sempreio
02-12-2006, 17:29
Dirottati dal ministro Mastella»
Pordenone
«Il ministro Clemente Mastella sta portando via i soldi del nuovo carcere di Pordenone. I due terzi dei 32 milioni di euro che erano stati stanziati li ha già dirottati nel suo regno». A lanciare l'allarme è il deputato di Alleanza Nazionale Manlio Contento. Documenti alla mano ha subito avvertito il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello perchè insieme al primo cittadino e al sottosegretario Ettore Rosato era andato da Mastella a chiedere rassicurazioni sull'opera. «E il ministro - va avanti - ci aveva confermato che non ci sarebbero stati problemi e che il nuovo carcere del capoluogo sarebbe stato realizzato visto che i soldi erano già in cassa. Invece - spiega ancora - in maniera scorretta e con un colpo di mano li ha destinati altrove. In particolare in Campania». Ma cosa è successo? «L'altro giorno - è andato avanti il deputato - è arrivata ai rappresentati della Commissione Giustizia e quindi anche al sottoscritto, la relazione relativa al piano straordinario degli interventi in materia di edilizia penitenziaria. Un provvedimento che proprio il precedente Governo di centrodestra aveva approvato per reperire i finanziamenti relativi a tre opere considerate fondamentali e tra queste c'era pure il nuovo carcere di Pordenone. In quel documento, invece,nero su bianco - attacca Contento - c'è scritto che anzichè fare il carcere di Pordenone e quello di Varese per un totale di 67 milioni e mezzo di euro si realizzeranno sei nuovi padiglioni ampliando strutture già esistenti». Nel particolare saranno ampliati i penitenziari di Avellino, Velletri, Cuneo, Catanzaro, Santa Maria Capua Vetere e Palermo. «Guarda caso - ironizza il deputato - circa 22 milioni di euro finiranno in due strutture che si trovano a pochi chilometri da Ceppaloni, il feudo di Mastella. Volete sapere la motivazione? Sul documento c'è scritto che"si è avvertita la necessità di fare due interventi in Campania ampliando i posti detentivi anche in relazione ai fatti criminosi che affliggono in questo momento la regione". Una motivazione che contrasta con un altro fatto: sono stati stanziati 2 milioni e 700 mila euro per incarichi professionali, perizie e progettazioni che ovviamente ci premureremo di capire a chi andranno». Tra le motivazioni del ministro anche quella legata al fatto che con gli stessi soldi anzichè realizzare solo 350 nuovi posti detentivi (200 a Varese e 150 a Pordenone) ne saranno costruiti circa mille e 500. «Spiegazioni che non stanno in piedi - incalza Contento - anche perchè solo venti giorni fa il presidente della Commissione Giustizia, Luigi Manconi mi aveva assicurato che Pordenone non correva alcun rischio. Non solo. La stessa risposta era stata allegata all'interrogazione che avevo presentato a ottobre».
Cosa si può fare ora? «La Commissione si riunirà la settimana prossima. La mia intenzione è quella di arrivare prima ad ottenere unquestion time in modo da avere risposte dal ministro Mastella. Poi sarà necessario fare quadrato durante la seduta e spero che anche il deputato friulano di maggioranza, Alessandro Maran, si faccia partecipe di questa istanza». E nel caso non sortissero soluzioni positive? «Credo che potremo dire addio definitivamente al carcere di Pordenone che sarà inserito nell'elenco del Fondo per le Infrastrutture, un buco nero dal quale non uscirà mai più. E pensare - conclude Contento - che non era neppure necessario fare la gara ricorrendo alla locazione finanziaria perchè l'intero finanziamento era disponibile». La storia infinita continua.
Pordenone
«Il ministro Clemente Mastella sta portando via i soldi del nuovo carcere di Pordenone. I due terzi dei 32 milioni di euro che erano stati stanziati li ha già dirottati nel suo regno». A lanciare l'allarme è il deputato di Alleanza Nazionale Manlio Contento. Documenti alla mano ha subito avvertito il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello perchè insieme al primo cittadino e al sottosegretario Ettore Rosato era andato da Mastella a chiedere rassicurazioni sull'opera. «E il ministro - va avanti - ci aveva confermato che non ci sarebbero stati problemi e che il nuovo carcere del capoluogo sarebbe stato realizzato visto che i soldi erano già in cassa. Invece - spiega ancora - in maniera scorretta e con un colpo di mano li ha destinati altrove. In particolare in Campania». Ma cosa è successo? «L'altro giorno - è andato avanti il deputato - è arrivata ai rappresentati della Commissione Giustizia e quindi anche al sottoscritto, la relazione relativa al piano straordinario degli interventi in materia di edilizia penitenziaria. Un provvedimento che proprio il precedente Governo di centrodestra aveva approvato per reperire i finanziamenti relativi a tre opere considerate fondamentali e tra queste c'era pure il nuovo carcere di Pordenone. In quel documento, invece,nero su bianco - attacca Contento - c'è scritto che anzichè fare il carcere di Pordenone e quello di Varese per un totale di 67 milioni e mezzo di euro si realizzeranno sei nuovi padiglioni ampliando strutture già esistenti». Nel particolare saranno ampliati i penitenziari di Avellino, Velletri, Cuneo, Catanzaro, Santa Maria Capua Vetere e Palermo. «Guarda caso - ironizza il deputato - circa 22 milioni di euro finiranno in due strutture che si trovano a pochi chilometri da Ceppaloni, il feudo di Mastella. Volete sapere la motivazione? Sul documento c'è scritto che"si è avvertita la necessità di fare due interventi in Campania ampliando i posti detentivi anche in relazione ai fatti criminosi che affliggono in questo momento la regione". Una motivazione che contrasta con un altro fatto: sono stati stanziati 2 milioni e 700 mila euro per incarichi professionali, perizie e progettazioni che ovviamente ci premureremo di capire a chi andranno». Tra le motivazioni del ministro anche quella legata al fatto che con gli stessi soldi anzichè realizzare solo 350 nuovi posti detentivi (200 a Varese e 150 a Pordenone) ne saranno costruiti circa mille e 500. «Spiegazioni che non stanno in piedi - incalza Contento - anche perchè solo venti giorni fa il presidente della Commissione Giustizia, Luigi Manconi mi aveva assicurato che Pordenone non correva alcun rischio. Non solo. La stessa risposta era stata allegata all'interrogazione che avevo presentato a ottobre».
Cosa si può fare ora? «La Commissione si riunirà la settimana prossima. La mia intenzione è quella di arrivare prima ad ottenere unquestion time in modo da avere risposte dal ministro Mastella. Poi sarà necessario fare quadrato durante la seduta e spero che anche il deputato friulano di maggioranza, Alessandro Maran, si faccia partecipe di questa istanza». E nel caso non sortissero soluzioni positive? «Credo che potremo dire addio definitivamente al carcere di Pordenone che sarà inserito nell'elenco del Fondo per le Infrastrutture, un buco nero dal quale non uscirà mai più. E pensare - conclude Contento - che non era neppure necessario fare la gara ricorrendo alla locazione finanziaria perchè l'intero finanziamento era disponibile». La storia infinita continua.