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View Full Version : Lavoro, villetta e aria aperta ecco il carcere alla norvegese


drakend
04-12-2006, 07:24
Articolo preso da Repubblica.it (http://tinyurl.com/y4ppgh)

La prigione modello si trova su una piccola isola a un'ora da Oslo
Ci vivono 115 prigionieri e 5 agenti: "Il sogno? Trasformare i detenuti in cittadini"
Lavoro, villetta e aria aperta ecco il carcere alla norvegese
dal nostro inviato CINZIA SASSO

http://img296.imageshack.us/img296/8082/cron934081747350aw1.jpg

ISOLA DI BASTOEY (Norvegia) - Alle 10 esatte del mattino, sotto una luce livida e sopra un mare color della pece, Dahl, il marinaio, fa entrare nel traghetto il camioncino per le riparazioni della linea elettrica, poi quello che porta le taniche di carburante, poi l'ospite. "Vuole del caffè?". Il thermos è pronto. Piacere, dice, io sono un detenuto. Ha i capelli con le punte pitturate di biondo, occhi azzurri che gli occhiali fanno sembrare grandissimi, la cerata arancione che gocciola pioggia, fuma Lucky Strike. Ha 41 anni, è sposato (ride: "sì, sposato diverse volte") ha un figlio di 14 anni, faceva il giornalista e poi è diventato assassino. "È stata una lite... mi hanno dato sette anni. Sono in prigione dal 2001, uscirò nel 2008".

Dall'estate è qui, a Bastoey Island, nella prigione senza sbarre, senza agenti di custodia, senza niente di niente che somigli a un carcere. La prigione che ha un sogno: quello di trasformare ogni detenuto in un cittadino.

Siamo a un'ora da Oslo, in uno dei fiordi più belli della Norvegia. Horton, si chiama il paesino. Casette di legno, qualche negozio, il porticciolo. Da qui, ogni mattina alle dieci, parte il traghetto. Un quarto d'ora di mare ed ecco l'isola. Ci vivono 115 detenuti e, ma soltanto di giorno, 69 dipendenti dell'amministrazione penitenziaria norvegese.

Sono due chilometri e mezzo di territorio protetto, due spiagge, una foresta, ventuno casette di legno del '900 a ricordo di quando Bastoey era ancora una fattoria in mezzo al mare. Adesso sono le case dei prigionieri: mobili di legno chiaro, cucine moderne, bagni nuovissimi. I detenuti vivono in quatto o cinque per ogni casa, ognuno ha la sua stanza personale e di quella la chiave. Alle 7.15 sveglia per tutti; alle 8 inizia il lavoro; alle 15 il dovere è finito, c'è la cena nella sala comune e poi il tempo libero. Calcio e bicicletta d'estate, sci d'inverno; ma c'è anche una biblioteca con migliaia di libri, ci sono i computer, e ci sono ancora le cabine telefoniche, le ultime cabine di legno rosso, quelle scomparse dal resto del Paese, sparse per l'isola.

Alle 15 Foldinferga, il traghetto, riporta a Horton chi non ha conti in sospeso con la giustizia. A Bastoey restano i prigionieri e cinque agenti che la sera alle 11 controllano che in ogni stanza la luce sia spenta.
Oeyvind Alnaes è il direttore del carcere. Per quindici anni ha lavorato nei penitenziari "normali", quelli chiusi; poi ha chiesto e ottenuto di inventare Bastoey, un altro modo di espiare la pena. Ora, è diventato un modello. "La prigione - dice - non migliora la gente. Per questo abbiamo dovuto cercare altre strade. Se tratti male una persona, quello che la persona impara è a trattare male gli altri; se li vedi come pericolosi criminali continueranno ad essere pericolosi criminali; se rispetti, insegni a rispettare". Il massimo della pena, in Norvegia, è di 21 anni: "Perciò ogni detenuto, un giorno, tornerà ad essere il tuo vicino di casa. E se non gli insegni come comportarsi, allora sì che devi temere".

Piove a dirotto, ma in giro sono tutti al lavoro: nelle stalle dove si allevano mucche e cavalli; a pascolare le pecore; nei campi dove si coltivano soprattutto patate; oppure a restaurare gli edifici che ne hanno sempre bisogno; in mare a pescare; nelle cucine; nella lavanderia. A turno devono pulire la casa e se non è tutto in ordine hanno due ore di tempo per rimediare. Se arrivano tardi al lavoro per quattro volte di seguito devono lasciare Bastoey; così se i quotidiani controlli di urina - fatti a caso, a campione - dicono che hanno usato stupefacenti.

"La nostra filosofia - spiega Alaneas - è il principio di responsabilità. L'umanità e l'ecologia sono i nostri principi di base, qui insegnamo che quello che fai oggi ha conseguenze sul domani. Il nostro lavoro consiste nell'offrire a tutti le migliori opportunità per immaginare e costruire un futuro". Dahl, a esempio, dice che dopo "quel fatto", pensava solo alla morte: "Avevo distrutto tutto quello che avevo, non vedevo un futuro. Qui ho imparato a immaginarne uno. È come se ti capitasse di perdere la vista: devi sviluppare meglio l'udito, il tatto...".

Haavald ha 57 anni, era un funzionario delle Nazioni Unite, ha una laurea in ingegneria e tre master, è stato condannato a 5 anni e mezzo per corruzione. "Ero in prigione, mi hanno detto che a Bastoey c'erano i cavalli. Nella mia vita di prima lavoravo 36 ore al giorno, viaggiavo sempre, avevo la mia famiglia, il mio cavallo, ma ero perennemente stressato. Qui ho ritrovato me stesso: di giorno lavoro con i cavalli e quando mia figlia viene a trovarmi ci andiamo a fare una cavalcata insieme; la notte faccio il giornale dell'isola. Questa, se la sai usare, è una buona occasione".

Con Nuraulf, 35 anni, è vietato parlare del suo passato: è stato condannato per pedofilia, ha abusato dei suoi quattro figli, tutti al di sotto dei dieci anni. Dice: "Non serve chiudere la gente dentro le celle. Qui si impara ad amare il lavoro, ci si sente utili, si sente che si fa qualcosa di buono e così si migliora anche se stessi". Martin, 27 anni, è qui dal 2005, il suo compito è guidare il trattore: "Facevo il meccanico, ero drogato e ho provocato un casino di un incidente stradale. Tra un anno tornerò fuori e tornerò al mio lavoro di prima".
L'80 per cento dei detenuti arriva qui dopo un periodo trascorso in un carcere tradizionale per scontare gli ultimi anni.

Qui ci sono condannati per ogni tipo di reato. È la direzione a valutare le loro motivazioni e a decidere se accoglierli o no: "Noi non vogliamo sapere che cosa hanno fatto nel passato. Quello che ci importa è sapere cosa vogliono fare da ora in poi". Quello che ha ucciso una donna e ne ha fatto a pezzi il corpo e quello che ha spacciato hashish. "L'uomo, e anche l'assassino - ancora Aelnes - non è sempre e solo crudele. Noi diamo loro fiducia, li aiutiamo a pianificare il futuro. Non li trattiamo da schiavi, da esclusi: lavoriamo con loro e ognuno deve fare fino in fondo la sua parte". Gruppi di alcolisti anonimi, psicologi che lavorano con chi ha violentato, operatori che si occupano del recupero dei tossicomani, tengono i loro corsi; ma il destino è nelle mani di ogni singolo che è libero di fare quello che vuole.

Nella giovane storia di Bastoey, cominciata sei anni fa, c'è stata solo una fuga. Da qui scappare è facile, non ci sono porte chiuse, c'è Dahl che va su e giù col traghetto. Ma che gusto c'è, a scappare, se poi il destino è una prigione peggiore?


A quando in Italia? :rolleyes:

ShadowThrone
04-12-2006, 07:28
in Italia? :rotfl:

bisogna prima farci il lavaggio del cervello per recuperare la nostra stupidità e l'innata tendenza a fregare il prossimo, poi si può anche provare.

Zebra75
04-12-2006, 07:28
a quando in italia in che senso ?

drakend
04-12-2006, 08:20
A quando un'iniziativa analoga anche in Italia, dato che i criminali vanno tutelati, recuperati, incentivati, invogliati ecc...

recoil
04-12-2006, 08:29
io sono per farli lavorare piuttosto che tenerli tutto il giorno rinchiusi in una scatola di sardine, questo sì, ma che vivano addirittura in una casetta da 5 ognuno con la sua stanza... ma che cazzo di pena è? addirittura nell'articolo uno è dentro per omicidio, si fa 7 anni e li sconta su un'isoletta? bella vita...
si passa da un estremo (le nostre carceri vergognose) all'altro (qui veramente sembra di stare in albergo)
una via di mezzo no?
poi figurati, nel nostro paese in "carceri" del genere finirebbe solo il raccomandato di turno che andrebbe a farsi qualche anno di villeggiatura, mentre il disgraziato veramente recuperabile rimarrebbe a marcire negli stessi posti dove sta ora
inoltre vogliamo pensare ai costi?

Zebra75
04-12-2006, 08:33
A quando un'iniziativa analoga anche in Italia, dato che i criminali vanno tutelati, recuperati, incentivati, invogliati ecc...


così quando vuoi andare in ferie ti fai una bella rapina eh? :D

riaw
04-12-2006, 08:39
faceva il giornalista e poi è diventato assassino. "È stata una lite... mi hanno dato sette anni. Sono in prigione dal 2001, uscirò nel 2008".



mi è quasi venuta voglia di uccidere qualcuno...

wintage
04-12-2006, 08:42
io sono per farli lavorare piuttosto che tenerli tutto il giorno rinchiusi in una scatola di sardine, questo sì, ma che vivano addirittura in una casetta da 5 ognuno con la sua stanza... ma che cazzo di pena è? addirittura nell'articolo uno è dentro per omicidio, si fa 7 anni e li sconta su un'isoletta? bella vita...
si passa da un estremo (le nostre carceri vergognose) all'altro (qui veramente sembra di stare in albergo)
una via di mezzo no?
poi figurati, nel nostro paese in "carceri" del genere finirebbe solo il raccomandato di turno che andrebbe a farsi qualche anno di villeggiatura, mentre il disgraziato veramente recuperabile rimarrebbe a marcire negli stessi posti dove sta ora
inoltre vogliamo pensare ai costi?

Probabilmente i costi non sono piu elevati

5 agenti per 110 detenuti

In Italia ci sono 30'000 agenti della polizia penitenziaria, in pratica 1 ogni due detenuti
Poi lavorando si pagano il costo della prigionia, un costo che è molto elevato... mi pare che , sempre in Italia, ogni detenuto costi sui 15'000 euro all'anno allo stato (ma non ricordo esattamente)...

Comunque di certo sta cosa è improponibile per l'italia

drakend
04-12-2006, 08:51
Forse non si è capita l'ironia dei miei interventi: io trovo queste carceri una contraddizione stessa del concetto di pena... come dice il nome la pena deve essere una pena per il detenuto, non un albergo in mezzo ad un'isola verde.
Io penso che dovrebbero essere reintrodotti i lavori forzati e uno mangia in base a quello che produce, altrimenti solo pane e acqua.

Zebra75
04-12-2006, 08:52
Comunque di certo sta cosa è improponibile per l'italia

e ti dispiace ? :confused:

funky80
04-12-2006, 08:57
Probabilmente i costi non sono piu elevati

5 agenti per 110 detenuti

In Italia ci sono 30'000 agenti della polizia penitenziaria, in pratica 1 ogni due detenuti
Poi lavorando si pagano il costo della prigionia, un costo che è molto elevato... mi pare che , sempre in Italia, ogni detenuto costi sui 15'000 euro all'anno allo stato (ma non ricordo esattamente)...

Comunque di certo sta cosa è improponibile per l'italia

guarda che l'articolo dice: "Ci vivono 115 detenuti e, ma soltanto di giorno, 69 dipendenti dell'amministrazione penitenziaria norvegese."

Più in generale comunque penso sia positivo l'aspetto della certezza e interezza della pena (7anni -> 2001-2008, la matematica non è un opinione ), meno il fatto che di queste strutture usufruiscano criminali di qualisasi genere, mi potrebbero andare bene per pene minori, non per pedofili, assassini etc. Chi sbaglia dovrebbe pagare e caro! Se nò addio deterrente per il futuro.

wintage
04-12-2006, 09:00
Forse non si è capita l'ironia dei miei interventi: io trovo queste carceri una contraddizione stessa del concetto di pena... come dice il nome la pena deve essere una pena per il detenuto, non un albergo in mezzo ad un'isola verde.
Io penso che dovrebbero essere reintrodotti i lavori forzati e uno mangia in base a quello che produce, altrimenti solo pane e acqua.

L'aspetto centrale di un carcere è quello del recupero del delinquente, non della vendetta. Serve a fare in modo che dopo la pena non commetta piu reati....

In ogni caso la privazione della libertà è già di per se un pena cospicua per chiunque, non vedo nessuna utilità o giustizia nell'aggiungerci gradi di umiliazione umana, che credo (come riportato nell'articolo) servano solo a rendere peggiori le persone in carcere

wintage
04-12-2006, 09:04
e ti dispiace ? :confused:
non è che mi dispiace, perchè conosco l'italia,
e ammiro la norvegia per la sua maggiore civiltà

drakend
04-12-2006, 09:06
L'aspetto centrale di un carcere è quello del recupero del delinquente, non della vendetta. Serve a fare in modo che dopo la pena non commetta piu reati....

In ogni caso la privazione della libertà è già di per se un pena cospicua per chiunque, non vedo nessuna utilità o giustizia nell'aggiungerci gradi di umiliazione umana, che credo (come riportato nell'articolo) servano solo a rendere peggiori le persone in carcere
Non ho parlato di vendetta... se fosse vendetta allora avrei detto di giustiziare tutti quelli che hanno commesso omicidi. La pena però deve essere una pena e non un godimento se no non ha nemmeno senso che esista.

Zebra75
04-12-2006, 09:19
non è che mi dispiace, perchè conosco l'italia,
e ammiro la norvegia per la sua maggiore civiltà


chiamala civiltà!
Se ti ammazzassero un parente saresti contento che il suo assassino cercassero di recuperarlo ?

Ci scommetto che ora inizi con i distinguo ;)

wintage
04-12-2006, 09:27
chiamala civiltà!
Se ti ammazzassero un parente saresti contento che il suo assassino cercassero di recuperarlo ?

Ci scommetto che ora inizi con i distinguo ;)

L'amministrazione della giustizia non è l'esecuzione della vendetta...

Lo ammetto tranquillamente che se mi ammazzassero un parente reagirei volendo la morte possibilmente lenta e dolorosa dell'assassino...

Diciamo la verità, avrei anche voluto la tortura fisica per quei c@zzo di ladri che mi sono entrati in casa... non ho problemi ad ammetterlo...

Ma la giustizia serve proprio ad eliminare le pulsioni animalesche e il desiderio di vendetta. E deve agire col fine di aumentare la "pace sociale".
Che non si ottiene con la legge della giungla

k|o
04-12-2006, 09:30
io sono per farli lavorare piuttosto che tenerli tutto il giorno rinchiusi in una scatola di sardine, questo sì, ma che vivano addirittura in una casetta da 5 ognuno con la sua stanza... ma che cazzo di pena è? addirittura nell'articolo uno è dentro per omicidio, si fa 7 anni e li sconta su un'isoletta? bella vita...
si passa da un estremo (le nostre carceri vergognose) all'altro (qui veramente sembra di stare in albergo)
una via di mezzo no?
poi figurati, nel nostro paese in "carceri" del genere finirebbe solo il raccomandato di turno che andrebbe a farsi qualche anno di villeggiatura, mentre il disgraziato veramente recuperabile rimarrebbe a marcire negli stessi posti dove sta ora
inoltre vogliamo pensare ai costi?
nn scontano li tutta la condanna,
sarebbe una sorta di passaggio, gli ultimi anni della pena, per riadattarli alla vita comune.

wintage
04-12-2006, 09:30
Non ho parlato di vendetta... se fosse vendetta allora avrei detto di giustiziare tutti quelli che hanno commesso omicidi. La pena però deve essere una pena e non un godimento se no non ha nemmeno senso che esista.
La privazione della libertà, di poter vivere con i propri famigliari, di vivere liberi, di dover fare quello che ti dicono gli altri quando te lo dicono loro, mi pare una pena piuttosto cospicua.

wintage
04-12-2006, 09:32
guarda che l'articolo dice: "Ci vivono 115 detenuti e, ma soltanto di giorno, 69 dipendenti dell'amministrazione penitenziaria norvegese."

Più in generale comunque penso sia positivo l'aspetto della certezza e interezza della pena (7anni -> 2001-2008, la matematica non è un opinione ), meno il fatto che di queste strutture usufruiscano criminali di qualisasi genere, mi potrebbero andare bene per pene minori, non per pedofili, assassini etc. Chi sbaglia dovrebbe pagare e caro! Se nò addio deterrente per il futuro.

Neanche la pena di morte funziona come deterrente, guarda il tasso di omicidi e crimini negli usa...

Quanto ai costi, rimane improbabile che costi davvero di piu

Zebra75
04-12-2006, 10:13
L'amministrazione della giustizia non è l'esecuzione della vendetta...

Lo ammetto tranquillamente che se mi ammazzassero un parente reagirei volendo la morte possibilmente lenta e dolorosa dell'assassino...

Diciamo la verità, avrei anche voluto la tortura fisica per quei c@zzo di ladri che mi sono entrati in casa... non ho problemi ad ammetterlo...

Ma la giustizia serve proprio ad eliminare le pulsioni animalesche e il desiderio di vendetta. E deve agire col fine di aumentare la "pace sociale".
Che non si ottiene con la legge della giungla


c'è stato l'indulto dando a molti una seconda possibilità e nulla è cambiato ;)

dupa
04-12-2006, 10:15
loro hanno il petrolio, se lo possono permettere.
da noi: LAVORI FORZATI.

k|o
04-12-2006, 10:27
loro hanno il petrolio, se lo possono permettere.
da noi: LAVORI FORZATI.
nn scherzarci mica tanto, quanta forza lavoro sprecata. non solo hanno rappresentato un danno per la società, ma rappresentano anche una forte spesa. considerando l'attuale sistema, coi lavori forzati si riuscirebbe a gestire meglio l'intera spesa di gestione. visto che in italia si pensa anche di costruire nuove carceri, si parlava anche di ripristinare la maddalena e fare due nuove carceri in sardegna, coi lavori forzati riuscirebbero e ripianare le spese, ammodernare gli impianti, e a far muovere il culo a tutti i detenuti.se poi sono sempre troppi all'interno delle carceri, fanno due turni di lavori forzati, uno di giorno e uno di notte :D quante cunette ci sono da rifare in giro per l'italia :rolleyes:

la cosa che mi spaventa e che 4 ragazzi su un forum si mettono e ne parlano, tirano fuori idee anche valide. da sempre invece nessuno interviene su tutto questo, se non con indulti e nuove strutture. :muro:

Fil9998
04-12-2006, 11:14
La privazione della libertà, di poter vivere con i propri famigliari, di vivere liberi, di dover fare quello che ti dicono gli altri quando te lo dicono loro, mi pare una pena piuttosto cospicua.



mmm mmm

è più o meno come la vita che fa qualunque lavoratore dipendente:
sveglia alle sei, sotto come un mulo fino alle cinque -sei-sette di sera con ora di refezione e pausa aria.
rientro alle otto .

il sole non lo vedi per mesi... arrivi a casa alla sera che sei cotto come uno zampone e stramazzi sul divano.

15 giorni di libertà condizionata all'anno e VIA-


PRATICAMENTE VIVIAMO TUTTI DA GALERA a tempo indefinito !!!!!!!!!!!!
e nemmeno una ecologica-naturista.

wintage
04-12-2006, 11:17
mmm mmm

è più o meno come la vita che fa qualunque lavoratore dipendente:
sveglia alle sei, sotto come un mulo fino alle cinque -sei-sette di sera con ora di refezione e pausa aria.
rientro alle otto .

il sole non lo vedi per mesi... arrivi a casa alla sera che sei cotto come uno zampone e stramazzi sul divano.

15 giorni di libertà condizionata all'anno e VIA-


PRATICAMENTE VIVIAMO TUTTI DA GALERA a tempo indefinito !!!!!!!!!!!!
e nemmeno una ecologica-naturista.

Beh a molti piace costruirsi una galera.

Le catene sono rassicuranti, ci si affeziona :D

Fil9998
04-12-2006, 11:17
nn scherzarci mica tanto, quanta forza lavoro sprecata. :muro:




ti pare che con la carenza di lavori facciamo lavorare i detenuti che così restano meno posti di lavoro.


poi sia mai che rimboschiamo, sistemiamo argini, strade, ferrovie ...

vivere d'un botto in un paese europeo potrebbe farci male, saremmo costretti a rigar dritto e a non fare i furbetti ogni volta che possiamo.



nonoonono meglio come è ora, almeno ci si può sempre lamentare...

Fil9998
04-12-2006, 11:18
Beh a molti piace costruirsi una galera.

Le catene sono rassicuranti, ci si affeziona :D



sindrome di stoccolma...


57 milioni di italiani ne soffrono nei confronti dei politici italiani.

wintage
04-12-2006, 11:24
sindrome di stoccolma...


57 milioni di italiani ne soffrono nei confronti dei politici italiani.

I politici
la televisione
il calcio
i preti
il traffico

Siamo il popolo che piu si lamenta del proprio paese, e contemporaneamente quelli che si muovono di meno, e se si spostano di 100 km diventa una traggedia...

C'è una logica perversa in tutto ciò...

Per tornare in tema
bisognerebbe far presente che i detenuti descritti nell'articolo, in ITalia non avrebbero fatto 5 min di prigione
Un alto funzionario condannato per corruzione (figuriamoci, in Italia sarebbe condannato a fare il parlamentare)
Un giornalista, incensurato, che commette un omicidio in una rissa (attenuanti, mancanza di precedenti, servizio sociale e poi via, magari ci scrive un libro e va a presentarlo a buona domenica)
Uno che causa un incidente per essersi drogato (non gli toglieremmo neanche la patente)

k|o
04-12-2006, 11:32
ti pare che con la carenza di lavori facciamo lavorare i detenuti che così restano meno posti di lavoro.


poi sia mai che rimboschiamo, sistemiamo argini, strade, ferrovie ...

vivere d'un botto in un paese europeo potrebbe farci male, saremmo costretti a rigar dritto e a non fare i furbetti ogni volta che possiamo.



nonoonono meglio come è ora, almeno ci si può sempre lamentare...
:D ma sistemare argini e cunette, scarpate e tutto lo chiami lavorare?
sistemare i binari? trenitalia e anas sono allo sfascio, e i detenuti non devono essere un costo.

k|o
04-12-2006, 11:37
I politici
la televisione
il calcio
i preti
il traffico

Siamo il popolo che piu si lamenta del proprio paese, e contemporaneamente quelli che si muovono di meno, e se si spostano di 100 km diventa una traggedia...

C'è una logica perversa in tutto ciò...

Per tornare in tema
bisognerebbe far presente che i detenuti descritti nell'articolo, in ITalia non avrebbero fatto 5 min di prigione
Un alto funzionario condannato per corruzione (figuriamoci, in Italia sarebbe condannato a fare il parlamentare)
Un giornalista, incensurato, che commette un omicidio in una rissa (attenuanti, mancanza di precedenti, servizio sociale e poi via, magari ci scrive un libro e va a presentarlo a buona domenica)
Uno che causa un incidente per essersi drogato (non gli toglieremmo neanche la patente)
questa frase non l'ho capita. a che ti riferisci con ciò? :) a maggior ragione bisogna sostenere l'immobilità, non la mobilità ( B.grillo )

wintage
04-12-2006, 11:41
questa frase non l'ho capita. a che ti riferisci con ciò? :) a maggior ragione bisogna sostenere l'immobilità, non la mobilità ( B.grillo )
Che se uno si lamenta continuamente del suo paese, delle sue condizioni, piglia e se ne va.
L'italiano tipo, invece, si sente scombussolato se deve cambiare regione per lavoro. Cosa che verrebbe considerata ridicola in qualunque altro paese...

Io poi personalmente credo che sia utile che una persona cerchi di "muoversi" il piu possibile, allargando i propri orizzonti, e le proprie opportunità.

Poi se uno vuole passare la vita nel proprio cantuccio, liberissimo. Ma se si lamenta tutto il tempo, lo trovo ridicolo.

Fil9998
04-12-2006, 11:54
ma non vedo manco perchè per magna-magna di politi, amicidegliamici, furbettini e furbettoni, fancazzisti vario io debbo pigliare e lasciare un paese mondialmente riconosciuto UNICO e BELLISSIMO ...


azzo ... se ne vadano 'sti personaggi !!!!

beppegrillo
04-12-2006, 13:06
Articolo preso da Repubblica.it (http://tinyurl.com/y4ppgh)


A quando in Italia? :rolleyes:
ma sei serio o è solo per scherzare?
ti ci dobbiamo rispondere o no?

Beppe3000
04-12-2006, 13:12
Lavori forzati?
Probabilmente tutti (o quasi) i detenuti non li accetterebbero, e come sapete non si possono mica obbligare dal momento che esiste la convenzione europea dei diritti dell'uomo e il diritto internazionale.
Anzichè fare passi avanti si farebbero passi indietro.

k|o
04-12-2006, 13:16
Lavori forzati?
Probabilmente tutti (o quasi) i detenuti non li accetterebbero, e come sapete non si possono mica obbligare dal momento che esiste la convenzione europea dei diritti dell'uomo e il diritto internazionale.
Anzichè fare passi avanti si farebbero passi indietro.
perfetto. allora si può mettere in questo modo: tu hai causato u danno alla società, e tu la devi pagare. quindi lavori per noi. oppure: anzichè promuevere indulti, ti sconto 2anni se fai lavori forzati per 5 anni. niente lavori socialmente utili, ma i lavori più duri. così quando esci hai anche una qualifica:O

Swisström
04-12-2006, 13:17
iniziativa assolutamente ridicola e stupida per quanto mi riguarda :rolleyes:

drakend
04-12-2006, 13:28
ma sei serio o è solo per scherzare?
ti ci dobbiamo rispondere o no?
Ero ironico... invece di leggere solo il primo post leggi tutto il thread così capivi da solo come la penso in materia di giustizia.

Sehelaquiel
04-12-2006, 13:52
Secondo me sono davvero... avanti. Ho certi dubbi sul loro metodo, pero' boh, sara' interessante leggere le statistiche ed analisi fra qualche anno sul programma.

drakend
04-12-2006, 14:14
Secondo me sono davvero... avanti. Ho certi dubbi sul loro metodo, pero' boh, sara' interessante leggere le statistiche ed analisi fra qualche anno sul programma.
Certo sono avanzatissimi... nella tutela dei delinquenti!

marco.r
04-12-2006, 15:11
Articolo preso da Repubblica.it (http://tinyurl.com/y4ppgh)


A quando in Italia? :rolleyes:
Basta assassinare un po' di gente, pentirsi, e poi ti trattano pure meglio :P :rolleyes: