Window Vista
26-11-2006, 18:09
Prodotti ritirati, guasti tecnologici
e perdite record!!!
Sony ha annunciato venerdì che otto modelli delle sue fotocamere digitali Cyber-Shot potrebbero presentare problemi di condensazione ai monitor in zone dove il clima è particolarmente caldo e umido. Secondo l'azienda giapponese, il difetto riguarderebbe quattromila esemplari venduti tra il settembre del 2003 e il gennaio del 2005. All'apparenza, nulla di strano. Da quando l'industria high tech ha accelerato in modo frenetico i suoi ritmi di produzione, sono sempre più numerosi gli esempi di prodotti difettosi lanciati sul mercato e poi ritirati in fretta e furia e con mille scuse. Il guaio è che con Sony inizia a capitare un po' troppo spesso.
Caporetto tecnologica
Tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, il gigante giapponese è stato il principale responsabile di uno dei più grandi disastri commerciali nella storia dei computer portatili. Alcune delle sue batterie al litio hanno iniziato ad esplodere e tutti i big del settore (Dell, Apple, Lenovo, Sharp) sono stati costretti a ritirare poco meno di dieci milioni di notebook che le contenevano. Una Caporetto tecnologica quantificabile in 430 milioni di dollari di perdite. Se a questo si aggiungono i mille problemi che sta incontrando la nuova piattaforma per videogiochi Playstation 3, i ripetuti fallimenti nella musica (digitale e non) e la tormentata gestazione del dvd di seconda generazione Blu-ray, allora si capisce perché molti analisti vedono inequivocabili segnali di burrasca sul barometro della multinazionale. Dove è finita l'azienda abituata a fornire al mondo prodotti innovativi e inimitabili come il Walkman e la Playstation, tanto popolari da entrare nel vocabolario comune?
Laedership addio
Proprio i settori che in passato avevano annoverato i maggiori trionfi sono quelli che oggi soffrono di più. Dopo aver sbaragliato Sega, Atari e Nintendo e instaurato con la Playstation 2 un dominio pressoché assoluto tra le consolle per videogiochi, oggi Sony si trova ad arrancare. La sua PS3 ha vissuto un parto a dir poco travagliato: annunciata nel 2005 e rimandata alla primavera del 2006, è finalmente giunta a novembre sugli scaffali dei negozi, ma soltanto quelli americani e giapponesi. Il lancio in Europa è stato rinviato a marzo, lasciando alle rivali Xbox 360 di Microsoft e Wii di Nintendo campo libero per la ricca stagione natalizia. Risultato: pochissimi addetti ai lavori ormai credono che Sony riuscirà a vendere per davvero entro marzo i sei milioni di Playstation 3 previste. Musica stonata
Nel settore musicale le note sono ancora più dolenti. L'epoca dorata del Walkman è ormai nei cassetti dei ricordi, con Apple che grazie all'iPod ha preso nettamente in mano il mercato dei lettori portatili digitali. Inoltre, brutte notizie arrivano dal fronte discografico, dove la fusione di Sony Music con l'altra major BMG è oggi in bilico, sul filo del giudizio della Commissione Europea.
Più di molti altri, Sony sembra aver patito la convergenza tra i settori dell'intrattenimento, dell'informatica e dell'elettronica di consumo. L'azienda giapponese si è trovata a doversi confrontare con più concorrenti scaltri e agguerriti in ogni area di business: Apple nella musica digitale, Samsung nella tv ad alta definizione, Nokia nei telefonini, Microsoft e Nintendo nei videogiochi, Universal nella discografia, Toshiba nei dvd di seconda generazione.
Le perdite
Guidata per la prima volta da un dirigente non giapponese (l'americano Howard Stringer, chief executive officer dal 2005), oggi Sony si trova a dover fare i conti con scenari economici molto difficili. La notizia dei difetti alle macchine fotografiche è stata "accolta" dalla Borsa con un calo immediato del 2%, ma le defaillance più robuste sono state causate dal ritiro delle batterie dei notebook e dai costosi investimenti per il lancio della PS3. Due zavorre che hanno fatto chiudere il periodo luglio-agosto-settembre 2006 con un calo dei profitti del 94% rispetto al trimestre precedente. Le campane a morto sono premature. Il marchio Playstation rimane il più amato tra gli appassionati di videogiochi.
LINK:http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200611articoli/14680girata.asp
e perdite record!!!
Sony ha annunciato venerdì che otto modelli delle sue fotocamere digitali Cyber-Shot potrebbero presentare problemi di condensazione ai monitor in zone dove il clima è particolarmente caldo e umido. Secondo l'azienda giapponese, il difetto riguarderebbe quattromila esemplari venduti tra il settembre del 2003 e il gennaio del 2005. All'apparenza, nulla di strano. Da quando l'industria high tech ha accelerato in modo frenetico i suoi ritmi di produzione, sono sempre più numerosi gli esempi di prodotti difettosi lanciati sul mercato e poi ritirati in fretta e furia e con mille scuse. Il guaio è che con Sony inizia a capitare un po' troppo spesso.
Caporetto tecnologica
Tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, il gigante giapponese è stato il principale responsabile di uno dei più grandi disastri commerciali nella storia dei computer portatili. Alcune delle sue batterie al litio hanno iniziato ad esplodere e tutti i big del settore (Dell, Apple, Lenovo, Sharp) sono stati costretti a ritirare poco meno di dieci milioni di notebook che le contenevano. Una Caporetto tecnologica quantificabile in 430 milioni di dollari di perdite. Se a questo si aggiungono i mille problemi che sta incontrando la nuova piattaforma per videogiochi Playstation 3, i ripetuti fallimenti nella musica (digitale e non) e la tormentata gestazione del dvd di seconda generazione Blu-ray, allora si capisce perché molti analisti vedono inequivocabili segnali di burrasca sul barometro della multinazionale. Dove è finita l'azienda abituata a fornire al mondo prodotti innovativi e inimitabili come il Walkman e la Playstation, tanto popolari da entrare nel vocabolario comune?
Laedership addio
Proprio i settori che in passato avevano annoverato i maggiori trionfi sono quelli che oggi soffrono di più. Dopo aver sbaragliato Sega, Atari e Nintendo e instaurato con la Playstation 2 un dominio pressoché assoluto tra le consolle per videogiochi, oggi Sony si trova ad arrancare. La sua PS3 ha vissuto un parto a dir poco travagliato: annunciata nel 2005 e rimandata alla primavera del 2006, è finalmente giunta a novembre sugli scaffali dei negozi, ma soltanto quelli americani e giapponesi. Il lancio in Europa è stato rinviato a marzo, lasciando alle rivali Xbox 360 di Microsoft e Wii di Nintendo campo libero per la ricca stagione natalizia. Risultato: pochissimi addetti ai lavori ormai credono che Sony riuscirà a vendere per davvero entro marzo i sei milioni di Playstation 3 previste. Musica stonata
Nel settore musicale le note sono ancora più dolenti. L'epoca dorata del Walkman è ormai nei cassetti dei ricordi, con Apple che grazie all'iPod ha preso nettamente in mano il mercato dei lettori portatili digitali. Inoltre, brutte notizie arrivano dal fronte discografico, dove la fusione di Sony Music con l'altra major BMG è oggi in bilico, sul filo del giudizio della Commissione Europea.
Più di molti altri, Sony sembra aver patito la convergenza tra i settori dell'intrattenimento, dell'informatica e dell'elettronica di consumo. L'azienda giapponese si è trovata a doversi confrontare con più concorrenti scaltri e agguerriti in ogni area di business: Apple nella musica digitale, Samsung nella tv ad alta definizione, Nokia nei telefonini, Microsoft e Nintendo nei videogiochi, Universal nella discografia, Toshiba nei dvd di seconda generazione.
Le perdite
Guidata per la prima volta da un dirigente non giapponese (l'americano Howard Stringer, chief executive officer dal 2005), oggi Sony si trova a dover fare i conti con scenari economici molto difficili. La notizia dei difetti alle macchine fotografiche è stata "accolta" dalla Borsa con un calo immediato del 2%, ma le defaillance più robuste sono state causate dal ritiro delle batterie dei notebook e dai costosi investimenti per il lancio della PS3. Due zavorre che hanno fatto chiudere il periodo luglio-agosto-settembre 2006 con un calo dei profitti del 94% rispetto al trimestre precedente. Le campane a morto sono premature. Il marchio Playstation rimane il più amato tra gli appassionati di videogiochi.
LINK:http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200611articoli/14680girata.asp