View Full Version : [FINALMENTE] Alitalia, il Tesoro cederà il 30,1%
zerothehero
06-12-2006, 21:02
ROMA - Il Tesoro cederà ai privati non meno del 30,1% di Alitalia e la totalità delle obbligazioni convertibili che detiene. Lo precisa ha precisato con un comunicato il ministero dell'Economia, che ha annunciato anche l'avvio delle procedure di scelta degli advisor. Chi vorrà entrare in Alitalia, ha inoltre precisato la nota, dovrà poi lanciare un'offerta sul 100% del capitale.
A conclusione della procedura di selezione dei Consulenti, il ministero, con il supporto degli stessi, provvederà alla predisposizione dell'invito "a manifestare interesse all'acquisto delle attività oggetto della procedura". L'invito sarà pubblicato, presumibilmente entro la fine dell'anno, sulla stampa nazionale ed estera; in tale ambito, verranno individuati i requisiti richiesti ai soggetti che vorranno partecipare alla procedura.
In mattinata il titolo della compagnia aerea era stato sospeso, dopo un avvio delle contrattazioni in rialzo, il attesa del comunicato del Tesoro. Poi, intorno alle 13.40 è stato riammesso segnando subito un forte rialzo.
I potenziali acquirenti di Alitalia, comunica ancora il ministero dell'Economia, dovranno sottoscrivere una serie di impegni di lock up, " che saranno individuati anche tenendo conto di profili di interesse generale: tra questi, a titolo esemplificativo: adeguata offerta dei servizi e copertura del territorio; livelli occupazionali; mantenimento dell'identità nazionale della società, del suo logo e del suo marchio".
Prodi: "Promesse rispettate". Avevo promesso che avrei fatto presto. E oggi abbiamo adempiuto alle promesse". Così Romano Prodi commenta le indicazioni fornite dal Tesoro sui temini dell'asta per la vendita del 30,1% delle azioni Alitalia. "Non c'è nessun fatto nuovo. Avevo parlato di quota di maggioranza, il 30,1% è la maggioranza. E mi è sembrato giusto averlo specificato" ha ancora detto il premier.
Bertinotti: "Difendere lavoratori e italianità". "Occorre agire da un lato difendendo i lavoratori, che hanno già pagato contributi elevati, e dall'altro va tutelata l'italianità, che non penso sia una parolaccia" dice il presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Che dice di vedere con favore l'arrivo di capitale privato, ma "a condizione che serva per il rilancio dell'azienda" e purchè venga garantito "l'ancoraggio all'interesse nazionale" e sotto questo punto di vista, conclude la terza carica dello Stato, "la presenza pubblica può svolgere un ruolo importante".
zerothehero
06-12-2006, 21:16
MILANO - Nessuna novità sul possibile accordo tra Alitalia e Air France. Nel corso del vertice italo-francese non si è detta "neanche una parola" sul dossier. Come è giusto che sia". Lo ha detto il ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, a margine del vertice specificando che del tema non si è discusso nè negli incontri bilaterali nè in sessione plenaria. Bianchi ha sottolineato che sul trasporto aereo il governo sta "facendo un lavoro preparatorio. A tempo debito parleremo di Alitalia". La conferma è arrivata successivamente anche dal presidente del consiglio Romano Prodi.
L'unica dichiarazione nel corso della conferenza stampa che ha chiuso il vertice italo-francese è arrivata dal presidente francese, Jacques Chirac che ha considerato un riavvicinamento tra Alitalia e Air France come "auspicabile". E subito dopo ha precisato però che le due aziende sono private e che in quanto tali discutono tra di loro. Il
presidente francese ha inoltre annunciato un incontro tra l'ad di Air France Jean-Cyril Spinetta e l'ad di Alitalia Giancarlo Cimoli.
L’atteso incontro tra il capo di Stati francese, Jacques Chirac e il premier Romano Prodi almeno per il momento non dà dunque una mano a risolvere il rebus sulla sorte della compagnia di bandiera italiana. La grande stampa tedesca già questa mattina commenta con scetticismo il vertice italo-francese in vista di una possibile fusione tra i due vettori e sottolinea che molti concorrenti, tra i quali la Lufthansa, non aspettano altro che il fallimento della compagnia di bandiera italiana per potersi spartire le sue spoglie.
Il quotidiano "Die Welt" parla già nel titolo di "Ultima chance" per la compagnia italiana e consiglia ai manager italiani di non fare uso di troppi tatticismi, "ma di sfruttare l'ultima chance per trattare seriamente con Air France e Klm sulla base di un'offerta chiara e affidabile". "Altri concorrenti", sottolinea il giornale, "stanno solo aspettando che all'Alitalia venga finanziariamente meno il respiro, per poi spartirsi le sue quote di mercato". La "Frankfurter Allgemeine Zeitung" scrive che la Lufthansa, anche grazie alla sua cooperazione con Air One, considera il mercato italiano come un proprio "terreno di caccia" e mette in evidenza che lo Stato italiano, con la sua partecipazione minoritaria del 49 per cento in Alitalia "ha le mani legate. Per questo si sta adesso cercando un nuovo ufficiale pagatore, che l'anno prossimo riesca ad allungare la vita dell'Alitalia". La "Sueddeutsche Zeitung" è invece pronta a scommettere che i colloqui tra Prodi e Chirac non produrranno alcun risultato concreto, poichè il presidente di Air France, Jean-Cyril Spinetta, "ha posto agli italiani condizioni durissime: meno aerei e meno collegamenti diretti di Alitalia Oltreoceano". "E' quasi inimmaginabile", conclude la "SZ", "che Prodi possa e voglia accettare il declassamento di Alitalia a compagnia regionale".
Secondo fonti confidenziali riportate oggi dal Il Sole 24 Ore il percorso messo a fuoco dal governo per cercare un futuro per la compagnia italiana sarà quello di una "procedura" pubblica, una gara competitiva e trasparente con l'obiettivo di trovare il partner più adatto per Alitalia, il soggetto con il miglior piano industriale. Non è questione di prezzo nè una vendita al miglior offerente - scrive il quotidiano - ma la scelta del partner disposto ad investire di più sull'Alitalia, dalla flotta ai collegamenti diretti tra il mercato italiano e l'estero. La procedura pubblica, secondo il quotidiano che cita uno sherpa del governo, sarà lanciata a breve, per far emergere i piani industriali di tutti gli interessati ad Alitalia. Dovrebbe essere il ministro dell'economia a gestire la fase due dell'emergenza Alitalia, ma potrebbe anche essere chiamato un advisor per pesare le varie proposte.
Oggi, intanto, la compagnia Emirates individuta come possibile alleato di Alitalia ha smentito ogni interesse per il vettore italiano. "Siamo totalmente concentrati nella nostra crescita organica e non abbiamo alcun interesse ad acquisire quote di alitalia o in altri carrier internazionali", ha fatto sapere l'amministratore delegato, Tim Clark, in una intervista al Corriere della Sera. "Rimanere indipendenti - sottolinea - è il modo migliore per servire gli interessi dei clienti e dell'azienda".
Con passo indietro di Emirates viene meno un elemento molto importante nelle negozazioni con Air France. Un eventuale interesse della compagnia di Dubai - scrive oggi il Financial Times "obbligherebbe probabilmente l'ad di Air France Jean Ciryl Spinetta a precipitarsi a Roma con un aereo carico di proposte più allettanti". A sostenerlo è l'editorialista del Financial Times, Paul Betts, in un commento dedicato alla compagnia aerea italiana che è "incerta se volare verso Est o verso Ovest". Il quotidiano finanziario traccia infatti le due strade che si trova di fronte l'Alitalia: la prima è l'opzione Air France-Klm, che tuttavia solleva dubbi nel premier Romano Prodi perchè il vettore franco-olandese potrebbe voler "semplicemente arraffare il ricco mercato aereo italiano" e, secondo Betts, "probabilmente ha ragione". Il quotidiano della City osserva infatti che "qualsiasi transazione avrebbe un senso economico per Air France se trasformasse Alitalia in un vettore regionale sussidiario". L'altra opzione è quella dell'alleanza in Oriente, sollecitata da "alcuni politici di Roma, compreso il vicepremier Francesco Rutelli". E l'ipotesi Emirates, per Spinetta, sarebbe difficile da mandare giù, visto che la compagnia aerea di Dubai "è già la bestia nera di Air France-Klm". E a proposito di una possibile intesa italo-francese il Wall Street Journal scrive oggi: 'Se qualcosa accadra', Mr. Spinetta (numero uno di Air France ndr) dovrà assicurarsi che l'affare non venga sottoposto a forti condizioni da parte del governo italiano". "La performance di Air France - osserva il quotidiano finanziario - nella gestione dei costi e nell'individuazione delle sinergie derivanti dall'integrazione di Klm è stata buona". Alitalia, invece, "sta ancora perdendo soldi e deve ancora affrontare i propri problemi di costi, soprattutto perchè Roma rimane riluttante alla resa dei conti con i sindacati", mentre Spinetta "afferma che procederà all' operazione solo se questa svilupperà sinergie". Secondo il Wsj "questo potrebbe spiegare perchè il premier Romano Prodi si è improvvisamente mostrato ambivalente sull'intera questione". Il timore del premier è che "il prezzo delle sinergie possa essere la trasformazione di Alitalia" in un vettore secondario "che alimenti il gigantesco hub di Parigi".
Alitalia resta pesante nelle ultime contrattazioni a Piazza Affari, chiude con un calo del 1,61% a 0,913 euro. Il 2,7% del capitale ceduto quest'oggi da Morgan Stanley è stato venduto poco sopra gli attuali valori di mercato e a 0,91 euro. Intensi gli scambi sul titolo, pari a 121,5 milioni di azioni e corrispondenti all'8,7% del capitale sociale.
(24 novembre 2006)
' nsomma ... non mi sembra una buona mossa ...
adesso che alitalia vale praticamente zero a venderla non ci si guadagna ... anzi si "capitalizzano le perdite" ... nel senso che una volta venduta a poche lire sei sicuro che i soldi li hai persi definitivamente...
con un alitalia cosi' in ribasso a mio parere il tesoro dovrebbe comperare ... e poi risanarla ... una volta risanata la si vende nuovamente per incassare i soldi.
A vendere a questi livelli si fa solo un favore ai privati ....
anzii (a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca) direi che Alitalia e' stata deliberatamente affossata per permettere a qualcuno di comperarla per un tozzo di pane ... poi magicamente quando sara' passata di proprieta' spuntera' fuori che i conti non sono cosi' male , che la compagnia non e' disastratissima e nel giro di poco vedrete che si trasformera' in una buona sorgente di soldi ....
mi piacerebbe sapere chi al tesoro ha deciso di vendere e se per caso questo tizio e' amico di compera...
la parte divertente è che fosse venduta adesso tutta alitalia costerebbe circa 1 miliardo e 300 milioni di euro....
il fatto è: adesso costa poco.. ma in realtà si può risanare?
cioè se qualcuno la compra potrà veramente risanarla? Tagliare personale e stipendi? La verità è che pur costando così poco comprarla è come tirarsi una martellata sulle parti intime.. sicuro di accollarti una cosa che è un buco senza fondo..
Imho alitalia deve fallire.... non prima del 19 di dicembre però, altrimenti non torno a casa :D
Sarà un caso che anche Delta sua partner per gli us sia in chapter 11 ? :D
A vendere a questi livelli si fa solo un favore ai privati ....
a tenerla mettendoci altri soldi è meglio regalarla e risanare senza soldi e senza licenziare è impossibile.
per alitalia sarebbe stata una buona soluzione essere acquistata da qualche grosso vettore asiatico e usata poi per trasferire al resto di italia e dell'europa i passaggeri arrivati con gli intercontinentali, solo che malpensa e fiumicino non sono all'altezza degli altri grossi hub europei.
I potenziali acquirenti di Alitalia, comunica ancora il ministero dell'Economia, dovranno sottoscrivere una serie di impegni di lock up, " che saranno individuati anche tenendo conto di profili di interesse generale: tra questi, a titolo esemplificativo: adeguata offerta dei servizi e copertura del territorio; livelli occupazionali; mantenimento dell'identità nazionale della società, del suo logo e del suo marchio".
Io mi domando con certi "paletti", che potenzialmente pregiudicano qualunque processo di ristrutturazione, chi potrebbe trovare interessante l'acquisto di Alitalia.
Gli unici che da tutto cio ci guadagneranno sicuramente saranno i due advisor (finanziario e legale) che saranno incaricati della cosa e che verranno profumatamente pagati indipendentemente che Alitalia si riesca a venderla o meno. :O
Bertinotti: "Difendere lavoratori e italianità". "Occorre agire da un lato difendendo i lavoratori, che hanno già pagato contributi elevati, e dall'altro va tutelata l'italianità,
Esatto caro Fausto, bisogna difendere i lavoratori italiani che pagano le tasse per stipendiare quelli di alitalia che oltre girarsi i pollici e scioperare, altro non sanno fare.
Preghiamo per licenziamenti a raffica in alitalia.
zerothehero
07-12-2006, 11:17
' nsomma ... non mi sembra una buona mossa ...
adesso che alitalia vale praticamente zero a venderla non ci si guadagna ... anzi si "capitalizzano le perdite" ... nel senso che una volta venduta a poche lire sei sicuro che i soldi li hai persi definitivamente...
con un alitalia cosi' in ribasso a mio parere il tesoro dovrebbe comperare ... e poi risanarla ... una volta risanata la si vende nuovamente per incassare i soldi.
Alitalia è da 15 anni e più (da quando sono partite le liberalizzazioni degli slot voluti dalla commissione Delors) che non produce praticamente profitti...incaponirsi per tentare di risanarla (senza operare decisioni drastiche) è pura illusione...tanto meglio vendere evitando di immettere altri soldi pubblici.
E l'attuale classe politica semplicemente non è in grado di gestire con un management adeguato Alitalia.
mi piacerebbe sapere chi al tesoro ha deciso di vendere e se per caso questo tizio e' amico di compera...
Le alternative sono una cordata italiana con l'aiuto delle banche o i francesi.
io preferirei vendere agli stranieri.
zerothehero
07-12-2006, 21:01
Dai su..che discussione anemica su un fatto così importante... :D ..mi aspettavo più partecipazione.
[A+R]MaVro
07-12-2006, 22:55
Io mi domando con certi "paletti", che potenzialmente pregiudicano qualunque processo di ristrutturazione, chi potrebbe trovare interessante l'acquisto di Alitalia.
Gli unici che da tutto cio ci guadagneranno sicuramente saranno i due advisor (finanziario e legale) che saranno incaricati della cosa e che verranno profumatamente pagati indipendentemente che Alitalia si riesca a venderla o meno. :O
Una triste verità.
Con la clausola di "salvaguardia" del bacino elett... volevo dire dei livelli occupazionali Alitalia è irrisanabile. Non si farà avanti nessuno e Pantalone come al solito ripianerà le perdite: Cimoli e predecessori saranno stati anche degli incapaci ma è pacifico che i loro piani industriali nella parte di taglio dei costi del personale sono SEMPRE stati bloccati dall'accoppiata sindacati/governo.
Mi sembra di vedere un caso Welbi di accanimento terapeutico: direi in questo caso che l'eutanasia-fallimento sarebbe una cura auspicabile (fosse anche solo per avere le mani libere con il personale).
Io mi domando con certi "paletti", che potenzialmente pregiudicano qualunque processo di ristrutturazione, chi potrebbe trovare interessante l'acquisto di Alitalia.
'nsoomma anche qui non e' sempre cosi' ... vedi Fiat che e' riuscita a risanarsi proprio perche' non ha ridotto la forza lavoro ...
Su quattrouote di questo mese c'e' un editoriale di Mauro Tedeschini che analizza come il costo del lavoro oramai sia una percentuale bassissima dei costi aziendali ...
per intenderci se Alitalia taglia personale ma non corregge gli errori basilari come ritardi , confusione , furti e scarsa qualita'' del servizio ... puoi tagliare finche' vuoi ma non ne verrai mai fuori ...
Quello da fare e' il contrario .. visto che c'e' tanta gente allora si deve puntare al massimo servizio ... per fare un fatturato di 500 euro puoi vendere 5 biglietti a 100 euro ... oppure 2 a 250 euro ... basta fare un servizio da 250 euro e non c'e' bisogno di mandare via nessuno.
non a caso una marca automobilistica che nonha mai crisi si chiama Ferrari ;)
'nsoomma anche qui non e' sempre cosi' ... vedi Fiat che e' riuscita a risanarsi proprio perche' non ha ridotto la forza lavoro ...
Prepensionamenti...mi pare si chiamino...
Su quattrouote di questo mese c'e' un editoriale di Mauro Tedeschini che analizza come il costo del lavoro oramai sia una percentuale bassissima dei costi aziendali ...
Non per Alitalia. Il fatto e' che volere mantere a tutti i costi certi livelli occupazionali sottrae risorse ad altri centri. Senza dimenticare che alcuni sprechi non possono essere corretti proprio perche' non si possono muovere persone da un centro all'altro. Esempio assistenti di volo che vengono inviati a roma in alberghi 4 stelle, con autista ...perche' abitano a milano. Spiacente...ma se vuoi ti sposti a roma (dietro compensazione) oppure...amen...
per intenderci se Alitalia taglia personale ma non corregge gli errori basilari come ritardi , confusione , furti e scarsa qualita'' del servizio ... puoi tagliare finche' vuoi ma non ne verrai mai fuori ...
Spiegami come fai a correggere gli errori basilari se non tagli le mele marce...che vivono su questi errori?
Quello da fare e' il contrario .. visto che c'e' tanta gente allora si deve puntare al massimo servizio ... per fare un fatturato di 500 euro puoi vendere 5 biglietti a 100 euro ... oppure 2 a 250 euro ... basta fare un servizio da 250 euro e non c'e' bisogno di mandare via nessuno.
non a caso una marca automobilistica che nonha mai crisi si chiama Ferrari ;)
La ferrari e' un mercato di nicchia che occupa un determinato numero di addetti. Seguendo il tuo pensiero e' come se alla fiat in crisi decidono che da domani si producono ferrari...per mantenere i livelli occupazionali. Cosi' invece di 20 panda, produciamo 2 ferrari. Le domande sono:
1) In Alitalia sono capaci di re-inventarsi un servizio di eccellenza dall'oggi al domani? risposta: NO! Il brand si costruisce negli anni con un eccellente servizio. Il brand alitalia ad oggi e' distrutto.
2) I clienti sarebbero disposti a pagare un premium price per un servizio aereo alitalia? Risposta: NO! A parte poche eccezioni il successo nel segmento aereo e' tutto basato sul prezzo con poche limitate opportunita' nei segmenti di nicchia. Per inciso: La massa viaggia in economy, poche decine di persone viaggiano in business e ancora meno viaggiano in first.
Senza dimenticare che tutte le compagni che hanno successo ce l'hanno per due ragioni: prezzi allineati (tra loro) e servizio superiore ad alitalia.
Sono 15anni che tentano di risanare alitalia..dimmi perche' dovrebbero farcela questa volta?
Per ragioni di brevita' inoltre evito l'analisi dei problemi legati a malpensa/fiumicino...roma con il bagaglio di voli vuole diventare l'hub principale...ti sembra sensato? Mi spieghi perche' tutti i passeggeri di voli europei dovrebbero fare MXP-FCO > Parigi/Londra/Berlino/Amsterdam...
i politici potranno anche sognarlo (leggi veltroni, rutelli) ma i passeggeri...beh..non faranno altro che scegliere un altro vettore.
bye
g.
'nsoomma anche qui non e' sempre cosi' ... vedi Fiat che e' riuscita a risanarsi proprio perche' non ha ridotto la forza lavoro ...
Su quattrouote di questo mese c'e' un editoriale di Mauro Tedeschini che analizza come il costo del lavoro oramai sia una percentuale bassissima dei costi aziendali ...
per intenderci se Alitalia taglia personale ma non corregge gli errori basilari come ritardi , confusione , furti e scarsa qualita'' del servizio ... puoi tagliare finche' vuoi ma non ne verrai mai fuori ...
Quello da fare e' il contrario .. visto che c'e' tanta gente allora si deve puntare al massimo servizio ... per fare un fatturato di 500 euro puoi vendere 5 biglietti a 100 euro ... oppure 2 a 250 euro ... basta fare un servizio da 250 euro e non c'e' bisogno di mandare via nessuno.
non a caso una marca automobilistica che nonha mai crisi si chiama Ferrari ;)
in alitalia si paga 700 euro epr un volo da milano a NYC per avere un sedile che non si reclina neppure... se si vola con le altre compagnia si è sicuri di essere trattati molto ma molto meglio che in alitalia...
Personalmente questo è l'ultimo viaggio che faccio con loro... prossimi lufthansa o british, a costo di fare scalo....
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