raffree
02-01-2007, 19:42
Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha firmato un decreto contro la pedopornografia online: d'ora in poi gli internet provider dovranno dotarsi di sistemi per oscurare entro 6 ore dalla comunicazione ricevuta, i siti che diffondano o facciano commercio di immagini pedopornografiche."Per difendere la libertà di Internet - dice il ministro - contro ogni tentazione di censura occorre colpire chi ne fa un uso criminoso contro i bambini"
Nel decreto si dispone in particolare che gli internet provider si dotino dei sistemi per oscurare i siti incriminati entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale al livello minimo di "nome del dominio" ed entro 120 giorni dalla stessa data a livello di indirizzo IP.
Ogni 6 mesi si procederà poi al controllo dei risultati ottenuti, alla verifica delle tecnologie adottate e della loro congruenza con gli obiettivi della legge.
"Il decreto - ha affermato Gentiloni - rafforza la lotta contro i contenuti pedopornografici e lo sfruttamento dei minori attraverso Internet che e' una straordinaria fonte di informazione ed un motore dell'innovazione. Per difendere la libertà contro ogni tentazione di censura preventiva e generalizzata, peraltro impraticabile - ha concluso il ministro sottolineando la sua soddisfazione per la collaborazione attiva degli internet provider - occorre colpire in modo certo ed efficace chi ne fa un uso criminoso contro i bambini". Alla maggiore circolazione di materiale pornografico realizzato sfruttando i minori, l'ordinamento italiano ha reagito con il terzo comma dell'articolo 600/ter del Codice penale che prevede pene particolarmente severe proprio in correlazione alla distribuzione, divulgazione o pubblicizzazione, anche per via telematica, di materiale pornografico.
Commento: Mi sembra una buona idea :D
Nel decreto si dispone in particolare che gli internet provider si dotino dei sistemi per oscurare i siti incriminati entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale al livello minimo di "nome del dominio" ed entro 120 giorni dalla stessa data a livello di indirizzo IP.
Ogni 6 mesi si procederà poi al controllo dei risultati ottenuti, alla verifica delle tecnologie adottate e della loro congruenza con gli obiettivi della legge.
"Il decreto - ha affermato Gentiloni - rafforza la lotta contro i contenuti pedopornografici e lo sfruttamento dei minori attraverso Internet che e' una straordinaria fonte di informazione ed un motore dell'innovazione. Per difendere la libertà contro ogni tentazione di censura preventiva e generalizzata, peraltro impraticabile - ha concluso il ministro sottolineando la sua soddisfazione per la collaborazione attiva degli internet provider - occorre colpire in modo certo ed efficace chi ne fa un uso criminoso contro i bambini". Alla maggiore circolazione di materiale pornografico realizzato sfruttando i minori, l'ordinamento italiano ha reagito con il terzo comma dell'articolo 600/ter del Codice penale che prevede pene particolarmente severe proprio in correlazione alla distribuzione, divulgazione o pubblicizzazione, anche per via telematica, di materiale pornografico.
Commento: Mi sembra una buona idea :D