DonaldDuck
02-12-2006, 21:46
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/11_Novembre/30/turco.shtml
«Ognuno si faccia carico delle proprie responsabilità»
Droghe, la Turco chiede una verifica politica Il ministro della Salute scrive ad Anna Finocchiaro dopo il voto in commissione Sanità che chiede il riesame del decreto sulle droghe
Il ministro Livia Turco (Emmevi)
ROMA - «Serve una verifica politica». Il ministro della Salute, Livia Turco, lo dice chiaramente: «Ognuno deve farsi carico delle proprie responsabilità e dei danni causati alla maggioranza su una questione così importante». La questione è «la salute dei giovani nell'ambito di una vera politica lotta alla droga»; il «caso» che ha spinto il ministro a scrivere una lettera al capogruppo dell'Ulivo al Senato, Anna Finocchiaro, è invece l'ordine del giorno approvato mercoledì in commissione Sanità del Senato (con il sì di alcuni esponenti del centrosinistra) che impegna il governo a «riesaminare» il decreto sulla cannabis. Quello, in pratica, che ha innalzato le quantità consentite per uso personale.
PROGRAMMA DI GOVERNO - La verifica, spiega il ministro nella lettera, dovrà partire «da quanto scritto nel nostro programma di Governo. Una vera politica di lotta alla droga deve essere fatta non di slogan e proclami ma nel nome di quella via sociale nella lotta alle tossicodipendenze che sempre ci ha differenziato rispetto alla cultura della 'pena e della punizione'».
Anna Finocchiaro (Ansa)
DIBATTITO - «Cara Anna - si legge ancora nella lettera resa nota dal ministero - come ho avuto modo di sottolineare nel corso della mia recente comunicazione alla Camera il 19 novembre scorso, cui è seguito un dibattito pacato che ha registrato larghe e profonde convergenze, ben conosco le diverse sensibilità e i diversi approcci che sul tema della tossicodipendenza esistono nel centro sinistra. Ma conosco anche i valori profondi che ci uniscono. Come la cura della vita, l'amorevolezza nei confronti delle persone, il rifiuto della criminalizzazione delle dipendenze, il limite della proibizione, la centralità dell'educazione e la fiducia nei confronti dei giovani. Sulla base di questi valori ho ritenuto pertanto doveroso intervenire, elevando con atto amministrativo il 'quantitativo massimo detenibile senza incorrere nella presunzione di spaccio e quindi a provvedimenti punitivi fino all'arresto e al carcere'». Il ministro ha ricordato di avare predisposto un decreto ministeriale, come contemplato dall'attuale legge Fini-Giovanardi, «che ha avuto il concerto del Ministro della Giustizia e il parere favorevole del Ministro della Solidarietà Sociale al quale è affidato il compito di predisporre il ddl di riforma della legge Fini-Giovanardi. Un decreto che, vorrei lo notassi, era stato quindi già ampiamente anticipato in sede di audizione in Parlamento ben prima della sua emanazione e che, soprattutto, si colloca in totale assonanza con quanto previsto in materia dal programma dell'Unione».
SCAMBIO DI IDEE - La Turco aggiunge di avere sempre pensato che il Parlamento è la sede sovrana del confronto politico ma «sono anche conscia della necessità di forme più agili e informali di dibattito e scambio di idee su punti di vista diversi». «Per questo, appena ricevuta la lettera dei '51' parlamentari dell'Unione - ha aggiunto ancora il ministro - ho avuto cura di incontrarli per verificare le reali motivazioni del disagio da loro espresso. Un incontro che si è svolto con alcuni di loro (Dorina Bianchi, Paola Binetti, Luigi Bobba, Giovanni Burtone, Enzo Carra e Gero Grassi), giusto due giorni prima della presentazione dell'ordine del giorno votato ieri (mercoledì, ndr). Nell'incontro si era convenuto su alcune iniziative, come la promozione di un incontro nazionale con i Ministri Ferrero, Bindi, Melandri, Fioroni e Pollastrini, le Regioni, gli Enti locali e gli operatori dei servizi, delle comunità e del volontariato» proprio per definire insieme linee e idee per la lotta alle dipendenze, cui affiancare una campagna informativa finalizzata soprattutto a dissuadere i giovani dall'uso di droghe. Sempre in quella sede - ha concluso - mi sono inoltre impegnata a dare il massimo contributo al lavoro del Ministro Ferrero, affinché sia varata una riforma radicale della legge Fini-Giovanardi, avviando contestualmente un ampio monitoraggio sull'applicazione e gli effetti dell'attuale normativa che consenta di raccogliere adeguate conoscenze e informazioni, utili ad una migliore messa a punto della nuova legge».
01 dicembre 2006
«Ognuno si faccia carico delle proprie responsabilità»
Droghe, la Turco chiede una verifica politica Il ministro della Salute scrive ad Anna Finocchiaro dopo il voto in commissione Sanità che chiede il riesame del decreto sulle droghe
Il ministro Livia Turco (Emmevi)
ROMA - «Serve una verifica politica». Il ministro della Salute, Livia Turco, lo dice chiaramente: «Ognuno deve farsi carico delle proprie responsabilità e dei danni causati alla maggioranza su una questione così importante». La questione è «la salute dei giovani nell'ambito di una vera politica lotta alla droga»; il «caso» che ha spinto il ministro a scrivere una lettera al capogruppo dell'Ulivo al Senato, Anna Finocchiaro, è invece l'ordine del giorno approvato mercoledì in commissione Sanità del Senato (con il sì di alcuni esponenti del centrosinistra) che impegna il governo a «riesaminare» il decreto sulla cannabis. Quello, in pratica, che ha innalzato le quantità consentite per uso personale.
PROGRAMMA DI GOVERNO - La verifica, spiega il ministro nella lettera, dovrà partire «da quanto scritto nel nostro programma di Governo. Una vera politica di lotta alla droga deve essere fatta non di slogan e proclami ma nel nome di quella via sociale nella lotta alle tossicodipendenze che sempre ci ha differenziato rispetto alla cultura della 'pena e della punizione'».
Anna Finocchiaro (Ansa)
DIBATTITO - «Cara Anna - si legge ancora nella lettera resa nota dal ministero - come ho avuto modo di sottolineare nel corso della mia recente comunicazione alla Camera il 19 novembre scorso, cui è seguito un dibattito pacato che ha registrato larghe e profonde convergenze, ben conosco le diverse sensibilità e i diversi approcci che sul tema della tossicodipendenza esistono nel centro sinistra. Ma conosco anche i valori profondi che ci uniscono. Come la cura della vita, l'amorevolezza nei confronti delle persone, il rifiuto della criminalizzazione delle dipendenze, il limite della proibizione, la centralità dell'educazione e la fiducia nei confronti dei giovani. Sulla base di questi valori ho ritenuto pertanto doveroso intervenire, elevando con atto amministrativo il 'quantitativo massimo detenibile senza incorrere nella presunzione di spaccio e quindi a provvedimenti punitivi fino all'arresto e al carcere'». Il ministro ha ricordato di avare predisposto un decreto ministeriale, come contemplato dall'attuale legge Fini-Giovanardi, «che ha avuto il concerto del Ministro della Giustizia e il parere favorevole del Ministro della Solidarietà Sociale al quale è affidato il compito di predisporre il ddl di riforma della legge Fini-Giovanardi. Un decreto che, vorrei lo notassi, era stato quindi già ampiamente anticipato in sede di audizione in Parlamento ben prima della sua emanazione e che, soprattutto, si colloca in totale assonanza con quanto previsto in materia dal programma dell'Unione».
SCAMBIO DI IDEE - La Turco aggiunge di avere sempre pensato che il Parlamento è la sede sovrana del confronto politico ma «sono anche conscia della necessità di forme più agili e informali di dibattito e scambio di idee su punti di vista diversi». «Per questo, appena ricevuta la lettera dei '51' parlamentari dell'Unione - ha aggiunto ancora il ministro - ho avuto cura di incontrarli per verificare le reali motivazioni del disagio da loro espresso. Un incontro che si è svolto con alcuni di loro (Dorina Bianchi, Paola Binetti, Luigi Bobba, Giovanni Burtone, Enzo Carra e Gero Grassi), giusto due giorni prima della presentazione dell'ordine del giorno votato ieri (mercoledì, ndr). Nell'incontro si era convenuto su alcune iniziative, come la promozione di un incontro nazionale con i Ministri Ferrero, Bindi, Melandri, Fioroni e Pollastrini, le Regioni, gli Enti locali e gli operatori dei servizi, delle comunità e del volontariato» proprio per definire insieme linee e idee per la lotta alle dipendenze, cui affiancare una campagna informativa finalizzata soprattutto a dissuadere i giovani dall'uso di droghe. Sempre in quella sede - ha concluso - mi sono inoltre impegnata a dare il massimo contributo al lavoro del Ministro Ferrero, affinché sia varata una riforma radicale della legge Fini-Giovanardi, avviando contestualmente un ampio monitoraggio sull'applicazione e gli effetti dell'attuale normativa che consenta di raccogliere adeguate conoscenze e informazioni, utili ad una migliore messa a punto della nuova legge».
01 dicembre 2006