PDA

View Full Version : In che anno siamo?


y4k
17-12-2006, 12:09
Il concetto astratto di zero viene introdotto in Europa da Leonardo Fibonacci solo nel 1202,
concetto preso dall’arabo Kuwarizmi il quale lo utilizzò nel 852, prendendolo dagli indiani che lo
usavano dal 595.
Solo nell’algebra troviamo il concetto di anno 0, ma se ci pensiamo a fondo ognuno di noi è nato in
un anno ben preciso, anche se simbolico e convenzionale, contando i suoi anni, i suoi mesi e i suoi
giorni.
Tutti, compreso Gesù Cristo (in quanto il mondo prima di lui esisteva), i calendari e pure i pianeti
giravano come girano oggi; la nostra terra portava a termine un giro intorno al sole ogni
365,2422 giorni (con papa Gregorio fu arrotondato a 365,2425 e la differenza la si assorbe
aggiungendo un giorno ogni 400 anni, che poi è il bisestile del 2000.)
La metà del pianeta osserva solo il proprio calendario: il 2000 d.c.
Forse metà del pianeta non sa che :
NEL CALENDARIO GIAPPONESE E’ L’ANNO 2660
NEL CALENDARIO CINESE E’ L’ANNO 4637
NEL CALENDARIO NABONASSAR E’ L’ANNO 2749
NEL CALENDARIO GRECO (SELEUCIDE) L’ANNO 2312
NEL CALENDARIO INDIANO SAKA E’ L’ANNO 1922
NEL CALENDARIO BIZZANTINO E’ L’ANNO 7590
NEL CALENDARIO EBRAICO E’ L’ANNO 5761
NEL CALENDARIO ISLAMICO E’ L’ANNO 1421
NEL CALENDARIO DI NUMA ROMA E’ L’ANNO 2753
NEL CALENDARIO DIGIULIOCESARE E’ L’ANNO 2046 INTRODUZIONE DEL
GIULIANO.
L’uso di cominciare a contare gli anni dalla nascita di Cristo, fu adottato da Dionigi il piccolo
esattamente nel 527, il quale propose di contare gli anni prima e dopo la nascita del salvatore, ma
essendogli del tutto ignoto lo zero scelse naturalmente l’1.
Questa usanza, poi, si diffuse solo dopo molti anni. Nel 725, con Beda che iniziò la sua cronologia
storica con questo metodo, divenne quasi generale in Europa solo verso l’anno 1000 perché faceva
comodo, i media funzionavano bene anche allora, anche se il calendario dei mesi ed il conteggio
degli anni non era per nulla diffuso tra il popolini e nelle campagne.
L’Inghilterra lo adotto solo nel 1752, la Russia solo nel 1918, la Grecia nel 1932 .
In Grecia il calendario = calenda non è mai esistito; tanto è vero che i romani per non citare un
lasso ben definito di tempo, usavano l’espressione “alle calende greche.”
Gli stessi romani (i funzionari delle tasse o i sacerdoti, i quali convocavano il popolo a pagare le
tasse, stabilire le feste, i giochi o i riti) usavano la voce calendae, per indicare il calendarium, che
significa appunto convocare nei primi 15 giorni, per comunicare al popolo che bisognava
diminuire i giorni del mese (da 5 a 7); ciò per mettersi al pari delle stagioni, visto che il calendario
lunare di Numa adottato da Romolo, dopo qualche anno non corrispondeva mai al clima delle reali
stagioni.
Romolo con una mentalità agreste aveva fissato l’inizio del mese al primo giorno in cui appariva la
luna nuova.
Solo dal 1 secolo a.c. i romani adottarono la settimana di origine Caldea, legata alle fasi lunari, con
il mese diviso in 4 periodi di 7 giorni, lasciando alla sua fine uno o due giorni di resto per
ricominciare il computo allo stesso modo con la lunazione successiva.
Adottarono anche la settimana, prima si misuravano i giorni di nove in nove con le prime lettere
dell’alfabeto dalla a alla h. Infatti, il giorno di mercato dei romani avveniva il nono giorno, dopo
che i contadini avevano lavorato 8 giorni.
Anche il calendario Caldeo non risolse gli errori, solo con Giulio Cesare di ritorno dall’Egitto nel
45 a.c, con il più esatto calendario solare di 365, 25 giorni, pose fine al problema, con la durata
esatta dell’anno e dei mesi con l’istituzione dell’anno bisestile.
L’anno giuliano fu riformato da papa Gregorio togliendo i 10 giorni dell’anno 1582,che nel
frattempo in 16 secoli si erano accumulati, fissando così l’anno a 365,2422 giorni.
Tutto ciò per spiegare che un potente dell’epoca poteva cambiare a suo piacimento, la religione, la
dottrina e anche il computo dei giorni.
Ci provò la rivoluzione francese, ma durò poco ed anche Mussolini tentò, il quale voleva imitare
Giulio Cesare. Per lo statista italiano il primo anno era quello che andava dal 28 ottobre 1922 al 27
ottobre 1923.
Mussolini abolì la cerimonia del capodanno, perché l’anno fascista cominciava dalla marcia su
Roma.
Esiste a questo punto un’unica maniera logica per calcolare il tempo della terra senza avere un
punto iniziale, dato, o dalla nascita di una persona religiosa importante o dalla data iniziale di una
dittatura .
L’unico orologio che determinerà sempre l’ora giusta, non tenendo conto di influenze umane, quali
dittature, religioni o altro è la precessione degli equinozi, che scandirà eternamente il tempo
preciso al di fuori delle convezioni dell’uomo.
La precessione degli equinozi veniva vista come il grande orologio dell’universo.
Il sole, nel suo spostarsi all’equinozio di primavera, rimaneva la misura di tutte le misure, ”l’aurea
fune”. Per usare le parole di Socrate, il sole è l’unica misura assoluta fornita dalla natura .

D1o
17-12-2006, 12:10
dunque? :mbe:

y4k
17-12-2006, 12:12
dunque? :mbe:

non trovi niente di memorabila in ciò? :stordita:

d@vid
17-12-2006, 12:12
beh io lo trovo interessante!

^TiGeRShArK^
17-12-2006, 13:06
bizantini si scrive con una sola "z"..
e soprattutto la durata del giorno non è assolutamente tutta uguale dall'inizio dei tempi fino ad ora :asd:

bananarama
17-12-2006, 13:13
il 2006 non dovrebbe corrispondere al 2759 ab urbe condita? 753+2006? o sbaglio?

Dumah Brazorf
17-12-2006, 13:23
Forse l'articolo risale al 2000.

Valuk
17-12-2006, 13:39
Tutti, compreso Gesù Cristo (in quanto il mondo prima di lui esisteva), i calendari e pure i pianeti
giravano come girano oggi; la nostra terra portava a termine un giro intorno al sole ogni
365,2422 giorni (con papa Gregorio fu arrotondato a 365,2425 e la differenza la si assorbe
aggiungendo un giorno ogni 400 anni, che poi è il bisestile del 2000.)


verissimo :O :sbonk:

LUVІ
17-12-2006, 13:42
E per quanto riguarda la data astrale, in che anno siamo?

LuVi

Roby^^
17-12-2006, 13:44
Il concetto astratto di zero viene introdotto in Europa da Leonardo Fibonacci solo nel 1202,
concetto preso dall’arabo Kuwarizmi il quale lo utilizzò nel 852, prendendolo dagli indiani che lo
usavano dal 595.
Solo nell’algebra troviamo il concetto di anno 0, ma se ci pensiamo a fondo ognuno di noi è nato in
un anno ben preciso, anche se simbolico e convenzionale, contando i suoi anni, i suoi mesi e i suoi
giorni.
Tutti, compreso Gesù Cristo (in quanto il mondo prima di lui esisteva), i calendari e pure i pianeti
giravano come girano oggi; la nostra terra portava a termine un giro intorno al sole ogni
365,2422 giorni (con papa Gregorio fu arrotondato a 365,2425 e la differenza la si assorbe
aggiungendo un giorno ogni 400 anni, che poi è il bisestile del 2000.)
La metà del pianeta osserva solo il proprio calendario: il 2000 d.c.
Forse metà del pianeta non sa che :
NEL CALENDARIO GIAPPONESE E’ L’ANNO 2660
NEL CALENDARIO CINESE E’ L’ANNO 4637
NEL CALENDARIO NABONASSAR E’ L’ANNO 2749
NEL CALENDARIO GRECO (SELEUCIDE) L’ANNO 2312
NEL CALENDARIO INDIANO SAKA E’ L’ANNO 1922
NEL CALENDARIO BIZZANTINO E’ L’ANNO 7590
NEL CALENDARIO EBRAICO E’ L’ANNO 5761
NEL CALENDARIO ISLAMICO E’ L’ANNO 1421
NEL CALENDARIO DI NUMA ROMA E’ L’ANNO 2753
NEL CALENDARIO DIGIULIOCESARE E’ L’ANNO 2046 INTRODUZIONE DEL
GIULIANO.
L’uso di cominciare a contare gli anni dalla nascita di Cristo, fu adottato da Dionigi il piccolo
esattamente nel 527, il quale propose di contare gli anni prima e dopo la nascita del salvatore, ma
essendogli del tutto ignoto lo zero scelse naturalmente l’1.
Questa usanza, poi, si diffuse solo dopo molti anni. Nel 725, con Beda che iniziò la sua cronologia
storica con questo metodo, divenne quasi generale in Europa solo verso l’anno 1000 perché faceva
comodo, i media funzionavano bene anche allora, anche se il calendario dei mesi ed il conteggio
degli anni non era per nulla diffuso tra il popolini e nelle campagne.
L’Inghilterra lo adotto solo nel 1752, la Russia solo nel 1918, la Grecia nel 1932 .
In Grecia il calendario = calenda non è mai esistito; tanto è vero che i romani per non citare un
lasso ben definito di tempo, usavano l’espressione “alle calende greche.”
Gli stessi romani (i funzionari delle tasse o i sacerdoti, i quali convocavano il popolo a pagare le
tasse, stabilire le feste, i giochi o i riti) usavano la voce calendae, per indicare il calendarium, che
significa appunto convocare nei primi 15 giorni, per comunicare al popolo che bisognava
diminuire i giorni del mese (da 5 a 7); ciò per mettersi al pari delle stagioni, visto che il calendario
lunare di Numa adottato da Romolo, dopo qualche anno non corrispondeva mai al clima delle reali
stagioni.
Romolo con una mentalità agreste aveva fissato l’inizio del mese al primo giorno in cui appariva la
luna nuova.
Solo dal 1 secolo a.c. i romani adottarono la settimana di origine Caldea, legata alle fasi lunari, con
il mese diviso in 4 periodi di 7 giorni, lasciando alla sua fine uno o due giorni di resto per
ricominciare il computo allo stesso modo con la lunazione successiva.
Adottarono anche la settimana, prima si misuravano i giorni di nove in nove con le prime lettere
dell’alfabeto dalla a alla h. Infatti, il giorno di mercato dei romani avveniva il nono giorno, dopo
che i contadini avevano lavorato 8 giorni.
Anche il calendario Caldeo non risolse gli errori, solo con Giulio Cesare di ritorno dall’Egitto nel
45 a.c, con il più esatto calendario solare di 365, 25 giorni, pose fine al problema, con la durata
esatta dell’anno e dei mesi con l’istituzione dell’anno bisestile.
L’anno giuliano fu riformato da papa Gregorio togliendo i 10 giorni dell’anno 1582,che nel
frattempo in 16 secoli si erano accumulati, fissando così l’anno a 365,2422 giorni.
Tutto ciò per spiegare che un potente dell’epoca poteva cambiare a suo piacimento, la religione, la
dottrina e anche il computo dei giorni.
Ci provò la rivoluzione francese, ma durò poco ed anche Mussolini tentò, il quale voleva imitare
Giulio Cesare. Per lo statista italiano il primo anno era quello che andava dal 28 ottobre 1922 al 27
ottobre 1923.
Mussolini abolì la cerimonia del capodanno, perché l’anno fascista cominciava dalla marcia su
Roma.
Esiste a questo punto un’unica maniera logica per calcolare il tempo della terra senza avere un
punto iniziale, dato, o dalla nascita di una persona religiosa importante o dalla data iniziale di una
dittatura .
L’unico orologio che determinerà sempre l’ora giusta, non tenendo conto di influenze umane, quali
dittature, religioni o altro è la precessione degli equinozi, che scandirà eternamente il tempo
preciso al di fuori delle convezioni dell’uomo.
La precessione degli equinozi veniva vista come il grande orologio dell’universo.
Il sole, nel suo spostarsi all’equinozio di primavera, rimaneva la misura di tutte le misure, ”l’aurea
fune”. Per usare le parole di Socrate, il sole è l’unica misura assoluta fornita dalla natura .

scusa la domanda... ma non avevi nulla da fare il giorno che hai scritto ciò? :D

pO|_iNo
17-12-2006, 13:57
perdonatemi, non ce la faccio....

"in che anno siamo??"
"eh, 1400, quasi 1500!"
"Saveriooooooo!!"

sapatai
17-12-2006, 14:01
maronn, ma che voglia avete di mettervi a ragionare a sta ora di domenica dopo pranzo? :help: non vi viene l' abbiocco? :stordita:

chandler8_2
17-12-2006, 14:02
E per quanto riguarda la data astrale, in che anno siamo?

LuVi


ma le date e gli anni non esistono, sono solo convenzioni.

in pratica dipendono dal sistema di riferimento considerato

FreeMan
17-12-2006, 14:03
scusa la domanda... ma non avevi nulla da fare il giorno che hai scritto ciò? :D

si potrebbe dire lo stesso a te.. quindi, evitiamo commenti inutili

cmq direi sezione errata.. in scienza e tecnica la vedo meglio e se non erro è pure già stato trattato

CLOSED!!

>bYeZ<