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View Full Version : i barboni italiani hanno meno diritti dei clandestini e stanno peggio dei barboni usa


sempreio
14-12-2006, 19:18
La sanità cura i clandestini e dimentica i barboni
I 70mila irregolari hanno diritto alla tessera sanitaria, ma la legge non prevede lo stesso trattamento ai senza tetto italiani
Un italiano emarginato ha meno diritti di un immigrato clandestino. Questo stando alla copertura sanitaria che prevede per chi non è regolare una tessera sanitaria, che non c'è invece per i barboni, o i senza fissa dimora.

Fino al 2000 esisteva una copertura sanitaria anche per questa categoria, si chiamava "tessera leggera" perché consentiva un numero ridotto di prestazioni essenziali. Dopo quella data fu sostituita dalla tessera sanitaria per stranieri temporaneamente presenti, che nel tempo si è "allargata", acquisendo poteri e diventando di fatto una tessera sanitaria a tutti gli effetti: una tessera sanitaria per immigrati clandestini. Nacque come strumento di integrazione, visto che assieme alla scuola e al lavoro, l'assistenza sanitaria assicura alla persona un sentimento di protezione e l'avvicina ai servizi - spiega il professor Paolo Cadrobbi, che con il dottor Dino Sgarabotto è stato nel Veneto il promotore della tessera leggera - Sappiamo che il fenomeno dell'immigrazione dai paesi poveri a quelli ricchi è un fenomeno inarrestabile, vorremmo che chi arriva potesse integrarsi senza accrescere i danni provocati dalla delinquenza, soprattutto spaccio della droga, dalla violenza e dalla diffusione della prostituzione ».

La quota di immigrati illegali varia dal 15 al 30-40\% di quella legale. Ottenere la regolarizzazione è un processo che richiede tempo, in media da due a cinque anni o più. Un tempo troppo lungo che abitua molti a vivere nell'illegalità. «Anche se una sentenza recente ha stabilito che assumere un lavoratore non regolarizzato è un reato penale, ancora molti sono quelli che lo fanno - spiega Cadrobbi - La concezione della tessera sanitaria, per la quale non c'è una chiara definizione delle prestazioni erogabili, spesso viena lasciata all'iniziativa del medico prescrittore che oggi può essere solamente un volontario non retribuito, e costringe comunque le regioni a sostenere dei costi che vanno a ricadere sulla quota di finanziamento statale a loro assegnata in base al numero dei cittadini residenti. Poiché gli immigrati clandestini non godono della residenza, l'assistenza che viene loro erogata non è formalmente finanziata e fa a erodere la quota destinata alla popolazione residente».Gli immigrati regolari nel Veneto sono oltre 220.000 e i clandestini quindi vanno da 30 a 60-70 mila. La spesa che la regione deve sostenere diventa quindi estremamente rilevante e poiché le prestazioni legate alla tessera sono fatte da medici volontari, il prezzo prevalente dell'assistenza viene ancora gravare sul Pronti Soccorsi. «Soprattutto nelle città più grandi, sembrerebbe opportuno, a questo punto, istituire almeno un ambulatorio immigrati per provincia per filtrare l'assistenza sanitaria non urgente, sia come diagnostica, sia come terapia - sottolinea Cadrobbi - Periodicamente si dovrebbe anche chiarire cosa è essenziale e non urgente, definendo anche per questa parte di popolazione dei particolari livelli essenziali di assistenza, meno ricchi di quelli previsti per la popolazione regolare: la terapia dell'epatite cronica costa ad esempio oltre 20.000 ogni anno».

Ma gli estensori della tessera per clandestini individuano sostanzialmente tre problemi urgenti da risolvere: il primo luogo la frequenza con cui le immigrate ricorrono alla interruzione volontaria di gravidanza, almeno 25 volte più frequente che nella popolazione residente; il secondo problema riguarda la circoncisione maschile, che molti immigrati chiedono per motivi rituali. Poiché tale pratica è già accettata in Europa dato che ha valenza anche igienico-sanitaria non ci dovrebbe essere ostacolo ad offrirla, a pagamento, da parte delle nuove strutture. Il terzo problema da risolvere riguarda gli italiani emarginati, barboni o senza dimora, che riceveranno nel Veneto lo stesso livello di protezione assicurato agli immigrati illegali con la tessera sanitaria "leggera", ma che non riceveranno più con la tessera per clandestini, che è riservata solo agli stranieri. Di fatto gli italiani emarginati vengono ad avere una copertura sanitaria inferiore a quella che viene offerta agli illegali. «La situazione può migliorare, costituendo un ambulatorio provinciale per gli immigrati, con personale dipendente e diffondendo la cultura della contraccezione e della programmazione delle gravidanze e offrendo, a pagamento, la possibilità di eseguire illegalmente e non clandestinamente la circoncisione maschile - spiega il professor Cadrobbi - Va inoltre messo in atto quanto possibile per eliminare la differenza macroscopica di trattamento che oggi avviene tra gli italiani emarginati e gli stranieri clandestini, recuperando i finanziamenti statali con l'istituzione per gli italiani emarginati e per i clandestini in attesa di regolarizzazione la residenza d'ufficio».

La tessera sanitaria leggera è stata istituita nel Veneto nel 1996 ed è stata "cancellata" nel 2000. «Ritengo si potrebbero porre correttivi all'attuale tessera, come ad esempio limitare il tempo e consentendo una sola proroga: quindi due anni in totale - aggiunge Cadrobbi - Se dovessimo fornire un medico di base a 30.000 irregolari si tratterebbe di avere circa 20 medici di base in più, circa tre per provincia. Nell'immediato si potrebbe aprire un ambulatorio immigrati per provincia con personale dipendente e in un volontario che si prende in carico l'immigrato irregolare per tutte le necessità sanitarie che non sono episodiche. Ad esempio attraverso questo ambulatorio potrebbe passare ciò che riguarda la cura dell'epatite cronica».

Daniela Boresi

Solido
14-12-2006, 19:37
Si parla tanto di integrazione integrazione.. ecco qui lo schifo, non poteva che essere un risultato di un popolo di mer*a-...io mi domando cosa abbiamo in mente...ma possibile che debbano venire prima gli extracimunitari di noi, cosa abbiamo fatto di male? credo niente...cerchiamo di integrare la nostra gente, poi gli altri... vidi cmq un servizio su i diseredati italiani a Roma. UNO SCHIFO!!! :mad:

Amodio
14-12-2006, 21:09
Si parla tanto di integrazione integrazione.. ecco qui lo schifo, non poteva che essere un risultato di un popolo di mer*a-...io mi domando cosa abbiamo in mente...ma possibile che debbano venire prima gli extracimunitari di noi, cosa abbiamo fatto di male? credo niente...cerchiamo di integrare la nostra gente, poi gli altri... vidi cmq un servizio su i diseredati italiani a Roma. UNO SCHIFO!!! :mad:
una volta mio nonno mi disse una cosa:
vuoi vivere bene in italia? diventa immigrato!

e ti assicuro che non scherzava!

Solido
14-12-2006, 21:25
una volta mio nonno mi disse una cosa:
vuoi vivere bene in italia? diventa immigrato!

e ti assicuro che non scherzava!


Ti dovrei dare il premio nobel per questa frase.. :D premio nobel per la massima + azzecata :mano:

Jamal Crawford
15-12-2006, 08:07
Una domanda: il barbone come fa a diventare barbone? quali sono le cause?

Ileana
15-12-2006, 08:16
Una domanda: il barbone come fa a diventare barbone? quali sono le cause?
Possono essere svariate.
Da un "semplice" divorzio che non riesce a superare, a un qualche trauma che non si riesce ad assimilare (ad esempio la morte di un figlio), passando epr "semplici" malattie mentali arrivando poi alle scelte di vita.


Qui ad esempio c'è una barobona che in realtà è una delle donne più ricche di Bologna.

Pucceddu
15-12-2006, 08:34
Possono essere svariate.
Da un "semplice" divorzio che non riesce a superare, a un qualche trauma che non si riesce ad assimilare (ad esempio la morte di un figlio), passando epr "semplici" malattie mentali arrivando poi alle scelte di vita.


Qui ad esempio c'è una barobona che in realtà è una delle donne più ricche di Bologna.
Anche a Napoli c'e' un famoso barbone che e' un medico.Una volta mi sono fatto raccontare la sua storia, ha trovato la moglie a letto con l'amante e ha fanculizzato tutto.E' di una saggezza assurda, certo, un po' picchiatello :)

Tefnut
15-12-2006, 09:26
una volta mio nonno mi disse una cosa:
vuoi vivere bene in italia? diventa immigrato!

e ti assicuro che non scherzava!
lo dice pre il mio :)

e guardando i miei vicini mi accorgo che in effetti ...

dantes76
15-12-2006, 10:41
La sanità cura i clandestini e dimentica i barboni
I 70mila irregolari hanno diritto alla tessera sanitaria, ma la legge non prevede lo stesso trattamento ai senza tetto italiani
Un italiano emarginato ha meno diritti di un immigrato clandestino. Questo stando alla copertura sanitaria che prevede per chi non è regolare una tessera sanitaria, che non c'è invece per i barboni, o i senza fissa dimora.

Fino al 2000 esisteva una copertura sanitaria anche per questa categoria, si chiamava "tessera leggera" perché consentiva un numero ridotto di prestazioni essenziali. Dopo quella data fu sostituita dalla tessera sanitaria per stranieri temporaneamente presenti, che nel tempo si è "allargata", acquisendo poteri e diventando di fatto una tessera sanitaria a tutti gli effetti: una tessera sanitaria per immigrati clandestini. Nacque come strumento di integrazione, visto che assieme alla scuola e al lavoro, l'assistenza sanitaria assicura alla persona un sentimento di protezione e l'avvicina ai servizi - spiega il professor Paolo Cadrobbi, che con il dottor Dino Sgarabotto è stato nel Veneto il promotore della tessera leggera - Sappiamo che il fenomeno dell'immigrazione dai paesi poveri a quelli ricchi è un fenomeno inarrestabile, vorremmo che chi arriva potesse integrarsi senza accrescere i danni provocati dalla delinquenza, soprattutto spaccio della droga, dalla violenza e dalla diffusione della prostituzione ».

La quota di immigrati illegali varia dal 15 al 30-40\% di quella legale. Ottenere la regolarizzazione è un processo che richiede tempo, in media da due a cinque anni o più. Un tempo troppo lungo che abitua molti a vivere nell'illegalità. «Anche se una sentenza recente ha stabilito che assumere un lavoratore non regolarizzato è un reato penale, ancora molti sono quelli che lo fanno - spiega Cadrobbi - La concezione della tessera sanitaria, per la quale non c'è una chiara definizione delle prestazioni erogabili, spesso viena lasciata all'iniziativa del medico prescrittore che oggi può essere solamente un volontario non retribuito, e costringe comunque le regioni a sostenere dei costi che vanno a ricadere sulla quota di finanziamento statale a loro assegnata in base al numero dei cittadini residenti. Poiché gli immigrati clandestini non godono della residenza, l'assistenza che viene loro erogata non è formalmente finanziata e fa a erodere la quota destinata alla popolazione residente».Gli immigrati regolari nel Veneto sono oltre 220.000 e i clandestini quindi vanno da 30 a 60-70 mila. La spesa che la regione deve sostenere diventa quindi estremamente rilevante e poiché le prestazioni legate alla tessera sono fatte da medici volontari, il prezzo prevalente dell'assistenza viene ancora gravare sul Pronti Soccorsi. «Soprattutto nelle città più grandi, sembrerebbe opportuno, a questo punto, istituire almeno un ambulatorio immigrati per provincia per filtrare l'assistenza sanitaria non urgente, sia come diagnostica, sia come terapia - sottolinea Cadrobbi - Periodicamente si dovrebbe anche chiarire cosa è essenziale e non urgente, definendo anche per questa parte di popolazione dei particolari livelli essenziali di assistenza, meno ricchi di quelli previsti per la popolazione regolare: la terapia dell'epatite cronica costa ad esempio oltre 20.000 ogni anno».

Ma gli estensori della tessera per clandestini individuano sostanzialmente tre problemi urgenti da risolvere: il primo luogo la frequenza con cui le immigrate ricorrono alla interruzione volontaria di gravidanza, almeno 25 volte più frequente che nella popolazione residente; il secondo problema riguarda la circoncisione maschile, che molti immigrati chiedono per motivi rituali. Poiché tale pratica è già accettata in Europa dato che ha valenza anche igienico-sanitaria non ci dovrebbe essere ostacolo ad offrirla, a pagamento, da parte delle nuove strutture. Il terzo problema da risolvere riguarda gli italiani emarginati, barboni o senza dimora, che riceveranno nel Veneto lo stesso livello di protezione assicurato agli immigrati illegali con la tessera sanitaria "leggera", ma che non riceveranno più con la tessera per clandestini, che è riservata solo agli stranieri. Di fatto gli italiani emarginati vengono ad avere una copertura sanitaria inferiore a quella che viene offerta agli illegali. «La situazione può migliorare, costituendo un ambulatorio provinciale per gli immigrati, con personale dipendente e diffondendo la cultura della contraccezione e della programmazione delle gravidanze e offrendo, a pagamento, la possibilità di eseguire illegalmente e non clandestinamente la circoncisione maschile - spiega il professor Cadrobbi - Va inoltre messo in atto quanto possibile per eliminare la differenza macroscopica di trattamento che oggi avviene tra gli italiani emarginati e gli stranieri clandestini, recuperando i finanziamenti statali con l'istituzione per gli italiani emarginati e per i clandestini in attesa di regolarizzazione la residenza d'ufficio».

La tessera sanitaria leggera è stata istituita nel Veneto nel 1996 ed è stata "cancellata" nel 2000. «Ritengo si potrebbero porre correttivi all'attuale tessera, come ad esempio limitare il tempo e consentendo una sola proroga: quindi due anni in totale - aggiunge Cadrobbi - Se dovessimo fornire un medico di base a 30.000 irregolari si tratterebbe di avere circa 20 medici di base in più, circa tre per provincia. Nell'immediato si potrebbe aprire un ambulatorio immigrati per provincia con personale dipendente e in un volontario che si prende in carico l'immigrato irregolare per tutte le necessità sanitarie che non sono episodiche. Ad esempio attraverso questo ambulatorio potrebbe passare ciò che riguarda la cura dell'epatite cronica».

Daniela Boresi

fonte?, no sai sulla questione della sanita' ho qualcsina da aggiungere, visto che le diverse regioni gestiscono il tutto in ambito locale

evelon
15-12-2006, 13:22
Non darei tessere sanitarie a nessun appartenente alle categorie citate (illegali e barboni).

dantes76
15-12-2006, 13:27
Non darei tessere sanitarie a nessun appartenente alle categorie citate (illegali e barboni).

per illegali, intendi chiunque abbia commesso almeno un reato?

evelon
15-12-2006, 13:42
per illegali, intendi chiunque abbia commesso almeno un reato?

Le persone citate nell'articolo: immigrati illegali.

dantes76
15-12-2006, 13:49
Le persone citate nell'articolo: immigrati illegali.

per un attimo ho pensato a tutti quelli che abbiano commesso un reato..ma sbagliavo, solo una mera illusione, sai la parola illegale, ha tanti sensi, non solo uno, cioe' quando conviene, fa comodo,o si ci deve parare il culo ì..ecc..ecc...
ah!! dimenticavo, ma di italiani illegali, tu ne vedi?

evelon
15-12-2006, 14:03
per un attimo ho pensato a tutti quelli che abbiano commesso un reato..ma sbagliavo, solo una mera illusione, sai la parola illegale, ha tanti sensi, non solo uno, cioe' quando conviene, fa comodo,o si ci deve parare il culo ì..ecc..ecc...
ah!! dimenticavo, ma di italiani illegali, tu ne vedi?


:confused:

Potresti essere meno criptico ?

dantes76
15-12-2006, 14:05
:confused:

Potresti essere meno criptico ?

un clandestino e' illegale, in quanto infrange una legge, e secondo alcuni non dovrebbe avere diritto all'ass sanitaria

ma quando un italiano ha commesso un reato, resta sempre un italiano legale?
cioe' ha diritto agli stessi diritti di chi non infrange la legge?

evelon
15-12-2006, 14:27
un clandestino e' illegale, in quanto infrange una legge, e secondo alcuni non dovrebbe avere diritto all'ass sanitaria

ma quando un italiano ha commesso un reato, resta sempre un italiano legale?
cioe' ha diritto agli stessi diritti di chi non infrange la legge?

Un clandestino è illegale in quanto infrange una legge e visto che lo stato non dovrebbe fare beneficenza (soprattutto a chi non dovrebbe nemmeno esserci) non dovrebbe dare la tessera sanitaria e le cure pagate da tutti gli altri cittadini.

Non ti sei spiegato bene circa l'"italiano illegale" .
Cos'è un "italiano illegale" ?

In italiano che commette un crimine è criminale, ovvio, mi sfugge come possa essere "illegale" essere italiano (?) mentre è ovvio che lo sia essere "clandestino".

dantes76
15-12-2006, 14:29
Un clandestino è illegale in quanto infrange una legge e visto che lo stato non dovrebbe fare beneficenza (soprattutto a chi non dovrebbe nemmeno esserci) non dovrebbe dare la tessera sanitaria e le cure pagate da tutti gli altri cittadini.

Non ti sei spiegato bene circa l'"italiano illegale" .
Cos'è un "italiano illegale" ?

In italiano che commette un crimine è criminale, ovvio, mi sfugge come possa essere "illegale" essere italiano (?) mentre è ovvio che lo sia essere "clandestino".

illegale, chi ha commesso un crimine, o lo perpetua, o vive secondo crimine
un italiano come tale, ha diritto all'ass sanitaria?

evelon
15-12-2006, 14:36
illegale, chi ha commesso un crimine, o lo perpetua, o vive secondo crimine
un italiano come tale, ha diritto all'ass sanitaria?


Per la legge sì, io dubito che farei curare un boss mafioso in un ospedale pubblico....

Da un punto di vista più pragmatico direi che purtroppo lo stato deve "accollarsi" anche queste "perle" per quanto sia vomitevole la cosa.

dantes76
15-12-2006, 14:37
Per la legge sì, io dubito che farei curare un boss mafioso in un ospedale pubblico....

Da un punto di vista più pragmatico direi che purtroppo lo stato deve "accollarsi" anche queste "perle" per quanto sia vomitevole la cosa.

cioe' deve accollarsi chi trasgredisce una legge? scusa ma perche un immigrato che fa? la rispetta?

evelon
15-12-2006, 14:41
cioe' deve accollarsi chi trasgredisce una legge? scusa ma perche un immigrato che fa? la rispetta?

Deve accollarsi gli italiani.

Ti ritengo una persona ragionevole (non scherzo) non far finta di non capire

dantes76
15-12-2006, 14:46
Deve accollarsi gli italiani.

Ti ritengo una persona ragionevole (non scherzo) non far finta di non capire

no, non e' che faccio finta di non capire, siccome reputo un criminale chiunque trasgredisca la legge, indifferentemente dal colore della pelle, o dallo status di cittadinanza, volevo capire perche un immigrato, in quanto tale, non debba avere ass sanitaria
un italiano in quanto criminale, si
ripeto non conta il colore della mano di chi commette un crimine, ma il crimine commesso

evelon
15-12-2006, 14:50
no, non e' che faccio finta di non capire, siccome reputo un criminale chiunque trasgredisca la legge, indifferentemente dal colore della pelle, o dallo status di cittadinanza, volevo capire perche un immigrato, in quanto tale, non debba avere ass sanitaria
un italiano in quanto criminale, si
ripeto non conta il colore della mano di chi commette un crimine, ma il crimine commesso


Se non vedi il confine tra cittadinanza e non-cittadinanza non è un problema di questa discussione.

Lo status di cittadinanza è importante per chiarire a chi lo stato deve "pensare" e per chi usare le sue risorse.

dantes76
15-12-2006, 14:55
Se non vedi il confine tra cittadinanza e non-cittadinanza non è un problema di questa discussione.

Lo status di cittadinanza è importante per chiarire a chi lo stato deve "pensare" e per chi usare le sue risorse.

no a quello ci avevo gia' pensato per esempio basterebbe togliere la cittadinanza a chi commette un crimine, togliere qualsivoglia diritto, ripeto, solo un immigrato in quanto clandestino o legalizzato, deve essere espulso, o non avere gli stessi diritti, che ne so', di uno che uccide 1 bambino a badilate, e dopo 6 anni e fuori, e gode degli stessi mie diritti?

kadmillo
15-12-2006, 19:44
In primis nn tutti gli immigrati(legali)hanno la sanità gratis,infatti,il figlio di un immigrato che studia in italia diventato maggiorenne e vuole continuare gli studi viene classificato come immigrato appena entrato in italia e per avere la tessera sanitaria deve sborsare 150 euro all'anno.
Riguardo ai barboni che hanno meno diritti è rappresentato da un meccanismo cinico della societa che non sente il bisogno di aiutare gli elementi deboli che non producono.

Dobermann75
15-12-2006, 20:13
cioe' deve accollarsi chi trasgredisce una legge? scusa ma perche un immigrato che fa? la rispetta?
Si,come del resto, mi pare si fa anche in carcere, es: qunado un detenuto non sta bene viene curato.. perciò per l'italiano "illegale" è previsto che venga coperto dalla sanità pubblica...
Non trovo nemmeno io giusto, invece, che per un immigrato clandestino, perciò presente in italia illegalmente esista una copertura sanitaria, che da un lato contribuisce il cittadino a pagare, dall'altro riduce la capacità e la qualità del servizio sempre per lo stesso cittadino.
Se poi per dare il servizio ai clandestini viene tolto questo agli italiani siamo veramente alla follia completa...

Dobermann75
15-12-2006, 20:30
no a quello ci avevo gia' pensato per esempio basterebbe togliere la cittadinanza a chi commette un crimine, togliere qualsivoglia diritto, ripeto, solo un immigrato in quanto clandestino o legalizzato, deve essere espulso, o non avere gli stessi diritti, che ne so', di uno che uccide 1 bambino a badilate, e dopo 6 anni e fuori, e gode degli stessi mie diritti?

Indipendentemente da tutto, il non rispettare i confini di Stato, nonchè le regole di ingresso in un'altro Paese e considerarlo un reato irrisorio è imho il grosso errore di fondo, il clandestino non ha proprio alcun diritto nel momento che come detto non rispetta fin dall'inzio le regole minime per essere ospitato, considerando che poi si trasforma in un costo aggiuntivo, inutile per il bilancio statale; dall'altra parte l'italiano che viene giudicato reo di qualcosa, dovrebbe in quanto italiano oltre che aver goduto di diritti, aver goduto di doveri, pertanto nonstante tutto è giusto che mantenga i minimi diritti come quello di cure mediche, la persona del tuo esempio è stato in carcere e temporaneamente ha perso i suoi diritti e ha scontato una pena, decisa in Tribunale e pertanto nel momento che viene liberato è giusto che gli vengano resi i diritti e doveri. Che poi le pene in molti casi siano ridicole è un'altra cosa e penso che tutti i cittadini onesti ne siano d'accordo.

evelon
18-12-2006, 10:14
In primis nn tutti gli immigrati(legali)hanno la sanità gratis,infatti,il figlio di un immigrato che studia in italia diventato maggiorenne e vuole continuare gli studi viene classificato come immigrato appena entrato in italia e per avere la tessera sanitaria deve sborsare 150 euro all'anno.
Riguardo ai barboni che hanno meno diritti è rappresentato da un meccanismo cinico della societa che non sente il bisogno di aiutare gli elementi deboli che non producono.


Quelli illegali ce l'hanno.