kohai!
05-12-2006, 00:32
Rimanere a letto o svegliarsi???
Stamattina non ne è valsa la pena, riaddormentarsi e sognare….
Ancora nei miei pensieri, nei miei sogni, a volte incubi…
“In giro per l’Europa, attraversare i confini invisibili, trovarsi a poca distanza dal luogo che evoca dolci ricordi e chiedersi <<Perché no??>>”
Non so né come ci fossi arrivato neppure dove fossi, so solo che mi trovavo a viaggiare con ***** e ***** da qualche parte nell’Europa centrale e mi son ritrovato dalle tue parti; inconsapevolmente come se tra noi ci fosse ancora quel magico legame, ero davanti a casa tua come attirato da una forza magnetica invisibile…
Sembrava tutto come quel lontano settembre, ma la situazione era cambiata, per uno scherzo del subconscio casa tua era diventata uno studentato, con ragazzi che andavano e venivano.
Lo scenario era lo stesso, ma la magia si era dissolta e persa chissà dove…
Così cominciai a far domande qua e la, se conoscessero te o la tua famiglia, se sapessero dove vi foste trasferiti. Ma nulla, solo un duro muro di: <<Non lo so.. Non la conosco.. Non ne ho idea..>>
Mi sedetti così sul dondolo nel giardino sul retro. I ricordi divamparono dentro di me riempiendomi di pallida malinconia.
Dolci le ore erano passate mentre io e te seduti, tu con la testa appoggiata alle mie gambe e io con lo sguardo nei tuoi occhi sperando che quell’attimo fosse immortale…
Buttando la mente oltre quei ricordi vidi una scultura in un angolo del giardino, una massa di granito bianco a forma di corolla floreale, immacolato, come se fosse stato posato lì ieri soltanto.
Preso dalla curiosità mi son avvicinato e quando ho letto le tue iniziali sul bordo della corolla un dubbio oscuro si è insinuato dentro di me.
Li, giacevi, avvolta in stoffe bianche trasparenti, bella come la prima volta, quell’infida vestita di nero non ti aveva ancora portato via la tua bellezza. Un ciuffo biondo scendeva lungo la tua morbida guancia, le labbra erano ancora rosee come se avessero esalato il tuo dolce respiro fino pochi attimi prima, gli occhi chiusi… Quegli occhi che scintillavano di vita ogni volta che sorridevi e la vita ti sorrideva di rimando, ma che ora vedevano solo il buio…
Il buio... un buco nero… impotenza…lacrime…singhiozzi sommessi...domande…perché???
Non riuscivo a darmi pace, non poteva succedere, non era giusto!
Ho passato un’intera nottata lì al tuo fianco guardandoti, implorando le stelle di restituirti il tuo bagliore; com’eri bella quando dormivi...e io al tuo fianco sveglio, ammirandoti, sognando ad occhi aperti…
…realizzi l’importanza di una persona solo quando riesci a guardarla per ore mentre dorme…
L’alba mattutina speravo ti restituisse quello che il buio ti aveva sottratto, ma non funziona cosi… sconfortato piansi di nuovo e richiamai le tenebre…
Non successe però quello che avevo in mente.
Dal nulla, con la stessa ignota motivazione del mio vagare per l’Europa, come se avessero avvertito il mio malessere interiore, apparvero mio babbo e ****, che mi costrinsero a dire addio al tuo dolce viso riportandomi a casa…
E poi…
Il risveglio, dubbi, paure, la realizzazione del fatto,
guardi le cose ma non le vedi, la mente vaga,
tutto svanisce in un immenso punto di domanda.
Nel non poterti sentirti, non poterti vedere o toccare, nemmeno confidarti quello che ho sognato,
quello che provo ancora per te,
che se mi volessi di nuovo sarei subito da te e rimarrei per sempre…
Tutto questo perché?? Un tremendo errore, sono io!! Sono io quello stronzo che ti ha allontanata da me!
Sono i rimpianti.
Sono i rimpianti che ti devastano l’anima…
Colto alla sprovvista da questo sogno o meglio incubo e con una certa malinconia mi son rivolto stranamente a scrivere questo estratto di me sul forum, spero che non sia giudicato come le solite pippe adolescenziali, in ogni caso ne sentivo il bisogno.
Molte volte scrivere ti rende quella libertà necessaria spesso relegata in un angolo da te stesso...
Ciao a tutti!
Stamattina non ne è valsa la pena, riaddormentarsi e sognare….
Ancora nei miei pensieri, nei miei sogni, a volte incubi…
“In giro per l’Europa, attraversare i confini invisibili, trovarsi a poca distanza dal luogo che evoca dolci ricordi e chiedersi <<Perché no??>>”
Non so né come ci fossi arrivato neppure dove fossi, so solo che mi trovavo a viaggiare con ***** e ***** da qualche parte nell’Europa centrale e mi son ritrovato dalle tue parti; inconsapevolmente come se tra noi ci fosse ancora quel magico legame, ero davanti a casa tua come attirato da una forza magnetica invisibile…
Sembrava tutto come quel lontano settembre, ma la situazione era cambiata, per uno scherzo del subconscio casa tua era diventata uno studentato, con ragazzi che andavano e venivano.
Lo scenario era lo stesso, ma la magia si era dissolta e persa chissà dove…
Così cominciai a far domande qua e la, se conoscessero te o la tua famiglia, se sapessero dove vi foste trasferiti. Ma nulla, solo un duro muro di: <<Non lo so.. Non la conosco.. Non ne ho idea..>>
Mi sedetti così sul dondolo nel giardino sul retro. I ricordi divamparono dentro di me riempiendomi di pallida malinconia.
Dolci le ore erano passate mentre io e te seduti, tu con la testa appoggiata alle mie gambe e io con lo sguardo nei tuoi occhi sperando che quell’attimo fosse immortale…
Buttando la mente oltre quei ricordi vidi una scultura in un angolo del giardino, una massa di granito bianco a forma di corolla floreale, immacolato, come se fosse stato posato lì ieri soltanto.
Preso dalla curiosità mi son avvicinato e quando ho letto le tue iniziali sul bordo della corolla un dubbio oscuro si è insinuato dentro di me.
Li, giacevi, avvolta in stoffe bianche trasparenti, bella come la prima volta, quell’infida vestita di nero non ti aveva ancora portato via la tua bellezza. Un ciuffo biondo scendeva lungo la tua morbida guancia, le labbra erano ancora rosee come se avessero esalato il tuo dolce respiro fino pochi attimi prima, gli occhi chiusi… Quegli occhi che scintillavano di vita ogni volta che sorridevi e la vita ti sorrideva di rimando, ma che ora vedevano solo il buio…
Il buio... un buco nero… impotenza…lacrime…singhiozzi sommessi...domande…perché???
Non riuscivo a darmi pace, non poteva succedere, non era giusto!
Ho passato un’intera nottata lì al tuo fianco guardandoti, implorando le stelle di restituirti il tuo bagliore; com’eri bella quando dormivi...e io al tuo fianco sveglio, ammirandoti, sognando ad occhi aperti…
…realizzi l’importanza di una persona solo quando riesci a guardarla per ore mentre dorme…
L’alba mattutina speravo ti restituisse quello che il buio ti aveva sottratto, ma non funziona cosi… sconfortato piansi di nuovo e richiamai le tenebre…
Non successe però quello che avevo in mente.
Dal nulla, con la stessa ignota motivazione del mio vagare per l’Europa, come se avessero avvertito il mio malessere interiore, apparvero mio babbo e ****, che mi costrinsero a dire addio al tuo dolce viso riportandomi a casa…
E poi…
Il risveglio, dubbi, paure, la realizzazione del fatto,
guardi le cose ma non le vedi, la mente vaga,
tutto svanisce in un immenso punto di domanda.
Nel non poterti sentirti, non poterti vedere o toccare, nemmeno confidarti quello che ho sognato,
quello che provo ancora per te,
che se mi volessi di nuovo sarei subito da te e rimarrei per sempre…
Tutto questo perché?? Un tremendo errore, sono io!! Sono io quello stronzo che ti ha allontanata da me!
Sono i rimpianti.
Sono i rimpianti che ti devastano l’anima…
Colto alla sprovvista da questo sogno o meglio incubo e con una certa malinconia mi son rivolto stranamente a scrivere questo estratto di me sul forum, spero che non sia giudicato come le solite pippe adolescenziali, in ogni caso ne sentivo il bisogno.
Molte volte scrivere ti rende quella libertà necessaria spesso relegata in un angolo da te stesso...
Ciao a tutti!