PDA

View Full Version : L'imprenditore è italiano ma la produzione no


Zebra75
04-12-2006, 06:09
stavo guardando in giro alcuni prodotti e mi ha incuriosito poi, scoprire chi fosse il titolare di tali aziende ed in che modo i suoi prodotto arrivano sul nostro mercato.

Ne ho trovati diversi di proprietà italiana, ma dove la produzione viene affidata alla Cina e mi domando: cosa viene in tasca all'italia con questo modo di produrre ?

Mi ha lasciato perplesso quando sul sito dei loro prodotti è presente pure una pagina ricca di link dove sono presenti diversi articoli di giornale che parlano del miracolo imprenditoriale di tali personaggi, ma allora gli imprenditori che decidono di rimanere a produrre in italia diventeranno santi ?

Mi viene voglia di boicottare tali prodotti a mano a mano che ne scopro le origini :stordita:

Paganetor
04-12-2006, 08:06
l'altro girono ho visto un negozio che vendeva abbigliamento della Pirelli (ero convinto che facessero solo gomme :fagiano: ): sull'etichetta di scarpe, maglie e magliette c'era scritto "Designed in Italy, Made in China"

la classica presa per il culo... :rolleyes:

Zebra75
04-12-2006, 08:35
l'altro girono ho visto un negozio che vendeva abbigliamento della Pirelli (ero convinto che facessero solo gomme :fagiano: ): sull'etichetta di scarpe, maglie e magliette c'era scritto "Designed in Italy, Made in China"

la classica presa per il culo... :rolleyes:


almeno il vantaggio c'era ?

Paganetor
04-12-2006, 08:47
almeno il vantaggio c'era ?


200 euro per una felpa e 300 per un paio di scarpe? no, zero vantaggi...

Zebra75
04-12-2006, 08:55
200 euro per una felpa e 300 per un paio di scarpe? no, zero vantaggi...


appunto! :muro:

tdi150cv
04-12-2006, 09:10
i nostri cari benefici dovuti al fatto che un dipendente costa un sacco di soldi ...
Mettici la totale tutela dello stesso e capisci che se c'è la possibilita' di fabbricare in cina o all'estero la gente non se lo fa dire due volte ... e giustamente ...
Pensare che una azienda a me molto vicina che dava del lavoro da fare a dei carcerati (si parla di data entry) , dopo che li hanno mollati tutti con l'indulto , ha trovato da farlo fare in Serbia alla meta' del prezzo ... dimmi tu ...

Paganetor
04-12-2006, 09:15
i nostri cari benefici dovuti al fatto che un dipendente costa un sacco di soldi ...
Mettici la totale tutela dello stesso e capisci che se c'è la possibilita' di fabbricare in cina o all'estero la gente non se lo fa dire due volte ... e giustamente ...
Pensare che una azienda a me molto vicina che dava del lavoro da fare a dei carcerati (si parla di data entry) , dopo che li hanno mollati tutti con l'indulto , ha trovato da farlo fare in Serbia alla meta' del prezzo ... dimmi tu ...


attenzione però: la maggior parte della produzione cinese non porta un beneficio in termini economici ai consumatori europei.

se un prodotto fabbricato qui da noi (quindi con un alto costo del lavoro) costa 50 e viene venduto a 100, prodotto in Cina costa 10 ma viene venduto sempre a 100. Questa è ingordigia.

ah, non dimentichiamoci che in Cina le condizioni lavorative non sono certo le nostre (a prescindere dalle tutele, non è possibile lavorare per 14 ore al giorno per l'equivalente nostro di 5-600 euro al mese).

E' inutile dire che dobbiamo rimboccarci le maniche per contrastare il basso costo della manodopera cinese con l'innovazione: finchè in Cina ci sarà la schiavitù non avremo scampo. E la cosa brutta è che i nostri imprenditori (Montezemolo in testa) lo sanno ma non fanno/dicono nulla in questo senso...

tdi150cv
04-12-2006, 09:28
attenzione però: la maggior parte della produzione cinese non porta un beneficio in termini economici ai consumatori europei.

se un prodotto fabbricato qui da noi (quindi con un alto costo del lavoro) costa 50 e viene venduto a 100, prodotto in Cina costa 10 ma viene venduto sempre a 100. Questa è ingordigia.


che non porti beneficio a noi son daccordo e che si ingordigia pure ...
Ma del resto te se sai che al supermercato a vendono le banane a 1.50 il kg e da quello vicino costano 3 euro al kg che fai ?
La stessa cosa gli imprenditori no !? Non e' che devono regalare soldi allo stato solo perchè possono farlo ...
Sara' ben lo stato italiano a dover attuare una politica economica diversa no !?
Chissa' magari alleggerendo il costo di ogni dipendente magari qualcuno si azzarderebbe a prendere qualcuno in piu' no !?

Swisström
04-12-2006, 09:33
attenzione però: la maggior parte della produzione cinese non porta un beneficio in termini economici ai consumatori europei.

se un prodotto fabbricato qui da noi (quindi con un alto costo del lavoro) costa 50 e viene venduto a 100, prodotto in Cina costa 10 ma viene venduto sempre a 100. Questa è ingordigia.

ah, non dimentichiamoci che in Cina le condizioni lavorative non sono certo le nostre (a prescindere dalle tutele, non è possibile lavorare per 14 ore al giorno per l'equivalente nostro di 5-600 euro al mese).

E' inutile dire che dobbiamo rimboccarci le maniche per contrastare il basso costo della manodopera cinese con l'innovazione: finchè in Cina ci sarà la schiavitù non avremo scampo. E la cosa brutta è che i nostri imprenditori (Montezemolo in testa) lo sanno ma non fanno/dicono nulla in questo senso...

è il mercato a determinare il prezzo (se l'imprenditore non è stupido*).


* e se è stupido non passa molto tempo prima che fallisca.

Paganetor
04-12-2006, 09:34
che non porti beneficio a noi son daccordo e che si ingordigia pure ...
Ma del resto te se sai che al supermercato a vendono le banane a 1.50 il kg e da quello vicino costano 3 euro al kg che fai ?
La stessa cosa gli imprenditori no !? Non e' che devono regalare soldi allo stato solo perchè possono farlo ...
Sara' ben lo stato italiano a dover attuare una politica economica diversa no !?
Chissa' magari alleggerendo il costo di ogni dipendente magari qualcuno si azzarderebbe a prendere qualcuno in piu' no !?


hai ragione, ma non riusciremo (senza la schiavitù) a raggiungere livelli paragonabili a quelli dei lavoratori cinesi...

ah, paradossalmente nell'area di Shanghai c'è carenza di manodopera "a buon prezzo" ormai da un annetto e quindi stanno delocalizzando in Vietnam :D

noi andiamo in Cina e i cinesi vanno in Vietnam :sofico:

occorre una politica doganale più aggressiva (no parlo di dazi, ma di controlli a tappeto su tutto quello che entra in UE per fermare quei prodotti che non rispondono alle caratteristiche minime qualitative e di sicurezza imposte in Europa).

E bisognerebbe insistere sul fronte dell'etichettatura del prodotto: in ambito tessile, molti paesi europei (che non hanno una propria produzione significativa) si battono per non avere l'obbligo dell'etichetta con il "made in...", mentre a noi farebbe comodo per distinguere i prodotti italiani da quelli cinesi, indiani ecc.

Paganetor
04-12-2006, 09:35
è il mercato a determinare il prezzo (se l'imprenditore non è stupido*).


* e se è stupido non passa molto tempo prima che fallisca.


mai sentito parlare di "cartelli"? ;)

è sufficiente non scendere sotto una certa cifra e "farsi la guerra" sopra quella cifra...

francoisk
04-12-2006, 09:47
i nostri cari benefici dovuti al fatto che un dipendente costa un sacco di soldi ...
Mettici la totale tutela dello stesso e capisci che se c'è la possibilita' di fabbricare in cina o all'estero la gente non se lo fa dire due volte ... e giustamente ...
Pensare che una azienda a me molto vicina che dava del lavoro da fare a dei carcerati (si parla di data entry) , dopo che li hanno mollati tutti con l'indulto , ha trovato da farlo fare in Serbia alla meta' del prezzo ... dimmi tu ...


e come mai il prezzo di vendita non cala?poveri imprenditori,non ce la fanno con le spese

producono in italia a costo 10 e vendono a 20

poi spostano la produzione in cina ,producono a costo 5 ma vendono comq a 20,dove ci sono i vantaggi per noi?mah

Raven
04-12-2006, 09:50
hai ragione, ma non riusciremo (senza la schiavitù) a raggiungere livelli paragonabili a quelli dei lavoratori cinesi...


eh già... il problema è questo... bisognerebbe che o tutti (tutti!) gli imprenditori si rifiutassero di produrre dove i diritti dei lavoratori non vengono riconosciuti, o che si vietassero le importazioni di prodotti lavorati extra-UE...
Abbassare il costo del dipendente sarebbe una via imho sbagliata e suicida... non dobbiamo essere noi ad "abbassarci" ai livelli di schiavismo degli altri paesi...

Paganetor
04-12-2006, 10:00
eh già... il problema è questo... bisognerebbe che o tutti (tutti!) gli imprenditori si rifiutassero di produrre dove i diritti dei lavoratori non vengono riconosciuti, o che si vietassero le importazioni di prodotti lavorati extra-UE...
Abbassare il costo del dipendente sarebbe una via imho sbagliata e suicida... non dobbiamo essere noi ad "abbassarci" ai livelli di schiavismo degli altri paesi...

guarda, io un po' giro per lavoro e, l'ultima volta che sono stato a una fiera a Pechino, durante la presentazione del padiglione italiano un giornalista cinese ha chiesto perchè l'UE "boicottasse" i prodotti cinesi con dazi e vincoli...

"se non si pongono loro il problema, perchè dovremmo porcelo noi?" Questo secondo me il ragionamento di chi, pur essendo italiano, produce là.

abbassare il costo del lavoro qui da noi è possibile, ma entro certi limiti (scendere del 10% ha un impatto forse del 2-3% sul costo complessivo di un prodotto, visto che anche le materie prime continuano a salire).

E, comunque, ci sono mille scappatoie per avvantaggiarsi della manodopera a basso costo dei paesi dell'estremo oriente senza sborsare forti somme in tasse: mi vengono in mente le scarpe fatte e finite, ma senza stringhe. Vengono importate come "prodotto semifinito" eludendo il discorso dazi e beneficiando di una serie di sgravi fiscali perchè si presuppone che, una volta giunte qui, vengano "finite" dando del lavoro alla gente locale. Be', mettono le stringhe e sono pronte alla vendita.

Finchè a nessuno importerà di andare a controllare queste incongruenze ci sarà poco da fare... e gli interessi economici in gioco sono troppo grandi perchè qualcuno si prenda la responsabilità di andare a rompere le palle a questo o quell'industriale...

Swisström
04-12-2006, 10:09
mai sentito parlare di "cartelli"? ;)

è sufficiente non scendere sotto una certa cifra e "farsi la guerra" sopra quella cifra...

certo... ma per quello dovrebbe esistere lo stato (con appositi organi di controllo). E comunque... alternative più economiche ce ne sono... eccome se ce ne sono.... di qualsiasi cosa si parli.

Zebra75
04-12-2006, 10:11
attenzione però: la maggior parte della produzione cinese non porta un beneficio in termini economici ai consumatori europei.

se un prodotto fabbricato qui da noi (quindi con un alto costo del lavoro) costa 50 e viene venduto a 100, prodotto in Cina costa 10 ma viene venduto sempre a 100. Questa è ingordigia.

ah, non dimentichiamoci che in Cina le condizioni lavorative non sono certo le nostre (a prescindere dalle tutele, non è possibile lavorare per 14 ore al giorno per l'equivalente nostro di 5-600 euro al mese).

E' inutile dire che dobbiamo rimboccarci le maniche per contrastare il basso costo della manodopera cinese con l'innovazione: finchè in Cina ci sarà la schiavitù non avremo scampo. E la cosa brutta è che i nostri imprenditori (Montezemolo in testa) lo sanno ma non fanno/dicono nulla in questo senso...


quello che più non capisco è che tutti sanno e nessuno fa nulla!
A me se un imprenditore trova una strada per far soldi meglio per lui, però, il mercato italiano è quello che è, non possiamo fare tutti gli imprenditori, qualcuno deve fare il dipendente e si deve trovare un sistema per tenersi il lavoro qui in italia ed ovviamente non svendendosi.

Sarebbe altresì utile scrivere a caratteri cubitali: "prodotto nato italiano ma costruito in cina e venduto in italia"; in questo modo potrei decidere se acquistare o meno tale prodotto.

Se tale prodotto alla fine della fiera mi costa come se fosse prodotto in Italia ma lo lascio dov'è.

Cavolo, al mio posto di lavoro ci tengo pure io e in qualche modo lo devo tutelare; se contrastare può servire, boicotto tutto ciò che è progettato in italia e prodotto in cina.

Paganetor
04-12-2006, 10:15
certo... ma per quello dovrebbe esistere lo stato (con appositi organi di controllo). E comunque... alternative più economiche ce ne sono... eccome se ce ne sono.... di qualsiasi cosa si parli.


be', certo... se lo stato funzionasse come si deve! :p

per il discorso "alternaive più economiche", bisogna fare una distinzione: parliano a parità di tipologia di prodotto o a parità di qualità di prodotto? mi spiego...

se produrre un oggetto costa 100 euro, posso pensare di scendere un po' magari facendo un po' di "economia di scala", arrivando forse a 95 euro... questo NON a scapito della qualità.

nel secondo caso, per scendere di più devo lavorare sul costo della materia prima cambiando la plastica o il metallo usato per produrre l'oggetto. Sarà meno resistente, ma costa meno. Idem la manodopera: vado a produrre in Cina e, al posto di una catena di montaggio automatizzata (che mi garantisce continuità nei risultati) metto 100 persone pagate un tubo che assemblano 18 ore al giorno, con risultati discutibili.

Così facendo sarò sceso a 70 euro per produrre un certo bene, ma le differenze ci saranno eccome! ;)

Swisström
04-12-2006, 10:22
be', certo... se lo stato funzionasse come si deve! :p

per il discorso "alternaive più economiche", bisogna fare una distinzione: parliano a parità di tipologia di prodotto o a parità di qualità di prodotto? mi spiego...

se produrre un oggetto costa 100 euro, posso pensare di scendere un po' magari facendo un po' di "economia di scala", arrivando forse a 95 euro... questo NON a scapito della qualità.

nel secondo caso, per scendere di più devo lavorare sul costo della materia prima cambiando la plastica o il metallo usato per produrre l'oggetto. Sarà meno resistente, ma costa meno. Idem la manodopera: vado a produrre in Cina e, al posto di una catena di montaggio automatizzata (che mi garantisce continuità nei risultati) metto 100 persone pagate un tubo che assemblano 18 ore al giorno, con risultati discutibili.

Così facendo sarò sceso a 70 euro per produrre un certo bene, ma le differenze ci saranno eccome! ;)

enno... tu sei partito dal presupposto che l'imprenditore è ingordo... e, dopo aver delocalizzato, produce a 10 e vende sempre a 100.

Io, nuovo in questo settore, arrivo sul mercato sempre producendo in Cina (magari negli stessi stabilimenti del tizio di sopra)... mi costa 20 visto che ho una produzione più limitata. Ma io, per battere la concorrenza e farmi un nome vendo a 60.
Io sono l'alternativa "economica" ;)

Pari qualità... minor costo

bluelake
04-12-2006, 10:27
Ne ho trovati diversi di proprietà italiana, ma dove la produzione viene affidata alla Cina e mi domando: cosa viene in tasca all'italia con questo modo di produrre ?
i dazi sull'importazione, e le tasse che (si spera) tali ditte pagano... ed il rischio che un giorno la fabbrica cinese decida di vendere i prodotti per conto proprio e l'imprenditore tanto furbo se lo becca nel posteriore...

Paganetor
04-12-2006, 10:31
enno... tu sei partito dal presupposto che l'imprenditore è ingordo... e, dopo aver delocalizzato, produce a 10 e vende sempre a 100.

Io, nuovo in questo settore, arrivo sul mercato sempre producendo in Cina (magari negli stessi stabilimenti del tizio di sopra)... mi costa 20 visto che ho una produzione più limitata. Ma io, per battere la concorrenza e farmi un nome vendo a 60.
Io sono l'alternativa "economica" ;)

Pari qualità... minor costo


ah ok, c'era il trucco :fagiano:

e io, che sono l'imprenditore che produce a 10 e vende a 100, per batterti faccio il "fuori tutto" e sparo fuori la roba a 25. tu difficilmente riuscirai a battermi, io ci guadagnerò comunque e nel giro di qualche mese ti avrò segato le gambe ;)

viceversa, se tutti vendiamo allo stesso prezzo, viviamo felici e contenti e nessuno rompe le scatole all'altro ;)

è questo purtroppo il ragionamento che fanno...

Raven
04-12-2006, 10:40
e io, che sono l'imprenditore che produce a 10 e vende a 100, per batterti faccio il "fuori tutto" e sparo fuori la roba a 25. tu difficilmente riuscirai a battermi, io ci guadagnerò comunque e nel giro di qualche mese ti avrò segato le gambe ;)


:eek: ... mi fai paura!... :fagiano:

Paganetor
04-12-2006, 10:44
:eek: ... mi fai paura!... :fagiano:


a livelli medio-alti ragionano così...

non parlo dell'aziendina da 30 dipendenti, ma dei grossi centri...

pensa a Sony o MS per il discorso console: per rosicchiare quote di mercato, il primo anno (o più) di vendita delle rispettive console le sparano fuori sottocosto. Hanno le "spalle larghe", quindi possono assorbire la perdita in previsione di un guadagno, e nel frattempo aumentano il parco macchine installato a favore delle vendite del software (e dei mancati introiti del concorrente).

Xspazz
04-12-2006, 10:44
Però se si va di questo passo e io, dipendente, perdo il mio lavoro assieme a centinaia di migliaia di altri, come posso prendere il prodotto dell'imprenditore?

Poi si parla di dipendenti troppo protetti... mah! Perchè poi? Sono così sbagliate e ingiuste le conquiste sociali dalla rivoluzione industriale ad oggi? Cosa c'è di così costoso? Se il mio fosse uno stipendio come quello del lavoratore cinese come potrei fare un mutuo per la casa o per l'auto? Tra l'altro non è che gli stipendi siano poi così alti. Il costo del lavoro è anche e soprattutto dovuto ai servizi che lo stato, nel bene e nel male, fornisce ai cittadini. Senza il "costo del lavoro" non vedo come sarebbe possibile quel minimo di tutela sanitaria, previdenziale e infrastutturale che, dal dopoguerra ad oggi, è venuto a crearsi. Che poi sia più o meno efficiente è materia di discussione, per carità.

Detto questo, se un imprenditore produce in Cina a 10 e vende in Italia a 100 è un furto. Tra l'altro mi risulta che siano proprio gli imprenditori a lamentarsi per la concorrenza del gigante asiatico. O no?

Con questo non voglio criminalizzare nessuno. Libero spirito in libero mercato. Trovo giusto che chiunque cerchi di migliorare e crescere come può. Però alla lunga i prodotti non li venderanno più qui se l'andazzo prosegue. Spero di sbagliarmi certo, ma per ogni fabbrica e attività che chiude c'è gente disoccupata e quindi, un calo dei consumi. Perchè non si può andare avanti di soli "prestiti personali".

Xspazz

mauriz83
04-12-2006, 11:13
basta impedire la vendita di prodotti fabbricati in condizioni di schiavitù o condizioni del lavoratore non ammissibili nell'unione europea e vedremo scomparire questi imprenditori bastardi che mangiano sullo sfruttamento della forza lavoro ,magari minorile,senza tutela per il lavoratore.A cominciare dalle grandi aziende tipo nike adidas,che di porcate ne fanno tante,via questa feccia dall'UE!

Sehelaquiel
04-12-2006, 11:15
be', certo... se lo stato funzionasse come si deve! :p

per il discorso "alternaive più economiche", bisogna fare una distinzione: parliano a parità di tipologia di prodotto o a parità di qualità di prodotto? mi spiego...

se produrre un oggetto costa 100 euro, posso pensare di scendere un po' magari facendo un po' di "economia di scala", arrivando forse a 95 euro... questo NON a scapito della qualità.

nel secondo caso, per scendere di più devo lavorare sul costo della materia prima cambiando la plastica o il metallo usato per produrre l'oggetto. Sarà meno resistente, ma costa meno. Idem la manodopera: vado a produrre in Cina e, al posto di una catena di montaggio automatizzata (che mi garantisce continuità nei risultati) metto 100 persone pagate un tubo che assemblano 18 ore al giorno, con risultati discutibili.

Così facendo sarò sceso a 70 euro per produrre un certo bene, ma le differenze ci saranno eccome! ;)

Dimentichi comunque che il consumatore non valuta solamente il prezzo, ma anche la qualita' (ed altri fattori). Se avra' due prodotti di due produttori diversi concorrenti nello stesso mercato cui scegliere, uno da 100 euro ma di ottima qualita' ed un altro di 70 euro ma di qualita' discutibile, il consumatore scegliera' il prodotto in base alle sue preferenze (le cosi' dette preferenze del consumatore, dove ogni consumatore ha esigienze diverse e preferenze ottimali relative a quanto puo' spendere).

Parliamo del guadagno economico. L'azienda aumenta il suo margine di profitto vendendo i suoi prodotti in Italia ma usando la manodopera straniera. L'azienda cerchera' comunque di vendere pure fuori dall' italia, per aumentare il reddito aziendale. Indi, l'azienda aumentera' ancora di piu' il profitto. Lo stato ci guadagna dal profitto delle aziende, e lo stato versa una certa fetta del profitto ai cittadini, quindi, anche loro ci guadagneranno.

Se l'azienda sceglie di non usufruire dei costi della manodopera piu' bassa negli altri paesi, ed i costi relativi in Italia continuano ad aumentare mentre la concorrenza che si sta facendo piu' intelligente diventa piu spietata, allora l'azienda italiana si ritrovera' con il reddito in diminuizione. Questo comportera' che l'azienda non sara' neanche sicura in Italia dato che i concorrenti comincieranno a saturare i mercati, e dovra' essere costretta ad espandersi (se non e' troppo tardi, e/o il gov non comincia ad aiutarla in modi diretti ed indiretti) perche' 1) Non vuole essere mangiata viva dai concorrenti 2) l'Italia da sola sara' limitata nei clienti potenziali, mentre il resto del mondo, quasi illimitato 3) Dovra' accontentare gli investitori (se non e' un azienda da famiglia) che richiederanno un aumento dei profitti.

Se l'azienda si espande usando i costi piu' bassi negli altri paesi ed entrando nei mercati stranieri, diventando una multinazionale, allora l'Italia ci potra' guadagnare. I lavoratori italiani subiranno piu' pressione per sviluppare le loro qualita' e/o diminuire i loro costi (paga). Il governo avra' piu' ricavi dalle tasse, ergo, potra' versare di piu' direttamente/indirettamente ai cittadini (tutto questo in sintesi, ci sono altri benefici). Il tutto sarebbe molto positivo se la situazione economica italiana fosse strutturalmente buona, purtroppo xro' oggi questo non e' ancora il caso.

Il protezionismo, imho, non e' mai buono quando si parla delle economie gia' ben sviluppate!

Paganetor
04-12-2006, 11:16
basta impedire la vendita di prodotti fabbricati in condizioni di schiavitù o condizioni del lavoratore non ammissibili nell'unione europea e vedremo scomparire questi imprenditori bastardi che mangiano sullo sfruttamento della forza lavoro ,magari minorile,senza tutela per il lavoratore.A cominciare dalle grandi aziende tipo nike adidas,che di porcate ne fanno tante,via questa feccia dall'UE!


sì, ma se non hai modo di verificare queste condizioni come fai? è un casino, purtroppo....

Swisström
04-12-2006, 12:08
ah ok, c'era il trucco :fagiano:

e io, che sono l'imprenditore che produce a 10 e vende a 100, per batterti faccio il "fuori tutto" e sparo fuori la roba a 25. tu difficilmente riuscirai a battermi, io ci guadagnerò comunque e nel giro di qualche mese ti avrò segato le gambe ;)

non è così semplice... un azienda che abbatte i prezzi dei propri prodotti di così tanto è sospetta... e poi voglio vedere chi glieli compra ancora dopo che hanno avuto un rincaro del 400%.


viceversa, se tutti vendiamo allo stesso prezzo, viviamo felici e contenti e nessuno rompe le scatole all'altro ;)

è questo purtroppo il ragionamento che fanno...

Io non credo che ragionino così... anche perchè mi sembra un ragionamento stupido :fagiano:

Certo... a volte i cartelli vi sono... ma in grandissima parte del mercato, oggigorno, vi è una concorrenza spietata!

Swisström
04-12-2006, 12:11
basta impedire la vendita di prodotti fabbricati in condizioni di schiavitù o condizioni del lavoratore non ammissibili nell'unione europea e vedremo scomparire questi imprenditori bastardi che mangiano sullo sfruttamento della forza lavoro ,magari minorile,senza tutela per il lavoratore.A cominciare dalle grandi aziende tipo nike adidas,che di porcate ne fanno tante,via questa feccia dall'UE!

assolutamente contrario. Ovvio bisogna cercare di evitare lo sfruttamento minorile etc, ma secondo me, la situazione attuale in cina e altri paesi va sfruttata fino all'ultimo!

Sono loro che devono cambiare mentalità.. non affidando loro lavori per loro non cambia nulla e, anzi, potrebbe andare peggio (disoccupazione,...)

Oltretutto, se tagliamo fuori tutta la produzione in cina, vietnam, etc etc... non oso pensare cosa succederà alla nostra economia :fagiano:

mauriz83
04-12-2006, 14:29
preferisco accontentarmi di meno cose che sapere che le robe con cui mi vesto sono state prodotte da schiavi,fin quando non ci sarà tutela per i lavoratori in cina non ci potrà mai essere una vera concorrenza con le aziende europee.
Quando qui da noi non produrrà più nessuno e tutti gli """""imprenditori""""" avranno ormai delocalizzato la manodopera all'estero vorrei vedere con che soldi compreremo le cose prodotte in cina,e vedrai come poi la cina diventerà ricca,nel senso che i salari aumenteranno perchè da qualche parte si dovranno pure vendere i prodotti,l'asia diventerà la nuova europa,l'europa sarà la nuova cina,manodopera a basso costo,zero tutele...
Io non voglio tutto questo,non capisco perchè dobbiamo accettare a tutti i costi una concorrenza così impari,vuoi sfruttare gli schiavi cinesi?bene qui in europa non vendi niente,qui in europa ci sono i soldi per comprare e per alimentare questo circolo vizioso,chi non potrà vendere qui sarà costretto ad aumentare i salari dei suoi dipendenti li , perchè altrimenti i prodotti se li piange,grazie a questo livellamento dei salari si potrà avere una concorrenza alla pari.

davide87
04-12-2006, 15:29
Come lavorano male i sindacati in cina................................. :doh: lì non ci sono...

glazio
04-12-2006, 15:37
autarchia :O :O

leoben
04-12-2006, 19:59
assolutamente contrario. Ovvio bisogna cercare di evitare lo sfruttamento minorile etc, ma secondo me, la situazione attuale in cina e altri paesi va sfruttata fino all'ultimo!

Sono loro che devono cambiare mentalità.. non affidando loro lavori per loro non cambia nulla e, anzi, potrebbe andare peggio (disoccupazione,...)

Oltretutto, se tagliamo fuori tutta la produzione in cina, vietnam, etc etc... non oso pensare cosa succederà alla nostra economia :fagiano:

Un ottimo ragionamento... :fagiano:
Scommetto che sei uno degli imprenditori che si stanno riempiendo le tasche con lo sfruttamento dei cinesi... :rolleyes:

Spiegami a chi fa comodo tale situazione qui in Italia? SOLO a chi va a sfruttare quella gente! E per far cosa??? Per comprarsi la mega barca da millemila metri da ormeggiare a Porto Cervo!!!
A me non ne viene un bel niente! Chi va là, lo fa solo ed esclusivamente per aumentare i PROPRI margini di guadagno visto che, come è stato sottolineato sopra, i prezzi dalle nostre parti sono rimasti sempre gli stessi. Anzi, quel cambio lira/euro 1000:1 ancora non l'ho digerito :mad:

Meglio 10 disoccupati in Cina che io in Italia! Scusami l'egoismo ma certi discorsi non li digerisco davvero!!!

Non so se si era capito, ma secondo me l'unica teoria che sta in piedi per spiegare tale situazione è quella dell'l'imprenditore ingordo.
I prezzi aumentano e gli stipendi diminuiscono (quindi anche il potere d'acquisto). Quindi chi continua a mettersi i soldi in tasca? Non mi dite lo stato perchè per 5 anni c'era a capo chi è dalla parte degli imprenditori! :rolleyes:
Sfido chiunque a dimostrare il contrario!

LUVІ
04-12-2006, 20:09
stavo guardando in giro alcuni prodotti e mi ha incuriosito poi, scoprire chi fosse il titolare di tali aziende ed in che modo i suoi prodotto arrivano sul nostro mercato.

Ne ho trovati diversi di proprietà italiana, ma dove la produzione viene affidata alla Cina e mi domando: cosa viene in tasca all'italia con questo modo di produrre ?

Mi ha lasciato perplesso quando sul sito dei loro prodotti è presente pure una pagina ricca di link dove sono presenti diversi articoli di giornale che parlano del miracolo imprenditoriale di tali personaggi, ma allora gli imprenditori che decidono di rimanere a produrre in italia diventeranno santi ?

Mi viene voglia di boicottare tali prodotti a mano a mano che ne scopro le origini :stordita:

Normale amministrazione e dimostrazione di incoerenza e mancanza di etica e morale.
Nei primi anni '80, quelli che già allora si professavano leghisti sono stati i primi a decentralizzare la produzione in Cina, e lo dico perchè ne conoscevo.
In pubblico:

http://www.leganord.org/immagini/ilmovimento/manifesti/2003/Cinaconcorrenza(1).gif

http://www.leganord.org/immagini/ilmovimento/manifesti/2002/proteggi_lavoro.gif

In privato invece sono i PRIMI ad approfittare della scarsa propensione ai diritti sociali della PRC e dell'oriente in genere per poter LUCRARE.

LuVi

tdi150cv
04-12-2006, 20:45
Normale amministrazione e dimostrazione di incoerenza e mancanza di etica e morale.
Nei primi anni '80, quelli che già allora si professavano leghisti sono stati i primi a decentralizzare la produzione in Cina, e lo dico perchè ne conoscevo.
In pubblico:

http://www.leganord.org/immagini/ilmovimento/manifesti/2003/Cinaconcorrenza(1).gif

http://www.leganord.org/immagini/ilmovimento/manifesti/2002/proteggi_lavoro.gif

In privato invece sono i PRIMI ad approfittare della scarsa propensione ai diritti sociali della PRC e dell'oriente in genere per poter LUCRARE.

LuVi

be ma le cose si bilanciano tranquillamente ...
conoscevo uno che diceva che se fosse arrivato al governo non avrebbe toccato le tasche degli Italiani ... eppure ...
Ergo ... preferisco le balle dei Leghisti ... ma e' una mia opinione personale ... alla fine si tratta SOLAMENTE di mettere il buono e il cattivo di qualcuno sulla bilancia e vedere dove tira ...
E ancora mi piglio le falsita' dei leghisti ...

tdi150cv
04-12-2006, 20:46
Un ottimo ragionamento... :fagiano:
Scommetto che sei uno degli imprenditori che si stanno riempiendo le tasche con lo sfruttamento dei cinesi... :rolleyes:

Spiegami a chi fa comodo tale situazione qui in Italia? SOLO a chi va a sfruttare quella gente! E per far cosa??? Per comprarsi la mega barca da millemila metri da ormeggiare a Porto Cervo!!!
A me non ne viene un bel niente! Chi va là, lo fa solo ed esclusivamente per aumentare i PROPRI margini di guadagno visto che, come è stato sottolineato sopra, i prezzi dalle nostre parti sono rimasti sempre gli stessi. Anzi, quel cambio lira/euro 1000:1 ancora non l'ho digerito :mad:

Meglio 10 disoccupati in Cina che io in Italia! Scusami l'egoismo ma certi discorsi non li digerisco davvero!!!

Non so se si era capito, ma secondo me l'unica teoria che sta in piedi per spiegare tale situazione è quella dell'l'imprenditore ingordo.
I prezzi aumentano e gli stipendi diminuiscono (quindi anche il potere d'acquisto). Quindi chi continua a mettersi i soldi in tasca? Non mi dite lo stato perchè per 5 anni c'era a capo chi è dalla parte degli imprenditori! :rolleyes:
Sfido chiunque a dimostrare il contrario!

come non e' lo stato ? E allora quello che costo io alla mia azienda a chi viene versato ? ai cinesi ? :confused: :confused: :D :sofico:

dantes76
04-12-2006, 21:06
stavo guardando in giro alcuni prodotti e mi ha incuriosito poi, scoprire chi fosse il titolare di tali aziende ed in che modo i suoi prodotto arrivano sul nostro mercato.

Ne ho trovati diversi di proprietà italiana, ma dove la produzione viene affidata alla Cina e mi domando: cosa viene in tasca all'italia con questo modo di produrre ?

Mi ha lasciato perplesso quando sul sito dei loro prodotti è presente pure una pagina ricca di link dove sono presenti diversi articoli di giornale che parlano del miracolo imprenditoriale di tali personaggi, ma allora gli imprenditori che decidono di rimanere a produrre in italia diventeranno santi ?

Mi viene voglia di boicottare tali prodotti a mano a mano che ne scopro le origini :stordita:

non ti fare ingannare nemmeno dalle etichette che indicano "MAde in Italy"
ci fu una sentenza dle tribunale di Treviso o di una grossa citta' Veneta, che nel 2005(Maggio) con una sentenza stabili' che un il marchio Made in Italy" poteva essere applicato anche a merce prodotta interamente in altri paesi....

Sursit
04-12-2006, 21:39
i nostri cari benefici dovuti al fatto che un dipendente costa un sacco di soldi ...
Mettici la totale tutela dello stesso e capisci che se c'è la possibilita' di fabbricare in cina o all'estero la gente non se lo fa dire due volte ... e giustamente ...
Pensare che una azienda a me molto vicina che dava del lavoro da fare a dei carcerati (si parla di data entry) , dopo che li hanno mollati tutti con l'indulto , ha trovato da farlo fare in Serbia alla meta' del prezzo ... dimmi tu ...
E pensa pure che ci sono anche nostre aziende del Nord Est che non hanno pagato i cinesi e adesso fanno produrre in India perchè in Cina non gli fanno più nemmeno i lacci.......non è che certe nostre ditte paghino poco, trovano proprio la scusa per non pagare!
Ah.....adesso stanno introducendo barriere doganali verso le merci cinesi.......complimenti! :mad:

Sursit
04-12-2006, 21:43
basta impedire la vendita di prodotti fabbricati in condizioni di schiavitù o condizioni del lavoratore non ammissibili nell'unione europea e vedremo scomparire questi imprenditori bastardi che mangiano sullo sfruttamento della forza lavoro ,magari minorile,senza tutela per il lavoratore.A cominciare dalle grandi aziende tipo nike adidas,che di porcate ne fanno tante,via questa feccia dall'UE!
Calma. Ti posso garantire che l'Adidas, almeno fino a qualche tempo fa, controllava le condizioni di lavoro dei dipendenti cinesi e vietnamiti. Mia sorella faceva proprio quel lavoro per l'Adidas e aveva l'ordine di non commissionare produzione alle fabbriche che non rispettavano certi standard di qualità di vita dei dipendenti. Andava anche a controllare le scuole e le strutture fuori dalle fabbriche.
Ora non saprei se lo fanno ancora.
Nike e Puma invece se ne fregavano alla grande e speculavano solo sul prezzo.

davide87
04-12-2006, 21:44
non ti fare ingannare nemmeno dalle etichette che indicano "MAde in Italy"
ci fu una sentenza dle tribunale di Treviso o di una grossa citta' Veneta, che nel 2005(Maggio) con una sentenza stabili' che un il marchio Made in Italy" poteva essere applicato anche a merce prodotta interamente in altri paesi....
che italia.. :rolleyes:

dantes76
04-12-2006, 22:05
che italia.. :rolleyes:

che imprenditori.....

icoborg
04-12-2006, 22:07
che non porti beneficio a noi son daccordo e che si ingordigia pure ...
Ma del resto te se sai che al supermercato a vendono le banane a 1.50 il kg e da quello vicino costano 3 euro al kg che fai ?
La stessa cosa gli imprenditori no !? Non e' che devono regalare soldi allo stato solo perchè possono farlo ...
Sara' ben lo stato italiano a dover attuare una politica economica diversa no !?
Chissa' magari alleggerendo il costo di ogni dipendente magari qualcuno si azzarderebbe a prendere qualcuno in piu' no !?

miii sei un genio e come lo abbassi di grazia il costo?

icoborg
04-12-2006, 22:11
Dimentichi comunque che il consumatore non valuta solamente il prezzo, ma anche la qualita' (ed altri fattori).

ma dove....che la gente compra qualsiasi vaccata oltre il buon gusto e provenienza purke faccia fashion ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Swisström
04-12-2006, 22:35
Un ottimo ragionamento... :fagiano:
Scommetto che sei uno degli imprenditori che si stanno riempiendo le tasche con lo sfruttamento dei cinesi... :rolleyes:

Spiegami a chi fa comodo tale situazione qui in Italia? SOLO a chi va a sfruttare quella gente! E per far cosa??? Per comprarsi la mega barca da millemila metri da ormeggiare a Porto Cervo!!!
A me non ne viene un bel niente! Chi va là, lo fa solo ed esclusivamente per aumentare i PROPRI margini di guadagno visto che, come è stato sottolineato sopra, i prezzi dalle nostre parti sono rimasti sempre gli stessi. Anzi, quel cambio lira/euro 1000:1 ancora non l'ho digerito :mad:

Meglio 10 disoccupati in Cina che io in Italia! Scusami l'egoismo ma certi discorsi non li digerisco davvero!!!

Non so se si era capito, ma secondo me l'unica teoria che sta in piedi per spiegare tale situazione è quella dell'l'imprenditore ingordo.
I prezzi aumentano e gli stipendi diminuiscono (quindi anche il potere d'acquisto). Quindi chi continua a mettersi i soldi in tasca? Non mi dite lo stato perchè per 5 anni c'era a capo chi è dalla parte degli imprenditori! :rolleyes:
Sfido chiunque a dimostrare il contrario!

No, ti è andata male. Tralasciando il fatto che non lavoro ancora, sono figlio di un imprenditore le quali aziende hanno tutte la produzione quasi completamente localizzata in Svizzera .

Ora ho la connesssione ancora per poco, domani rispondo in modo più cokmpleto

leoben
04-12-2006, 22:40
...............
Tralasciando il fatto che non lavoro ancora, sono figlio di un imprenditore le quali aziende hanno tutte la produzione quasi completamente localizzata in Svizzera .
.........


Hai già detto tutto, non c'è bisogno che aggiungi altro. Ti sei praticamente risposto da solo. :stordita:


Edit: Ti ho evidenziato le risposte...

Swisström
04-12-2006, 22:43
Hai già detto tutto, non c'è bisogno che aggiungi altro. Ti sei praticamente risposto da solo. :stordita:


Edit: Ti ho evidenziato le risposte...


Cioè? non ho diritto di parola in quanto Svizzero, studente e figlio di imprenditore?

Sehelaquiel
04-12-2006, 22:50
ma dove....che la gente compra qualsiasi vaccata oltre il buon gusto e provenienza purke faccia fashion ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Non tutta. Certa gente si. Dipende dal tipo di prodotto e dalla tipologia della persona cui e' potenzialmente interessata nel prodotto.

leoben
04-12-2006, 22:51
Cioè? non ho diritto di parola in quanto Svizzero, studente e figlio di imprenditore?

Non ho assolutamente detto ciò! Nel modo più assoluto!!!!

Il "problema" è che sei nato con qualcuno alle spalle che è messo bene e che probabilmente non sai cosa vuol dire arrivare sì e no alla fine del mese con lo stipendio che ha un operaio qui in Italia... Per di più vivi anche in un paradiso fiscale...

Da parte di un operaio, sentirsi dire che un imprenditore va a lavorare in certe zone per incrementare i propri guadagni (e per di più a sfruttare gente con l'acqua alla gola), se permetti fa un po' alterare (nel senso buono del termine)

;)