View Full Version : Acquisto on line di supporti nella comunità europea
iveneran
28-11-2006, 13:42
Ciao, a tutti.
Vorrei porre una domanda a qualcuno esperto in diritto commerciale/tributario o comunque della partita.
Acquisto spesso, con cadenza mensile e per varie centinaia di euro, da siti in germania (es. da nierle) ed inghilterra (quindi appartenenti all'UE), supporti ottici (cd e dvd vergini) e parti per pc, spesso facendo ordini collettivi coi miei amici. Pago con carta di credito e naturalmente mi viene anche addebitata l'iva relativa al paese in cui compro. E' necessario che qui in Italia debba "regolarizzarmi" in qualche modo riguardo all'iva? Cioè, devo pagare un sovrappiù rispetto all'iva che già pago denunciando in qualche modo gli acquisti che effettuo o mi basta il corrispettivo che mi viene chiesto dal fornitore?
E inoltre, per i supporti ottici come funziona per la SIAE? Quello che si compra nell'unione europea è chiaramente esente da tale tassa, ma visto che qui in Italia c'è, è legale acquistare questo tipo di materiale?
Se l'informazione può essere utile, non ho una ditta quindi non possiedo una partita iva e compro come privato.
Grazie a chi vorrà rispondere.
Ciao a tutti!
bhe guarda, io non sono affatto esperto di diritto, ma ti posso dire con certezza che quello che fai è perfettamente legale, sia per l'hardware che per i cd/dvd.
per i supporti va data la mazzetta alla SIAE solo se li si rivende in Italia.
Black imp
29-11-2006, 04:58
è legale. è il negozio che deve pagare quel balzello - offtopic: certo che alla luce di tutta la nuova tassazione tutto sommato era anche sopportabile - e per quel che riguarda l'imposta sul valore aggiunto vale quella del Paese in cui compri se è comunitario. perciò sei in regola. però non voglio spacciarmi per esperto tributario :)
iveneran
29-11-2006, 07:49
Grazie ragazzi.
Il discorso nasceva dal fatto che ho letto su un forum un intervento di un tizio (a suo dire esperto di commercio internazionale) che sosteneva che non era legale effettuare ordini all'estero (e per estero intendo la comunità europea) in quanto, risparmiando, anche di poco, sull'iva (pagando quella tedesca o inglese per esempio che sono inferiori al nostro 20%) si generava per l'utente un profitto, che nell'accezione giurisprudenziale del termine non significa necessariamente un lucro derivante dalla rivendita dei beni, ma anche il solo fatto di un risparmio ripetuto e continuo rispetto al comprare il medesimo bene qui in italia. Inoltre si prefigurerebbe il reato di contrabbando (come per quelli che abitano vicino al confine e vanno a fare benzina all'estero per risparmiare sulle accise).
Sarebbe lecito, sempre secondo lui, effettuare acquisti all'estero solo sporadicamente. Addirittura diceva che le autorità potrebbero controllare i movimenti effettuati dall'estero all'italia (tramite i modelli Intrast) ed effettuare controlli incrociati sulle carte di credito dei singoli, per poi richiedere l'iva italiana (aumentata fino a 6 volte perché evasa) che l'utente evaderebbe ricorrendo all'acquisto all'estero.
In più, anche per quanto riguarda la siae, a suo dire si tratterebbe sempre di evasione. Ma applicare la tassa non spetta al venditore che rivende cd e dvd su suolo italiano? La devo pagare anche io che li acquisto all'estero e li utilizzo a scopo personale?
Mi pare che le tesi catastrofiche di questo individuo presentino molti lati oscuri, è per questo che richiedevo l'intervento di un esperto.
C'è nessuno super-ferrato in materia?
Grazie ancora a tutti
Feric Jaggar
29-11-2006, 12:22
Va' tranquillo. ;)
All'interno dell'UE il concetto di importazione non esiste più (ho fatto una ricerca proprio su questo argomento, le transazioni di supprti ottici), e almeno per quanto riguarda le transazioni di acquisto dei privati l'IVA e la SIAE si intendono correttamente regolate nel Paese del venditore, con esclusione della doppia imposizione. C'è la libera circolazione delle merci, salvo i tabacchi e non so cos'altro.
Per quanto riguarda il discorso della rivendita di supporti ottici in Italia, in effetti il balzello si riferisce a produzione od importazione. Non essendoci più il concetto di importazione, mi domando effettivamente se i supporti di provenienza tedesca non potrebbero essere impunemente venduti senza altri balzelli... :D
iveneran
29-11-2006, 13:26
Va' tranquillo. ;)
All'interno dell'UE il concetto di importazione non esiste più (ho fatto una ricerca proprio su questo argomento, le transazioni di supprti ottici), e almeno per quanto riguarda le transazioni di acquisto dei privati l'IVA e la SIAE si intendono correttamente regolate nel Paese del venditore, con esclusione della doppia imposizione. C'è la libera circolazione delle merci, salvo i tabacchi e non so cos'altro.
Per quanto riguarda il discorso della rivendita di supporti ottici in Italia, in effetti il balzello si riferisce a produzione od importazione. Non essendoci più il concetto di importazione, mi domando effettivamente se i supporti di provenienza tedesca non potrebbero essere impunemente venduti senza altri balzelli... :D
Anch'io andando a leggere una discreta quantità di "documenti" in proposito mi ero fatto questa idea. Quindi acquistando come privato non è neanche fissato un limite di importi nell'arco dell'anno solare per l'acquisto di tali beni giusto? O è lecito comprare, ma solo fino a un determinato tetto?
Grazie per la risposta
iveneran
01-12-2006, 12:40
Nessuno interessato all'argomento? Eppure siete in tantissimi a acquistare supporti all'estero!!
Anch'io andando a leggere una discreta quantità di "documenti" in proposito mi ero fatto questa idea. Quindi acquistando come privato non è neanche fissato un limite di importi nell'arco dell'anno solare per l'acquisto di tali beni giusto? O è lecito comprare, ma solo fino a un determinato tetto?
Grazie per la risposta
Come privato puoi comprare quanto vuoi. Certo se acquisti vagonate di CD potresti, in teoria, attirare l'attenzione del fisco che potrebbe presupporre che in realtà rivendi in Italia, senza applicare il balzello SIAE.
iveneran
05-12-2006, 07:48
Ok grazie
TheNewMatrix
07-11-2007, 12:50
In riferimento allo stesso argomento vorrei sapere se è lecito acquistare supporti ottici dall'intera comunità europea e ricevere fattura. Un amico ha un negozio e vorrebbe acquistare da uno dei tanti negozi online. Gli è stata richiesta la P.I. per poter ricevere la scontistica per rivenditori.
Quindi: è legale acquistare dall'estero anche per i rivenditori? Questo amico dovrebbe versare qualche tassa (siae o altro)?
Spero che qualcuno sappia rispondere.
Possibile non si accorgano che con questi stupidi balzelli italiani, la gente compra (e comprerà sempre di più) all'estero (online), con un gravissimo danno per l'economia nazionale?!? :muro: Io, da quando hanno introdotto quell'odioso e assurdo (secondo me, anche anticostituzionale...) contributo siae, non ho più comprato un solo supporto in italia :Prrr: :ciapet:
P.S. A parte che un famosissimo e-commerce italiano (di caserta), vende (sia a privati che a negozi) senza applicare il contributo siae... :read:
TheNewMatrix
07-11-2007, 15:55
Possibile non si accorgano che con questi stupidi balzelli italiani, la gente compra (e comprerà sempre di più) all'estero (online), con un gravissimo danno per l'economia nazionale?!? :muro: Io, da quando hanno introdotto quell'odioso e assurdo (secondo me, anche anticostituzionale...) contributo siae, non ho più comprato un solo supporto in italia :Prrr: :ciapet:
P.S. A parte che un famosissimo e-commerce italiano (di caserta), vende (sia a privati che a negozi) senza applicare il contributo siae... :read:
La penso proprio come te, ma prima o poi se ne renderanno conto...
Che tu sappia è consentito anche ad un rivenditore l'acquisto all'estero per poi vendere i supporti in Italia?
TheNewMatrix
07-11-2007, 23:57
Nessuno sa rispondermi?
Questo è quanto leggo sul sito siae:
#
Chi deve corrispondere il compenso per “copia privata”?
Il compenso deve essere corrisposto da chi fabbrica o importa nel territorio dello Stato italiano, allo scopo di trarne profitto, gli apparecchi di registrazione e i supporti vergini. Tuttavia, nel caso in cui il fabbricante e l’importatore non corrispondano il compenso dovuto, è prevista una responsabilità solidale del distributore degli apparecchi di registrazione e dei supporti vergini.
Il distributore ha pertanto l’onere di verificare che i fabbricanti e gli importatori presso cui si approvvigiona, direttamente o indirettamente, abbiano corrisposto il compenso sugli apparecchi di registrazione e i supporti vergini forniti (la verifica può essere fatta sulla fattura di acquisto, sulla quale l’importo del compenso per “copia privata” dovrebbe essere esposto separatamente dall’importo relativo alla merce, con causale “compenso ex d. lgs. n. 68/2003”).
Per distributore si intende qualsiasi impresa commerciale, sia all’ingrosso che al dettaglio, che, a qualsiasi titolo distribuisce in territorio italiano, anche occasionalmente, apparecchi di registrazione e supporti vergini assoggettati al compenso.
Non fa però alcun cenno a distributori esteri...
La penso proprio come te, ma prima o poi se ne renderanno conto...
Che tu sappia è consentito anche ad un rivenditore l'acquisto all'estero per poi vendere i supporti in Italia?
Sicuramente, anche un rivenditore può acquistare all'estero (e perchè no?), ma altrettanto sicuramente, dovrà preoccuparsi di versare lui il balzello siae. Se così non fosse, stai certo che nei supermercati troveremmo prezzi concorrenziali con gli e-commerce esteri e non prezzi assurdi tipo 1,20€/cad. per dvd in campana :ncomment:
TheNewMatrix
08-11-2007, 09:14
Sicuramente, anche un rivenditore può acquistare all'estero (e perchè no?), ma altrettanto sicuramente, dovrà preoccuparsi di versare lui il balzello siae. Se così non fosse, stai certo che nei supermercati troveremmo prezzi concorrenziali con gli e-commerce esteri e non prezzi assurdi tipo 1,20€/cad. per dvd in campana :ncomment:
Ti ringrazio per avermi risposto.
Sai a quanto ammonta questo balzello? Il mio amico non vuole incorrere in nessun tipo di problema...
Ti ringrazio per avermi risposto.
Sai a quanto ammonta questo balzello? Il mio amico non vuole incorrere in nessun tipo di problema...
Praticamente, se nella fattura di acquisto l’importo del compenso per “copia privata” non è esposto separatamente dall’importo relativo alla merce, con causale “compenso per copia privata ex art. 71-septies l.d.a.”, deve preoccuparsi lui di versare questo balzello, compilando l'apposito modulo (http://www.siae.it/documents/MusicaMFV_modello_Tracciatodichiarazionevendite.xls) dove vanno riportate le quantità dei diversi supporti venduti. Il "bello" è che deve pure pagarci l'iva sul balzello!:doh: Per un dvd da 120min, il balzello è pari a 0,58€ + iva = 0,70€. Per maggiori info, vedi qui (http://www.siae.it/UtilizzaOpere.asp?click_level=0600.1100.0100&link_page=MusicaMFV_CopiaPrivataNormativa.htm#doc).
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