y4k
08-12-2006, 13:07
Riporto un episodio singolare, uno degli episodi che segna la fine della Seconda Guerra Mondiale, la difesa del bunker di Berlino da parte delle SS, di varie nazionalità, come se combattessero per una causa comune.
(...) L'Ordine SS non parlava già unicamente per la Germania, perché nella sua gran maggioranza e nell'anno
1945 era composta da membri di tutte le nazioni europee. Di un milione di uomini
appartenenti alle Waffen SS, più di seicento mille non erano tedeschi. Nella crociata
contro il bolscevismo era rappresentata tutta l'Europa e c'erano volontari di altri
continenti. Nelle SS c'erano spagnoli, belgi, francesi, olandesi, norvegesi, svedesi,
italiani, inglesi, americani, cechi, ungheresi, croati, russi, indù di Subha Chandra Bose e
persino a tibetani. Si sa che gli ultimi e più accaniti difensori del Bunker di Hitler a Berlino
furono i francesi della División SS Carlomagno. Miguel Ezquerra, Maggiore della Divisione
SS spagnola che lottò fino alla fine a Berlino, racconta nel suo libro "Berlino, Vita o
Morte" che Goebbels diceva: "Dove vediate uomini lottando con disprezzo totale della
morte, sono spagnoli". Aggiunge che Hitler lo fece andare al Bunker, poco prima della
fine, per consegnargli la più alta onorificenza ed offrirgli la nazionalità tedesca. Ezquerra
scrive che lo ringraziò emozionato, ma respinse, dicendo: "Finché vivrò continuerò ad
essere spagnolo."
Le truppe russe ucraine e caucasiche, al comando del Generale russo Vlassov,
sommavano più di duecentomila uomini lottando accanto ai tedeschi. Terminando la
guerra, gli americani li consegnarono ai bolscevici, conoscendo bene il destino che li
aspettava.(...)
Che ve ne pare della difesa estenuante, anche se ormai si sapeva che non sarebbe servita a nulla, del bunker di berlino da parte di SS appartenenti alle più varie nazionalità?
(...) L'Ordine SS non parlava già unicamente per la Germania, perché nella sua gran maggioranza e nell'anno
1945 era composta da membri di tutte le nazioni europee. Di un milione di uomini
appartenenti alle Waffen SS, più di seicento mille non erano tedeschi. Nella crociata
contro il bolscevismo era rappresentata tutta l'Europa e c'erano volontari di altri
continenti. Nelle SS c'erano spagnoli, belgi, francesi, olandesi, norvegesi, svedesi,
italiani, inglesi, americani, cechi, ungheresi, croati, russi, indù di Subha Chandra Bose e
persino a tibetani. Si sa che gli ultimi e più accaniti difensori del Bunker di Hitler a Berlino
furono i francesi della División SS Carlomagno. Miguel Ezquerra, Maggiore della Divisione
SS spagnola che lottò fino alla fine a Berlino, racconta nel suo libro "Berlino, Vita o
Morte" che Goebbels diceva: "Dove vediate uomini lottando con disprezzo totale della
morte, sono spagnoli". Aggiunge che Hitler lo fece andare al Bunker, poco prima della
fine, per consegnargli la più alta onorificenza ed offrirgli la nazionalità tedesca. Ezquerra
scrive che lo ringraziò emozionato, ma respinse, dicendo: "Finché vivrò continuerò ad
essere spagnolo."
Le truppe russe ucraine e caucasiche, al comando del Generale russo Vlassov,
sommavano più di duecentomila uomini lottando accanto ai tedeschi. Terminando la
guerra, gli americani li consegnarono ai bolscevici, conoscendo bene il destino che li
aspettava.(...)
Che ve ne pare della difesa estenuante, anche se ormai si sapeva che non sarebbe servita a nulla, del bunker di berlino da parte di SS appartenenti alle più varie nazionalità?