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View Full Version : AESVI: "Prima delle regole,si deve puntare all'educazione di genitori e consumatori"


Window Vista
20-11-2006, 14:42
La settimana scorsa, il polverone sollevato dall'articolo del settimanale Panorama sui videogiochi violenti è approdato alla Camera dei Deputati, dove il Ministro della Giustizia Clemente Mastella è intervenuto con una dura informativa nella quale si ipotizza la possibilità di istituire una Authority sui videogiochi. GameStar ha chiesto e ottenuto un'intervista sull'argomento ad Andrea Persegati, presidente dell'AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana), nonché Direttore Generale di Nintendo Italia. Ecco che cosa ci ha risposto.

GameStar: Qual è la sua posizione sulla dichiarazioni di Clemente Mastella alla Camera, in particolare sull'idea di istituire una Authority sui videogiochi e di operare "un controllo preventivo sull'immissione in commercio dei videogiochi"?

Andrea Persegati: L'industria videoludica europea ha messo in piedi già da quattro anni un sistema di classificazione dei contenuti, denominato PEGI (Pan European Game Information), che viene applicato a tutti i prodotti messi in commercio nel mercato europeo. Noi crediamo fermamente nella bontà di questo sistema e vogliamo ricordare che lo stesso è apprezzato a livello europeo come uno strumento efficace di autodisciplina.


GameStar: E' ipotizzabile un'azione informativa più efficace sul significato dei simboli PEGI, magari promossa proprio dalla vostra associazione? Perché questo non è finora avvenuto attraverso gli stessi mezzi di informazione che hanno sollevato la polemica sulla violenza nei videogiochi?

Persegati: Sicuramente una maggiore comunicazione sul PEGI può essere uno strumento efficace per creare una migliore informazione. Come Associazione stiamo valutando l'opportunità di un intervento in questa direzione.


GameStar: Non ritiene che le polemiche di questi giorni non avrebbero motivo di esserci se alcuni dei giochi attualmente considerati "18+" (ad esempio quelli più violenti) venissero esplicitamente vietati ai minori di 18? E se sì, con quali modalità si potrebbe controllare l'applicazione del divieto?

Persegati: La previsione di sanzioni può essere una soluzione, ma non è sicuramente "la" soluzione alle preoccupazioni sollevate in questi giorni. Una risposta andrebbe ricercata, prima ancora che nella regolamentazione, nell'educazione dei genitori e dei consumatori a un uso corretto e responsabile dei prodotti.


GameStar: Secondo alcuni commenti di questi giorni, la polemica è nata perché in Italia si pensa generalmente che i videogiochi siano comunque dedicati ai bambini, senza pensare o ammettere che possano esistere generi di videogiochi esplicitamente rivolti a un pubblico maturo, come già succede ad esempio nel settore cinematografico. Ritiene che sia un'analisi esatta? E come si potrebbe aiutare a cambiare questa mentalità?

Persegati: La nostra Associazione ha avviato proprio lo scorso anno un Osservatorio Permanente sull'Industria con l'obiettivo di creare una maggiore informazione e consapevolezza sul nostro mercato e sul pubblico dei nostri consumatori. La nostra comunicazione negli ultimi due anni ha avuto come tema centrale il fatto che giocare con il computer e la console è diventato ormai un fenomeno di massa e che la stessa età media del videogiocatore è aumentata significativamente, con un 50% dei videogiocatori in Italia di età compresa tra i 25 e i 44 anni. Probabilmente il processo per trasferire il messaggio all'opinione pubblica richiederà molto tempo.

Crashman
20-11-2006, 15:12
Io evito di esprimermi su ciò che ha detto mestella (o su mastella in generale) perchè poi mi bannano e mi arrestano :D

mefiu
20-11-2006, 15:17
Io evito di esprimermi su ciò che ha detto mestella (o su mastella in generale) perchè poi mi bannano e mi arrestano :D

Quoto ;)
E ribadisco ;) (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=14631738&postcount=4)

PSYCOMANTIS
20-11-2006, 19:32
Credo che regolamentare l'accessibilta' dei piu' giovani a determinati contenuti sia cosa buona e giusta.

ERRYNOS
20-11-2006, 20:28
ma è il solito copia e incolla?

kazuya
20-11-2006, 21:00
Ma al governo non hanno di meglio da fare che pensare ai videogiochi? :O

Window Vista
21-11-2006, 14:04
Ma al governo non hanno di meglio da fare che pensare ai videogiochi? :O
Infatti!!!

mefiu
21-11-2006, 14:31
Ma al governo non hanno di meglio da fare che pensare ai videogiochi? :O

Almeno tentare, dico, di lavorare :sofico:
Non mi esprimo oltre sennò scatta il ban :D

ERRYNOS
21-11-2006, 16:22
Ma al governo non hanno di meglio da fare che pensare ai videogiochi? :O
*

Denny A
21-11-2006, 17:47
Ma al governo non hanno di meglio da fare che pensare ai videogiochi? :O

anzichè pensare agli stupri...all'immigrazione...alla malasanità...pensano ai videogiochi...cosa vogliamo di più dalla vita...:rolleyes:

parroco
22-11-2006, 10:25
i problemi di cui deve occuparsi il governo sono molti, sicuramente i vg non sono in testa ma non per questo è giusto fregarsene.
ma, come ogni cosa, deve essere fatta in modo opportuno.
mastella sembra lo stia facendo in modo sbagliato mentre ritengo condivisibile la posizione dell'AESVI, se non altro perchè questi ultimi conoscono l'argomento trattato mentre mi da l'idea che Mastella abbia solo per sbaglio sfogliato panorama.
spero non sia un muro contro muro, che finalmente ne scaturisca una legge seria che aiuti da una parte i genitori inconsapevoli a desteggiarsi nel mondo dei vg e dall'altra lasci la possibilità agli adulti di fruire dei contenuti che vogliono.

mi spiace per panorama e gli altri troll ma desidererei che questo miscuglio di disinformazione e chiacchericcio finisse.

Window Vista
22-11-2006, 13:52
anzichè pensare agli stupri...all'immigrazione...alla malasanità...pensano ai videogiochi...cosa vogliamo di più dalla vita...:rolleyes:
Un lucano??? :D

Crashman
22-11-2006, 13:55
Un lucano??? :D
Chi mi cerca??? :D

Denny A
22-11-2006, 13:58
Un lucano??? :D

bhè a questo punto preferirei...:oink: :oink: :oink:

Window Vista
22-11-2006, 14:16
Non accennano a spegnersi le polemiche nate come conseguenza dell'articolo di copertina di Panorama ("Vince chi seppellisce viva la bambina"), seguite dalle dichiarazioni del Presidente dell'AESVI (Associazione Editori Software Videoludici Italiana), da noi poi intervistato in esclusiva, e approdate addirittura in Parlamento con l'informativa del Ministro della Giustizia Clemente Mastella. Oggi su Il Messaggero, quotidiano romano molto letto nella capitale e quindi dagli esponenti di Governo e Parlamento, troneggia in prima pagina il titolo "Bullismo, allarme videogiochi", con un occhiello che recita "Dopo le violenze nelle scuole è polemica sull'uscita in Italia di prodotti già sotto accusa negli Usa", e con il seguente sommario sottostante: "Roma, il ministro Fioroni agli studenti che occupano il Tasso: vi ascolto, ma basta illegalità". All'interno del giornale, trova posto un'intera pagina di sinistra dedicata all'argomento videogiochi e violenza, mentre nella pagina di destra c'è un'intera pagina dedicata all'intervento del Ministro della Pubblica Istruzione Fioroni al liceo classico romano. Ecco i tioli degli articoli sui videogiochi: "Bullismo, è allarme videogiochi: Jimmy insegna a diventare cattivi" (dove Jimmy fa riferimento al protagonista del gioco Canis Canem Edit) e anche "Sul video la violenza può diventare normalità", a firma della psicologa Anna Oliverio Ferraris.
Sul Corriere della Sera di domenica 19 novembre, invece, è stato pubblicato un'articolo a tutta pagina sull'arrivo della PlayStation 3 negli USA e relative risse e sparatorie. Niente di strano, se non fosse per l'attacco del pezzo, a firma Riccardo Romani: "Il videogioco che negli Stati Uniti ha sbancato il mercato negli ultimi sei mesi, ha un nome propiziatorio: 25 to life. E' la terminologia legale che si usa con i criminali incalliti. Ovvero: da un minimo di 25 anni all'ergastolo. Il gioco permette di massacrare poliziotti usando pure una mazza da baseball, e se proprio non basta, ti consente di utilizzare scudi umani per cavartela. Non è il caso di stupirsi quindi se al lancio americano della nuova PlayStation 3 si siano scatenate baruffe, e che per poco non ci sia scappato il morto...".


Fin qui la pura cronaca di quanto è stato pubblicato sui giornali. Ma in questo caso mi sia consentito di andare un po' oltre, concedendomi in qualità di coordinatore editoriale uno strappo alla regola di GameStar che vuole i fatti ben distinti dalle opinioni, generalmente espresse in ambiti diversi dalle news. Gli articoli pubblicati su Il Messaggero è probabile che registrino una nuova eco in ambiti istituzionali, vista l'importanza del quotidiano negli ambienti romani. Gil articoli veri e propri, però, fatta eccezione per una piccola leggerezza dela Ferraris che riprende acriticamente il titolo dell'articolo di Panorama, sono di buona qualità e sollevano una questione che oramai non si può completamente ignorare, perché è comunque arrivata all'attenzione della "massa" (di questo potremo discutere più approfonditamente nel nostro forum). La critica invece va fatta all'accostamento, assolutamente indebito, tra quegli articoli e la notizia del ministro Fioroni in visita al liceo occupato, che non c'entra assolutamente niente, ma autorizza comunque a un accostamento tra "violenze nelle scuole e videogiochi" che non ha ragion d'essere.
Di tutt'altro tenore, invece, l'inizio dell'articolo del Corriere, in questo caso assolutamente forzato e fazioso: il gioco 25 to Life è uscito a gennaio del 2006 negli USA e ha raccolto giudizi della critica che vanno da un sonoro 3,3 di IGN al più "moderato" 5,7 di GameSpot. E' molto difficile, quindi, ritenere che un gioco del genere, bocciato da tutti i siti autorevoli locali, abbia "sbancato il mercato" statunitense. E anche se fosse, metterlo in relazione alle deprecabili sparatorie durante il caos delle code per l'acquisto della PS3 è ingiustificabile.

Orange Paladude
23-11-2006, 21:13
Beh, butto giù qualche riga su Canis Canem Edit visto che ce l'ho e sono quasi sul punto di finirlo...

- Non c'è violenza -
Certo, potete prendere a pugni praticamente qualunque cosa si muova, tirare calci a cani e ratti, stendere bambini e vecchiette o addirittura investirli in bici...peccato che
1) quando stendete qualcuno, costui/costei rimarrà semplicemente a terra massaggiandosi le parti doloranti...nessuno sviene, nessuno si fa male, nessuno muore. Ho buttato giù un compagno di scuola da un palazzo di due piani e non si è neppure fatto nulla. Anche se mirate alla testa di qualcuno con un petardo, la vittima non si farà male e, anzi, tornerà in piedi tempo 10 minuti...
2) se attaccate adulti, ragazze, bambini più piccoli di voi o figure d'autorità, come professori, poliziotti eccetera, la vostra barra "ricercato" salirà al massimo e sarete prontamente beccati dal vigilante più vicino e a volte pure obbligati a fare lavoretti come falciare l'erba della scuola o spalare la neve...
3) l'elemento bullismo è presente nella trama, peccato che il protagonista Jimmy ne sia vittima e non provocatore. Il gioco narra di come Jimmy mette a tacere i bulletti della scuola nei modi più vari: risse, fiale puzzo, gare in bici, appuntamenti con la ragazza del capo. Tutte cose che succedono abbastanza normalmente a scuola (beh forse le gare in bici no...)
4) al contrario dei vari GTA (fatti dalla stessa casa produttrice) in CCE potete interagire amichevolmente con chiunque, facendo favori a compagni di scuola e abitanti della città, portando fiori alle ragazze e via elencando. Se non volete litigare coi vari bulletti che vi assillano potete pure pagarli perché vi lascino in pace...oppure spintonarli via e scappare.

C'è stato un bel casino negli States perché un avvocato che odia i videogiochi aveva fatto il diavolo a quattro per impedire l'uscita di CCE, e allafine è stato zittito dal giudice che ha dichiarato che nel gioco non c'è nulla di violento o pericoloso, e l'età minima di 15 anni (negli USA, qui mi pare sia 17) è perfetta e non va alzata.

Riguardo agli altri giochi purtroppo mi trovate impreparato =/

Window Vista
24-11-2006, 14:01
Il governo invece di pensare all'economia che non gira pensa a giocare!!!

Orange Paladude
24-11-2006, 17:39
Ancora peggio: si finge interessato ai "problemi dei ragazzi" (perché per loro un videogiocatore può essere solo un adolescente) per racimolare voti tra i genitori :Puke: