calabar
13-12-2006, 14:39
Avendo intenzione di costruire una macchina da lasciare sempre accesa, mi chiedevo quale fosse effettivamente la soluzione migliore in termini di CPU.
L'idea di base era una scheda madre con video integrato e una cpu poco esosa.
Le dimensioni del sistema non sono importanti, insomma, se il computer sta in un normale middle case, va benissimo... senza andare a scomodare schede via epia in formato mini-itx solo per lo loro dimensioni.
Ero partito con l'idea di costruire un sistema basato su un vecchio P3 coppermine (o mal che vada un duron 700), che ho visto ha consumi molto bassi e una potenza accettabile.
Mi chiedo però se le nuove tecnologie (insomma, cool&quiet e simili), che abbassano voltaggi e clock del processore, rendano più conveniente una scelta differente, ossia una cpu più moderna.
Facendo riferimento a queste (http://users.erols.com/chare/elec_pentium.htm) pagine mi stavo rendendo conto che i consumi di alcune CPU moderne non sono tanto esagerati:
un A64 o un Conroe con TDP di 65W non consumano molto di più del mio attuale Athlon Thunderbird SocketA a 800mhz.
Se poi entrano in gioco le già nominate tecnologie per il risparmio energetico, il
processore moderno (e più performante) potrebbe risultare più conveniente.
Quanto effettivamente queste tecnologie fanno calare il consumo?
Altrimenti, quanto sarebbe conveniente puntare su un notebook? Chessò, il centrino più pulcioso di seconda mano con monitor scallato e batteria mezzo partita...
Puntare su un processore da notebook su piastra madre per pc fisso temo sarebbe troppo costoso, e non varrebbe la spesa... concordate?
Il mio obbiettivo è consumare il meno possibile con costi contenuti.
Ovviamente se a parità (o quasi) di consuni posso prendere un processore più potente, ben venga...
Infine, due domande:
- CpuZ registra per la mia CPU a 0.18um un voltaggio di 3.038, mentre nella tabella linkata sopra il TB dovrebbe avere un voltaggio di 1.7V. Dove sta l'inghippo?
- Data una qualsiasi CPU, cosa posso fare per abbassarne il consumo? Abbasso i voltaggi fin quando regge? Abbasso il clock? (moltiplicatore o bus?)
L'idea di base era una scheda madre con video integrato e una cpu poco esosa.
Le dimensioni del sistema non sono importanti, insomma, se il computer sta in un normale middle case, va benissimo... senza andare a scomodare schede via epia in formato mini-itx solo per lo loro dimensioni.
Ero partito con l'idea di costruire un sistema basato su un vecchio P3 coppermine (o mal che vada un duron 700), che ho visto ha consumi molto bassi e una potenza accettabile.
Mi chiedo però se le nuove tecnologie (insomma, cool&quiet e simili), che abbassano voltaggi e clock del processore, rendano più conveniente una scelta differente, ossia una cpu più moderna.
Facendo riferimento a queste (http://users.erols.com/chare/elec_pentium.htm) pagine mi stavo rendendo conto che i consumi di alcune CPU moderne non sono tanto esagerati:
un A64 o un Conroe con TDP di 65W non consumano molto di più del mio attuale Athlon Thunderbird SocketA a 800mhz.
Se poi entrano in gioco le già nominate tecnologie per il risparmio energetico, il
processore moderno (e più performante) potrebbe risultare più conveniente.
Quanto effettivamente queste tecnologie fanno calare il consumo?
Altrimenti, quanto sarebbe conveniente puntare su un notebook? Chessò, il centrino più pulcioso di seconda mano con monitor scallato e batteria mezzo partita...
Puntare su un processore da notebook su piastra madre per pc fisso temo sarebbe troppo costoso, e non varrebbe la spesa... concordate?
Il mio obbiettivo è consumare il meno possibile con costi contenuti.
Ovviamente se a parità (o quasi) di consuni posso prendere un processore più potente, ben venga...
Infine, due domande:
- CpuZ registra per la mia CPU a 0.18um un voltaggio di 3.038, mentre nella tabella linkata sopra il TB dovrebbe avere un voltaggio di 1.7V. Dove sta l'inghippo?
- Data una qualsiasi CPU, cosa posso fare per abbassarne il consumo? Abbasso i voltaggi fin quando regge? Abbasso il clock? (moltiplicatore o bus?)