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View Full Version : Roma, da 1/1 anello ferroviario vietato a motorini Euro0, deroga 10 mesi x residenti


Adric
26-11-2006, 05:21
Smog alle stelle, stop a 50 mila scooter

Dal 1° gennaio anello ferroviario vietato agli euro 0 due tempi immatricolati fino al ’99

di BEATRICE PICCHI

Per tutta la giornata di ieri sono rimasti fermi i veicoli più inquinanti all’interno della fascia verde: in fondo niente di nuovo sotto il cielo di Roma, è semplicemente la dodicesima volta tra ottobre e novembre che il livello delle polveri sottili mandi in tilt centraline e quest’aria sempre meno pulita. Basta leggere il grafico qui sopra per vedere che a Roma - come a Torino e a Milano - siamo ben oltre il limite dei 35 giorni previsto dalla direttiva europea, e il 2006 non è ancora finito.
E allora cosa si può fare? Continuare ad affidarsi alle previsioni meteorologiche? Ma i blocchi del traffico programmati? E le targhe alterne come l’inverno scorso? Risponde l’assessore all’ambiente Dario Esposito: «L’amministrazione sta facendo tutto quello che può e anche di più sull’inquinamento atmosferico: lo dimostra l’ultimo provvedimento che partirà il primo gennaio prossimo, il divieto di circolazione all’interno dell’anello ferroviario a tutti i motorini a due tempi euro 0, omologati fino al ’99. I blocchi del traffico servono se sono programmati, perché quelli improvvisi sono ingestibili per la città e i romani. Quest’anno ne erano stati programmati tre e questi sono stati fatti, l’ultimo proprio quest’estate. Per il resto non è escluso che ricorrerremo a questi blocchi, ma per adesso non sono previsti».
Secondo i dati delle ultime immatricolazioni a Roma circolano seicentomila tra scooter e motorini, di questi circa 50 mila sono i motorini euro 0 due tempi che si fermeranno all’interno della fascia verde. Per questo tra i progetti dell’amministrazione una serie di interventi che facilitino e incoraggino l’acquisto e l’uso del motorino, sottolinea l’assessore Esposito. E allora, ecoincentivi per rottamare auto e comprare motorini di ultima generazione,m ampliamento dei parcheggi per due ruote in ogni municipio, riqualificazione dei guard-rail, barriere antivento, rimozione dei sampietrini da tutte le zone di scarso interesse storico e magari chissà, arrivare a creare delle corsie preferenziali per i motorini nelle strade a scorrrimento veloce. Questo è stato scritto all’ordine del giorno della mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale.
Pm sta per polveri sottili, e 10 per inferiore a 10 millesimi di millimetro. La porzione più dannosa per l’uomo, quella inalabile, quella che entra in corpo e non riusciamo più a cacciare via. Dal 2010 il limite dei giorni di sforamento delle polveri sottili, secondo le direttive euroepee, scenderà a sette: cioé fra soli tre anni e mezzo l’amministrazione comunale dovrà riuscire ad abbassare drasticamente i 105 giorni di corso Francia, gli 88 di Fermi, gli 81 di Preneste, e così via.
Lo Stato affida alle Regioni il compito di redigere il Piano di risanamento dell’aria e ai Comuni quello di scrivere il piano di intervento operativo.
«Del Piano della Regione per ora non c’è traccia - spiega Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - eppure il Piano è lo strumento per chiedere all’Unione europea le risorse per portare avanti provvedimenti. Così come hanno già fatto Lombardia, Emilia Romagna».
E noi? «Noi continuiamo a respirare aria peggiore, semplice. Che fine hanno fatto i blocchi programmati? Se sono esauriti non vuol dire che l’amministrazione comunale non ne possa studiare altri. E perché tutte queste deroghe al provvedimento che vieta la circolazione ai motorini a due tempi euro 0? Le deroghe, come quella dei residenti all’interno della fascia verde, creano solo confusione e un più difficile controllo da parte dei vigili urbani».
«E’ importante portare avanti questi provvedimenti in maniera progressiva - sostiene l’assessore Esposito - perché si tratta di centinaia di migliaia di motorini».
Il comune di Milano adotterà una tariffa per chi inquina, (congestion openality per chi non contribuisce a conservare la qualità dell’aria). «E’ quello che noi facciamo già da un bel po’ di anni - risponde Espositot - con l’accesso alla ztl con un permesso a pagamento. E’ il nostro programma, quello che sta mettendo su strada autobus a metano, altri filobus, ma anche una nuova progettazione della distribuzione delle merci. Eppoi andiamo avanti, prevedendo, per esempio, un monitoraggio delle emissioni inquinanti delle minicar».

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Martedì 21 Novembre 2006

Dal primo gennaio euro 0 fuori dall’anello ferroviario: da 71 a 141 di multa per chi ignora il divieto. Deroga di dieci mesi per i residenti

Motorini, 300 euro per passare all’ecologico

La Regione fissa gli ecoincentivi per la rottamazione: contributi fino a 1.300

di BEATRICE PICCHI

Sarà meglio prendere nota di questa data, anche per cominciare da subito a fare due conti e utilizzare gli ecoincentivi per cambiare il proprio motorino ancora irregolare. La data è il primo gennaio prossimo. Da allora tutti quelli che circolano ogni giorno, per andare al lavoro, all’univeristà, con il vecchio cinquantino, o con lo scooter o con moto euro 0, non potrà più farlo all’interno dell’anello ferroviario. Che poi sono circa cinquanta chilometri quadrati dall’Olimpica alla sovraelevata. Unica deroga ai residenti: loro avranno dieci mesi di tempo per mettersi in regola, che vuol dire o acquistare un altro mezzo che non inquina, o utilizzare autobus e metro, (ma impiegando quanto tempo in più?), o andare a piedi.
«Per chi risiede all'interno di tale fascia urbana - spiega l’assessore all’ambiente Dario Esposito - il divieto scatterà il primo novembre 2007, in coincidenza con la scadenza della campagna regionale di incentivi alla rottamazione».
Secondo le stime fornite dall’Atac, saranno 120 mila i ciclomotori e i motoveicoli costretti allo stop, (la cifra comprende residenti e non). Un vecchio scooter scarica nell’atmosfera le particelle inquinanti di 63 auto non catalitiche a benzina.
Il risparmio in termini di inquinamento atmosferico - sempre e solo quando non circolerà più nemmeno uno dei 120 mila motorini irregolari - è valutato in circa 70 tonnellate l'anno di pm10, 6.500 tonnellate l’anno di monossido di carbonio, 13 tonnellate l'anno di ossidi di azoto. I trasgressori si troveranno a pagare una multa di 71 euro, e se il motorino non ha neanche il bollino blu (controllo annuale dei gas di scarico) se ne aggiungeranno altri 70 di euro. Certo, tutto sta a sorprenderli i trasgressori, bisognerà fermarli, non c’è alternativa. L’assessore Esposito spiega che, per questo, nell’area intorno all’anello ferroviario ci sarà un maggior numero di pattuglie di vigili urbani preposti a questo tipo di controllo. Le moto storiche sono, invece, derogate ma solo se iscritte ai registri ufficiali, quelli previsti dal codice della strada.
«Si tratta di un provvedimento necessario, per la tutela della salute dei cittadini - sottolinea l’assessore - ma l’impegno dell’amministrazione è anche quello di incoraggiare e sostenere chi usa le due ruote».
A partire da una serie di ecoincentivi. Per questo la Regione mette a disposizione 300 euro a chi sceglierà di far rottamare il proprio vecchio due ruote e acquistarne uno di nuova generazione, fino a 1.300 euro a chi opterà per un mezzo elettrico, (per informazioni si può telefonare al numero verde gratuito 800.264.525). Mentre il contributo per la rottamazione dei motorini, non vincolata all'acquisto, è di 50 euro per i ciclomotori e di 80 per i motocicli.
L’assessore alla mobilità, Mauro Calamante, spiega che «rispetto alla formulazione della delibera del 2004 si è voluto inserire un elemento di gradualità che riguarda i residenti, sulla scia di quanto sperimentato con il piano pullman. Per i bus turistici infatti abbiamo previsto una progressiva messa al bando dei veicoli inquinanti cercando di dare tempo agli operatori di adeguarsi. D'altronde questo processo di rinnovo del parco mezzi nella nostra città era iniziato con i bus dell' Atac che oggi sono quasi totalmente Euro 3 e 4 o eco-compatibili. Il prossimo passo dovrà riguardare i mezzi adibiti a carico e scarico merci».
«Già da un anno la giunta ha incentivato la sostituzione delle due ruote più inquinanti con modelli a ridotto impatto ambientale - ha fatto sapere in una nota l'assessore regionale all'Ambiente, Filiberto Zaratti - Sono stati inoltre stanziati sei milioni di euro, insieme con il ministero dell'Ambiente, per interventi sulla mobilità sostenibile, come il trasporto merci con mezzi elettrici, sistemi di bike-sharing e di car-sharing».

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Lunedì 20 Novembre 2006

Capitale anche delle microcar: via all’esame dei gas inquinanti

«Stiamo predisponendo un monitoraggio - ha annunciato nei giorni scorsi, l’assessore all’Ambiente, Dario Esposito - per valutare le emissioni inquinanti prodotte dai quadricicli. Esistono tipologie molto differenziate di queste “macchinette”. Quello che a noi preme è che non diventino un escamotage per aggirare il divieto di accesso alla Ztl».
Roma è la città italiana con il maggior numero di microcar. In giro ce ne sono più di 3.500; 2.500 le nuove immatricolazioni su un totale nazionale di 10mila. I numeri, che si riferiscono all’aprile scorso, sono impressionanti se si considera che la diffusione di queste automobiline ha un’origine piuttosto recente: i primi modelli uscirono infatti nel 2002. Ma purtroppo anche i sinistri in cui sono rimasti coinvolti gli stessi veicoli sono in crescita. Solo nel 2005 sono stati 200. Seri problemi alla sicurezza stradale e frequentissimi episodi di “parcheggio selvaggio” rischiano di indurre le autorità a ripensare la prassi del rilascio del “patentino” ai guidatori di minore età. Serve più preparazione alla guida probabilmente, considerato che ora per ottenere il patentino è sufficiente superare una prova teorica consistente in dieci domande sul codice della strada. L’esame viene affrontato al termine di un corso frequentabile sia a scuola (gratuitamente e per un totale di 20 ore) sia presso una qualsiasi scuola guida (a pagamento, corso di 12 ore). Per la legge si tratta di quadricicli leggeri, equiparabili in tutto e per tutto (compresi importo del bollo e possibilità di accedere ai centri storici) ai ciclomotori, possono posteggiare nei parcheggi riservati ai motorini e nelle zone con parcometro non hanno l’obbligo di pagare il parcheggio.


(Il Messaggero)

Ziosilvio
26-11-2006, 11:36
ERA ORA!!!
Però 10 mesi di deroga sono veramente troppi: tre, dovrebbero bastare.