View Full Version : Riflessione: è ancora possibile fare strada? la risposta è qui'.
Ho già ribadito altre volte il mio discorso ma per alcuni sarà nuovo anche perchè aggiungo un esempio lampante,almeno ai miei occhi.
Chiariamo una cosa: il fine giustifica i mezzi.
MI riferisco al rapporto scuola/lavoro.
Ovvero, un ragazzo che rende a scuola DEVE rendere anche a lavoro. altrimenti è un fallito.
Esempio lampante: scuola media, un mio vicino di casa (che conosco come un fratello, abitavamo porta a porta) e un altro che abita 500 metri piu giu.
Il mio vicino di casa,quello porta a porta, era il pupillo della scuola, considerato DALLA PROF DI ITALIANO uno bravo. Quello 500 metri piu giu era considerato DALLA PROF DI ITALIANO un asino.quest'ultimo nn studiava mai.. ma d'altronde a che serve lo studio?? quest'ultimo è un mix di fantasia ed ingegno, fa il fabbro e si è messo in proprio... guadagna degnamente, appena si è comprato camion per gru per lavorare, officina, etc e lavora sempre.
Il mio vicino di casa (abitavamo porta a porta) invece ha fatto il liceo ed ora è piantato a giuyrisprudenza da5 anni e ancora deve prendere la laurea triennale!!!!eppure andava bene a scuola......
Scommetto anche le palle che quest'ultimo non avrebbe mai e poi mai imparato il mestiere del fabbro e nessun altro mestiere, perchè.... non è elastico. l'altro, considerato asino, è elastico.
Esempio lampante di come la scuola puo' giudicare uno bravo e uno asino in base alle pappardelle imparate a memoria! Come si spiega cio'?Bah.
Se qualcuno è come il mio vicino, magari incitato dalle prof delle medie e del liceo ignoranti, e la fa franca anche all'uni... poi questo non fa strada.. è colpa del sistema fa schifo il sistema nn c'è spazio.
allora come mai il mio amico fabbro ha trovato lo spazio subito???PERCHE HA CAPACITà NEL SUO LAVORO!!Magari il macellaio nn sa farlo, ma quello che fa sa farlo!
Allora gia si capisce che per fare strada sono necessarie capacità intese come attitudine non come studio.Lo studio non serve se non ci sono capacità.
La verità del tutto sta nel cosiddetto "pensiero laterale" (cercate su google il significato di questa espressione).. chi lo ha e lo fa funzionare bene riesce, in genere.
Lasciate stare lo studio cari amici e mettete in gioco l'intelligenza, l'astuzia, l'elasticità mentale, le buone relazioni interpersonali, l'ingegno, etc e mettetevi in gioco. Come puo' pensare uin ragazzpo (e ne ho visti tanti, me compreso) di andare avanti con il solo studio, senza avere un pò di intelligenza, un po' d'asstuzia ecc ecc....
Pensateci su queste cose, mi raccomando.
mark41176
26-12-2006, 01:50
caro based ti do atto che il tuo è un intervento intelligente........ e non lo dico perchè a Natale si è tutti più buoni........ lo dico con obiettività, sono d'accordo su due punti:
1 - Non si può vivere sempre e solo di rendita e andare bene a scuola non significa essere sempre all'altezza della situazione nel proseguo degli studi e nel mondo lavorativo
2 - Un minimo di cervello (o "predisposizione") bisogna averlo già di proprio
.....chiaro però che mi dissocio se insisti col fatto che se uno non vale molto continuerà per il resto della vita ad essere tale........ la speranza di migliorare è un diritto sacrosanto, così come la scelta di andare all'università..... nella vita serve tutto: capacità, passione, carattere.... e pure il pezzo di carta.... ci sono delle leggi e vanno rispettate..... se per essere riconosciuti con un titolo ci vuole la laurea per poter ambire ad una certa carriera o posizione sociale (che cmq non è tutto nella vita) allora è inutile piangersi addosso.... si fa la propria scelta di vita e la si porta fino in fondo.........
poi se mi dici che la preparazione universitaria non vale nemmeno la metà di ciò che serve davvero nella vita per emergere o sfondare nel lavoro... beh.... non posso darti torto, anzi..... è vero...... la preparzione universitaria non basta affatto, ci vogliono tante altre risorse nella vita.....
screttiu
26-12-2006, 09:31
dico solo una cosa. Leonardo Del Vecchio---->3 media---->patron della Luxottica------->patrimonio personale stimato in 10 miliardi di euro (a distanza di solo 1 miliardo dal nostro Berlusca)---->fonte: Forbes.
io invece dico un'altra cosa
che in tutte le cose servono le OO, che solo i sacrifici le fanno diventare quadrate
io ne ho viste di persone in gamba, ma veramente tali che potevano farsi un baffo di uno esperto, eppure non essendo forti caratterialmente non sono riuscite ad andare avanti
invece conosco tipetti che hanno preso il diploma a scuola serale, i classici ragazzi di strada, che hanno vissuto tra mille difficolta', ebbene questi hanno mille idee per portare il mensile a casa
insomma, se non ti sai adattare rischi di venir collocato male per le tue attitudini,quindi potresti non dimostrare veramente quanto vali
contrariamente, se hai le OO quadrate, in qualunque posto ti trovi sai cavartela!
a tal proposito nella mia citta' è stato per lungo tempo un mio amico (poi abbiamo litigato) questo ratgazzo parla correntemente 9 lingue, e ogni esame universitario aveva 30 e lode, ci crederete se vi dico che è alla reception di un hotel?
e tutto questo perchè non ha accettato i vari lavori nella capitale!, (ovvio se gli piace non posso biasimarlo) cmq non fara' mai carriera per l'intelligenza che si ritrova,
IO invece ho deciso di accettare di andare a roma (faccio presente che vivo in provincia di latina e ogni mattina mi faccio 100 km per arrivare sul lavoro) vi dico hce ho accumulato molta esperienza, che qui nella mia citta' non avrei mai immaginato, infatti ora mi ritrovo un mensile di quasi il doppio di quello che prendevo nella mia citta!!!!
Dicamo che anche io la penso quasi come voi ....
la cosa piu importante nella vita è lo spirito di adattamento e la fantasia; ogni giorno ci vogliono nuove idee, nuovi stimoli che poi devono essere elaborati e migliorati solo cosi uno è in grado di aver successo.
Il fatto che uno abbia studiato molto o meno è una cosa relativa, chi ha studiato si occupa di determinati settori come marketing ecc, chi invce non era portato a tale attiità si occupa di lavori come artigiantato cantieri e molto altri.
Sta di fatto che io lavoro con moltissimi artigiani del mio paese tra cui fabbri, elettricisti, muratori e molti altri e anche se loro non sono diplomati o laureati sanno molte piu cose di molti laureati e a colte sanno risolvere i problemi molto meglio e piu efficente di coloro che invece hanno un foglio in mano.
Questo è solo dovuto al fatto che chi si occupa di progetti sa le cose come gli vengono raccontate ma non sa nella realtà, sul campo come si devono fare o quale è la soluzione migliore.
E' cmq vero che un foglio di carta non fa mai male soprattutto in un modo burocratico come quello di oggi dove anche per la piu stupida licenza serve un diploma e moltissime altre carte.
Il modo in cui viviamo offre un modo di possibilità si deve essere interattivi e ed elastici xkè è un mondo che cambia dall'oggi al domani e che non permette scampo a coloro che sono statici .
polostation
26-12-2006, 11:48
...e comunque una prof di italiano non fa testo. Non è che perchè lei ha etichettato un tizio come un genio questo diventerà uno scienziato di fama mondiale.
E c'è da considerare pure che le persone cambiano, il tizio che aveva dimostrato grandi capacità alle medie dopo qualche anno avrebbe potuto cominciare a drogarsi (scherzo naturalmente) e far tardi ogni sera in discoteca o ad avere altri interessi invece che appassionarsi alla giurisprudenza :O
Però se se vuole raggiungere una meta difficilmente non si riesce nell'impresa. Il fabbro lo dimostra. Voleva fare ciò per cui si sentiva portato e ora lo fa!
polostation
26-12-2006, 11:54
Questo è solo dovuto al fatto che chi si occupa di progetti sa le cose come gli vengono raccontate ma non sa nella realtà, sul campo come si devono fare o quale è la soluzione migliore.
E' cmq vero che un foglio di carta non fa mai male soprattutto in un modo burocratico come quello di oggi dove anche per la piu stupida licenza serve un diploma e moltissime altre carte.
BIsogna tener conto però che a un laureato manca "solo" l'esperienza, esperienza che mancava anche agli artigiani/commercianti che menzioni te quando erano agli inizi, e una volta acquisita anche questa, assieme al bagaglio culturale che si è fatto negli anni, diventa una potenza! Certo che non si deve commettere l'errore, molto ricorrente soprattutto tra le donne, di considerare la laurea come un traguardo a partire dal quale tutto è dovuto (da parte delle aziende nei suoi confronti), quando invece è necessario fare un ulteriore sforzo per dimostrare l'interesse per il lavoro.
ragazzi ok per la dedizione ma....un altro esempio:
se deve diventare calciatore un ragazzo... questi si vede gia a 6 o 8 anni quando gioca giu al cortile con gli amici. Deve avere una marcia in piu' rispetto al tirare il pallone "a do coglio coglio". Se la marcia in piu' c'è allora iscrivilo alla scuola calcio e credici... ma se la marcia in piu' non c'è... ahia temo che anche se si iscrive alla scuola calcio non farà strada, se non in una delle tante giovanili dei vari paesi... ma se è proprio scarso allora nada, neanche nell'atletico van gouff.
Ora nella vita quelli che vanno in serie A sono un 1% , poi c'è la serie B, la serie C ecc.... può essere che un calciatore di serie a è piu scarso di uno di serie C... ma chiariamoci, Kakà del Milan, ibraimovic, del piero, nedved, ronaldinho,pirlo e altri, beh, ce li vedete mica giocare in serie inferiori alla A? Per come giocano, per il modo di impostare le azioni, per tecnica, per ragionamento, per velocità.... ecco che se un ragazzo ha davvero le palle quadrate questo fa strada, senza troppe fatiche... ma comunque deve impegnarsi.. ma se le palle quadrate non le hai rischi di fallire malgrado l'impegno.
Ora fate una similitudine con altre sfere dell'ambito lavorativo (odio queste similitudini ma fanno capire bene in questo caso!!!).
Punto primo: studio, impegno e dedizione, attenzione ci vogliono per qualsiasi essere vivente===> questo perchè nessun essere umano sul globo è nato che gia sapeva le cose.
Punto secondo: lo studio, l'impegno sono utili, portano a dei risultati se e solo se l'hardware del cervello è buono, se sei intelligente, VELOCE,elastico,ingegnoso, astuto,scaltro,vivace,entusiasta e via dicendo. Sei BRAVO nel tuo lavoro.Ma per bravo non intendo genio impeccabile, ma che almeno te la cavi!!!!!!
Perciò per qualcuno che teme "dopo tutto quersto studio non avrò lavoro!" beh questo secondo me non è altro che uno che SENZA intelligenza,astuzia,elasticità mentale,entusiasmo, ingegno....con IL SOLO STUDIO vorrebbe riuscire nella vita. E la risposta è NO;AGGIUNGO GIUSTAMENTE!
Io credo che chi è bravo nel suo lavoro o almeno se la cava!!! (se fai il calciatore non devi essere bravo a cucinare,se lo sei è un di piu') riesce e riesce sempre a cavarsela quì in Italia. Voi pensate di no?
Dicamo che anche io la penso quasi come voi ....
la cosa piu importante nella vita è lo spirito di adattamento e la fantasia; ogni giorno ci vogliono nuove idee, nuovi stimoli che poi devono essere elaborati e migliorati solo cosi uno è in grado di aver successo.
Il fatto che uno abbia studiato molto o meno è una cosa relativa, chi ha studiato si occupa di determinati settori come marketing ecc, chi invce non era portato a tale attiità si occupa di lavori come artigiantato cantieri e molto altri.
Sta di fatto che io lavoro con moltissimi artigiani del mio paese tra cui fabbri, elettricisti, muratori e molti altri e anche se loro non sono diplomati o laureati sanno molte piu cose di molti laureati e a colte sanno risolvere i problemi molto meglio e piu efficente di coloro che invece hanno un foglio in mano.
Questo è solo dovuto al fatto che chi si occupa di progetti sa le cose come gli vengono raccontate ma non sa nella realtà, sul campo come si devono fare o quale è la soluzione migliore.
E' cmq vero che un foglio di carta non fa mai male soprattutto in un modo burocratico come quello di oggi dove anche per la piu stupida licenza serve un diploma e moltissime altre carte.
Il modo in cui viviamo offre un modo di possibilità si deve essere interattivi e ed elastici xkè è un mondo che cambia dall'oggi al domani e che non permette scampo a coloro che sono statici .
:mano: in tutto! quoto!
Para Noir
26-12-2006, 13:08
Ovvio che tutta questa gente con la 3^ media e con le palle, le cose le ha imparate. Ma non solo cose pratiche. E' ovvio, indispensabile, che qualsiasi dirigente, manager, imprenditore conosca quei concetti che si studiano ad ingegneria gestionale od economia. Solo che invece di studiarle a scuola le studiano dopo, mentre lavorano. E ancora più ovvio che solo con l'esperienza si impara tutta quella miriade di cose che caratterizza ogni singolo lavoro.
Ora, dato che un azienda non può aspettare che i suoi lavoratori imparino le cose, li vogliono produttivi subito, ed allora cercano, per determinate posizioni, i laureati o i diplomati o quelli con qualche pezzo di carta che dica "in teoria so fare questo" e possibilmente con esperienza nel fare quel lavoro.
Ovvio che essere laureati o diplomati od aver fatto 50 master non rende nè più svegli nè più bravi nè più intelligenti. Uno sfigato lo resterà tale, se non si da una mossa, quale che sia la sua preparazione.
Ok sul resto.
Dicamo che anche io la penso quasi come voi ....
la cosa piu importante nella vita è lo spirito di adattamento e la fantasia; ogni giorno ci vogliono nuove idee, nuovi stimoli che poi devono essere elaborati e migliorati solo cosi uno è in grado di aver successo.
Il fatto che uno abbia studiato molto o meno è una cosa relativa, chi ha studiato si occupa di determinati settori come marketing ecc, chi invce non era portato a tale attiità si occupa di lavori come artigiantato cantieri e molto altri.
Sta di fatto che io lavoro con moltissimi artigiani del mio paese tra cui fabbri, elettricisti, muratori e molti altri e anche se loro non sono diplomati o laureati sanno molte piu cose di molti laureati e a colte sanno risolvere i problemi molto meglio e piu efficente di coloro che invece hanno un foglio in mano.
Questo è solo dovuto al fatto che chi si occupa di progetti sa le cose come gli vengono raccontate ma non sa nella realtà, sul campo come si devono fare o quale è la soluzione migliore.
E' cmq vero che un foglio di carta non fa mai male soprattutto in un modo burocratico come quello di oggi dove anche per la piu stupida licenza serve un diploma e moltissime altre carte.
Il modo in cui viviamo offre un modo di possibilità si deve essere interattivi e ed elastici xkè è un mondo che cambia dall'oggi al domani e che non permette scampo a coloro che sono statici .
Aggiungerei questa citazione di una frase famosa di C. Darwin:
“Non sono le specie più forti quelle che
sopravvivono e nemmeno le più intelligenti,
ma quelle maggiormente in grado
di rispondere al cambiamento”
Io la penso "quasi" come te, nel senso che se ci si fa una buona cultura scolastica la cosa non è utile solo per il pezzo di carta, perchè una buona teoria, unita a delle proprie capacità personali e una conseguente buona pratica, ritengo siano il mix ideale! ;)
Comunque io ricordo casi particolari, ad esempio molti anni fa avevo avuto un approccio con un'azienda commerciale che faceva il porta a porta, attività decisamente dura, soprattutto dal punto di vista psicologico, ricordo un ragazzo che se lo vedevi sembrava adatto a fare di tutto fuorchè quel lavoro, però aveva una caparbietà tale che riusciva comunque a vendere tantissimo, e guadagnava un sacco di soldi, oppure sempre nell'ambito della vendita, quando lavoravo nell'abbigliamento (non porta a porta), come sub-agente, ricordo di molti miei colleghi che erano agenti che si portavano a casa cifre lorde di 150-200 milioni di vecchie lire all'anno, parlo degli anni a cavallo dell'inizio degli anni 90, e la maggior parte era gente che aveva al massimo un diploma (se ce l'aveva...), non era un cattivo guadagno.... e facevano un lavoro che le piaceva, cosa da non sottovalutare! ;)
Oppure un amico che aveva interrotto gli studi, li ha poi ripresi diventando perito elettronico, mentre lavorava (non so chi di voi ha provato a lavorare e studiare contemporanemante, è duretta, esperienza personale! ;) ), con quel pezzo di carta è entrato in un'azienda che si occupa della costruzione e del mantenimento di impianti idroelettrici, l'azienda gli ha dato una formazione invidiabile, dopo pochi anni sul mercato era valutato molto di più di qualsiasi ingegnere appena uscito dall'università, pur non avendo quel titolo, ha girato mezzo mondo, ha guadagnato e guadagna molti soldi, però c'è stato un momento in cui anche quell'azienda è andata in crisi, lui è stato lungimirante, c'erano delle centrali che avevano dei sistemi di gestione obsoleti, ma per non convenienza o mancanza di fondi dei paesi dov'erano dislocate non potevano essere aggiornate, così hanno richiamato vecchi tecnici anche già in pensione, lui si è proposto di imparare da questi ultimi, cosa che probabilmente faceva ridere molti che invece pensavano di doversi buttare esclusivamente sulle tecnologie future, quando però l'azienda ha fatto dei tagli lui non è stato toccato in quanto era uno dei pochi tecnici in età non pensionabile che sapeva far andare quegli impianti!
Specifico che con questo lui curava molto anche il suo aggiornamento professionale, sui nuovi impianti, ma con quella strategia ha dimostrato di essere attento alle esigenze del suo settore lavorativo e di adattarsi al meglio per mantenere la sua posizione, e non è poco! ;)
Potrei portare molti altri esempi......
Nel modo dell'artigiantato se ne vedono tantissimi di esempi come quelli sopra riprotati, durante questo ultimo anno ho avuto varie dimostrazioni di questa teoria dove gente che solo perchè ha una laurea si crede un santone ma che a volte farebbe meglio ad ascoltare colui che realizza le opere che molte volte da consigli di lunga migliori che risparmiano fatica, tempo e denaro.
Un esempio me lo ha riportato un tecnico che lavora per me dove un direttore di cantiere si ostinava a far realizzare delle opere edili per il contenimento dell'acqua nel modo che voleva lui nonostante le osservazioni del mio tecnico e una volta realizzata l'opera si sono accorti che aveva ragione il tecnico e hanno dovuto abbattere la struttura perchè era proprio sbagliata dal fondo ... i soldi che hanno dovuto rimetterci lo sa solo il tecnico ... cmq si parla di 5 zeri ...
mark41176
26-12-2006, 15:22
ok, capacità e palle quadrate........ requisiti ovvi, mai scontati e mai banali.... ma al solito ci si dimentica che vanno curate anche le conoscenze interpersonali perchè si può essere pure bravissimi in tutti i campi lavorativi ma il coltello dalla parte del manico l'avranno sempre coloro che ci pagano e .... di conseguenza ci comandano..... la bravura sta anche nell'essere capaci di curare le conoscenze giuste, nel momento giusto.........
...non a caso la maggior parte degli esempi che conosco io di persone che hanno fatto strada senza lauree e titoli vari ci sono riusciti perchè oltre a meritarsi la carriera sono riusciti a curare anche l'aspetto pratico delle "relazioni sociali" che tanti su questo forum reputano di secondo piano.... e sbagliano.......... (nn mi riferisco alle raccomandazioni ignobili)....
si ragazzi, insomma si è capito: il ragazzo che sa farci nel senso che abbiamo quasi tutti citato, in italia, FA STRADA!quindi la risposta alla domanda è:
fare strada oggi è possibilissimo, se hai le palle.
X GiacoXP,
io sono un grande appassionato di montagna, spesso mi sorprendo nel vedere opere fatte da gente che era praticamente analfabeta ma aveva l'umiltà di conoscere la natura, opere che il tempo e gli eventi naturali fanno veramente molta fatica a scalfire, mentre troppo spesso vedo costruzioni progettate da ingegneri o architetti che non si degnano di uscire dal loro studio asettico, costruzioni che però vanno a pezzi alla prima occasione.
Con questo non sto predicando contro coloro che hanno studiato, se questi riescono a coniugare ciò che hanno appreso con quell'umiltà nell'imparare dalla parte pratica che i "vecchi" avevano, diventano dei più che ottimi professionisti, ma purtroppo troppo spesso molti di coloro che hanno un titolo di studio alto peccano di supponenza e di arroganza, e poi i risultati si vedono.....
Io conosco gente che magari ha studiato architettura e magari era figlio di impresario edile, vedendoli in estate in pantaloncini e con i calli sulle mani non li paragoneresti all'architetto fighetto che sembra appena uscito da una pubblicità del Mulino Bianco, ma se dovessi avere bisogno di un architetto non ci penserei due volte a scegliere i primi anzichè quello "del Mulino Bianco"! ;)
X Mark41176,
quanto dici è giustissimo, però attenzione che vale di più quando cerchi di fare carriere nell'ambito di un'azienda, nel thread mi sembra si comprenda anche chi cerca la propria fortuna lavorativa attraverso un lavoro autonomo... ;)
si ragazzi, insomma si è capito: il ragazzo che sa farci nel senso che abbiamo quasi tutti citato, in italia, FA STRADA!quindi la risposta alla domanda è:
fare strada oggi è possibilissimo, se hai le palle.
Concordo! ;)
Diciamo poi che un po di fortuna non guasta mai!!! :D
INTERNaTO89
26-12-2006, 15:42
D'accordo praticamente con tutto quanto scritto sopra.
In particolare vorrei aggiungere (come qualcuno ha già fatto notare prima di me) che, oltre all'artigianato, c'e' un altro settore lavorativo dove la capacità conta più di tutto: quello commerciale, il saper "vendere & acquistare".
Ho un padre che lavora in Iran (fa l'imprenditore), e in un paese povero come quello, tratta abitualmente con i mercanti del bazar di Theran (il + importante in assoluto del paese) che guadagnano quotidianamente dai 2.000€ in sù *AL GIORNO*. Si tratta di persone (che ho conosciuto personalmente) che sanno parlare solo in dialetto, hanno la quinta elementare, eppure letteralamente "comandano" il mercato dell'intero Paese.
Ci tengo anche a far notare che spesso si tratta anche di "mercanti" stranieri, e c'e' uno in particolare, che è italiano, e si chiama Sergio De Gregorio (sì, Italiani nel mondo, proprio lui).
direi che si è scoperta l'acqua calda :O
grazie che il solo studio non basta (giusto tra parentesi: ma perchè, credete che i prof le sanno a memoria le cose? un mio prof univ, impegnato in alcuni progetti di rilevanza mondiale, ci disse che anche lui - che insegna lo stesso corso da ANNI - ha bisogno di andarsi a rivedere alcune cose: questo per dire che la memoria non può essere considerata coe arma infallibile). D'altronde non si può neanche ambire a diventare miliardari con uno straccio di licenza elementare: i casi ci sono ma sono una rarità.
Abbinare studio e capacità direi che è il modo corretto di poter ambire ad affermarsi (nel proprio settore ovviamente) senza sperare in miracoli ("mi apro la bottega e imparo il mestiere: tanto c'ho le doti :O". Col cacchio!)
INTERNaTO89
26-12-2006, 15:56
Visto che mi sembra che ormai abbiano già detto tutto (o quasi) e siamo tutti d'accordo, proporrei di portare la discussione sotto altri termini: "qual è il settore che meglio ti permette di poter ambire a determinati livelli?".
E per coloro che, come me, pensano che sia importante _anche_ lo studio, questo può tradursi in "qual è il corso di studi da affrontare?".
Ovviamente, terrei da parte la logica per cui "bisogna impegnarsi nel settore che più ci piace e per cui si ha passione fin da neonati ecc ecc". Non è questo il modo in cui vorrei affrontare la discussione.
Visto che mi sembra che ormai abbiano già detto tutto (o quasi) e siamo tutti d'accordo, proporrei di portare la discussione sotto altri termini: "qual è il settore che meglio ti permette di poter ambire a determinati livelli?".
E per coloro che, come me, pensano che sia importante _anche_ lo studio, questo può tradursi in "qual è il corso di studi da affrontare?".
Ovviamente, terrei da parte la logica per cui "bisogna impegnarsi nel settore che più ci piace e per cui si ha passione fin da neonati ecc ecc". Non è questo il modo in cui vorrei affrontare la discussione.
con l'ultimo periodo mi hai stroncato :p
comunque dài, io non so come la gente possa riuscire a sopportare anni di studi senza essere minimamente motivati dalla volontà di conoscere quanto si studia ma solo dalla logica del "guadagno futuro" :boh:
anche perchè di certezze ce ne sono talmente poche che si avrebbero maggiori chances di vincere al superenalotto che di trovare un lavoro coerente al 100% con i precedenti trascorsi
in ogni caso, direi che il settore scientifico è quello più "promettente" (odio usare questa parola)
INTERNaTO89
26-12-2006, 16:07
con l'ultimo periodo mi hai stroncato :p
comunque dài, io non so come la gente possa riuscire a sopportare anni di studi senza essere minimamente motivati dalla volontà di conoscere quanto si studia ma solo dalla logica del "guadagno futuro" :boh:
Ma magari molti si riescono a far piacere una cosa in virtù, appunto, del fantomatico "guadagno futuro".
ironmanu
26-12-2006, 23:26
ragazzi ok per la dedizione ma....un altro esempio:
se deve diventare calciatore un ragazzo... questi si vede gia a 6 o 8 anni quando gioca giu al cortile con gli amici. Deve avere una marcia in piu' rispetto al tirare il pallone "a do coglio coglio". Se la marcia in piu' c'è allora iscrivilo alla scuola calcio e credici... ma se la marcia in piu' non c'è... ahia temo che anche se si iscrive alla scuola calcio non farà strada, se non in una delle tante giovanili dei vari paesi... ma se è proprio scarso allora nada, neanche nell'atletico van gouff.
Ora nella vita quelli che vanno in serie A sono un 1% , poi c'è la serie B, la serie C ecc.... può essere che un calciatore di serie a è piu scarso di uno di serie C... ma chiariamoci, Kakà del Milan, ibraimovic, del piero, nedved, ronaldinho,pirlo e altri, beh, ce li vedete mica giocare in serie inferiori alla A? Per come giocano, per il modo di impostare le azioni, per tecnica, per ragionamento, per velocità.... ecco che se un ragazzo ha davvero le palle quadrate questo fa strada, senza troppe fatiche... ma comunque deve impegnarsi.. ma se le palle quadrate non le hai rischi di fallire malgrado l'impegno.
Ora fate una similitudine con altre sfere dell'ambito lavorativo (odio queste similitudini ma fanno capire bene in questo caso!!!).
Punto primo: studio, impegno e dedizione, attenzione ci vogliono per qualsiasi essere vivente===> questo perchè nessun essere umano sul globo è nato che gia sapeva le cose.
Punto secondo: lo studio, l'impegno sono utili, portano a dei risultati se e solo se l'hardware del cervello è buono, se sei intelligente, VELOCE,elastico,ingegnoso, astuto,scaltro,vivace,entusiasta e via dicendo. Sei BRAVO nel tuo lavoro.Ma per bravo non intendo genio impeccabile, ma che almeno te la cavi!!!!!!
Perciò per qualcuno che teme "dopo tutto quersto studio non avrò lavoro!" beh questo secondo me non è altro che uno che SENZA intelligenza,astuzia,elasticità mentale,entusiasmo, ingegno....con IL SOLO STUDIO vorrebbe riuscire nella vita. E la risposta è NO;AGGIUNGO GIUSTAMENTE!
Io credo che chi è bravo nel suo lavoro o almeno se la cava!!! (se fai il calciatore non devi essere bravo a cucinare,se lo sei è un di piu') riesce e riesce sempre a cavarsela quì in Italia. Voi pensate di no?
Guarda, senza tirarla troppo lunga col 3d ti dico come la vedo io a riguardo e la cosa mi pare di una semplicità cristallina... I ragazzi che la pensano come evidenziato imho nel 90% dei casi non hanno mai mosso una paglia in vita loro.
Durante le vacanze delle scuole superiori anzichè fare 3 mesi di camping con la nonna aspettando che arrivi l'ora di comperarsi il diario nuovo, si diano da fare e si trovino un LAVORO. Così vedranno come gira il mondo e come si deve fare ogni giorno per far entrare un coso quadrato in un buco tondo.
Questo aiuta a "pensare e fare" anche da un'altra dimensione, si percepisce la necessità e l'importanza di trovare un modo per cavarsela...
Da cio' vanno esclusi i figli di papà paraculi,ovviamente...
ironmanu
26-12-2006, 23:32
si ragazzi, insomma si è capito: il ragazzo che sa farci nel senso che abbiamo quasi tutti citato, in italia, FA STRADA!quindi la risposta alla domanda è:
fare strada oggi è possibilissimo, se hai le palle.
Chiaro, è grave che occorra sottolinearlo.
Adesso sarebbe interessante capire quali sono i metodi per farle ingrossare al meglio!
Secondo me le esperienze lavorative VERE in età 15 - 19 aiutano molto, in quanto si tratta di un'età critica nella quale riuscir a lavorare per un'obiettivo da molte soddisfazioni in quanto si è malleabili, ci si accontenta perchè sgravati dai pensieri del decennio successivo e perchè si sa che si tratta comunque di uno status "temporaneo"!
che ne pensate?
ironmanu
26-12-2006, 23:39
Visto che mi sembra che ormai abbiano già detto tutto (o quasi) e siamo tutti d'accordo, proporrei di portare la discussione sotto altri termini: "qual è il settore che meglio ti permette di poter ambire a determinati livelli?".
E per coloro che, come me, pensano che sia importante _anche_ lo studio, questo può tradursi in "qual è il corso di studi da affrontare?".
Ovviamente, terrei da parte la logica per cui "bisogna impegnarsi nel settore che più ci piace e per cui si ha passione fin da neonati ecc ecc". Non è questo il modo in cui vorrei affrontare la discussione.
Beh, ovviamente la frase detta solo per usare la tastiera è solo un buon luogo comune che pero' ha un suo' perchè se si pensa che al lavoro ci si spenderà +o- la metà della propria vita forse per 40 anni quindi se soddisfatta le cose si semplificano un bel po'!
based ma tu hai mai fatto un colloquio con un'azienda o no? perchè mi sembri vagamente scollato dalla realtà co sta storia della bravura.
comincia col dire che prima vieni giudicato in base ai numeri, poi ti fan mangiare merda per un pò, poi forse se sei ""bravo"" come tanto piace a te inizi a ingranare
ironmanu
26-12-2006, 23:45
based ma tu hai mai fatto un colloquio con un'azienda o no? perchè mi sembri vagamente scollato dalla realtà co sta storia della bravura.
comincia col dire che prima vieni giudicato in base ai numeri, poi ti fan mangiare merda per un pò, poi forse se sei ""bravo"" come tanto piace a te inizi a ingranare
In effetti c'ha fatto propio la crosta su sta cosa (insomma ok dirlo ma poi si deve passare anche ai fatti sennò staiamo qua e parlare sempre delle stesse cose...), non vorrei che come dici anche te alla fine gli possa far male lavorativamente perlando...
vero il discorso della merda, che dio me la mandi meno peggio... :D
In effetti c'ha fatto propio la crosta su sta cosa (insomma ok dirlo ma poi si deve passare anche ai fatti sennò staiamo qua e parlare sempre delle stesse cose...), non vorrei che come dici anche te alla fine gli possa far male lavorativamente perlando...
vero il discorso della merda, che dio me la mandi meno peggio... :D
da come la mette lui pare che ci siano dei talent scout illuminati che girano nelle aziende, fiutano a naso i bravi e spalancono loro le porte del successo.
la realtà che ho visto io è che dal 110L coglione al 80/110L "bravo" alla fine partono tutti dallo stesso punto, si fan due palle marce egualmente, e poi quello sveglio decolla, forse. dico forse, perchè la meritocrazia perfetta e il premio alla bravura esistono solo nell'iperuranio
sarebbe già gran cosa se al bravo capitasse l'occasione di mostrarsi tale, e non è propriamente automatico in azienda, anzi
anche la persona più geniale del pianeta, confinata a fare fotocopie, non produrrà altro che fotocopie. se qualcuno crede che ai bravi non facciano fare le fotocopie non sarò certo io a disilluderlo
ironmanu
27-12-2006, 00:07
da come la mette lui pare che ci siano dei talent scout illuminati che girano nelle aziende, fiutano a naso i bravi e spalancono loro le porte del successo.
la realtà che ho visto io è che dal 110L coglione al 80/110L "bravo" alla fine partono tutti dallo stesso punto, si fan due palle marce egualmente, e poi quello sveglio decolla, forse. dico forse, perchè la meritocrazia perfetta e il premio alla bravura esistono solo nell'iperuranio
sarebbe già gran cosa se al bravo capitasse l'occasione di mostrarsi tale, e non è propriamente automatico in azienda, anzi
anche la persona più geniale del pianeta, confinata a fare fotocopie, non produrrà altro che fotocopie. se qualcuno crede che ai bravi non facciano fare le fotocopie non sarò certo io a disilluderlo
Beh, alla fin fine,per il propiro interesse, ho avuto molte occasioni per vedere che in certi frangenti è meglio essere fortunati che bravi
Sehelaquiel
27-12-2006, 01:51
D'accordo praticamente con tutto quanto scritto sopra.
In particolare vorrei aggiungere (come qualcuno ha già fatto notare prima di me) che, oltre all'artigianato, c'e' un altro settore lavorativo dove la capacità conta più di tutto: quello commerciale, il saper "vendere & acquistare".
Premetto che non ho letto tutto il thread, e che devo scappare..
Molti dei lavori piu' esotici ed appaganti richiedono capacita' che vanno oltre il normale.
Dovete capire che la capacita' e' quella che nei ruoli piu' pagati determina il tuo bonus, che a suo turno deriva dalla tua gestione degli affari, per metterla in un modo generalizzato. La capacita' e' da intendersi in svariati modi, velocita' di pensiero fulminea, il sapere fare networking (creare connessioni), avere un modo di pensare spesso contrariano, ecc.
Per rendere questa capacita' nota alla azienda, dovete allegarli dei fatti concreti (risultati) che dimostrino questa capacita'. Nel caso di un neolaureato intelligente, questi fatti non esistono, e quindi l'unico modo che si ha per dimostrare una notevole capacita (in molti determinati settori), che comunque non sara' sviluppata, e quindi piu' che attuale capacita' dovremmo parlare di potenziale, e' di brillare sulla carta. Sapete cosa intendo. Questo perche' la carta sara' sottoposta al filtro usato dalle varie aziende, perche' in grosso modo le aziende piu' competitive ricevono molti candidati e quindi devono per forza applicare dei filtri crudi per dividere i candidati ottimi da quelli normali, il tutto seguendo le basi della probabilita'.
Da li ci saranno i colloquoio, ma finche' non riuscirete a prendere l'attenzione del HR di queste carte che leggeranno i vostri pezzi di carta, allora beh, sara' quasi impossibile entrare in queste aziende, a meno che non avete e non sapete usare le connessioni.
Visto che mi sembra che ormai abbiano già detto tutto (o quasi) e siamo tutti d'accordo, proporrei di portare la discussione sotto altri termini: "qual è il settore che meglio ti permette di poter ambire a determinati livelli?".
E per coloro che, come me, pensano che sia importante _anche_ lo studio, questo può tradursi in "qual è il corso di studi da affrontare?".
Ovviamente, terrei da parte la logica per cui "bisogna impegnarsi nel settore che più ci piace e per cui si ha passione fin da neonati ecc ecc". Non è questo il modo in cui vorrei affrontare la discussione.
La tua domanda originale e' troppo generalizzata, cosa intendi specificamente? Cosa intendi per livelli? Generalmente, il 70% dei settori chiederanno capacita'.
Qualunque corso di studio, basta che si e' realmente interessati (credimi, se non sei interessato in qualche materia non riuscirai a studiarla pienamente per tre + anni).
INTERNaTO89
27-12-2006, 08:37
Beh, ovviamente la frase detta solo per usare la tastiera è solo un buon luogo comune che pero' ha un suo' perchè se si pensa che al lavoro ci si spenderà +o- la metà della propria vita forse per 40 anni quindi se soddisfatta le cose si semplificano un bel po'!
Quello che forse non hai capito è, appunto, questo: visto che è scontato (e siamo tutti d'accordo) dire che bisogna specializzarsi in ciò che più ci appassiona, vorrei mettere da parte questo ragionamento (largamente condiviso) per determinare cmq quei settori che più offrono possibilità di emergere, e in cui le capacità individuali meglio possono essere sfruttate.
Se diciamo che "bisogna fare quello che ci piace" non ne usciamo più e ripetiamo sempre le stesse cose scoprendo l'acqua calda (anzi, "la patata lessa").
Ora, con tutto questo, potevi evitare di essere inutilmente polemico e certe frase te le potevi risparmiare. Chiudiamola qui.
INTERNaTO89
27-12-2006, 08:45
Secondo me le esperienze lavorative VERE in età 15 - 19 aiutano molto, in quanto si tratta di un'età critica nella quale riuscir a lavorare per un obiettivo da molte soddisfazioni in quanto si è malleabili, ci si accontenta perchè sgravati dai pensieri del decennio successivo e perchè si sa che si tratta comunque di uno status "temporaneo"!
Sì, mi trovo d'accordo. Anche se chiaramente non credo che basti.
da come la mette lui pare che ci siano dei talent scout illuminati che girano nelle aziende, fiutano a naso i bravi e spalancono loro le porte del successo.
la realtà che ho visto io è che dal 110L coglione al 80/110L "bravo" alla fine partono tutti dallo stesso punto, si fan due palle marce egualmente, e poi quello sveglio decolla, forse. dico forse, perchè la meritocrazia perfetta e il premio alla bravura esistono solo nell'iperuranio
sarebbe già gran cosa se al bravo capitasse l'occasione di mostrarsi tale, e non è propriamente automatico in azienda, anzi
anche la persona più geniale del pianeta, confinata a fare fotocopie, non produrrà altro che fotocopie. se qualcuno crede che ai bravi non facciano fare le fotocopie non sarò certo io a disilluderlo
Credo si riferisca al lavoro autonomo.
IMHO la strada più breve (e scontata, chiaro) è avere una buona idea e apllicarla. Chiaro che non deve essere una idea che comporti una grossa spesa iniziale.
La tua domanda originale e' troppo generalizzata, cosa intendi specificamente? Cosa intendi per livelli? Generalmente, il 70% dei settori chiederanno capacita'.
Sì, ma possiamo ipotizzare dei settori in cui le capacità sono meglio sfruttabili per poter ambire a far carriera?
Da li ci saranno i colloquoio, ma finche' non riuscirete a prendere l'attenzione del HR di queste carte che leggeranno i vostri pezzi di carta, allora beh, sara' quasi impossibile entrare in queste aziende, a meno che non avete e non sapete usare le connessioni.
fondamentalmente è tutto qua, il tanto vituperato pezzo di carta snobbato e preso per il culo, ma senza di quello certi ruoli te li sogni sulla carta
poi certo, possiamo continuare a dire che se sei bravo fai strada ( ma dove? ), il tutto sta nel capire come fa uno ""bravo"" ad ottenere la possibilità di mostrarsi tale senza alcuna referenza ex ante
è che sul cv non puoi scrivere "sono bravo, provatemi e non ve ne pentirete"
mark41176
27-12-2006, 12:41
tutte le domande sono lecite qui....... è sulle risposte che abbiamo generalmente qualche limite (me compreso, sia chiaro)....... e il motivo è semplice.... la maggior parte (degli utenti di questa parte del forum) credo non abbia grandi esperienze lavorative o addirittura non le abbia affatto.......
.....quindi le nostre sono ancora supposizioni, ci basiamo su ciò che ci raccontano e ci facciamo le nostre idee........
...per rispondere alla giusta osservazione di Wolf64 sull'importanza o meno delle capacità "comunicative" al fine di farsi strada nel mondo lavorativo puntando sulle giuste conoscenze......... secondo quanto mi hanno detto 3 liberi professionisti che conosco meglio, anche nella libera professione è importante entrare nel giro giusto di conoscenze per non farsi fare le "scarpe" dalla concorrenza..... addirittura mi dicono spesso che contano molto i legami con i politici...........
..... ma ripeto, non ho il bagaglio di esperienze lavorative appropriato per fare osservazioni obiettive, in tutti questi mesi che mi è capitato di scrivere più o meno cazzate su questo forum ho sempre ribadito un concetto che rischia sempre di essere frainteso........ io non sono mai stato e mai sarò "pro-raccomandazione/referenza/etc..." ma dato che nella mia vita mi sono visto sempre superare da persone "traffichine", cioè "sveglie" dal punto di vista delle "pubbliche relazioni"..... non dico che sto diventando come quei lecchini che ho sempre odiato ma mi sono reso conto che non bastano le capacità personali se non c'è qualcuno che ti concede l'occasione di dimostrare cosa sai fare........... per carità, non significa che bisogna fare il "lustrascarpe" o il "falso" sempre e cmq.... o per tutta la vita...... ma queste cose meritano la giusta attenzione... purtroppo.........
polostation
27-12-2006, 17:32
la realtà che ho visto io è che dal 110L coglione al 80/110L "bravo" alla fine partono tutti dallo stesso punto, si fan due palle marce egualmente, e poi quello sveglio decolla, forse. dico forse, perchè la meritocrazia perfetta e il premio alla bravura esistono solo nell'iperuranio
Partono tutti dallo stesso punto perchè bisogna essere portati un determinato lavoro. 2 laureati con lo stesso percorso formativo (per es. economia) potrebbero prendere strade completamente diverse: uno la strada professionale e l'altro aziendale. Ed essere bravisssimi nel proprio lavoro e delle frane in quello dell'altro. Non perchè siano stupidi ma semplicemente perchè non si è portati per quel lavoro in cui si riesce peggio!
Quindi il punto di partenza serve per capire se il novellino è portato o meno per la mansione che dovrebbe ricoprire, ma non c'è nulla di male non fa per lui! Cambierà lavoro.
E attenzione che non sto parlando dell'attrazione che può avere un lavoro. Perchè mi potrebbe attrarre da morire fare l'agente immobiliare ma non saper vendere.
E' di altro che sto parlando...
Gia,altro punto fondamentale: esser portati.
C'è gwente che ha imparato a fare l'elettricista ma che probabilmente non avrebbe mai imparato a fare il fabbro e viceversa!
avete capito che voglio dire con questo thread? se uno è portato, ha quella marcia in piu, fa strada.. nn so perche fabio80 si preoccupa..se aspetti che appena laureato ti assumono senza che sai fare un c... in azienda sei fritto...
Gia,altro punto fondamentale: esser portati.
C'è gwente che ha imparato a fare l'elettricista ma che probabilmente non avrebbe mai imparato a fare il fabbro e viceversa!
avete capito che voglio dire con questo thread? se uno è portato, ha quella marcia in piu, fa strada.. nn so perche fabio80 si preoccupa..se aspetti che appena laureato ti assumono senza che sai fare un c... in azienda sei fritto...
ci sono i contratti di formazione, smettiamola co sta palla del neolaureato che diventa un peso. se uno è un impedito lo possono scaricare come meglio credono, stages e cococo sono solo una scusa per risparmiare sui salari, suvvia
e poi io non mi preoccupo, sto solo cercando di capire come muovermi nei prossimi tempi. tanto so benissimo che se mi daranno uno stage pagato come un fottuto lavavetri sarà già tanto :rolleyes:
Partono tutti dallo stesso punto perchè bisogna essere portati un determinato lavoro. 2 laureati con lo stesso percorso formativo (per es. economia) potrebbero prendere strade completamente diverse: uno la strada professionale e l'altro aziendale. Ed essere bravisssimi nel proprio lavoro e delle frane in quello dell'altro. Non perchè siano stupidi ma semplicemente perchè non si è portati per quel lavoro in cui si riesce peggio!
Quindi il punto di partenza serve per capire se il novellino è portato o meno per la mansione che dovrebbe ricoprire, ma non c'è nulla di male non fa per lui! Cambierà lavoro.
E attenzione che non sto parlando dell'attrazione che può avere un lavoro. Perchè mi potrebbe attrarre da morire fare l'agente immobiliare ma non saper vendere.
E' di altro che sto parlando...
ma lo so bene, non sono io conla fissa della bravura. tanto più che vedo persone valide incagliate nella loro posizione e perfetti deficienti occupare a sbafo poltrone che loro non competono
forse l'unica bravura che paga è il sapersi vendere
ironmanu
27-12-2006, 19:21
Quello che forse non hai capito è, appunto, questo: visto che è scontato (e siamo tutti d'accordo) dire che bisogna specializzarsi in ciò che più ci appassiona, vorrei mettere da parte questo ragionamento (largamente condiviso) per determinare cmq quei settori che più offrono possibilità di emergere, e in cui le capacità individuali meglio possono essere sfruttate.
Se diciamo che "bisogna fare quello che ci piace" non ne usciamo più e ripetiamo sempre le stesse cose scoprendo l'acqua calda (anzi, "la patata lessa").
Ora, con tutto questo, potevi evitare di essere inutilmente polemico e certe frase te le potevi risparmiare. Chiudiamola qui.
figata, mi sono spiegato di cacca e mi hai fraintesissimo :D
Il discorso di digitare sulla tastiera non era rivolto a te, dicevo che la frase che potrebbe sembrare scontata ha invece un suo fondamento se consideriamo il lavorare "alla lunga", era un inciso!
Figurati se mi permetto di attaccare la gente così :D
ma lo so bene, non sono io conla fissa della bravura. tanto più che vedo persone valide incagliate nella loro posizione e perfetti deficienti occupare a sbafo poltrone che loro non competono
forse l'unica bravura che paga è il sapersi vendere
Io ti posso dire che per la mia esperienza il lavorare come dipendente in questo paese è legato spesso alla raccomandazione per quanto riguarda la posizione iniziale, ma anche ai giusti cu*i da leccare una volta che sei assunto, in secondo luogo viene valutata la tua disponibilità a fare straordinari, la capacità lavorativa troppo spesso è una specie di otional che non ti da alcun vantaggio, anzi, a volte è un fattore negativo mal visto da colleghi e capi, i primi perchè pensano che vuoi scombussolare il loro tran tran e i secondi perchè hanno solo paura che gli insidi il posto, nelle varie aziende che ho girato ho visto troppo spesso gente che non aveva capacità adeguate per quella posizione ma in compenso stava a lavorare anche alla domenica se glielo chiedevano, e sempre spesso venivi poi a sapere che erano immanicati col cuGGino del fratello dell'amico del direttore generale! ;)
Purtroppo io non ho mai avuto sponde, in più ho un caratteraccio per il quale se uno cerca di schiacciarmi sotto i piedi trova le sue, cioè, non è che non conosco il significato della parola "diplomazia", intendiamoci, però ho un limite di sopportazione, poi riesco ad essere cordiale ed amichevole con la maggior parte della gente che conosco, ma il leccare i cu*i è una cosa che riesco a fare soltanto con le donne durante i rapporti intimi, per intenderci ;), per gli straordinari, ne faccio se devo, però non sono uno di quelli che vive per lavorare, se trovassi un lavoro che mi piace sarebbe un altro discorso, ma se faccio lavori che magari non mi piacciono ma mi servono per avere degli introiti, beh, allora... "lavoro per vivere" e non viceversa, se mi sono fatto capire.... ;)
L'unica cosa che, non per vantarmi, riesco sempre a far vedere è una buona capacità nel lavoro, una ottima velocità di apprendimento, ecc, ma queste qualità sono poco considerate..... :boh:
Perciò sto muovendomi per tornare a lavorare per conto mio, situazione dove se lavoro bene posso anche vederne i frutti, non ho bisogno di conoscere il fratello del cuGGino dell'amico, ecc, ecc, e non sono costretto a leccare a destra e a sinistra! ;)
polostation
27-12-2006, 21:30
ma lo so bene, non sono io conla fissa della bravura. tanto più che vedo persone valide incagliate nella loro posizione e perfetti deficienti occupare a sbafo poltrone che loro non competono
forse l'unica bravura che paga è il sapersi vendere
Ma il mio discorso non era relativo alla bravura, ma al fatto di esser "portati" per un lavoro. Io mi sono licenziato da poco da un'azienda in cui mi trovavo bene e il mio posto è stato preso da un mio compagno di università che ha lavorato per anni da commercialista distingiendosi in quell'ambito. Nella nuova azienda in cui è andato (la mia vecchia) non riesce a ingranare, eppure è molto bravo "in generale", lo aveva dimostrato col precedente lavoro.
Quindi dato per scontato che uno non è stupido, che ha volgia di fare, ci si deve anche sforzare di trovare un lavoro che fa al caso proprio (al di là dello stipendio che non sarà mai abbastanza) :D
se aspetti che appena laureato ti assumono senza che sai fare un c... in azienda sei fritto...Applauso http://www.weitalia.net/images/smilies/clap.gif
Ho diversi amici che ancora credono che dopo la laurea saranno assunti a 2000 euro al mese :rolleyes:
Uno di questi laureato da un anno in economia aziendale con 108 lavora in una fioreria, e mi dispiace molto perchè è un bravo ragazzo, ma non è uno molto sveglio diciamo :rolleyes:
mark41176
28-12-2006, 16:19
Io ti posso dire che per la mia esperienza il lavorare come dipendente in questo paese è legato spesso alla raccomandazione per quanto riguarda la posizione iniziale, ma anche ai giusti cu*i da leccare una volta che sei assunto, in secondo luogo viene valutata la tua disponibilità a fare straordinari, la capacità lavorativa troppo spesso è una specie di otional che non ti da alcun vantaggio, anzi, a volte è un fattore negativo mal visto da colleghi e capi, i primi perchè pensano che vuoi scombussolare il loro tran tran e i secondi perchè hanno solo paura che gli insidi il posto, nelle varie aziende che ho girato ho visto troppo spesso gente che non aveva capacità adeguate per quella posizione ma in compenso stava a lavorare anche alla domenica se glielo chiedevano, e sempre spesso venivi poi a sapere che erano immanicati col cuGGino del fratello dell'amico del direttore generale! ;)
Purtroppo io non ho mai avuto sponde, in più ho un caratteraccio per il quale se uno cerca di schiacciarmi sotto i piedi trova le sue, cioè, non è che non conosco il significato della parola "diplomazia", intendiamoci, però ho un limite di sopportazione, poi riesco ad essere cordiale ed amichevole con la maggior parte della gente che conosco, ma il leccare i cu*i è una cosa che riesco a fare soltanto con le donne durante i rapporti intimi, per intenderci ;), per gli straordinari, ne faccio se devo, però non sono uno di quelli che vive per lavorare, se trovassi un lavoro che mi piace sarebbe un altro discorso, ma se faccio lavori che magari non mi piacciono ma mi servono per avere degli introiti, beh, allora... "lavoro per vivere" e non viceversa, se mi sono fatto capire.... ;)
L'unica cosa che, non per vantarmi, riesco sempre a far vedere è una buona capacità nel lavoro, una ottima velocità di apprendimento, ecc, ma queste qualità sono poco considerate..... :boh:
Perciò sto muovendomi per tornare a lavorare per conto mio, situazione dove se lavoro bene posso anche vederne i frutti, non ho bisogno di conoscere il fratello del cuGGino dell'amico, ecc, ecc, e non sono costretto a leccare a destra e a sinistra! ;)
quoto perchè condivido il discorso........
....posso fare una domanda in generale a tutti gli altri utenti?
... ma per "sveglio" intendete ciò che intendo io? ......... nel senso che le persone "sveglie" che conosco io e che sono riuscite a ritagliarsi un buono spazio nell'ambito lavorativo sono proprio quelli a cui faccio un pò riferimento quando dico che è importante curare bene le "conoscenze interpersonali"....
...... per me "sveglio" non è colui che sa solo fare le cose (per grande intelligenza naturale o per grande esperienza personale) ma uno che se deve "leccare" sa quando farlo per il minimo indispensabile........ ovvero.... un pò lecchino ma senza mai calpestare la propria dignità.........
polostation
28-12-2006, 17:18
per me sveglio è uno che capisce subito le cose e si rimbocca le maniche se ce n'è bisogno.
per me uno sveglio intendo:
"uno che capisce al volo quando ci rimette o quando è opportuno farsi rispettare,e al contrario deve capire anche quando ingoiare il rospo"
per saper ingoiare il rospo..ti assicuro che non è da tutti, io per esempio ho fatto una gavetta come programmatore di 6 mesi nei quali ho imparato tantissimo,mentre ero li' vedevo ragazzi che appena scrutavano che non venivano pagati scappavano!, ovviamente io ora ho tratto profitto da quell'azienda mentre loro (non so)
X Mark,
tendenzialmente do la stessa definizione di Polostation, però in questo paese estenderei la cosa anche alle definizioni che dai tu.
Potrei aggiungere di mio che per me uno sveglio è uno che sa anche cogliere al volo le opportunità che gli si presentano e le sa sfruttare nel migliore dei modi, uno che ci vede lontano, uno che (parlando di dipendenti) capisce nel minor tempo possibile qual'è il modo migliore di muoversi in un'azienda.
Riguardo a quest'ultimo punto devo ammettere che io non mi sono dimostrato sveglissimo nelle mie ultime esperienze, però mi posso parzialmete scusare con il fatto che venendo da un'attività per conto mio pensavo che la prima cosa a contare in un'azienda fosse la produttività, la capacità lavorativa, la capacità di imparare velocemente e, perchè no, abbinare la propria capacità e magari cercare di portare qualche innovazione positiva, qualche miglioria, ma al proposito mi sono espresso nel mio post precedente.... :rolleyes:
Dante1982
28-12-2006, 20:33
cari ragazzi oggi ho avuto una crisi mistica...
un mio amico, rimasto a Potenza a studiare ingegneria meccanica e quindi bollato come "carriera 0" ormai 6 anni fa, si è laureato, ha fatto uno stage all'estero ed è stato assunto alla rolls royce a partire da gennaio. A soli 24 anni prenderà 4600 neuri/month. io non riesco ancora a crederci... prende quello che io mi sogno di prendere a 40 anni!!!
cari ragazzi oggi ho avuto una crisi mistica...
un mio amico, rimasto a Potenza a studiare ingegneria meccanica e quindi bollato come "carriera 0" ormai 6 anni fa, si è laureato, ha fatto uno stage all'estero ed è stato assunto alla rolls royce a partire da gennaio. A soli 24 anni prenderà 4600 neuri/month. io non riesco ancora a crederci... prende quello che io mi sogno di prendere a 40 anni!!!
ma che dici carriera 0?
Un ragazzo bravo puo studiare anche all'uni di alvaro vitali.... fa strada uguale!!!
Dante1982
28-12-2006, 21:49
si ma diciamo che allo scientifico sto qua non è mai stato "brillante" è esploso all'uni e soprattutto avrà fatto un FIGURONE (tutto maiuscolo) allo stage...inoltre non è che all'uni di pz ci siano sti luminari della meccanica italiana cmq sono contento per lui (e anche un pochino invidioso diciamolo :) )
polostation
28-12-2006, 22:34
...inoltre non è che all'uni di pz ci siano sti luminari della meccanica italiana cmq sono contento per lui (e anche un pochino invidioso diciamolo :) )
Secondo me l'università che ti "sforna" però conta sempre meno, a meno che non si tirino in ballo nomi eccellenti come la Bocconi di Milano che ha comunque il suo fascino (per lo meno indica che reddito ha la famiglia di provenieneza :D ).
Io mi sono laureato alla Ca' Foscari di Venezia in economia, università conosciutissima, ma non credo che avrei più possibilità di venir assunto rispetto a un laureato di Urbino. Questa è la mia opinione, può essere anche sbagliata perchè non ho mai avuto occasione di provare dato che tutto il veneto è laureato alla Ca' Foscari (o il 99%)
cari ragazzi oggi ho avuto una crisi mistica...
un mio amico, rimasto a Potenza a studiare ingegneria meccanica e quindi bollato come "carriera 0" ormai 6 anni fa, si è laureato, ha fatto uno stage all'estero ed è stato assunto alla rolls royce a partire da gennaio. A soli 24 anni prenderà 4600 neuri/month. io non riesco ancora a crederci... prende quello che io mi sogno di prendere a 40 anni!!!
wow
beh...fortunato lui
spero hce sia altrettanto in gamba anche nel lavoro per mantenere l'immagine che ha dato di se al colloquio
cmq ...io quella cifra non li vedo nenache con il binocolo :( pero 'all'estero tutto è possibile MA NON IN ITALIA
mark41176
29-12-2006, 15:06
lo dico così giusto come una battuta....... non mi sento nella possibilità di arrivare mai a guadagnare 4000€ al mese ma non mi meraviglio più di tanto quando sento che qualcuno arriva a guadagnare certe cifre....... ma avete mai provato a pensare a quante persone ci sono nel nostro paese che arrivano anche a 5000€ mensili? ce ne sono ce ne sono........... ci metto la mano sul fuoco................... il segreto potrebbe essere quello di fare più di un'attività e dichiararne solo una...... tutto il resto sono introiti in nero, mai dichiarati............
la mia è solo un'osservazione, sia chiaro, non è nè un invito e nè la mia aspirazione.......... resta un'osservazione, ma personalmente lo ritengo un dato di fatto..........
.........il problema è che qua siamo troppo ingenui, lo ripeto da un anno........ troppa ingenuità, sarebbe ora di svegliarsi.....
P.S. ma perchè chi fa le ripetizioni in privato le dichiara? tutti coloro che fanno dei lavoretti ai privati (impianti casalinghi, pulizia giardino, etc...) dichiarano sempre? ... ma dai su......
lo dico così giusto come una battuta....... non mi sento nella possibilità di arrivare mai a guadagnare 4000€ al mese ma non mi meraviglio più di tanto quando sento che qualcuno arriva a guadagnare certe cifre....... ma avete mai provato a pensare a quante persone ci sono nel nostro paese che arrivano anche a 5000€ mensili? ce ne sono ce ne sono........... ci metto la mano sul fuoco................... il segreto potrebbe essere quello di fare più di un'attività e dichiararne solo una...... tutto il resto sono introiti in nero, mai dichiarati............
la mia è solo un'osservazione, sia chiaro, non è nè un invito e nè la mia aspirazione.......... resta un'osservazione, ma personalmente lo ritengo un dato di fatto..........
.........il problema è che qua siamo troppo ingenui, lo ripeto da un anno........ troppa ingenuità, sarebbe ora di svegliarsi.....
P.S. ma perchè chi fa le ripetizioni in privato le dichiara? tutti coloro che fanno dei lavoretti ai privati (impianti casalinghi, pulizia giardino, etc...) dichiarano sempre? ... ma dai su......
su radio radicale ho ascoltato ieri il discorso del ministro per l'apertura del nuovo anno accademico della guardia di finanza
parlava soprattutto del sommerso in italia.
oltre a "parole parole parole" si è soffermato maggiormente sui motivi che spingono i cittadini ad evadere, e purtroppo in molte occasioni aveva ragione :(
per chi non avesse seguito il discorso posto alcune sue considerazioni
1) lo stato pretende il 60% dai professionisti per le tasse e se vanno in banca rotta non fa niente, mentre per i dipendenti c'è la cassa integrazione e di tasse non superano il 30-40%
2)gli italiani pagano troppe tasse in quanto la stragrande maggioranza non le dichiara o non dichiara tutta la provenienza del guadagno, sommergendo di debiti i poveri cittadini onesti
3)oramai evadere è diventato uno status, quasi una moda!, ed in effetti per sbarcare il lunario a volte è necessario evadere atlrimenti molte famiglie non arriverebbero a fine mese
:( spero che facciano qualcosa
si ma diciamo che allo scientifico sto qua non è mai stato "brillante" è esploso all'uni e soprattutto avrà fatto un FIGURONE (tutto maiuscolo) allo stage...inoltre non è che all'uni di pz ci siano sti luminari della meccanica italiana cmq sono contento per lui (e anche un pochino invidioso diciamolo :) )
beh un mio ex collega di studi ha praticamente fatto un fiasco totale alla specialistica, nel senso che dopo un anno ha dato 0 ( zero ) esami. ora con la triennale lavora in aermacchi, non prenderà tantissimo ma come azienda sputace sopra.
su radio radicale ho ascoltato ieri il discorso del ministro per l'apertura del nuovo anno accademico della guardia di finanza
parlava soprattutto del sommerso in italia.
oltre a "parole parole parole" si è soffermato maggiormente sui motivi che spingono i cittadini ad evadere, e purtroppo in molte occasioni aveva ragione :(
per chi non avesse seguito il discorso posto alcune sue considerazioni
1) lo stato pretende il 60% dai professionisti per le tasse e se vanno in banca rotta non fa niente, mentre per i dipendenti c'è la cassa integrazione e di tasse non superano il 30-40%
2)gli italiani pagano troppe tasse in quanto la stragrande maggioranza non le dichiara o non dichiara tutta la provenienza del guadagno, sommergendo di debiti i poveri cittadini onesti
3)oramai evadere è diventato uno status, quasi una moda!, ed in effetti per sbarcare il lunario a volte è necessario evadere atlrimenti molte famiglie non arriverebbero a fine mese
:( spero che facciano qualcosa
guarda, con uno stato che pretende dal cittadino medio solo tasse lacrime e sangue, esige un contributo con pressione fiscale da paese nordico fornendo servizi tutt'altro che allineati, l'evasione fiscale è un dovere quasi morale. contribuire è un conto, farsi prendere per il culo è altro paio di maniche. se i liberi professionisti han più leve per aggirare la morsa fiscale, i dipendenti hanno molto spesso il secondo lavoretto in nero che consente loro di arrotondare non poco. ormai è consuetudine. i politici han bel tempo a dire che faranno sistemeranno cambieranno, tanto han capito tutti che non cambia un cazzo quindi meglio provvedere a rendere verde il proprio orticello e raccogliere i frutti prima che giunga il tristo mietitore. in fondo, io la vedo come autodifesa rispetto a uno stato che si configura più come nemico che come servizio per i cittadini. e ai moralisti da quattro soldi dico sin da ora di andare a ca****, visto che mediamente è gente che sul forum predica contro l'evasione e poi ha i suoi giretti di nero o non si fa problemi a farsi fatturare qualcosa aggiustando il tutto per risparmiare pecunia. a parole tutti santi, coi fatti invece....
ARSENIO_LUPEN
29-12-2006, 17:49
wow
beh...fortunato lui
spero hce sia altrettanto in gamba anche nel lavoro per mantenere l'immagine che ha dato di se al colloquio
cmq ...io quella cifra non li vedo nenache con il binocolo :( pero 'all'estero tutto è possibile MA NON IN ITALIA
non ti voglio contraddire ma io per mia fortuna ci arrivo molto vicino
sono un dipendente di una azienda privata non ho una laurea ma solo un diploma e poi tante ma tante ore di lavoro
frequento corsi di specializazione e sono autoditatta pero sono contento di essereci riuscito
senza vantarmi ma mi sento realizzato sono riuscito ad arrivare dove molte persone che hanno studiato molto piu di me non ci sono e non ci arriverranno mai
grazie
polostation
29-12-2006, 18:22
non ti voglio contraddire ma io per mia fortuna ci arrivo molto vicino
sono un dipendente di una azienda privata non ho una laurea ma solo un diploma e poi tante ma tante ore di lavoro
frequento corsi di specializazione e sono autoditatta pero sono contento di essereci riuscito
senza vantarmi ma mi sento realizzato sono riuscito ad arrivare dove molte persone che hanno studiato molto piu di me non ci sono e non ci arriverranno mai
grazie
Immagino che ci arrivi...
CON QUEL NOME! :D :D :D :D :D :D :D
Dante1982
29-12-2006, 20:19
Immagino che ci arrivi...
CON QUEL NOME! :D :D :D :D :D :D :D
EVIIIIIIIL! :D
ARSENIO_LUPEN
31-12-2006, 16:51
grazie per avermi dato del fuorilegge :D :D
ci arrivo con grossi sacrifici di orario e di tempo
buon anno a tutti
grazie
Ho già ribadito altre volte il mio discorso ma per alcuni sarà nuovo anche perchè aggiungo un esempio lampante,almeno ai miei occhi.
Chiariamo una cosa: il fine giustifica i mezzi.
MI riferisco al rapporto scuola/lavoro.
Ovvero, un ragazzo che rende a scuola DEVE rendere anche a lavoro. altrimenti è un fallito.
Esempio lampante: scuola media, un mio vicino di casa (che conosco come un fratello, abitavamo porta a porta) e un altro che abita 500 metri piu giu.
Il mio vicino di casa,quello porta a porta, era il pupillo della scuola, considerato DALLA PROF DI ITALIANO uno bravo. Quello 500 metri piu giu era considerato DALLA PROF DI ITALIANO un asino.quest'ultimo nn studiava mai.. ma d'altronde a che serve lo studio?? quest'ultimo è un mix di fantasia ed ingegno, fa il fabbro e si è messo in proprio... guadagna degnamente, appena si è comprato camion per gru per lavorare, officina, etc e lavora sempre.
Il mio vicino di casa (abitavamo porta a porta) invece ha fatto il liceo ed ora è piantato a giuyrisprudenza da5 anni e ancora deve prendere la laurea triennale!!!!eppure andava bene a scuola......
Scommetto anche le palle che quest'ultimo non avrebbe mai e poi mai imparato il mestiere del fabbro e nessun altro mestiere, perchè.... non è elastico. l'altro, considerato asino, è elastico.
Esempio lampante di come la scuola puo' giudicare uno bravo e uno asino in base alle pappardelle imparate a memoria! Come si spiega cio'?Bah.
Se qualcuno è come il mio vicino, magari incitato dalle prof delle medie e del liceo ignoranti, e la fa franca anche all'uni... poi questo non fa strada.. è colpa del sistema fa schifo il sistema nn c'è spazio.
allora come mai il mio amico fabbro ha trovato lo spazio subito???PERCHE HA CAPACITà NEL SUO LAVORO!!Magari il macellaio nn sa farlo, ma quello che fa sa farlo!
Allora gia si capisce che per fare strada sono necessarie capacità intese come attitudine non come studio.Lo studio non serve se non ci sono capacità.
La verità del tutto sta nel cosiddetto "pensiero laterale" (cercate su google il significato di questa espressione).. chi lo ha e lo fa funzionare bene riesce, in genere.
Lasciate stare lo studio cari amici e mettete in gioco l'intelligenza, l'astuzia, l'elasticità mentale, le buone relazioni interpersonali, l'ingegno, etc e mettetevi in gioco. Come puo' pensare uin ragazzpo (e ne ho visti tanti, me compreso) di andare avanti con il solo studio, senza avere un pò di intelligenza, un po' d'asstuzia ecc ecc....
Pensateci su queste cose, mi raccomando.
Premetto che io la parola successo la considero da un punto di vista diverso dalla maggior parte della gente. Per me il successo di una persona dipende da quanto è serena (felice può essere frainteso) e può per me avere molto più successo un barbone di un dirigente di azienda, diciamo che nel valutare un lavoro io considero prima di tutto il tempo libero e l'affaticamento, dopodichè lo stipendio.
Il fatto di fare strada (vedi arrivare ad avere un lavoro in cui si guadagna bene) dipende da molte cose, i due modi principali sono:
1) avere conoscenze in aziende oppure fortuna e riuscire ad iniziare già con un lavoro di un certo livello ed in questo caso i voti a scuola possono fare comodo
2) iniziare a lavorare presto e farsi le ossa senza paura cambiando anche diversi lavori per capire un po' come funzionano le cose ed iniziare la scalata
Il discorso scuola è un discorso a sè.
La scuola propone un tipo di insegnamento standard, insegna alle persone ad adattarsi al mondo del lavoro cioè ad avere delle scadenze, ad obbedire ai compiti, la scuola di oggi è orientata più alla creazione di persone adatte alla catena di montaggio che ai geni di un tempo.
Chi ha un interesse per qualche materia (vedi lavorazione di materiali, come il tuo amico o qualsiasi altra cosa) la impara sicuramente più efficaciemente da solo piuttosto che se gli venisse insegnata a scuola perchè ognuno è interessato a sfumature differenti di ogni problema ed a scuola può essere trattato solo l'argomento in generale che diventa pesante e noioso. Dunque i voti non sempre sono esplicativi del potenziale di una persona.
Una persona con scarsissimo interesse per le materie scolastiche davanti a una materia che gli interessa può ottenere ottimi risultati.
Una persona con scarsissimo interesse per le materie scolastiche davanti a una materia che gli interessa può ottenere ottimi risultati.
spesso, per non dire sempre, è così.
A che serve la scuola? A standardizzare, meccanicizzare la mente. la mente invece ha bisogno di elasticità, non di nozioni imparate e ripetute a memoria.
La scuola è piu uno svantaggio che un vantaggio per un ragazzo.
Sono pronto a scommettere che buona parte di chi si disinteressa della scuola fregandosene, nella vita riesce meglio, se proprio non ha capacità di fare lavorazioni di materiali fa altro, apre un bar, una pizzeria o qualsiasi altro lavoro ma stai pur certo che vince nel lavoro e nella vita.
invece chi pare sia attaccato ai voti, scrupoloso con le interrogazioni, alla fine non vince.
Arrivare a dire che la scuola è più negativa che positiva mi pare una esagerazione. Capisco che ci possono essere esperienze negative con alcuni professori che possono poi compromettere la qualità del lavoro da parte sia del prof, sia dello studente; ho anche epserienze su professori che non sono in grado di insegnare per deiversi motivi e fanno più danni che altro. Ma in generale la scuola serve eccome! Anche a me sarebbe piaciuto fare dalla prima elementare solo ciò che mi piaceva (ad esempio informatica), ma mi sarebbero mancati strumenti per sapermi esprimere, per capire un testo, per capire cosa succede nel mondo, ecc. Tutte cose che rendono completa culturalmente una persona. Poi sta allo studente, in parte già a scuola, poi nella vita, approfondire gli aspetti che più interessano.
Per il discorso "chi si disinteressa della scuola fregandosene, nella vita riesce meglio", certo qualcosa farà, magari anche con successo e con soddisfazione. Però avrà delle strade precluse rispetto ad uno che ha studiato nel campo.
spesso, per non dire sempre, è così.
A che serve la scuola? A standardizzare, meccanicizzare la mente. la mente invece ha bisogno di elasticità, non di nozioni imparate e ripetute a memoria.
La scuola è piu uno svantaggio che un vantaggio per un ragazzo.
Sono pronto a scommettere che buona parte di chi si disinteressa della scuola fregandosene, nella vita riesce meglio, se proprio non ha capacità di fare lavorazioni di materiali fa altro, apre un bar, una pizzeria o qualsiasi altro lavoro ma stai pur certo che vince nel lavoro e nella vita.
invece chi pare sia attaccato ai voti, scrupoloso con le interrogazioni, alla fine non vince.
certo che l'università ti ha proprio traumatizzato eh
ma un bell'IMHO ogni tanto non mettercelo mai, mi raccomando
se ti consola posso dirti che le cose che dici te le dicono tutti, ma proprio tutti, quelli che si sono ritirati.
sul fatto che poi se la siano cavata egregiamente stendo un velo pietoso perchè mi viene da ridere.
ad ogni modo non credere, sarei il primo a spargere napalm sulle università italiane ma che ti piaccia o meno il famigerato pezzettino di carta molte volte è indispensabile, un banale passepartout e nulla più.
dopo, e solamente dopo, si applicheranno i tuoi discorsi su bravura raccomandazione capacità e tutto il resto. dopo. però per entrare in certi posti serve la carta. anche per le mansioni più idiote è così, un banale scoglio fine a sè stesso posto per una prima scrematura grossolana.
è una cazzata? essenzialmente s', perchè trovi per paradosso mansioni idiote che saprebbe fare chiunque ma che vengon riservate a gente col foglietto.
piaccia o meno però è così, e attenzione che non è poi nemmeno più tanto facile la strada del self made man che si costruisce da solo in azienda, c'è sempre il rischio di cozzare contro un muro. mio padre ha la terza media, si occupa di automazione industriale e manutenzione, sarebbe stata una tuta blu mancata ma si è fatto da solo una sua cultura e si tracciato la strada. oggi è ancora possibile? forse sì, ma il metro di valutazione è mlto cambiato. un tempo con la terza media facevi pure il cassiere in banca, oggi serve ua laurea. hai presente cosa fa il cassiere? secondo te serve studiare economia per quel lavoro? io sta in ufficio acquisti, è un lavoro idiota e della vecchia guardia son tutti diplomati, molti dei quali col diploma serale. adesso, te lo dico spassionatamente, starebbero a spasso, perchè cercano ingegneri gestionali per fare un lavoro che, lo riconfermo, non richiede alcna skill ed è anche piuttosto noioso per come lo vivo io in quell'ambiente
infine fare il pizzaiolo non è propriamente quel che ho sempre sognato. se poi conti che ste mansioni sono quelle a scarsissimo valore aggiunto e che un domani qualcuno potrò prendere il tuo posto chiedendo metà della tua paga quando per lui sono un capitale, fatti due conti. alla fine rendersi insostituibile è anche un metodo di autodifesa, se sei uno dei tanti qualcuno con meno pretese di te sicuramente ci sarà. e a nessuno fregherà mai un cazzo se hai le rate del mutuo da pagare, ti lasciano a piedi punto e basta.
non credo che nessuno qua difenda lo studio a spada tratta, non conosco nessuno che dopo 5 anni di univ giuri di essere cambiato, di potere spaccare il mondo, di avere competenze da vendere o di avere studiato tutte cose assolutamente utili. è l'esatto contrario e bene o male è sempre stato così.
ad ogni modo le regole del gioco sono queste, se uno ha certi obiettivi. è ridicolo che si debbano buttare anni solo per potere avere la possibilità di iniziare, ne convengo, ma che vuoi farci?
sul CV non puoi certo scrivere che sei bravo e motivato, ma non gliene frega un cazzo a nessuno. la laurea serve in termini pratici a molto poco, 5 anni in azienda non sono nemmeno da paragonare con 5 anni di perdite di tempo. vuoi cambiare il mondo? auguri.
con questo non voglio dire che senza laurea non si vada da nessuna parte, anzi, però cazzo, o uno ha un'idea veramente formidabile e si sente pronto a lanciarsi, oppure se si è una persona normale senza visioni di business rivoluzionari e si ha la possibilità di studiare che lo si faccia, pure che serva a poco. oppure si va a finire come uno dei tanti, in caso di crisi sei il primo a saltare però e non è un mistero
se poi hai la maturità scientifica tanto peggio, ancora ancora con un diploma di perito qualcosa lo si sa fare, ma con dante o col latino vai veramente poco lontano. visto di persona con mio fratello, si è preso un anno "sabbatico" dopo la maturità. qua lavoro ne trovi eh. cameriere, pizzaiolo, operaio, corriere, "hostess di cassa".. certo la retribuzione è quella e non si scappa, sei operativo in una settimana e quando inizi a costare troppo una stretta di mano e via. ah, si è immatricolato per prendere una inutile laurea in ing meccanica, e faceva i tuoi stessi identici discorsi prima di vedere che effettivamente non aveva davanti magnifiche sorti e progressive
tu based, hai qualche idea vincente? ti senti particolarmente preparato in qualche cosa perchè hai approfondito di tuo o pensi di poterlo fare? sei abile in campi cui pochi riescono? o sei semplicemente uno dei tanti?
polostation
02-01-2007, 13:24
Quoto pienamente quanto detto nel post precedente.
Se vuoi foste il responsabile del personale, scegliereste tra un laureato o un diplomato a parità di motivazione? :D
Il mio discorso che verte più o meno nella stessa direzione di quello di based non voleva denigrare la scuola per l'inutilità del foglio di carta, ma come mezzo per imparare un mestiere o una materia e farla diventare un interesse attivo, cioè partira dalla curiosità per arrivare a farla diventare un lavoro.
Non era nemmeno una considerazione della scuola nel mondo del lavoro di oggi, io sono d'accordissimo sul fatto che sia ormai fondamentale avere un diploma per lavorare (una laurea un po' meno dipende dal settore) infatti sono iscritto anche io all'università. Dico solo che la scuola non ti insegna il mestiere e una persona che a scuola non combina niente può essere più brava e fortunata da trovare nella vita un lavoro soddisfaciente di una persona con ottimi voti.
Poi ci vogliono altre qualità, prima tra tutti la voglia di non fossilizzarsi su un lavoro ma cercare sempre di migliorare.
E' ovvio che minimo un diploma superiore ci vuole ed in molti lavori anche una laurea ma per colpa di questa necessità ci sono sempre meno persone realmente interessate ai vari campi e sempre meno esperte perchè perdono la loro vita a studiare cose inutili e non hanno tempo di approfondire ciò che li interessa.
trallallero
02-01-2007, 13:55
E' ovvio che minimo un diploma superiore ci vuole ed in molti lavori anche una laurea ma per colpa di questa necessità ci sono sempre meno persone realmente interessate ai vari campi e sempre meno esperte perchè perdono la loro vita a studiare cose inutili e non hanno tempo di approfondire ciò che li interessa.
infatti gli americani hanno capito e puntano sulla specializzazione!
Prendi un film magari di animazione e guarda nei titoli di coda quanta cazzo di gente che ci ha lavorato ed ha contribuito con la propria specicializzazione ;)
Dallo psicologo (solitamente piú di uno visto l'argomento) all'esperto in rumori!
Il primo non sa niente di rumori e il secondo pensa che la psicologia sia una salsa per panini :D
Ma tutto ció porta a cooperare, crea lavoro per tutti, movimento di soldoni, entusiasmo -> benessere.
Inutile fare un confronto col nostro paese, il suo sistema e soprattutto il suo popolo per la maggior parte alla ricerca del posto sicuro, paghicchiato ma irremovibile :Puke:
fabio80 io non so fare,per ora,un cazzo.
Non ho doti, sono uno dei tanti.
Anzi, mi reputo al di sotto della media.
Ma il mio NO alla scuola non è dettato da frustrazione. è che è assurdo vedere come il mio amico che se ne fregava nn sapeva NIENTE, non CAPIVA NIENTE a lezione poi sia diventato un fabbro di tutto rispetto, e quello che veniva vantato come un Dio (effettivamente capiva ) ora non sa fare niente ... buttato giu a gfiurisprudenza, e non c'è neanche portato.
La scuola ha osannato il secondo e gettato merda sul primo che, socialmente, è piu utile di un laureato in giurisprudenza che sa 4 regole di diritto (a memoria).
Quel che è importante nella vita è l'ATTITUDINE PER UNO E DICO UNA SOLA COSA, UN SOLO MESTIERE....del piero è un CAMPIONE ma se lo metti a fare il meccanico può darsi che nn impara a fare niente, ma ha trovato la sua strada perche ha quella dote...cosi come buffon della juve se nn farebbe il portiere non credo che potrebbe fare l'ingegnere!
PAREKKI RAGAZZI CHE VANNO BENE A SCUOLA CAPISCONO è VBERO TUTTO... MA NN HANNO ALCUNE DOTE SPECIFICA... SONO STUDENTI GENERICI, SANNO TUTTO, SANNO FARE TUTTO... E NN SANNO FAR NIENTE.
Mentre il ragazzo bravo deve avere l'attitudine per una sola cosa.
ho notato un'altra cosa: vedete quelli che dicono so fare tutto, se si rompe lo scaldino lo aggiusto io, la macchina cambio io le candele, metto io le tende... fanno tutto ma nn sanno fare un mestiere... mentre questo che fa il fabbro se lo metti a mettere la tenda non sa metterla ma se vai nel suo lavoro scopri che è ingegnoso.
Da ciuo deduco che la preparazione liceale è DELETERIA: troppe materie, alla fine si sa TUTTO E NIENTE.
per riuscire nella vita nn c'è la ricetta esatta... ognuno deve essere a modo suo bravo e portato nel proprio lavoro. Ma credi che il barbiere sia al di sopra della media che ha imparato qwuel mestiere? non penso proprio...
Domani inizio a lavorare come manovale edile, mi pagano 40euri al gg, in attesa di trovare meglio.Io gia so che nn farò strada perchè faccio schifo, perche nn sono sicuro di me, perche nn so curare i rapporti con le persone. devo solo pararmi il culo a nn finire a fare una vita misera. Io non ho capacità, sono lento. Posso fare solo un mestiere piu generico... e non farò strada.
Fare strada è però possibile, per quelli (tanti, per fortuna) piu' bravi di me.Ma non dico che nn faccio strada xke ci sono i raccomandati avanti a me... non faccio strada perche faccio schifo come capacità. mettiamola cosi è tutto molto piu chiaro...
dire che nn si fa strada dando la colpa al sistema corrotto è come quando uno esce dall'aula di università (bocciato) e alle domande dei colleghi su come è andato l'esame risponde "Mi ha chiesto l'unica cosa che nn sapevo ecc".. ma pure se la sapevi, se sei una merda, rimani una merda. non possiamo fare ingegnere, avvocato, uno che studia le cose dal libro alla lettera.... e cazz osi capisce no che ci vuole un pò di induzione, di elasticità. :muro:
Senza Fili
02-01-2007, 16:10
Comunque spesso la laurea è motivo di non scelta da parte delle aziende...molte aziende difatti, per lavori impiegatizi, scartano immediatamente i laureati, conosco gente che, per trovare un lavoro, è stata costretta ad omettere sul curriculum di aver conseguito una laurea...
polostation
02-01-2007, 17:44
fabio80 io non so fare,per ora,un cazzo.
Non ho doti, sono uno dei tanti.
Anzi, mi reputo al di sotto della media.
Ma il mio NO alla scuola non è dettato da frustrazione. è che è assurdo vedere come il mio amico che se ne fregava nn sapeva NIENTE, non CAPIVA NIENTE a lezione poi sia diventato un fabbro di tutto rispetto, e quello che veniva vantato come un Dio (effettivamente capiva ) ora non sa fare niente ... buttato giu a gfiurisprudenza, e non c'è neanche portato.
Il fatto è che uno è stato sveglio (nel senso che lo intendo io) a non perseverare in un ambito per il quale non era portato (la scuola) tirandosi sù le maniche e mettendosi a lavorare; l'altro è stato un "pirla", nel senso che si è bruciato lasciandosi un po andare e ora si ritrova ad aver perso una buona occasione (a quanto dici avrebbe dovuto laurearsi in tempo e con ottimi voti). Avrebbe potuto ottenere ben altri risultati e invece... :muro:
capiva si, pero nn ha elasticità... è troppo bravo ragazzo.
Insomma non basta neanche capire tutto a scuola e capire tutto nel lavoro per riuscire==> ci vuole attitudine
Secondo me state tralasciando un particolare piuttosto importante, non è vero nè che il tuo amico che ha fatto l'univesrità è una merda e quello che ha fatto il fabbro è furbo nè il contrario, dipende da quello che vogliono. Nel senso, io sto facendo l'università, faccio informatica perchè ci sono alcune cose dell'informatica che volevo approfondire come l'intelligenza artificiale ed altri aspetti, faccio l'università per interesse verso queste cose, è probabilissimo che io domani non lavori in questi ambiti, lo faccio per interesse personale.
Se domani non trovo lavoro non me la prendo verso l'università perchè da essa non mi aspetto niente così come non è detto che il tuo amico che ha fatto il liceo abbia fallito perchè magari ha studiato perchè gli piaceva studiare.
Inoltre io facendo l'università ho del tempo da gestire in quanto lavoro solo 6 mesi l'anno per gli altri 6 posso dedicarmi anche ad altre materie che mi interessano e leggere libri.
Direte che è tempo perso ma per me è molto più sprecato vivere una vita lavorando dalle 9 di mattina alle 5 del pomeriggio ed accumulare soldi per ua macchina che in fin dei conti non mi serve a niente, dei vestiti di cui non ho nessun bisogno e altre cose totalmente inutili dal punto di vista della mia reale felicità.
Il fulcro del mio discorso è che ormai la società ci mette in testa questo obiettivo del "fare strada" che non ha alcun senso, ci spinge a giudicare delle persone in base al proprio lavoro ed in base ai propri possessi non considerando che ogni persona ha in fin dei conti esigenze diverse.
Se una persona ha come scopo nella vita possedere una bella casa ed una bella macchina e tanti altri oggettini che lo attirano allora deve per forza di cose cercare di guadagnare bene, ma una persona che non chiede altro che avere del tempo per pensare, per vivere secondo canoni leggermente diversi e non legati strettamente ai propri possedimenti non ha bisogno di provare questa ansia costante e frustrante per il successo e per lo stipendio che avrà in futuro studiando o cercando un lavoro.
Da ciuo deduco che la preparazione liceale è DELETERIA: troppe materie, alla fine si sa TUTTO E NIENTE. Sta frase la dissi un po di anni addietro :rolleyes:
Diciamo che dopo il liceo devi saper trovare la strada giusta per poi inserirti nel mondo del lavoro, e in questo una buona dose di scaltrezza non fa male :)
polostation
02-01-2007, 20:48
Inoltre io facendo l'università ho del tempo da gestire in quanto lavoro solo 6 mesi l'anno per gli altri 6 posso dedicarmi anche ad altre materie che mi interessano e leggere libri.
Direte che è tempo perso ma per me è molto più sprecato vivere una vita lavorando dalle 9 di mattina alle 5 del pomeriggio ed accumulare soldi per ua macchina che in fin dei conti non mi serve a niente, dei vestiti di cui non ho nessun bisogno e altre cose totalmente inutili dal punto di vista della mia reale felicità.
Il fulcro del mio discorso è che ormai la società ci mette in testa questo obiettivo del "fare strada" che non ha alcun senso, ci spinge a giudicare delle persone in base al proprio lavoro ed in base ai propri possessi non considerando che ogni persona ha in fin dei conti esigenze diverse.
Se una persona ha come scopo nella vita possedere una bella casa ed una bella macchina e tanti altri oggettini che lo attirano allora deve per forza di cose cercare di guadagnare bene, ma una persona che non chiede altro che avere del tempo per pensare, per vivere secondo canoni leggermente diversi e non legati strettamente ai propri possedimenti non ha bisogno di provare questa ansia costante e frustrante per il successo e per lo stipendio che avrà in futuro studiando o cercando un lavoro.
D'accordo con te! Anche io mi trovo più o meno nella stessa tua situazione e ragionamenti come quelli descritti da te (ne miei confronti) ne ho sentiti pure troppi...
polostation
02-01-2007, 20:53
Da ciuo deduco che la preparazione liceale è DELETERIA: troppe materie, alla fine si sa TUTTO E NIENTE.
Secondo me, e da quanto ho visto, il liceo non serve a insegnare materie o nozioni: serve a imparare a studiare e rendere la mente aperta.
Non scorderò mai quando all'esame di matematica (uno dei primi e dei più difficili) come gli studenti che provenivano dal liceo classico siano riusciti a dar m@@@a a noi ragionieri (e ci poteva anche stare), a quelli dell'ITIS (e pure qui ci stava) ma non mi spiego come l'abbiano data a quelli dello scientifico!
Per questo, se potessi tornare indietro, farei il classico!
E comunque liceo x liceo, il classico viene prima di tutti! Sono riusciti TUTTI a dar un'esame relativo a una materia che non avevano praticamente fatto per anni! Questo è usare il cervello, non sapere rispondere a una domanda, ma sapere come fare a togliersi da una situazione complicata con le proprie forze!
Chevelle
02-01-2007, 21:37
dico solo una cosa. Leonardo Del Vecchio---->3 media---->patron della Luxottica------->patrimonio personale stimato in 10 miliardi di euro (a distanza di solo 1 miliardo dal nostro Berlusca)---->fonte: Forbes.
Ti posso fornire alcuni esempi:
- Ivan Beggio
- Sanders
- Nerio Alessandri
Cos' hanno in comune questi nomi di persone?
polostation
03-01-2007, 00:40
Ragà le eccezzioni ci sono d'appertutto. Perchè ogni Del Vecchio che con la terza media ha fatto successo ce ne sono 100.000 che sono rimasti dei poveretti.
E' come dire che a fare il calciatore di guadagna soldi... arrivarci a farlo in serie A è il problema! Quanti vostri amici giocano in serie A? Eppure è evidente che lì si viene strapagati :) ma non ditemi che è meglio andare tutti al campetto piuttosto che studiare!
polostation
03-01-2007, 00:45
Ti posso fornire alcuni esempi:
- Ivan Beggio
- Sanders
- Nerio Alessandri
Cos' hanno in comune questi nomi di persone?
Beggio di sicuro si chiama IvanO ed è ingegnere. Gli altri purtroppo non mi dicono molto :mbe:
screttiu
03-01-2007, 09:23
secondo me, e lo dico proprio sinceramente, laurea o non laurea l'unica soluzione rimasta è andare all'estero, non so se per sempre o per un po', ma diciamo che è una delle poche cose che ti fa emrgere dalla massa e questo perchè non solo impari la lingua, ma perchè significa che ti sei adattato a un ambiente nuovo, hai lavorato a contatto con un multinational environment e così via.
Diciamo che è un ottima carta da giocarsi, questo è cio che penso.
E' dura e si sa, per gli affetti, per tante cose
secondo me, e lo dico proprio sinceramente, laurea o non laurea l'unica soluzione rimasta è andare all'estero, non so se per sempre o per un po', ma diciamo che è una delle poche cose che ti fa emrgere dalla massa e questo perchè non solo impari la lingua, ma perchè significa che ti sei adattato a un ambiente nuovo, hai lavorato a contatto con un multinational environment e così via.
Diciamo che è un ottima carta da giocarsi, questo è cio che penso.
E' dura e si sa, per gli affetti, per tante cose
è una delle cose che chiedono sempre, a meno di andare dal cavalier fumagalli nella premaiata torneria... ma se si va nelle grandi aziende è quasi un obbligo tacito, lunga o breve che sia la trasferta
certo, per chi non vive in una grotta siolato dal mondo, non è proprio divertente ma tant'è, o così o non si decolla
mondo infame :doh:
trallallero
03-01-2007, 11:35
secondo me, e lo dico proprio sinceramente, laurea o non laurea l'unica soluzione rimasta è andare all'estero, non so se per sempre o per un po', ma diciamo che è una delle poche cose che ti fa emrgere dalla massa e questo perchè non solo impari la lingua, ma perchè significa che ti sei adattato a un ambiente nuovo, hai lavorato a contatto con un multinational environment e così via.
Diciamo che è un ottima carta da giocarsi, questo è cio che penso.
E' dura e si sa, per gli affetti, per tante cose
io sono straincazzato con l'Italia quindi ció che dico é da prendere con le pinzette perché un pó frutto di uno sfogo interiore, ma son convinto che se vai all'estero per qualche anno, che non sia Albania, Grecia (ancora per poco) Ucraina etc, poi non torni piú in Italia perché costi troppo e non trovi nessuno che ti assume a quelle condizioni e prezzo.
io sono straincazzato con l'Italia quindi ció che dico é da prendere con le pinzette perché un pó frutto di uno sfogo interiore, ma son convinto che se vai all'estero per qualche anno, che non sia Albania, Grecia (ancora per poco) Ucraina etc, poi non torni piú in Italia perché costi troppo e non trovi nessuno che ti assume a quelle condizioni e prezzo.
come darti torto
in effetti in italia non si bada molto alla qualita, ma al risparmio :cry:
infatti a volte mi è capitato di non lavorare per diverso tempo e quindi ai colloqui di chiedere meno per stimolare la mia assunzione :mbe:
io sono straincazzato con l'Italia quindi ció che dico é da prendere con le pinzette perché un pó frutto di uno sfogo interiore, ma son convinto che se vai all'estero per qualche anno, che non sia Albania, Grecia (ancora per poco) Ucraina etc, poi non torni piú in Italia perché costi troppo e non trovi nessuno che ti assume a quelle condizioni e prezzo.
beh, allora non ci torni :fagiano:
trallallero
03-01-2007, 12:01
beh, allora non ci torni :fagiano:
ecco, proprio li volevo arrivare :D
io ho 4 strade aperte adesso:
1) andare a lavorare all'estero sempre nel campo informatico
2) un localino a Grenada (il paese della mia dolce 3/4)
3) una export da Grenada a Europa di un prodotto locale (ma chissá la mafia che c'é)
4) ho sentito uno per un investimento nell'est ...
ci trovi la parola Italia in una di queste 4 ? :asd:
ecco, proprio li volevo arrivare :D
io ho 4 strade aperte adesso:
1) andare a lavorare all'estero sempre nel campo informatico
2) un localino a Grenada (il paese della mia dolce 3/4)
3) una export da Grenada a Europa di un prodotto locale (ma chissá la mafia che c'é)
4) ho sentito uno per un investimento nell'est ...
ci trovi la parola Italia in una di queste 4 ? :asd:
te lo ho evidenziato!
ecco, proprio li volevo arrivare :D
io ho 4 strade aperte adesso:
1) andare a lavorare all'estero sempre nel campo informatico
2) un localino a Grenada (il paese della mia dolce 3/4)
3) una export da Grenada a Europa di un prodotto locale (ma chissá la mafia che c'é)
4) ho sentito uno per un investimento nell'est ...
ci trovi la parola Italia in una di queste 4 ? :asd:
ma pensa te se dobbiamo essere costretti ad arrivare a st punto, manco fossimo nel burkina faso... divertente vedere che qua o nasci col culo al caldo o non te lo fanno mettere manco se ti sfondi di lavoro :doh:
inizio a credere che il vero modo di vivere in italia sia alla provenzano, altro che 40 anni di fabbrica :muro:
trallallero
03-01-2007, 13:17
te lo ho evidenziato!
:D
scherzi a parte la mafia é umana dai. E noi italiani siamo molto umani :asd:
trallallero
03-01-2007, 13:26
ma pensa te se dobbiamo essere costretti ad arrivare a st punto, manco fossimo nel burkina faso... divertente vedere che qua o nasci col culo al caldo o non te lo fanno mettere manco se ti sfondi di lavoro :doh:
inizio a credere che il vero modo di vivere in italia sia alla provenzano, altro che 40 anni di fabbrica :muro:
vabbé, questo é il mio caso, c'é anche tanta gente che sta bene. Tu hai una laurea seria con la quale puoi crearti una strada.
Io reagisco coí perché giá ho dovuto rinunciare ad una vita di musica per un guadagno che mi permettesse di uscire dalla cacca, adesso me lo vedo confiscare senza se e senza ma da degli anti robin hoodiani ...
In altre parole non vorrei fomentare il tuo pessimismo che non é cosa buona ;)
vabbé, questo é il mio caso, c'é anche tanta gente che sta bene. Tu hai una laurea seria con la quale puoi crearti una strada.
Io reagisco coí perché giá ho dovuto rinunciare ad una vita di musica per un guadagno che mi permettesse di uscire dalla cacca, adesso me lo vedo confiscare senza se e senza ma da degli anti robin hoodiani ...
In altre parole non vorrei fomentare il tuo pessimismo che non é cosa buona ;)
e che vuoi che sia una laurea, solo un mezzo per fare colloqui, ma poi? di laureati che se la passano male ne è piena l'italia :doh:
già io sono uno che vede il bicchiere mezo vuoto ma sto cesso di paese il bicchiere te lo fa vedere in frantumi e ti infila i cocci su per il **** :doh:
trallallero
03-01-2007, 14:05
e che vuoi che sia una laurea, solo un mezzo per fare colloqui, ma poi? di laureati che se la passano male ne è piena l'italia :doh:
già io sono uno che vede il bicchiere mezo vuoto ma sto cesso di paese il bicchiere te lo fa vedere in frantumi e ti infila i cocci su per il **** :doh:
scusa ma sei uscito con 110 e lode ?
hai provato a mandare il tuo CV a societá magari nel campo militare, astronomico. Ci sono settori dove siamo leader mondiali ... per esempio potresti mandare il CV a Don Vito & Co. :D
overfusion
04-01-2007, 00:43
La verità del tutto sta nel cosiddetto "pensiero laterale" (cercate su google il significato di questa espressione).. chi lo ha e lo fa funzionare bene riesce, in genere.
Lasciate stare lo studio cari amici e mettete in gioco l'intelligenza, l'astuzia, l'elasticità mentale, le buone relazioni interpersonali, l'ingegno, etc e mettetevi in gioco. Come puo' pensare uin ragazzpo (e ne ho visti tanti, me compreso) di andare avanti con il solo studio, senza avere un pò di intelligenza, un po' d'asstuzia ecc ecc....
Pensateci su queste cose, mi raccomando.
Carissimo amico ero con te fino a quando non hai sparato sta cavolata:
"Lasciate stare lo studio cari amici e mettete in gioco l'intelligenza, l'astuzia, l'elasticità mentale, le buone relazioni interpersonali, l'ingegno, etc e mettetevi in gioco."
Lo studio serve per farti aprire la mente su alcuni aspetti del mondo che fino ad un momento ignoravi, per acquisire nuove conoscenze, nonkè per avere gli "strumenti necessari" per fare bene ciò che vuoi....non tutti volgiono fare il fabbro o il macellaio. C'è chi vuole diventare un genio dell'informatica, ki un grande manager (come me), ki medico ecc... e senza sacrificarti sui libri mi spieghi come cavolo si fa? Il liceo è una cretinata, ma l'università non tanto.
Non ti nascondo che anke io ero giudicato un asino al Liceo, incapace di affrontare l'università ed invece mi sono ritrovato a sostenere 36 esami di economia (anke 1200pagine di diritto privato ecc...) con votazione media di 26.
Lo studio (quello universitario) è un mare di sacrifici, solo colui che ci sta dentro può veramente capire. All'inizio anke io pensavo al semplice pezzo di carta (la laurea) e giudicavo lo studio una cosa inutile ma poi mi son dovuto ricredere, e molti non affrontano l'univ perchè non sono capci di svegliarsi la mattina presto per studiare ininterrottamente fino ad ora di pranzo per poi continuare il pomeriggio, sacrificarsi a volte a non uscire perkè i soldi scarseggiano o ridursi al fare a poco e niente.......la solita vita da studente
Bè adesso tu mi dirai "perkè lo fai?" Il motivo è semplice, perkè voglio raggiungere il mio sogno: ke nel mio caso è "diventare un punto fermo nel mondo dell'economia e guadagnare una barca di soldi, in modo che mi consenta di vivere come voglio io" e questa strada si prende solo studiando.
Non è ke la laurea ti dà il lavoro e lo studio è tutto ;) adesso entra in gioco l'intelligenza, la capacità e la caparbietà delle persone.....
mark41176
04-01-2007, 01:49
...Diciamo che dopo il liceo devi saper trovare la strada giusta per poi inserirti nel mondo del lavoro, e in questo una buona dose di scaltrezza non fa male :)
lo dico da mesi...... ma qui si continua a discutere sempre delle stesse cose....... "la laurea serve o non serve"........ "bisogna essere i più bravi, altrimenti si può andare solo a zappare"......... chiacchiere sprecate, mi capita spesso e volentieri di condividere gli inizi dei thread, poi però, al solito il discorso si incanala sempre nello stesso "fiume" di parole......... diciamo piuttosto che molti di noi sono fortunati perchè possono permettersi di dedicare anche una buona e importante parte della loro vita ad acculturarsi, ma la laurea non è inutile ai fini lavorativi, non diciamo sciocchezze.... ciò che invece è facile riscontrare (ma solo in prima persona e non per "sentito dire") è che inizialmente stiamo tutti sullo stesso piano e ciò che fa la differenza è l'occasione.... in parte dipende da noi e in parte no.........
..........ho un amico molto bravo laureatosi con me nello stesso indirizzo di ingegneria..... ha preso meno di 105 ma vale più di tanti 110 e lode che conosco....... è in gamba e sa fare parecchie cose anche al di fuori di ciò che abbiamo studiato....... ebbene, il padre ha lavorato per tanti anni in una grossa azienda italiana (famosa, ma che nn cito) e GIUSTAMENTE ha cercato di fare tutto ciò che era possibile fare per far entrare il figlio dove lavorava lui....... e c'è riuscito! beh, io non provo alcuna invidia, condivido la cosa, oltre al fatto che se lo merita dico a tutti i MORALISTI...... senza che ci piangiamo addosso e ci lamentiamo....... è "dopo" che dobbiamo dimostrare quanto valiamo .... ma prima se non ci si "caga" nessuno perchè la concorrenza è ormai esagerata in tutti i campi i diplomi e altra carta simile valgono come i rotoloni di carta igienica.... la cultura è tua e te la tieni, a poco serve se non puoi metterla in pratica, se non puoi monetizzarla o metterla al servizio della comunità...... puoi mandare miliardi di C.V. ma ci vorrebbe tanta fortuna, ti devi schiavizzare, accettare compromessi assurdi per ottenere il minimo del minimo......... sapeste a quante ingiustizie ho assistito, a quanta schifezza ho dovuto voltare le spalle, a quanti rospi ho dovuto mandare giù........... :tapiro: ......... ora basta.
Chevelle
04-01-2007, 11:31
Si può fare strada in Italia investendo in un settore dove la domanda è ancora molto levata e la concorrenza è minima.
Il titolo di studio lascia il tempo che trova perchè i personaggi che ho elencato alcuni post fa sono nati da nulla.
Iniziamo subito con il proprietario di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, orfano di padre e madre, senza una lira e allevato presso il collegio dei Martinitt, il più noto orfanotrofio di Milano.
Sicuramente non sono state le sue condizioni di partenza che hanno permesso al sig. Del Vecchio di raggiungere il suo benessere, ma la persona che era e la sua capacità di creare il proprio avvenire senza farsi influenzare dal suo stato iniziale hanno permesso di realizzare i suoi sogni.
Invan Beggio è il leader dell' Aprilia, iniziò con una piccolissima officina di riparazione per motorini e lui stesso da ragazzo si costruì una motoretta per sfrecciare lungo le strade dove abitava. Aveva la giusta motivazione e passione per far diventare il suo sogno in realtà.
Chevelle
04-01-2007, 11:35
Beggio di sicuro si chiama IvanO ed è ingegnere. Gli altri purtroppo non mi dicono molto :mbe:
Ivan Beggio, fondatore dell' Aprilia e non mi risulta che sia ingegnere :D
Chevelle
04-01-2007, 11:44
Ti posso fornire alcuni esempi:
- Ivan Beggio
- Sanders
- Nerio Alessandri
Cos' hanno in comune questi nomi di persone?
Sanders: ora è morto, ma fu il fondatore della KFC una catena di fast food con circa 30000 punti vendita al mondo. Iniziò con una ricetta per il pollo fritto e con una pensione di circa 100 dollari al mese :D
Nerio Alessandri è il leader della Technogym, senza soldi, iniziò a costruire il primo macchinario rudimentale per la palestra. Ora ha successo :D
trallallero
04-01-2007, 11:49
Ivan Beggio, fondatore dell' Aprilia e non mi risulta che sia ingegnere :D
vabbé, anche Leonardo da Vinci non era laureato :doh:
qui si parla di fare strada mica di creare societá tipo Aprilia.
Se tutti quelli che vogliono fare strada aprissero una societá avremmo un'economia fatta di microsocietá quando invece queste costituiscono solo il 99% del totale :O
ragazzi ok per la dedizione ma....un altro esempio:
se deve diventare calciatore un ragazzo... questi si vede gia a 6 o 8 anni quando gioca giu al cortile con gli amici. Deve avere una marcia in piu' rispetto al tirare il pallone "a do coglio coglio". Se la marcia in piu' c'è allora iscrivilo alla scuola calcio e credici... ma se la marcia in piu' non c'è... ahia temo che anche se si iscrive alla scuola calcio non farà strada, se non in una delle tante giovanili dei vari paesi... ma se è proprio scarso allora nada, neanche nell'atletico van gouff.
Ora nella vita quelli che vanno in serie A sono un 1% , poi c'è la serie B, la serie C ecc.... può essere che un calciatore di serie a è piu scarso di uno di serie C... ma chiariamoci, Kakà del Milan, ibraimovic, del piero, nedved, ronaldinho,pirlo e altri, beh, ce li vedete mica giocare in serie inferiori alla A? Per come giocano, per il modo di impostare le azioni, per tecnica, per ragionamento, per velocità.... ecco che se un ragazzo ha davvero le palle quadrate questo fa strada, senza troppe fatiche... ma comunque deve impegnarsi.. ma se le palle quadrate non le hai rischi di fallire malgrado l'impegno.
questo ragionamento non regge: esempio un giocatore che ha fatto il mondiale da bambino era una discreta pippa, e ora gioca in serie A. Ok sarà un caso limite, ma anche qui non conta solo la capacità tecnica, ma anche quel "quid" (tra cui anche, ma non solo, qualche calcetto nel :ciapet: ) che ti fa andare avanti...
Chevelle
04-01-2007, 11:52
vabbé, anche Leonardo da Vinci non era laureato :doh:
qui si parla di fare strada mica di creare societá tipo Aprilia.
Se tutti quelli che vogliono fare strada aprissero una societá avremmo un'economia fatta di microsocietá quando invece queste costituiscono solo il 99% del totale :O
Ho riportato degli esempi. Leonardo da Vinci è assolutamente fuori luogo nella vignetta :D Non hai colto il significato di quello che volevo dire. Noto i soliti lamenti, depressione, luoghi comuni, ecc. Un pò di spirito di iniziativa?
Non trovate lavoro? Datevi da fare, mandate migliaia di CV in Italia, all' estero costruite un CV coi fiocchi senza copiarlo dai modelli europei che si trovano in rete.
trallallero
04-01-2007, 12:02
Ho riportato degli esempi. Leonardo da Vinci è assolutamente fuori luogo nella vignetta :D Non hai colto il significato di quello che volevo dire.
e tu non hai colto l'ironia del mio post ;)
Noto i soliti lamenti, depressione, luoghi comuni, ecc. Un pò di spirito di iniziativa?
Non trovate lavoro? Datevi da fare, mandate migliaia di CV in Italia, all' estero costruite un CV coi fiocchi senza copiarlo dai modelli europei che si trovano in rete.
ma mi raccomando se lo copiate ricordatevi di metteteci il vostro di nome :O
scherzi a parte, io di CV ne sto mandando tonnellate, poi mi chiama il tipo che mi offre un lavoro per un progetto di 1 mese ma la mia tariffa di 235/gg é troppo alta! Cazzo é 8 anni che lavoro mica sono junior! questa é poter far strada ? meglio lavorare per strada :rolleyes:
polostation
04-01-2007, 13:09
Ivan Beggio, fondatore dell' Aprilia e non mi risulta che sia ingegnere :D
Se volgiamo puntualizzare a questo link (http://it.wikipedia.org/wiki/Aprilia_(industria)) puoi verificare che il fondatore è il cavalier Alberto Beggio mentre IVANO (non Ivan) Beggio è ingegnere (http://www.racingaprilia.com/other_dettaglio.asp?id=562) come risulta al 5° paragrafo (ho riportato un link della Aprilia ma in rete ci sono un sacco di pagine che testimoniano il tutto).
:tie: :blah: :D :D :D :D :D :D :D :D :D
polostation
04-01-2007, 13:13
Sanders: ora è morto, ma fu il fondatore della KFC una catena di fast food con circa 30000 punti vendita al mondo. Iniziò con una ricetta per il pollo fritto e con una pensione di circa 100 dollari al mese
Ma ha cominciato a fare i soldi quando era in pensione? :rolleyes:
e tu non hai colto l'ironia del mio post ;)
scherzi a parte, io di CV ne sto mandando tonnellate, poi mi chiama il tipo che mi offre un lavoro per un progetto di 1 mese ma la mia tariffa di 235/gg é troppo alta! Cazzo é 8 anni che lavoro mica sono junior! questa é poter far strada ? meglio lavorare per strada :rolleyes:
pensavo che 8 anni di esperienza nel tuo settore,ti avrebbe permesso di fare chiarezza sul tipo di mercato nel quale stai avendo a che fare
chiedere un tot aggiuntivo per ogni anno di esperienza, si è normale, ma dopo una soglia è superfluo
io a volte ho chieso un prezzo inferiore per stimolare la mia assunzione. in quanto facendo i conti ci avrei guadagniato sicuramente visto che erano 3 mesi che non lavoravo e facevo solo colloqui :read:
trallallero
04-01-2007, 13:28
pensavo che 8 anni di esperienza nel tuo settore,ti avrebbe permesso di fare chiarezza sul tipo di mercato nel quale stai avendo a che fare
chiedere un tot aggiuntivo per ogni anno di esperienza, si è normale, ma dopo una soglia è superfluo
io a volte ho chieso un prezzo inferiore per stimolare la mia assunzione. in quanto facendo i conti ci avrei guadagniato sicuramente visto che erano 3 mesi che non lavoravo e facevo solo colloqui :read:
ma io non sto chiedendo di piú, son loro che vogliono darmi di meno ...
3 mesi senza lavorare ??? e come facevi a pagare il mutuo, la macchina, i pannolini, il mangiare per 3, l'asilo e i vestiti ?
ma io non sto chiedendo di piú, son loro che vogliono darmi di meno ...
ormai sono avvezzi a prendere stagisti a costo zero, che te credi, e si tarano su quello. e mentre noi navighiamo nella merda, pensiamo al welfare per i "bisognosi" che vengono qua da noi :fagiano:
paga e tasi
trallallero
04-01-2007, 13:54
ormai sono avvezzi a prendere stagisti a costo zero, che te credi, e si tarano su quello. e mentre noi navighiamo nella merda, pensiamo al welfare per i "bisognosi" che vengono qua da noi :fagiano:
mi stanno scrivendo agenzie di lavoro dall'India :eek: :muro: :muro: :muro:
paga e tasi
:nonsifa:
pogo e toso!
ma io non sto chiedendo di piú, son loro che vogliono darmi di meno ...
3 mesi senza lavorare ??? e come facevi a pagare il mutuo, la macchina, i pannolini, il mangiare per 3, l'asilo e i vestiti ?
fortunatamente non ho moglie e figli e affitto da pagare
pero' è capitato anche in altre occasioni, che finito un contratto (non rinnovato) sono rimasto uno o due mesi a cercare :cry:
trallallero
04-01-2007, 14:34
fortunatamente non ho moglie e figli e affitto da pagare
pero' è capitato anche in altre occasioni, che finito un contratto (non rinnovato) sono rimasto uno o due mesi a cercare :cry:
in effetti fare strada é molto relativo come concetto ... io lo interpreto come riuscire a vivere una vita in maniera dignitosa, ovvero realizzarsi, ovvero fare un lavoro dignitoso, creare una famiglia dignitosa, vivere in una casa propria e dignitosa ed invecchiare dignitosamente.
Il dover vivere a casa coi genitori deve essere interpretato come un allarme serio per la societá!
Chevelle
04-01-2007, 16:07
Se volgiamo puntualizzare a questo link (http://it.wikipedia.org/wiki/Aprilia_(industria)) puoi verificare che il fondatore è il cavalier Alberto Beggio mentre IVANO (non Ivan) Beggio è ingegnere (http://www.racingaprilia.com/other_dettaglio.asp?id=562) come risulta al 5° paragrafo (ho riportato un link della Aprilia ma in rete ci sono un sacco di pagine che testimoniano il tutto).
:tie: :blah: :D :D :D :D :D :D :D :D :D
Ho sempre saputo Ivan Beggio e che ha iniziato con una piccola officina di riparazioni. Mi dovrò aggiornare allora :ciapet:
mark41176
05-01-2007, 02:27
...Il dover vivere a casa coi genitori deve essere interpretato come un allarme serio per la societá!
già, non me ne parlare!!
...potrei farvi una domanda secca? ma secondo voi nel riuscire o meno a fare strada al giorno d'oggi nel mondo del lavoro quanto incidono gli altri?
...personalmente mi sto convincendo ogni giorno che passa di un aspetto che ritengo fondamentale.... mi scoccia chiamarla "fortuna" perchè sono sempre stato una persona sin troppo razionale.... più che altro posso dare una testimonianza diretta......... mi sono sentito uno sfigato per tutti questi anni (per dei motivi che non vi sto a raccontare) poi all'improvviso (già un mese prima della laurea) mi sono accaduti una serie di eventi sfacciatamente fortunati che con mia enorme meraviglia continuano ad accadermi e che non so proprio spiegarmi, non mi pare vero........ sarà che non ci sono abituato, ma non so che pensare........
....questo però mi fa riflettere....... si può essere bravi o asini ma alla fine le altre persone posso incidere in modo determinante sulla nostra vita (lavorativa), può darsi che io sbagli ma sinceramente non credo molto sia determinante mandare un C.V. ad estranei, in quel caso ci vorrebbe una dose di fortuna.......... anzi più che fortuna preferirei dire "coincidenze positive"....
....un selezionatore del personale non sarà mai perfetto e con il numero elevato ormai di gente che cerca lavoro e di tanti laureati in giro (complice anche la riforma universitaria!) diventa davvero una questione di casualità riuscire a distinguersi, riuscire ad avere un'occasione........ e dove non arriva la casualità arrivano referenze e raccomandazioni.......
oh.... dite quello che vi pare ma resto convinto ormai che senza una "segnalazione" appropriata ci vorrebbe un culo come una capanna oggi come oggi fare strada nel mondo del lavoro.......
........l'unica via di fuga è il rischio...... chi tra gli anni 80 e 90 si dedicava ai giochi per pc e console varie ricevendo gli insulti dei genitori che ritenevano "fannulloni" i propri figli, magari sono diventati in seguito grandi programmatori di grandi aziende famose e alcuni pure milionari......
questo per dire che il miglior investimento resta quello che in cui pochi credono ed investono ma che poi nel giro di pochi anni diventa come una miniera d'oro.... in pratica devi prima farti sputare addosso e poi, sperando che il vento soffi nella giusta direzione, uscirne vincitore.....
Quoto in toto il tuo pensiero mark :)
trallallero
05-01-2007, 08:22
...potrei farvi una domanda secca? ma secondo voi nel riuscire o meno a fare strada al giorno d'oggi nel mondo del lavoro quanto incidono gli altri?
calcolando che siamo animali sociali e viviamo in una societá penso un qualcosina incidano gli altri ;)
...personalmente mi sto convincendo ogni giorno che passa di un aspetto che ritengo fondamentale.... mi scoccia chiamarla "fortuna" perchè sono sempre stato una persona sin troppo razionale.... più che altro posso dare una testimonianza diretta......... mi sono sentito uno sfigato per tutti questi anni (per dei motivi che non vi sto a raccontare) poi all'improvviso (già un mese prima della laurea) mi sono accaduti una serie di eventi sfacciatamente fortunati che con mia enorme meraviglia continuano ad accadermi e che non so proprio spiegarmi, non mi pare vero........ sarà che non ci sono abituato, ma non so che pensare........
tu puoi anche essere razionale ma é la fortuna a non esserlo. Io ormai son diventato fatalista, attivo ma fatalista.
....questo però mi fa riflettere....... si può essere bravi o asini ma alla fine le altre persone posso incidere in modo determinante sulla nostra vita (lavorativa), può darsi che io sbagli ma sinceramente non credo molto sia determinante mandare un C.V. ad estranei, in quel caso ci vorrebbe una dose di fortuna.......... anzi più che fortuna preferirei dire "coincidenze positive"....
appunto, a proposito di asini, io ho smesso di provare la strada della musica quando mi son reso conto che gli 883 vendevano alla grande e Ligabue é considerato il simbolo del rock italiano :muro:
O hanno avuto fortuna o han dato il culo a qualcuno ... o siam tutti scemi!
Peró sul CV non son molto d'accordo. Io lo sto mandando a tutti i job seeker del mondo sperando che qualcuno mi chiami e mi permetta di uscire da sta merda. So che é difficile, ma se non lo facessi sarebbe impossibile. Bisogna anche dare un pó una mano alla fortuna perché é difficile che ti bussi a casa ;)
ciao
chi ti scrive è un asociale cronico
non sto scherzando, mi riesce difficile riunirmi in una comitiva o condividere pensieri altrui
cmq devo darti ragione, oramai i lavori li trovi facilmente piu' che altro per "passaparola" oppure per "raccomandazioni"
il tipo come me, che cerca lavoro tra le riviste è destinato a non fare carriera,o almeno la carriera è in salita!
polostation
05-01-2007, 10:09
appunto, a proposito di asini, io ho smesso di provare la strada della musica quando mi son reso conto che gli 883 vendevano alla grande e Ligabue é considerato il simbolo del rock italiano :muro:
Perchè? Che hanno 883 e Ligabue che non va?
Non dico che siano al livello di Pavarotti ma per il genere che fanno non sono male :rolleyes:
Fine OT
mark41176
05-01-2007, 11:23
il CV conviene mandarlo sempre e cmq........ è un pò come la pubblicità del lotto.... ovvero... "se non giochi non vinci"....... infatti è ciò che sto facendo pure io, ma qualche occasione più seria e fattibile la sto avendo grazie ai cosiddetti "passaparola"...... non voglio essere nè snob e nè asociale ma un "bacino" noto a troppi si riempie facilmente, la concorrenza è troppa, preferisco percorrere strade alternative, non credo sia un atteggiamento di inferiorità o paura nei confronti degli altri (che purtroppo rappresentano sempre e cmq la concorrenza) ma per istinto, credo, preferisco non passare per le porte principali perchè ripeto sono troppo affollate, sto evitando il "mercato" in cui noi (in cerca di lavoro) siamo come delle pecore o carne da macello.....
....detto ciò, non mi sbilancio dicendo che faccio bene o che ho ragione, può darsi che io sbagli ma sto provando in questa maniera anche in base alle testimonianze di tanti altri che ci sono passati prima di me.........
........il mio pensiero è che ci vogliono 2 cose per fare strada nel lavoro....... la prima dipende da noi l'altra da qualcuno che possa introdurci, che ci dia l'occasione....... chiaro che è a nostra premura avere i titoli giusti e le capacità appropriate per svolgere una determinata mansione, meglio ancora se si è bravi ad apprendere subito cose nuove... ma inutile che io insista nel dire che ci vuole anche qualcuno che ci consenta di mettere in pratica le nostre potenzialità............. sarebbe come avere una Ferrari senza volante e senza freni, tanto per citare una metafora.......
.....perchè dico sempre ste cose? :) .... perchè in fondo parliamo sempre delle stesse cose sperando che qualcuno ci dia la soluzione giusta...... ma in realtà ho visto e continuo a vedere tante di quelle schifezze e ingiustizie nella ricerca del posto di lavoro che non ne posso più.... bisogna prendere delle contromisure, ci si deve difendere.... è una battaglia ragazzi.... l'importante è non arrendersi mai, l'importante è la salute ;)
trallallero
05-01-2007, 11:24
Perchè? Che hanno 883 e Ligabue che non va?
Non dico che siano al livello di Pavarotti ma per il genere che fanno non sono male :rolleyes:
Fine OT
non é OT secondo me perché io ho provato a fare strada con la musica ma non ci sno riuscito.
883 e Ligabue hanno fatto carriera in un paese pieno di talenti artistici ma dove la meritocrazia ha lo stesso valore della cartaigienica.
Ligabue é l'unico cantante al mondo con estensione vocale inferiore ad un'ottava.
883 fanno canzonette al computer per ragazzine. Non c'é UNO strumento vero.
Ovvio che se vendono vuol dire che la gente li apprezza, ma la massa compra quello che consigliano le classifiche e le classifiche son fatte per vendere. Ergo si vuole vendere quello, spacciato per musica di qualitá.
Il nostro underground é pieno di musica fatta da gente con le palle ma il nostro sistema commerciale li ignora perché non fanno rime cuore-amore.
Poi si vende alla grande musica inglese, veramente di qualitá, fatta da gente con le palle che é li perché é capace non grazie alle classifiche.
E tanto per fare un confronto ... l'America ha Joe Satriani in classifica, non Ligabue ;)
L'UK ha Skin in classifica non gli 883 :read:
trallallero
05-01-2007, 11:27
ma in realtà ho visto e continuo a vedere tante di quelle schifezze e ingiustizie nella ricerca del posto di lavoro che non ne posso più.... bisogna prendere delle contromisure, ci si deve difendere.... è una battaglia ragazzi.... l'importante è non arrendersi mai, l'importante è la salute ;)
e come direbbe Gianni M.: "uno su mille ce la fá!" :D
non é OT secondo me perché io ho provato a fare strada con la musica ma non ci sno riuscito.
883 e Ligabue hanno fatto carriera in un paese pieno di talenti artistici ma dove la meritocrazia ha lo stesso valore della cartaigienica.
Ligabue é l'unico cantante al mondo con estensione vocale inferiore ad un'ottava.
883 fanno canzonette al computer per ragazzine. Non c'é UNO strumento vero.
Ovvio che se vendono vuol dire che la gente li apprezza, ma la massa compra quello che consigliano le classifiche e le classifiche son fatte per vendere. Ergo si vuole vendere quello, spacciato per musica di qualitá.
Il nostro underground é pieno di musica fatta da gente con le palle ma il nostro sistema commerciale li ignora perché non fanno rime cuore-amore.
Poi si vende alla grande musica inglese, veramente di qualitá, fatta da gente con le palle che é li perché é capace non grazie alle classifiche.
E tanto per fare un confronto ... l'America ha Joe Satriani in classifica, non Ligabue ;)
L'UK ha Skin in classifica non gli 883 :read:
dammi tre paaaaaaarole, 1: vai,2:a,3:cagare! http://www.noobrefuge.com/forum/images/smilies/addon/flamethrower.gif
D'altronde la cultura musicale in italia è mediamente sotto 0, c'è veramente poca gente che "ascolta"musica, al massimo si utilizza come sottofondo. il problema è che spesso andrebbe bene al massimo come carta da cesso, se avesse uno spartito, ma manca anche quello........
Ritornando in topic confermo che è il culo che conta, oltre alla bravura. In azienda da mè hanno assunto cani e porci per un anno ( facendoli passare da stagisti, ma poi indeterminato ) , io sono giunto sulla coda di questa espansione e spero di riuscire a farmi confermare. Non ho niente di meno di uno assunto 6 mesi fà, se non appunto che lo stage mi è finito un mese fà e non a metà estate.
trallallero
05-01-2007, 12:08
dammi tre paaaaaaarole, 1: vai,2:a,3:cagare! http://www.noobrefuge.com/forum/images/smilies/addon/flamethrower.gif
D'altronde la cultura musicale in italia è mediamente sotto 0, c'è veramente poca gente che "ascolta"musica, al massimo si utilizza come sottofondo. il problema è che spesso andrebbe bene al massimo come carta da cesso, se avesse uno spartito, ma manca anche quello........
e anche li i cervelli se ne vanno per fare strada ...
Corrado Rustici, un nome un mito, il primo chitarrista di Zucchero per chiarire le idee ... in realtá il produttore di Zucchero :read:
Un napoletano emigrato a Londra con la chitarra, mangiava lumache (dall'intervista su Chitarre di parecchi anni fa) ma tenace e determinato. É arrivato in USA dove risiede, ha suonato con George Benson, Aretha Franklin, Miles Davis, Elton John, Phil Collins, Herbie Hancock ...
Ma é stato stupido! poteva rimanere qui, bravo com'é un posto a Sarabanda sarebbe riuscito ad ottenerlo :asd:
trallallero
05-01-2007, 12:09
Ritornando in topic confermo che è il culo che conta, oltre alla bravura. In azienda da mè hanno assunto cani e porci per un anno ( facendoli passare da stagisti, ma poi indeterminato ) , io sono giunto sulla coda di questa espansione e spero di riuscire a farmi confermare. Non ho niente di meno di uno assunto 6 mesi fà, se non appunto che lo stage mi è finito un mese fà e non a metà estate.
in bocca al lupo ;)
polostation
05-01-2007, 13:40
E tanto per fare un confronto ... l'America ha Joe Satriani in classifica, non Ligabue ;)
L'UK ha Skin in classifica non gli 883 :read:
Se è per quello in USA in classifica ci sono anche Britney Spears o Eminem e in UK va molto il punk.
E dai noi c'è stato Andrea Bocelli.
Vedi, il problema del fatto che "loro" hanno fatto carriera nel mondo musicale e altri, tecnicamente più dotati, no sta nel fatto che IMHO hanno saputo dare al pubblico ciò che voleva sentire (e qui ci si può collegare al fatto di esser "svegli" secondo la mia interpretazione").
Un musicista deve sapersi adattare, accontentando il pubblico e poi, una volta arrivato al successo, può prendersi altre libertà
Vedi Saturnino, che ha cominciato con Jovanotti ma che, senza nulla togliere a Lorenzo, è di tutt'altro livello :)
Un musicista non può vivere nel suo mondo, per quanto ritenga che sia giusto, sparando a zero su chi ha fatto strada senza averne le capacità e su chi ha permesso tutto ciò. Perchè chi ha fatto strada è stato intelligente/furbo a cogliere la palla al balzo!
screttiu
05-01-2007, 13:56
nomino gli u2 e tutti a cuccia.
zitti e silenzio.
inchinatevi.
:Prrr:
trallallero
05-01-2007, 14:00
Un musicista non può vivere nel suo mondo, per quanto ritenga che sia giusto, sparando a zero su chi ha fatto strada senza averne le capacità e su chi ha permesso tutto ciò. Perchè chi ha fatto strada è stato intelligente/furbo a cogliere la palla al balzo!
ah questa é bella :asd:
musicista = artista non puttana ;)
il non scendere a compromessi per molti artisti é stata la chiave per scrivere capolavori.
mark41176
06-01-2007, 02:47
:) ...prima che ci spostino in blocco tutti quanti nella sezione musicale lasciatemi dire che ...."io c'ero" :D
eheheh... a parte gli scherzi....... il mondo della musica resta un chiaro esempio di come si possa fare strada in un determinato settore lavorativo pur non avendo qualità eccelse..... la bravura sta nel sapersi vendere adattandosi a come gira il vento ed essendo cmq appoggiati da persone competenti..........
P.S. continuo ancora dopo tanti anni a fare serate di pianobar e feste musicali in genere sia per passione e sia perchè il guadagno non è affatto male.... in un mese si può raggiungere uno stipendio medio di 1000€ anche facendolo solo 2 volte a settimana...... è questo che contribuisce a farmi riflettere.... benchè io non sia uno dalle pretese impossibili continuo a ritenere che i 1200€ mensili (dei normali lavori) siano purtroppo uno stipendio sottopagato :(
polostation
06-01-2007, 10:03
il mondo della musica resta un chiaro esempio di come si possa fare strada in un determinato settore lavorativo pur non avendo qualità eccelse..... la bravura sta nel sapersi vendere adattandosi a come gira il vento ed essendo cmq appoggiati da persone competenti..........
Quoto! :eek: :eek: :eek:
Se è per quello in USA in classifica ci sono anche Britney Spears o Eminem e in UK va molto il punk.
E dai noi c'è stato Andrea Bocelli.
Vedi, il problema del fatto che "loro" hanno fatto carriera nel mondo musicale e altri, tecnicamente più dotati, no sta nel fatto che IMHO hanno saputo dare al pubblico ciò che voleva sentire (e qui ci si può collegare al fatto di esser "svegli" secondo la mia interpretazione").
Un musicista deve sapersi adattare, accontentando il pubblico e poi, una volta arrivato al successo, può prendersi altre libertà
Vedi Saturnino, che ha cominciato con Jovanotti ma che, senza nulla togliere a Lorenzo, è di tutt'altro livello :)
Un musicista non può vivere nel suo mondo, per quanto ritenga che sia giusto, sparando a zero su chi ha fatto strada senza averne le capacità e su chi ha permesso tutto ciò. Perchè chi ha fatto strada è stato intelligente/furbo a cogliere la palla al balzo!
un musicista non può nemmeno vivere per il mercato, però. tuttavia questo gli viene richiesto: gran parte se non tutta la roba che vende oggi deve essere MTV ready e stimolare il punto G di torme di finte verginelle in attesa del menarca che si masturbano con i lunapop
un musicista non può nemmeno vivere per il mercato, però. tuttavia questo gli viene richiesto: gran parte se non tutta la roba che vende oggi deve essere MTV ready e stimolare il punto G di torme di finte verginelle in attesa del menarca che si masturbano con i lunapop
mi inchino di fronte a tanta verita'
in fondo conosco molte ragazzine che sbavano verso i gruppi musicali SOLO xke le loro amiche li seguono :help:
trallallero
06-01-2007, 15:11
P.S. continuo ancora dopo tanti anni a fare serate di pianobar e feste musicali in genere sia per passione e sia perchè il guadagno non è affatto male.... in un mese si può raggiungere uno stipendio medio di 1000€ anche facendolo solo 2 volte a settimana...... è questo che contribuisce a farmi riflettere.... benchè io non sia uno dalle pretese impossibili continuo a ritenere che i 1200€ mensili (dei normali lavori) siano purtroppo uno stipendio sottopagato :(
io sono amareggiato (ma non sparo a zero su tutti quelli che ce l'hanno fatta come mi è stato detto) perchè nonstante io avessi raggiunto livelli che mi permettevano di suonare tranquillamente i pezzi di Joe Satriani, a fare i miei e improvvisare su blues di SRV ad occhi chiusi, mi trovavo a fare serate di Karaoke ( :Puke: ) o suonare il basso e batteria in gruppi di musica leggera e liscio per raccimolare qualche soldino per comprarmi da mangiare. Permettemi di disprezzare un sistema che permette ad uno come quello degli 883 di fare una barca di soldi facendo canzonette al PC. Se avessimo ANCHE persone italiane del calibro di Stevie Vai nelle nostre classifiche mi starebbe bene, ma non ci sono. In USA c'è anche Britney Spears in classifica, ma faccio notare che oltre ad essere un pelino più bella di Ligabue, sa anche cantare e ballare :read:
Se qualcuno c'era a Roma in piazza Venezia (non ricordo l'anno ma prima del 2000) ed ha sentito un gruppo che faceva le cover dei Living Colors, 4 o 5 pezzi, beh, il chitarrista ero io :D
Scusate se ho portato il discorso sulla musica ma ripeto che non è OT, fa parte del "poter fare strada" ;)
mark41176
08-01-2007, 01:35
nn mi va di aprire un thread a parte perciò lo scrivo qua xkè cmq rientra nel tema di come si può fare strada nel mondo del lavoro .......
.....esperienza personale, sebbene povera in termini di lavoro "vero" ;) , mi spinge a fare un'osservazione che ritengo importantissima......... la scelta dell'università giusta è fondamentale ma non lo è da meno la scelta delle scuole medie superiori..... cosa che purtroppo non viene tanto più considerata!
la faccio breve........ in questi giorni mi mangio le mani....... sto rimpiangendo di aver fatto il liceo scientifico........ indipendentemente dall'indirizzo di ingegneria che ho fatto (elettrica per intenderci) se avessi fatto il geometra al posto del liceo ora avrei potuto accettare un buon posto di lavoro dove avrei potuto farne di strada (per ritornare al tema del thread :eek: )......
.......per carità, la mia è una posizione personale.... mi sono laureato restando al vecchio ordinamento, mi sto iscrivendo all'albo degli ingegneri nella vecchia modalità e potrò avere l'abilitazione a tutti e 3 i settori...... non ho fatto ing civile, nè edile, nè ambiente&territorio e nè architettura.... ho fatto altro ma ho sempre avuto la passione per questi argomenti sin da piccolo........ mi sto facendo casa da solo con l'aiuto di un geometra con molta esperienza..... ed anche se ai più di questo forum potrà sembrare un'eresia, il geometra mi ha detto che potrei in 2-3 anni imparare il mestiere indipendentemente dall'indirizzo di ing in cui mi sono laureato...... e non immaginate il geometra in questione quanti soldi abbia!!! guadagna davvero tanto, una macchina nuova ogni anno, sarto personale, vacanze da lusso, etc...... ecco perchè mi pento di non aver fatto l'istituto per geometri!!!!
l'osservazione ke mi è stata fatta nn è sbagliata..... dato ke il lavoro è difficile trovarlo, tanto più trovare un impiego in cui si possano sfruttare gli studi fatti ( :muro: ) ... perchè non entrare nel loro studio di geometri e imparare la pratica del mestiere? mi fanno notare che avrei il vantaggio di essere iscritto all'albo degli ingegneri con in più l'abilitazione ke dovrei conseguire fra 3-4 mesi circa sulla 626.......
premesso ke se avessi avuto 2-3 anni in meno con il diploma da geometra l'avrei accettata subito la proposta...... ovviamente mi è stato naturale declinare la proposta perchè ho immediatamente fatto notare che sarebbe come sputare nel piatto dove ho mangiato..... ho appreso determinate cose con un certo tipo di laurea per poi costruirmi una nuova carriera iniziando da capo a studiare (anche se in modo "pratico") nuovi argomenti?
no grazie........ ma sinceramente (detto tra noi) ho declinato la proposta a malincuore, non so se possiate capirmi..... :( ..........
...maledico quando ho scelto il liceo.... non mi ha dato nulla...... credetemi.... la cultura me la sono costruita da solo, l'amore per lo studio è una cosa personale secondo me, ho appreso di più per conto mio che per quello che mi hanno trasmesso i professori.......... e poi ho notato una cosa interessante :eek: ....... sin dai primi anni di ingegneria gli studenti provenienti dai licei hanno ottenuto votazioni migliori e si sono laureati in genere prima e con voti più alti rispetto a quelli provenienti da istituti tecnici...... ma la cosa incredibile è che se mi baso sulle testimonianze dei tanti miei amici laureati che ora lavorano posso tranquillamente constatare che nel mondo del lavoro hanno avuto un migliore impatto i laureati provenienti dagli istituti tecnici ........ proprio il contrario del periodo univeristario!!!!! come lo si spiega questo???? :confused:
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