>|HaRRyFocKer|
16-12-2006, 15:35
Riporto questo articolo de "Il Mattino" su ciò che è accaduto ieri sera nella stazione di Montesanto di Napoli.
La rabbia dei pendolari, appiedati dallo sciopero della Circumflegrea, esplode in una rivolta nella stazione di Montesanto, che inizia con alcuni tafferugli con le forze dell’ordine. Poi la mano di un teppista o di un viaggiatore ignoto appicca il fuoco a un vagone. Ed è il panico nella Pignasecca, con la stazione subito avvolta dal fumo, con duecento passeggeri che si mettono in salvo precipitandosi giù dalle scale dell’impianto, mentre i vapori densi e maleodoranti invadono i vicoli e arrivano fino a piazza Matteotti. Solo la fortuna ha voluto che il bilancio non fosse drammatico: un cardiopatico si è fatto medicare all’ospedale Pellegrini, in tarda serata altre persone che hanno inalato il fumo tossico si sono fatte medicare. La protesta scoppia poco prima delle 19, quando la Sepsa - che gestisce Cumana e CIRCUMFLEGREA - sospende l’esercizio della Circumflegrea. Colpa, come comunica l’azienda, dell’adesione allo sciopero (che altre sigle sindacali avevano revocato) dei Cobas, e cioè di cinque macchinisti dei sei comandati per il turno pomeridiano, dopo che alcune corse erano state soppresse ma le fasce di garanzia erano state rispettate. A duecento pendolari che aspettano in banchina saltano i nervi: la rabbia cresce perché, intanto, i treni della Cumana circolano regolarmente. I pendolari sfondano per protesta una porta di metallo, che separa la banchina dal capannone degli addetti Sepsa. Poi ingaggiano uno scontro con le forze dell’ordine, che erano state allertate dalla società. Alle 18.43 parte l’ultimo treno della CIRCUMFLEGREA per Licola, poi più nulla. I passeggeri rompono un vetro del treno delle 19 della Cumana per Pozzuoli, ma il convoglio riesce a partire. Poi i pendolari si siedono sui binari, bloccando i treni della Cumana, compreso quello delle 19.40. «Se non viaggiamo noi, non viaggia nessuno», dicono. Un funzionario di polizia apre una trattativa con la Sepsa, che si risolve con questa proposta: i treni della Cumana porteranno i passeggeri fino alla stazione Mostra, poi alcuni pullman sostitutivi completeranno il tragitto. Sono le 20.40, la trattativa è ancora in corso, quando una voce grida «al fuoco». Alcuni testimoni diranno di aver visto un giovane tra i 18 e i 20 anni, a volto coperto, appiccare il fuoco al vagone centrale (sono tre) di un treno Etr: in particolare un poliziotto prova a inseguirlo, ma viene frenato dal fiume di persone che cerca scampo. Parte l’allarme, sul posto arriva - con difficoltà, per via del traffico - la squadra centro storico dei vigili del fuoco, seguita a ruota da una squadra della centrale, due autobotti, gli uomini dell’Nbcr (nucleo biologico chimico radiologico), in tutto circa trenta unità. Il sistema antincendio, riferisce la Sepsa, si è attivato regolarmente. Ma gli idranti non erano funzionanti: i caschi rossi hanno dovuto spegnere il fuoco grazie alle autobotti.
Noi viaggiatori siamo arrivati all'esasperazione... Io non dico sia giusto il gesto di quella persona di appiccare un incendio, ma lo capisco in pieno... Anche perchè, come giustamente sottolineato dall'articolo, la SEPSA, e non solo, hanno una sorta di repulsione nei confronti della fascia della periferia nord-ovest della città. Non si capisce perchè all'interno della suddetta stazione, da cui per l'appunto partono i due treni delle due linee, per la linea cumana (che passa vicino al mare, tipo pozzuoli e affini, quindi zona più carina) ci sono gli addetti che fanno prima scendere tutte le persone, e poi fanno salire la gente... A cinque metri di distanza, partenza della circumflegrea, per entrare/uscire dal treno bisogna usare i gomiti...
Monte Sant'Angelo (uno dei più grandi poli universitari di Italia) si trova in questa zona. Ebbene, i tragitti dei pullman che vanno verso le zone più "ricche" hanno pensiline, i pannelli elettronici che localizzano l'autobus e calcolano quanto tempo impiegherebbero ad arrivare alla fermata... Verso le altre zone di questa famigerata fascia, è una poesia... Un marciapiede largo un metro, niente pensilina, punte di trecento persone esposte al sole di luglio e alle piogge invernali, niente pannello informatico. In tre mesi già è successo due tre volte che a causa di strade dissestate e scioperi, i pullman non passassero senza che nessuno sapesse niente... Uff ne potrei dire altre mille...
Una cosa però è certa... Stiamo arrivando al limite, all'estremo di ciò che è possibile tollerare... A breve questa città imploderà, dando vita ad una guerra civile.
Mi dispiace se mi sono dilungato troppo, ma sto arrivando ad odiare la città che mi ha dato i natali, e che io adoravo... Avevo bisogno di sfogarmi...
Grazie.
La rabbia dei pendolari, appiedati dallo sciopero della Circumflegrea, esplode in una rivolta nella stazione di Montesanto, che inizia con alcuni tafferugli con le forze dell’ordine. Poi la mano di un teppista o di un viaggiatore ignoto appicca il fuoco a un vagone. Ed è il panico nella Pignasecca, con la stazione subito avvolta dal fumo, con duecento passeggeri che si mettono in salvo precipitandosi giù dalle scale dell’impianto, mentre i vapori densi e maleodoranti invadono i vicoli e arrivano fino a piazza Matteotti. Solo la fortuna ha voluto che il bilancio non fosse drammatico: un cardiopatico si è fatto medicare all’ospedale Pellegrini, in tarda serata altre persone che hanno inalato il fumo tossico si sono fatte medicare. La protesta scoppia poco prima delle 19, quando la Sepsa - che gestisce Cumana e CIRCUMFLEGREA - sospende l’esercizio della Circumflegrea. Colpa, come comunica l’azienda, dell’adesione allo sciopero (che altre sigle sindacali avevano revocato) dei Cobas, e cioè di cinque macchinisti dei sei comandati per il turno pomeridiano, dopo che alcune corse erano state soppresse ma le fasce di garanzia erano state rispettate. A duecento pendolari che aspettano in banchina saltano i nervi: la rabbia cresce perché, intanto, i treni della Cumana circolano regolarmente. I pendolari sfondano per protesta una porta di metallo, che separa la banchina dal capannone degli addetti Sepsa. Poi ingaggiano uno scontro con le forze dell’ordine, che erano state allertate dalla società. Alle 18.43 parte l’ultimo treno della CIRCUMFLEGREA per Licola, poi più nulla. I passeggeri rompono un vetro del treno delle 19 della Cumana per Pozzuoli, ma il convoglio riesce a partire. Poi i pendolari si siedono sui binari, bloccando i treni della Cumana, compreso quello delle 19.40. «Se non viaggiamo noi, non viaggia nessuno», dicono. Un funzionario di polizia apre una trattativa con la Sepsa, che si risolve con questa proposta: i treni della Cumana porteranno i passeggeri fino alla stazione Mostra, poi alcuni pullman sostitutivi completeranno il tragitto. Sono le 20.40, la trattativa è ancora in corso, quando una voce grida «al fuoco». Alcuni testimoni diranno di aver visto un giovane tra i 18 e i 20 anni, a volto coperto, appiccare il fuoco al vagone centrale (sono tre) di un treno Etr: in particolare un poliziotto prova a inseguirlo, ma viene frenato dal fiume di persone che cerca scampo. Parte l’allarme, sul posto arriva - con difficoltà, per via del traffico - la squadra centro storico dei vigili del fuoco, seguita a ruota da una squadra della centrale, due autobotti, gli uomini dell’Nbcr (nucleo biologico chimico radiologico), in tutto circa trenta unità. Il sistema antincendio, riferisce la Sepsa, si è attivato regolarmente. Ma gli idranti non erano funzionanti: i caschi rossi hanno dovuto spegnere il fuoco grazie alle autobotti.
Noi viaggiatori siamo arrivati all'esasperazione... Io non dico sia giusto il gesto di quella persona di appiccare un incendio, ma lo capisco in pieno... Anche perchè, come giustamente sottolineato dall'articolo, la SEPSA, e non solo, hanno una sorta di repulsione nei confronti della fascia della periferia nord-ovest della città. Non si capisce perchè all'interno della suddetta stazione, da cui per l'appunto partono i due treni delle due linee, per la linea cumana (che passa vicino al mare, tipo pozzuoli e affini, quindi zona più carina) ci sono gli addetti che fanno prima scendere tutte le persone, e poi fanno salire la gente... A cinque metri di distanza, partenza della circumflegrea, per entrare/uscire dal treno bisogna usare i gomiti...
Monte Sant'Angelo (uno dei più grandi poli universitari di Italia) si trova in questa zona. Ebbene, i tragitti dei pullman che vanno verso le zone più "ricche" hanno pensiline, i pannelli elettronici che localizzano l'autobus e calcolano quanto tempo impiegherebbero ad arrivare alla fermata... Verso le altre zone di questa famigerata fascia, è una poesia... Un marciapiede largo un metro, niente pensilina, punte di trecento persone esposte al sole di luglio e alle piogge invernali, niente pannello informatico. In tre mesi già è successo due tre volte che a causa di strade dissestate e scioperi, i pullman non passassero senza che nessuno sapesse niente... Uff ne potrei dire altre mille...
Una cosa però è certa... Stiamo arrivando al limite, all'estremo di ciò che è possibile tollerare... A breve questa città imploderà, dando vita ad una guerra civile.
Mi dispiace se mi sono dilungato troppo, ma sto arrivando ad odiare la città che mi ha dato i natali, e che io adoravo... Avevo bisogno di sfogarmi...
Grazie.