teogros
19-11-2006, 19:38
[b]M.O.,A Roma slogan contro Nassiriya: bruciato fantoccio di soldato italiano[7b]
Ancora slogan contro i soldati italiani alla manifestazione per la pace in Palestina organizzata a Roma. Dal corteo si č levato l'ormai noto "10-100-1000 Nassiriya", ma anche "l'unico tricolore da guardare č quello disteso sulle vostre bare". Alla fine, proprio davanti all'Altare della Patria, tre fantocci che rappresentavano un soldato americano, uno israeliano e uno italiano, sono stati dati alle fiamme dai manifestanti.
Arrivati a via dei Fori Imperiali alcuni esponenti dei centri sociali del nord est hanno dato alle fiamme i tre manichini-soldati avvolti nelle bandiere italiana, israeliana e statunitense. Poi il corteo ha proseguito il suo percorso. Un manifestante, col volto coperto dalla kefiah, mostra una bandiera americana con sopra disegnata una svastica e una stella di Davide.
Secondo il Forum Palestina, promotori della manifestazione partita nel pomeriggio da piazza della Repubblica, i partecipanti al corteo della sinistra sociale sono in ventimila.
Non sono mancate anche le polemiche: per Gianfranco Fini "ci sono sempre due sinistre, una moderata e una non equidistante (quella di Roma) che mostra le cinture dei kamikaze". Ha risposto indirettamente il leader dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto: "Continuo a fare coerentemente quello che ho sempre fatto, vale a dire partecipare alla manifestazione di Roma promossa dal Forum Palestinese. Quest'anno altri hanno promosso un'altra manifestazione a Milano, io sono sempre venuto a questa di Roma e continuo a venirci".
Sul conflitto israelo-palestinese Gianfranco Fini ha lanciato una "provocazione" contro quella che ormai e diventata una "liturgia" del due popoli e due stati lanciando un appello al realismo: "due popoli e due stati č giusto e sacrosanto ma la pace si fa in due", ha detto l'ex ministro degli esteri ai colloqui di Venezia su Israele e l'Occidente promossi dalla Fondazione Liberal. "L'interlocutore di Israele č Hamas che non riconosce il diritto di Israele di esistere. La pace si fa in due e se il mio obiettivo č distruggerti, č difficile arrivare a due popoli e due stati", ha aggiunto Fini.
Tutto tranquillo, invece a Milano, dove il corteo organizzato dalla Tavola della Pace č partito dai Bastioni di Porta Venezia. Alla testa, accanto ai promotori della manifestazione, anche i segretari nazionali della Cgil e della Cisl, Epifani e Bonanni. Ad aprire il corteo lo striscione "Palestina, Israele: due popoli e due stati. Stessa dignitą, stessi diritti, stessa sicurezza".
Alla manifestazione milanese per "la pace e la giustizia in Medio Oriente" era presente anche l'ambasciatore palestinese in Italia, Sabri Ateyeh, che ha sottolineato come gli obiettivi di questa manifestazione, "coincidono con le nostre aspettative e cioe' quelle di realizzare due popoli e due stati che vivono in pace. Uno stato palestinese che vive in pace con Israele".
Bertinotti, "frasi orribili e indicibili"
Gli slogan contro i militari italiani, scanditi durante il corteo di Roma hanno sollevato lo sdegno anche del presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Frasi "orribili ed indicibili in un luogo dove ci si possa confrontare" ed "incompatibili con la convivenza civile" ha detto, riferendosi alle frasi scandite dai manifestanti contro i soldati morti a Nassiriya.
CERTA GENTE ANDREBBE PRESA A CALCI IN CULO FINCHE' CAMPA.
Ancora slogan contro i soldati italiani alla manifestazione per la pace in Palestina organizzata a Roma. Dal corteo si č levato l'ormai noto "10-100-1000 Nassiriya", ma anche "l'unico tricolore da guardare č quello disteso sulle vostre bare". Alla fine, proprio davanti all'Altare della Patria, tre fantocci che rappresentavano un soldato americano, uno israeliano e uno italiano, sono stati dati alle fiamme dai manifestanti.
Arrivati a via dei Fori Imperiali alcuni esponenti dei centri sociali del nord est hanno dato alle fiamme i tre manichini-soldati avvolti nelle bandiere italiana, israeliana e statunitense. Poi il corteo ha proseguito il suo percorso. Un manifestante, col volto coperto dalla kefiah, mostra una bandiera americana con sopra disegnata una svastica e una stella di Davide.
Secondo il Forum Palestina, promotori della manifestazione partita nel pomeriggio da piazza della Repubblica, i partecipanti al corteo della sinistra sociale sono in ventimila.
Non sono mancate anche le polemiche: per Gianfranco Fini "ci sono sempre due sinistre, una moderata e una non equidistante (quella di Roma) che mostra le cinture dei kamikaze". Ha risposto indirettamente il leader dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto: "Continuo a fare coerentemente quello che ho sempre fatto, vale a dire partecipare alla manifestazione di Roma promossa dal Forum Palestinese. Quest'anno altri hanno promosso un'altra manifestazione a Milano, io sono sempre venuto a questa di Roma e continuo a venirci".
Sul conflitto israelo-palestinese Gianfranco Fini ha lanciato una "provocazione" contro quella che ormai e diventata una "liturgia" del due popoli e due stati lanciando un appello al realismo: "due popoli e due stati č giusto e sacrosanto ma la pace si fa in due", ha detto l'ex ministro degli esteri ai colloqui di Venezia su Israele e l'Occidente promossi dalla Fondazione Liberal. "L'interlocutore di Israele č Hamas che non riconosce il diritto di Israele di esistere. La pace si fa in due e se il mio obiettivo č distruggerti, č difficile arrivare a due popoli e due stati", ha aggiunto Fini.
Tutto tranquillo, invece a Milano, dove il corteo organizzato dalla Tavola della Pace č partito dai Bastioni di Porta Venezia. Alla testa, accanto ai promotori della manifestazione, anche i segretari nazionali della Cgil e della Cisl, Epifani e Bonanni. Ad aprire il corteo lo striscione "Palestina, Israele: due popoli e due stati. Stessa dignitą, stessi diritti, stessa sicurezza".
Alla manifestazione milanese per "la pace e la giustizia in Medio Oriente" era presente anche l'ambasciatore palestinese in Italia, Sabri Ateyeh, che ha sottolineato come gli obiettivi di questa manifestazione, "coincidono con le nostre aspettative e cioe' quelle di realizzare due popoli e due stati che vivono in pace. Uno stato palestinese che vive in pace con Israele".
Bertinotti, "frasi orribili e indicibili"
Gli slogan contro i militari italiani, scanditi durante il corteo di Roma hanno sollevato lo sdegno anche del presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Frasi "orribili ed indicibili in un luogo dove ci si possa confrontare" ed "incompatibili con la convivenza civile" ha detto, riferendosi alle frasi scandite dai manifestanti contro i soldati morti a Nassiriya.
CERTA GENTE ANDREBBE PRESA A CALCI IN CULO FINCHE' CAMPA.