driver4me
07-01-2007, 14:12
Segue da:
1. ASSISTENZA ACER, UNA VERGOGNA!! /1 (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1349611)
2. ASSISTENZA ACER, UNA VERGOGNA!! /2 (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1359649)
Eccomi, è arrivato il momento di mettere tutto nero su bianco.
Premetto che il fine di questo thread non è quello di criticare la Acer o quello di sfogare la mia rabbia. Eviterò di esprimere giudizi, mi limiterò a raccontare obiettivamente quanto è accaduto affinchè ognuno di voi possa farsene una propria idea. La mia speranza è che questo thread possa essere un ulteriore contributo ad una valutazione corretta in fase di acquisto di un nuovo notebook.
1. Come detto nel primo thread, il 13 novembre su indicazione del call center Acer, che mi ha fornito il codice RMA, ho consegnato il mio notebook, acquistato nel mese di giugno 2006, all'unico centro autorizzato Acer operante a Roma e provincia.
2. Il 7 dicembre, dopo 24 giorni, ho ritirato il notebook. Ho chiesto la ricevuta e mi è stata negata perchè, secondo il centro d'assistenza autorizzato Acer, non è prevista in un intervento in garanzia.
3. La sera del 7 dicembre ho acceso il notebook e con grande sorpresa ho scoperto che il disco installato nel mio notebook era usato. Conteneva, infatti, dei dati personali particolarmente sensibili di un signore a me sconosciuto: rapporti assicurativi, bancari, contratti di compravendita, foto e altri documenti personali. Cosa faccio? Mi tengo un disco usato e dalla provenienza ignota nel mio notebook, con il rischio di invalidare la garanzia residua, e chiamo il proprietario dei dati per sapere se è interessato a riaverli? Oppure chiamo il centro d'assistenza autorizzato Acer per far presente la situazione/accaduto? Ho optato per la seconda soluzione, certamente più semplice vista la delicatezza della situazione.
4. Lunedì 11 dicembre ho chiamato il centro d'assistenza autorizzato Acer e ho chiesto di parlare con un responsabile che, al momento non era in sede. Ho lasciato il numero del mio cellulare e ho chiesto di essere ricontattato. Nel tardo pomeriggio mi ha chiamato il responsabile del centro di assistenza al quale ho detto che nel mio notebook, ritirato qualche giorno prima, era stato installato un disco usato contenente dati personali e sensibili di un signore che non conosco, probabilmente un altro cliente del centro di assistenza. Considerata la stringente normativa sulla privacy, che in questo caso prevede 2 anni di reclusione e una sanzione da 12.000 a 50.000 Euro qualora il proprietario dei dati avesse agito, mi ha detto: "non si preoccupi, risolviamo tutto da persone civili... sono a sua completa disposizione. C'è stato un errore, mi scusi". Ha aggiunto: "Mi dica dove abita e passo io personalmente a portarle il disco che doveva essere installato nel suo notebook". Da parte mia c'è stata la massima disponibilità nonostante "a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca" (G. andreotti). Appuntamento ore 9:00 del giorno successivo a casa mia.
5. Martedì 12 dicembre, ore 9:00: arriva a casa mia il responsabile del centro d'assistenza autorizzato Acer che mi consegna un disco sigillato della Hitachi in cambio del quale ho restituito quello che era stato installato nel mio notebook. Il signore, dicendomi di avere fretta, mi ha chiesto ed autorizzato a reinstallarlo e a provvedere al ripristino del sistema. Mentre si allontanava dalla mia abitazione ho aperto la busta elettrostatica e leggendo i dati riportati sul disco scopro che si trattava di un 4200 e non un 5400 giri/min. Sono sceso di corsa, l'ho raggiunto e gli ho detto di non poter accettare il disco in quanto aveva delle caratteristiche inferiori rispetto a quello originale e, non meno importante, avrebbe potuto invalidare la garanzia residua del notebook. Il tizio, dopo essersi scusato per aver sbagliato ancora una volta ( :D ), ha trattenuto entrambi i dischi e mi ha promesso di mandarmi tramite corriere quello che la acer gli ha fornito la Acer per la riparazione del mio notebook.
6. Nel pomeriggio un corriere mi ha consegnato un pacchettino accompagnato da regolare documento di trasporto intestato al centro d'assistenza autorizzato Acer di Roma. Ho aperto la scatola e trovo un busta elettrostatica non sigillata marchiata Toschiba Corporation e rammentata con lo scoth. Ho aperto la busta e trovo un disco Seagate da 100 Gb (contro gli 80 di quello originale), 5400 giri/min e prodotto nel marzo del 2005, fuori produzione da molto tempo. Ho preso il numero seriale e di modello del disco ed ho inviato una mail alla seagate per avere conferma sul periodo di produzione del disco. La seagate in meno di 24 ore mi ha confermato: "Il suo disco è stato prodotto nel marzo 2005".
Alla fine di questa ormai telenovela, in un intervento in garanzia mi è stato rifilato un disco vecchio di quasi 2 anni su un notebook che ha meno di 6 mesi di vita. Ho fatto dei test con delle utility che leggono lo S.M.A.R.T. del disco. Tutte consigliano di sostituire il disco quanto prima perche il livello di usura è tale da non garantire la sicurezza dei dati. Alcuni dei parametri considerati dallo smart indicano come data di rottura del disco, e conseguente perdita dei dati, i primi giorni di febbraio 2007.
7. Stufo di parlare con persone professionalmente poco serie (centro d'assistenza autorizzato Acer), ho scritto tutto alla acer tramite mail e tramite fax. Alla Acer ho chiesto se è normale che in una riparazione in garanzia su un notebok acquistato nel luglio 2006 venga fornito ed installato un disco prodotto nel marzo 2005 il cui livello di usura è tale da garantire un sicuro funzionamento per soli 2 mesi. Inoltre ho chiesto di intervenire direttamente qualora riscontrasse anomalie nell'operato del centro di assistenza autorizzato. La acer Italia non ha risposto alle mie comunicazioni ma, semplicemente, gira la mia mail al centro d'assistenza autorizzato Acer.
8. Lunedì 18 dicembre, ore 16:39. Il responsabile del centro d'assistenza autorizzato Acer mi ha chiamato sul cellulare e, gridando come un pazzo, ha minacciato pesantemente la mia persona. Mi sono state dette le testuali parole: "mi è stata inoltrata la mail che hai inviato alla Acer, con me non si fa così...!! Tu non sai chi sono io, io so un fijo de na mignatta e te rovino… Ricorda, so dove abiti e prima o poi ce vedremo sotto casa tua..!! Te rovinooooooo!!”
9. Immediatamente ho informato la Acer Italia, via mail e telefonicamente, sulle minacce ricevute dal loro autorizzato. Inoltre, ho fatto presente che la Acer Italia non avrebbe dovuto girare la mia mail al centro d'assistenza autorizzato Acer di Roma, fatto che ha istigato il comportamento minaccioso del responsabile del centro.
10. In data 20 dicembre, visto il silenzio tombale della Acer, ho chiamato nuovamente il servizio clienti (199509950, spendendo oltre 15 euro) per sollecitare la Acer Italia a prendere posizione al fine di fare chiarezza. Inoltre, il 21 dicembre con raccomandata A/R ho sottoposto, nuovamente, alla attenzione della Acer Italia la situazione. La raccomandata è stata ricevuta il 29 dicembre e, ad oggi, nessuna risposta.
Ciò che mi stupisce e mi amareggia è l'atteggiamento di Acer Italia che, pur vedendo minacciato personalmente un suo cliente da un soggetto da lei autorizzato a fare ben altro, si rifiuta di assumere una propria posizione.
Oggi, i miei diritti derivanti dalle condizioni di garanzia valide per il mio notebook Acer sono sopraffatti dalle minacce personali ricevute da un soggetto privato autorizzato dalla Acer. In tutta questa situazione incresciosa, la mia unica colpa è stata quella, e solo quella, di aver acquistato un prodotto Acer.
1. ASSISTENZA ACER, UNA VERGOGNA!! /1 (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1349611)
2. ASSISTENZA ACER, UNA VERGOGNA!! /2 (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1359649)
Eccomi, è arrivato il momento di mettere tutto nero su bianco.
Premetto che il fine di questo thread non è quello di criticare la Acer o quello di sfogare la mia rabbia. Eviterò di esprimere giudizi, mi limiterò a raccontare obiettivamente quanto è accaduto affinchè ognuno di voi possa farsene una propria idea. La mia speranza è che questo thread possa essere un ulteriore contributo ad una valutazione corretta in fase di acquisto di un nuovo notebook.
1. Come detto nel primo thread, il 13 novembre su indicazione del call center Acer, che mi ha fornito il codice RMA, ho consegnato il mio notebook, acquistato nel mese di giugno 2006, all'unico centro autorizzato Acer operante a Roma e provincia.
2. Il 7 dicembre, dopo 24 giorni, ho ritirato il notebook. Ho chiesto la ricevuta e mi è stata negata perchè, secondo il centro d'assistenza autorizzato Acer, non è prevista in un intervento in garanzia.
3. La sera del 7 dicembre ho acceso il notebook e con grande sorpresa ho scoperto che il disco installato nel mio notebook era usato. Conteneva, infatti, dei dati personali particolarmente sensibili di un signore a me sconosciuto: rapporti assicurativi, bancari, contratti di compravendita, foto e altri documenti personali. Cosa faccio? Mi tengo un disco usato e dalla provenienza ignota nel mio notebook, con il rischio di invalidare la garanzia residua, e chiamo il proprietario dei dati per sapere se è interessato a riaverli? Oppure chiamo il centro d'assistenza autorizzato Acer per far presente la situazione/accaduto? Ho optato per la seconda soluzione, certamente più semplice vista la delicatezza della situazione.
4. Lunedì 11 dicembre ho chiamato il centro d'assistenza autorizzato Acer e ho chiesto di parlare con un responsabile che, al momento non era in sede. Ho lasciato il numero del mio cellulare e ho chiesto di essere ricontattato. Nel tardo pomeriggio mi ha chiamato il responsabile del centro di assistenza al quale ho detto che nel mio notebook, ritirato qualche giorno prima, era stato installato un disco usato contenente dati personali e sensibili di un signore che non conosco, probabilmente un altro cliente del centro di assistenza. Considerata la stringente normativa sulla privacy, che in questo caso prevede 2 anni di reclusione e una sanzione da 12.000 a 50.000 Euro qualora il proprietario dei dati avesse agito, mi ha detto: "non si preoccupi, risolviamo tutto da persone civili... sono a sua completa disposizione. C'è stato un errore, mi scusi". Ha aggiunto: "Mi dica dove abita e passo io personalmente a portarle il disco che doveva essere installato nel suo notebook". Da parte mia c'è stata la massima disponibilità nonostante "a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca" (G. andreotti). Appuntamento ore 9:00 del giorno successivo a casa mia.
5. Martedì 12 dicembre, ore 9:00: arriva a casa mia il responsabile del centro d'assistenza autorizzato Acer che mi consegna un disco sigillato della Hitachi in cambio del quale ho restituito quello che era stato installato nel mio notebook. Il signore, dicendomi di avere fretta, mi ha chiesto ed autorizzato a reinstallarlo e a provvedere al ripristino del sistema. Mentre si allontanava dalla mia abitazione ho aperto la busta elettrostatica e leggendo i dati riportati sul disco scopro che si trattava di un 4200 e non un 5400 giri/min. Sono sceso di corsa, l'ho raggiunto e gli ho detto di non poter accettare il disco in quanto aveva delle caratteristiche inferiori rispetto a quello originale e, non meno importante, avrebbe potuto invalidare la garanzia residua del notebook. Il tizio, dopo essersi scusato per aver sbagliato ancora una volta ( :D ), ha trattenuto entrambi i dischi e mi ha promesso di mandarmi tramite corriere quello che la acer gli ha fornito la Acer per la riparazione del mio notebook.
6. Nel pomeriggio un corriere mi ha consegnato un pacchettino accompagnato da regolare documento di trasporto intestato al centro d'assistenza autorizzato Acer di Roma. Ho aperto la scatola e trovo un busta elettrostatica non sigillata marchiata Toschiba Corporation e rammentata con lo scoth. Ho aperto la busta e trovo un disco Seagate da 100 Gb (contro gli 80 di quello originale), 5400 giri/min e prodotto nel marzo del 2005, fuori produzione da molto tempo. Ho preso il numero seriale e di modello del disco ed ho inviato una mail alla seagate per avere conferma sul periodo di produzione del disco. La seagate in meno di 24 ore mi ha confermato: "Il suo disco è stato prodotto nel marzo 2005".
Alla fine di questa ormai telenovela, in un intervento in garanzia mi è stato rifilato un disco vecchio di quasi 2 anni su un notebook che ha meno di 6 mesi di vita. Ho fatto dei test con delle utility che leggono lo S.M.A.R.T. del disco. Tutte consigliano di sostituire il disco quanto prima perche il livello di usura è tale da non garantire la sicurezza dei dati. Alcuni dei parametri considerati dallo smart indicano come data di rottura del disco, e conseguente perdita dei dati, i primi giorni di febbraio 2007.
7. Stufo di parlare con persone professionalmente poco serie (centro d'assistenza autorizzato Acer), ho scritto tutto alla acer tramite mail e tramite fax. Alla Acer ho chiesto se è normale che in una riparazione in garanzia su un notebok acquistato nel luglio 2006 venga fornito ed installato un disco prodotto nel marzo 2005 il cui livello di usura è tale da garantire un sicuro funzionamento per soli 2 mesi. Inoltre ho chiesto di intervenire direttamente qualora riscontrasse anomalie nell'operato del centro di assistenza autorizzato. La acer Italia non ha risposto alle mie comunicazioni ma, semplicemente, gira la mia mail al centro d'assistenza autorizzato Acer.
8. Lunedì 18 dicembre, ore 16:39. Il responsabile del centro d'assistenza autorizzato Acer mi ha chiamato sul cellulare e, gridando come un pazzo, ha minacciato pesantemente la mia persona. Mi sono state dette le testuali parole: "mi è stata inoltrata la mail che hai inviato alla Acer, con me non si fa così...!! Tu non sai chi sono io, io so un fijo de na mignatta e te rovino… Ricorda, so dove abiti e prima o poi ce vedremo sotto casa tua..!! Te rovinooooooo!!”
9. Immediatamente ho informato la Acer Italia, via mail e telefonicamente, sulle minacce ricevute dal loro autorizzato. Inoltre, ho fatto presente che la Acer Italia non avrebbe dovuto girare la mia mail al centro d'assistenza autorizzato Acer di Roma, fatto che ha istigato il comportamento minaccioso del responsabile del centro.
10. In data 20 dicembre, visto il silenzio tombale della Acer, ho chiamato nuovamente il servizio clienti (199509950, spendendo oltre 15 euro) per sollecitare la Acer Italia a prendere posizione al fine di fare chiarezza. Inoltre, il 21 dicembre con raccomandata A/R ho sottoposto, nuovamente, alla attenzione della Acer Italia la situazione. La raccomandata è stata ricevuta il 29 dicembre e, ad oggi, nessuna risposta.
Ciò che mi stupisce e mi amareggia è l'atteggiamento di Acer Italia che, pur vedendo minacciato personalmente un suo cliente da un soggetto da lei autorizzato a fare ben altro, si rifiuta di assumere una propria posizione.
Oggi, i miei diritti derivanti dalle condizioni di garanzia valide per il mio notebook Acer sono sopraffatti dalle minacce personali ricevute da un soggetto privato autorizzato dalla Acer. In tutta questa situazione incresciosa, la mia unica colpa è stata quella, e solo quella, di aver acquistato un prodotto Acer.