sander4
10-01-2007, 21:59
La decisione del Consiglio di amministrazione dell'azienda dopo
la sentenza di condanna del consiglio di Stato sulla sua nomina
Rai, degradato l'ex direttore generale
"Da ora sarà semplice caporedattore"
Rai, degradato l'ex direttore generale
"Da ora sarà semplice caporedattore"
Alfredo Meocci
ROMA - L'ex direttore generale della Rai è stato degradato. D'ora in poi avrà la qualifica di caporedattore. E' quanto ha deciso il Consiglio di amministrazione della Rai, su proposta del direttore generale Claudio Cappon, alla luce della sentenza del consiglio di Stato che il 19 dicembre scorso ha confermato la sanzione inflitta dall'Autorità garante nelle comunicazioni alla Rai per la nomina di Meocci a direttore generale dell'azienda di viale Mazzini. Dunque il Cda dà mandato alla direzione generale di assegnare Meocci a incarichi compatibili con la nuova qualifica.
"Il Consiglio di amministrazione della Rai - spiega una nota di Viale Mazzini - ha esaminato i provvedimenti da assumere in relazione alla sentenza del consiglio di Stato che ha confermato la sanzione dell'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni per la nomina del dottor Meocci a direttore generale della Rai. Al riguardo, il cda, su proposta del direttore generale - spiega ancora l'azienda - ha deliberato alcune misure urgenti a salvaguardia degli interessi aziendali: la rimodulazione del trattamento economico e normativo del dottor Meocci sulla base della qualifica di caporedattore. L'assegnazione in via definitiva ad incarichi coerenti con tale qualifica, non appena conosciute le motivazioni della sentenza".
La nomina. Il 5 agosto del 2005 Alfredo Meocci è stato nominato direttore generale della Rai con cinque sì dei consiglieri di centrodestra (Urbani, Petroni, Malgieri, Staderini e Bianchi Clerici) mentre l'Unione votò no con Curzi, Rizzo Nervo e Rognoni. Il presidente Petruccioli si astenne spiegando così la sua decisione: "Mi ha spinto la questione della complessità dell'incompatibilità".
L'Agcom dichiara l'incompatibilità. Il 27 aprile dello scorso anno, l'Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha dichiarato l'incompatibilità di Alfredo Meocci alla carica di direttore generale. Nella stessa occasione aveva intimato alla Rai il pagamento di una multa da 14,3 milioni di euro e allo stesso Meocci da 370 mila euro. La "situazione di incompatibilità" di Meocci fu dichiarata perché il dg era stato in passato membro della stessa Agcom. La Rai fece ricorso.
L'addio e la transazione. Meocci ha lasciato il posto di direttore generale Rai il 19 giugno del 2006. L'ex dg lascia firmando un accordo con il Cda che lo vota con sette sì, un astenuto (Angelo Maria Petroni) mentre il consigliere Giovanna Bianchi Clerici non partecipa al voto. Petroni e Bianchi Clerici motivano la loro scelta esprimendo perplessità in merito alla compatibilità con il nuovo ruolo che viene indicato per Meocci: il vertice di Rai Corporation.
Il Tar. Il Tar del Lazio conferma le multe inflitte alla Rai e a Meocci sulla vicenda della dichiarazione di incompatibilità di quest'ultimo con la carica cui era stato chiamato.
L'inchiesta. Il 7 febbraio il pm della procura di Roma Adelchi D' Ippolito iscrive nel registro degli indagati, con l'accusa d'abuso d'ufficio, i cinque consiglieri della Rai che avevano votato a favore della nomina di Meocci a dg.
Il Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato il 20 dicembre respinge il ricorso della Rai contro la decisione del Tar che confermava le multe inflitte dall'Agcom per la questione dell' incompatibilità.
(10 gennaio 2007)
--Visto che ultimamente si parlava di sprechi, eccone uno.
Grazie ai consiglieri cdellini barricati nel consiglio di amministrazione della rai da cinque lunghi anni - e ancora ahimè in maggioranza nel cda - , grazie a loro la rai ovvero noi pagherà 14,3 MLN di euro di multa, per aver nominato il palesemente incompatibile Meocci, e non ditemi che non si sapeva prima della sua incompatibilità (infatti i consiglieri di csx avevano votato contro per quel motivo) :muro:
Mi chiedo inoltre se questa super multa al principale concorrente di Mediaset e delle televisioni di Berlusconi, risultato della nomina di un dg palesemente incompatibile da parte dei consiglieri di CDX nel cda - nominati guarda caso anni fa dallo stesso berlusconi insieme alla cdl - nonostante esperti e gli altri consiglieri avevano fatto uscire fuori il problema dell'incompatibilità con chiarezza, mi domando se sia stata una svista o qualcos'altro.
In fondo oltre a Meocci c'erano tanti candidati appetibili per la CDL, perchè proprio lui, cosa aveva di tanto speciale da rischiare una multa milionaria pur di nominarlo, multa poi arrivata e confermata, così come era stato già previsto?
Comunque vedremo se la procura di Roma rinvierà i cinque consiglieri a giudizio oppure no, ci sarà un'iter giudiziario probabilmente, ma il fatto è che i 14 MLN da pagare sono ormai confermati e NOI paghiamo, e questo non è giusto.
la sentenza di condanna del consiglio di Stato sulla sua nomina
Rai, degradato l'ex direttore generale
"Da ora sarà semplice caporedattore"
Rai, degradato l'ex direttore generale
"Da ora sarà semplice caporedattore"
Alfredo Meocci
ROMA - L'ex direttore generale della Rai è stato degradato. D'ora in poi avrà la qualifica di caporedattore. E' quanto ha deciso il Consiglio di amministrazione della Rai, su proposta del direttore generale Claudio Cappon, alla luce della sentenza del consiglio di Stato che il 19 dicembre scorso ha confermato la sanzione inflitta dall'Autorità garante nelle comunicazioni alla Rai per la nomina di Meocci a direttore generale dell'azienda di viale Mazzini. Dunque il Cda dà mandato alla direzione generale di assegnare Meocci a incarichi compatibili con la nuova qualifica.
"Il Consiglio di amministrazione della Rai - spiega una nota di Viale Mazzini - ha esaminato i provvedimenti da assumere in relazione alla sentenza del consiglio di Stato che ha confermato la sanzione dell'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni per la nomina del dottor Meocci a direttore generale della Rai. Al riguardo, il cda, su proposta del direttore generale - spiega ancora l'azienda - ha deliberato alcune misure urgenti a salvaguardia degli interessi aziendali: la rimodulazione del trattamento economico e normativo del dottor Meocci sulla base della qualifica di caporedattore. L'assegnazione in via definitiva ad incarichi coerenti con tale qualifica, non appena conosciute le motivazioni della sentenza".
La nomina. Il 5 agosto del 2005 Alfredo Meocci è stato nominato direttore generale della Rai con cinque sì dei consiglieri di centrodestra (Urbani, Petroni, Malgieri, Staderini e Bianchi Clerici) mentre l'Unione votò no con Curzi, Rizzo Nervo e Rognoni. Il presidente Petruccioli si astenne spiegando così la sua decisione: "Mi ha spinto la questione della complessità dell'incompatibilità".
L'Agcom dichiara l'incompatibilità. Il 27 aprile dello scorso anno, l'Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha dichiarato l'incompatibilità di Alfredo Meocci alla carica di direttore generale. Nella stessa occasione aveva intimato alla Rai il pagamento di una multa da 14,3 milioni di euro e allo stesso Meocci da 370 mila euro. La "situazione di incompatibilità" di Meocci fu dichiarata perché il dg era stato in passato membro della stessa Agcom. La Rai fece ricorso.
L'addio e la transazione. Meocci ha lasciato il posto di direttore generale Rai il 19 giugno del 2006. L'ex dg lascia firmando un accordo con il Cda che lo vota con sette sì, un astenuto (Angelo Maria Petroni) mentre il consigliere Giovanna Bianchi Clerici non partecipa al voto. Petroni e Bianchi Clerici motivano la loro scelta esprimendo perplessità in merito alla compatibilità con il nuovo ruolo che viene indicato per Meocci: il vertice di Rai Corporation.
Il Tar. Il Tar del Lazio conferma le multe inflitte alla Rai e a Meocci sulla vicenda della dichiarazione di incompatibilità di quest'ultimo con la carica cui era stato chiamato.
L'inchiesta. Il 7 febbraio il pm della procura di Roma Adelchi D' Ippolito iscrive nel registro degli indagati, con l'accusa d'abuso d'ufficio, i cinque consiglieri della Rai che avevano votato a favore della nomina di Meocci a dg.
Il Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato il 20 dicembre respinge il ricorso della Rai contro la decisione del Tar che confermava le multe inflitte dall'Agcom per la questione dell' incompatibilità.
(10 gennaio 2007)
--Visto che ultimamente si parlava di sprechi, eccone uno.
Grazie ai consiglieri cdellini barricati nel consiglio di amministrazione della rai da cinque lunghi anni - e ancora ahimè in maggioranza nel cda - , grazie a loro la rai ovvero noi pagherà 14,3 MLN di euro di multa, per aver nominato il palesemente incompatibile Meocci, e non ditemi che non si sapeva prima della sua incompatibilità (infatti i consiglieri di csx avevano votato contro per quel motivo) :muro:
Mi chiedo inoltre se questa super multa al principale concorrente di Mediaset e delle televisioni di Berlusconi, risultato della nomina di un dg palesemente incompatibile da parte dei consiglieri di CDX nel cda - nominati guarda caso anni fa dallo stesso berlusconi insieme alla cdl - nonostante esperti e gli altri consiglieri avevano fatto uscire fuori il problema dell'incompatibilità con chiarezza, mi domando se sia stata una svista o qualcos'altro.
In fondo oltre a Meocci c'erano tanti candidati appetibili per la CDL, perchè proprio lui, cosa aveva di tanto speciale da rischiare una multa milionaria pur di nominarlo, multa poi arrivata e confermata, così come era stato già previsto?
Comunque vedremo se la procura di Roma rinvierà i cinque consiglieri a giudizio oppure no, ci sarà un'iter giudiziario probabilmente, ma il fatto è che i 14 MLN da pagare sono ormai confermati e NOI paghiamo, e questo non è giusto.