View Full Version : Caldarola (Ds): ''Diliberto? E' abituato a una certa doppiezza''
DonaldDuck
25-11-2006, 13:05
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.611410482
Il deputato diessino interviene all'indomani della polemica innescata dalla pubblicazione su 'Libero' dell'intervento del segretario Pdci al Comitato del partito
Roma, 25 nov. (Ign) - ''Una relazione imbarazzante''. Peppino Caldarola, deputato Ds e leader dell'area socialista della Quercia, interviene così all'indomani della polemica innescata dalla pubblicazione sulle pagine di 'Libero' della relazione del segretario Pdci Oliviero Diliberto al Comitato centrale del partito. Un documento dietro la cui pubblicazione ci sarebbe un piano per destabilizzare l'attuale governo, hanno tuonato ieri gli esponenti del Pdci, definendo ''grave l'azione di spionaggio cui è stato sottoposto un organismo dirigente di partito'' e annunciando che ''Libero' ne risponderà in Tribunale''.
Secondo il comunicato diffuso dal Pdci, infatti, ''la linea politica tracciata da Diliberto è di pieno sostegno al governo Prodi e le critiche, per altro garbate, sono volte a migliorarne l'efficacia''. Nient'altro, dunque, che ''inaccettabili forzature interpretative e terminologiche'' sarebbero alla base dell'iniziativa del quotidiano, appunto ''dettata dalla necessità di condurre un'azione destabilizzante sugli assetti di governo''. Mentre dalla redazione della testata diretta da Feltri replicano che il documento è visibile su Internet e minacciano a loro volta una controquerela per iniziativa temeraria.
''Diliberto è abituato a una certa doppiezza'', afferma oggi Peppino Caldarola intervistato da 'Libero', ricordando che il segretario Pdci ''quando si proclamava pacifista, stava in un governo che mandò i caccia in Kosovo'' e sottolineando che ''ha sempre avuto un problema di coerenza personale''. Quanto al fatto che la riunione fosse a porte chiuse, ''solo lui - ironizza - può vivere nell'illusione che esistano 'porte chiuse'. Non c'erano neppure nella Terza Internazionale...''.
Caldarola si pone infine una domanda: ''Visto che a Diliberto non piace nulla di questo governo, non sarebbe più normale che se ne andasse? Ha un modo di ragionare davvero singolare''.
Allora non lo penso solo che io che è un paraculo :D
Caldarola si pone infine una domanda: ''Visto che a Diliberto non piace nulla di questo governo, non sarebbe più normale che se ne andasse? Ha un modo di ragionare davvero singolare''.
Questa frase mi ricorda la mentalità berlusconiana, con me o contro di me, in cui NON si possono fare critiche alla propria fazione nè dall'interno nè dall'esterno magari, e se le fai beh allora vattene.
Ben venga Diliberto, Di Pietro e chi critica dall'interno questo governo perchè vuole di meglio, perchè si faccia di più rispettando il programma e non ci si abbandoni agli inciuci.
Io personalmente mi sento più rappresentato da loro che dai ds o dalla margherita, che in due occasioni (controriforma e indulto) non hanno rispettato gli elettori preferendo l'inciucio.
franklar
25-11-2006, 15:38
Questa frase mi ricorda la mentalità berlusconiana, con me o contro di me, in cui NON si possono fare critiche alla propria fazione nè dall'interno nè dall'esterno magari, e se le fai beh allora vattene.
Ben venga Diliberto, Di Pietro e chi critica dall'interno questo governo perchè vuole di meglio, perchè si faccia di più rispettando il programma e non ci si abbandoni agli inciuci.
Io personalmente mi sento più rappresentato da loro che dai ds o dalla margherita, che in due occasioni (controriforma e indulto) non hanno rispettato gli elettori preferendo l'inciucio.
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Questa frase mi ricorda la mentalità berlusconiana, con me o contro di me, in cui NON si possono fare critiche alla propria fazione nè dall'interno nè dall'esterno magari, e se le fai beh allora vattene.
Ben venga Diliberto, Di Pietro e chi critica dall'interno questo governo perchè vuole di meglio, perchè si faccia di più rispettando il programma e non ci si abbandoni agli inciuci.
Io personalmente mi sento più rappresentato da loro che dai ds o dalla margherita, che in due occasioni (controriforma e indulto) non hanno rispettato gli elettori preferendo l'inciucio.
Un conto è non essere d'accordo su qualcosa e mantenere sempre uno spirito critico e costruttivo.
Un conto è non essere d'accordo su nulla, avere uno spirito critico costruttivo quanto può esserlo quello di una ruspa, e stare nel governo solo per un rapporto ameboso con la poltrona.
Questa frase mi ricorda la mentalità berlusconiana, con me o contro di me, in cui NON si possono fare critiche alla propria fazione nè dall'interno nè dall'esterno magari, e se le fai beh allora vattene.
Ben venga Diliberto, Di Pietro e chi critica dall'interno questo governo perchè vuole di meglio, perchè si faccia di più rispettando il programma e non ci si abbandoni agli inciuci.
Io personalmente mi sento più rappresentato da loro che dai ds o dalla margherita, che in due occasioni (controriforma e indulto) non hanno rispettato gli elettori preferendo l'inciucio.
;)
Un conto è non essere d'accordo su qualcosa e mantenere sempre uno spirito critico e costruttivo.
Un conto è non essere d'accordo su nulla, avere uno spirito critico costruttivo quanto può esserlo quello di una ruspa, e stare nel governo solo per un rapporto ameboso con la poltrona.
Non essere d'accordo su nulla?
Non mi sembra, non è d'accordo con ciò che non rispetta il programma, come l'indulto-inciucio con FI e UDC, e per questo non l'ha votato.Lo stesso per Di Pietro.Rappresentano i loro elettori, che l'indulto non lo volevano, che la controriforma la volevano tutta abrogata.
Poi .. essere sempre d'accordo vuol dire essere meno attaccati alla poltrona?
Io preferisco Diliberto, che si lamenta in prima serata del suo governo e NON vota il provvedimento se non è d'accordo, a un Fini e un Casini che han votato leggi ad personam (cirami ex-cirielli pecorella dep.del falso che portò all'assoluzione di SIlvio) senza mai fare un fiato o dire qualcosa contro, figuriamoci in tv, pur di restare al governo sulle poltrone.
Poi, più costruttivo di proporre tramite uno dei suoi membri (insieme ad uno di AN) un emendamento per escludere i mafiosi dall'antimafia..Più costruttivo di proporre di abrogare la ex-cirielli.Se ha solo il 2% non può puntare una pistola alla tempia di Prodi, non è il premier, può solo proporre dei ddl in parlamento e cercare consensi e non votare indulti e inciuci vari.
DonaldDuck
25-11-2006, 17:22
Io personalmente mi sento più rappresentato da loro che dai ds o dalla margherita, che in due occasioni (controriforma e indulto) non hanno rispettato gli elettori preferendo l'inciucio.
Quindi secondo te gli altri partiti dell'Unione avrebbero tradito l'elettorato...
Quindi secondo te gli altri partiti dell'Unione avrebbero tradito l'elettorato...
Non ho detto questo.
L'indulto l'ha votato i 2/3 del parlamento, compresi FI e UDC, e non lo voleva il 90% degli Italiani, quindi i 2/3 del parlamento in quel caso non hanno rispettato la volontà degli elettori, semplice.
Ma non andiamo fuori tema..
DonaldDuck
25-11-2006, 17:48
Non ho detto questo.
L'indulto l'ha votato i 2/3 del parlamento, compresi FI e UDC, e non lo voleva il 90% degli Italiani, quindi i 2/3 del parlamento in quel caso non hanno rispettato la volontà degli elettori, semplice.
Ma non andiamo fuori tema..
Beh, se dici
non hanno rispettato gli elettori preferendo l'inciucio
il senso è quello. Però Diliberto non è certo un modello di coerenza. Peppino Caldarola in fondo ha detto:
''Diliberto è abituato a una certa doppiezza'', afferma oggi Peppino Caldarola intervistato da 'Libero', ricordando che il segretario Pdci ''quando si proclamava pacifista, stava in un governo che mandò i caccia in Kosovo'' e sottolineando che ''ha sempre avuto un problema di coerenza personale''. Quanto al fatto che la riunione fosse a porte chiuse, ''solo lui - ironizza - può vivere nell'illusione che esistano 'porte chiuse'. Non c'erano neppure nella Terza Internazionale...''.
DonaldDuck
25-11-2006, 17:53
Riguardo la "riunione a porte chiuse" (ovvero il segreto di pulcinella)
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/pdci-libero/pdci-libero/pdci-libero.html
I comunisti attaccano il quotidiano per aver pubblicato
il testo integrale dell'intervento del segretario al comitato centrale
Pdci: "Spiati per destabilizzare il Paese"
Libero: "La relazione di Diliberto era sul sito"
Replica di Feltri: "Macchè spioni, l'abbiamo presa da voi"
ROMA - Un attacco alla democrazia. Un'azione di spionaggio per destabilizzare il governo. E' durissima la reazione del Pdci che, stamane, si è visto pubblicare la relazione integrale del proprio segretario, Oliviero Diliberto, sulle colonne del quotidiano berlusconiano Libero. Relazione che, nelle intenzioni dei comunisti, sarebbe dovuta rimanere blindata visto che si trattava di un documento rivolto agli organismi interni, ovvero al comitato centrale del partito.
Il Pdci, con una nota, parte lancia in resta all'attacco di Libero colpevole di un'operazione "di spionaggio a cui è stato sottoposto un organismo dirigente di partito e del quale Libero risponderà in Tribunale".
La dirigenza del Pdci si spinge a parlare di "testo apocrifo di una riunione riservata" denunciando strumentalizzazioni là dove il quotidiano vorrebbe far credere che l'ala sinistra della maggioranza boicotta il governo Prodi mentre "le critiche, per altro garbate, sono esattamente volte a migliorarne l'efficacia per durare cinque anni".
E Severino Galante, responsabile organizzazione del Pdci, arriva a ad adombrare una "stagione dei veleni" che non si ferma. Aggiungendo che "sono in azione abili discepoli di Pio Pompa che spiano, manipolano micce nella speranza di innescare una crisi di governo. Questa volta Libero è cascato male".
Spionaggio? Macchè, replica la direzione di Libero: la relazione di Diliberto era a disposizione di chiunque, in quanto pubblicata integralmente sul sito del Pdci: "Quando Diliberto e i suoi compagni si saranno ripresi dal trauma, diano un'occhiata sul loro sito internet (Comunisti Italiani.it, link la Rinascita, n° 39). Scopriranno che non c'era bisogno di una spia".
Se i compagni comunisti se la devono prendere con qualcuno, risponde Libero, cerchino in casa propria: "Il documento è stato reso pubblico da loro stessi. Va da sè che siamo noi a controquerelare per iniziativa temeraria".
Ma poco dopo arriva la controreplica del partito di Diliberto. Il segretario attacca: "Se la vedranno con i miei avvocati. 'Libero' ci ha finanziato la campagna elettorale per le politiche perchè ha dovuto pagare circa 100 mila euro l'anno scorso per una cosa analoga. Continuerà a finanziare i Comunisti italiani: è l'eterogenesi dei fini".
'La smentita di Libero e' una bugia, per certi versi più rivoltante della pubblicazione degli atti del Comitato Centrale del Pdci. Ora cercano di arrampicarsi sugli specchì. Così la senatrice del Pdci e direttrice di Rinascita, Manuela Palermi, risponde alla smentita di Libero. Spiega Manuela Palermi: "Quella riunione si svolgeva a porte chiuse, c'erano da discutere cose che riguardano il nostro prossimo congresso. Non segrete, semplicemente di esclusiva pertinenza degli organismi dirigenti. La pubblicazione sul sito di Rinascita, il settimanale del partito da me diretto, non riporta affatto quelle parti che invece vengono riportate su Libero. Ed il suddetto giornale, infatti, si vanta proprio in prima pagina di avere il testo integrale, anche perchè altrimenti non si capirebbe lo 'scoop'. Per questo parliamo, a ragione, di spionaggio politico, questa sì roba da golpisti. E per questo abbiamo querelato Libero".
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