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View Full Version : Iraq: tutti a casa i militari italiani


easyand
27-11-2006, 21:29
MILANO, 27 NOV - "A Nassiriya rimangono solo 60-70 soldati italiani per la consegna delle caserme alla polizia irachena. Tra il primo e il due dicembre anche questi saranno tutti a casa". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervistato a Telelombardia. Prodi ha anche spiegato che il grosso del contingente italiano ha già lasciato l'Iraq: "Senza tanti proclami un convoglio lungo dieci chilometri è arrivato nel Kuwait". Infine ha spiegato di aver parlato anche con il presidente americano George Bush: "Mi ha detto che gli dispiaceva ma che sapeva che ce ne saremmo andati dall'Iraq perché lo avevo detto in campagna elettorale".
(ANSA).

komak00
27-11-2006, 22:52
Finalmentee

sander4
27-11-2006, 22:53
Finalmente, ottimo. :)
Ma non ci saremmo mai dovuti andare (Silvio???) :mad:

Wombat
28-11-2006, 00:34
Ottima notizia, finalmente.

1) Un bentornato ai nostri soldati, e i complimenti per il difficile lavoro svolto.(anche se, SIA CHIARO, non dovevano neanche andarci!)

Purtroppo usciamo da un periodo buio dove :
Emilio sta a Silvio come l'Italia sta agli Stati Uniti. In ginocchio.... :D

drakend
28-11-2006, 07:05
Ottima notizia, finalmente.

1) Un bentornato ai nostri soldati, e i complimenti per il difficile lavoro svolto.(anche se, SIA CHIARO, non dovevano neanche andarci!)

Purtroppo usciamo da un periodo buio dove :
Emilio sta a Silvio come l'Italia sta agli Stati Uniti. In ginocchio.... :D
Non in ginocchio, a 90... belli pronti per la prossima penetrazione! :sofico:

bjt2
28-11-2006, 08:45
Bene. Ed ora via anche dal Libano! :)

E dal Kosovo.

E dal...

trallallero
28-11-2006, 08:48
Bene. Ed ora via anche dal Libano! :)

E dal Kosovo.

E dal...
prima o poi qualcuno lo deve dire eh :D
vai, si comincia :boxe:

easyand
28-11-2006, 08:48
:doh:

Senza Fili
28-11-2006, 09:33
Finalmente, ottimo. :)
Ma non ci saremmo mai dovuti andare (Silvio???) :mad:


Quoto.

joesun
28-11-2006, 09:59
Bene. Ed ora via anche dal Libano! :)

E dal Kosovo.

E dal...

affaghista! :asd:

bjt2
28-11-2006, 12:15
affaghista! :asd:

Cosa vuoi dire? :confused:

Radical
28-11-2006, 13:00
Meno male... Via via...

Ominobianco
28-11-2006, 13:01
Bene,promessa del Programma dell'Unione mantenuta.

joesun
28-11-2006, 13:03
Cosa vuoi dire? :confused:

era una citazione dal programma le iene intervista a politico che non sa dire afghanistan... :)

easyand
28-11-2006, 13:09
Bene,promessa del Programma dell'Unione mantenuta.

Non hanno fatto altro che portare a compimento l'opera iniziata dal precedente governo

Ominobianco
28-11-2006, 13:16
Non hanno fatto altro che portare a compimento l'opera iniziata dal precedente governo

Mi sembra un peccato di ingenuità pensare che Berlusconi che in Iraq ci è andato ed era grande amico e sostenitore di Bush avrebbe ritirato le truppe lasciando solo Bush.
Ha fatto giusto qualche sparata in campagna elettorale.
Anche perchè la cerimonia ufficiale del passaggio di consegne e di responsabilità che ha definitivamente concluso la missione è avvenuta a settembre con questo governo.

JackTheReaper
28-11-2006, 13:19
Bene,promessa del Programma dell'Unione mantenuta.

anche il berlusca aveva detto ritiro a dicembre...
e infatti tutto si è svolto secondo i piani programmati dalle nostre forze armate.
i politici italiani non sanno nulla e non si rendono conto di nulla, le decisioni in campo militare le lascino agli stati maggiori.

JackTheReaper
28-11-2006, 13:19
Non hanno fatto altro che portare a compimento l'opera iniziata dal precedente governo

ben detto ;)

easyand
28-11-2006, 13:31
Mi sembra un peccato di ingenuità pensare che Berlusconi che in Iraq ci è andato ed era grande amico e sostenitore di Bush avrebbe ritirato le truppe lasciando solo Bush.
Ha fatto giusto qualche sparata in campagna elettorale.
Anche perchè la cerimonia ufficiale del passaggio di consegne e di responsabilità che ha definitivamente concluso la missione è avvenuta a settembre con questo governo.

guarda che la riduzione delle truppe a 2600 e poi 1600 elementi l'aveva fatta lui, l'unione ha seguito la "roadmap" che aveva elaborato il governo precedente.
Non lo dico perchè son berlusconiano (manco l'ho votato) ma perchè è la realtà!
Ovvio che la cerimonia è avvenutra con questo governo, era programmata per settembre/ottobre ancora a febbraio.
Cmq spero che si vedano i frutti del nostro lavoro, e per me vedere che le autorità irakene ora sono in grado di occuparsi da sole della loro terra senza gli italiani è già cosa ottima, dato che era il principale obbiettivo della missione

Invece non capisco quelli del "via dal iraq, via dal afghanistan, via dal libano via dal kosovo, via da qualunque posto"

JackTheReaper
28-11-2006, 14:04
la NATO al vertice in Lettonia ci ha appena chiesto ufficialmente di incrementare il nostro contingente in Afghanistan, di impiegarlo in operazioni belliche e di aumentare il nostro budget per le forze armate.. altro che ritiri

Ser21
28-11-2006, 14:05
Era ora CAZZO.
Ma cosa minchia ci siamo andati a fare,Mr.B ancora me lo deve spiegare...

Ominobianco
28-11-2006, 14:10
guarda che la riduzione delle truppe a 2600 e poi 1600 elementi l'aveva fatta lui, l'unione ha seguito la "roadmap" che aveva elaborato il governo precedente.
Non lo dico perchè son berlusconiano (manco l'ho votato) ma perchè è la realtà!
Ovvio che la cerimonia è avvenutra con questo governo, era programmata per settembre/ottobre ancora a febbraio.
Cmq spero che si vedano i frutti del nostro lavoro, e per me vedere che le autorità irakene ora sono in grado di occuparsi da sole della loro terra senza gli italiani è già cosa ottima, dato che era il principale obbiettivo della missione

Invece non capisco quelli del "via dal iraq, via dal afghanistan, via dal libano via dal kosovo, via da qualunque posto"

Ma io infatti non sono per l'abbandono di tutte le missioni.
Ogni missione ha un suo contesto.
La missione in Afganistan si giustificava come risposta all'11 Settembre visto che l'attacco era arrivato da terroristi di Al Queda che avevano la loro base in Afganistan sotto le mani dei fondamentalisti Talebani.
Il Libano è una missione ONU che ha fermato una guerra tra Hezbollahe Israeliani serve per difendere entrmabi garantire il cessate il fuoco e ridare il controllo del sud del Libano al governo libanese.
In Iraq invece è stata una guerra fondata sulle menzogne delle armi di distruzione di massa per interessi Americani e un politica unilaterale statunitense contro un Iraq che non aveva nemmeno a che fare con il terrorismo internazionale.

Sulla questione ritiro personalmente credo che Berlusconi non avrebbe mai compiuto il ritiro completo dall'Iraq.

FastFreddy
28-11-2006, 14:17
Sulla questione ritiro personalmente credo che Berlusconi non avrebbe mai compiuto il ritiro completo dall'Iraq.

E perchè mai? Il ritiro era previsto ben da prima del governo Prodi...

D'altronde essendo una missione nato, non è che si possano prendere decisioni da un giorno all'altro, neanche la Spagna, nonostante i proclami, ha smesso di appoggiare la missione iraquena.

-kurgan-
28-11-2006, 14:22
Era ora CAZZO.
Ma cosa minchia ci siamo andati a fare,Mr.B ancora me lo deve spiegare...

per difendere le installazioni dell'eni.

easyand
28-11-2006, 14:23
per difendere le installazioni dell'eni.

e anche il villaggio dei puffi da gargamella :O

-kurgan-
28-11-2006, 14:25
e anche il villaggio dei puffi da gargamella :O

non so se c'erano pure quelle dove eravamo schierati.. quindi non te lo dò per certo :O

Senza Fili
28-11-2006, 14:37
per difendere le installazioni dell'eni.


Pensa che ancora qualcuno crede che eravamo lì per una missione di pace ;)

trallallero
28-11-2006, 14:42
Pensa che ancora qualcuno crede che eravamo lì per una missione di pace ;)
e pensa che qualcuno ancora crede che siamo il Libano per una missione di pace ;)

In Iraq ci siamo andati per farci belli agli USA, in Libano per farci bell all'UE. Punto e basta :O

Ser21
28-11-2006, 14:42
In Afganstan ( :asd: ) per il gas,in libano per il petrolio e in Iran andremo li per il nucleare....bello bello bello...:rolleyes:

zuper
28-11-2006, 15:06
MILANO, 27 NOV - "A Nassiriya rimangono solo 60-70 soldati italiani per la consegna delle caserme alla polizia irachena. Tra il primo e il due dicembre anche questi saranno tutti a casa". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervistato a Telelombardia. Prodi ha anche spiegato che il grosso del contingente italiano ha già lasciato l'Iraq: "Senza tanti proclami un convoglio lungo dieci chilometri è arrivato nel Kuwait". Infine ha spiegato di aver parlato anche con il presidente americano George Bush: "Mi ha detto che gli dispiaceva ma che sapeva che ce ne saremmo andati dall'Iraq perché lo avevo detto in campagna elettorale".
(ANSA).


ahahahaha si vede che mentre tornavano si sono fermati un attimino il libano :D:D:D:D:D:D

patetici :D

easyand
28-11-2006, 15:10
Pensa che ancora qualcuno crede che eravamo lì per una missione di pace ;)

infatti se non erro abbiamo sterminato la popolazione giusto? :muro:


19 novembre
Le truppe italiane in Iraq hanno ufficialmente ceduto il 31 ottobre ai militari australiani le competenze relative alla sicurezza nella provincia del Dhiqar e dopo quasi tre anni e mezzo di operazioni costate la vita a 35 italiani, il contingente “Antica Babilonia”si appresta a completare le operazioni di rimpatrio entro i primi di dicembre.
“Il 21 settembre abbiamo ceduto la responsabilità della sicurezza nella provincia del Dhiqar alle forze irachene”,- ha dichiarato Carmine De Pascale, alla testa della brigata Garibaldi e ultimo comandante di Antica Babilonia – “un passaggio di consegne reso possibile dal completamento dell’addestramento dell’esercito e della polizia irachena curato dal contingente italiano e dalla valutazione delle condizioni complessive della provincia da parte del governo iracheno”.
Buona parte dei 1.600 militari che hanno costituito l’ultimo contingente sono già rientrati in Italia insieme a tutti i mezzi pesanti inclusi i carri Ariete, le blindo Centauro e i cingolati Dardo. Già rimpatriati anche i velivoli senza pilota “Predator” dell’Aeronautica e gli ultimi elicotteri, tre HH-3F e tre A-129 Mangusta, del 6° Reparto Operativo Autonomo che ha concluso la missione in Iraq con 11.800 ore volate, quasi 5000 delle quali con gli HH-3F.
Gli aspetti logistici hanno assorbito gran parte delle truppe che hanno iniziato in luglio la complessa operazione di trasferimento verso il porto di Kuwait City che impegna complessivamente 8 navi e decine di convogli composti da 70/80 veicoli (molti dei quali civili noleggiati) necessari a imbarcare 11.000 metri lineari di equipaggiamenti. Gli ultimi soldati italiani si sono già trasferiti all’aeroporto di Tallil mentre la base di Camp Mittica è stata donata il 6 novembre all’esercito iracheno insieme a quasi 700 moduli abitativi che non saranno rimpatriati poiché il costo di smontaggio e trasporto è superiore al valore dei prefabbricati. La fase di rientro del contingente non è stata meno pericolosa delle attività operative condotte in questi tre anni e mezzo nel Dhiqar. Lungo i 350 chilometri di autostrada che separano Nassiryah dal Kuwait sono all’ordine del giorno imboscate e attentati dinamitardi. Le condizioni di sicurezza in tutto il sud est Iraq sono sempre più difficili. I report delle società private di sicurezza segnalano un forte incremento di ordigni esplosivi sulle strade e un sensibile aumento dei lanci di razzi contro l’area militare alleata di Tallil mentre le analisi prevedono per i prossimi mesi un’ulteriore escalation delle azioni dei miliziani sciiti filo iraniani.
Per questo nel Dhiqar resteranno forze alleate sufficienti ad appoggiare le truppe governative irachene in caso di insurrezioni su vasta scala e per compensare il ritiro di “Antica Babilonia” sono stati schierati a Tallil 300 britannici e 530 australiani che si aggiungono ai 500 rumeni che da tre anni operano sotto il comando italiano e che Bucarest ha deciso di mantenere in Iraq. Il rimpatrio del contingente, che nel 2005 aveva raggiunto i 3.300 effettivi, era stato pianificato già dal governo Berlusconi che prevedeva però di lasciare a Nassiryah una missione a guida civile per la ricostruzione di quella provincia irachena con un reparto militare per la sicurezza e il sostegno logistico. Il Provincial Reconstruction Team è stato istituito a maggio da Ugo Trojano, sostituito da poche settimane da Anna Pause, un tecnico della Croce Rossa che ha già lavorato in Iraq nell’immediato dopoguerra, mentre il vice direttore è lo statunitense Richard H. Riley.
Il governo Prodi, pur condividendo il sostegno al governo iracheno, ha stabilito che tutti i militari dovranno rientrare in Italia lasciando alle truppe alleate il compito di proteggere 8 tecnici italiani che dipendono dal Ministero degli Esteri. Una decisione che sta creando non pochi imbarazzi e un evidente fastidio ai nostri alleati costretti a coprire il vuoto lasciato dal ritiro delle truppe italiane e a rischiare la pelle per proteggere i nostri civili.

Ser21
28-11-2006, 15:23
edit

JackTheReaper
28-11-2006, 15:28
Pensa che ancora qualcuno crede che eravamo lì per una missione di pace ;)

le missioni di pace non esistono.
la terminologia militare prevede missioni di mantenimento della pace o imposizione della pace.
in entrambe sono previste situazioni combat di varia intensità.
nelle cosidette "missione di pace" (termine coniato dai politici e dai media, non certo dai militari) la pace non c'è, è ovvio che si spara.

easyand
28-11-2006, 15:31
nelle cosidette "missione di pace" (termine coniato dai politici e dai media, non certo dai militari) la pace non c'è, è ovvio che si spara.

ti correggo, non è ovvio che si spara, è ovvio che ci può essere la possibilità che si debba sparare

Di solito si spara per:
-autodifesa
-difesa delle popolazioni sotto la propria responsabilità
-ristabilire l'ordine in caso di perdita di controllo del territorio

JackTheReaper
28-11-2006, 15:37
ti correggo, non è ovvio che si spara, è ovvio che ci può essere la possibilità che si debba sparare

Di solito si spara per:
-autodifesa
-difesa delle popolazioni sotto la propria responsabilità
-ristabilire l'ordine in caso di perdita di controllo del territorio

bè, dal momento che si inviano uomini in zona di guerra le probabilità di scontri a fuoco è così alta da essere quasi certa.
si è sempre stati pronti allo scontro, basta considerare le modalità con cui siamo penetrati in Kossovo! una colonna corazzata preceduta da A-129...
Forse solo la recente operazione in Libano è stata un pò diversa, con l'ammiraglio in uniforme bianca sulla spiaggia ad attendere i veicoli da sbarco :asd: