PDA

View Full Version : Copyright Australia verso la svolta


icoborg
21-11-2006, 00:15
Vietato cantare in pubblico, o registrarsi mentre lo si fa. Per non parlare di cosa accadrebbe a chi pubblicasse cose su Internet. L'allarme per la nuova legge scuote il paese

Roma - Scenari a tinte fosche vengono dipinti dai sostenitori dei diritti civili in Australia, preoccupati dalla proposta sull'inasprimento delle sanzioni contro la violazione del copyright, che procede spedita verso la trasformazione in legge prevista per la metà di dicembre. Google aveva già lanciato l'allarme giorni fa, denunciando i rischi per i motori di ricerca e quindi per la stessa possibilità per gli utenti di esplorare il web alla ricerca di informazioni e frammenti di conoscenza.



(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ora Slashdot segnala la presa di posizione da parte della Internet Industry Association, che in una nota rivolge un accorato appello contro la ratifica della legge, recentemente emendata e resa ancora più severa nelle conseguenze pratiche sulla vita dei cittadini: dopo un'attenta disamina del testo, servendosi di accademici ed esperti legali, la IIA non può far altro che confermare tutta una serie di possibili "scenari terrificanti" generati dall'applicazione della legge.

Peter Coroneos, CEO dell'associazione, dichiara a riguardo: "Una famiglia che decidesse di tenere un picnic di compleanno in un luogo di intrattenimento pubblico (ad esempio all'interno di uno zoo) e cantasse "Buon Compleanno" in maniera che il motivetto potesse essere udito dagli altri avventori, rischierebbe una denuncia di infrazione con una multa di 1320 dollari. Se venisse realizzato un filmino amatoriale del piccolo evento familiare, rischierebbe una ulteriore sanzione pecuniaria per il possesso di un dispositivo utilizzato a scopo di creare una copia non autorizzata di una canzone. E se la clip venisse poi immessa su Internet a disposizione di tutti, i rei rischierebbero una multa aggiuntiva di altri 1320 dollari per distribuzione illegale".

"Alla fine - chiosa Coroneos - una possibile multa cumulativa di 3960 dollari, senza la necessità di avere la consapevolezza di compiere atti impropri. La semplice sequenza di queste azioni sarà sufficiente per determinare la responsabilità giuridica e le contravvenzioni".

Coroneros si chiede quali motivazioni possano esserci per un giro di vite così restrittivo e pericoloso per le libertà personali e i diritti digitali: "Il patto di Free Trade Agreement con gli Stati Uniti non obbliga l'Australia ad andarci giù così duramente, e le leggi americane o quelle europee non contengono misure che si spingano fino a questo punto. Siamo totalmente incapaci di comprendere le reali motivazioni alla base delle nuove norme, chi c'è dietro e perchè ci sia tanta fretta di approvare la legge - con un dibattito pubblico quasi inesistente per giunta".

Degli stessi toni la press release della Australian Digital Alliance, l'associazione promotrice di una legge sul copyright bilanciata tra i diritti dei consumatori e le necessità dell'industria. "Con il Copyright Amendment Bill 2006 (com'è formalmente conosciuta la proposta, ndr) che si sta facendo velocemente strada in Parlamento, gli australiani saranno presto i detentori non-tanto-orgogliosi di un regime di copyright complesso ed inflessibile, antiquato dal momento stesso in cui diverrà legge. Al di là di quelle che sembrano buone intenzioni, il governo ha dato il via ad un pasticcio di modifiche di 200 pagine, senza la duttilità ad esempio possibile grazie alla dottrina del "fair use" su cui fanno affidamento i consumatori e gli innovatori americani".

Non sono insensibili alle pesanti modifiche del copyright la blogosfera e i commentatori australiani: Brian Fitzgerald ha discusso molti aspetti della nuova legge, così come il blog Weatherall's Law, e gli allarmi lanciati dagli esperti sugli effetti reali della nuova normativa sull'attività di Google, che sarebbe "imbavagliato" nella sua attività di searching e di indicizzazione dei link web.

Molti di questi commenti appaiono in contraddizione con quanto dichiarato recentemente dal responsabile dell'Avvocatura generale del paese, Philip Ruddock, che ha sostenuto, secondo quanto riporta The Age, che i nuovi emendamenti alla proposta di legge "renderanno le leggi australiane più eque per i consumatori e più rigide per i pirati del copyright".

Sia come sia, si prevedono tempi duri per il social networking e la condivisione dei contenuti in rete australiani. IFPI è stata molto chiara a riguardo: l'associazione internazionale delle etichette musicali si è impegnata a tutto campo in attività lobbistiche sugli Internet Service Provider e sulla classe politica affinché la lotta alla pirateria divenga endemica, e senza sconti per nessuno.



http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1772438&r=PI


ATTENTI A CANTARE SOTTO LA DOCCIA!!!


stavo pensando ma ormai arrivato a questo livello nn puoi cantarla , e nn puoi sentirla ad un volume tale che chiunque nel raggio di 2 metri la senta...A CHE SERVE ORMAI LA MUSICA?

dantes76
21-11-2006, 01:11
In Cina si afferma il diritto di link

Il più popolare motore di ricerca cinese è stato considerato innocente al processo intentato da sette major discografiche: non è colpevole perché i file illegali a cui portano i suoi link non risiedono sui suoi server


Pechino - Le major attaccano il diritto di link, la Cina respinge. Alza moltissima polvere la decisione di un tribunale della capitale cinese di assolvere il più celebre motore di ricerca locale, Baidu, dall'accusa di pubblicare link a file illegali, un'accusa che in occidente è costata la chiusura di moltissimi siti.





Il processo è stato intentato da alcune major discografiche, spalleggiate dalla Federazione internazionale dei fonografici - IFPI, secondo cui la pubblicazione di link viola le normative sul diritto d'autore. Una tesi che i magistrati non condividono: a loro parere l'attività del popolare e controverso motore di ricerca cinese non costituisce infrazione alla legge, in quanto i file illegali risiedono su server di terzi.

Falliscono dunque nel loro intento le major, tra cui Universal, Warner, Sony BMG ed EMI, che si erano scagliate contro Baidu colpevole di aver fornito i link al download di 137 brani dei loro "protetti". Avevano chiesto a Baidu pubbliche scuse, un rimborso di quasi 170 mila euro e, soprattutto, la cessazione dell'attività. Delusa anche IFPI, rappresentante di oltre 1400 etichette discografiche in 73 paesi, che ha promesso di assistere le major nei prossimi sviluppi del processo.

Nel paese delle censure della rete, dunque, il diritto di link si impone almeno per ora, anche se si tratta di link organizzati a materiale pirata e con finalità commerciali. Oggetto del contendere infatti era l'oltraggiosa sezione mp3 di Baidu, con tanto di top 100 download: aveva scatenato il furore delle major già nell'estate dello scorso anno.

Stando alle analisi Alexa, il sottodominio mp3 di Baidu attira il 15 per cento degli utenti del motore di ricerca, garantendo al motore il 20 per cento dei suoi introiti pubblicitari. Ma Baidu, all'accusa delle major, aveva risposto che la sua sezione mp3 non si differenzia dagli altri motori di ricerca, e che il deep linking di Baidu.mp3 indirizza l'utente anche verso file musicali diffusi in piena legalità.

E mentre montava il caso, EMI era riuscita a spillare a Baidu una cifra irrisoria: 6800 euro, quasi a dimostrazione del fatto che i tribunali cinesi non avessero compreso le dinamiche della Rete o che, come aveva sommessamente borbottato qualcuno, le autorità fossero schierate apertamente a fianco del motore di ricerca. Ora, il giudizio del tribunale pechinese permette al search engine di sentenziare: "Se le major avessero vinto, l'intero settore dei motori di ricerca si sarebbe bloccato".

Da parte sua, il chairman IFPI, John Kennedy, ha dichiarato: "Sono stupito da questo inspiegabile giudizio, totalmente incoerente rispetto alla legge cinese". Parole che agli osservatori sembrano giustificate: la rivincita di Baidu appare dissonante rispetto alle leggi restrittive imposte di recente dalla Repubblica Popolare Cinese dopo le pressioni diplomatiche provenienti dagli USA, volte a esportare in Cina la rigida proprietà intellettuale made in WTO.

E la sentenza del tribunale stona anche rispetto all'avvio, a fine settembre, di tre mesi anti-internet-piracy, iniziativa che ha portato l'Ufficio nazionale della Proprietà intellettuale ad indagare oltre trecento siti.

Lo stesso Kennedy a maggio aveva evidenziato come il mercato discografico cinese, enorme per potenziale bacino di utenza e avanzatissimo per abitudini digitali, si classifichi solo al 20esimo posto nel mondo come "valore". Tutta colpa di contraffazione e pirateria su Internet, sostiene tuttora Kennedy: l'85 per cento della musica consumata in Cina è pirata, per un mercato sommerso che secondo i discografici vale 400 milioni di dollari. Se non fosse per la pirateria, ripetono ora, la Cina rappresenterebbe il mercato discografico più importante del mondo, un mercato fertile e appetibile per insediamenti e investimenti stranieri.

Gaia Bottà

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1772441

se fosse stato in Italia.. giu' a 90°..ah vero! e' gia' stato...

Feric Jaggar
21-11-2006, 08:17
Egregio Signore,

le psicosonde pubbliche antiterrorismo hanno rilevato che Lei, in data ....

procedendo lungo via ....., stava pensando ad un brano musicale coperto da copyright.

Pertanto Ella deve all'Associazione dei Fonografici la somma di ....,

che in data odierna viene addebitata in automatico sul Suo conto corrente.

Distinti saluti.

Cfranco
21-11-2006, 08:31
Una follia .
Così trasformano tutti in delinquenti col risultato di indebolire la lotta alla pirateria .
Se sono un pirata per aver canticchiato una canzone chi mi fermerà dopo dal scaricarla ? e a quel punto mi scarico tutta la discografia già che ci sono ...
Le major stanno distruggendo la musica per cercare di incassare qualche moneta in più oltre ai miliardi che normalmente incassano , la loro avidità è smisurata .

ilsensine
21-11-2006, 09:12
C'è chi sta peggio...
http://www.doxaliber.it/follia-suonatore-darmonica-arrestato-per-aver-suonato-canzoni-in-un-bar/282

dantes76
21-11-2006, 11:49
C'è chi sta peggio...
http://www.doxaliber.it/follia-suonatore-darmonica-arrestato-per-aver-suonato-canzoni-in-un-bar/282

Guarda che circa 4 o 5 anni fa', durante una finale di pallavolo, vinta dagli Italiani( squadra femminile, se non errassi) fu cantanto l'inno in coro dalle ragazze, la Siae, apri' un infrazione....

Nevermind
21-11-2006, 11:53
Cazzo ragazzi ve lo avevo detto di non scriverle certe cagate manco per scherzo che se poi qualche politico leggeva si rischiava che diventassero realtà :D :D :muro: :muro:

Ferdy78
21-11-2006, 12:01
E io cantoooooooooooooooooooooooo :D

Dovessi andare in AUS Cantoooooooooooooooooo :D

Come dicono a napoli: su pazz :muro:

ciocia
21-11-2006, 18:37
L'avevo appena letto su punto informatico e stavo venendo a scrivere il thread qui...
Veramente IMPOSSIBILE!!!
Lentamente ci stiamo avviando verso dei regimi totalmente dittatoriali ( si dice cosi'?)....avete presente quei film ambientati nel futuro, dove c'e' un governo guidato da una megasocieta' commerciale che impone le sue scelte ed il comune cittadino non e' libero di fare nulla senza rischiare il carcere?
Anno dopo anno ci avviamo verso questo scenario.... :(

Sawato Onizuka
21-11-2006, 22:09
Urbani è più piccolo di uno scarafaggio al confronto :asd:


si dan da fare là :eek:

Teox82
21-11-2006, 22:46
Pagliacci :doh:

icoborg
21-11-2006, 23:55
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1774559&r=PI

leggete qui^^ minchia 462 pc....ahahahah 1000000 di opere...ahahhah voglio proprio vedere laddetto alla perizia^^

drakend
22-11-2006, 07:15
Io mi limito solo a constatare che, per rispettare il copyright di un po' di canzonette di cazzo, si stanno mandando progressivamente a puttane secoli di conquiste civili, per cui parecchia gente è persino morta in passato.
Spero che l'industria musicale nel futuro fallisca interamente e che gli artisti producano da soli la loro musica e la vendano su Internet direttamente, bypassando questi parassiti legalizzati delle major.

Feric Jaggar
22-11-2006, 07:45
Io mi limito solo a constatare che, per rispettare il copyright di un po' di canzonette di cazzo

ARRESTATELO! HA BESTEMMIATO CONTRO BRITNEY SPEARS! :D


Scherzi a parte... è maledettamente vero. Non riesce a mantenere a lungo la libertà, chi non afferra il concetto.

Cfranco
22-11-2006, 08:00
http://www.punto-informatico.it/punto/20061122/n3.jpg
:O
Un rotolo di carta igenica marchiato RIAA (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1774566&r=PI)

bjt2
22-11-2006, 08:44
Ma se qualcuno si offrisse di organizzare un sito dove distribuire la musica, DANDO IL GIUSTO COMPENSO AGLI AUTORI, con prezzi modici, pubblicizzazione delle date dei concerti (è lì il grosso degli introiti IMHO), con un motore di ricerca, chiedendo una percentuale minima e si mandassero a facxxxxxlo tutte le major?

fluke81
22-11-2006, 09:20
Anno 2010,carcere di massima sicurezza

Detenuto numero 203 "hei ma te perche sei dentro?"
Detenuto numero 405 "sono stato accusato di 3 omicidi,e tu?"
Detenuto numero 203 "io?ho scaricato l'ultimo brano di madonna:stordita: "

Cfranco
22-11-2006, 09:51
Ma se qualcuno si offrisse di organizzare un sito dove distribuire la musica, DANDO IL GIUSTO COMPENSO AGLI AUTORI, con prezzi modici, pubblicizzazione delle date dei concerti (è lì il grosso degli introiti IMHO), con un motore di ricerca, chiedendo una percentuale minima e si mandassero a facxxxxxlo tutte le major?
Ti mettono dentro in giornata :O
Non puoi non pagare la SIAE , neppure se metti un mp3 dell' inno di Mameli da scaricare , neanche se metti quattro urli fatti da te gratis , anche i siti che pubblicano i testi delle canzoni sono illegali se non pagano la SIAE .

17mika
22-11-2006, 10:56
Anno 2010,carcere di massima sicurezza

Detenuto numero 203 "hei ma te perche sei dentro?"
Detenuto numero 405 "sono stato accusato di 3 omicidi,e tu?"
Detenuto numero 203 "io?ho scaricato l'ultimo brano di madonna:stordita: "

Mi sembra ragionevole :D

bjt2
22-11-2006, 13:51
Ti mettono dentro in giornata :O
Non puoi non pagare la SIAE , neppure se metti un mp3 dell' inno di Mameli da scaricare , neanche se metti quattro urli fatti da te gratis , anche i siti che pubblicano i testi delle canzoni sono illegali se non pagano la SIAE .

Si, intendevo pagando la SIAE... Il costo di un CD è per maggior parte ricarico delle major... La parte che va alla SIAE, che poi rigira agli autori con il meccanismo snocciolato a Report anni fa (ossia proporzionale a vendite e esecuzioni in pubblico), non credo che sia alta. Io intendevo distribuire la musica con tutte le tasse del caso, ma senza guadagnare le cifre sporpositate che guadagnano le major...

dantes76
22-11-2006, 14:05
Anno 2010,carcere di massima sicurezza

Detenuto numero 203 "hei ma te perche sei dentro?"
Detenuto numero 405 "sono stato accusato di 3 omicidi,e tu?"
Detenuto numero 203 "io?ho scaricato l'ultimo brano di madonna:stordita: "

Anno 2006 un qualsiasi carcere italiano...senza il detenuto numero 405 pero'

dantes76
22-11-2006, 14:06
Si, intendevo pagando la SIAE... Il costo di un CD è per maggior parte ricarico delle major... La parte che va alla SIAE, che poi rigira agli autori con il meccanismo snocciolato a Report anni fa (ossia proporzionale a vendite e esecuzioni in pubblico), non credo che sia alta. Io intendevo distribuire la musica con tutte le tasse del caso, ma senza guadagnare le cifre sporpositate che guadagnano le major...

ma per esempio , nella terra dei cachi , non avevano messo la tassa sui cd vergini?

delete_Daniel_Nero_delete
22-11-2006, 14:55
Ma se qualcuno si offrisse di organizzare un sito dove distribuire la musica, DANDO IL GIUSTO COMPENSO AGLI AUTORI, con prezzi modici, pubblicizzazione delle date dei concerti (è lì il grosso degli introiti IMHO), con un motore di ricerca, chiedendo una percentuale minima e si mandassero a facxxxxxlo tutte le major?
si, e chi ti finanzia la promozione del tuo disco? chi ti paga la pubblicità e le uscite su mtv? chi si occupa della distribuzione?
se un'artista ha tutti questi soldi e tutte queste conoscenze, allora non ha nessun senso farsi ingaggiare da una casa discografica (e infatti non succede).
ma ti posso assicurare che parliamo di cifre con molti zeri.
come giustamente intuisci, il grosso degli introiti proviene dalla esibizioni live, manifestazioni, interviste, apparizioni in pubblico.
ma se c'è una cosa che rende come non niente al mondo è la pubblicità. un adeguata pubblicità è capace di rendere un dio un individuo completamente insulso, ma come ben saprai la pubblicità costa cifre indicibili.
(e se non ricordo male costava svariate decine di milioni di lire mandare una canzone su mtv di notte.. di giorno aveva costi proibitivi. e ti parlo del 2000 circa. figurati quanto può costare mandarla alle 17-18)
fidati, se attualmente qualcuno pensa con internet di poter soppiantare i negozi di musica, si sbaglia di parecchio.
la siae è il minore dei problemi per un musicista; il fatto è che solitamente se interessi ad una casa discografica importante il produttore vuole i tuoi diritti (ed è comprensibile, visto che paga lui), quindi è ovvio che le percentuali sono del tutto arbitrarie (mi pare..)

Tefnut
22-11-2006, 15:12
mi pareva di ricordare che etichette indipendenti stessero nascendo.

drakend
22-11-2006, 15:14
la siae è il minore dei problemi per un musicista; il fatto è che solitamente se interessi ad una casa discografica importante il produttore vuole i tuoi diritti (ed è comprensibile, visto che paga lui), quindi è ovvio che le percentuali sono del tutto arbitrarie (mi pare..)
Mah secondo me se l'ascoltatore di musica diventa un po' più attivo nel senso che CERCA quello che gli piace, invece di comprare passivamente quello che gli dice la pubblicità (manco fosse un decerebrato), penso che gran parte dei costi che dici tu scompaiono.

bjt2
22-11-2006, 17:51
si, e chi ti finanzia la promozione del tuo disco? chi ti paga la pubblicità e le uscite su mtv? chi si occupa della distribuzione?
se un'artista ha tutti questi soldi e tutte queste conoscenze, allora non ha nessun senso farsi ingaggiare da una casa discografica (e infatti non succede).
ma ti posso assicurare che parliamo di cifre con molti zeri.
come giustamente intuisci, il grosso degli introiti proviene dalla esibizioni live, manifestazioni, interviste, apparizioni in pubblico.
ma se c'è una cosa che rende come non niente al mondo è la pubblicità. un adeguata pubblicità è capace di rendere un dio un individuo completamente insulso, ma come ben saprai la pubblicità costa cifre indicibili.
(e se non ricordo male costava svariate decine di milioni di lire mandare una canzone su mtv di notte.. di giorno aveva costi proibitivi. e ti parlo del 2000 circa. figurati quanto può costare mandarla alle 17-18)
fidati, se attualmente qualcuno pensa con internet di poter soppiantare i negozi di musica, si sbaglia di parecchio.
la siae è il minore dei problemi per un musicista; il fatto è che solitamente se interessi ad una casa discografica importante il produttore vuole i tuoi diritti (ed è comprensibile, visto che paga lui), quindi è ovvio che le percentuali sono del tutto arbitrarie (mi pare..)

La pubblicità si può fare anche su internet... ;) E non costa molto... Sui vari circuiti di banner, su google... Secondo te non c'è gente che cerca le canzoni con i motori di ricerca? Oppure un bel banner che dice "Il giorno tot, concerto del gruppo tal dei tali", con magari una anteprima o perchè no una canzone intera da scaricare gratis?...

ilsensine
23-11-2006, 14:38
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1776618&r=PI

delete_Daniel_Nero_delete
23-11-2006, 20:44
Mah secondo me se l'ascoltatore di musica diventa un po' più attivo nel senso che CERCA quello che gli piace, invece di comprare passivamente quello che gli dice la pubblicità (manco fosse un decerebrato), penso che gran parte dei costi che dici tu scompaiono.
indubbiamente, ma obiettivamente quanti gruppi conosci che non hai almeno visto qualche volta in tv?
è difficile farsi strada senza poter sfondare sul grande schermo...
ti parla un ex-musicista e qualcosina purtroppo l'ho imparata.. :(

delete_Daniel_Nero_delete
23-11-2006, 20:46
La pubblicità si può fare anche su internet... ;) E non costa molto...
ma non la puoi paragonare con la tv, i talk show, i giornali.

Sui vari circuiti di banner, su google... Secondo te non c'è gente che cerca le canzoni con i motori di ricerca? Oppure un bel banner che dice "Il giorno tot, concerto del gruppo tal dei tali", con magari una anteprima o perchè no una canzone intera da scaricare gratis?...
certamente ma sottovaluti la cosa principale: creare dei personaggi.
in questo la tv è regina, sanno creare un mito da uno stronzo qualunque.
è palese, internet non rende nulla a confronto.
Purtroppo.