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14-12-2006, 13:51
Paul Hollywood, creative designer di MotorStorm, il titolo di corse su quattro ruote previsto per il prossimo marzo (in Europa) su PlayStation 3, è un artista-programmatore con una discreta esperienza nel settore: 17 anni di programmazione (il suo primo lavoro è il simulatore F29 Retaliator), responsabile della serie WRC (World Rally Championship)... Accoglie l'inviato di GameStar nel PS3 Dome di Roma e lo colpisce immediatamente per il suo entusiasmo. Appena seduti per l’intervista prende in mano il joypad - strappandolo dalle mani dell'inviato - e comincia a giocare (non prima di aver fatto vedere un video introduttivo). Non sapendo ancora della stanza da gioco a lui riservata per il dopo intervista, con un pizzico di amarezza l'inviato di GameStar attacca con le domande...
GameStar: Come nasce l’idea di MotorStorm?
Paul Hollywood: Lavorando alla serie WRC abbiamo raccolto un esperienza importante, tuttavia limitata dal target del gioco (la simulazione) e dalle stesse case produttrici, che non ci permettevano ad esempio di poter distruggere più di tanto le vetture da corsa Quindi cominciammo a stilare una lista di elementi che avremmo inserito quando saremmo stati in un certo senso più “liberi”, una lista che diveniva sempre più corposa. Quando la PlayStation 3 divenne una possibilità concreta, abbiamo colto l’occasione per creare un nuovo brand, la cui chiave fosse principalmente il divertimento.
GameStar: Infatti quello che più risalta nei primi attimi di gioco è proprio questo...
Paul Hollywood: Noi lo definiamo appunto il “jackass racing” (jackass vuol dire idiota, deficiente... c’è anche l’omonimo programma di MTV NdR): il giocatore messo nel caos con tanti altri veicoli che cerca di andare avanti in una corsa folle...
GameStar: Qual’è il contesto delle gare?
Paul Hollywood: Ci siamo ispirati al “Burning Man”, un festival vivo e dinamico frequentato da gente estremamente divertente. MotorStorm è quindi una fiera folle con delle gare spericolate aperte a tutti i tipi di mezzo. A ogni gara si accede attraverso dei biglietti che si collezionano vincendo i vari eventi nel gioco. Gli eventi in totale sono 66, divisi in sette categorie di veicoli: dalla moto al buggy da fango, dal pickup al più tradizionale camion. A seconda del veicolo, la pista viene ovviamente affrontata in maniera differente: la macchina da rally è molto veloce ma vulnerabile, mentre il pickup distrugge qualsiasi cosa ma è poco maneggevole... Approcci e stili diversi, in un contesto sempre e comunque arcade. Se il gioco avrà successo mi piacerebbe organizzare un Motorstorm nel mondo reale! (tra l’altro Paul è un Dj abbastanza conosciuto e noto organizzatore d’eventi NdR)!
GameStar: Lavorare su una macchina nuova è sempre una sfida, Kenwright di Sony ha dichiarato che già pensate alla PlayStation 4... Quali difficoltà avete incontrato nello sviluppo del gioco?
Paul Hollywood: Cerchiamo di immaginare il futuro e proiettiamo lì le nostre menti. La sfida più interessante che si incontra lavorando su una nuova macchina è lo sconosciuto. Lo sviluppatore non sa cosa potrà realizzare... E' come lavorare con un bambino, e per MotorStorm abbiamo dovuto creare tutto da zero.
GameStar: Ma insomma, tutti si chiedono, com’è la PlayStation 3?
Paul Hollywood: L’architettura della console è molto interessante, con i suoi processori da dover coordinare in parallelo evitando colli di bottiglia... Interessante e complesso, una sfida in parte già vissuta lavorando con la PS2. Vi garantisco che Motorstorm sfrutta la macchina al massimo, non c’è un solo componente della console che non stia facendo qualcosa di complesso quando il gioco è in azione...
GameStar: Cosa succederà quindi fra un anno, quando magari annuncerete MotorStorm 2?
Paul Hollywood: La PS3 deve ancora uscire in Europa e noi abbiamo già un anno di esperienza con la macchina.. Diciamo che raddoppieremo tutto quello che vedi: dal numero di veicoli presenti sullo schermo, agli effetti particellari e di luce, all’intelligenza artificiale...
GameStar: Ci racconti la storia del trailer di MotorStom all'E3 2005, di cui si parla ancora oggi (è di qualche giorno fa il video di comparazione del gioco e del trailer)? Cosa volevate fare?
Paul Hollywood: Abbiamo realizzato un video che ricreasse con delle immagini la nostra idea del gioco sfruttando un determinato hardware di cui avevamo delle specifiche vaghe. Le specifiche definitive le abbiamo avute insieme a tutto il mondo alla presentazione della PlayStation 3 all’E3. Quindi, subito dopo la proiezione del trailer, apparsa la schermata con i dettagli tecnici, ci siamo guardati tra noi e abbiamo detto “Ok, quello non ci sta, quello sì, quello può andare...”. Ma se posso essere onesto, personalmente sono molto più soddisfatto della versione finale!
Le Impressioni su MotorStorm
MotorStorm si presenta molto bene. La versione da noi giocata è la definitiva (quella che da oggi è in vendita nei negozi giapponesi). La versione Europea avrà in più il supporto online e ad oggi non dovrebbe presentare altre migliorie (Paul Hollywood è stato abbastanza evasivo sulla cosa).
Durante la chiacchierata con GameStar, Hollywood ci ha mostrato un video che racconta lo sviluppo del gioco, da un anno fa a oggi: all’inizio c’era solo la pista scarna, una fisica abbozzata e macchine giocattolo colorate, poi via via sono state aggiunte nell’ordine le texture, una fisica sempre più accurata e così via, fino ad arrivare in ultimo agli effetti particellari. Eppure, quello che ci ha colpito nei miei minuti rubati di gioco è il divertimento. Si è catapultati in un caos meccanico polveroso e pieno di fango, a scontrarsi con tutto e tutti, con l’unico scopo di divertirsi. Più della grafica – a cui ormai siamo svezzatissimi già dalla Xbox 360 e dai milioni di video HD di giochi misteriosi che vediamo quotidianamente – colpisce la fisica: ad esempio, nelle piste fangose i mezzi modificano letteralmente il percorso di gioco, quindi una derapata al primo giro crea magari una piccola cunetta che nei giri successivi diventa un problema, o magari una rampa per saltare... Ma queste sono elucubrazioni da maniaco, perchè il titolo si fa giocare molto bene, i tecnicismi verranno presto dimenticati e alla fine ci si ritroverà tutti a giocare a Motorstorm, da soli e con i nostri amici, ridendo tanto a ogni curva.
LINK:http://www.gamestar.it/showPage.php?template=Speciale&id=295&argomento=MotorStorm
GameStar: Come nasce l’idea di MotorStorm?
Paul Hollywood: Lavorando alla serie WRC abbiamo raccolto un esperienza importante, tuttavia limitata dal target del gioco (la simulazione) e dalle stesse case produttrici, che non ci permettevano ad esempio di poter distruggere più di tanto le vetture da corsa Quindi cominciammo a stilare una lista di elementi che avremmo inserito quando saremmo stati in un certo senso più “liberi”, una lista che diveniva sempre più corposa. Quando la PlayStation 3 divenne una possibilità concreta, abbiamo colto l’occasione per creare un nuovo brand, la cui chiave fosse principalmente il divertimento.
GameStar: Infatti quello che più risalta nei primi attimi di gioco è proprio questo...
Paul Hollywood: Noi lo definiamo appunto il “jackass racing” (jackass vuol dire idiota, deficiente... c’è anche l’omonimo programma di MTV NdR): il giocatore messo nel caos con tanti altri veicoli che cerca di andare avanti in una corsa folle...
GameStar: Qual’è il contesto delle gare?
Paul Hollywood: Ci siamo ispirati al “Burning Man”, un festival vivo e dinamico frequentato da gente estremamente divertente. MotorStorm è quindi una fiera folle con delle gare spericolate aperte a tutti i tipi di mezzo. A ogni gara si accede attraverso dei biglietti che si collezionano vincendo i vari eventi nel gioco. Gli eventi in totale sono 66, divisi in sette categorie di veicoli: dalla moto al buggy da fango, dal pickup al più tradizionale camion. A seconda del veicolo, la pista viene ovviamente affrontata in maniera differente: la macchina da rally è molto veloce ma vulnerabile, mentre il pickup distrugge qualsiasi cosa ma è poco maneggevole... Approcci e stili diversi, in un contesto sempre e comunque arcade. Se il gioco avrà successo mi piacerebbe organizzare un Motorstorm nel mondo reale! (tra l’altro Paul è un Dj abbastanza conosciuto e noto organizzatore d’eventi NdR)!
GameStar: Lavorare su una macchina nuova è sempre una sfida, Kenwright di Sony ha dichiarato che già pensate alla PlayStation 4... Quali difficoltà avete incontrato nello sviluppo del gioco?
Paul Hollywood: Cerchiamo di immaginare il futuro e proiettiamo lì le nostre menti. La sfida più interessante che si incontra lavorando su una nuova macchina è lo sconosciuto. Lo sviluppatore non sa cosa potrà realizzare... E' come lavorare con un bambino, e per MotorStorm abbiamo dovuto creare tutto da zero.
GameStar: Ma insomma, tutti si chiedono, com’è la PlayStation 3?
Paul Hollywood: L’architettura della console è molto interessante, con i suoi processori da dover coordinare in parallelo evitando colli di bottiglia... Interessante e complesso, una sfida in parte già vissuta lavorando con la PS2. Vi garantisco che Motorstorm sfrutta la macchina al massimo, non c’è un solo componente della console che non stia facendo qualcosa di complesso quando il gioco è in azione...
GameStar: Cosa succederà quindi fra un anno, quando magari annuncerete MotorStorm 2?
Paul Hollywood: La PS3 deve ancora uscire in Europa e noi abbiamo già un anno di esperienza con la macchina.. Diciamo che raddoppieremo tutto quello che vedi: dal numero di veicoli presenti sullo schermo, agli effetti particellari e di luce, all’intelligenza artificiale...
GameStar: Ci racconti la storia del trailer di MotorStom all'E3 2005, di cui si parla ancora oggi (è di qualche giorno fa il video di comparazione del gioco e del trailer)? Cosa volevate fare?
Paul Hollywood: Abbiamo realizzato un video che ricreasse con delle immagini la nostra idea del gioco sfruttando un determinato hardware di cui avevamo delle specifiche vaghe. Le specifiche definitive le abbiamo avute insieme a tutto il mondo alla presentazione della PlayStation 3 all’E3. Quindi, subito dopo la proiezione del trailer, apparsa la schermata con i dettagli tecnici, ci siamo guardati tra noi e abbiamo detto “Ok, quello non ci sta, quello sì, quello può andare...”. Ma se posso essere onesto, personalmente sono molto più soddisfatto della versione finale!
Le Impressioni su MotorStorm
MotorStorm si presenta molto bene. La versione da noi giocata è la definitiva (quella che da oggi è in vendita nei negozi giapponesi). La versione Europea avrà in più il supporto online e ad oggi non dovrebbe presentare altre migliorie (Paul Hollywood è stato abbastanza evasivo sulla cosa).
Durante la chiacchierata con GameStar, Hollywood ci ha mostrato un video che racconta lo sviluppo del gioco, da un anno fa a oggi: all’inizio c’era solo la pista scarna, una fisica abbozzata e macchine giocattolo colorate, poi via via sono state aggiunte nell’ordine le texture, una fisica sempre più accurata e così via, fino ad arrivare in ultimo agli effetti particellari. Eppure, quello che ci ha colpito nei miei minuti rubati di gioco è il divertimento. Si è catapultati in un caos meccanico polveroso e pieno di fango, a scontrarsi con tutto e tutti, con l’unico scopo di divertirsi. Più della grafica – a cui ormai siamo svezzatissimi già dalla Xbox 360 e dai milioni di video HD di giochi misteriosi che vediamo quotidianamente – colpisce la fisica: ad esempio, nelle piste fangose i mezzi modificano letteralmente il percorso di gioco, quindi una derapata al primo giro crea magari una piccola cunetta che nei giri successivi diventa un problema, o magari una rampa per saltare... Ma queste sono elucubrazioni da maniaco, perchè il titolo si fa giocare molto bene, i tecnicismi verranno presto dimenticati e alla fine ci si ritroverà tutti a giocare a Motorstorm, da soli e con i nostri amici, ridendo tanto a ogni curva.
LINK:http://www.gamestar.it/showPage.php?template=Speciale&id=295&argomento=MotorStorm