Adric
20-12-2006, 22:29
Raiz, i Neomelodici non difendono la camorra
Le loro canzoni fotografano la realtà
14-12-2006 - "Se un artista fotografa la realtà, non fa apologia della camorra. Piuttosto Amato dovrebbe chiedersi cosa vuol fare il governo di cui è ministro per migliorare la situazione e far sì che nella prossima generazione i cantanti parlino di cose più amene". Così Raiz, ex leader degli Almamegretta, difende i cantanti neomelodici napoletani, accusati dal ministro dell'Interno di ''celebrare i camorristi come eroi''.
''Allora il cinema neorealista, che parlava dei quartieri-ghetto, era un brutto cinema? Secondo me più che neomelodici questi cantanti sono neorealisti, perché danno un quadro molto fedele della realtà. Napoli è così. Se la cambiano, cambieranno anche i testi dei cantanti neomelodici. Se poi dobbiamo fare la musica di regime, che fa finta di non vedere certe cose... La realtà è grave, non è che se nasci in un quartiere di quel genere vedi solo prati fioriti''.
Il punto fondamentale, secondo Raiz, è il ruolo dello Stato, che ''deve guadagnarsi il rispetto, garantendo servizi e benessere. Lo Stato in questo caso è latitante, e a questo Stato si sono sostituite altre istituzioni che, oltre a commettere crimini efferati, a volte garantiscono anche una sottospecie di welfare. La camorra da noi è padre, padrone, padrino, sindacato, despota terrificante, ma dà anche da mangiare a queste persone. Altrimenti non si spiega perché quando la polizia va a prendere i criminali la gente gli sputa contro. E' perverso e terribile - conclude - ma è la realtà".
(musiclink.it)
Le loro canzoni fotografano la realtà
14-12-2006 - "Se un artista fotografa la realtà, non fa apologia della camorra. Piuttosto Amato dovrebbe chiedersi cosa vuol fare il governo di cui è ministro per migliorare la situazione e far sì che nella prossima generazione i cantanti parlino di cose più amene". Così Raiz, ex leader degli Almamegretta, difende i cantanti neomelodici napoletani, accusati dal ministro dell'Interno di ''celebrare i camorristi come eroi''.
''Allora il cinema neorealista, che parlava dei quartieri-ghetto, era un brutto cinema? Secondo me più che neomelodici questi cantanti sono neorealisti, perché danno un quadro molto fedele della realtà. Napoli è così. Se la cambiano, cambieranno anche i testi dei cantanti neomelodici. Se poi dobbiamo fare la musica di regime, che fa finta di non vedere certe cose... La realtà è grave, non è che se nasci in un quartiere di quel genere vedi solo prati fioriti''.
Il punto fondamentale, secondo Raiz, è il ruolo dello Stato, che ''deve guadagnarsi il rispetto, garantendo servizi e benessere. Lo Stato in questo caso è latitante, e a questo Stato si sono sostituite altre istituzioni che, oltre a commettere crimini efferati, a volte garantiscono anche una sottospecie di welfare. La camorra da noi è padre, padrone, padrino, sindacato, despota terrificante, ma dà anche da mangiare a queste persone. Altrimenti non si spiega perché quando la polizia va a prendere i criminali la gente gli sputa contro. E' perverso e terribile - conclude - ma è la realtà".
(musiclink.it)