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View Full Version : Disoccupazione in Italia ai minimi dal 1992


Adric
20-12-2006, 23:59
20/12/2006 (11:23)

Disoccupazione ai minimi dal 1992

Nel terzo semestre del 2006 il tasso dei senza lavoro scende dal 7,1% al 6,1% dello stesso periodo 2005. Gli occupati salgono del 2%
ROMA
Nel terzo trimestre 2006 il tasso di disoccupazione si è posizionato al 6,1%, un punto in meno rispetto al terzo trimestre 2005. Al netto dei fattori stagionali il tasso di disoccupazione è passato dal 6,9 del secondo trimestre 2006 al 6,8 del terzo trime-stre 2006. Lo rende noto l’Istat in un comunicato precisando che il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato pari a 1.489.000 unità, manifestando un calo del 13,8% (pari a -238.000 unità) in confronto a un anno prima.

Nel terzo trimestre 2006 il numero di occupati, rileva l’Istituto di statistica, è risultato pari a 23.001.000 unità, il 2% in più (+459.000 unità) rispetto a un anno prima. Nel periodo in esame l’offerta di lavoro è salita, rispetto al terzo trimestre 2005, dello 0,9% (+221.000 unità). Rispetto al secondo trimestre 2006, al netto dei fattori stagionali, l’offerta ha registrato una lieve riduzione pari allo 0,1%.

Un significativo contributo è stato nuovamente fornito dai lavoratori a tempo determinato (+215 mila unità). Si è peraltro confermata la tendenza all’aumento dell’occupazione sia degli stranieri sia delle persone di 50 anni e oltre, in particolare di quelle occupate con contratto a tempo indeterminato. In termini destagionalizzati l’occupazione nell’insieme del territorio nazionale è salita dello 0,1% in confronto al secondo trimestre 2006. Il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni si è portato dal 57,4 del terzo trimestre 2005 all’attuale 58,4 per cento.

L’incremento su base annua dell’offerta di lavoro ha interessato sia la componente maschile (+97.000 unità, pari al +0,7%) sia quella femminile (+124.000 unità, pari al +1,3%). L’aumento ha interessato in primo luogo le regioni settentrionali (+1,9%, pari a +225.000 unità) e successivamente quelle centrali (+1,6%, pari a +75.000 unità). Nel Mezzogiorno al modesto calo dell’offerta di lavoro femminile (-0,2%, pari a -5.000 unità) si è associata la significativa discesa di quella maschile (-1,5%, pari a -74.000 unità).

Nel terzo trimestre la riduzione delle persone in cerca di occupazione ha continuato a interessare sia la componente maschile (-98.000 unità, pari al -12,1%) sia, in misura più accentuata, quella femminile (-140.000 unità, pari al -15,2%). Il calo, territorialmente diffuso, è risultato particolarmente sensibile nel Mezzogiorno. In tale ultima area alla più moderata diminuzione degli uomini in cerca di lavoro si è associata la forte riduzione delle donne.

Nel terzo trimestre 2006 il tasso di disoccupazione è diminuito su base annua di tre decimi di punto nel Nord, posizionandosi al 3,6%. Nel Centro l’indicatore si è portato al 5,5% dal 5,8% di un anno prima. Nel Mezzogiorno il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro si è attestato al 10,7%, 2,5% in meno rispetto al terzo trimestre 2005.

Il calo ha riguardato sia gli uomini sia, in maggior misura, le donne. Per gli stranieri il tasso si attesta al 7,8% (5% per gli uomini e 12,1% per le donne). Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è sceso nel terzo trimestre 2006 al 18,9% dal 23,6%.

Nel terzo trimestre 2006 il tasso di attività della popolazione in età lavorativa è salito di cinque decimi di punto rispetto a un anno prima, portandosi al 62,3%. L’aumento dell’indicatore ha riguardato sia la componente maschile (dal 74% del terzo trimestre 2005 al 74,4%) sia quella femminile (dal 49,6% al 50,1%). A livello territoriale, l’indicatore è cresciuto nel Nord (+1,1%) e in misura meno consistente nel Centro (+0,9%), mentre si è ridotto nel Mezzogiorno soprattutto per la componente maschile. L’aumento tendenziale dell’occupazione ha interessato sia la componente maschile (+1,4%, pari a +195.000 unità) sia soprattutto quella femminile (+3%, pari a +264.000 unità).

La crescita su base annua dell’occupazione straniera è risultata pari a 172.000 unità (+105.000 uomini e +67.000 donne). L’incremento dell’occupazione ha riguardato tutte le aree territoriali. Nel Nord l’occupazione è aumentata del 2,2%, pari a +257.000 unità. Sempre nelle regioni settentrionali, gli occupati stranieri hanno segnato un aumento di 89.000 unità. Nel Centro l’occupazione è salita dell’1,9 per cento, pari a +87.000 unità. Poco meno dei due terzi dell’incremento riguarda cittadini immigrati. Nel Mezzogiorno l’aumento del numero di occupati è stato dell’1,8%, pari a +115.000 unità di cui circa un quarto dovuto alla componente straniera.
(La Stampa)

fsdfdsddijsdfsdfo
21-12-2006, 00:06
i co.co.co contano come occupati?
io non li conterei...

e come si quantificano i mari di nero sommerso?

dantes76
21-12-2006, 00:07
dopo l'abolizione degli uff di collacamento, come vengono conteggiati i nuovi occupati?

pamauro
21-12-2006, 07:14
Non so a chi giovi affermare certe cose ma una cosa è certa: la disoccupazione penso sia molto più alta che nel 1992.

Anche qui in Trentino quelli che ci governano dicevano abbiamo la disoccupazione a minimi storici, ma non è cosi e qualcuno che si trova in condizioni famigliare critiche visto la perdita di lavoro chiamo i girnalisti e fecero un inchiesta e cosa ne venne fuori? disoccupazione piu alta che nei ultimi anni.

Basti pensare che nella mia valle e cioè la Valsugana hanno chiuso in 5 anni la bellezza di 6 fabbriche.

Io e altre 5 persono abbiamo perso il posto di lavoro 1 Dicembre, la ditta in Polonia.

sider
21-12-2006, 08:24
Sono dati truccati . Di lavoro "vero " ce n'è sempre di meno. Contratti a progetto e robaccia simile non li considero lavoro. Non ti permettono un futuro.

teogros
21-12-2006, 09:20
Non vi preoccupate: adesso Prodi abolirà i Co.Co.Co, i Co.Co.Pro e tutto il resto e l'occupazione migliorerà ancor di più! :read:


Sinceramente non capisco come si fa a dire che le cose vanno peggio o che son dati truccati... :muro: :muro: Sembra quasi che sia meglio "morir di fame" piuttosto che un contratto atipico... io direi di far si che sia nodisincentivati o che si possa avere un futuro anche con quelli, ma si leggono certe cose davvero aberranti ogni tanto.

nomeutente
21-12-2006, 09:23
Le statistiche sul lavoro sono sempre falsate, in due modi:
- chi ha un lavoro a tempo indeterminato ha lo stesso peso di uno che nell'ultimo periodo campione (adesso di preciso non ricordo quante settimane) ha lavorato un certo numero di ore.
- chi smette di cercare lavoro perché non lo trova (soprattutto donne) passa da "in cerca di occupazione" a "non forza di lavoro", quando in realtà sarebbe contento di lavorare ma non può.

sider
21-12-2006, 12:23
Non vi preoccupate: adesso Prodi abolirà i Co.Co.Co, i Co.Co.Pro e tutto il resto e l'occupazione migliorerà ancor di più! :read:


Sinceramente non capisco come si fa a dire che le cose vanno peggio o che son dati truccati... :muro: :muro: Sembra quasi che sia meglio "morir di fame" piuttosto che un contratto atipico... io direi di far si che sia nodisincentivati o che si possa avere un futuro anche con quelli, ma si leggono certe cose davvero aberranti ogni tanto.

Come precario conti meno di zero. Soddisfi i bisogni primari, ma ti scordi di comperare una casa, o + semplicemente un motorino a rate. Se non hai un garante (pensione del nonno o lavoro a tempo ind. del papà).
Si è innescato un meccanismo perverso, adesso si ringrazia se hai un contratto "atipico" perchè è meglio che "morire di fame". Vedremo la persona di 45-50 anni col "contratto atipico" , vedremo se non sarà licenziata in favore di uno + giovane, e vedremo se troverà un altro lavoro.
Ma per carità.
Bisogna consolidare il posto di lavoro, dare garanzie.

Tefnut
21-12-2006, 12:44
Come precario conti meno di zero. Soddisfi i bisogni primari, ma ti scordi di comperare una casa, o + semplicemente un motorino a rate. Se non hai un garante (pensione del nonno o lavoro a tempo ind. del papà).
Si è innescato un meccanismo perverso, adesso si ringrazia se hai un contratto "atipico" perchè è meglio che "morire di fame". Vedremo la persona di 45-50 anni col "contratto atipico" , vedremo se non sarà licenziata in favore di uno + giovane, e vedremo se troverà un altro lavoro.
Ma per carità.
Bisogna consolidare il posto di lavoro, dare garanzie.
quoto

Froze
21-12-2006, 13:07
Come precario conti meno di zero. Soddisfi i bisogni primari, ma ti scordi di comperare una casa, o + semplicemente un motorino a rate. Se non hai un garante (pensione del nonno o lavoro a tempo ind. del papà).io ho un contratto a tempo det. che scade tra 15 mesi, mi hanno rifiutato un finanziamento di 6 mesi (quindi abbondantemente coperto dal periodo contrattuale)... :rolleyes:

sider
21-12-2006, 13:15
io ho un contratto a tempo det. che scade tra 15 mesi, mi hanno rifiutato un finanziamento di 6 mesi (quindi abbondantemente coperto dal periodo contrattuale)... :rolleyes:

Il problema è questo. Io ho un posto a tempo indeterminato, ho una pensione integrativa pagata in parte dall'azienda ed altre cosucce.
Invece di fare il gioco di chi sappiamo noi e che ci vorrebbe tutti livellati verso il basso, che vorrebbe metterci tutti uno contro l'altro in una specie di guerra tra poveri, bisogna incazzarsi ed ottenere il consolidamento del posto di lavoro, la base per avere una vita decente e farsi una famiglia.
Ma purtroppo se non vai in piazza a spaccare tutto non ti cagano. Sembrerebbe :rolleyes:

flisi71
21-12-2006, 13:18
Le statistiche sul lavoro sono sempre falsate, in due modi:
- chi ha un lavoro a tempo indeterminato ha lo stesso peso di uno che nell'ultimo periodo campione (adesso di preciso non ricordo quante settimane) ha lavorato un certo numero di ore.


E almeno fino a qualche tempo fa, chi nel corso dello stesso anno lavorava a termine in 2 posti differenti, veniva conteggiato 2 volte.



- chi smette di cercare lavoro perché non lo trova (soprattutto donne) passa da "in cerca di occupazione" a "non forza di lavoro", quando in realtà sarebbe contento di lavorare ma non può.

E' vero.
Mi ricordo da "Sociologia del lavoro" che tale assunto è particolarmente vero nei periodi di crisi, mentre paradossalmente nei periodi di floridezza anche chi prima non aveva pensato a lavorare fuori casa (sopratutto casalinghe) si iscrivevano alle liste di collocamento.


Ciao

Federico

flisi71
21-12-2006, 13:21
....
Si è innescato un meccanismo perverso, adesso si ringrazia se hai un contratto "atipico" perchè è meglio che "morire di fame". Vedremo la persona di 45-50 anni col "contratto atipico" , vedremo se non sarà licenziata in favore di uno + giovane, e vedremo se troverà un altro lavoro.
Ma per carità.
Bisogna consolidare il posto di lavoro, dare garanzie.

Verissimo.
Chi sceglie la libera professione non deve essere accomunato a chi lavora con "contratti di collaborazione" e ai "professionisti per forza".


Ciao

Federico

Korn
21-12-2006, 13:22
GRAZIE PRODI IL PIU' GRANDE STATISTA DEL MILLENNIO!

sempreio
21-12-2006, 13:25
GRAZIE PRODI IL PIU' GRANDE STATISTA DEL MILLENNIO!


ti aspettavi qualcosa da lui, eh? :p

Nevermind
21-12-2006, 14:10
Cazzate, semplicemente cazzate.

-kurgan-
21-12-2006, 14:41
Il problema è questo. Io ho un posto a tempo indeterminato, ho una pensione integrativa pagata in parte dall'azienda ed altre cosucce.
Invece di fare il gioco di chi sappiamo noi e che ci vorrebbe tutti livellati verso il basso, che vorrebbe metterci tutti uno contro l'altro in una specie di guerra tra poveri, bisogna incazzarsi ed ottenere il consolidamento del posto di lavoro, la base per avere una vita decente e farsi una famiglia.
Ma purtroppo se non vai in piazza a spaccare tutto non ti cagano. Sembrerebbe :rolleyes:

*

che brucino tutti i contratti atipici, sono la rovina degli ultimi dieci anni.

FabioGreggio
21-12-2006, 14:50
GRAZIE PRODI IL PIU' GRANDE STATISTA DEL MILLENNIO!

No.
E' stato Mussolini il più grande statista.
Lo ha detto Fini.
Quello che non hanno fatto entrare nei popolari Europei.


Ettecredo.

fg

Ferdy78
21-12-2006, 15:30
Spero che l'italiano medio non creda a tutte le notizie (e sono pulitissimoooooooooo) che danno nei vari TG nazionali e non: sono solo propaganda!

Sia con la SX che con a DX a governo...sempre la solita solfa riscaladata, trita e ritrita...spero che a qualcuno girino come si deve i santissimi :D :D :D
In merito ai dati imho sono mooltii di più rispetto al 92per il semplice fatto che allora, Biagi...non aveva scritto quell'aborto di legge e riforma del lavoro: dovevano farlo secco prima e non dopo :D

In merito alle uscite di fini su mussolini...beh che vi aspettavate dal suo erede spirituale? :D :D :sofico: :muro:

nomeutente
21-12-2006, 16:12
OT


Mi ricordo da "Sociologia del lavoro"


per curiosità, capitavano anche a te dialoghi del tipo:
- e tu cosa studi?
- sociologia.
- :eek: Cooosa? Sessuologia?!!
:asd:

Window Vista
21-12-2006, 16:17
OT



per curiosità, capitavano anche a te dialoghi del tipo:
- e tu cosa studi?
- sociologia.
- :eek: Cooosa? Sessuologia?!!
:asd:
Un momento di relax :O
Sei :ot: è come Mod dovresti dare il buon
esempio :asd: :asd: :asd:, c'è solo FREEMAN CHE FA' RISPETTARE LA LEGGE

flisi71
21-12-2006, 17:00
OT
per curiosità, capitavano anche a te dialoghi del tipo:
- e tu cosa studi?
- sociologia.
- :eek: Cooosa? Sessuologia?!!
:asd:

:eek:

Non mi è mai capitato nulla di simile, anche perchè nel mio corso di studi - ad ingegneria informatica - potevo dare solo quell'esame di sociologia...
:eek: :eek:


Ciao

Federico

Onisem
21-12-2006, 19:21
Le statistiche sul lavoro sono sempre falsate, in due modi:
- chi ha un lavoro a tempo indeterminato ha lo stesso peso di uno che nell'ultimo periodo campione (adesso di preciso non ricordo quante settimane) ha lavorato un certo numero di ore.
- chi smette di cercare lavoro perché non lo trova (soprattutto donne) passa da "in cerca di occupazione" a "non forza di lavoro", quando in realtà sarebbe contento di lavorare ma non può.
Infatti, se sono come quelle Istat credo sia sufficiente che tu abbia lavorato un giorno nell'ultimo anno per risultare occupato. E se non è così, poco ci manca.

sempreio
21-12-2006, 19:45
comunque è brutto dirlo ( mi sembrano quei discorsi all' americana ) però secondo me non conta più nulla neppure avere un posto a tempo indeterminato, l' unica ancora di certezza la da solo il denaro e le proprietà che si hanno. vedi gli 11000 posti da bancari che stanno per essere licenziati, le aziende che da un momento all' altro delocalizzano, le aziende che non potranno più chiedere prestiti con basilea2 o gli statali che prima o poi dovranno per forza essere tagliati e di certo non tagleranno i più competenti :p

Onisem
21-12-2006, 19:58
comunque è brutto dirlo ( mi sembrano quei discorsi all' americana ) però secondo me non conta più nulla neppure avere un posto a tempo indeterminato, l' unica ancora di certezza la da solo il denaro e le proprietà che si hanno. vedi gli 11000 posti da bancari che stanno per essere licenziati, le aziende che da un momento all' altro delocalizzano, le aziende che non potranno più chiedere prestiti con basilea2 o gli statali che prima o poi dovranno per forza essere tagliati e di certo non tagleranno i più competenti :p
Insomma... personalmente non ho uno stipendio mega e secondo me nemmeno decente per quello che faccio ( :p ), ma quando mi serve qualcosa (denaro) non serve nemmeno che mi rechi in banca, è sufficiente che faccia un colpo di telefono e in 15 min. me lo rendono disponibile. Poi certo mi pelano con gli interessi, però... :D Idem per finanziamento auto, inviata la richiesta l'hanno approvato (non la mia banca) il pomeriggio stesso. Non so se avendo un lavoro "atipico" le cose andrebbero nello stesso modo, sinceramente ne dubito.

Froze
21-12-2006, 20:21
Infatti, se sono come quelle Istat credo sia sufficiente che tu abbia lavorato un giorno nell'ultimo anno per risultare occupato. E se non è così, poco ci manca.
se non ricordo male, per l'istat e' disoccupato colui che nel'ultimo mese ha effettuato ricerca di lavoro (rispondendo ad annunci, mandando curriculm, ecc).

sempreio
21-12-2006, 20:21
Insomma... personalmente non ho uno stipendio mega e secondo me nemmeno decente per quello che faccio ( :p ), ma quando mi serve qualcosa (denaro) non serve nemmeno che mi rechi in banca, è sufficiente che faccia un colpo di telefono e in 15 min. me lo rendono disponibile. Poi certo mi pelano con gli interessi, però... :D Idem per finanziamento auto, inviata la richiesta l'hanno approvato (non la mia banca) il pomeriggio stesso. Non so se avendo un lavoro "atipico" le cose andrebbero nello stesso modo, sinceramente ne dubito.


certo, ma io intendevo dire che nessun lavoro può più garantirti l' occupazione fino alla pensione, lavori che fino a ieri si ritenevano sicuri ora non lo sono più, piano piano stiamo andando verso una liberizzazione totale del mercato e quindi ad una concorrenza globale agguerritissima. eppoi una crisi finanziaria per l' italia è una cosa ormai certa, anzi per l' europa ;)

fluke81
22-12-2006, 12:51
Infatti, se sono come quelle Istat credo sia sufficiente che tu abbia lavorato un giorno nell'ultimo anno per risultare occupato. E se non è così, poco ci manca.
Si infatti,capace che io risulto occupato quando lavoro 3-4 mesi l'anno :doh:

Onisem
22-12-2006, 14:53
certo, ma io intendevo dire che nessun lavoro può più garantirti l' occupazione fino alla pensione, lavori che fino a ieri si ritenevano sicuri ora non lo sono più, piano piano stiamo andando verso una liberizzazione totale del mercato e quindi ad una concorrenza globale agguerritissima. eppoi una crisi finanziaria per l' italia è una cosa ormai certa, anzi per l' europa ;)
Questo si, a malapena una professione e sopratutto una professionalità può garantirtelo.

the_joe
22-12-2006, 15:01
Come precario conti meno di zero. Soddisfi i bisogni primari, ma ti scordi di comperare una casa, o + semplicemente un motorino a rate. Se non hai un garante (pensione del nonno o lavoro a tempo ind. del papà).
Si è innescato un meccanismo perverso, adesso si ringrazia se hai un contratto "atipico" perchè è meglio che "morire di fame". Vedremo la persona di 45-50 anni col "contratto atipico" , vedremo se non sarà licenziata in favore di uno + giovane, e vedremo se troverà un altro lavoro.
Ma per carità.
Bisogna consolidare il posto di lavoro, dare garanzie.

Il problema è questo. Io ho un posto a tempo indeterminato, ho una pensione integrativa pagata in parte dall'azienda ed altre cosucce.
Invece di fare il gioco di chi sappiamo noi e che ci vorrebbe tutti livellati verso il basso, che vorrebbe metterci tutti uno contro l'altro in una specie di guerra tra poveri, bisogna incazzarsi ed ottenere il consolidamento del posto di lavoro, la base per avere una vita decente e farsi una famiglia.
Ma purtroppo se non vai in piazza a spaccare tutto non ti cagano. Sembrerebbe :rolleyes:

Quoto questi 2...

Aggiungendo solo che i contratti ATIPICI sono da salvare nel senso che possono e DEVONO essere usati nei casi eccezionali come primo contatto con un nuovo lavoro/lavoratore e/o per lavori stagionali e STOP, NON DEVONO MAI diventare un contratto a tempo indeterminato di fatto e chi lo fa deve essere sanzionato.

ErbaLibera
22-12-2006, 15:46
Come precario conti meno di zero. Soddisfi i bisogni primari, ma ti scordi di comperare una casa, o + semplicemente un motorino a rate. Se non hai un garante (pensione del nonno o lavoro a tempo ind. del papà).
Si è innescato un meccanismo perverso, adesso si ringrazia se hai un contratto "atipico" perchè è meglio che "morire di fame". Vedremo la persona di 45-50 anni col "contratto atipico" , vedremo se non sarà licenziata in favore di uno + giovane, e vedremo se troverà un altro lavoro.
Ma per carità.
Bisogna consolidare il posto di lavoro, dare garanzie.

Quoto,Teo va bene dire vivere alla giornata e che oggi devo ringraziare di non fare la fame ma "forse" pensare al futuro non è una cosa cosi sbagliata...

bjt2
22-12-2006, 16:49
Quoto questi 2...

Aggiungendo solo che i contratti ATIPICI sono da salvare nel senso che possono e DEVONO essere usati nei casi eccezionali come primo contatto con un nuovo lavoro/lavoratore e/o per lavori stagionali e STOP, NON DEVONO MAI diventare un contratto a tempo indeterminato di fatto e chi lo fa deve essere sanzionato.

Non c'è bisogno di sanzionarlo... ;) Contributi INPS pari al 40%-50% dello stipendio lordo TUTTI A CARICO DEL DATORE e retribuzione minima di 10-20 euro lordi (a seconda del tipo di lavoro)... Vedrai come poi assumono a tempo determinato SOLO SE NE SONO COSTRETTI. I contributi e la retribuzione così alti poi compensano per la precarietà, mancanza di ferie, malattia, tredicesima, liquidazione e permessi vari...

the_joe
22-12-2006, 16:57
Non c'è bisogno di sanzionarlo... ;) Contributi INPS pari al 40%-50% dello stipendio lordo TUTTI A CARICO DEL DATORE e retribuzione minima di 10-20 euro lordi (a seconda del tipo di lavoro)... Vedrai come poi assumono a tempo determinato SOLO SE NE SONO COSTRETTI. I contributi e la retribuzione così alti poi compensano per la precarietà, mancanza di ferie, malattia, tredicesima, liquidazione e permessi vari...
Vabbè e allora uno NON assume e fa prima.

Un compromesso giusto fra il nulla di ora e il troppo che vorresti tu forse sarebbe la soluzione migliore, disincentivare il precariato INGIUSTO, ma se una gelateria ha bisogno di assumere 2 commessi per i mesi estivi deve poterlo fare senza troppi problemi così come i 2 studenti che vogliono lavorare in gelateria per i mesi estivi devono poterlo fare ;)

NON è giusto che si assuma a tempo determinato per lavori a tempo indeterminato....o con contratti di collaborazione lavoratori in tutto e per tutto dipendenti.

bjt2
23-12-2006, 17:02
Vabbè e allora uno NON assume e fa prima.

Un compromesso giusto fra il nulla di ora e il troppo che vorresti tu forse sarebbe la soluzione migliore, disincentivare il precariato INGIUSTO, ma se una gelateria ha bisogno di assumere 2 commessi per i mesi estivi deve poterlo fare senza troppi problemi così come i 2 studenti che vogliono lavorare in gelateria per i mesi estivi devono poterlo fare ;)

NON è giusto che si assuma a tempo determinato per lavori a tempo indeterminato....o con contratti di collaborazione lavoratori in tutto e per tutto dipendenti.

Ma guarda che come ho detto io non impedisci di assumere una persona per i due mesi estivi... ;) Solo che è più conveniente per il lavoratore... ;) Invece così è conveniente solo per il datore... Mi spieghi cosa dovrebbe incentivare ora ad assumere a tempo indeterminato? E cosa ne ricava il lavoratore da un lavoro di 3 mesi a 500 euro al mese con il 18,2% (ora 23%) di contributi, di cui il 33% li deve pagare lui? Senza contare l'IRPEF...