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View Full Version : 3000 soldati morti per...


<Straker>
09-01-2007, 11:29
(Da La stampa del 8/1/2007 Sezione Esteri Pag. 13)


LE INQUIETANTI RIVELAZIONI DEL BRITANNICO «INDEPENDENT»
Ai petrolieri il bottino di guerra
NEW YORK
Il giornale britannico «Independent» lo ha chiamato senza mezzi termini «spoils of war», cioè bottino di guerra. Si riferiva al progetto di legge con cui il governo iracheno si appresta a cedere la gestione delle sue risorse petrolifere alle grandi compagnie straniere, tornando a infiammare il dibattito sulle ragioni del conflitto, proprio mentre il presidente Bush sta per presentare il suo nuovo piano per stabilizzare Baghdad. L'Independent ha scritto di aver visto una bozza della legge, che il Parlamento iracheno spera di approvare entro marzo. In base al testo, il governo intende offrire contratti trentennali ad aziende tipo Bp, Exxon e Shell, affidando loro estrazione e sfruttamento del greggio. Nella fase iniziale le compagnie straniere incasseranno il 75 per cento dei profitti, fino a quando avranno recuperato gli investimenti compiuti. Dopo prenderanno il 20 per cento, che comunque rappresenta il doppio della media generalmente adottata per questo genere di contratti. Sul piano normativo di tratta di una vera rivoluzione, perché dal 1972 l'industria petrolifera irachena era nazionalizzata. Anche in Paesi come l'Arabia Saudita o l'Iran, un alleato e un rivale degli Stati Uniti, il business dell'oro nero è controllato dallo Stato. A Baghdad, invece, i rapporti fra il governo e le compagnie straniere verranno regolati da «Production-sharing agreements», inusuali in Medio Oriente. Considerando che le riserve irachene sono le terze al mondo, e costituiscono il 95% dell'economia nazionale, si tratta di un affare gigantesco. Chi appoggia la legge sostiene che era un passo inevitabile, per due ragioni: primo, l'industria petrolifera di Baghdad è stata compromessa da anni di guerra e sanzioni, e quindi ha bisogno di forti interventi per mettere a frutto tutte le sue potenzialità; secondo, se si vogliono attirare gli investimenti stranieri bisogna offrire incentivi, vista la difficile situazione della sicurezza. Gli iracheni potrebbero obiettare che la sicurezza non esiste proprio a causa dell'intervento militare straniero, ma questo per ora è un discorso che non interessa al governo di al Maliki. Il problema politico, per Washington e Londra, sta nel rischio di rilanciare il sospetto che la guerra sia stata scatenata per mettere le mani sul petrolio. I due governi hanno sempre smentito questa interpretazione e gli analisti sono convinti che la decisione avesse vari motivi, ma almeno indirettamente l'oro nero ha pesato, perché garantire la stabilità del Medio Oriente significa anche assicurare l'acceso a questa risorsa vitale. L'Independent ha ricordato che nel 1999 proprio il vicepresidente Cheney, allora capo della Halliburton, disse che entro il 2010 il mondo avrebbe avuto bisogno di 50 milioni di barili in più al giorno, e l'area del Golfo Persico restava la più economica per recuperarli. Il premier britannico Blair, per cancellare l'impressione di aver appoggiato l'intervento solo per il petrolio, aveva suggerito di versare tutti i proventi su un conto gestito dall'Onu per gli iracheni. Niente di simile, però, è avvenuto. Questa settimana Bush presenterà il suo nuovo piano, e i democratici minacciano di negare i fondi per l’invio di altri 20.000 soldati: «Il Presidente - ha detto ieri la speaker della Camera, Nancy Pelosi - non ha un assegno in bianco». La notizia della nuova legge non l'aiuta, a meno che i soldi non vadano nelle tasche degli iracheni, per convincerli a collaborare nella stabilizzazione.

Brand
09-01-2007, 11:30
Sempre le solite cose....

mauriz83
09-01-2007, 11:35
è palese che la guerra è stata fatta per il petrolio,alla fine i nodi stanno venendo al pettine.

Lorekon
09-01-2007, 12:06
peccato che chi lo dice (da 5 anni) è semper stato bollato come "disfattista" "antiamericano" "amico dei terroristi" etc etc...

la storia tramanderà Bush Blair (e Aznar) come dei colossali imbroglioni.

e pensare che c'è ancora chi dice che la guerra in Iraq è stata una cosa giusta, che ha liberato il paese, che ha creato una democrazie in medioriente" (un Giuliano Ferrara a caso)

Brand
09-01-2007, 12:09
la storia tramanderà Bush Blair (e Aznar) come dei colossali imbroglioni.



In sintesi li tramanderà come "politici".

Lorekon
09-01-2007, 12:10
"tutti colpevoli quindi tutti innocenti"?

parax
09-01-2007, 12:18
In sintesi li tramanderà come "politici".

Politici con 25.000 morti sulla coscienza, mentre l'assassino e barbaro Saddam è stato impiccato loro sono i buoni salvatori del mondo ed esportatori di democrazia.

brown
09-01-2007, 12:44
del resto le armi di distruzione dimassa devono ancora trovarle ...
probabilmente hanno cercato solo il petrolio!! :D :D
tanto si sapeva ...
e c'e' gente che ancora ti da dell'antiamericano bla bla bla

Jamal Crawford
09-01-2007, 12:47
Alcuni di voi sono antiamericani A PRIORI

<Straker>
09-01-2007, 13:02
Cosi' come c'e' molta gente che qualunque porcata compia l'america, e' sempre giusta :O

Ma lasciamo da parte queste due fazioni di fanboy: ormai e' evidente che la guerra condotta da bush in iraq e' stata finalizzata all'accaparramento delle scorte petrolifere. L'arabia saudita e' amica, per l'iran non c'era il pretesto :asd: "cavolo dick, chi attacchiamo allora?", "no problem george, ricordi quel che dissi nel 1999? Andiamo in iraq! C'e' gia' stato tuo padre, e vedrai che nessun fanboy dira' mai che hai torto" :D

JackTheReaper
09-01-2007, 13:06
però che idioti :asd:

il problema del momento era al-quaeda, avrebbero dovuto stroncarla prima di attaccare l'irak....
dopo l'11/9 l'america è blindata, quindi per i terroristi era difficile attaccare cittadini americani.. ma ecco che come per magia "puff" 200.000 bersagli si sono materializzati come per magia praticamente a casa loro :D

e il bello è che possono operare in santa pace (tanto sono kamikaze votati al suicidio) visto che molti nel mondo li considerano resistenti e non terroristi! :D