Adric
26-11-2006, 07:04
'ALL DEATH JAZZ'
E' morta Anita O'Day
Leggenda dell'epoca delle Big Band, aveva 87 anni ed era stata l'unica bianca in grado di competere nelle acrobazie scat con Ella Fitzgerald
Los Angeles, 24 novembre 2006 - La cantante statunitense Anita O'Day, leggenda della musica jazz dell'era delle big-band, è morta in un ospedale di Los Angeles all'età di 87 anni. L'annuncio della scomparsa, avvenuta ieri sera, è stato dato dalla manager dell'artista, Robbie Cavolina, precisando che O'Day era stata ricoverata per una polmonite. È stata una delle più famose vocalist degli anni Quaranta e Cinquanta: tra i suoi successi più famosi vi sono "Sweet Gorgia Brown", "Honeysuckle Ros", "And Her Tears Flowed Like Wine" e "Tea for Two". È stata soprannominata anche l'Ella Fitzgerald dalla pelle bianca. Anita Bell Colton nasce a Chicago, il 18 ottobre 1919 e debutta all'età di 10 anni. Negli anni '30 cambia il suo cognome in O'Day e comincia a cantare nei jazz club con la band di Gene Krupa e la trombadi Roy Eldridge. Il loro "Let me off uptown", divenne un popolare successo, forse anche grazie all'ottimo impasto tra la voce della O'Day e la tromba di Eldridge.
Negli anni quaranta Anita venne eletta dalla rivista "Down Beat", Nuova Star dell'Anno e comparve tra le prime cinque cantanti di big band. Lavorò anche nella band di Woody Herman e Stan Kenton. Il grande successo arrivò alla fine degli anni '40. Fece coppia fissa col batterista John Poole, con cui suonò per altri 32 anni. Il suo album «Anita», prodotto dalla Verve, elevò la sua carriera verso uno stabile successo. Lavorò, per ricordare qualche nome, con Louis Armstrong, Dinah Washington e Thelonious Monk. Anita O'Day è stata la più sofisticata e grande cantante jazz di pelle bianca, l'unica che possa essere paragonata alle supreme Fitzgerald, Holiday e Vaughan.
Dotata di uno swing irresistibile, una pronuncia perfetta e un fraseggio conturbante, nel suo periodo d'oro Anita sfoggiava humour e classe da regina. Era anche l'unica che potesse competere nelle acrobazie scat con Ella Fitzgerald che, insieme alla Holiday e Mildred Bailey, lei considerava la sua principale ispiratrice. Nel passaggio tra la Swing Era e il jazz più moderno (be bop o cool), Anita O'Day fu superba come stella delle orchestre di Gene Krupa, Stan Kenton o Bill Holman, ma anche come solista in versione più intima da club. A Newport nel 1958 incantò tutti e la sua uscitastrepitosa può ancora sedurre nel film "Jazz on a summer's day".
(Il Resto del Carlino)
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Musica: è morta Anita o'Day, leggenda del jazz
LOS ANGELES - E' morta Anita O'Day, leggendaria e tormentata interprete jazz degli anni Quaranta e Cinquanta. Aveva 87 anni ed e' stata stroncata da un arresto cardiaco nell'ospedale di Los Angeles in cui era convalescente dopo una polmonite. "E' morta nel sonno", ha spiegato in un comunicato l'assistente Robbie Cavolina.
Anita Belle Colton O'Day era nata il 18 ottobre del 1919 a Chicago. Aveva cominciato a cantare da ragazzina per passione, ma senza alcuna preparazione tecnica. La fama arrivo' nel 1941 quando, con la band del batterista Gene Krupa, incise il grande successo 'Let Me Off Uptown'.
Da allora il nome di Anita O'Day e' entrato nell'olimpo delle grandi voci femminili del jazz, bianca tra le interpreti di colore del calibro di Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan. La sua vita pero' non e' stata serena. Piu' volte e' stata arrestata per possesso di stupefacenti e per ubriachezza, tanto da essere ribattezzata la 'Jezabel del jazz'', come ha raccontato nell'autobiografia 'Hard Times, High Times'. E' stata poi un'innovatrice dello stile, prima artista a rinunciare all'abito da sera per le sue esibizioni e a indossare piu' semplicemente completi gonna e giacca.
L'ultimo album 'Indestructible' e' stato pubblicato pochi mesi fa, dopo 13 anni di silenzio. All'inizio del 2007 poi dovrebbe uscire undocumentario sulla sua carriera. "Sara' ricordata con amore", si legge oggi sul sito della cantante, "la sua musica, il suo humor, il suo amore per la vita ci sia d'ispirazione. Ti vogliamo bene, Anita".
(TicinOnLine)
http://www.brightlightsfilm.com/32/32_images/jazz_anita.jpg
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Addio a Ruth Brown, regina del R&B
Artista che ha influenzato decine di voci femminili
20-11-2006 - E' morta venerdì scorso a Las Vegas la celebre cantante rhythm and blues Ruth Brown, molto popolare dagli anni '50 in poi. L'artista, che aveva sofferto un ictus e un attacco di cuore, aveva 78 anni. Ruth Brown è stata ricordata dalla collega Bonnie Raitt come una figura storica della black music, una cantante che ha influenzato artiste come Etta James, Aretha Franklin, Janis Joplin e persino lo stile di una interprete moderna come Christina Aguilera. La Brown (nata a Portsmouth, in Virginia) produsse moltissimi successi per la Atlantic Records spaziando dal jazz, al blues, al gospel, al rock 'n' roll. Tra i suoi cavalli di battaglia si ricordano "Teardrops in My Eyes", "5-10-15 Hours", "(Mama) He Treats Your Daughter Mean", "So Long", "Lucky Lips" e "This Little Girl's Gone Rockin'". Dagli anni '70 si dedicò al musical ("Staggerlee", "Black and Blue"), poi al cinema ("Hairspray", 1988). La cantante aveva continuato ad esibirsi dal vivo e incidere anche in anni recenti.
http://www.robertcorwin.com/RuthBrown98.A33.jpg
E' morta Anita O'Day
Leggenda dell'epoca delle Big Band, aveva 87 anni ed era stata l'unica bianca in grado di competere nelle acrobazie scat con Ella Fitzgerald
Los Angeles, 24 novembre 2006 - La cantante statunitense Anita O'Day, leggenda della musica jazz dell'era delle big-band, è morta in un ospedale di Los Angeles all'età di 87 anni. L'annuncio della scomparsa, avvenuta ieri sera, è stato dato dalla manager dell'artista, Robbie Cavolina, precisando che O'Day era stata ricoverata per una polmonite. È stata una delle più famose vocalist degli anni Quaranta e Cinquanta: tra i suoi successi più famosi vi sono "Sweet Gorgia Brown", "Honeysuckle Ros", "And Her Tears Flowed Like Wine" e "Tea for Two". È stata soprannominata anche l'Ella Fitzgerald dalla pelle bianca. Anita Bell Colton nasce a Chicago, il 18 ottobre 1919 e debutta all'età di 10 anni. Negli anni '30 cambia il suo cognome in O'Day e comincia a cantare nei jazz club con la band di Gene Krupa e la trombadi Roy Eldridge. Il loro "Let me off uptown", divenne un popolare successo, forse anche grazie all'ottimo impasto tra la voce della O'Day e la tromba di Eldridge.
Negli anni quaranta Anita venne eletta dalla rivista "Down Beat", Nuova Star dell'Anno e comparve tra le prime cinque cantanti di big band. Lavorò anche nella band di Woody Herman e Stan Kenton. Il grande successo arrivò alla fine degli anni '40. Fece coppia fissa col batterista John Poole, con cui suonò per altri 32 anni. Il suo album «Anita», prodotto dalla Verve, elevò la sua carriera verso uno stabile successo. Lavorò, per ricordare qualche nome, con Louis Armstrong, Dinah Washington e Thelonious Monk. Anita O'Day è stata la più sofisticata e grande cantante jazz di pelle bianca, l'unica che possa essere paragonata alle supreme Fitzgerald, Holiday e Vaughan.
Dotata di uno swing irresistibile, una pronuncia perfetta e un fraseggio conturbante, nel suo periodo d'oro Anita sfoggiava humour e classe da regina. Era anche l'unica che potesse competere nelle acrobazie scat con Ella Fitzgerald che, insieme alla Holiday e Mildred Bailey, lei considerava la sua principale ispiratrice. Nel passaggio tra la Swing Era e il jazz più moderno (be bop o cool), Anita O'Day fu superba come stella delle orchestre di Gene Krupa, Stan Kenton o Bill Holman, ma anche come solista in versione più intima da club. A Newport nel 1958 incantò tutti e la sua uscitastrepitosa può ancora sedurre nel film "Jazz on a summer's day".
(Il Resto del Carlino)
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Musica: è morta Anita o'Day, leggenda del jazz
LOS ANGELES - E' morta Anita O'Day, leggendaria e tormentata interprete jazz degli anni Quaranta e Cinquanta. Aveva 87 anni ed e' stata stroncata da un arresto cardiaco nell'ospedale di Los Angeles in cui era convalescente dopo una polmonite. "E' morta nel sonno", ha spiegato in un comunicato l'assistente Robbie Cavolina.
Anita Belle Colton O'Day era nata il 18 ottobre del 1919 a Chicago. Aveva cominciato a cantare da ragazzina per passione, ma senza alcuna preparazione tecnica. La fama arrivo' nel 1941 quando, con la band del batterista Gene Krupa, incise il grande successo 'Let Me Off Uptown'.
Da allora il nome di Anita O'Day e' entrato nell'olimpo delle grandi voci femminili del jazz, bianca tra le interpreti di colore del calibro di Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan. La sua vita pero' non e' stata serena. Piu' volte e' stata arrestata per possesso di stupefacenti e per ubriachezza, tanto da essere ribattezzata la 'Jezabel del jazz'', come ha raccontato nell'autobiografia 'Hard Times, High Times'. E' stata poi un'innovatrice dello stile, prima artista a rinunciare all'abito da sera per le sue esibizioni e a indossare piu' semplicemente completi gonna e giacca.
L'ultimo album 'Indestructible' e' stato pubblicato pochi mesi fa, dopo 13 anni di silenzio. All'inizio del 2007 poi dovrebbe uscire undocumentario sulla sua carriera. "Sara' ricordata con amore", si legge oggi sul sito della cantante, "la sua musica, il suo humor, il suo amore per la vita ci sia d'ispirazione. Ti vogliamo bene, Anita".
(TicinOnLine)
http://www.brightlightsfilm.com/32/32_images/jazz_anita.jpg
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Addio a Ruth Brown, regina del R&B
Artista che ha influenzato decine di voci femminili
20-11-2006 - E' morta venerdì scorso a Las Vegas la celebre cantante rhythm and blues Ruth Brown, molto popolare dagli anni '50 in poi. L'artista, che aveva sofferto un ictus e un attacco di cuore, aveva 78 anni. Ruth Brown è stata ricordata dalla collega Bonnie Raitt come una figura storica della black music, una cantante che ha influenzato artiste come Etta James, Aretha Franklin, Janis Joplin e persino lo stile di una interprete moderna come Christina Aguilera. La Brown (nata a Portsmouth, in Virginia) produsse moltissimi successi per la Atlantic Records spaziando dal jazz, al blues, al gospel, al rock 'n' roll. Tra i suoi cavalli di battaglia si ricordano "Teardrops in My Eyes", "5-10-15 Hours", "(Mama) He Treats Your Daughter Mean", "So Long", "Lucky Lips" e "This Little Girl's Gone Rockin'". Dagli anni '70 si dedicò al musical ("Staggerlee", "Black and Blue"), poi al cinema ("Hairspray", 1988). La cantante aveva continuato ad esibirsi dal vivo e incidere anche in anni recenti.
http://www.robertcorwin.com/RuthBrown98.A33.jpg