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View Full Version : Misterioso avvelenamento ex-spia sovietica


joesun
20-11-2006, 08:31
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/esteri/putin-spia-avvelenata/putin-spia-avvelenata/putin-spia-avvelenata.html


L'esule Boris Berezovski tira in ballo il leader del Cremlino
che avrebbe ordinato l'omicidio di un ex colonnello dell'Fsb

Spia russa avvelenata a Londra
"E' stato quel bandito di Putin"
L'ex 007 indagava sull'assassinio della giornalista Politkovskaia
Si è sentito male dopo una cena con un "contatto" italiano

LONDRA - "E' difficile credere che un leader del G8 che si atteggia a democratico possa ordinare qualcosa di simile. Ma la gente deve capire che è un bandito". Non usa giri di parole Boris Berezovski, oligarca russo caduto in disgrazia e dal 2001 esule a Londra, per tirare in ballo Vladimir Putin, responsabile, secondo lui, di un misterioso avvelenamento: quello di Aleksandr Litvinenko, 43 anni, ex colonnello dei servizi segreti russi, che da due settimane lotta fra la vita e la morte in un ospedale della metropoli britannica. E che, prima della cena che gli è stata fatale, aveva cominciato a indagare sull'omicidio di una sua vecchia amica: Anna Politkovskaia, la giornalista uccisa lo scorso ottobre a Mosca a colpi d'arma da fuoco.

Livtinenko è di quelli che ci mettono poco a guadagnarsi il ruolo di "personaggio scomodo". Nel 1998 aveva accusato le autorità russe di avergli ordinato l'assassinio dell'oligarca Berezovski, eminenza grigia del Cremlino nell'era Eltsin. Poi, aveva rinfacciato a Putin di aver orchestrato, nel 1999, una serie di attentati terroristici a Mosca, per poter scatenare di nuovo la guerra in Cecenia. Dopo aver lavorato a lungo ai vertici dell'Fsb, i servizi segreti nati dalle ceneri del Kgb, Livtinenko si era trasferito sei mesi fa in Occidente e, da un mese, era cittadino britannico.

L'ex colonnello si è sentito male un paio d'ore dopo aver pranzato con tale Mario, un "contatto" italiano, da Itsu, un ristorante giapponese nella zona di Piccadilly. Così ha raccontato a un giornalista del Sunday Times che è riuscito a vederlo in ospedale, dove è piantonato dalla polizia: "Io ho ordinato, ma lui non ha mangiato niente, sembrava nervoso. Mi ha consegnato un documento di quattro pagine, voleva che lo leggessi subito. Conteneva una lista di nomi, tra cui alcuni funzionari dell'Fsb, che sarebbero coinvolti nell'omicidio della giornalista. Il documento era una e-mail, non un documento ufficiale, non ho capito perché sia venuto a Londra per darmelo quando avrebbe potuto girarmi l'e-mail".

Qualche ora dopo l'incontro, Livtinenko ha cominciato ad accusare i primi malori. Tre giorni dopo, il ricovero al Barnet Hospital e, poi, al London's University College Hospital. Una serie di esami tossicologici ha indicato all'origine dell'avvelenamento una sostanza micidiale, il tallio. Lui non ha dubbi sul fatto che qualcuno abbia tentato di farlo fuori: "Probabilmente pensavano che morissi entro tre giorni per infarto".

Di tallio, in teoria, ne basta un grammo, per uccidere una persona. Inodore e incolore, in Medioriente è usato come topicida. Gli amici che hanno fatto visita a Litvinenko, riferiscono che "sembra un fantasma": non ha più del 50% di probabilità di sopravvivenza e viene alimentato per endovena. Berezovski è andato a trovarlo venerdì scorso, "è invecchiato di dieci anni", ha detto.

L'avvelenamento risale al primo novembre ma solo ora i media britannici hanno dato risalto alla notizia, rispolverando pure un clamoroso caso, avvenuto a Londra nel 1978, in piena Guerra Fredda, quando il dissidente bulgaro Gergi Markov fu assassinato dai servizi segreti agli ordini dell'Urss con la punta avvelenata di un ombrello.

Scotland Yard dichiara che "agenti della direzione del crimine indagano su un avvelenamento sospetto, non ci sono stati arresti, l'inchiesta continua", e che "Litvinenko ha ricevuto a ottobre un e-mail da una persona conosciuta in Italia, un certo Mario, che si era detto in possesso di "informazioni importanti" sull'omicidio di Anna Politkovskaia e gli ha proposto un incontro a Londra".

Secondo il Mail on Sunday, il Mario in questione si chiama, di cognome, Scaramella, sarebbe "un accademico dell'università di Napoli e consulente della commissione Mitrokhin istituita dal Parlamento italiano per indagare sulle attività del Kgb in Italia durante la Guerra Fredda". Proprio Scaramella avrebbe fatto sì che la commissione Mitrokhin interrogasse Litvinenko, fuggito dalla Russia dopo essere stato messo sotto accusa per alto tradimento. E Berezovski insiste: "E' stato quel bandito di Putin".

(19 novembre 2006)

joesun
21-11-2006, 11:20
http://multimedia.repubblica.it/ricerca/479118?brand=&keyword=&category=mondo&format=format_image

L'ex spia russa, Aleksandr Litvinenko, è grave in un ospedale londinese. L'uomo, dallo sguardo spento e privo di capelli, è stato avvelenato. Sul suo caso indaga la direzione antiterrorismo di Scotland Yard. Da ieri la spia è stata posta sotto sorveglianza e protezione della polizia. Litvinenko, un ex colonnello dei servizi segreti russi Fsb (eredi del Kgb sovietico) critico del presidente Vladimir Putin, è stato avvelenato il primo novembre a Londra, a quanto sembra con tallio, un metallo letale anche a piccole dosi. Persone a lui vicine - tra le quali uno dei più celebri transfughi del Kgb in Occidente, Oleg Gordievski - hanno denunciato il coinvolgimento dei servizi russi nell'avvelenamento, accusa che Mosca smentisce.

:(

joesun
21-11-2006, 16:09
grazie mods :ave:

jpjcssource
21-11-2006, 18:53
Il tradizionale metodo russo di risolvere i problemi non si smentisce mai :rolleyes: , non so voi, ma oramai Putin è talmente potente che può far uccidere in maniera segreta, ma facendo 1+1, plateale, anche personaggi influenti che normalmente sarebbero più pericolosi da morti che da vivi.

Putin ha il consenso popolare che, nonostante qualche broglio, IMHO è realmente della maggior parte della popolazione e dei servizi segreti.
Questo da a lui poteri di uno zar, anzi di più perchè gli zar spesso avevano uno scarso appoggio popolare.

sempreio
21-11-2006, 19:03
Il tradizionale metodo russo di risolvere i problemi non si smentisce mai :rolleyes: , non so voi, ma oramai Putin è talmente potente che può far uccidere in maniera segreta, ma facendo 1+1, plateale, anche personaggi influenti che normalmente sarebbero più pericolosi da morti che da vivi.

Putin ha il consenso popolare che, nonostante qualche broglio, IMHO è realmente della maggior parte della popolazione e dei servizi segreti.
Questo da a lui poteri di uno zar, anzi di più perchè gli zar spesso avevano uno scarso appoggio popolare.


putin sa bene che sono stati gli americani e gli inglesi ad ammazzare sia la giornalista sovietica sia questo quà, è da una vita che cercano di mandarlo fuori dai c.....i in tutti i modi, in russia l' 80% della popolazione è con lui sia per lqa guerra in cecenia sia per la posizione che tiene. uccidere cosi personaggi finti scomodi come la giornalista russa non l' avrebbe avvantaggiato minimamente, quindi...

SquallSed
21-11-2006, 19:31
putin sa bene che sono stati gli americani e gli inglesi ad ammazzare sia la giornalista sovietica sia questo quà, è da una vita che cercano di mandarlo fuori dai c.....i in tutti i modi, in russia l' 80% della popolazione è con lui sia per lqa guerra in cecenia sia per la posizione che tiene. uccidere cosi personaggi finti scomodi come la giornalista russa non l' avrebbe avvantaggiato minimamente, quindi...


sseeeeeeeeeeeeeeeeeee

jpjcssource
21-11-2006, 19:38
putin sa bene che sono stati gli americani e gli inglesi ad ammazzare sia la giornalista sovietica sia questo quà, è da una vita che cercano di mandarlo fuori dai c.....i in tutti i modi, in russia l' 80% della popolazione è con lui sia per lqa guerra in cecenia sia per la posizione che tiene. uccidere cosi personaggi finti scomodi come la giornalista russa non l' avrebbe avvantaggiato minimamente, quindi...

Vero, non è da escludere nemmeno questa ipotesi, ma in una società come quella russa, il sangue non fa scalpore come da noi, commettere omicidi come questi e poi dare la colpa a Putin in continuazione, non è che facciano più di tanto al leader del Cremlino..... :mbe: :stordita:

I Russi sono abituati agli omicidi politici dalla notte dei tempi, come ho detto prima anche se fosse Putin ad averli ordinati e bastasse fare 1+1 per capire che è stato lui, il suo potere non verrebbe intaccato più di tanto.

*sasha ITALIA*
24-11-2006, 10:13
è morto stanotte e non sanno con cosa è stato avvelenato

jpjcssource
24-11-2006, 10:57
è morto stanotte e non sanno con cosa è stato avvelenato

I giornali dicevano con il Tallio, non ho capito bene cosa centravano gli italiani con questa ex spia però...

*sasha ITALIA*
24-11-2006, 11:04
I giornali dicevano con il Tallio, non ho capito bene cosa centravano gli italiani con questa ex spia però...


dalle ultime news pare che i medici abbiano ritrattato, non sanno cosa l'ha ucciso

joesun
24-11-2006, 11:32
dalle ultime news pare che i medici abbiano ritrattato, non sanno cosa l'ha ucciso
:eek:

dantes76
24-11-2006, 11:42
putin sa bene che sono stati gli americani e gli inglesi ad ammazzare sia la giornalista sovietica sia questo quà, è da una vita che cercano di mandarlo fuori dai c.....i in tutti i modi, in russia l' 80% della popolazione è con lui sia per lqa guerra in cecenia sia per la posizione che tiene. uccidere cosi personaggi finti scomodi come la giornalista russa non l' avrebbe avvantaggiato minimamente, quindi...

come il giornalista italiano ucciso in Cecenia?=
peccato che non riesca a trovare un video, di una conferenza fatta prima di morire, e l'intervento di uno scagnozzo del KgB...

dantes76
24-11-2006, 11:43
dalle ultime news pare che i medici abbiano ritrattato, non sanno cosa l'ha ucciso

Le teste di cuoio fanno irruzione nel "Dubrovka"
Cinquanta terroristi morti, catturati altri 30 ceceni
Blitz notturno nel teatro
muoiono più di 90 ostaggi
Mistero, e polemiche, sui gas usati dalle "forze speciali" russe
Secondo molte fonti potrebbe essere nervino

http://www.repubblica.it/online/esteri/moscadue/blitz/blitz.html

jpjcssource
24-11-2006, 11:51
Le teste di cuoio fanno irruzione nel "Dubrovka"
Cinquanta terroristi morti, catturati altri 30 ceceni
Blitz notturno nel teatro
muoiono più di 90 ostaggi
Mistero, e polemiche, sui gas usati dalle "forze speciali" russe
Secondo molte fonti potrebbe essere nervino

http://www.repubblica.it/online/esteri/moscadue/blitz/blitz.html

Ma in questo caso non penso proprio che abbiano usato del nervino, troppo potente e facilmente individuabile per un lavoro del genere :mbe: .

Invece nel caso dell'assalto al teatro sembra che tutti concordino con il nervino.

dantes76
24-11-2006, 11:54
Ma in questo caso non penso proprio che abbiano usato del nervino, troppo potente e facilmente individuabile per un lavoro del genere :mbe: .

Invece nel caso dell'assalto al teatro sembra che tutti concordino con il nervino.

no niente nervino, anche perche gli ospedali erano forniti,con gli antidoti contro il nervino, i 90 morti furono provocati propio da questo, perche sembrava nervino, e somministrarono le cure da intossicazione da nervino, ma senza effetti

dantes76
24-11-2006, 11:57
Ma tant'è il bilancio delle vittime sembra aggravarsi di ora in ora per la morte, in ospedale, di alcuni feriti. I ricoverati sono in stato di choc, altri in "condizioni critiche". Secondo fonti ospedaliere ufficiose le conseguenze più serie sono dipese dall'intossicazione provocata dai gas usati dagli assaltatori russi per facilitare il blitz. Gas che pare siano stati fatti entrare attraverso i sistemi di areazione e dai sotterranei. Secondo il sito di informazioni "gazeta.ru", i ricoverati in ospedale sarebbero ben oltre i 500, e la maggior parte di loro presenterebbe gravi difficoltà respiratorie. Vladimir Riabinin, responsabile del centro medico per le urgenze Sklifosovski di Mosca, ha dichiarato che i ricoverati sono in condizioni serie, "tutti avvelenati da un gas sconosciuto".

E appunto sull'uso dei gas scoppia aspra la polemica. Potentissimi, a giudicare da come le donne kamikaze sono state trovate morte, sedute in platea elle condizioni di alcuni degli ostaggi. Si sparge la voce che alcuni di loro sarebbero morti proprio a causa delle esalazioni venefiche. Le autorità ammettono che ci sono alcuni cadaveri non colpiti da armi da fuoco, ma il vice ministro degli Interni Vasilev, molto vago, dice: "Mi chiedete se abbiamo usato o meno del gas. Bene, sono autorizzato a dire solo che sono stati usati metodi speciali". "Ciò - poi spiega - ci ha consentito... di neutralizzare le donne kamikaze coi cinturoni di esplosivo, impedendo loro di mettere le dita sui detonatori". Infine aggiunge: "Nove persone sono morte ma non per il gas, bensì in seguito a complicazioni cardiache, shock o mancanza di medicinali o assistenza medica durante i tre giorni di sequestro". Dal ministero degli Interni non si aggiunge altro sul tipo di gas perché "potrebbero essere utilizzati anche in altre occasioni".

Anche l'ambasciatore degli Stati Uniti, Alexander Vershbow, non è stato in grado di fornire elementi più precisi. "Ci sono state date informazioni di carattere generale - ha detto - secondo cui si tratta di un gas inabilitante o tranquillizzante, ma non conosciamo in maniera specifica la natura della sostanza". Fatto che sta dagli ospedali dicono che molti dei ricoverati sono morti non per ferite, ma per intossicazione da gas.

La cronaca dell'assalto al teatro inizia all'alba. Poco prima i guerriglieri ceceni che da tre giorni erano asserragliati nell'edificio avevano cominciato ad eliminare alcuni degli ostaggi che tenevano nelle loro mani. Due civili vengono uccisi, un gruppo di prigionieri cerca di fuggire. Fuori, insieme alle raffiche di mitra e alle esplosioni, si diffonde la consapevolezza che il blitz non è più rimandabile.

L'ordine viene direttamente dal presidente russo Vladimir Putin. Le teste di cuoio russe fanno saltare una parete in fondo alla scena. Lanciano i gas soporiferi e nervini e penetrano nel teatro. Le prime a cadere sotto i colpi dei cecchini sono le donne kamikaze armate con il tritolo. La televisione mostra le immagini dei corpi delle vedove sedute in platea centrate in fronte dai colpi dei tiratori scelti.

Nella platea si scatena una vera e propria guerriglia. Da un parte le teste di cuoio, dall'altra i terroristi ceceni, in mezzo gli ostaggi. Alla fine pià di sessanta di loro perderanno la vita, altri moriranno in ospedale. Il blitz è fulmineo. Cinquanta terroristi vengono uccisi, tra loro c'è anche il loro capo, quel Movsar Barayev che aveva guidato l'intera operazione. Il suo cadavere verrà ripreso dalle tv: in mano stringe una bottiglia di cognac. Dicono che i terroristi si tenessero su con liquori e droghe. Alcuni sequestratori riescono a uscire dal teatro, cercano di mischiarsi tra la folla. Uno viene preso mentre si confonde tra i giornalisti. Due ceceni, un uomo e una donna, al momento sono sottoposti ad un serrato interrogatorio.

Il blitz finisce e comincia la conta delle vittime. Il sindaco di Mosca Yuri Luzhkov dice che potrebbero essere 130 gli ostaggi uccisi. Pochi minuti e arriva la smentita. "Sono solo trenta" è la nuova versione. Il balletto delle cifre continua. Si diffonde anche la notizia che i prigionieri stranieri sarebbero tutti illesi. Alcuni cadaveri, forse quelli dei terroristi, sono chiusi nei sacchi e adagiati all'esterno del teatro. Poi, all'improvviso, la tensione risale. Le forze speciali russe si allontanano dall'edificio per un allarme bomba. Fuori, si vedono dei bus che portano via i cadaveri e alcuni ostaggi ancora addormentati dal gas. L'incubo è finito. Per un po' si spera che sia costato poche vite innocenti, ma il bilancio ufficiale è pesante e arriva in serata appunto "a oltre novanta morti". L'operazione è riuscita, Putin ha salvato la faccia e la sua credibilità internazionale, forse, è cresciuta, ma le vittime sono tante.

(26 ottobre 2002)

http://www.repubblica.it/online/esteri/moscadue/blitz/blitz.html

dantes76
24-11-2006, 12:00
Identifying the gas

It was reported that efforts to treat victims were complicated because the Russian government refused to inform doctors what type of gas had been used. At the time, the gas was surmised to be some sort of surgical anesthetic or chemical weapon. Foreign embassies in Moscow issued official requests for more information on the gas to aid in treatment, but were publicly ignored.

While still refusing to identify the gas, on October 28 the Russian government informed the US Embassy of some of the gas' effects. Based on this information and examinations of victims, doctors concluded the gas was a morphine derivative.

On Wednesday, October 30, Russia responded to increasing domestic and international pressure with a statement on the unknown gas by Health Minister Yuri Shevchenko. He identified it as a fentanyl derivative[1][3] (possibly the large animal immobilant carfentanil[citation needed]), a powerful opioid. Boris Grebenyuk, the All-Russia Disaster Relief Service chief, said the services used Trimethyl Phentanylum.[1] New Scientist pointed out that trimethyl fentanyl is not a gas but an aerosol.[4]

A German toxicology professor who examined several German hostages said that their blood and urine contained halothane, a surgical anesthetic not commonly used in the West, and that it was likely the gas had additional components. However, halothane has a strong odor (although often defined as "pleasant" by comparison with other anesthetic gases). Thus, by the time the whole theatre area would be filled with halothane to a concentration compatible with loss of consciousness (0.5% - 3%), it is likely that terrorists inside would have realized they were being attacked. Additionally, recovery of consciousness is rapid after the flow of gas is interrupted, unlike with high-dose fentanyl administration. Therefore, although halothane might have been a component in the aerosol, it was probably not a major component.[citation needed]

The gas is now generally agreed to have been the top-secret fentanyl derivative Kolokol-1 developed by the KGB in the 1970's.[citation needed] Russian doctors, who helped hostages in first minutes after the siege, used a usual fentanyl's antidote, naloxone, for injections.[5] But fentanyl derivative's application caused chronic diseases grow acute for hostages, who stayed in the closed space without the water and food for several days.[5] Another factor was the dose of fentanyl's derivative. It was calculated on terrorists - to effectively neutralize them for several minutes.[5] According to Russian experts' conclusion, all hostages, who died, died not from the gas itself, but from complications, caused by its application in non-standard circumstances.[5]

http://en.wikipedia.org/wiki/Moscow_theater_hostage_crisis#Identifying_the_gas

dantes76
24-11-2006, 12:32
24 novembre 2006
Uno scritto di Litvinenko reso noto dopo la sua morte
Da lettera dell'ex spia russa accuse a Putin
«Potrà riuscire a mettere a tacere un uomo, ma il fragore delle proteste da tutto il mondo rimbomberà per il resto dei suoi giorni»
Putin venerdì in Finlandia al vertice Ue-Russia (Ansa)
LONDRA - Accuse esplicite al presidente della Russia Vladimir Putin per la morte dell’ex spia russa Alexander Litvinenko, deceduto nella giovedì sera a Londra per un sospetto avvelenamento. In uno scritto reso noto dopo la sua morte, Litvinenko, che nell'ultimo periodo stava indagando sull'assassinio della giornalista Anna Politkovskaya, accusa direttamente Putin di essere implicato nella sua malattia.
«FORZE DEL MALE» - Dietro la morte per avvelenamento di Litvinenko ci sono «le forze del male» russe.

Lo denuncia Oleg Gordievsky, un amico dell'ex spia dell'Fsb (l'ex Kgb). «Stava combattendo contro le forze del male in Russia, contro il Kgb, contro le autorità che stanno reprimendo la democrazia e le libertà in Russia», ha detto Gordievsky, a sua volta ex agente dei servizi segreti russi da tempo residente a Londra.

«Litvinenko è diventato la vittima della vendetta e della cattiveria di queste forze». Lo scritto è stato dettato da Litvinenko a Gordievsky poche ore prima della sua morte. «Potrà riuscire a mettere a tacere un uomo, ma il fragore delle proteste da tutto il mondo, signor Putin, rimbomberà nelle sue orecchie per il resto dei suoi giorni», dice nella sua ultima dichiarazione Litvinenko. «Lei ha dimostrato di non aver rispetto per la vita, per la libertà o per i valori civili. Lei ha dimostrato di essere indegno del suo ufficio. Di essere indegno della fiducia degli uomini e delle donne civili».


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/11_Novembre/24/putin.html

Onisem
24-11-2006, 12:43
Il tradizionale metodo russo di risolvere i problemi non si smentisce mai :rolleyes: , non so voi, ma oramai Putin è talmente potente che può far uccidere in maniera segreta, ma facendo 1+1, plateale, anche personaggi influenti che normalmente sarebbero più pericolosi da morti che da vivi.

Putin ha il consenso popolare che, nonostante qualche broglio, IMHO è realmente della maggior parte della popolazione e dei servizi segreti.
Questo da a lui poteri di uno zar, anzi di più perchè gli zar spesso avevano uno scarso appoggio popolare.
Personalmente lo considero alla stregua di Hitler e Stalin. Mi domando quand'è che i governicchi e politicanti occidentali la finiranno di girarsi dall'altra parte o tirargli pacche sulle spalle. Altro che terrorismo, la Russia è il paese dell'orrore.

evelon
24-11-2006, 12:44
La Russia stà cercando (Putin stà cercando :D ) di riproporsi come superpotenza, ruolo che è stato eroso da quando è caduto il muro.

Dispone di un potere militare ancora elevato ma economicamente e politicamente è messa male, non mi stupirei se il Cremlino avesse deciso di far fuori il tipo che indagava sulla morte della giornalista.

L'ex-KGB ha, imho, ancora validi agenti in grado di infiltrarsi e far fuori quasi chi vuole.

Lìincursione al teatro durante l'attentato non c'entra nulla con questo evento nè come modi, nè come situazione.

Il tutto imho

evelon
24-11-2006, 12:45
Personalmente lo considero alla stregua di Hitler e Stalin. Mi domando quand'è che i governicchi e politicanti occidentali la finiranno di girarsi dall'altra parte o tirargli pacche sulle spalle. Altro che terrorismo, la Russia è il paese dell'orrore.

Si è uno dei paesi dell'orrore però non gli girerà le spalle nessuno imho.

Abbiamo bisogno di lui (risorse) tanto quanto lui ha bisogno di noi (economia)

dantes76
24-11-2006, 12:45
La Russia stà cercando (Putin stà cercando :D ) di riproporsi come superpotenza, ruolo che è stato eroso da quando è caduto il muro.

Dispone di un potere militare ancora elevato ma economicamente e politicamente è messa male, non mi stupirei se il Cremlino avesse deciso di far fuori il tipo che indagava sulla morte della giornalista.

L'ex-KGB ha, imho, ancora validi agenti in grado di infiltrarsi e far fuori quasi chi vuole.

Lìincursione al teatro durante l'attentato non c'entra nulla con questo evento nè come modi, nè come situazione.

Il tutto imho

no ti sbagli, il modus operandi e' lo stesso


uso di aggressori, sconosciuti, o non facilmente identificabili, e di conseguenza non neutralizzabili in tempo


Mystery of Russian gas deepens

* 14:37 29 October 2002
* NewScientist.com news service
*

Russia is still refusing to reveal the identity of the gas used to end the hostage crisis in Moscow on Saturday, despite the fact that traces left in freed foreign nationals are beginning to narrow down the candidate substances.

Initial speculation centred on a nerve agent related to a "non-lethal" chemical weapon called BZ. The action of such agents was consistent with some early reports.

But the examination of survivors by western doctors has now shifted the focus - but in two directions. The US embassy in Moscow says its doctors believe an opiate-related narcotic was used. And doctors treating German hostages say tests suggest an unnamed general anaesthetic.

On Monday, the Kremlin's spokesman on Chechnya said that the substance used was "a medical gas of the type used in anaesthesiology", a similar description to that given by doctors in Moscow on Sunday. It is even possible that a cocktail of agents was used.



The gas was pumped into the theatre to incapacitate the 50 heavily armed Chechen terrorists who had taken about 800 people hostage. But 117 of the hostages died during the storming of the theatre, with all but two initially reported as having been killed by the gas. On Tuesday, the Moscow prosecutor said 45 hostages had died of gunshot wounds.
Immediate antidote

Whether the action taken by the Russian forces prevented even greater loss of life will probably never be known, but doctors in Moscow have condemned the secrecy surrounding the identity of the gas. They say they might have saved more lives if they had been able to administer a specific antidote immediately. Some hostages died on the way to hospital, or after their arrival.

If the agent was a narcotic opium derivative, as suggested by doctors in the US Embassy in Moscow, it could have been treated with the common anti-narcotic drug naloxone. Some reports say the drug has been used successfully on some hostages.

One candidate narcotic mentioned by analysts is trimethyl fentanyl, which acts very quickly. But fentanyl is not a gas - it is administered as an aerosol suspension, which would have been difficult in the large space of the theatre.

And while fentanyl can sedate, it rarely causes unconsciousness. Doses high enough to knock anyone out would also risk causing, in effect, a heroin overdose.
Drug cocktail

Thomas Zilker, a Munich doctor, says tests revealed no traces of narcotics in the two German survivors he examined, but did show traces of a general anaesthetic. Yet anaesthetists contacted by New Scientist say they can think of no gases that would have knocked out a roomful of people so quickly.

The requirement for the gas to act extremely rapidly was seen as essential. Some of the terrorists carried detonators attached to massive explosives and had pledged to blow themselves up. This might have dictated the use of very high concentrations of gas, which may have been why so many received a lethal dose.

However, It is also possible that the continuing confusion over the gas results from the use of a cocktail of agents. A fast-acting drug - which might also wear off quickly - could have been combined with a slower but longer-acting agent.

This might have allowed the use lower doses of each agent, in the hope of not exceeding the toxic doses of either. Such cocktails are used to reduce the individual toxicities of cancer chemotherapy agents. But if a mixed gas was used in Moscow, the dosage calculations went tragically wrong.


http://www.newscientist.com/article.ns?id=dn2979

Onisem
24-11-2006, 12:46
putin sa bene che sono stati gli americani e gli inglesi ad ammazzare sia la giornalista sovietica sia questo quà, è da una vita che cercano di mandarlo fuori dai c.....i in tutti i modi, in russia l' 80% della popolazione è con lui sia per lqa guerra in cecenia sia per la posizione che tiene. uccidere cosi personaggi finti scomodi come la giornalista russa non l' avrebbe avvantaggiato minimamente, quindi...
Tu si che hai una visione lucida...

evelon
24-11-2006, 12:52
no ti sbagli, il modus operandi e' lo stesso


uso di aggressori, sconosciuti, o non facilmente identificabili, e di conseguenza non neutralizzabili in tempo



Ah, non avevo capito che ti riferissi a questo.

Comunque credo che ogni servizio segreto abbia agenti non identificabili o poco identificabili per le neutralizzazioni, russo o meno.

Quello che è diverso è il contesto: l'incursione al teatro è probabilmente stata inevitabile e probabilmente giusta, questo omicidio non saprei inquadrarlo correttamente in una dimensione diversa da quella che ho citato (equilibri di potere per Putin ed il suo entourage).

Peraltro l'incursione (si potrebbe definire "pubblica" visto che non è mai stata negata e/o sminuita) è stata portata a termine da gruppi speciali mentre questo omicidio è stato portato a termine probabilmente da un agente sotto copertura

-kurgan-
24-11-2006, 12:52
Personalmente lo considero alla stregua di Hitler e Stalin. Mi domando quand'è che i governicchi e politicanti occidentali la finiranno di girarsi dall'altra parte o tirargli pacche sulle spalle. Altro che terrorismo, la Russia è il paese dell'orrore.

concordo pienamente..

jpjcssource
24-11-2006, 13:39
Personalmente lo considero alla stregua di Hitler e Stalin. Mi domando quand'è che i governicchi e politicanti occidentali la finiranno di girarsi dall'altra parte o tirargli pacche sulle spalle. Altro che terrorismo, la Russia è il paese dell'orrore.

Fino a che dalle nostre parti non avranno il fegato di alzare la voce anche con il rischio che i rubinetti di petrolio e gas vengano chiusi o vadano a singhiozzo...

La direzione della NATO ha ragione quando dice che l'URSS è caduta, ma il Cremlino ha trovato il modo di tenere comunque l'Europa sutto la sua minaccia.

I paesi europei dopo l'avvertimento dell'inverno scorso sono costretti a stringere accordi con Gazprom e Rosneft, anche a prezzi svantaggiosi per noi.

von Clausewitz
24-11-2006, 15:27
putin sa bene che sono stati gli americani e gli inglesi ad ammazzare sia la giornalista sovietica sia questo quà, è da una vita che cercano di mandarlo fuori dai c.....i in tutti i modi, in russia l' 80% della popolazione è con lui sia per lqa guerra in cecenia sia per la posizione che tiene. uccidere cosi personaggi finti scomodi come la giornalista russa non l' avrebbe avvantaggiato minimamente, quindi...

ma certo il figlio di putin lo sa, ma intanto non dice niente e anzi in genere è abbastanza prodigo di pacche amichevoli con i suoi amici George (Bush) e Tony (Blair), mentre il resto del mondo lo sputtana per questi casi
e quando, per una volta, gli si mette davanti anzi gli si spiatella in faccia lo stato della democrazia in Russia con l'uccisione di una dozzina di giornalisti negli ultimi anni, i processi farsa a oppositori politici e la catastrofica guerra cecena, ecco che il figlio di putin irato risponde dando agli spagnoli dei corrotti e a noi italiani dei mafiosi
alla luce di queste considerazioni, le tue sono veramente opinioni tafazziane :rolleyes: :D

dantes76
24-11-2006, 15:52
Flash RaiNews24: l'ex spia uccisa da polonio radioattivo

jpjcssource
24-11-2006, 15:55
Flash RaiNews24: l'ex spia uccisa da polonio radioattivo

Ci sono proprio andati sul pesante :stordita:

sempreio
24-11-2006, 16:02
Personalmente lo considero alla stregua di Hitler e Stalin. Mi domando quand'è che i governicchi e politicanti occidentali la finiranno di girarsi dall'altra parte o tirargli pacche sulle spalle. Altro che terrorismo, la Russia è il paese dell'orrore.


a me putin mi è sempre piaciuto, siamo stati noi più orridi a chiudere gli occhi mentre le ragazzine battevano nelle nostre strade e non dimentichiamocene che 50 anni fa in europa avevamo il nazismo e 30milioni di russi sono morti per fermare l' avanzata verso est ;)

dantes76
24-11-2006, 16:06
Ci sono proprio andati sul pesante :stordita:

:eek:
Il polonio-210

Questo isotopo del polonio è un emettitore alfa con una emivita di 138,39 giorni. Un milligrammo di tale metalloide emette lo stesso numero di particelle alfa di 5 grammi di radio. Il decadimento di questo elemento rilascia anche una grande quantità di energia: mezzo grammo di polonio-210, se viene termicamente isolato dall'ambiente, può ragiungere rapidamente temerature di oltre 750 K, e sviluppa circa 70 watt in energia termica. Pochi curie (gigabecquerel) di polonio-210 emettono una luminescenza blu dovuta all'eccitazione dell'aria circostante per effetto Compton. Poiché praticamente tutta la radiazione alfa viene facilmente bloccata dai normali contenitori e rilascia la sua energia appena colpisce una superficie, il polonio-210 è stato usato come una fonte di calore dal peso ridotto per alimentare celle termoelettriche nei satelliti artificiali, ma a causa della sua breve emivita il polonio-210 non poteva alimentare queste celle per tutta la vita utile di un satellite. Perciò questa applicazione è stata attualmente abbandonata.


Precauzioni

Il polonio è un elemento tossico, altamente radioattivo e pericoloso da manipolare, persino in quantitativi dell'ordine del milligrammo o meno. Le particelle alfa che emette danneggiano i tessuti dell'organismo.

Il limite massimo tollerabile di radioattività da ingestione del polonio è 1100 Bq (0,03 µCi), una quantità corrispondente a quella prodotta da 6,8 × 10-12 grammi (6,8 miliardesimi di milligrammo) di polonio.

La massima concentrazione ammissibile di composti i polonio nell'aria è circa 7500 Bq/m3 (2 × 10-11 µCi/cm3).

Ileana
24-11-2006, 16:08
Volevano essere sicuri :eek:

sempreio
24-11-2006, 16:08
ma certo il figlio di putin lo sa, ma intanto non dice niente e anzi in genere è abbastanza prodigo di pacche amichevoli con i suoi amici George (Bush) e Tony (Blair), mentre il resto del mondo lo sputtana per questi casi
e quando, per una volta, gli si mette davanti anzi gli si spiatella in faccia lo stato della democrazia in Russia con l'uccisione di una dozzina di giornalisti negli ultimi anni, i processi farsa a oppositori politici e la catastrofica guerra cecena, ecco che il figlio di putin irato risponde dando agli spagnoli dei corrotti e a noi italiani dei mafiosi
alla luce di queste considerazioni, le tue sono veramente opinioni tafazziane :rolleyes: :D

guarda se fosse per me avrei già spianato completamente la cecenia, i ceceni vogliono solo dividersi da mosca perchè hanno il sottosuolo pieno di petrolio e gas. eppoi ricordati che loro uccidono i giornalisti scomodi, qui da noi li portiamo alla fame con contratti da fame e nelle mani dei 4 editori super politicizzati

jpjcssource
24-11-2006, 16:13
a me putin mi è sempre piaciuto, siamo stati noi più orridi a chiudere gli occhi mentre le ragazzine battevano nelle nostre strade e non dimentichiamocene che 50 anni fa in europa avevamo il nazismo e 30milioni di russi sono morti per fermare l' avanzata verso est ;)

I ritengo Putin un leader che, nonostante il suo autoritarismo, sa bene come far ridiventre il suo paese una superpotenza mondiale.

Forse è uno dei migliori presidenti che la Russia ha mai avuto, togliendo però Gorbaciov che sarebbe stato ottimo sia per noi che per i russi, ma in quel paese se non hai il pugno di ferro non comandi.

-kurgan-
24-11-2006, 16:15
guarda se fosse per me avrei già spianato completamente la cecenia, i ceceni vogliono solo dividersi da mosca perchè hanno il sottosuolo pieno di petrolio e gas.

e se anche fosse? ogni popolo dovrebbe avere il diritto di autogovernarsi.

dantes76
24-11-2006, 16:15
guarda se fosse per me avrei già spianato completamente la cecenia, i ceceni vogliono solo dividersi da mosca perchè hanno il sottosuolo pieno di petrolio e gas. eppoi ricordati che loro uccidono i giornalisti scomodi, qui da noi li portiamo alla fame con contratti da fame e nelle mani dei 4 editori super politicizzati

guarda che la Cecenia e' gia' spianata.,..azzo vuoi spianare? pure le colline?
Img 1440*1440
http://www.freechechnya.org/images/grozny_square_before.jpg

sempreio
24-11-2006, 16:17
I ritengo Putin un leader che, nonostante il suo autoritarismo, sa bene come far ridiventre il suo paese una superpotenza mondiale.

Forse è uno dei migliori presidenti che la Russia ha mai avuto, togliendo però Gorbaciov che sarebbe stato ottimo sia per noi che per i russi, ma in quel paese se non hai il pugno di ferro non comandi.


quoto tutto, in più la russia col suo enorme territorio sarebbe oggetto di speculazioni da parte di tutti i paesi occidentali e orientali se non ci fosse putin che li rimettesse in riga ;)

sempreio
24-11-2006, 16:20
guarda che la Cecenia e' gia' spianata.,..azzo vuoi spianare? pure le colline?
Img 1440*1440
http://www.freechechnya.org/images/grozny_square_before.jpg



solo perchè è in bianco e nero la vedi spianata? io ci vedo case alberi e strade :rolleyes:

jpjcssource
24-11-2006, 16:22
quoto tutto, in più la russia col suo enorme territorio sarebbe oggetto di speculazioni da parte di tutti i paesi occidentali e orientali se non ci fosse putin che li rimettesse in riga ;)

Infatti, però ritengo che non sarà mai un nostro vero amico, quell'uomo è un bene per i russi (o meglio direi par lo stato russo), ma non per noi ;)

sempreio
24-11-2006, 16:23
e se anche fosse? ogni popolo dovrebbe avere il diritto di autogovernarsi.

certo ma le risorse del sottosuolo dovrebbero essere ripartite fra tutti i russi, cioè se i friulani trovano sotto terra un giacimento di petrolio del valore immenso, ti sembrerebbe giusto che rivendicassero la piena autonomia per ragioni culturali?
ma dai...

sempreio
24-11-2006, 16:28
Infatti, però ritengo che non sarà mai un nostro vero amico, quell'uomo è un bene per i russi (o meglio direi par lo stato russo), ma non per noi ;)


non mi interessa, alla fine se si stabilisse un "governo" filo occidentale o filo cinese al cittadino comune europeo non cambierebbe un gran che, anzi probabilmente ci rivenderebbero le stesse risorse maggiorate

Occasus
24-11-2006, 16:40
certo ma le risorse del sottosuolo dovrebbero essere ripartite fra tutti i russi, cioè se i friulani trovano sotto terra un giacimento di petrolio del valore immenso, ti sembrerebbe giusto che rivendicassero la piena autonomia per ragioni culturali?
ma dai...
I ceceni NON sono russi. Sono uno dei tanti popoli oppressi dalla maggioranza russa da tantissimi anni.
Basta pensare che la loro lingua è nettamente diversa dal russo.

drakend
24-11-2006, 16:51
I ceceni NON sono russi. Sono uno dei tanti popoli oppresso dalla maggioranza russa da tantissimi anni.
Basta pensare che la loro lingua è nettamente diversa dal russo.
A proposito non possono trasferirli in Siberia? :sofico:

jpjcssource
24-11-2006, 17:16
A proposito non possono trasferirli in Siberia? :sofico:

Si dice che la Siberia sia una delle terre più desolate del mondo, o almeno lo era prima del popolamento forzato :D

dantes76
24-11-2006, 17:24
solo perchè è in bianco e nero la vedi spianata? io ci vedo case alberi e strade :rolleyes:

?? sei ironico, vero?

dantes76
24-11-2006, 17:25
I ceceni NON sono russi. Sono uno dei tanti popoli oppresso dalla maggioranza russa da tantissimi anni.
Basta pensare che la loro lingua è nettamente diversa dal russo.

shhhh, che dopo vaglielo a spiegare che si ritrovano a difendere il comunismo stalinista

Onisem
24-11-2006, 20:11
a me putin mi è sempre piaciuto, siamo stati noi più orridi a chiudere gli occhi mentre le ragazzine battevano nelle nostre strade e non dimentichiamocene che 50 anni fa in europa avevamo il nazismo e 30milioni di russi sono morti per fermare l' avanzata verso est ;)
Ti giuro che vorrei capire cosa c'entra, ma temo di non esserne in grado.

sempreio
24-11-2006, 20:36
Ti giuro che vorrei capire cosa c'entra, ma temo di non esserne in grado.


dico solo che i nostri governi sono molto peggio, sono solo governi di facciata

jpjcssource
24-11-2006, 20:50
dico solo che i nostri governi sono molto peggio, sono solo governi di facciata

Beh, almeno il Berluska non ha fatto assassinare Santoro sotto casa sua :stordita: , poi se avessimo i pozzi petroliferi russi, Prodi, potrebbe, mandare a quel paese Eurostat e raddrizzare i conti pubblici in due annetti buoni ;) , come Putin ha avuto la fortuna di poter fare.

Comunque visto che il polonio è rarissimo e costosissimo penso che solo un sicario governativo possa prendersi il lusso di uccidere qualcuno con quella sostanza.
Quell'omicidio deve essere costato parecchio, poi gli esperti che hanno esaminato il corpo hanno notato che la vittima era diventata praticamente un reattore nucleare umano ed in tutti gli ambienti in cui passava aumentava la radioattività.

joesun
26-11-2006, 12:12
Sunday Times: otto giorni prima di morire l'ex colonnello del Kgb
fece il nome dell'uomo incaricato da Mosca di tenerlo d'occhio
Litvinenko disse in un'intervista "Un agente russo mi seguiva"

LONDRA - Pochi giorni prima di morire Aleksandr Litvinenko fece in un'intervista il nome di un agente russo che secondo lui aveva il compito di sorvegliarlo: Viktor Kirov. Lo scrive il Sunday Times, riferendo che un certo 'Anatoly V. Kirov' lavorava come diplomatico all'ambasciata russa a Londra fino alla fine dello scorso anno, quando lasciò ufficialmente la diplomazia.

Per Litvinenko si trattava dell'agente incaricato di tenerlo d'occhio per conto di Mosca, ma nell'intervista rilasciata dal suo letto d'ospedale l'ex agente del Kgb non lo accusa direttamente di averlo avvelenato.

Scotland Yard ha richiesto il nastro della conversazione per esaminarlo, aggiunge il domenicale britannico.

Parlando otto giorni prima della morte l'ex colonnello del Kgb disse al Sunday Times: "So che i servizi russi mi seguono. So di essere un caso 'attivo' per loro. So che l'agente russo incaricato di tenermi d'occhio è Viktor Kirov. Fino a quando non se n'è andato era console all'ambasciata russa... so che fa parte del giro delle spie, e tra le altre cose è incaricato di monitorare i miei movimenti". Sembra che Litvinenko avesse detto di Kirov che lo seguiva anche alla polizia, dopo che questi si era recato di notte a casa sua.

Nell'intervista Litvinenko parlò anche di cambiamenti della legge in Russia, che davano allo stato più poteri per colpire gli avversari: "Il parlamento russo ha passato una legge a metà anno che permette al governo, e al presidente, di perseguire ed attaccare terroristi ed estremisti in tutto il mondo. Così ora è legale".

L'ex spia, nella conversazione, disse anche di sospettare di essere stato contaminato da materiale radioattivo, invece che avvelenato, come pensavano i medici, che individuarono la sostanza mortale, il polonio 210, solo poche ore prima della morte di Litvinenko, giovedì.

(26 novembre 2006)

fonte (http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/esteri/putin-spia-avvelenata/litvinenko-26nov/litvinenko-26nov.html)

joesun
26-11-2006, 12:15
ma il bello è questo...

Nel marzo 2005 l'ex spia del Kgb parlò a lungo con "Repubblica"
"Mi hanno usato, adesso ho paura. Ho parlato e Putin sa tutto"
E Litvinenko raccontò "Volevano sapere di Prodi"
La commissione Mitrokhin lo interrogò ma poi fu abbandonato

Nel pomeriggio del 3 marzo 2005, Aleksandr Litvinenko ha un lungo colloquio con "Repubblica". L'incontro si tiene a Londra, negli uffici di Boris Berezovskij e, per espressa volontà dell'ex colonnello, è interamente "on the record". Eccone la trascrizione.

Come sono finito a lavorare per la commissione Mitrokhin.
"A inizio 2004, ricevetti una telefonata del mio amico Viktor Suvorov. Viktor è un ex ufficiale del Gru (il controspionaggio militare sovietico ndr.) e oggi vive a Bristol, dove fa lo scrittore "famoso".

Mi chiese se avessi nulla in contrario a parlare con un suo amico, un giudice italiano, Mario Scaramella, che lavorava per la Commissione Mitrokhin. Mario mi chiamò e mi chiese di riferire tutto ciò che sapevo delle operazioni e dei contatti del Kgb in Italia. Dissi subito che non avevo conosciuto Mitrokhin e che non sapevo nulla del suo archivio, ma che se volevano una lista di possibili contatti russi su questa materia e la mia consulenza per comprendere i meccanismi criminali di funzionamento di Kgb e Fsb, i legami con la criminalità organizzata, ero disponibile. Rimanemmo d'accordo che sarei sceso in Italia alla fine di febbraio del 2004.

Poi, improvvisamente, accadde qualcosa che al momento, purtroppo, non compresi. Ho un fratello che si chiama Maxim. Ha 21 anni ed è in Italia da 4. Vive a Rimini, dove è studente universitario e lavora come cuoco in un ristorante specializzato in carne alla brace. Ebbene, un mese prima che arrivassi in Italia, Maxim mi chiama disperato. La Polizia non intende più considerare valido il suo visto di studi e minaccia di espellerlo in Russia. Il che significa la sua condanna a morte. Chiedo aiuto a Mario, che dice di non preoccuparmi. Mi spiega che Berlusconi è stato messo al corrente del mio impegno con la Mitrokhin e che Maxim può stare tranquillo. Io collaborerò portando le prove che la commissione chiede e a Maxim verrà concesso asilo politico. Maxim mi conferma che Mario è andato a Rimini e ha parlato con la polizia. Alla fine mio fratello però ha dovuto cavarsela da solo per ottenere il permesso. La vicenda fu certo un modo per convincermi a collaborare".

L'appartamento di Napoli
"Agli inizi di marzo 2004, arrivai all'aeroporto di Fiumicino, dove trovai ad aspettarmi Scaramella, un interprete russo e un autista. Salimmo a bordo della macchina di Mario, una Land Rover marrone, e partimmo subito per Napoli. L'autista mi disse che era un agente penitenziario e ritengo che lo fosse, perché viaggiava armato. L'interprete si presentò come André. Era un cittadino russo e mi colpì che non aveva alcun titolo per stare in Italia. Né un permesso di soggiorno, né l'asilo politico. Dissi a Mario: "Come pensate di proteggere questa persona? Le cose che ascolterà da me su Kgb ed Fsb accusano Putin e dunque mettono in pericolo la sua vita...". Mario disse di farmi gli affari miei. A Napoli, fui alloggiato all'hotel "Britannia" o "Britannique", sulla "collina" (a Napoli, in Corso Vittorio Emanuele, esiste un hotel che si chiama Britannique. L'albergo è alle pendici del Vomero. ndr). Mario pagò la mia stanza, il biglietto aereo e il soggiorno di mio fratello, che mi raggiunse gli ultimi due dei cinque giorni di permanenza. Le giornate erano sempre uguali. Io aspettavo in albergo che arrivassero a prendermi. Mi portavano in una casa non lontano dall'albergo, verso il mare. L'appartamento era al primo piano di una palazzina bassa che dava sul cortile di una grande scuola con un campo da pallavolo. Lì una donna trascriveva le mie dichiarazioni e le verbalizzava su dei fogli che, alla fine di ogni giornata di lavoro, mi veniva chiesto di firmare. Ora io non so che cosa ho firmato, perché il testo era in italiano e dunque non posso giurare che l'interprete non abbia fatto errori. Lavoravamo fino a notte inoltrata. Io decisi di collaborare dopo aver ricevuto un'assicurazione".

L'assicurazione di Guzzanti e Berlusconi
"Sapevo di consegnare alla Commissione Parlamentare elementi in grado di accusare Putin e il suo sistema di controllo criminale della Russia. Sapevo che Berlusconi diceva di essere amico di Putin, dunque chiesi a Mario se la Commissione o i suoi capi erano in grado non solo di proteggere il sottoscritto, ma di dare alle mie informazioni un seguito politico. Mario mi disse che doveva interpellare il suo boss, Paolo Guzzanti (Litvinenko lo chiama "Pablo Guzzanti" ndr.). I due si sentivano in continuazione, finché, una mattina, nell'appartamento, Mario chiamò "Pablo" di fronte a me. L'interprete mi tradusse le parole che Mario sosteneva stesse pronunciando Guzzanti. A suo dire, Guzzanti aveva incontrato Berlusconi, gli aveva esposto i miei timori e le mie richieste. E Berlusconi aveva risposto: "Ditegli che non ho amici". Stupidamente, ritenni di potermi fidare".

Le domande di Mario
Prodi, le attività dei Verdi, i legami dell'azienda Olivetti con il Kgb.
"Ho raccontato come l'Fsb, il nuovo servizio segreto russo, sia una struttura mista di intelligence e crimine organizzato. Ne ho spiegato le origini nella dissoluzione del Kgb. Ho offerto i nomi degli uomini che avevano operato in Italia, ma Mario insisteva su tre questioni.
a) Il sequestro Moro e i rapporti di Prodi con il Kgb. Mario mi raccontò che Prodi conosceva l'indirizzo dove le Br tenevano sequestrato Moro per averlo appreso durante una seduta spiritica. Mi chiese se non ritenevo che Prodi avesse appreso del covo dal Kgb. Mi chiese anche se il sequestro non fosse stato organizzato dal Kgb e se avesse addestrato le Br. Dissi che non conoscevo alcun dettaglio del sequestro e che non avevo mai sentito parlare di Prodi. Osservai soltanto che, se volevano il mio parere di esperto, era poco credibile che Prodi avesse appreso la notizia durante una seduta spiritica e che sicuramente il Kgb aveva seguito il sequestro provando ad acquisire informazioni. Io non avevo e non ho nessun tipo di prove su Prodi.
b) Le attività dei Verdi. Mario sembrava ossessionato dal gruppo dei Verdi. Non avevo particolari informazioni. Piuttosto fui io ad ascoltarlo attentamente, mentre sosteneva che dietro la loro attività politica potessero nascondersi interessi del Kgb.
c) La Olivetti. Mario voleva sapere se gli affari dell'Olivetti nell'ex Unione Sovietica nascondevano legami con il Kgb. Ho semplicemente spiegato che ogni azienda che operava sul mercato sovietico veniva spiata dal Kgb. Ma questo non vuol dire essere controllati dal Kgb. Mario mi ha anche fatto molte altre domande su personaggi italiani di cui oggi non ricordo più il nome e anche su un giornale, di cui lo stesso non ricordo. In ogni caso, dovrebbe essere tutto in quei verbali che ho firmato".

La ECPP
"Mario mi disse che la sua società, la Ecpp (Environmental Crime Prevention Programme), si occupava di grandi temi della sicurezza ambientale e aveva un contratto con la Commissione di Paolo Guzzanti per condurre delle indagini sul Kgb. Mi mostrò un contratto con cui mi impegnavo a collaborare con la società, che non ricordo se firmai o meno. Sul conto di questa società Ecpp io ho raccolto tre versioni diverse da fonti che non posso rivelare e di cui non sono in grado di valutare l'attendibilità. Prima versione: La Ecpp è quello che dichiara di essere. Una società che combatte le mafie del crimine ambientale. Seconda versione: la Ecpp è una società schermo dei servizi segreti italiani. Terza versione: la Ecpp è una lavanderia per il riciclaggio del denaro. Un fatto è certo. Mario ha sostenuto che Berlusconi era molto scontento del lavoro che i servizi italiani stavano facendo per la Mitrokhin e dunque c'era bisogno della Ecpp. Inoltre, durante il mio soggiorno a Napoli, Mario chiese se poteva assistere ad uno dei nostri incontri un amico americano venuto per me dalla Germania. Se ne rimase in silenzio, senza neppure presentarsi. Quando si allontanò, Mario sostenne che lavorava per i servizi statunitensi e che la Cia poteva essere interessata alle mie informazioni. Io non gli credetti".

Il compenso per la collaborazione
"Quando finì il mio lavoro a Napoli, Mario mi mise in mano 600 o 800 euro in contanti. Mi sentii umiliato. Gli dissi che non vendevo informazioni e che avevo accettato l'incarico perché collaborare con l'Italia era per me un'occasione irripetibile di far sapere all'occidente cosa è stato il Kgb, chi è Putin e quanto sia corrotto il suo regime. Aggiunsi che era giusto che fossi retribuito come un consulente professionista, con parcelle regolarmente accreditate sul mio conto dalla Commissione. E soprattutto in modo trasparente, perché l'Fsb non sospettasse che mi ero intascato in nero milioni di dollari per le mie informazioni. Era una questione di trasparenza e di sicurezza. Mario non mi accreditò nessun denaro. Continuò a dirmi di non preoccuparmi. Che sarei diventato famoso e avrei testimoniato di fronte al Parlamento italiano. Che avrei potuto portare la mia famiglia in vacanza in Italia. Mi aveva preso per un pezzente".

La visita di Mario
a Cambridge. L'incontro con Bukowsky e Gordievsky.
"Qualche tempo dopo la mia trasferta a Napoli, Mario venne a Londra e mi chiese di fargli da tramite con Vladimir Bukovskij (dissidente sovietico "scambiato" a Berlino nel 1976 con il comunista cileno Luis Corvalan ndr.) e Oleg Gordievskij (ex agente del Kgb riparato in Inghilterra nel 1985 ndr.). In particolare, era interessato a Bukovskij, il quale sosteneva di avere con sé 7 mila dossier del Kgb, ancora segreti, che aveva fotocopiato con un piccolo scanner nel 1992, quando, su ordine di Eltsin, il Servizio aveva dovuto mettergli a disposizione gli archivi. L'incontro avvenne in un ristorante italiano di Cambridge. Bukovskij si impegnò a collaborare, a consegnare i suoi file, ma, successivamente, mi disse di non aver dato un bel niente a Mario. Non so dire di Gordievskij".

Le promesse mai mantenute di Berlusconi
"Non molto tempo dopo la mia trasferta in Italia, Berlusconi incontrò Putin. Li vidi in televisione abbracciarsi e baciarsi e lì compresi che ero stato usato. Che Berlusconi era un piccolo bugiardo, degno della stessa considerazione che si dà al proprio cagnolino cui si dà da mangiare sotto il tavolo. Io avevo dato le prove alla Commissione che Putin controllava la Russia con gli eredi corrotti del Kgb e Berlusconi cosa faceva? Baciava Putin. Evidentemente aveva scambiato le mie informazioni con dell'altro che non conosco. Berlusconi dimostrava di essere come Putin. La stessa cosa. Ripensai allora anche ad una circostanza che, durante i giorni di Napoli, mi aveva colpito. Il giornale di Berlusconi diede notizia che il colonnello Litvinenko aveva accettato di svelare i suoi segreti alla Commissione. Mi chiesi perché mi bruciavano in quel modo. Oggi penso che fosse un modo per mettere Putin sull'avviso. Mi sfogai con Mario e lui mi disse che non capivo. Che quelle dimostrazioni di amicizia erano frutto dei "giochi della grande politica". Il mio amico esule ceceno Akhmed Zakaiev, mio vicino di casa a Londra, mi prese in giro: "Ma come è possibile che un ex colonnello del Kgb sia così fesso da essersi fatto fregare dagli italiani?". Anche oggi arrossisco. E' vero, mi sono fatto fregare. Non ce l'ho con Mario, in fondo penso sia una persona per bene, ma con la Commissione per come ha deciso di trattare la verità. Mi sono fidato. Ho raccontato quel che sapevo perché l'Occidente sapesse. E le mie informazioni su Putin? Come sono state usate da Berlusconi?".

(26 novembre 2006)

fonte (http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/esteri/putin-spia-avvelenata/colloquio-repubblica/colloquio-repubblica.html)

Demetrius
27-11-2006, 16:38
Dopo le indiscrezioni di "Repubblica" sul ruolo avuto da alcuni investigatori italiani
il ministro dell'Interno ha chiesto un'informativa ai vertici delle forze dell'ordine
Caso Mitrokhin e dossier sui politici
Amato chiede notizie a polizia e carabinieri
Le notizie sul coinvolgimento emerse dalle rivelazioni sul caso Litvinenko


Il consulente della Commissione Mitrokhin Mario Scaramella
ROMA - Il Viminale vuole fare chiarezza sul possibile coinvolgimento di personale investigativo in attività non istituzionali su incarico della presidenza della Commissione parlamentare d'inchiesta sul cosiddetto caso Mitrokhin. "Il Ministro dell'Interno Giuliano Amato - spiega una nota - ha incaricato i vertici della polizia di stato, dell'arma dei carabinieri, della guardia di finanza e del Sisde di verificare in tempi brevi l'esistenza di ogni documento in possesso di questi organismi circa l'attività della Commissione Mitrokhin e l'eventuale utilizzazione di personale delle forze di polizia e del Sisde in attività della Commissione medesima o in qualche modo ad essa collegate".

La richiesta di informazioni del ministro arriva in seguito alle rivelazioni emerse a margine della morte per avvelenamento dell'ex agente del Kgb sovietico Aleksandr Litvinenko. In particolare Repubblica ha anticipato ieri che il consulente della Commissione Mario Scaramella, una delle ultime persone a vedere l'ex 007 russo vivo a Londra, aveva costruito un rapporto di collaborazione con alcuni ex membri dell'intelligence di Mosca, compreso appunto Litivinenko. Scopo della collaborazione sarebbe stata la raccolta di informazioni per la stesura di dossier sul conto di molti politici italiani, primi fra tutti l'attuale presidente del Consiglio Romano Prodi e l'attuale ministro degli Esteri Massimo D'Alema.

In questa attività, secondo quanto ricostruito da Repubblica e secondo quanto vuole appurare ora il ministro dell'Interno Giuliano Amato, Scaramella avrebbe potuto contare sull'aiuto di alcuni appartenenti alle forze dell'ordine italiane. Una circostanza ribadita anche oggi in un'intervista da Euvgenij Limarev, un'altro ex agente segreto sovietico che ha raccontato di essere stato contattato da Scaramella a questo scopo.

http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/esteri/putin-spia-avvelenata2/putin-spia-avvelenata2/putin-spia-avvelenata2.html