View Full Version : Istat: nel 2006 inflazione al 2,1%
tdi150cv
04-01-2007, 22:36
Nel 2005 l'indice si era fermato a 1,9%
Cresce rispetto al 2005 l'inflazione media dell'anno scorso. L'indice dei prezzi nel 2006 risulta infatti pari al 2,1% contro il precedente 1,9% secondo le rilevazioni Istat. In dicembre i prezzi sono invece in rialzo dell'1,9% su base annuale, dello 0,1% su base mensile. Stesso valore per l'inflazione nell'Eurozona: secondo le stime-flash di Eurostat nell'ultimo mese dell'anno è salita all'1,9%.
Gli aumenti mensili più pesanti hanno interessato i settori legati a ricreazione, spettacoli e cultura (+0,4%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,2%). Nessuna differenza invece per alcolici e tabacchi, abbigliamento e calzature, abitazione, acqua, elettricità e combustibili, servizi sanitari e spese per la salute, istruzione e altri beni e servizi. Ribassi si sono registrati invece nei capitoli comunicazioni (-0,7%) e servizi ricettivi e di ristorazione (-0,1%).
A livello tendenziale invece i rincari più elevati ci sono stati ber bevande alcoliche e tabacchi (+5%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,7%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,7%). Diminuzioni si sono invece verificate nei capitoli comunicazioni (-4,8%), servizi sanitari e spese per la salute (-2,3%).
Per i prodotti energetici va segnalata una lieve riduzione a breve scadenza, con un -0,1% rispetto a novembre. Ma a livello tendenziale l'aumento è del 4,4%: un dato che dimostra come la sostanziale tenuta dei prezzi al consumo nel 2006 sia dovuta da un lato a una crescita che non si è scaricata sui costi dei combustibili in modo massiccio e dall'altro da una sostanziale andamento positivo del capitolo alimentari che, dopo le tendenze all'accelerazione dei mesi scorsi, ha segnato un lieve rallentamento: +2,7% a dicembre rispetto al +2,9% a novembre.
Infine i servizi bancari, quindi anche i conti bancari, hanno segnato un +0,3% congiunturale rispetto a un +1,1% tendenziale; crolla il prezzo dei cellulari: -22% su base annuale, e nel solo dicembre -3,8%.
________________________
posso commentare ? eddai permettetemelo ... :D
tdi150cv
04-01-2007, 22:58
che strano ... com'è che non interessa a nessuno ?
:D :D :D
I valori ISTAT non rispecchiano la realtà... loro possono dire che l'inflazione in questi anni è rimasta sempre piuttosto bassa ma la percezione comune dei prezzi è molto diversa e dice che sono raddoppiati da quando è entrato l'euro. Per ottenere valori di inflazione così bassi sicuramente escludono dal paniere beni con forti variazioni di prezzo e useranno chissà quanti altri trucchi numerici e statistici. Non dico che i dati siano falsi, ma non sono per niente verosimili.
tdi150cv
04-01-2007, 23:11
I valori ISTAT non rispecchiano la realtà... loro possono dire che l'inflazione in questi anni è rimasta sempre piuttosto bassa ma la percezione comune dei prezzi è molto diversa e dice che sono raddoppiati da quando è entrato l'euro. Per ottenere valori di inflazione così bassi sicuramente escludono dal paniere beni con forti variazioni di prezzo e useranno chissà quanti altri trucchi numerici e statistici. Non dico che i dati siano falsi, ma non sono per niente verosimili.
e te pareva ... :rolleyes: :muro:
e te pareva ... :rolleyes: :muro:
E te pareva che non devi politicizzare pure il pane da mangiare!!!
VegetaSSJ5
05-01-2007, 00:40
secondo me all'istat si drogano...
ma se pure fosse così si sarebbero dovuti accorgere che negli ultimi anni il prezzo della droga è raddoppiato pure quello (se non triplicato)... :rolleyes:
franklar
05-01-2007, 00:51
posso commentare ? eddai permettetemelo ... :D
Io sono pronto a scommettere che se l'inflazione fosse scesa di uno 0,2% invece di salire, tu non ci avresti fatto un topic :Prrr: :ciapet:
tdi150cv
05-01-2007, 10:05
Io sono pronto a scommettere che se l'inflazione fosse scesa di uno 0,2% invece di salire, tu non ci avresti fatto un topic :Prrr: :ciapet:
diciamo piu' che altro che se fosse scesa e riportata dall'istat qualcuno a caso di csx avrebbe aperto immediatamente il post e nessuno avrebbe avuto da ridire sull'istat ...
Io sono pronto a scommettere che se l'inflazione fosse scesa di uno 0,2% invece di salire, tu non ci avresti fatto un topic :Prrr: :ciapet:
Si, ma l'inflazione è salita nonostante il prezzo del petrolio (e quindi di benzina, gas ed energia) sia crollato... E' questa la cosa strana...
Giovannino
05-01-2007, 10:20
L'Istat l'inflazione la calcola tenendo conto dei prezzi di un altro paese, non certo dell'Italia... Mai avuto corrispondenza tra ciò che dice e ciò che vedo in realtà.
franklar
05-01-2007, 10:43
L'Istat l'inflazione la calcola tenendo conto dei prezzi di un altro paese, non certo dell'Italia... Mai avuto corrispondenza tra ciò che dice e ciò che vedo in realtà.
effettivamente.... sembra che si siano persi il raddoppio dei prezzi degli ultimi anni :rolleyes:
ma si trova da qualche parte da dove tirano fuori sto 2% ???
cmq prima dell'euro per una pizza bibita caffe si era sulle 10000 lire
ora siamo sui 10 euri ... alla faccia del 2%
ma si trova da qualche parte da dove tirano fuori sto 2% ???
cmq prima dell'euro per una pizza bibita caffe si era sulle 10000 lire
ora siamo sui 10 euri ... alla faccia del 2%
...attendiamo risposte dall'autore del thread a riguardo...
...ciao...
Si, ma l'inflazione è salita nonostante il prezzo del petrolio (e quindi di benzina, gas ed energia) sia crollato... E' questa la cosa strana...
Perchè è strano? Gli anni passati c'è stata deflazione? Comunque l'indicatore ISTAT da sempre rispecchia poco la realtà, nel senso che l'inflazione reale è ben più alta.
ma si trova da qualche parte da dove tirano fuori sto 2% ???
cmq prima dell'euro per una pizza bibita caffe si era sulle 10000 lire
ora siamo sui 10 euri ... alla faccia del 2%
L'inflazione al consumo è un processo di aumento del livello generale dei prezzi dell'insieme dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie. Generalmente, si misura attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo.
In Italia, come nella maggior parte dei paesi, il calcolo dell'indice è affidato all'Istituto nazionale di statistica. Un indice dei prezzi al consumo, infatti, è uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno.
In particolare, l'Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l'intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e l'indice armonizzato europeo (IPCA).
I tre indici hanno finalità differenti:
* il NIC misura l'inflazione a livello dell'intero sistema economico; in altre parole considera l'Italia come se fosse un'unica grande famiglia di consumatori, all'interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Per gli organi di governo il NIC rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche;
* il FOI si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extragricolo). E' l'indice usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato;
* l'IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo. Infatti viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell'Unione Europea, ai fini dell'accesso e della permanenza nell'Unione monetaria.
I tre indici si basano su un'unica rilevazione e sulla stessa metodologia di calcolo, condivisa a livello internazionale.
NIC e FOI si basano sullo stesso paniere, ma il peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso, a seconda dell'importanza che questi rivestono nei consumi della popolazione di riferimento. Per il NIC la popolazione di riferimento è l'intera popolazione italiana, ovvero la grande famiglia di oltre 57 milioni di persone; per il FOI è l'insieme di famiglie che fanno capo a un operaio o un impiegato.
L'IPCA ha in comune con il NIC la popolazione di riferimento, ma si differenzia dagli altri due indici perché il paniere esclude, sulla base di un accordo comunitario, le lotterie, il lotto, i concorsi pronostici e i servizi relativi alle assicurazioni sulla vita.
Un'ulteriore differenziazione fra i tre indici riguarda il concetto di prezzo considerato: il NIC e il FOI considerano sempre il prezzo pieno di vendita. L'IPCA si riferisce invece al prezzo effettivamente pagato dal consumatore. Ad esempio, nel caso dei medicinali, mentre per gli indici nazionali viene considerato il prezzo pieno del prodotto, per quello armonizzato europeo il prezzo di riferimento è rappresentato dalla quota effettivamente a carico del consumatore (il ticket). Inoltre, l'IPCA tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi e promozioni).
http://www.istat.it/prezzi/precon/aproposito/
franklar
05-01-2007, 11:41
Si, fatto sta che di sera non si può più uscire... uno stuzzichino e una birretta e vanno via 10€ come niente... :muro:
Qualche sera fa mi hanno rapinato 7€ per due cicchetti ( bicchierini piccoli ) di rum, quando di solito stavano ad un euro :ncomment:
In molti settori i commercianti hanno alzato i prezzi del 200%, altro che 2% un par di pa..e :doh:
nomeutente
05-01-2007, 12:13
Stesso valore per l'inflazione nell'Eurozona: secondo le stime-flash di Eurostat nell'ultimo mese dell'anno è salita all'1,9%.
Questo mi sembra escludere responsabilità esclusive di Berlusconi e/o Prodi.
Northern Antarctica
05-01-2007, 12:26
Si, ma l'inflazione è salita nonostante il prezzo del petrolio (e quindi di benzina, gas ed energia) sia crollato... E' questa la cosa strana...
La faccio estremamente semplice, sperando che qualche economista non inorridisca :D
L'inflazione è proporzionale all'eccesso tra domanda (noi che compriamo) ed offerta (prodotti in vendita). La domanda è sempre superiore all'offerta, altrimenti avremmo la deflazione, come succede talvolta in Giappone ed altrove.
Ora, come si contiene l'inflazione?
1) Aumentando l'offerta
2) "Comprimendo" la domanda.
Per me la diminuzione dell'inflazione negli ultimi anni da noi è stata dovuta essenzialmente al motivo 2) - ci sono stati sempre meno soldi da spendere.
Però questo piccolo ultimo aumento della "forbice" tra domanda ed offerta non mi sembra abbia l'aria di essere stato generato da una ripresa dei consumi :stordita:
dantes76
05-01-2007, 12:44
che strano ... com'è che non interessa a nessuno ?
:D :D :D
hai letto il 3d sul fabbisogno diminuito?
Perchè è strano? Gli anni passati c'è stata deflazione? Comunque l'indicatore ISTAT da sempre rispecchia poco la realtà, nel senso che l'inflazione reale è ben più alta.
SI, ma l'inflazione non è stata significativamente diversa da quando il petrolio era schizzato in pochi mesi a 70 $ / barile... Ora mi pare che siamo sui 30-40... Vabbeh che la benzina è al 70% tasse, ma gli altri derivati petroliferi? I Trasporti (dove le accise mi pare siano neutralizzate)?
SI, ma l'inflazione non è stata significativamente diversa da quando il petrolio era schizzato in pochi mesi a 70 $ / barile... Ora mi pare che siamo sui 30-40... Vabbeh che la benzina è al 70% tasse, ma gli altri derivati petroliferi? I Trasporti (dove le accise mi pare siano neutralizzate)?
Si, ma quanto incide il prezzo del petrolio nel paniere? Altrimenti con le oscillazioni del greggio di questi anni, avremmo dovuto avere un indice di inflazione che saliva e scendeva tipo montagne russe... O volevi dire che sotto il governo Prodi l'inflazione sale? :D
Si, ma quanto incide il prezzo del petrolio nel paniere? Altrimenti con le oscillazioni del greggio di questi anni, avremmo dovuto avere un indice di inflazione che saliva e scendeva tipo montagne russe... O volevi dire che sotto il governo Prodi l'inflazione sale? :D
Non ci sarà il prezzo del petrolio, ma elettricità, gas, trasporti sono pesantemente influenzati dal petrolio. E ogni bene o servizio bene o male impiega corrente e trasporti. Infatti io ricordo periodiche notizie di aumenti e diminuzioni delle bollette ENEL. Non c'è bisogno, invece, di ricordare la variazione dei carburanti: da 1,4 al litro quest'estate, a 1,26 circa di adesso...
Non ci sarà il prezzo del petrolio, ma elettricità, gas, trasporti sono pesantemente influenzati dal petrolio. E ogni bene o servizio bene o male impiega corrente e trasporti. Infatti io ricordo periodiche notizie di aumenti e diminuzioni delle bollette ENEL. Non c'è bisogno, invece, di ricordare la variazione dei carburanti: da 1,4 al litro quest'estate, a 1,26 circa di adesso...
Mi pare chiaro che non intendessi dire che nel paniere è direttamente inserito il petrolio. :D
I valori ISTAT non rispecchiano la realtà... loro possono dire che l'inflazione in questi anni è rimasta sempre piuttosto bassa ma la percezione comune dei prezzi è molto diversa e dice che sono raddoppiati da quando è entrato l'euro. Per ottenere valori di inflazione così bassi sicuramente escludono dal paniere beni con forti variazioni di prezzo e useranno chissà quanti altri trucchi numerici e statistici. Non dico che i dati siano falsi, ma non sono per niente verosimili.
concordo ;) :muro:
Vi dico solo una cosa...l'Istat non considera i prezzi delle case e delle assicurazioni auto. Fino a poco tempo fa (non so adesso) considerava che tutti gli italiani si scaldavano col carbone come nell'800, il gas non era ancora arrivato nrgli uffici Istat.
secondo me all'istat si drogano...
ma se pure fosse così si sarebbero dovuti accorgere che negli ultimi anni il prezzo della droga è raddoppiato pure quello (se non triplicato)... :rolleyes:
Ma da chi ti servi?
che strano ... com'è che non interessa a nessuno ?
:D :D :D
tu apri il thread per provocare, cosa volevi avere come risposta?
VegetaSSJ5
06-01-2007, 10:18
Ma da chi ti servi?
dall'istat... :asd:
[A+R]MaVro
06-01-2007, 14:02
Mi sembra alquanto semplicistico ridurre l'inflazione al prezzo di una serata in pizzeria ma anche al prezzo del petrolio (componente che pur pesa molto all'interno dell'indice). La composizione dell'indice deve secondo me tenere in considerazione tutti i beni e servizi prodotti ed acquistati nel paese e non solo quelli riferibili ai redditi meno bassi.
Negli ultimi anni ci sono settori dove i prezzi sono letteralmente crollati: trasporto aereo (5-6 anni fa era impensabile volare con 30-40 euro in una città europea), telecomunicazioni, elettronica, servizi finanziari e spesa per interessi sui mutui. L'Istat nel suo paniere tiene naturalmente in considerazione tutto questo e riportare sempre come esempi l'aumento degli alimentari, della ristorazione o dell'abbigliamento (che beninteso ci sono e sono stati spropositati) è assolutamente fuorviante e semplicistico. Le famiglie italiane non sono tutte composte da monoredditi da 800 euro al mese e dove la spesa è costituita al 90% dai beni con forte rincaro.
Se poi vogliamo spostare il discorso sul fatto che questo tipo di inflazione, concentrata in alcuni settori, sta provocando una redistribuzione del reddito a favore di alcune categorie mi trovate d'accordo, ma l'indice ISTAT al 2% per me è giusto: è frutto di un +50% nei cocktail al bar e di un -70% nel prezzo del biglietto Milano-Londra.
zerothehero
06-01-2007, 14:24
secondo me all'istat si drogano...
ma se pure fosse così si sarebbero dovuti accorgere che negli ultimi anni il prezzo della droga è raddoppiato pure quello (se non triplicato)... :rolleyes:
La droga non rientra nel paniere istat..chiaro che non può influenzare l'inflazione misurata da quell'istituto. :fagiano:
MaVro']Mi sembra alquanto semplicistico ridurre l'inflazione al prezzo di una serata in pizzeria ma anche al prezzo del petrolio (componente che pur pesa molto all'interno dell'indice). La composizione dell'indice deve secondo me tenere in considerazione tutti i beni e servizi prodotti ed acquistati nel paese e non solo quelli riferibili ai redditi meno bassi.
Negli ultimi anni ci sono settori dove i prezzi sono letteralmente crollati: trasporto aereo (5-6 anni fa era impensabile volare con 30-40 euro in una città europea), telecomunicazioni, elettronica, servizi finanziari e spesa per interessi sui mutui. L'Istat nel suo paniere tiene naturalmente in considerazione tutto questo e riportare sempre come esempi l'aumento degli alimentari, della ristorazione o dell'abbigliamento (che beninteso ci sono e sono stati spropositati) è assolutamente fuorviante e semplicistico. Le famiglie italiane non sono tutte composte da monoredditi da 800 euro al mese e dove la spesa è costituita al 90% dai beni con forte rincaro.
Se poi vogliamo spostare il discorso sul fatto che questo tipo di inflazione, concentrata in alcuni settori, sta provocando una redistribuzione del reddito a favore di alcune categorie mi trovate d'accordo, ma l'indice ISTAT al 2% per me è giusto: è frutto di un +50% nei cocktail al bar e di un -70% nel prezzo del biglietto Milano-Londra.
Il problema è quando lo stipendio viene aggiornato secondo l'inflazione Istat.
le madri generalmente non danno da mangiare ai figli per cena un biglietto roma-milano o un'insalata di masterizzatore.
Nel 2005 l'indice si era fermato a 1,9%
Cresce rispetto al 2005 l'inflazione media dell'anno scorso. L'indice dei prezzi nel 2006 risulta infatti pari al 2,1% contro il precedente 1,9% secondo le rilevazioni Istat. In dicembre i prezzi sono invece in rialzo dell'1,9% su base annuale, dello 0,1% su base mensile. Stesso valore per l'inflazione nell'Eurozona: secondo le stime-flash di Eurostat nell'ultimo mese dell'anno è salita all'1,9%.
Gli aumenti mensili più pesanti hanno interessato i settori legati a ricreazione, spettacoli e cultura (+0,4%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,2%). Nessuna differenza invece per alcolici e tabacchi, abbigliamento e calzature, abitazione, acqua, elettricità e combustibili, servizi sanitari e spese per la salute, istruzione e altri beni e servizi. Ribassi si sono registrati invece nei capitoli comunicazioni (-0,7%) e servizi ricettivi e di ristorazione (-0,1%).
A livello tendenziale invece i rincari più elevati ci sono stati ber bevande alcoliche e tabacchi (+5%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,7%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,7%). Diminuzioni si sono invece verificate nei capitoli comunicazioni (-4,8%), servizi sanitari e spese per la salute (-2,3%).
Per i prodotti energetici va segnalata una lieve riduzione a breve scadenza, con un -0,1% rispetto a novembre. Ma a livello tendenziale l'aumento è del 4,4%: un dato che dimostra come la sostanziale tenuta dei prezzi al consumo nel 2006 sia dovuta da un lato a una crescita che non si è scaricata sui costi dei combustibili in modo massiccio e dall'altro da una sostanziale andamento positivo del capitolo alimentari che, dopo le tendenze all'accelerazione dei mesi scorsi, ha segnato un lieve rallentamento: +2,7% a dicembre rispetto al +2,9% a novembre.
Infine i servizi bancari, quindi anche i conti bancari, hanno segnato un +0,3% congiunturale rispetto a un +1,1% tendenziale; crolla il prezzo dei cellulari: -22% su base annuale, e nel solo dicembre -3,8%.
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posso commentare ? eddai permettetemelo ... :D
lol
che strano ... com'è che non interessa a nessuno ?
:D :D :D
lol
e te pareva ... :rolleyes: :muro:
lol
Lucrezio
07-01-2007, 20:26
lol
Lol?
A mio avviso tre post di seguito con scritto solo "LOL" sono spam.
Il quarto sarà l'ultimo ;)
[A+R]MaVro
07-01-2007, 20:50
Il problema è quando lo stipendio viene aggiornato secondo l'inflazione Istat.
le madri generalmente non danno da mangiare ai figli per cena un biglietto roma-milano o un'insalata di masterizzatore.
Non mi hai letto. Sono d'accordo che ci sia un problema di perdita di potere d'acquisto presso alcune categorie sociali ma la colpa non è certo dell'indice Istat e nemmeno dell'aggiornamento automatico degli stipendi.
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