di molto...
almeno questo governo di comunisti le riforme le ha in cantiere :mc:

dantes76
20-01-2007, 13:23
almeno questo governo di comunisti le riforme le ha in cantiere :mc:

non e' facile invertire questa tendenza,

le riforme che ha questo governo( sempre che trovino applicazione e nella forma in cui sono state proposte) dovevano essere proposte e applicate almeno un 15 anni fa.... abbiamo 15 anni di ritardo...


In U.K per esempio la british-airways, fu privatizzata a meta degli anni 80...

Marci
20-01-2007, 13:23
il problema è che in Italia abbiamo millemila leggi che oltretutto spesso si contraddicono l'una con l'altra e questo non è colpa di Berlusconi(tra un po lo sarà pure l'effetto serra) ma è un problema che ci portiamo dietro da molti decenni; inoltre penso che le liberalizzazioni e le privatizzazioni siano buona cosa, basta non fare come con la Telecom e Trenitalia che sono diventate si private ma in pratica monopolistiche e quindi anti-liberali.

Onisem
20-01-2007, 13:30
ma vaff... :D
Quoto. :O

devilman79
20-01-2007, 16:52
un grazie ai liberali ( :nono: ) che ci hanno governato negli ultimi 5 anni è doveroso :doh:

eh si, invece fino a 5 o 6 anni fa eravamo ai livelli della Svizzera..... :rolleyes:

ma le hai lette le cause?
è l'ultimo governo che ha alzato la pressione fiscale o era già alta? :rolleyes:
è l'ultimo governo che ha aumentato la burocrazia economico/giuridica? :rolleyes: