dantes76
17-12-2006, 18:08
7 dicembre 2006
Clima da guerra civile all'indomani dell'annuncio di elezioni anticipate
Gaza, è battaglia tra Hamas e Fatah
Uccisa una giovane palestinese e una guardia presidenziali. Fuoco sul convoglio del ministro degli Esteri. Colpito ufficio di Abu Mazen
Le forze in campo
Due ministeri di Hamas occupati dagli uomini di Abu Mazen, scontri e un clima da guerra civile nei Territori e a Gaza all'indomani dell'annuncio di Abu Mazen di elezioni anticipate. Hamas considera l'anticipo delle elezioni un tentativo di estromettere dal potere il governo palestinese il movimento islamico, uscito con una schiacciante maggioranza parlamentare nelle elezioni dello scorso gennaio.
A poche ore dall'uccisione di un ufficiale fedele al presidente palestinese avvenuta all'alba di domenica, alcuni colpi d'arma da fuoco sono stati sparati contro il convoglio del ministro degli Esteri di Hamas, Mahmoud Zahar, mentre attraversava Gaza. Immediate le accuse del movimento di resistenza islamico contro Fatah, sospettato di essere coinvolto nell'attacco.
MORTA UNA RAGAZZA - In tarda mattinata invece le milizie di Hamas hanno aperto il fuoco davanti alla residenza del presidente Abu Mazen a Gaza, dove c'è poi stata una furibonda battaglia tra miliziani rivali: da un lato i sostenitori di Fatah, dall'altra quelli del movimento di resistenza islamico. Negli scontri è morta una giovane palestinese. La vittima non stava partecipando alla battaglia ma era una semplice passante, falciata dalle raffiche delle armi automatiche usate da ambedue la fazioni.
- Due esplòsioni si sono verificate nei pressi dell'ufficio del presidente palestinese Mahmoud Abbas a Gaza. Lo hanno riferito fonti della sicurezza, secondo cui le esplosioni sarebbero state provocate da colpi di mortaio: alcune persone sarebbero rimaste ferite.
MINISTERI OCCUPATI - Hamas esige lo sgombero immediato dei ministeri dell' Agricoltura e dei Trasporti, occupati in mattinata da forze alle dipendenze del presidente Abu Mazen (al Fatah). Qualora lo sgombero non avvenga, Hamas potrebbe ricorrere alla forza. Lo riferiscono fonti locali.
UCCISO UFFICIALEDI ABU MAZEN - La tensione è esplosa all'alba di stamane quando un commando armato con indosso uniformi simili a quelle dei militanti di Hamas ha assaltato una base della guardia presidenziale a Gaza: un ufficiale è stato ucciso e altri sono stati feriti. Gli uomini armati hanno poi fatto un raid all'interno del campo e hanno incendiato decine di tende, innescando uno scontro a fuoco con diverse guardie presidenziali e ferendone almeno cinque. Gli infiltrati hanno anche lanciato delle bombe e hanno sparato un razzo contro un trasformatore elettrico, facendo sprofondare il campo nell'oscurità.
FERITO GIORNALISTA FRANCESE - Anche Didier Francois, 46 anni, inviato di guerra del quotidiano parigino Liberation è tra le persone rimaste ferite negli scontri armati tra miliziani delle opposte fazioni palestinesi.
RITORSIONI - L'assalto, attribuito alla frangia armata del partito di governo che però nega ogni coinvolgimento, sta facendo precipitare ancora di più la situazione. Poco dopo uomini della Guardia presidenziale hanno infatti assaltato a loro volta per ritorsione la sede del ministro dell'Agricoltura, esso pure controllato da Hamas. Poi è stata la volta di quello dei Trasporti. E ancora: il ministro degli Esteri di Hamas, Mahmoud Zahar e il suo convoglio sono finiti in un’imboscata nel centro di Gaza città, proprio vicino alla sede del ministero degli Esteri palestinese. I sostenitori del movimento di resistenza islamico hanno attribuito agli uomini di Fatah la responsabilità della sparatoria, da cui Zahar è uscito illeso. L’attacco armato non ha provocato ferimenti, ma ha scatenato una battaglia fra i miliziani di Hamas e gli attivisti pro-Fatah nella zona del ministero.
BATTAGLIA A GAZA - Nel frattempo centinaia di agenti delle forze di sicurezza seguaci di Fatah invadevano il centro del capoluogo della Striscia, piazzandosi in tutti i punti strategici ed erigendo una barriera impenetrabile tutto intorno alla zona dove si trovano la residenza di Abu Mazen e i suoi uffici in città. Bloccato il traffico, e costretti a subire interrogatori e perquisizioni i conducenti dei rari veicoli di passaggio. Ai militari dell'apparato ufficiale dell'Anp si sono rapidamente uniti miliziani delle Brigate dei martiri di Al-Aqsa, braccio armato di Fatah: anch'essi incappucciati, in molti casi esibivano minacciosamente mitragliatte e lancia-granate.
ABU MAZEN - Intanto il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) si è incontrato stamane a Ramallah con membri della Commissione centrale elettorale come primo passo in vista di un anticipo delle elezioni presidenziali e legislative. L' incontro ha un carattere preliminare e intende fornire al presidente indicazioni tecniche sui tempo possibili per l' indizione delle elezioni. In seguito a mesi di violenza fra le due fazioni palestinesi che hanno fatto crescere i timori di una guerra civile, ieri il presidente dell'Anp, del movimento Fatah, ha detto che saranno convocate il prima possibile elezioni anticipate ma ha aggiunto che nel frattempo continueranno i tentatici di dar vita a un governo di unità nazionale. La decisione di Abu Mazen ha riscosso il plauso di Casa Bianca, del premier britannico Tony Blair e dell'Unione europea e sollevato la reazione durissima di Hamas che lo ha definito «un golpe».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/12_Dicembre/17/gaza.html
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ESTERI
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Le forze fedeli al presidente affrontano i miliziani di Hamas, uccisa una ragazza e ferito un fotoreporter francese
Dopo l'annuncio di elezioni anticipate, il movimento islamico del premier Haniyeh grida al "colpo di stato"
Gravi scontri a fuoco a Gaza
Colpi di mortaio sull'ufficio di Abu Mazen
Sparatoria vicino la residenza del capo dell'Autorità palestinese, occupati due ministeri governativi
<B>Gravi scontri a fuoco a Gaza<br>Colpi di mortaio sull'ufficio di Abu Mazen</B>
Militanti di Hamas in piazza
GAZA - Scontri a fuoco e tensione alle stelle nei Territori palestinesi all'indomani dell'annuncio del capo dell'Anp Abu Mazen di anticipare le elezioni presidenziali e parlamentari, decisione che Hamas ha definito "un colpo di stato" e un viatico per la "guerra civile".
Le forze fedeli al presidente Abu Mazen hanno occupato oggi due ministeri governativi, isolando la zona intorno alla residenza presidenziale, e si sono scontrate con i miliziani di Hamas, gettando Gaza nel caos.
Hamas ha risposto esigendo lo sgombero immediato dei dicasteri dell'Agricoltura e dei Trasporti. Se ciò non avverrà, il partito del premier Haniyeh minaccia di ricorrere alla forza. Nel tardo pomeriggio due colpi di mortaio sono caduti a meno di cento metri dall'ufficio di Abu Mazen a Gaza, provocando danni e almeno due feriti. Il presidente si trova a Ramallah.
La situazione è precipitata dall'annuncio del presidente di indire elezioni anticipate. Ipotesi che Ismail Haniyeh respinge con forza a nome del suo governo, sottolineando che "è incostituzionale e può condurre a vasti tumulti nei territori palestinesi".
Scontri fra Al Fatah e Hamas. La striscia di Gaza è stata teatro di scontri a fuoco dalle prime ore del mattino, fra le forze di Al Fatah, vicine ad Abu Mazen, e quelle di Hamas. Una ragazza palestinese di 19 anni è rimasta uccisa da un proiettile vagante e un fotoreporter francese è stato ferito. E' Didier Francois, 46 anni, inviato di guerra del quotidiano parigino Libération, un professionista esperto che per vent'anni ha seguito numerosi conflitti in tutto il mondo. Il giornalista è stato ricoverato con una lesione da proiettile a una gamba, ma le sue condizioni sono soddisfacenti.
Nel campo profughi di Jabalya, otto palestinesi sono rimasti feriti quando miliziani di Hamas hanno aperto il fuoco in direzione di un gruppo di sostenitori di Al Fatah.
Le due fazioni si sono affrontate, anche con razzi anticarro, nella zona intorno alla residenza e agli uffici di Abu Mazen, che attualmente è in Cisgiordania. Poco prima agenti della Guardia Presidenziale avevano occupato la vicina sede del ministero dell'Agricoltura e dei Trasporti e avevano ordinato a tutto il personale di tornare a casa, nella speranza di rafforzare le misure di sicurezza intorno all'abitazione del presidente dell'Anp.
Assalto al campo di addestramento della guardia presidenziale. All'alba uomini armati e mascherati che indossavano uniformi simili a quelle dei militanti di Hamas hanno assaltato un campo di addestramento della guardia presidenziale, uccidendo un ufficiale. Un portavoce del braccio armato di Hamas, Abu Ubaida, ha smentito che il gruppo sia coinvolto nell'attacco.
Secondo una fonte della guardia presidenziale, membri del movimento islamista hanno "assaltato" il campo di addestramento della forza, accusata da Hamas di avere cercato di assassinare pochi giorni fa il premier al varco di Rafah mentre rientrava dall'Egitto, ferendo varie persone tra cui suo figlio.
Qualche ora dopo colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi contro il convoglio del ministro degli Esteri palestinese Mahmud al Zahar, esponente di Hamas. Nessuno è rimasto ferito.
La situazione precipita. La tensione era altissima da settimane ma si è acuita dopo l'attacco al convoglio di Haniyeh al valico di Rafah e dopo l'annuncio delle elezioni anticipate dato da Abu Mazen. Dopo otto mesi di coabitazione armata con il governo di Hamas, il capo dell'Anp ha scelto la via dello scontro e del rischio per uscire dal tunnel di una crisi sempre più pericolosa, mettendo in gioco anche il proprio futuro politico.
La decisione del presidente, contestata da Hamas e dai gruppi più radicali, che la definiscono illegale e anticostituzionale, anzi un "golpe", apre un periodo di circa sei mesi di grande incertezza per la politica palestinese. Potrebbe effettivamente portare a una vittoria di Abu Mazen, a un ridimensionamento di Hamas, e finalmente al rilancio del processo di pace. Ma potrebbe anche sortire effetti opposti. Fino alla guerra civile.
Per ora è saltata la seduta del Consiglio legislativo, il Parlamento dell'Autorità nazionale palestinese (dominato da Hamas), che avrebbe dovuto discutere delle elezioni anticipate. Fonti dell'assemblea hanno riferito che si sono presentati appena una quarantina di deputati, 26 in meno di quanti ne sarebbero stati necessari per raggiungere il quorum. E almeno 27 degli assenti non hanno presentato alcuna giustificazione.
(17 dicembre 2006)
http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/esteri/medio-oriente-27/medio-oriente-27/medio-oriente-27.html
Clima da guerra civile all'indomani dell'annuncio di elezioni anticipate
Gaza, è battaglia tra Hamas e Fatah
Uccisa una giovane palestinese e una guardia presidenziali. Fuoco sul convoglio del ministro degli Esteri. Colpito ufficio di Abu Mazen
Le forze in campo
Due ministeri di Hamas occupati dagli uomini di Abu Mazen, scontri e un clima da guerra civile nei Territori e a Gaza all'indomani dell'annuncio di Abu Mazen di elezioni anticipate. Hamas considera l'anticipo delle elezioni un tentativo di estromettere dal potere il governo palestinese il movimento islamico, uscito con una schiacciante maggioranza parlamentare nelle elezioni dello scorso gennaio.
A poche ore dall'uccisione di un ufficiale fedele al presidente palestinese avvenuta all'alba di domenica, alcuni colpi d'arma da fuoco sono stati sparati contro il convoglio del ministro degli Esteri di Hamas, Mahmoud Zahar, mentre attraversava Gaza. Immediate le accuse del movimento di resistenza islamico contro Fatah, sospettato di essere coinvolto nell'attacco.
MORTA UNA RAGAZZA - In tarda mattinata invece le milizie di Hamas hanno aperto il fuoco davanti alla residenza del presidente Abu Mazen a Gaza, dove c'è poi stata una furibonda battaglia tra miliziani rivali: da un lato i sostenitori di Fatah, dall'altra quelli del movimento di resistenza islamico. Negli scontri è morta una giovane palestinese. La vittima non stava partecipando alla battaglia ma era una semplice passante, falciata dalle raffiche delle armi automatiche usate da ambedue la fazioni.
- Due esplòsioni si sono verificate nei pressi dell'ufficio del presidente palestinese Mahmoud Abbas a Gaza. Lo hanno riferito fonti della sicurezza, secondo cui le esplosioni sarebbero state provocate da colpi di mortaio: alcune persone sarebbero rimaste ferite.
MINISTERI OCCUPATI - Hamas esige lo sgombero immediato dei ministeri dell' Agricoltura e dei Trasporti, occupati in mattinata da forze alle dipendenze del presidente Abu Mazen (al Fatah). Qualora lo sgombero non avvenga, Hamas potrebbe ricorrere alla forza. Lo riferiscono fonti locali.
UCCISO UFFICIALEDI ABU MAZEN - La tensione è esplosa all'alba di stamane quando un commando armato con indosso uniformi simili a quelle dei militanti di Hamas ha assaltato una base della guardia presidenziale a Gaza: un ufficiale è stato ucciso e altri sono stati feriti. Gli uomini armati hanno poi fatto un raid all'interno del campo e hanno incendiato decine di tende, innescando uno scontro a fuoco con diverse guardie presidenziali e ferendone almeno cinque. Gli infiltrati hanno anche lanciato delle bombe e hanno sparato un razzo contro un trasformatore elettrico, facendo sprofondare il campo nell'oscurità.
FERITO GIORNALISTA FRANCESE - Anche Didier Francois, 46 anni, inviato di guerra del quotidiano parigino Liberation è tra le persone rimaste ferite negli scontri armati tra miliziani delle opposte fazioni palestinesi.
RITORSIONI - L'assalto, attribuito alla frangia armata del partito di governo che però nega ogni coinvolgimento, sta facendo precipitare ancora di più la situazione. Poco dopo uomini della Guardia presidenziale hanno infatti assaltato a loro volta per ritorsione la sede del ministro dell'Agricoltura, esso pure controllato da Hamas. Poi è stata la volta di quello dei Trasporti. E ancora: il ministro degli Esteri di Hamas, Mahmoud Zahar e il suo convoglio sono finiti in un’imboscata nel centro di Gaza città, proprio vicino alla sede del ministero degli Esteri palestinese. I sostenitori del movimento di resistenza islamico hanno attribuito agli uomini di Fatah la responsabilità della sparatoria, da cui Zahar è uscito illeso. L’attacco armato non ha provocato ferimenti, ma ha scatenato una battaglia fra i miliziani di Hamas e gli attivisti pro-Fatah nella zona del ministero.
BATTAGLIA A GAZA - Nel frattempo centinaia di agenti delle forze di sicurezza seguaci di Fatah invadevano il centro del capoluogo della Striscia, piazzandosi in tutti i punti strategici ed erigendo una barriera impenetrabile tutto intorno alla zona dove si trovano la residenza di Abu Mazen e i suoi uffici in città. Bloccato il traffico, e costretti a subire interrogatori e perquisizioni i conducenti dei rari veicoli di passaggio. Ai militari dell'apparato ufficiale dell'Anp si sono rapidamente uniti miliziani delle Brigate dei martiri di Al-Aqsa, braccio armato di Fatah: anch'essi incappucciati, in molti casi esibivano minacciosamente mitragliatte e lancia-granate.
ABU MAZEN - Intanto il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) si è incontrato stamane a Ramallah con membri della Commissione centrale elettorale come primo passo in vista di un anticipo delle elezioni presidenziali e legislative. L' incontro ha un carattere preliminare e intende fornire al presidente indicazioni tecniche sui tempo possibili per l' indizione delle elezioni. In seguito a mesi di violenza fra le due fazioni palestinesi che hanno fatto crescere i timori di una guerra civile, ieri il presidente dell'Anp, del movimento Fatah, ha detto che saranno convocate il prima possibile elezioni anticipate ma ha aggiunto che nel frattempo continueranno i tentatici di dar vita a un governo di unità nazionale. La decisione di Abu Mazen ha riscosso il plauso di Casa Bianca, del premier britannico Tony Blair e dell'Unione europea e sollevato la reazione durissima di Hamas che lo ha definito «un golpe».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/12_Dicembre/17/gaza.html
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Le forze fedeli al presidente affrontano i miliziani di Hamas, uccisa una ragazza e ferito un fotoreporter francese
Dopo l'annuncio di elezioni anticipate, il movimento islamico del premier Haniyeh grida al "colpo di stato"
Gravi scontri a fuoco a Gaza
Colpi di mortaio sull'ufficio di Abu Mazen
Sparatoria vicino la residenza del capo dell'Autorità palestinese, occupati due ministeri governativi
<B>Gravi scontri a fuoco a Gaza<br>Colpi di mortaio sull'ufficio di Abu Mazen</B>
Militanti di Hamas in piazza
GAZA - Scontri a fuoco e tensione alle stelle nei Territori palestinesi all'indomani dell'annuncio del capo dell'Anp Abu Mazen di anticipare le elezioni presidenziali e parlamentari, decisione che Hamas ha definito "un colpo di stato" e un viatico per la "guerra civile".
Le forze fedeli al presidente Abu Mazen hanno occupato oggi due ministeri governativi, isolando la zona intorno alla residenza presidenziale, e si sono scontrate con i miliziani di Hamas, gettando Gaza nel caos.
Hamas ha risposto esigendo lo sgombero immediato dei dicasteri dell'Agricoltura e dei Trasporti. Se ciò non avverrà, il partito del premier Haniyeh minaccia di ricorrere alla forza. Nel tardo pomeriggio due colpi di mortaio sono caduti a meno di cento metri dall'ufficio di Abu Mazen a Gaza, provocando danni e almeno due feriti. Il presidente si trova a Ramallah.
La situazione è precipitata dall'annuncio del presidente di indire elezioni anticipate. Ipotesi che Ismail Haniyeh respinge con forza a nome del suo governo, sottolineando che "è incostituzionale e può condurre a vasti tumulti nei territori palestinesi".
Scontri fra Al Fatah e Hamas. La striscia di Gaza è stata teatro di scontri a fuoco dalle prime ore del mattino, fra le forze di Al Fatah, vicine ad Abu Mazen, e quelle di Hamas. Una ragazza palestinese di 19 anni è rimasta uccisa da un proiettile vagante e un fotoreporter francese è stato ferito. E' Didier Francois, 46 anni, inviato di guerra del quotidiano parigino Libération, un professionista esperto che per vent'anni ha seguito numerosi conflitti in tutto il mondo. Il giornalista è stato ricoverato con una lesione da proiettile a una gamba, ma le sue condizioni sono soddisfacenti.
Nel campo profughi di Jabalya, otto palestinesi sono rimasti feriti quando miliziani di Hamas hanno aperto il fuoco in direzione di un gruppo di sostenitori di Al Fatah.
Le due fazioni si sono affrontate, anche con razzi anticarro, nella zona intorno alla residenza e agli uffici di Abu Mazen, che attualmente è in Cisgiordania. Poco prima agenti della Guardia Presidenziale avevano occupato la vicina sede del ministero dell'Agricoltura e dei Trasporti e avevano ordinato a tutto il personale di tornare a casa, nella speranza di rafforzare le misure di sicurezza intorno all'abitazione del presidente dell'Anp.
Assalto al campo di addestramento della guardia presidenziale. All'alba uomini armati e mascherati che indossavano uniformi simili a quelle dei militanti di Hamas hanno assaltato un campo di addestramento della guardia presidenziale, uccidendo un ufficiale. Un portavoce del braccio armato di Hamas, Abu Ubaida, ha smentito che il gruppo sia coinvolto nell'attacco.
Secondo una fonte della guardia presidenziale, membri del movimento islamista hanno "assaltato" il campo di addestramento della forza, accusata da Hamas di avere cercato di assassinare pochi giorni fa il premier al varco di Rafah mentre rientrava dall'Egitto, ferendo varie persone tra cui suo figlio.
Qualche ora dopo colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi contro il convoglio del ministro degli Esteri palestinese Mahmud al Zahar, esponente di Hamas. Nessuno è rimasto ferito.
La situazione precipita. La tensione era altissima da settimane ma si è acuita dopo l'attacco al convoglio di Haniyeh al valico di Rafah e dopo l'annuncio delle elezioni anticipate dato da Abu Mazen. Dopo otto mesi di coabitazione armata con il governo di Hamas, il capo dell'Anp ha scelto la via dello scontro e del rischio per uscire dal tunnel di una crisi sempre più pericolosa, mettendo in gioco anche il proprio futuro politico.
La decisione del presidente, contestata da Hamas e dai gruppi più radicali, che la definiscono illegale e anticostituzionale, anzi un "golpe", apre un periodo di circa sei mesi di grande incertezza per la politica palestinese. Potrebbe effettivamente portare a una vittoria di Abu Mazen, a un ridimensionamento di Hamas, e finalmente al rilancio del processo di pace. Ma potrebbe anche sortire effetti opposti. Fino alla guerra civile.
Per ora è saltata la seduta del Consiglio legislativo, il Parlamento dell'Autorità nazionale palestinese (dominato da Hamas), che avrebbe dovuto discutere delle elezioni anticipate. Fonti dell'assemblea hanno riferito che si sono presentati appena una quarantina di deputati, 26 in meno di quanti ne sarebbero stati necessari per raggiungere il quorum. E almeno 27 degli assenti non hanno presentato alcuna giustificazione.
(17 dicembre 2006)
http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/esteri/medio-oriente-27/medio-oriente-27/medio-oriente-27.html